dareios it Inviato ieri alle 12:05 Supporter #1 Inviato ieri alle 12:05 Queste due lettere prive di foglietto all'interno, sono state scritte dalla stessa mano. Mi incuriosiscono quelle due "G" attaccate al rovescio della busta. All'inizio pensavo fossero stampate, ma poi ho notato che hanno un piccolissimo rilievo, per cui, visto anche i diversi colori, dorato ed argentato, ho pensato fossero le iniziali di chi ha spedito la busta, tra l'altro non sono stati usati come chiudilettera visto che a quello scopo hanno usato della ceralacca. Ma sarà proprio così? Che ne pensate?
PostOffice Inviato 2 ore fa #2 Inviato 2 ore fa Sono sicuramente dei chiudi lettera con le iniziali del nome o del cognome, all' epoca si potevano far fare su ordinazione in tipografia o erano acquistabili in cartoleria, ma anche in tabaccheria dove si acquistavano Francobolli buste e carta da lettere. Sulla tue buste non sono stati usati come chiudi lettera ma apposti sul dietro come segno distintivo del mittente. Come chiudi lettera e' stata apposta della ceralacca nera (la piu' robusta, usata anche negli uffici postali), dalle foto non si riesce a capire se c'è un blasone, uno stemma araldico o altro. Come e' stato detto in altre discussioni, quando su buste antiche sopravvive il sigillo in ceralacca le missive fanno quasi sempre parte di archivi privati, infatti gli archivi pubblici come comuni, enti, ministeri ecc... toglievano il sigillo in ceralacca per motivi di spazio di archiviazione.
dareios it Inviato 2 ore fa Supporter Autore #3 Inviato 2 ore fa 37 minuti fa, PostOffice dice: Sono sicuramente dei chiudi lettera con le iniziali del nome o del cognome, all' epoca si potevano far fare su ordinazione in tipografia o erano acquistabili in cartoleria, ma anche in tabaccheria dove si acquistavano Francobolli buste e carta da lettere. Sulla tue buste non sono stati usati come chiudi lettera ma apposti sul dietro come segno distintivo del mittente. Come chiudi lettera e' stata apposta della ceralacca nera (la piu' robusta, usata anche negli uffici postali), dalle foto non si riesce a capire se c'è un blasone, uno stemma araldico o altro. Come e' stato detto in altre discussioni, quando su buste antiche sopravvive il sigillo in ceralacca le missive fanno quasi sempre parte di archivi privati, infatti gli archivi pubblici come comuni, enti, ministeri ecc... toglievano il sigillo in ceralacca per motivi di spazio di archiviazione. Grazie PostOffice, mi hai dato conferma di ciò che pensavo. Ti confermo solo il fatto che la ceralacca presente sulle due buste non hanno subito nessuna opera di sigillatura, ma sono solo una piccola massa informe dovuta a semplice colatura di cera. Evidentemente il mittente era sprovvisto di un timbro metallico con le sue iniziali.
PostOffice Inviato 1 ora fa #4 Inviato 1 ora fa (modificato) Postalmente le due buste sono in perfetta tariffa lettera per l' interno, con due 50c bruno e grigio, effige nuovo tipo di V.E.III emissione del 16.8.1927 detta dai filatelisti Parmeggiani... ....dal grande pittore, acquarellista, illustratore e disegnatore di francobolli che fu Carlo Parmeggiani, ..che disegno' questo Francobollo in collaborazione con un altro grande disegnatore e incisore come Alberto Repettati. (Repettati oltre ad essere disegnatore e incisore di Francobolli incise anche banconote italiane). Questi Francobolli sono spesso decentrati come gli esemplari sulle due buste, uno decentrato in basso a dx l'altro in alto a sx. se ben centrati valgono 50% in +. Gli annulli di partenza un meccanizzato con svolazzo e un guller di napoli, uno del 12.11.27 e l'altro del 11.12.27 .. buste giunte a Moliterno (Potenza) entrambe il giorno successivo. Francobolli interessanti con lieve quotazione per il 50c , anche se non molto appariscenti sono postalmente non comuni e affascinanti da non sottovalutare. Altro ottimo acquisto !!! Modificato 1 ora fa da PostOffice 1
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