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Il “Giorno del ricordo”


angel

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In questo giorno si ricordano le vittime delle Foibe, ma dopo aver letto il seguente scritto è il caso di riflettere sulle atrocità che un uomo con la mente non scevra, ma offuscata da pregiudizi può commettere e ricordare i perseguitati di tutte le guerre, le ingiustizie e i soprusi, e che ogni uomo vittima di sopraffazioni, violenze, prevaricazioni è come un internato in un campo di concentramento o un infoibato: recitiamo una Preghiera  o facciamo un gesto per Loro.

 

Le Foibe e il “Giorno del ricordo”

 

Il “Giorno del ricordo” è una solennità civile nazionale italiana istituita nel 2004 dalla legge numero 92 del 30 marzo per ricordare le vittime delle Foibe e dell'esodo degli italiani, istriani e dalmati nella seconda guerra mondiale; vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale»; si celebra il 10 febbraio che è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia.

Durante, ma soprattutto alla fine della seconda guerra mondiale i partigiani comunisti di Tito gettarono (infoibarono) nelle foibe presenti sul Carso, l’altipiano alle spalle di Trieste e dell'Istria, decine di migliaia di persone, alcune dopo averle fucilate, alcune ancora vive.

Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale, create dall’erosione di corsi d’acqua nell'altopiano del Carso, tra Trieste e l’Istria, con un ingresso a strapiombo, che hanno la forma di imbuto rovesciato; possono raggiungere i 200 metri di profondità. Il termine "foiba" deriva dallo sloveno ed è una corruzione dialettale del latino "fovea", che significa "fossa", "crepaccio". In Istria sono state registrate più di 1.700 foibe.

Le vittime che vennero gettate in queste voragini dell'Istria fra il 1943 e il 1947 erano italiani, croati, partigiani monarchici, patrioti sloveni, militari tedeschi, religiosi cattolici, colpevoli di essere contrarie al regime comunista. I siti delle foibe sono oltre duecentocinquanta.

Le vittime dell’armata di Josip Broz (7 maggio 1892 - 4 maggio 1980), più noto con il soprannome di “Tito”, conferitogli durante i tempi in cui era capo dei comunisti nella seconda guerra mondiale capo politico della Jugoslavia dalla fine della seconda guerra mondiale sino la sua morte, venivano condotte, dopo crudeli e feroci torture, nei pressi della foiba; quindi, i sorveglianti legavano i polsi e i piedi col filo di ferro ad ogni singola persona per poi, sempre col fil di ferro, legarle le une alle altre. Dopo di che, nella maggior parte dei casi, sparavano al primo del gruppo che, cadendo nella foiba, trascinava con sé gli altri. In altri casi con filo di ferro appendevano alle mani legate un masso di almeno 20 kg e poi li spingevano o li facevano saltare nella foiba.

Le torture e sevizie a cui gli internati dei campi di concentramento titini erano crudeli e disumane. Una era la fucilazione decretata da chi comandava il campo, per la tentata fuga o per altri fatti ritenuti gravi, ma spesso il solo avvicinarsi al reticolato veniva considerato un tentativo d’evasione; l’esecuzione avveniva al mattino, di fronte a tutti gli internati.

Altra sevizia era il "palo": ai prigionieri venivano legate le braccia con filo di ferro alla sbarra fissata a mo’ di croce a un’asta verticale, in modo da tenere i piedi a un'altezza di 50 cm da terra. Perdevano così l’uso degli arti superiori per un lungo tempo se la punizione non dura troppo a lungo, ma spesso la punizione era prolungata a tal punto che la perdita dell’uso degli arti era permanente.

Un internato rubò del cibo a un compagno e fu legato al palo per più di tre ore. Levato da quella posizione non fu più in grado di muovere le braccia divenute nere come il carbone; inoltre il filo di ferro gli era entrato nelle carni fino all'osso causandogli un'infezione e dopo per tre giorni le carni cominciarono a putrefarsi e poi morì

Altro pena era il "triangolo": il prigioniero era obbligato a stare ritto al centro di un triangolo formato da tre legni legati assieme al suolo; il condannato era pungolato dalle guardie finché non sveniva per lo sfinimento.

Altro supplizio era la "fossa": il condannato doveva rimanere per almeno mezza giornata in una stretta buca dell’esatta misura di un uomo scavata nel terreno, per cui non aveva la possibilità di fare alcun movimento.

Altra condanna era "l’affogamento nell'acqua": il condannato veniva immesso in un barile pieno d’acqua, con la testa in giù e i piedi all’in su, fino alla vita.

Tra le vittime delle foibe ci sono anche i bersaglieri del battaglione “Benito Mussolini” della Repubblica sociale, che il 30 aprile 1945 aveva deposto le armi dopo una trattativa con le formazioni di Tito. Secondo i patti avrebbero dovuto essere posti in libertà, invece furono trattenuti e costretti a marciare a lungo e poi furono internati. Nei soli primi otto giorni vennero eliminati 91 bersaglieri, i cui corpi venivano fatti sparire in qualche foiba.

 

Di seguito sono elencate foibe, cave e pozzi in cui si sono rinvenuti resti umani o che secondo le testimonianze vi si sarebbero stati infoibate delle vittime; l’elenco è composto per territorio.

 

PROVINCIA DI FIUME o DEL CARNARO

•   Foiba di Casserova. Vi furono infoibati tedeschi, italiani, sloveni, molti ancora vivi; dopo aver gettato benzina e bombe a mano, l’imboccatura veniva fatta saltare.

•   Foiba di Castelnuovo d'Istria.

•   Foiba di Grisane o Grizane.

•   Foiba di Obrovo. Vi furono gettati tanti fiumani deportati.

•   Foiba di Odolina.

•   Foiba di Scandaussina.

•   Isole Brioni.

•   Rione di Cantrida già Borgomarina.

 

PROVINCIA DI GORIZIA

•   Campagne di Brazzano.

•   Foiba di Brestovizza. Il "Giornale di Trieste" in data 14 agosto 1947 così narra la vicenda di una infoibata: "Gli assassini l'avevano brutalmente malmenata, spezzandole le braccia prima di scaraventarla viva nella Foiba. Per tre giorni, dicono i contadini, si sono sentite le urla della misera che giaceva ferita, in preda al terrore, sul fondo della grotta".

•   Foiba di Gargaro o Podgomila. Vi furono infoibate circa ottanta vittime.

•   Foiba di Jelenca.

•   Foiba di Zavni. Vi sono stati gettati i corpi dei Carabinieri di Gorizia, oltre a centinaia di sloveni oppositori di Tito.

 

PROVINCIA DELL'ISTRIA o DI POLA

•   Foibe di Antignana.

•   Foiba di Barbana.

•   Foiba di Beca.

•   Foiba e Abisso Bertarelli. Gli abitanti della zona vedevano ogni sera passare colonne di prigionieri ma non ne vedevano mai il ritorno.

•   Foibe di Capodistria. Nel capodistriano vi sono centosedici cavità, di cui ottantuno con entrata verticale e una commissione slovena fece ispezionare le ottantuno cavità con entrata verticale: in diciannove di esse sono stati trovati resti umani; da dieci cavità sono stati tratti cinquantacinque corpi che sono stati inviati all’Istituto di medicina legale di Lubiana, ma secondo le testimonianze furono eliminati centoventi italiani e sloveni di San Dorligo della Valle. Le Foibe del capodistriano sono state usate nel dopoguerra come discariche di varie industrie, tra le quali un salumificio della zona.

•   Foiba di Carnizza.

•   Foiba di Castellier.

•   Foiba di Castelnuovo d'Arsa.

•   Foiba di Cernizza. Nel dicembre 1943 vi vennero recuperati 2 corpi e furono riconosciuti.

•   Foiba di Cernovizza. Secondo gli abitanti del circondario le vittime sarebbero un centinaio. L'imboccatura della Foiba, nell'autunno del 1945, è stata fatta franare.

•   Foiba di Cregli. Nel dicembre 1943 vi vennero recuperate 8 salme e furono riconosciute.

•   Cava di bauxite di Gallignana. Vi furono recuperate dal 31 novembre 1943 all'8 dicembre 1943 23 salme di cui 6 riconosciute, tra di esse Don Angelo Tarticchio, nato nel 1907 a Gallesano d’Istria, parroco di Villa di Rovigno, che il 16 settembre 1943 fu arrestato dai partigiani comunisti, malmenato ed ingiuriato insieme ad altri trenta dei suoi parrocchiani, dopo orribili sevizie, fu buttato nella foiba. Quando fu riesumato lo trovarono completamente nudo, con una corona di spine conficcata sulla testa, i genitali tagliati e messi in bocca.

•   Foiba di Gimino.

•   Foiba di Iadruichi.

•   Foiba di Jurani.

•   Cava di bauxite di Lindaro.

•   Foiba di Oblogo.

•   Foiba di Paugnano.

•   Foiba di Pedena.

•   Foiba di Pisino.

•   Foiba di Pisinvecchio.

•   Foiba di Pogliacchi.

•   Foiba di Pucicchi. Nel novembre 1943 vi vennero recuperati 11 cadaveri e furono riconosciuti.

•   Foiba di Pusicchi.

•   Foiba di Racia o Racievaz.

•   Foiba di Raspo. Usata come luogo di genocidio di italiani sia nel 1943 che nel 1945. È imprecisato il numero delle vittime.

•   Foiba di Rozzo.

•   Foiba di San Salvaro.

•   Abisso di Semez, il 7 maggio 1944 vennero individuati resti umani corrispondenti a circa un centinaio di persone; nel 1945 fu riusato. I corpi non stati recuperati.

•   Foiba di Semi.

•   Abisso di Semich. Un'ispezione del 1944 accertò che i partigiani di Tito, nel settembre precedente, avevano precipitato nell'abisso di Semich, profondo 190 metri, un centinaio di sventurati: soldati italiani e civili, uomini e donne, quasi tutti prima seviziati e ancor vivi. Impossibile sapere il numero di quelli che furono gettati a guerra finita, durante l'orrendo 1945 e dopo; i corpi non sono stati recuperati.

•   Foiba di Sepec o Sepez.

•   Foiba di Terli. Nel novembre 1943 vi vennero recuperati 24 corpi e furono riconosciuti.

•   Foiba di Terviso, o Villa Terviso.

•   Foiba di Treghelizza. Nel novembre 1943 vi vennero recuperati 2 cadaveri e furono riconosciuti.

•   Foiba di Vescovado. Vi vennero recuperate 6 spoglie, ma solo una fu identificata.

•   Foiba di Villa Orizi. Nel maggio 1945 gli abitanti del circondario videro lunghe file di prigionieri, alcuni dei quali recitavano il Padre Nostro, scortati da partigiani armati di mitra, essere condotte verso la voragine. Le testimonianze sono concordi nell'indicare in circa duecento i prigionieri eliminati.

•   Foiba di Villa Surani o di Surani. Nel novembre 1943 vi vennero recuperate 26 salme di cui 21 furono riconosciute.

•   Foiba di Vines, detta anche Foiba o Fossa dei Colombi. Vennero recuperati dal Maresciallo Harzarich dal 16 al 25 ottobre 1943, 84 cadaveri, di cui 51 furono identificati. In questa Foiba, sul cui fondo scorre dell'acqua, le vittime dopo essere stati torturati, venivano precipitate con una pietra del peso di oltre 20 chili legata con un filo di ferro alle mani e poi venivano lanciate delle bombe a mano nell'interno. Sopravvisse Giovanni Radeticchio, che ha raccontato l’eccidio.

 

SLOVENIA

•   Foiba di Cocevie.

 

PROVINCIA DI TRIESTE

•   Foiba di Basovizza, monumento nazionale - diverse centinaia di infoibamenti.

•   Foiba di Campagna di Corgnale e di Opicina. Vi "Vennero infoibate circa duecento persone e tra queste figurano una donna ed un bambino, rei di essere moglie e figlio di un carabiniere …" (G. Holzer 1946).

•   Foiba di Credaro.

•   Foiba di Gropada. Il 12 maggio 1945 vi furono infoibate trentaquattro persone previa svestizione e colpo di rivoltella "alla nuca". Sono stati recuperati solo 5 corpi.

•   Foiba di Monrupino, monumento nazionale - diverse centinaia di infoibamenti.

•   Foiba di Orle. Nel 1946 vi fu recuperato un numero imprecisato di corpi.

•   Foiba di Podubbo. Il giornale triestino “Il Piccolo” del 5 dicembre 1945 riporta che gli speleologi calatisi fino alla profondità di 190 metri, hanno individuato cinque corpi - tra cui quello di una donna completamente nuda – non identificabili a causa della decomposizione.

•   Foiba di San Lorenzo di Basovizza.

•   Foiba di Scadaicina.

•   Foiba di Sesana. Nel 1946 vi fu recuperato un numero imprecisato di salme.

•   Foiba di Ternovizza.

 

PROVINCIA DI UDINE

•   Foiba di Drenchia, secondo Diego De Castro vi furono infoibati donne e partigiani della divisione di Osoppo.

 

la maggior parte delle vittime delle foibe furono internati nei campi di concentramento tititni, dei quali se ne propone un elenco:

•   campo di concentramento a Aidussina

•   campo di concentramento a Borovnica

•   campo di concentramento a Maribor

•   campo di concentramento a Osseh

•   campo di concentramento a Osijek

•   campo di concentramento a Sisak

•   campo di concentramento a Skofja Loka

•   campo di concentramento a Stara Gradiska

•   campo di concentramento a Vrsac

•   campo di concentramento a Zemun

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Dall'elenco mi sembra manchi il "bus de la lun", altopiano del Cansiglio, Comune di Caneva, provincia di Pordenone.

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Awards

All'elenco delle vittime, se non sbaglio, si dovrebbero aggiungere anche ungheresi e austriaci.

 

Inoltre quello effettuato tra Italia-Slovenia-Croazia è stato perpetrato anche in Vojvodina contro civili ungheresi, croati, slovacchi e tedeschi, tuttavia in fosse comuni.

 

Pulizia etnica?

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E' ormai accertato storticamente, che lo scopo degli invasori comunisti jugoslavi era quello di eliminare l'elemento  italiano da quelle terre, considerato ostile, usando  metodi brutali e cercando  di occultarne i corpi. Diciamo che l'odio politico (considerando tutti gli italiani come "fascisti") andò a braccetto con l'odio etnico anti-italiano da sradicare.

Diciamo anche che quelle terre furono oggetto di persecuzioni e deportazione delle genti slovene da parte del regime fascista, all'indomani dell'annessione all'Italia.

Certo, questo non può essere una scusante, ma secondo me, contribuì non poco alla ferocia anti-italiana degli jugoslavi, dopo che avevano vinto loro....

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Diciamo anche che quelle terre furono oggetto di persecuzioni e deportazione delle genti slovene da parte del regime fascista, all'indomani dell'annessione all'Italia.

Certo, questo non può essere una scusante, ma secondo me, contribuì non poco alla ferocia anti-italiana degli jugoslavi, dopo che avevano vinto loro....

 

A ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria. Non deve quindi sorprendere che gli jugoslavi, non appena ne hanno avuta l'occasione, ci abbiano ripagato con la stessa moneta. Questo, certo, non assolve nè noi, nè loro.

 

Solidarietà alle vittime, tutte.

 

petronius

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Non voglio fare polemiche, ci mancherebbe su un argomento così delicato, tuttavia vorrei fare delle precisazioni:

 

1- quasi tutte le popolazioni di etnia non serba erano a maggioranza anti-titina;

2- quasi tutte le popolazioni di religione non ortodossa erano a maggioranza anti-titina, poi anche il clero ortodosso in seguito a persecuzioni si spostò su posizioni anti-titine.

 

Quindi possiamo dire che questo GENOCIDIO in forma embrionale è stato essenzialmente condotto da partigiani-milizie di etnia serba , atei e di fede politica comunista, che all'epoca erano costituiti in maggioranza da fanatici nullatenenti, da criminali comuni e personaggi con un passato assai torbido.

Il tutto tenuto nascosto (da molte parti, anche dalle nostre parti) per evitare di offuscare minimamente la categoria così eroica, amata senza macchie dei partigiani.

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Abbiamo dovuto attendere il 2004 per avere un giorno del ricordo e questo la dice lunga sul perché questi avvenimenti sono stati dimenticati per quasi sessanta anni. C'è voluto il crollo del comunismo e il collasso della Federazione jugoslava per rianimare il dibattito sulle foibe e affrontare i fatti storici.

Questioni di opportunità politica ? Il fatto che in Italia esisteva il partito comunista più forte dell'Occidente?

Sulla composizione delle armate jugoslave comuniste non mi pronuncio poichè non ho elementi, ma credo che nelle circostanze maturate in quel periodo di guerra, poteva esserci di tutto: dai criminali, agli idealisti, passando per militari di professione.

In ogni caso anche la resistenza partigiana operante in Italia ha avuto aspetti non proprio limpidi e molti libri usciti di recente hanno fatto luce su quegli aspetti non  edificanti.

Modificato da Saturno
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La tragedia delle foibe è tale non solo perchè parte integrante delle vicende sanguinose che hanno messo popolo contro popolo durante e - come in questo caso - anche subito dopo la II Guerra Mondiale.

 

E' una tragedia particolare, diversa, forse anche peggiore, perchè una parte del popolo italiano, per ragioni politiche, decise scientemente e calcolatamente di sacrificare un pezzo di Italia e le vite di tanti compatrioti per compiacere "compagni di idee" stranieri.

 

Ci furono italiani che collaborarono con i titini nella pulizia etnica in virtù della comune militanza comunista.

 

E ci furono italiani che per lo stesso motivo fecero in modo che di questa storia non si parlasse, non si sapesse, o si sminuisse. Producendo scientemente libri pieni di omissioni, falsificazioni, riduzioni.

Indignandosi se qualcuno ne parlava.

 

Sempre quegli italiani oltraggiarono e umiliarono gli esuli delle terre di Istria, Fiume e Dalmazia, rifiutandosi di accoglierli e indicandoli come tutti indistintamente fascisti, o alla meglio come un peso per l'Italia postbellica.

 

E che, ancora oggi, sostengono che le vittime delle foibe - più o meno - se la sono quasi cercata, o che comunque, che ci vuoi fare, era inevitabile.

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E che, ancora oggi, sostengono che le vittime delle foibe - più o meno - se la sono quasi cercata, o che comunque, che ci vuoi fare, era inevitabile.


 


Già...questa è la cosa schifosa...come mi fa schifo che certa gente sia andata al funerale di Tito e poi è arrivata sapete dove. E non solo...vedete un po' che onorificenza italiana hanno dato a Tito...


 


A volte ce lo meritiamo che all'estero ci guardino con sufficienza....La Roma dei Cesari è ormai lontana....


Modificato da elledi
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E che, ancora oggi, sostengono che le vittime delle foibe - più o meno - se la sono quasi cercata, o che comunque, che ci vuoi fare, era inevitabile.

Già...questa è la cosa schifosa...come mi fa schifo che certa gente è andata al funerale di Tito e poi è arrivata sapete dove. E non solo...vedete un po' che onorificenza italiana hanno dato a Tito...

A volte ce lo meritiamo che all'estero ci guardino con sufficienza....La Roma dei Cesari è ormai lontana....

Quoto. Ogni. Singola. Parola.

Del resto, il pesce puzza dalla testa... Quell'uomo fu degno rappresentante di un Paese marcio.

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A leggere certi post precedenti, sembrerebbe quasi che nel '45 noi italiani ce ne stessimo buoni e tranquilli a casa nostra, intenti alle nostre oneste occupazioni che non facevano male a nessuno, e quei "cattivoni" dei comunisti titini ci siano piombati addosso all'improvviso e senza motivo, uccidendo e rubandoci la terra.

 

A me sembrava di ricordare un'altra storia, una storia in cui noi per primi eravamo piombati addosso agli jugoslavi, noi per primi avevamo annesso i loro territori, noi per primi avevamo dato il via ai massacri

 

Bilancio delle vittime slovene durante l'occupazione italiana:

 

Ostaggi civili fucilati .............................…n. 1.500
Fucilati sul posto.......................................n. 2.500
Deceduti per sevizie..................................n.      84
Torturati e arsi vivi………………………....n.    103
Uomini, donne e bambini morti nei campi
di concentramento……………………..… n. 7.000

Totale …………………………………........n. 13.087

 

Non so se questi numeri siano più alti o più bassi di quelli delle vittime delle foibe, non mi interessa, non è sul numero dei morti che si misura la gravità di una colpa, uno solo sarebbe già stato troppo, da una parte e dall'altra.

 

Però, servono a capire che, se è vero che le vittime delle foibe non se la sono cercata (la vittima, per definizione, è sempre incolpevole, sennò non sarebbe vittima), è l'Italia come nazione che se l'è cercata, e che sì, era probabilmente inevitabile, dopo quanto accaduto prima...chi semina vento raccoglie tempesta.

 

Tutto questo non per offendere la memoria dei nostri morti, nè per sminuire la gravità delle foibe, le nostre colpe non giustificano quelle jugoslave, ma io credo che se si vuol raccontare la storia delle foibe, lo si debba fare con onestà intellettuale, non con partigianeria, partendo dal 1941, dall'occupazione italo-tedesca della Jugoslavia, e non dal 1945, dall'occupazione jugoslava della Venezia Giulia.

 

Servirebbe a comprenderle meglio, e a meglio rispettare la memoria delle vittime, tutte.

 

Allego, per chi vorrà leggerli, un paio di link

 

http://www.storiaxxisecolo.it/deportazione/deportazionecampi1.htm

http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/436.html

 

petronius

 

 

Per @@ARES III

 

"questo GENOCIDIO in forma embrionale è stato essenzialmente condotto da partigiani-milizie di etnia serba , atei e di fede politica comunista, che all'epoca erano costituiti in maggioranza da fanatici nullatenenti, da criminali comuni e personaggi con un passato assai torbido."

 

I nostri massacri in Slovenia, invece, sono stati per la maggior parte compiuti dall'esercito regolare, composto da soldati contadini e operai, e da ufficiali e generali di, presumo, buona istruzione e buona famiglia, tutti o quasi, soldati e ufficiali, probabilmente cattolici...mi spieghi dove sarebbe la differenza?

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A leggere alcuni commenti resto basito . È come dire che i musulmani vanno uccisi perché i fanatici si fanno esplodere . Senza parole .. non ci sono morti di serie B . Non esistono solo i morti ebrei , nella loro immane tragedia . Ora capisco perché a scuola neanche si studiano le foibe . Perché eravamo tutti cattivi e meritavamo ciò . Così come molte donne meritavano di essere violentate . Non sporchiamo il giorno della memoria con le solite colpe ai soliti noti . I morti sono morti . TUTTI !

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Awards

Ora capisco perché a scuola neanche si studiano le foibe . Perché eravamo tutti cattivi e meritavamo ciò . Così come molte donne meritavano di essere violentate .

 

Se ti riferisci a me, non mi pare di aver scritto questo, ho detto che non si possono raccontare le foibe dimenticando quanto successo prima, e che ha contribuito, almeno in parte, a provocarle. E che i morti sono tutti uguali, l'ho scritto anch'io...rispettare la memoria delle vittime, tutte.

 

E ho scritto anche "non per offendere la memoria dei nostri morti, nè per sminuire la gravità delle foibe, le nostre colpe non giustificano quelle jugoslave".

 

Le nostre colpe, però, ci sono, e mi pare invece che in molti post precedenti siano state dimenticate (l'unico a ricordarsene è stato @@Saturno) mentre senza di esse, torno a ripeterlo, non si possono capire appieno le foibe. Capire perché sono avvenute, che non significa giustificarle, non è la stessa cosa.

 

Spero di essere stato chiaro, ma se invece non avessi capito nulla, e il tuo ultimo post non fosse affatto riferito al mio, mi scuso con te.

 

petronius

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Caro @@petronius arbiter, le tue argomentazioni non sono certo illogiche in sè in quanto contengono parti di una realtà storica, ma sono - ovviamente in maniera involontaria, lo so bene - oggettive giustificazioni dell'ingiustificabile, e ricordano il classico "non si fa la frittata senza rompere le uova", e onestamente le trovo poco significative, perchè a quel punto, per assurdo, qualcuno potrebbe dirti che le vittime fatte durante l'occupazione slovena erano la vendetta per gli istriani internati nei lager durante la Grande Guerra e per l'impiccagione di Nazario Sauro.

E non così non si va da nessuna parte. E, purtroppo, la violenza e la guerra sono componenti ineliminabili della storia umana, inutile rinfacciarsi certe cose.

 

Quello che mi causa sdegno in tutta questa vicenda, non è stato il comportamento pur odioso dei titini: loro qualche "ragione" potevano anche averla.

MI disgusta il tradimento ignobile di alcuni italiani, come ho scritto più sopra. E fatti come quello di Porzus sono ancora oggi troppo poco citati e, nel caso, travisati.

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perchè a quel punto, per assurdo, qualcuno potrebbe dirti che le vittime fatte durante l'occupazione slovena erano la vendetta per gli istriani internati nei lager durante la Grande Guerra e per l'impiccagione di Nazario Sauro.

E non così non si va da nessuna parte. E, purtroppo, la violenza e la guerra sono componenti ineliminabili della storia umana, inutile rinfacciarsi certe cose.

 

Hai ragione, rinfacciarsi certe cose è esercizio sterile, potremmo risalire, in tal modo, a quando i romani conquistarono l'Illiria, ma non avrebbe certo senso. In questo caso però, dimenticare quanto avvenuto appena pochi anni prima, mi sembrava, e mi sembra, faccia un torto alla verità storica. Non si parla di eventi di decenni o secoli prima, gli jugoslavi che avevano subito i nostri soprusi erano gli stessi che poi si sono rivalsi contro di noi, e non si possono capire le seconde (le foibe) senza spiegare i primi.

 

Quello che mi causa sdegno in tutta questa vicenda, non è stato il comportamento pur odioso dei titini: loro qualche "ragione" potevano anche averla.

MI disgusta il tradimento ignobile di alcuni italiani, come ho scritto più sopra. E fatti come quello di Porzus sono ancora oggi troppo poco citati e, nel caso, travisati.

 

Su questo concordo in pieno.

 

petronius

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A leggere certi post precedenti, sembrerebbe quasi che nel '45 noi italiani ce ne stessimo buoni e tranquilli a casa nostra, intenti alle nostre oneste occupazioni che non facevano male a nessuno, e quei "cattivoni" dei comunisti titini ci siano piombati addosso all'improvviso e senza motivo, uccidendo e rubandoci la terra.

 

A me sembrava di ricordare un'altra storia, una storia in cui noi per primi eravamo piombati addosso agli jugoslavi, noi per primi avevamo annesso i loro territori, noi per primi avevamo dato il via ai massacri

 

Bilancio delle vittime slovene durante l'occupazione italiana:

 

Ostaggi civili fucilati .............................…n. 1.500

Fucilati sul posto.......................................n. 2.500

Deceduti per sevizie..................................n.      84

Torturati e arsi vivi………………………....n.    103

Uomini, donne e bambini morti nei campi

di concentramento……………………..… n. 7.000

Totale …………………………………........n. 13.087

 

Non so se questi numeri siano più alti o più bassi di quelli delle vittime delle foibe, non mi interessa, non è sul numero dei morti che si misura la gravità di una colpa, uno solo sarebbe già stato troppo, da una parte e dall'altra.

 

Però, servono a capire che, se è vero che le vittime delle foibe non se la sono cercata (la vittima, per definizione, è sempre incolpevole, sennò non sarebbe vittima), è l'Italia come nazione che se l'è cercata, e che sì, era probabilmente inevitabile, dopo quanto accaduto prima...chi semina vento raccoglie tempesta.

 

Tutto questo non per offendere la memoria dei nostri morti, nè per sminuire la gravità delle foibe, le nostre colpe non giustificano quelle jugoslave, ma io credo che se si vuol raccontare la storia delle foibe, lo si debba fare con onestà intellettuale, non con partigianeria, partendo dal 1941, dall'occupazione italo-tedesca della Jugoslavia, e non dal 1945, dall'occupazione jugoslava della Venezia Giulia.

 

Servirebbe a comprenderle meglio, e a meglio rispettare la memoria delle vittime, tutte.

 

Allego, per chi vorrà leggerli, un paio di link

 

http://www.storiaxxisecolo.it/deportazione/deportazionecampi1.htm

http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/436.html

 

petronius

 

 

Per @@ARES III

 

"questo GENOCIDIO in forma embrionale è stato essenzialmente condotto da partigiani-milizie di etnia serba , atei e di fede politica comunista, che all'epoca erano costituiti in maggioranza da fanatici nullatenenti, da criminali comuni e personaggi con un passato assai torbido."

 

I nostri massacri in Slovenia, invece, sono stati per la maggior parte compiuti dall'esercito regolare, composto da soldati contadini e operai, e da ufficiali e generali di, presumo, buona istruzione e buona famiglia, tutti o quasi, soldati e ufficiali, probabilmente cattolici...mi spieghi dove sarebbe la differenza?

su questo siamo perfettamente daccordo...nulla da obiettare....lo schifo che si pone in essere in guerra non risparmia nessun esercito..compreso quello dello Stato Pontificio, con buona pace della Chiesa.

 

Dove sta la differenza dici?  Semplice...che non mi pare che poi da noi alla morte di questo o quel carnefice siano venuti dalla Jugoslavia ai funerali e soprattutto nessuno di quel paese ha dato loro onorificenze. 

 

Noi, in età repubblicana, abbiamo dato a Tito il c...e lo sapete bene...così come venne dato il posteriore a Stalin, che di certo non era meglio di Hitler, Franco e Mussolini...

Tanto per fare un raffronto...quando mio bisnonno lo mandavano al confino...andava a Ponza e tornava vivo e vegeto...in quelle altre nazioni...non tornavi più...tanto per non fare nomi...mio bisnonno, anarchico...Tonghini Fernando, inquisito dal Tribunale Speciale Fascista, venne da questi assolto per reati per i quali non ci voleva nulla a condannarlo...quindi, ritengo che malgrado lo schifo di una dittatura, almeno una certa giustizia veniva osservata...non credo avvenisse in Jugoslavia URSS Spagna e Germania.

Ma per il resto...la guerra, il terrorismo, il razzismo, i genocidi...sono le peggiori peculiarità dell'essere umano e non possiamo neanche paragonarci alle belve: quelle uccidono per mangiare, l'uomo per il gusto di fare violenza

Del resto, in tempo di guerra, non si guarda tanto per il sottile se si arruolano carcerati per reati efferati.

E oggi che accadrebbe? Provate ad immaginare in caso di guerra quanti violenti da stadio o criminali vari, grazie ad una uniforme, si dedicherebbero al loro sport preferito, la violenza appunto,.

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Altro caso di cui si parla poco e sottovoce gli attentati terroristici dell'ALto Adige a cavallo degli assi sessanta...caddero molti finanzieri, poliziotti, soldati...eppure i colpevoli, quando individuati, vennero graziati con una disinvoltura che ancora oggi mi fa rivoltare lo stomaco.

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Tanto per fare un raffronto...quando mio bisnonno lo mandavano al confino...andava a Ponza e tornava vivo e vegeto...in quelle altre nazioni...non tornavi più...tanto per non fare nomi...mio bisnonno, anarchico...Tonghini Fernando, inquisito dal Tribunale Speciale Fascista, venne da questi assolto per reati per i quali non ci voleva nulla a condannarlo...quindi, ritengo che malgrado lo schifo di una dittatura, almeno una certa giustizia veniva osservata...non credo avvenisse in Jugoslavia URSS Spagna e Germania.

 

Che il fascismo, come dittatura, fosse meno truce di altre della stessa epoca, o successive, dello stesso, o di altri colori, sono completamente d'accordo con te, almeno fino all'entrata in guerra. Poi, con la guerra, e soprattutto con la RSI, le cose sono cambiate <_<

 

Per quanto riguarda il trattamento riservato a Tito dai nostri governanti repubblicani, potrei essere d'accordo anche su quello, se non fosse che lo stesso è avvenuto, e avviene, anche per persone e nazioni peggiori di lui. Se la politica seguisse i dettami della morale, non dovremmo avere alcun rapporto con paesi quali quelli del Golfo Persico, a mio parere i peggiori regimi oggi sulla faccia del pianeta, ma del cui petrolio non possiamo fare a meno, o con la Cina, il paese in cui si esegue il maggior numero di condanne a morte e che, sebbene il comunismo maoista sia ormai quasi solo un ricordo è ancora ben lontano dal potersi definire democratico, ma delle cui fabbriche a basso costo, ugualmente non possiamo fare a meno...altrimenti, chi li confeziona alle aziende italiane, i pantaloni e le camicie che tu, io e tutti noi, indossiamo quotidianamente?

 

Una risposta su cosa potremmo fare al riguardo (tu, io e tutti) non ce l'ho, incazzarsi ogni tanto può forse farci sentire meglio per un po', ma in realtà credo non ci sia via d'uscita a certe situazioni, e dunque gli onori riservati a Tito (e a tanti altri) non mi sconvolgono più di tanto, mi limito ad accettarli come un fatto inevitabile.

 

petronius

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@@petronius arbiter  la mia osservazione è di natura squisitamente oggettiva e come ho sottolineato nel post non voglio fare polemiche  ne voglio essere strumentalizzato a fini politico-polemici.

 

Penso che non ci siano problemi quando si dice che nei lager lavorassero come servizio d'ordine e bassa manovalanza (cioè il lavoro più sporco e non nel senso di igiene) guardie lettoni, ucraine e croate.

Quando si vuole indicare con precisione gli autori di un reato non significa altro che indicare gli autori del reato stesso, punto. Senza aggiungere se, ma e però.

 

Dato che si parla di foibe ritenevo che si potesse parlare degli autori.

Quando si parlerà di altri crimini abominevoli commessi da italiani od altri popoli non esiterò a nominarli ed effettuare una disamina analitica.

Comunque sia i fanatici da quelle parti sono sempre abbondati ed il vizietto delle buche e delle fosse comuni lo hanno avuto anche negli anni '90.

(sempre essenzialmente commessi da miliziani paramilitari nullatenenti e fanatici idealisti, che con improbabili scuse etniche volevano solo derubare il vicino di casa)

Modificato da ARES III
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Quando si vuole indicare con precisione gli autori di un reato non significa altro che indicare gli autori del reato stesso, punto. Senza aggiungere se, ma e però.

 

Hai ragione, stavolta sono io che ho male interpretato il senso del tuo messaggio, me ne scuso.

 

Considerate come non scritta l'ultima parte del mio post #13, quella dopo la firma.

 

petronius

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Diciamo anche che quelle terre furono oggetto di persecuzioni e deportazione delle genti slovene da parte del regime fascista, all'indomani dell'annessione all'Italia.

Certo, questo non può essere una scusante, ma secondo me, contribuì non poco alla ferocia anti-italiana degli jugoslavi, dopo che avevano vinto loro....

 

La cosa secondo me più inquietante è che le persecuzioni all'elemento sloveno (inizialmente sotto forma di obbligo di parlare solo italiano fuori casa e di cambiare i cognomi italianizzandoli) iniziò prima dell'avvento del fascismo, di fatto quasi immediatamente dopo l'annessione dei territori austro-ungarici dopo la prima GM.

Disgrazie come queste in sostanza sono state un frutto della mentalità nazionalista diffusa all'epoca che prevedeva l'annessione di più parti possibile di territorio nemico dopo le guerre e la deportazione, sterminio, o "cancellazione" delle popolazioni locali di altre etnie o lingue presenti in esso. Anche se nel caso di questo thread il regime fascista, per sua stessa natura, aumentò l'impegno nella persecuzione delle popolazioni non-italiane il concetto generale che ci stava dietro era comunque l'ultranazionalismo.

Modificato da ART
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C'è da dire che non tutte le popolazioni-etnie della Jugoslavia erano effettivamente legate da un profondo e sincero patriottismo nei confronti del proprio Paese (vedi italiani, austriaci, ungheresi, albanesi) a dispetto magari di coloro che erano al di là dei confini e che anelavano un'unione con essa.

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