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Inviato (modificato)

Ciao a tutti e buonasera,

volevo chiedere se poteste darmi una valutazione di questo sigillo per spiriti (penso sia del periodo 37-44) e di questa moneta del 1867 che mi sono permesso di pulire con aceto e spazzolino per togliere strati assurdi di ruggine in quanto era quasi illeggibile ed irriconoscibile appena trovata (magari ho sbagliato ma purtroppo sono ancora ignorante in questo ambito). 

 

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Modificato da davidecavazzuti

Inviato
8 ore fa, davidecavazzuti dice:

mi sono permesso di pulire

...e non si deve fare. Comunque è un 2 centesimi 1867 zecca Milano, moneta comune, coniata in  54 milioni di esemplari. Il suo valore, già basso, è oramai solo storico/affettivo

saluti


Supporter
Inviato
10 ore fa, davidecavazzuti dice:

una valutazione di questo sigillo per spiriti

Oggetto particolare che ti può portare col pensiero in una epoca passata, ma di valore nullo. 

Non penso nemmeno che esista un collezionismo di questi oggetti se non un collezionismo di nostalgici, comunque sono di facile reperibilità e quindi il valore segue la richiesta... 

Non commento nemmeno per la moneta... anche quella oramai può interessare solamente come il sigillo...


Inviato
1 ora fa, savoiardo dice:

Oggetto particolare che ti può portare col pensiero in una epoca passata, ma di valore nullo. 

Non penso nemmeno che esista un collezionismo di questi oggetti se non un collezionismo di nostalgici, comunque sono di facile reperibilità e quindi il valore segue la richiesta... 

Non commento nemmeno per la moneta... anche quella oramai può interessare solamente come il sigillo...

 

 

3 ore fa, Saturno dice:

...e non si deve fare. Comunque è un 2 centesimi 1867 zecca Milano, moneta comune, coniata in  54 milioni di esemplari. Il suo valore, già basso, è oramai solo storico/affettivo

saluti

 

grazie del riscontro e delle info! Ma nel caso ritrovassi una moneta simile con il metal detector ma estremamente incrostata, anche solo per capire cosa c'è scritto in rilievo, come dovrei pulirla? 


Inviato
Adesso, davidecavazzuti dice:

 

grazie del riscontro e delle info! Ma nel caso ritrovassi una moneta simile con il metal detector ma estremamente incrostata, anche solo per capire cosa c'è scritto in rilievo, come dovrei pulirla? 

 

nel caso tu ritrovassi con metal detector delle monete sarebbe il caso di leggere la seguente discussione

 


Inviato
4 minuti fa, davidecavazzuti dice:

come dovrei pulirla?

acqua e sapone


Inviato
2 minuti fa, Carlo. dice:

nel caso tu ritrovassi con metal detector delle monete sarebbe il caso di leggere la seguente discussione

ripeto: come si può pulire una moneta incrostata di questo tipo? non so usare il metal detector ma era un pensiero per un futuro acquisto, grazie comunque per le informazioni. Nel mio caso ho trovato questa moneta ed un sigillo in un sacco in juta con attrezzi nello scantinato di una casa colonica dove abitava mio nonno. Spero di trovare altre monete cercando

 
3 minuti fa, Saturno dice:

acqua e sapone

 

grazie, lo spazzolino però va bene per applicare abrasione meccanica o meglio con altro di più morbido?


Inviato (modificato)
3 minuti fa, davidecavazzuti dice:

grazie, lo spazzolino però va bene per applicare abrasione meccanica o meglio con altro di più morbido?

 

in caso di incrostazioni puoi usare uno spazzolino da denti morbido, con sapone neutro e acqua, nient'altro.

 

Modificato da Saturno

Inviato

"I contrassegni metallici, chiamati anche “sigilli” o “bollini”, sono stati utilizzati nella seconda metà del ventennio fascista sino ai primi anni della Repubblica. Sono costituiti da una sottile lamina di alluminio, molto fragile e deperibile e sono di difficile applicazione – tipicamente con spago, motivi per cui sono stati successivamente sostituiti dalla carta filigranata.

Le varie modifiche al Decreto introdotto da Vittorio Emanuele III nel 1933 hanno portato a diversi rilasci dei sigilli, caratterizzati da una diversa impressione in rilievo sul Dritto o sul Rovescio, e da un differente sistema di applicazione. I contrassegni erano fabbricati dalla Regia Zecca dello Stato ed erano progettati in modo tale che si dovesse impedire il prelievo del contenuto liquido, se non rimuovendoli o danneggiandoli. La eventuale presenza della dicitura “IF” sta a indicare “Imposta di Fabbricazione”."

https://whiskyclub.it/contrassegni-alcolici-nella-storia-italiana/


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