dareios it Inviato ieri alle 11:50 Supporter #1 Inviato ieri alle 11:50 Buongiorno a tutti, questa vecchia cartolina proviene dagli USA. Ha un bel francobollo che credo piacerà anche al nostro amico @PostOffice . Poi raffigura una nave italiana con un nome importante. Grazie per l'attenzione. 3
dareios it Inviato ieri alle 12:34 Supporter Autore #3 Inviato ieri alle 12:34 38 minuti fa, santone dice: bella Presa ieri al convegno di Castellammare. Costata ben un euro 💶.
PostOffice Inviato ieri alle 14:35 #4 Inviato ieri alle 14:35 Cartolina interessante specialmente l' annullo di Gibilterra, .. andiamo per ordine. Nel 1956 la nave Cristoforo Colombo che era il transatlantico gemello dell'Andrea Doria, navigava sulla tratta per il Nord America, in servizio per l'Italia-Società di Navigazione. La nave percorreva la rotta Atlantica per collegare l'Europa con il continente americano, dall' Italia solitamente partiva da Napoli o da Genova e solitamente al rientro in Italia attraccava in questi stessi porti. Detto questo, .... la cartolina è affrancata con Francobollo USA di posta aerea da 10 Cent nero, raffigurante il Pan-American Union Building di Washington DC. Sicuramente la cartolina è stata affrancata sulla nave in partenza da New York, ecco il perché del Francobollo americano, la cartolina ha poi viaggiato in nave fino a Gibilterra dove è stata sbarcata per l' invio con posta aerea. Purtroppo non riesco a leggere le date dell' annullo, vedi se ci riesci tu che hai la cartolina in mano, se riesci mi farebbe piacere perché mi incuriosisce. Assolutamente un ottimo acquisto sia per la cartolina in bianco/nero che per l' affrancatura. 2
dareios it Inviato ieri alle 15:15 Supporter Autore #5 Inviato ieri alle 15:15 37 minuti fa, PostOffice dice: Cartolina interessante specialmente l' annullo di Gibilterra, .. andiamo per ordine. Nel 1956 la nave Cristoforo Colombo che era il transatlantico gemello dell'Andrea Doria, navigava sulla tratta per il Nord America, in servizio per l'Italia-Società di Navigazione. La nave percorreva la rotta Atlantica per collegare l'Europa con il continente americano, dall' Italia solitamente partiva da Napoli o da Genova e solitamente al rientro in Italia attraccava in questi stessi porti. Detto questo, .... la cartolina è affrancata con Francobollo USA di posta aerea da 10 Cent nero, raffigurante il Pan-American Union Building di Washington DC. Sicuramente la cartolina è stata affrancata sulla nave in partenza da New York, ecco il perché del Francobollo americano, la cartolina ha poi viaggiato in nave fino a Gibilterra dove è stata sbarcata per l' invio con posta aerea. Purtroppo non riesco a leggere le date dell' annullo, vedi se ci riesci tu che hai la cartolina in mano, se riesci mi farebbe piacere perché mi incuriosisce. Assolutamente un ottimo acquisto sia per la cartolina in bianco/nero che per l' affrancatura. Ho fatto la foto del timbro col telefonino di mio figlio che è più performante del mio. Vedi così se riesci a leggere le date.
dareios it Inviato ieri alle 15:20 Supporter Autore #6 Inviato ieri alle 15:20 Ingrandimento ancora più spinto
PostOffice Inviato ieri alle 15:52 #7 Inviato ieri alle 15:52 Grazie per l' immagine migliore.. .... quindi partita da New York il 4.9.1956. ..... e' arrivata a Gibilterra alle 6 PM ..sembrerebbe il 10 settembre 1956. Sembrerebbe da breve ricerca che le navi più veloci impiegavano da 6 a 10 giorni, a seconda della rotta, della velocità e della presenza di scali, ... non male siamo nel 1956 dove ancora non si andava in aereo ma in nave. CHE VIAGGIO RAGAZZI. !!! 😎 1
dareios it Inviato ieri alle 16:14 Supporter Autore #8 Inviato ieri alle 16:14 12 minuti fa, PostOffice dice: Grazie per l' immagine migliore.. .... quindi partita da New York il 4.9.1956. ..... e' arrivata a Gibilterra alle 6 PM ..sembrerebbe il 10 settembre 1956. Sembrerebbe da breve ricerca che le navi più veloci impiegavano da 6 a 10 giorni, a seconda della rotta, della velocità e della presenza di scali, ... non male siamo nel 1956 dove ancora non si andava in aereo ma in nave. CHE VIAGGIO RAGAZZI. !!! 😎 Grazie PostOffice, ma una cosa volevo sapere... come funzionava la posta estera? Nel senso... chi guadagnava sulle spedizioni? Per esempio, questa cartolina viene affrancata con un francobollo americano, poi arriva a Gibilterra e riparte con l'aereo. Dove sta il guadagno di Gibilterra? Scusatemi per queste domande sciocche, ma veramente sono a digiuno di come funzionavano tra i vari paesi il servizio postale. Immagino ci fossero degli accordi.
PostOffice Inviato ieri alle 19:12 #9 Inviato ieri alle 19:12 Certo, ci sono accordi internazionali dettati dall' UPU l' unione postale universale, in questo caso guadagna lo stato da cui parte la cartolina in quanto viene acquistato un francobollo Usa, Gibilterra non guadagna nulla per questa spedizione deve solo instradare la cartolina in quanto luogo di transito.. il guadagno è di fare parte di un sistema UNIVERSALE che fa camminare la posta. Se poi su questi accordi ci siano quote da pagare non saprei dirlo. 1
PostOffice Inviato 4 ore fa #10 Inviato 4 ore fa Spiegazioni sul sistema della posta prima dell' UPU: Per lungo tempo fra Seicento e Ottocento, quando le poste erano già state convenientemente organizzate, ma prima della rivoluzione postale provocata dall'invenzione del francobollo, chi inviava lettere doveva recarsi alla "posta" per concordare con l'addetto l'itinerario stradale del suo invio, scegliendo (se possibile) le tariffe più convenienti fra costo, celerità e certezza di consegna in funzione degli itinerari scelti (spesso le lettere importanti erano inviate in più copie e su itinerari diversi per sicurezza). In periodo prefilatelico il costo dell'invio era basato sulla distanza e sul numero dei fogli della corrispondenza. Complicazione maggiore si aveva quando la spedizione era effettuata all'estero con attraversamento di nazioni ognuna delle quali voleva essere pagata alla propria tariffa (e con propria moneta); era quindi un continuo contabilizzare e rimborsare per ogni lettera. Se gli stati attraversati dalle lettere avevano stipulato convenzioni, era possibile far pagare a destino per maggior sicurezza tutta la tariffa di consegna. Nella norma ogni stato gravava un proprio importo che addebitava allo stato di provenienza. Nel caso che in partenza non si potesse quantificare con esattezza il costo, l'alternativa era fra pagare la tariffa fino al confine lasciando a carico del destinatario il costo successivo, (questo succedeva anche per gli stati preunitari italiani gli ASI); oppure la Posta pretendeva una congrua somma in deposito per la spedizione, restituendo l'eventuale eccedenza ad invio concluso e a conti pareggiati: un metodo veramente complicato e costosissimo perchè la contabilizzazione a volte costava più del trasporto fisico della corrispondenza. Dopo l'adozione del nuovo sistema inventato da Rowland Hill, che univa l'applicazione anticipata della tassazione mediante francobolli con una tariffa uniforme su tutto il territorio nazionale, si ebbero notevolissimi risparmi e un abbassamento delle tariffe. Tale innovazione venne successivamente fatta propria da molte nazioni che aderendo all'U.P.U. (Unione Postale Universale) applicarono una tariffa uniforme anche per gli scambi internazionali. Quindi prima dell'Unione Postale Universale (UPU), le tariffe postali venivano determinate da ogni singolo paese o stato, variando spesso in base al peso e alla distanza, e non c'erano accordi internazionali per la spedizione. Il costo poteva essere pagato dal mittente all'ufficio postale o dal destinatario al momento della consegna, o meta' e meta', nel senso che il mittente pagava la tariffa fino al confine del proprio stato e dal confine in poi pagava il destinatario, le tariffe per l'estero erano spesso molto diverse e costose. L'UPU ha uniformato i sistemi postali, stabilendo tariffe internazionali più semplici e unificando i sistemi di affrancatura. Se abbiamo fatto per convenienza l' U.P.U, possiamo anche fare la pace nel mondo, ...ma quella spesso non conviene. 😳 1
dareios it Inviato 2 ore fa Supporter Autore #11 Inviato 2 ore fa 2 ore fa, PostOffice dice: Spiegazioni sul sistema della posta prima dell' UPU: Per lungo tempo fra Seicento e Ottocento, quando le poste erano già state convenientemente organizzate, ma prima della rivoluzione postale provocata dall'invenzione del francobollo, chi inviava lettere doveva recarsi alla "posta" per concordare con l'addetto l'itinerario stradale del suo invio, scegliendo (se possibile) le tariffe più convenienti fra costo, celerità e certezza di consegna in funzione degli itinerari scelti (spesso le lettere importanti erano inviate in più copie e su itinerari diversi per sicurezza). In periodo prefilatelico il costo dell'invio era basato sulla distanza e sul numero dei fogli della corrispondenza. Complicazione maggiore si aveva quando la spedizione era effettuata all'estero con attraversamento di nazioni ognuna delle quali voleva essere pagata alla propria tariffa (e con propria moneta); era quindi un continuo contabilizzare e rimborsare per ogni lettera. Se gli stati attraversati dalle lettere avevano stipulato convenzioni, era possibile far pagare a destino per maggior sicurezza tutta la tariffa di consegna. Nella norma ogni stato gravava un proprio importo che addebitava allo stato di provenienza. Nel caso che in partenza non si potesse quantificare con esattezza il costo, l'alternativa era fra pagare la tariffa fino al confine lasciando a carico del destinatario il costo successivo, (questo succedeva anche per gli stati preunitari italiani gli ASI); oppure la Posta pretendeva una congrua somma in deposito per la spedizione, restituendo l'eventuale eccedenza ad invio concluso e a conti pareggiati: un metodo veramente complicato e costosissimo perchè la contabilizzazione a volte costava più del trasporto fisico della corrispondenza. Dopo l'adozione del nuovo sistema inventato da Rowland Hill, che univa l'applicazione anticipata della tassazione mediante francobolli con una tariffa uniforme su tutto il territorio nazionale, si ebbero notevolissimi risparmi e un abbassamento delle tariffe. Tale innovazione venne successivamente fatta propria da molte nazioni che aderendo all'U.P.U. (Unione Postale Universale) applicarono una tariffa uniforme anche per gli scambi internazionali. Quindi prima dell'Unione Postale Universale (UPU), le tariffe postali venivano determinate da ogni singolo paese o stato, variando spesso in base al peso e alla distanza, e non c'erano accordi internazionali per la spedizione. Il costo poteva essere pagato dal mittente all'ufficio postale o dal destinatario al momento della consegna, o meta' e meta', nel senso che il mittente pagava la tariffa fino al confine del proprio stato e dal confine in poi pagava il destinatario, le tariffe per l'estero erano spesso molto diverse e costose. L'UPU ha uniformato i sistemi postali, stabilendo tariffe internazionali più semplici e unificando i sistemi di affrancatura. Se abbiamo fatto per convenienza l' U.P.U, possiamo anche fare la pace nel mondo, ...ma quella spesso non conviene. 😳 Caspita era veramente un ginepraio, e tra l'altro penso che non era per tutti questo servizio, visto i costi. Meglio oggi. Grazie PostOffice per tutte queste notizie molto interessanti.
PostOffice Inviato 1 ora fa #12 Inviato 1 ora fa Ma figurati di niente.. la prima spiegazione mi era sembrata un pochino sintetica e ho pensato che un piccolo approfondimento ci stava bene, la tua domanda non era per niente sciocca perché sono cose che diamo per scontato, ma quando approfondiamo vengono fuori tante cose, era si un ginepraio ma questo rende oggi la storia postale piu' interessante, fino all' invenzione del francobollo lo scrivere in generale era per pochi facoltosi e colti come nobili o clero, con il Francobollo divenne poi per tutti. 1
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