Vai al contenuto
IGNORED

Scoperta statua romana del II sec d.C.


Risposte migliori

Inviato

Che meraviglia! Scoprono e recuperano ora dal terreno una statua di Amore dormiente, scultura romana del II secolo. Accanto a lui una lucertola e una pelle di leone. Che significato avevano? Che funzione aveva la statua?
Redazione31 Ottobre 2025Archeologia - Ultime notizie ed approfondimenti, Impero romano, News
È un’immagine di dolcezza e di abbandono, ma anche di potenza trattenuta, quella che emerge dal marmo bianco ritrovato nei giorni scorsi nel cuore dell’antica Pola. Durante i lavori edilizi in via Castropola, nel centro storico della città istriana, gli archeologi hanno riportato alla luce una statua romana del II secolo d.C. raffigurante Cupido dormiente, un capolavoro che il direttore del Museo Archeologico dell’Istria, Darko Komšo, ha definito «uno dei tre ritrovamenti più importanti mai avvenuti in Istria». Biglietti museo


L’opera, rinvenuta quasi per caso in un giorno di pioggia, giaceva a tre metri di profondità, nel pavimento di una domus romana di straordinario pregio, appartenuta certamente a una famiglia ricca e colta.

La statua rappresenta un giovane Eros disteso su una pelle di leone, con il capo appoggiato sulla testa dell’animale, mentre accanto, ai suoi piedi, compare una lucertola, simbolo del rinnovamento della vita. Il marmo, di provenienza forse carrarina o attica, reca tracce di una lavorazione finissima, quasi carezzevole, che restituisce la morbidezza delle carni e la sensualità trattenuta del sonno. L’archeologa Aleksandra Paić, che ha diretto lo scavo, ha raccontato l’emozione del ritrovamento: «È il sogno di ogni archeologo – ha detto – trovare un’opera simile dopo duemila anni di silenzio».

Per comprendere il contesto del ritrovamento, bisogna ricordare che Pola, in età romana, era una delle città più fiorenti dell’Adriatico settentrionale, colonia latina e snodo commerciale di primo piano. Qui si ergevano templi, terme, teatri e soprattutto l’imponente anfiteatro, uno dei meglio conservati dell’Impero. La città, organizzata secondo la tipica maglia ortogonale, era abitata da famiglie di funzionari, armatori e commercianti che investivano nell’arte e nel lusso domestico, importando marmi e statue dalle botteghe di Atene, Rodi e Roma. Il ritrovamento di via Castropola conferma dunque l’alto livello culturale e il gusto raffinato della società romana istriana, che amava ornare le proprie dimore con simboli di bellezza e conoscenza.Corsi di arte online

Ma la figura di Cupido dormiente racchiude un significato che va ben oltre l’estetica. Nell’antichità, il dio dell’amore addormentato rappresentava la tregua delle passioni, l’intervallo in cui la ragione poteva riprendere il dominio sull’impeto dei sensi. Cupido, il fanciullo alato che lancia frecce invisibili e irresistibili, qui dorme: non è vinto, ma sospeso. Il suo sonno è un momento di equilibrio in cui l’ordine morale e la conoscenza possono tornare a prevalere.

«Il sonno di Cupido equivale al richiamo alla ragione e al dominio dei sensi, alla stoica vittoria sui sentimenti e sulle pulsioni – osserva Bernardelli Curuz – solo con il sonno di Cupido, quindi dell’eros e dell’amore, è possibile lavorare, studiare, intraprendere viaggi eroici, partecipare a guerre». È la condizione in cui l’uomo si emancipa dal dominio delle passioni e ritrova la propria libertà.

Un dubbio iniziale è stato sollevato dalla presenza della pelle di leone: potrebbe trattarsi di Ercole bambino, considerando che il leone è il suo attributo tipico. Tuttavia, l’analisi morfologica e iconografica della statua, con forme delicate e proporzioni efebiche, la presenza possibile di ali e la postura languida del sonno indicano con maggiore forza l’identificazione con Eros dormiente. La pelle di leone non è quindi un elemento di forza eroica infantile, ma una metafora del dominio sulle passioni: Cupido disteso su di essa mostra come l’amore, potente e disarmante, possa essere dominato dal sonno, dall’equilibrio e dalla ragione.Biglietti mostre

“La lucertola o il ramarro, qui scolpita ha il significato — come avverrà nella pittura di Lorenzo Lotto, che recupera dall’antico questo simbolismo — di un avvertimento divino. – prosegue Bernardelli Curuz – un’irruzione nella quotidianità dell’uomo che lo induce a cambiare. È probabile che il marmo si rivolgesse proprio a chi lo osservava, invitando alla rinuncia del piacere a favore di grandi imprese, come quelle di Ercole, ponendo l’accento sull’equilibrio tra piacere amoroso (da mettere in una situazione di controllo e di sonno) ragione e azione virtuosa”.

Nella statua di Pola, questo concetto si manifesta con una grazia rara. Il corpo del dio, disteso e vulnerabile, si poggia su un trofeo di forza — la pelle del leone — e al tempo stesso è accompagnato dalla fragile presenza della lucertola. È come se la scultura racchiudesse in sé l’intero ciclo vitale: eros, lotta, sonno e rinnovamento. Un’immagine di equilibrio tra istinto e intelletto, materia e spirito, e un monito all’osservatore a dominare le passioni per affrontare le sfide del mondo.

Dopo il restauro, la scultura entrerà nella collezione permanente del Museo Archeologico dell’Istria, diventando una delle opere simbolo della città. Il ritrovamento non è soltanto un colpo di fortuna archeologica, ma una rivelazione sul pensiero antico e sulla sua attualità. In un’epoca dominata dalle passioni e dalle tempeste dell’emotività, l’antico Cupido che dorme sotto la pioggia di Pola ci ricorda la necessità del silenzio, della misura, della ragione che doma l’impeto, e ci invita a compiere le nostre imprese con coraggio e consapevolezza.

La nascita di Pola sull'Adriatico è attribuita al mito di Giasone e Medea (Pola = Città di fuggitivi) legato alla ricerca del vello d'oro con conseguente tragedia. I romani nel 117 a.c. sconfissero gli Histri, fondando la colonia romana "Colonia Pietas Iulia Pola Pollentia Herculanea" per brevità chiamata la Pietas Iulia, da cui si pensa derivi il nome della città di Pola. Essa giace a una decina di km dall'attuale città di Pola.

https://www.stilearte.it/che-meraviglia-scoprono-e-recuperano-ora-dal-terreno-una-statua-di-amore-dormiente-scultura-romana-del-ii-secolo-accanto-a-lui-una-lucertola-e-una-pelle-di-leone-che-significato-avevano-che-funzi/

  • Mi piace 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.