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MONETAZIONE NAZISTA


LaFenice

Risposte migliori

Ciao a tutti

Avrei intenzione di iniziare una catalogazione (per poi collezionare) della monetazione della Germania Nazista.

La cosa che mi interesserebbe di più è sapere durante le varie occupazioni/annessioni quali zecche hanno coniato monete e quali. Ora è chiaro che sto cercando le informazioni mi manca però un quadro d'insieme e chiedo a voi aiuto... magari potreste postare siti o articoli o qualsiasi cosa dell'argomento dalle prove alle varianti.

Grazie in anticipo

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Il vostro è un argomento interessante, e non c'è carenza di informazioni su di esso nei libri, nelle riviste e su Internet. Una ricerca facile e veloce su Internet presto ti aiutera migliaia di parole, e centinaia di immagini delle monete della Germania nazista.

Vostro particolare interesse per le monete dei nazisti—occupata Europa rapidamente vi condurrà per le monete di zinco durante la guerra del Belgio, l'Olanda e Polonia, per esempio. Le monete della Francia di Vichy possono anche trovare un modo nella vostra collezione. Poi ci sono le monete di annessione, come ad esempio le questioni di zinco per la Boemia-Moravia, e forse più interessante, B-zecca di Vienna monete all'interno della serie tedesca dopo l'Anschluss.

Ognuno di noi ha una particolare attenzione di interesse, e come si sviluppa la tua collezione sarà divertente vedere. Ecco un'illustrazione della mia propria serie preferita "occupazione" nazista:

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A sinistra nella foto è il tipico durante la guerra datato 10-reichspfennig 1942a (colpito a Berlino), e a destra nella foto è un 1945f 10-reichspfennig colpito a Stoccarda nel "anno zero", non molto tempo dopo gli Alleati iniziarono la loro occupazione di una Germania nazista sconfitto. (Come svastica dell'Aquila è scomparso e fu sostituito da penne della coda semplice è sempre sembrato a me come un perfetto esempio della potenza disponibile in una monetazione e come i piccoli dettagli di anche i piccoli delle monete possono avere grande significato.)

Prendo atto di questa coppia di 10-pfennig monete sarebbe hanno circolato insieme, e come una coppia nella Germania dell'immediato dopoguerra, insieme potrebbe comprato un giro su un tram per le strade in rovina di una grande città tedesca, o....

Desidero che voi fortuna nel vostro proprio scoperte... di storia, e di chissà cos'altro. È un argomento che vi porterà tutti i tipi di luoghi, molti dei quali saranno molto scuri—ma naturalmente che sai già.

:) v.

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Yours is an interesting subject, and there is no shortage of information about it in books, in magazines, and on the Internet. A quick and easy Internet search will soon get you thousands of words and hundreds of images of the coins of Nazi Germany.

Your special interest in the coins of Nazi–occupied Europe will quickly lead you to the wartime zinc coinages of Belgium, the Netherlands, and Poland, for example. The coins of Vichy France may also find a way into your collection. Then there are the coins of annexation, such as the zinc issues for Bohemia-Moravia, and perhaps most interestingly, Vienna’s B-mint coins within the German series after the Anschluss.

Everyone has a special focus of interest, though, and how your collection develops will be fun to see. Here is an illustration of my own favorite Nazi “occupation” series:

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At left in the pictures is the typical wartime 10-reichspfennig dated 1942a (struck in Berlin), and at right in the pictures is a 1945f 10-reichspfennig struck in Stuttgart in “year zero,” not long after the Allies began their occupation of a defeated Nazi Germany. (How the eagle’s swastika disappeared and was replaced by simple tail-feathers has always seemed to me like a perfect example of the power available in a coinage, and how the small details of even the lowliest of coins can have great meaning.)

I note this pair of 10-pfennig coins would have circulated together, and as a pair in the Germany of the immediate postwar, could together have bought a ride on a streetcar through the ruined streets of a big German city, or....

I wish you luck in your own discoveries...of history, and of who knows what else. It’s a subject that will take you all kinds of places, many of which will be very dark—but of course you know that already.

:) v.

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Ho tutta una collezione sulle monete e banconote della Germania del 3° reich. Quando faccio delle foto posso anche postarle.

Sono belline, e la collezione non è troppo impegnativa, anzi...

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Una ricerca l'ho fatta ma non ho trovato molto su cosa sia successo in quel periodo alle zecche nazionali sotto il controllo nazista. In Francia per esempio non vi è stata lacuna coniazione?

Poi sarebbe interessante trovare i documenti che sancivano il corso legale in quei territori.

Poi qualcuno mi saprebbe dire che fine facevano le monetazioni nazionali degli stati occupati? Venivano sempre usate o venivano completamente sostituite?

Sarebbe interessante capire quale monetazione veniva usata nei fatti. In cosi poco tempo era possibile sostituire monetazioni?

Abbiamo avuto l'esempio dell'euro di recente ma si è trattato di un passaggio programmato. Qui si parla di molte aree, tempi brevi in una situazione di guerra totale.

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Una ricerca l'ho fatta ma non ho trovato molto su cosa sia successo in quel periodo alle zecche nazionali sotto il controllo nazista. In Francia per esempio non vi è stata alcuna coniazione?

Poi sarebbe interessante trovare i documenti che sancivano il corso legale in quei territori.

Poi qualcuno mi saprebbe dire che fine facevano le monetazioni nazionali degli stati occupati? Venivano sempre usate o venivano completamente sostituite?

Sarebbe interessante capire quale monetazione veniva usata nei fatti. In cosi poco tempo era possibile sostituire monetazioni?

Credo che tu abbia le idee un pò confuse :rolleyes:

Nei paesi occupati dai tedeschi, hanno continuato ad essere coniate, e a circolare, monete e banconote in valuta locale, a volte di nuova tipologia, altre dello stesso tipo dell'anteguerra. Vanno pertanto classificate e catalogate come emissioni proprie di ogni paese, e non come monete tedesche o d'occupazione, in quanto l'autorità emittente era sempre locale, anche se sotto controllo tedesco. Non sono emissioni del Reich, della Wehrmacht, o di altre istituzioni tedesche.

L'unica moneta d'occupazione, utilizzata genericamente un pò dappertutto, furono le banconote della Reichskreditkassen, un Istituto d'emissione costituito appositamente con decreto del 23 settembre 1939, usate per la prima volta in Polonia e poi in Belgio, Olanda, Francia, Norvegia, Russia, e altrove (anche nel nord Italia, per un breve periodo dopo l'8 settembre).

Di questa serie fanno parte anche 4 monete da 5 e 10 reichspfennig (due tipologie per ognuna), ma il loro uso fu molto limitato, e in ogni caso, queste emissioni venivano usate soprattutto nell'attesa di organizzare e prendere il controllo delle varie zecche e istituti d'emissione (quest'ultimi a volte creati ad hoc) che poi procedevano con la stampa e la messa in circolazione di valuta locale.

Naturalmente, poi, il cambio delle valute locali con il marco era imposto dai tedeschi, ed era sempre penalizzante per le altre valute rispetto all'anteguerra.

In Francia, si ebbero due tipi di emissioni. Nel nord del paese, occupato direttamente dai tedeschi, continuarono a circolare le monete coniate fino al 1941, e furono ristampate banconote dello stesso tipo d'anteguerra con date aggiornate, mentre a sud la Repubblica di Vichy si dotò di una propria monetazione, metallica e cartacea. Entrambe queste tipologie, chiamiamole nord e sud per semplificare, avevano corso legale in tutta la Francia, e circolarono ancora per un pò anche dopo la fine della guerra.

Per il resto, ogni paese occupato ha una storia a sè, che va studiata PRIMA di avventurarsi in qualunque tipo di acquisto ;)

petronius :)

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Nei paesi occupati dai tedeschi, hanno continuato ad essere coniate, e a circolare, monete e banconote in valuta locale

Questo naturalmente non vale per l'Austria, annessa al Reich nel 1938 e dove, nella zecca di Vienna, furono coniate fino al 1944 le stesse monete, in reichsmark e reichspfennig, che nelle zecche tedesche, contraddistinte dalla lettera B, e che andarono a sostituire i groschen e gli schilling.

Ma in questo caso, non credo sia corretto parlare di moneta d'occupazione, in quanto l'Austria entrò a far parte a tutti gli effetti del Reich e la moneta aveva lo stesso valore che nel resto del paese.

petronius :)

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Sono autentiche ma sono state bagnate nell'oro

Tante volte ho molto apprezzato le tue monete ma queste non le avrei mai prese. Trovo oltraggioso sporcare le monete con altre patine che le rendono non più "autentiche" a mio avviso. Sarò troppo purista ma le varie patinature e smaltature moderne mi lasciano interdetto in generale ed ancora di più quando si tratta di monete belle come il 2 e il 5 marchi con la svastica. Spero non te l'abbia a male e mi piacerebbe sentire il tuo parere se vorrai.

Ciao!

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@@darioelle Ti do pienamente ragione, queste sono state tra le prime monete che ho acquistato io le definisco un "piccolo piacevole errore" dettato dall'inesperienza e dico piacevole perchè nonostante la "deturpazione" che le declassa allo stato di non-monete mi piacciono molto visivamente :P In seguito acquistai le sei monete "pure" in alta conservazione. Io le definisco medaglie però non so perchè ma non me ne sono mai voluto liberare e nemmeno ora lo voglio fare perchè mi piacciono molto :D

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l'Austria entrò a far parte a tutti gli effetti del Reich

...per non parlare del fatto che lo stesso "zio Adolf" era austriaco...

Austriaco, poi apolide (fu privato della cittadinanza austriaca, in quanto si era arruolato ell'esercito tedesco, anzichè in quello austro-ungarico) poi tedesco, grazie all'interessamanto di amici altolocati. E pensare che sarebbe bastato un po' più di coraggio da parte di quei militari, che volevano arrestarlo per violazione del codice penale della Repubblica...

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E pensare che sarebbe bastato un po' più di coraggio da parte di quei militari, che volevano arrestarlo per violazione del codice penale della Repubblica...

O magari un pò più di manica larga da parte di quei professori che nel 1907 lo bocciarono all'esame di ammissione all'Accademia di Belle Arti di Vienna...in fondo la sua aspirazione era fare il pittore, e se lo avessero ammesso, chissà :rolleyes:

Ricordo di aver letto un racconto di fantapolitica che parlava proprio di questo, ma non ricordo come andava a finire...probabilmente non cambiava nulla :P

petronius oo)

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Se non sbaglio esiste un romanzo di ucronia, nel quale l'Austria-Ungheria vince la prima guerra mondiale, Hitler viene respinto all'accedemia e finisce a fare l'imbianchino :rofl:

PS. Più probabilmente, sarebbe stato sufficiente che il (vituperato-osannato-vituperato) Keynes fosse stato ascoltato a Versailles ma, di questo, ne parlerò più avanti.

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