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Arsenico e vecchi merletti


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Il 12/7/2025 alle 19:22, petronius arbiter dice:

appuntamento a tutti alla prossima discussione... dopo l'estate

 

Arsenico e vecchi merletti3.jpg

Coming soon... :ph34r:

petronius oo)

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Il pazzo che seppelliva i cadaveri in cantina credeva di essere Theodore Roosevelt, è l'ultimo Presidente US menzionato alla fine dell'altra discussione.

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Inviato

Esattamente! :D

A farci da guida in questa discussione sarà Theodore Roosevelt, 26° Presidente degli Stati Uniti, uno dei più importanti, ma soprattutto, probabilmente, il più popolare, come hanno ben capito i pubblicitari, che hanno usato la sua immagine per promuovere Bibbie, dischetti per computer, lievito in polvere,  liquori e altro ancora. Milioni di bambini hanno giocato, e giocano, con Teddy Bear, il classico orsacchiotto di peluche il cui nome è entrato nell’uso comune della lingua inglese, a lui dedicato perché durante una battuta di caccia il Presidente preferì tornare a casa a mani vuote piuttosto che uccidere un cucciolo d'orso.

E poi il cinema, le numerosissime biografie, perfino i fumetti, di cui parleremo nel corso della discussione, che prenderà avvio dalla nomina improvvisa di Roosevelt alla presidenza nel 1901, a seguito dell'assassinio di William McKinley, per arrivare alla fine della Prima Guerra Mondiale e al 1919, anno della sua prematura scomparsa. Un ventennio, il primo del Novecento, che ha visto Roosevelt tra i protagonisti assoluti, non solo da presidente, e non solo in America.  

Anche, altrimenti non ne parleremmo qui, in ambito numismatico. Si deve principalmente a lui lo "svecchiamento" delle monete americane (che considerava "of atrocious ugliness", di atroce bruttezza) operato da Augustus Saint-Gaudens, e che ha portato alla nascita di due tra le più belle monete, non solo americane, di ogni tempo, i 10 e i 20 dollari d'oro. Dei secondi ci siamo già occupati ampiamente, mentre i primi, nel forum, sono sempre rimasti un po' nell'ombra, sarà l'occasione per conoscerli meglio.

E non solo loro, ma anche le altre monete del periodo, non solamente americane. Gli anni della presidenza Roosevelt furono quelli dell'imperialismo americano nascente, che ebbe tra le sue molte conseguenze (arduo elencarle tutte :rolleyes:) anche emissioni monetarie al difuori dei confini, dalla vicina Cuba alle lontane Filippine, nella cui capitale, Manila, venne addirittura aperta una filiale della Zecca degli Stati Uniti, della quale racconteremo la storia.  

E molto altro ancora, spaziando come al solito dalla numismatica all'economia, alla politica, al costume, e in realtà a qualunque tema mi verrà in mente nello sviluppo della discussione :D

Che ora, giustamente, omaggia chi ha dato lo spunto per il titolo della stessa, l'attore John Alexander, straordinario interprete di Roosevelt nel film del 1944 Arsenico e vecchi merletti, diretto da Frank Capra.

roosevelt arsenico.jpg

petronius :)

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Theodore Roosevelt divenne Presidente degli Stati Uniti alle 2.15 del mattino del 14 settembre 1901, l'ora esatta della morte di William McKinley a Buffalo (NY). Aveva 42 anni e 322 giorni, il che fa tuttora di lui il più giovane Presidente degli Stati Uniti (il più giovane eletto direttamente è invece JFK).

William McKinley, 25º presidente degli Stati Uniti, il 6 settembre 1901 si trovava all'interno dell'Esposizione panamericana che si stava svolgendo a Buffalo: stava stringendo calorosamente la mano al pubblico presente quando un giovane anarchico di origini polacche, Leon Czolgosz, gli si avvicinò improvvisamente sparandogli a bruciapelo due colpi di pistola, che teneva nascosta avvolta in un fazzoletto: il primo lo sfiorò soltanto, mentre il secondo gli entrò nell'addome, senza che poi i medici riuscissero ad estrarlo. McKinley morì il 14 settembre, a causa della cancrena provocata dalla ferita. Vediamo un disegno che ricostruisce la scena dell'attentato.

McKinleyAssassination.jpg

L'aggressore, dopo aver perduto il proprio impiego durante la crisi economica del 1893, si era convertito all'idea anarchica, convincendosi che fosse proprio dovere di anarchico uccidere McKinley, simbolo, a suo dire, dell'oppressione condotta dal capitalismo contro il proletariato.

Leon Czolgosz fu catturato, processato, e condannato alla sedia elettrica: contrariamente a quanto accade oggi, l'esecuzione della sentenza fu pressoché immediata, il 29 ottobre 1901.

petronius :mellow:

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Un dollaro per McKinley... anzi, due!

A quindici anni dall'assassinio, nel 1916, il Tesoro, per aiutare a finanziare un Memoriale eretto per ricordare McKinley a Niles, Ohio, sua città natale, emise una moneta commemorativa d'oro da 1 dollaro, il cui ricavato sarebbe stato destinato allo scopo. Fu l'ultima moneta creata insieme da Charles Barber (dritto) e George Morgan (rovescio), e purtroppo non si può dire che sia stato il loro capolavoro.

morgan McKinley Memorial.jpg

Il ritratto disegnato da Barber ha soltanto una vaga rassomiglianza col soggetto, mentre il Memoriale al rovescio anticipa l'opaca frontalità di Monticello sul Jefferson nickel e del Lincoln Memorial sul centesimo. Alla fine, troppe colonne e troppe iscrizioni. Se a questo uniamo il fatto che la tipologia scelta non era certo la preferita dai collezionisti, a causa delle ridottissime dimensioni (15 mm. x 1,672 gr., più piccola di un centesimo di euro), si può capire come la vendita non sia stata un  successo. 

Previste per essere coniate nel 1916 e 1917, per una quantità massima complessiva di 100.000 esemplari, alla fine ne furono prodotte meno di un terzo: 20.026 nel 1916 (i 26 sono esemplari di prova) e 10.014 (i 14 sempre di prova) nel 1917. Vennero messe in vendita a 3 dollari l'una (e nemmeno questo, probabilmente, aiutò, visto che il valore reale del metallo corrispondeva esattamente al nominale), e alla fine ne furono vendute 15.000 nel 1916 e appena 5.000 nel 1917 (quantità stimate). Le restanti, circa 5.000 per ogni anno (sempre stimate), furono rifuse.

Dovrà passare quasi un secolo prima che William McKinley torni a comparire su una moneta americana. Avverrà nel 2013, nell'ambito della serie dei Presidential dollars. Una moneta, anche in questo caso, solo per collezionisti, poiché la produzione per la circolazione era cessata nel 2011, dopo aver constatato l'ennesimo fallimento nel voler sostituire il frusciante biglietto da un dollaro con la sonante moneta di pari valore :D

Presidential Dollar McKinley.jpg

Bello, stavolta, il ritratto frontale realizzato da Phebe Hemphill

petronius :)

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Breve storia di Theodore Roosevelt

Theodore Roosevelt nasce il 27 ottobre 1858 a Manhattan, New York, secondogenito dell’imprenditore e filantropo di origine olandese Theodore Roosevelt sr., un cultore e patrono delle arti che sarebbe stato fra coloro che avrebbero fondato il Metropolitan Museum, e Marta ‘’Mittie’’ Bulloch: li vediamo nella foto.

Theodore Roosevelt genitori.jpg

Viene battezzato Theodore jr, ma diventa presto ‘’Teddy’’ per amici e familiari. Da bambino ha una salute assai cagionevole e soffre di  attacchi d’asma, che riesce a contenere dedicandosi all’attività fisica e all’escursionismo. L'asma, in realtà, lo perseguiterà per tutta la vita.

Fin dalla tenera età è appassionato di zoologia e tassidermia, tanto da mettere su un piccolo museo improvvisato insieme ai cugini, in cui espone gli animali che cattura e uccide personalmente. Crescendo diventa un ornitologo di una certa fama, con diverse pubblicazioni, ma al momento di scegliere l’università opta per gli studi giuridici. Si iscrive alla Columbia Law School, la facoltà di giurisprudenza della Columbia University, ma non si laurea mai: lascia gli studi quando capisce di avere la stoffa per fare il politico.

Dal 1882 al 1884 è deputato alla Camera bassa dello stato di New York per il partito Repubblicano, nel 1886 si candida senza successo a sindaco di New York, città della quale assume la carica di capo della polizia municipale nel 1895.

Sul piano personale, un terribile lutto lo colpisce il 14 febbraio 1884, quando, a 11 ore di distanza, perde la madre per febbre tifoide, e la prima moglie Alice Hathaway Lee, per un’insufficienza renale. La donna aveva dato alla luce appena due giorni prima la loro figlia Alice. Distrutto dal dolore, si ritira per qualche tempo nelle selvagge Badlands e per il resto della vita non parlerà mai della prima moglie. Li vediamo insieme :(

Theodore Rossevelt and first wife Alice.jpg

Nel 1897 entra nell'amministrazione McKinley come sottosegretario alla marina, ma allo scoppio della guerra ispano-americana dà le dimissioni e combatte a Cuba con i Rough Riders, un reggimento di volontari di cavalleria su cui torneremo.

Al rientro è acclamato come un eroe, ed eletto governatore dello stato di New York, ma il suo riformismo irrita il boss repubblicano di New York, Tom Platt, che per allontanarlo dalla città fa in modo che gli venga offerta la candidatura alla vicepresidenza per il secondo mandato di McKinley. Di quel che accade poi, abbiamo parlato e parleremo ;)

petronius oo)

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Theodore Roosevelt può essere considerato, per molti versi, il primo Presidente "moderno" degli Stati Uniti. La personalità vivace, l'inesauribile energia e, perché no, la sua brama di potere, contrastavano notevolmente con l'opacità e il rifiuto ad agire di chi lo aveva preceduto alla Casa Bianca dopo la guerra di secessione. Egli riteneva che la crescente importanza internazionale degli Stati Uniti e l'emergere di sempre più complesse questioni economiche interne richiedessero una leadership più vigorosa, che solo il presidente poteva dare.

Definendo il presidente come "l'amministratore del popolo, attivamente e affermativamente deciso a fare tutto ciò che può per il popolo",  Roosevelt riteneva che fosse non solo suo diritto, ma suo dovere, intraprendere qualunque azione richiesta dall'interesse nazionale, a meno che non fosse specificamente vietata dalla Costituzione o dalle leggi. Trasformò la presidenza in un fatto spettacolare, ponendola al centro del palcoscenico politico e la usò come un pulpito da cui predicare alla nazione. Possedeva l'istinto della pubblicità e comprendeva immediatamente le tendenze dell'opinione pubblica, il che gli permise di guadagnarsi un seguito numeroso e devoto.

Eppure la sua reputazione di riformista non fu pienamente meritata. Era molto meno radicale di quanto apparisse dalla sua retorica, le sue convinzioni più profonde erano ampiamente conservatrici, ma intuiva la crescente richiesta di riforme e la necessità di adeguarvisi. A dispetto dei suoi difetti (vanità, egocentrismo, atteggiamento infantile :rolleyes:) fu il primo presidente a comprendere i mutamenti che avevano trasformato l'America :)

Theodore Roosevelt.jpg

petronius oo)

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Il Presidente e lo Scultore

Theodore Roosevelt non mancò di imporre la sua personalità anche in campo culturale. Riteneva che quando qualsiasi cultura fosse stata pronta per una "fioritura", sarebbe stata necessaria un'attiva leadership per raggiungere la vera grandezza. Credeva che il suo paese fosse pronto in quel momento perché la sua composizione etnica e razziale si era solidificata in un tipo Americano originale, pronto a esprimere creativamente "le caratteristiche distintive della nostra propria anima nazionale" . Il suo inequivocabile culturalismo nazionale, faceva di lui un appassionato difensore della "genuina Americanità". Roosevelt fu il primo Presidente a rendere patriottica la difesa della creatività letteraria e artistica americane. Come logica conseguenza di ciò, apprezzava e amava frequentare scrittori quali Mark Twain, Henry James, Edith Wharton, artisti come Frederic Remington, Louis Tiffany e... Augustus Saint-Gaudens :rolleyes:

E proprio quest'ultimo, il più importante e famoso scultore americano della sua generazione, incontrò la sera dell’11 gennaio 1905, durante una cena all’Arlington Hotel di Washington, che intendeva celebrare l’American Academy di Roma. Roosevelt, a un certo punto, prese da parte l’artista, che già conosceva e del quale aveva grande stima, per parlargli della medaglia inaugurale coniata dalla Zecca per la sua elezione del 1904, disegnata da Charles Barber e George Morgan, ma della quale non era soddisfatto… non avrebbe potuto Saint-Gaudens disegnare per lui una medaglia alternativa? Pur essendo compiaciuto della richiesta, questi esitava: perfezionista estremo, era sempre in ritardo nella consegna dei lavori che gli venivano commissionati, e temeva di non riuscire a soddisfare il Presidente… ma Roosevelt, come sempre, fu irriducibile nel perseguire ciò che voleva :good:    

La sera dopo, lo scultore venne invitato a cena alla Casa Bianca, dove il Presidente non solo gli rinnovò la richiesta, ma gli propose anche di ridisegnare le monete correnti, invitandolo a far visita al Direttore della Zecca e discuterne con lui.

Qualche giorno dopo, quando Saint-Gaudens lasciò Washington per far ritorno nella sua casa nel New Hampshire, aveva preso la sua decisione: avrebbe disegnato la medaglia, le monete... chissà. Come avrebbe potuto rifiutarsi? Non solo avrebbe creato un’immagine storica di Roosevelt, che ammirava enormemente, ma avrebbe anche soppiantato il lavoro di un uomo che, al contrario, non ammirava affatto: l’incisore-capo della Zecca, Charles Barber :D

Nasce così questa medaglia, che accoppia lo splendido ritratto di Roosevelt all'imponente aquila che comparirà due anni più tardi sulla moneta da 10 dollari :)

roosevelt medal.jpg

petronius oo)

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Il 6/11/2025 alle 18:47, petronius arbiter dice:

medaglia inaugurale coniata dalla Zecca per la sua elezione del 1904, disegnata da Charles Barber e George Morgan, della quale non era soddisfatto...

... ma noi la presentiamo lo stesso ;)

Come al solito, Charles Barber disegnò il dritto e George Morgan il rovescio, e per una volta fu proprio l'incisore-capo della Zecca a dare il meglio di se. Il suo ritratto è una combinazione di testa di profilo e busto di tre quarti, usata in diverse medaglie durante la presidenza Roosevelt. La faccia, forte e quadrata, dai contorni aggressivi, quasi truculenti, enfatizzata dal pince-nez, il ruvido soprabito con il gilet abbottonato, tutto è catturato con un'attenzione straordinaria alle generalità e ai dettagli.

Il rovescio di Morgan è una chiara derivazione dal facile, femminile classicismo dei medaglisti francesi dal 1880 al 1900... cosa che ben potrebbe aver irritato tanto Roosevelt che Saint-Gaudens, che premevano per un rinnovamento nelle coniazioni statunitensi. A prima vista, presenta una Liberty (o Columbia) goffamente in bilico, che cerca di oscurare il Campidoglio con una piccola pergamena, che sembra un rullo. In realtà, l'intera composizione appare non solo oltremodo valida e dignitosa, ma anche con alcuni elementi di grandeur. Liberty, con il suo berretto francese e un abito da antica Grecia, è in piedi di fianco a un cippo, sormontato da un'urna. Il Campidoglio sullo sfondo è un capolavoro che dimostra come disporre un monumento gigantesco sulla superficie di una piccola medaglia.

Roosevelt BarberMorgan medal.jpeg

Certo è che dopo che il rovescio della maggior parte delle medaglie presidenziali del XIX secolo era stato composto solo da iscrizioni in una corona, questo di Morgan poco meritava la condanna riversata su di esso da parte del Presidente e dei suoi amici dei circoli artistici americani.

petronius :)

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L'aquila e l'indiano

Il 6/11/2025 alle 18:47, petronius arbiter dice:

La sera dopo, lo scultore venne invitato a cena alla Casa Bianca, dove il Presidente... gli propose anche di ridisegnare le monete correnti

Arrivare alle monete, era in realtà lo scopo principale di Roosevelt già prima d’incontrare Saint-Gaudens alla cena del gennaio 1905, come scrive chiaramente in questa lettera al Segretario al Tesoro, Leslie Mortier Shaw, del 27 dicembre 1904:

“I think that our coinage is artistically of atrocious hideousness. Would it be possible, without asking permission of Congress, to employ a man like Augustus Saint-Gaudens, to give us a coinage that would have some beauty?”    

Il Presidente non le manda a dire, per lui le monete americane correnti sono “di atroce bruttezza” e, paventando le resistenze del Congresso a un loro cambiamento, si chiede fin da subito se sia possibile procedere senza il permesso del Congresso stesso, assumendo un artista come Saint-Gaudens per “darci monete che abbiano qualche bellezza”.

E Saint-Gaudens, nel luglio 1905, dopo aver ultimato la medaglia, accetta di lavorare anche sulle monete: ridisegnerà tutte quelle d’oro, da 2,50 a 20 dollari, e il centesimo in rame: le altre non si possono cambiare, non essendo ancora trascorsi, come prescrive una legge del 1890, venticinque anni dalla loro entrata in circolazione... riuscirà a rispettare l’impegno solo per i due nominali maggiori, 10 e 20 dollari.

Come al solito, Roosevelt trovò il modo non solo di aggirare il Congresso, ma anche di superare i dubbi di Saint-Gaudens riguardo alla collaborazione con lo staff di incisori della Zecca, in particolare con l'incisore capo Charles Barber, con il quale si era scontrato aspramente nei primi anni del 1890 riguardo alla progettazione di una medaglia per l'Esposizione Colombiana Mondiale. Questa volta, gli assicurò Roosevelt, avrebbe avuto un protettore alla Casa Bianca mentre tramavano quello che il presidente chiamava il suo "crimine preferito" (my pet crime :D).

L'artista preparò modelli che raffiguravano la Libertà in cammino e l'Aquila in volo, che finirono per apparire sulla moneta da 20 dollari. Tuttavia, riflettendo su possibili disegni per un nuovo centesimo, aveva ideato il disegno della Testa d'Indiano che mostrava la Libertà adornata con un copricapo piumato, e sebbene il copricapo fosse stato un'idea di Roosevelt, Saint-Gaudens era giunto alla conclusione che questo, e non la Libertà in cammino, sarebbe stato un dritto migliore per entrambe le monete d'oro.

Lo comunicò al presidente in una lettera datata 12 marzo 1907, in cui scrisse: "Mi piace così tanto la testa con il copricapo (e a proposito, sono molto contento che voi abbiate suggerito di realizzare la testa in quel modo) che mi piacerebbe molto vederla riprodotta non solo sulla moneta da un centesimo, ma anche su quella d'oro da venti dollari, al posto della figura della Libertà. Vorrei che la zecca realizzasse un conio della testa anche per la moneta d'oro, e poi si potrà scegliere tra le due una volta completato."

E così Roosevelt ordinò alla Zecca di coniare una moneta d'oro da 20 dollari utilizzando questa combinazione, testa d'indiano al dritto e aquila in volo al rovescio, i disegni che sarebbero poi comparsi, rispettivamente, sui 10 e 20 dollari. Si ritiene che ne sia stato coniato un solo esemplare, di cui parleremo diffusamente nel prossimo post. Per ora, lustriamoci gli occhi con questo assoluto capolavoro dell'arte numismatica :)

double eagle indian head1907.jpg

(foto da PCGS Coin Facts, courtesy of David Akers/Bob Harwell - Conservazione PR65)

petronius oo)

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Indian Head Double Eagle MCMVII

E' la moneta mostrata nel post precedente, della quale raccontiamo ora la storia.

Per molti anni, questa moneta è stata conosciuta negli ambienti numismatici come "J-1776", perché questa era la designazione abbreviata assegnatale dal Dr. J. Hewitt Judd nel suo libro di riferimento "United States Pattern Coins, Experimental and Trial Pieces". Il nome è diventato parte integrante dello status iconico della moneta grazie all'associazione casuale del suo numero, 1776, con l'anno della Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti. Tuttavia, dopo aver acquisito i diritti del libro a inizio anni 2000, Whitman Publishing ha cambiato la designazione in J-1905 per fare spazio a nuove scoperte, poiché le monete sono mostrate in ordine cronologico. Il cambiamento ha sconcertato alcuni puristi, che lo considerano irrispettoso dello status speciale della moneta.

Che, nella confusione e nell'incertezza che seguirono la sua produzione, non finì nelle mani di Saint-Gaudens o nel gabinetto numismatico della Zecca, bensì tra gli effetti personali di Charles Barber, che si batté con le unghie e con i denti per ostacolare la riprogettazione monetaria di Saint-Gaudens. Non si ha idea di come Barber ne sia entrato in possesso, ma la situazione ha offerto agli ammiratori di Saint-Gaudens lo spunto per numerose speculazioni. La più semplice, e in fondo probabile, è che Barber abbia semplicemente versato 20 dollari nelle casse della Zecca, portandosi via la moneta (ricordo che il valore dell'oro che contiene corrispondeva, allora, esattamente al nominale). 

A Barber, Saint-Gaudens sarà anche stato antipatico, ma dopo aver visto i disegni definitivi delle monete da 10 e 20 dollari, deve aver capito subito che questa sorta di ibrido tra le due rappresentava un unicum di enorme importanza numismatica e potenziale valore economico ;)

Dopo la morte di Barber nel 1917, i suoi eredi vendettero la moneta a Waldo C. Newcomer, un importante collezionista di Baltimora. Nel 1933, Newcomer si offrì di venderla per 10.000 dollari a John Work Garrett, la cui famiglia aveva formato una favolosa collezione, ma Garrett declinò l'offerta e la moneta fu poi venduta a Frederick CC Boyd, un noto collezionista di New York. A metà degli anni '40, la moglie di Boyd la vendette ad Abe Kosoff e Abner Kreisberg, importanti commercianti di New York dell'epoca, per 1.500 dollari. Questi, la diedero a re Farouk d'Egitto per poco meno di 10.000 dollari. Kosoff la riacquistò poi nel 1954, quando il governo egiziano vendette la collezione di monete rare di Farouk. Il prezzo fu di 1.200 sterline egiziane, circa 3.400 dollari.

Kosoff la rivendette a sua volta  a un numismatico americano, che la girò a un collezionista del Tennessee per 10.000 dollari. Nel 1979, dopo un paio di altri passaggi, la moneta arrivò nelle mani del numismatico professionista Julian Leidman per 500.000 dollari. Leidman la consegnò all'asta Bowers & Ruddy del 28 luglio 1981, dove fu acquistata dalla società Hancock & Harwell per 475.000 dollari.

Infine, qualche anno dopo, fu ceduta in trattativa privata a un collezionista di monete di Saint-Gaudens del Nordest. Si ignorano sia il nome del collezionista (che dovrebbe ancora esserne in possesso), che la cifra pagata, quasi sicuramente a sei zeri :rolleyes:

E se quel collezionista, o i suoi eredi, decidessero di presentarla oggi in un'asta, quanto potrebbe realizzare? Anche qui le opinioni si sprecano, la più gettonata si spinge a ipotizzare oltre 20 milioni di dollari, una cifra che scalzerebbe dal trono di moneta più costosa al mondo la "cugina" Double Eagle del 1933, che qualche anno fa ha realizzato 18 milioni e rotti. 

Chissà, voi intanto incominciate a mettere da parte i soldi, così da farvi trovare pronti quando la moneta, prima o poi, riapparirà :D

petronius oo)


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