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Basilisco e Leone I


karnescim

Risposte migliori

ho trovato nel web girovagando un'immagine di 5 solidi bizantini, d'oro ovviamente, ecco il link: guarda

ora mi chiedo se queste monete ritrovate in vicinanza della TORRE CIVES di San Giorgio, nel 1956, valutate allora rispettivamente 70.000 lire le 4 uguali e 10.000 quella di Leone I, ora ponendo che si trovino in conservazione medio bassa di quanto si sarebbero rivalutate col mercato odierno?

ultima considerazione, chissà che ci facevano in piemonte 5 solidi bizantini, come ci saranno arrivati?

mi sovviene che devo aver errato la sezione, anche se non sono monete personali ma in una raccolta pubblica forse avrei dovuto porre la richiesta in IDENTIFICAZIONE ANTICHE, se il caso prego un MOD di spostarla

scusate

Modificato da karnescim
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I cataloghi definiscono monete bizantine quelle a partire da Anastasio I in poi (491 - 518), mentre questi solidi si trovano sul RIC, quindi a rigore questi non sono solidi bizantini, ma tardo-imperiali romani.

Dalla foto, almeno per me, è impossibile capire anche solo un po' la conservazione.

Ti comunico qualche prezzo che ho sottomano:

- Basilisco (475 - 476), NC, zecche italiane: Milano, Ravenna; Roma; altre: Costantinopoli, Tessalonica

RIC.1024 - SPL - 1500 € - HDR 06.07

- Leo I (457 - 474) C, zecche italiane Milano, Roma, Ravenna; molte altre

(Costant. Tessalonica ecc.)

BB - 250 € - Thes. - 10.07

RA.241a - SPL - 300 € - Thes. 10.06

RIC.0605 - SPL - 400 € - HDR 09.06

RIC 605 BB+ 350 € (ottobre 2007, moneta in mio possesso)

Modificato da mmon
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ultima considerazione, chissà che ci facevano in piemonte 5 solidi bizantini, come ci saranno arrivati?

mi sovviene che devo aver errato la sezione, anche se non sono monete personali

334354[/snapback]

Ciao :)

Caro karnescim, con questa domanda hai toccato uno dei tanti "piccoli ma grandi" misteri archeologici del ns. Piemonte.

Quattro solidi di Basilisco ed uno di Leone I nuovi di zecca (un valore assai cospicuo per l'epoca) che ti saltano fuori in piena terra nel 1955 durante gli scavi per una strada (uno sterrato) in una valle certo laterale ma comunque presso un poggio d'indubbia valenza strategica.

Come sono giunti li ?

RisponderTi (o quantomeno darTi qualche dritta sulle teorie in merito) purtroppo sarebbe proibitivo per lo spazio del forum.

Ti rimando, se riesci a trovarlo in qualche raccolta, all'articolo del mai troppo compianto Andrea Pautasso : "un tesoretto di solidi bizantini scoperto a Vidracco", apparso sulla rivista del gruppo archeologico Ad Quintum n. 3 del lontano 1972.

Cerco in breve di riassumere.

Non può trattarsi di una tesaurizzazione per le modalità di rinvenimento in piena terra.

Non può trattarsi di un corredo funerario, poichè di troppo elevato valore (ed inoltre null'altro fu ritrovato in sito).

Non può essere la cassa di un reparto militare (dotate in genere di bronzo ed argento per i pagamenti del soldo e per gli acquisti).

La presenza dei solidi deve, secondo il Pautasso, essere in qualche modo collegata con aspetti commerciali; del resto la Val Chiusella era già nota in epoca Romana per le miniere di ferro (si chiamava Vallis cavearia).

Altro in merito può tuttavia essere solamente supposto, mancando qualsiasi ulteriore rivenimento archeologico in loco.

In epoca più recente, la questione è stata nuovamente affrontata da Riccardo Petitti nel testo : "il tempio del sole", edizioni Arti Grafiche E.Duc 2005.

In questo testo si valuta la questione nell'ottica del sistema difensivo bizantino presso Eporedia, all'epoca dell'incalzare dei Longobardi.

Tuttavia si tratterebbe di solidi ormai "fuori tempo"...in tal caso chiaramente tesaurizzati in precedenza ma...e si ritorna daccapo...come sono finiti lì ?

Ricordiamoci che all'epoca dell'emissione di tali solidi la vicina Eporedia era un municipium con presidio di cavalleria sarmata, inquadrata nell'ormai in disgregazione esercito d'occidente .

Eh si...un interessante mistero.

Beh, per cominciare...non mancare di andare a vedere i cinque solidi dal vivo al Museo di Antichità...ovviamente di Torino.

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grazie Flavio, spero di andarci presto, l tempo della mostra sull'afghanistan c'ero stato però non li ricordo, urge una controllata, chissà se non fosse il caso di farla in gruppo??

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Come sono giunti li ?

Erano le monete franche utilizzate per le grosse transazioni del periodo, in un territorio che abbracciava tutta europa e gran parte dell' Asia. Giusto per fare un'esempio se ne sono trovate anche nelle tombe imperiali cinesi. Quinsi trovarle in Piemonte non e' per nulla strano.

Non può trattarsi di una tesaurizzazione per le modalità di rinvenimento in piena terra.

Prima di dire che non puo' esserlo, occorre considerare che non sappiamo se prima della risistemazione della zona le monete erano in un anforetta o in un sacchetto di pelle (deteriorato col tempo). Quindi anche l'ipotesi tesoretto, non va scartata ma potrebbe anzi essere quella piu' probabile. Poi occorre chiedersi se precedentemente li non ci fosse qualche costruzione.

In questo testo si valuta la questione nell'ottica del sistema difensivo bizantino presso Eporedia, all'epoca dell'incalzare dei Longobardi.

Tuttavia si tratterebbe di solidi ormai "fuori tempo"...in tal caso chiaramente tesaurizzati in precedenza ma...e si ritorna daccapo...come sono finiti lì ?

Occhio a non sottostimare la longevita' dei solidi

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