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Carlo Alberto collezionista di reperti antichi


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Non si era accontentato di inviare qualche esperto di sua fiducia. Aveva deciso di presentarsi di persona. E aveva voluto, si racconta, sporcarsi le mani di terra per provare l’emozione di toccare per primo quelle statuette intrise di storia. La passione di Carlo Alberto per l’arte e l’archeologia è cosa nota. Ma non sono in tanti a sapere che il re di Sardegna fu tra le vittime di una truffa architettata da alcuni falsari sardi, tra i quali c’era anche Gaetano Cara, direttore del Regio Museo di Cagliari.

https://torino.corriere.it/cultura/18_marzo_24/quando-archeologi-sardi-truffarono-re-carlo-alberto-d317826a-2f5a-11e8-8bb6-779994a184b2.shtml


Inviato
32 minuti fa, torpedo dice:

Non si era accontentato di inviare qualche esperto di sua fiducia. Aveva deciso di presentarsi di persona. E aveva voluto, si racconta, sporcarsi le mani di terra per provare l’emozione di toccare per primo quelle statuette intrise di storia. La passione di Carlo Alberto per l’arte e l’archeologia è cosa nota. Ma non sono in tanti a sapere che il re di Sardegna fu tra le vittime di una truffa architettata da alcuni falsari sardi, tra i quali c’era anche Gaetano Cara, direttore del Regio Museo di Cagliari.

https://torino.corriere.it/cultura/18_marzo_24/quando-archeologi-sardi-truffarono-re-carlo-alberto-d317826a-2f5a-11e8-8bb6-779994a184b2.shtml

 

Potresti gentilmente allegare eventuali foto ed articolo, perché non si riesce ad accedere al sito, grazie.


Inviato

Vado io, eccolo, dovrebbe essere lui:

Quando gli archeologi sardi truffarono re Carlo Alberto

Torino, in vetrina al Museo delle Antichità i reperti del sovrano sabaudo: amava l’archeologia ma prese una fregatura che oggi costerebbe 85.000 euro

Non si era accontentato di inviare qualche esperto di sua fiducia. Aveva deciso di presentarsi di persona. E aveva voluto, si racconta, sporcarsi le mani di terra per provare l’emozione di toccare per primo quelle statuette intrise di storia. La passione di Carlo Alberto per l’arte e l’archeologia è cosa nota. Ma non sono in tanti a sapere che il re di Sardegna fu tra le vittime di una truffa architettata da alcuni falsari sardi, tra i quali c’era anche Gaetano Cara, direttore del Regio Museo di Cagliari.

Il sovrano spese infatti una cifra ragguardevole, che al giorno d’oggi corrisponderebbe a circa 85mila euro, per acquistare una settantina di idoli sardo-fenici. Piccoli bronzetti che rappresentano personaggi femminili e maschili, a volte ermafroditi, di aspetto demoniaco e grottesco. Figure mostruose, irte di punte e corna, armate di spade, lance e forconi, che i Musei Reali hanno inserito nel percorso espositivo della mostra «Carlo Alberto archeologo in Sardegna», allestita fino al 4 novembre nelle sale del Museo di Antichità. Molto diversi dalle statuette di tradizione nuragica, questi idoli sono stati comunque capaci di trarre in inganno anche autorevoli studiosi come Alberto La Marmora, che nel 1840 pubblicò il catalogo dei 180 bronzetti del Museo di Cagliari. La loro falsità fu svelata solo nel 1876 dal canonico Giovanni Spano, commissario governativo per le antichità e i musei della Sardegna. Una selezione di questi «idoli falsi e bugiardi», come li definì Ettore Pais, è esposta ora in una vetrina inserita nella mostra dedicata alla passione di Carlo Alberto per l’archeologia e composta da circa 150 pezzi provenienti dai depositi dei Musei Reali e restaurati di recente. Si tratta di reperti in molti casi mai esposti prima d’ora al pubblico. È il caso dei bronzetti falsi, ma anche del grande scudo greco di bronzo da oplita del VI secolo avanti Cristo, appartenuto a un aristocratico punico.

 

 

25 minuti fa, ARES III dice:

foto

Non so perché ma adesso non riesco più ad aprirlo, mi chiede di abbonarmi, perciò le foto non le posso allegare 


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