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Tetarteron


Arka

Risposte migliori

Ho iniziato da poco a interessarmi alla monetazione bizantina. Una delle domande a cui non so dare una risposta convincente riguarda le prime emissioni del tetarteron, introdotto, se non sbaglio, sul piede arabo. I primi compaiono ai tempi di Niceforo II e riportano le stesse legende e immagini dello histamenon. Gli esemplari che ho trovato pesano intorno ai 4,20 gr. rispetto ai 4,40 gr. circa dello histamenon. Con Costantino IX il tetarteron diventa più piccolo di modulo e più spesso e pesa circa 4,07 gr. diventando una moneta completamente diversa dallo histamenon.

Quello che mi chiedo è come si potevano distinguere le prime emissioni dagli histamenon, visto che una differenza di 0,20 gr. mi sembra talmente piccola da risultare difficilmente rilevabile senza l'ausilio di una bilancia..?

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Personalmente, immagino che questa "confusione" fosse voluta... Ne è un sentore il fatto stesso che le tasse dovevano essere pagate in histamena, mentre dalle casse dello Stato dovevano uscire solo tetartera.

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Ho visto che il mio quesito è stato notato e riportato su un altro forum. Attendo risposte anche da loro. E vorrei fare una precisazione per Antwala: non sono un numismatico professionale.

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Su due piedi mi ricordo solo la testimonianza di Giovanni Skylitzes, più tarda però rispetto a Niceforo II, che ne riporta la notizia. Appena ho del tempo, controllerò.

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Ciao!

Ho avuto finalmente modo di controllare sul terzo volume, tomo primo, del catalogo della Dumbarton Oaks Collection curato da Philip Grierson. Effettivamente viene fatta menzione di Giovanni Skylitzes su questo fatto, alla quale va aggiunta la conferma successiva di Giorgio Cedreno. La questione del tetarteron viene affrontata in generale nelle prime pagine.

Scusa se ho scritto solo ora!

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Il solido di peso pieno era battuto a 72 in una libbra romana, approssimativamente 4,48 grammi di peso. Fu il solido a essere da modello per il dinar islamico , e non il contrario (d'altronde è anche logico essendo venuto prima il solido bizantino dei dinar islamici che cominciarono ad essere coniati sotto gli Omayyadi).

Il tetarteron, fu emesso all'inizio del IX secolo. Corrispondeva a tre/quarti di solido in termini di peso in parallelo con il solido del peso pieno, godendo dello stesso titolo di fino, nel tentativo (fallito) di spingere il mercato ad accettare le monete sottopeso allo stesso valore delle monete di peso pieno.

Numismaticamente hanno invece avuto un buon successo essendo monete di indibbio fascino e fattura, spesso il loro valore supera quello dei corrispondenti fratelli maggiori. Qualcuno indovina da chi fu battuta ?

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Supporter

La moneta è di michele VII

Spero che la moneta postata sia il lotto 760 della futura nac di ottobre, alcuni particolari sembrano diversi.

Se così non fosse sarebbero strani due tondelli così simili.

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La moneta è di michele VII

Spero che la moneta postata sia il lotto 760 della futura nac di ottobre, alcuni particolari sembrano diversi.

Se così non fosse sarebbero strani due tondelli così simili.

Bravo Luigi!

Lo è, la foto viene da lì

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C'è qualcosa nel discorso di Numa Numa che non mi torna. Prima cosa ho scritto che è il tetarteron che fu creato su piede arabo e non il solido (che comunque all'epoca aveva già preso il nome di histamenon nomisma).

In secondo luogo, se il tetarteron a parità di titolo con l'histamenon fosse stato in un rapporto di peso pari a tre quarti di quest'ultimo, il suo peso avrebbe dovuto essere di 3,36 gr. Invece è all'incirca di 4,00 - 4,10 gr. Quindi il rapporto è di nove decimi...

Ribadisco che Follis Anonimo mi ha dato degli ottimi spunti e ora cerco di procurarmi la Dumbarton Oaks.

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Seguirò anch'io la discussione con interesse, anche se quando i discorsi prendono una piega così tecnica su questioni di peso faccio un po' fatica a starci dietro.

Modificato da Follis Anonimo
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Credo di essere stato eccessivamente criptico (mi capita spesso, scusate..)

Se il solido era di peso teorico di 4.48 e il tetarteron di poco sopra 4.09gr. quest'ultimo non poteva certo valere 3/4 del primo !

"tetartera" significa, figurativamente, monete cui manca "un quarto", naturalmente tra il solido e il tetarteron manca molto meno di un quarto...

E' l'imperatore Niceforo II Phokas (963-969) che, apparentemente per ragioni prettamente fiscali inntroduce la coniazione del tetarteron.

All'inizio, a parte la leggera differenza di peso, non vi era quasi differenziazione tra histamenon e tetarteron, che avevano anche il medesimo contenuto di fino (proporzionalmente al peso). A partire da Basilio II però l'histamenon si fa più largo di modulo (successivamente si farà anche concavo) e il tetarteron più piccolo e spesso. Grierson ci dice che apparentemente non vi era una vera e propria differenziazione e che spesso i pagamenti venivano saldati metà con histamena e metà con tetartera (sotto Basilio II la differenza tra i due nominali era veramente esigua :

4.35gr. contro 4.18)

A scanso di equivoci, credo valga la pena di riportare quanto scritto originariamente da Grierson, grandissimo studioso della monetazione bizantina.:

The emperor Nicephorus II Phocas (963–969), apparently for fiscal reasons,

struck a new class of nomismata slightly lighter in weight, which came to

be called tetartera (literally, coins lacking a “quarter”), in contrast to those of

full weight, which were named histamena. These light coins—the weight reduction

was really much less than a quarter, but the term tetarton could have the

same lack of precision that “quarter” can have in English, as in the “quarter” of a

city—were not at first differentiated in appearance from those of full weight,

but under Basil II (976–1025) the histamena were made larger and thinner

and the tetartera smaller and thicker Both, however, were

still technically nomismata, and their differing values were sometimes taken

into account by having payments expressed in nomismata settled half-and-half

in each.

Philip Grierson: Byzantine Coins, Dumbarton Oaks Byzantine Collections Publications

Una differenza molto più importante fu invece quella introdotta da Michele IV (1034-1041) che operò una svalutazione del fino (fino ad allora purissimo) del solido/histamenon. Dopo 700 anni , da Costantino I che aveva introdotto i primi solidi, questo fantastico nominale, vero faro dell'economia non solo bizantina ma dell'intero Mediterraneo, conosceva l'onta della svalutazione operata da un imperatore che, non a caso, era stato un canbiavalute nella prima parte della sua vita.

Questa svalutazione fu accompagnata dalla modifica del tondello che a partire da Costantino IX "Monomaco" (1042-1055) divenne concava.

Il motivo di ciò , affrontato diverse volte su queste pagine (in compagnia dell'ottimo Antwvala, purtroppo non più contributore del Forum) sarebbe da ricercarsi nella maggiore solidità che tale forma garantiva ad un tondello che si andava assottigliando e allargando (fino a 26mm) sempre più. Questo motivo è senz'altro plausibile anche se non possiamo essere completamente certi che fosse questa la ragione di tale peculiarità che rende la monetazione bizantina di questo periodo un quasi unicum per questa sua caratteristica.

Il contenuto di fino delle emissioni successive a quelle di Costantino IX scese talmente (fino ad 8 carati) che Alessio I Comneno decise di introdurre nel 1092 un nuovo nominale aureo : l'Hyperpyron , ovvero "super-puro, ma in realtà era proprio quello che non era, essendo il contenuto di fino di 20 carati e 1/2 contro l'oro quasi puro dei vecchi histamena.. La nuova moneta aurea resisterà alla rivoluzione del 1204, anche se la sua purezza decadrà progressivamente. Molti altri nominali e molte altre trasformazioni hanno caratterizzato la monetazione bizantina fino alla caduta dell'Impero nel 1453, ma questa è un'altra storia...

Per quanto riguarda eventuali affinità metrologiche con la monetazione aurea araba, sappiamo che nel VII secolo i primi dinar arabi si uniformano al peso del solido dell'epoca : 4.55gr., ma tale peso slitta ben presto a 4.25gr. sulla base del "carato" arabo (qirat) del peso di 0,212gr. che portava il peso del dinar - equivalente a 20 carati - a 4.25gr. a seguito della riforma del califfo Abd al Malik (696/697; AH 77)

Eventuali affinità tra il dinar riformato e il tetarteron (moneta a corso molto limitato e non più ripresa dopo l'XI secolo, andrebbero indagate più approfonditamente.

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Adesso i tasselli sono tutti al loro posto... grazie Numa Numa. La notizia dell'origine ''araba'' del tetarteron dovrebbe sempre partire da Grieson. Purtroppo non ho a disposizione la Dumbarton Oaks, ma cercherò di rimediare al più presto....

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  • 4 mesi dopo...

Riprendo la discussione apportando quanto scrive Cecile Morrisson a proposito dei tetarteron. La quarta parte che manca è un ''piccolo quarto'' identificato dalla Morrisson in un quarto di tremisse corrispondente a 0,37 gr. circa. Così abbiamo una spiegazione del nome. Tali monete furono coniate con conii del tutto uguali agli histamenon per essere messi in circolazione assieme a loro e confondersi in modo da far lucrare allo stato la differenza (come già detto da Follis Anonimo in uno dei primi post). Ovviamente l'operazione non riuscì. Ma il tetarteron resistette e fu coniato per più di un secolo trovando il suo mercato.

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  • 7 anni dopo...

Ri-riprendo la discussione per segnalare che nello scorso numero di Monete Antiche (n. 100 di luglio-agosto 2018) è stato pubblicato un articolo sui massimali bizantini (solidus, histamenon e tetarteron) a firma di Alberto D'Andrea e Andrea Torno Ginnasi.

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