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  3. Ciao a tutti, per me è un grande piacere ripescare questa mia discussione di 4 anni orsono in quanto ieri ho trovato un denario di Elio della stessa tipologia con la Concordia seduta sul rovescio esitato a gennaio di quest'anno da una nota casa d'aste che condivide, dopo attentissimo esame di comparazione con ingrandimenti ad oc, identico conio di dritto del mio 🙂. È graditissimo come sempre vostro parere in proposito che mi permetterà di archiviare definitivamente anche questa moneta. Alcune considerazioni, a distanza di tanti anni e con un pochino di esperienza in più acquisita e la visione ( purtroppo solo da foto ma anche questo è importante) di migliaia di monete, avendo trovato questo denario mi sento di farle. Il denario è senza dubbio coniato. Ho revisionato attentamente la delaminazione presente sul dritto ed il metallo che si intravede sotto ( vedi foto) . È rimasto immutato in tutti questi anni ed è sempre color argento più scuro. Cosi come nel solco molto profondo che parte dal bordo sinistro del rovescio verso l'interno ( vedi foto). Il denario della casa d'aste, dalle ottime foto, sembra autentico e non si fa cenno ad una sua suberatura percui penso che anche il mio non sia suberato. Ho visto negli anni tanti denari di Adriano e dell'augusta Sabina che presentavano le stesse caratteristiche di sfogliatura della superficie e non erano suberati. Forse una lega in argento difettosa che nel tempo ha generato quanto si vede? O altro? Ogni intervento in proposito è ben accetto. Grazie ANTONIO
  4. darioelle

    Qualche informazione su questa moneta

    Se non fosse per il foro sarebbe davvero un bel pezzo!
  5. Massimiliano Tiburzi

    La mia collezione "casalinga '

    nella verde umbria le 20 lire già dagli anni 80 non servivano più a nulla se non per fare colore
  6. Grazie a tutti siete gentilissimi, cambio un po' genere chiedendo quanto può valere un gettone telefonico
  7. modulo_largo

    I baffi di Odoacre

    Labbra tonanti! Il non plus ultra del maschio ( diceva lui, su Rocky 3 )! 🤣🤣🤣
  8. @fatantony Può essere, diciamo allora che a Milano e provincia nel 93/94 le 20 lire non servivano a nulla. I prezzi di tutte le merci erano già arrotondate al 50 lire. Io ho memoria di aver speso qualche 20 lire all'oratorio ma parliamo degli anni '80. @Pino 66 Mitici gettoni dal valore di 200 lire: chiusi in un sacchetto per telefonare a casa quando d'estate andavi al mare con parenti vari o in colonia....
  9. skubydu

    SIRACUSA: MINERVA /IPPOCAMPO.

    Esatto, più di lui …
  10. Ulpianensis

    Dubbi amedeici

    Qualcuno ha qualche idea in merito? Grazie a chi vorrà rispondere!
  11. VALTERI

    Amenemhat III

    Figlio di Sesostri III, Amenemhat III ( -- : 1801 a.C. ) é faraone nella XII dinastia . Il suo lungo regno, lega la sua, comunque importante figura, alla imponente opera di bonifica del Fayyum, che contribuirà a far diventare il faraone oggetto di culto, culto che arriverà fino all' epoca romana . Di questo lontanissimo culto abbiamo testimonianza anche attraverso le monete battute in Egitto per Adriano, pressoché uniche con la raffigurazione del faraone Anenemhat .
  12. Buongiorno a tutti! Oggi vi propongo questo denaro piccolo nero (o viennese) di II tipo a nome di Amedeo V, più conosciuto come “denaro piccolo di Piemonte”, emesso in seguito all’ordinanza del 22 maggio 1297. Peso: 0,85 g - Diametro: 17,30 x 18,00 mm Per datarlo e classificarlo ho provato ad addentrarmi nei meandri della trattazione sul volume del Rovera, ed ammetto che mi rimane qualche dubbio… Le legende al diritto ed al rovescio identificano questo denaro, come già detto, come di II tipo e di produzione piemontese: possiamo considerare quindi una battitura a Susa o ad Avigliana. L’assortimento dei contrassegni di zecca, tuttavia, mi lascia perplesso. Al diritto, la presenza di crocette precedenti la “A” di “AMEDEVS”, nel primo quarto della legenda, ci indica che il maestro di zecca era Durando Careire. Al rovescio, la presenza dopo la “S” di “COMES” di un bisante singolo, invece, segnala la collaborazione di Benedetto Ayllaudi come responsabile della produzione delle monete (lega e coniazione). Questi elementi suggerirebbero una produzione da parte della zecca di Susa… Da come si può però notare sul volume del Rovera, per la zecca di Susa nei denari prodotti da Careire ed Ayllaudi è riportata soltanto la combinazione tra una crocetta singola al diritto ed il bisante al rovescio… Nella mia moneta, da come si può vedere, a segnalare la responsabilità di zecca del Careire sono invece due crocette in palo. Tra i denari piccoli di II tipo con le due crocette in palo a precedere la “A” e nessun’altro segno di zecca al diritto, viene descritta nel volume del Rovera un’altra possibilità che mi sembrava “compatibile”: quella per cui al rovescio, dopo la “S” di “COMES”, si trova un anellino, indicante la produzione a responsabilità di Jacopo da Varano nella zecca di Avigliana… Esaminando per quanto possibile la mia moneta, tuttavia, a me quel che inizialmente sembrava un bisante continua a sembrarmi un bisante…
  13. scalptor

    SIRACUSA: MINERVA /IPPOCAMPO.

    Ho mandato un messaggio a Santelli su questa discussione. Vediamo se interviene.
  14. Antonino1951

    SIRACUSA: MINERVA /IPPOCAMPO.

    Scusate,paraedolia,è una escrescenza o deposito conforme con l'aspetto generale della moneta con patina fragile e intoccabile,le contromarche sono note e censite
  15. Oggi
  16. Presa da noto commerciante a 150 euro! 😑
  17. Grazie @fapetri2001, diciamo che mi sono fidato della filatelia che me l'ha venduto perché non ho chiesto la foto del retro ( mea culpa ). Ma il detto è ancora valido " sbagliando si impara ". D'altronde questi francobolli sono delicatissimi.
  18. skubydu

    SIRACUSA: MINERVA /IPPOCAMPO.

    Purtroppo nelle contromarche serve molta attenzione. Spesso sono aiutate. è vero sembrerebbe esserci una contromarca, anche se forse parrebbe più un punzone (anche per le ridotte dimensioni). Generalmente le contromarche si attestano dai 4/5 mm i su, come dimensioni.
  19. Poemenius

    I baffi di Odoacre

  20. Salve É una riproduzione da 3/5 euro secondo me anche di fattura cinese. Si nota anche quel nerastro di patina artificiale per ingannare l' acquirente inducendolo a pensare che si tratti appunto di patina vecchiotta.
  21. Poemenius

    I baffi di Odoacre

    a Ravenna l'ultima donna su argento è Galla Placidia a Roma l'ultima è di Eufemia, sotto Antemio, ma è una moneta che porta con sé alcuni dubbi al di fuori di questa, dopo Galla null'altro ci sono baffi che sono assolutamente ineccepibili, come molti di quelli citati, questo di Odoacre, per me, a fronte per esempio di quel Zenone che sembra Hulk Hogan , non è così certo, anche perché inoltre a differenza di tutti gli altri citati, non ha il benché minimo accenno di "peluria"
  22. @g61 FERT era il motto dei Savoia.. avrei qualche dubbio.. sul bordo dovresti trovare DIRIGE ME DOMINE
  23. modulo_largo

    I baffi di Odoacre

    Speravo ad esempio in Ariadne ,ma non ho il ric sottomano..
  24. Carlo.

    Busta Genova - Rapallo

    aggiungo una mappa per capire meglio la distanza tra il Casinò e la Parrocchia di destinazione della missiva: sono poche centinaia di metri
  25. Sostengo e concordo con l' ottimo approfondimento di Fabio circa ogni singola parola.
  26. Salve, Mi incuriosisce questa moneta che ho trovato in casa dei miei, Una Maria Luigia del 1832, con bordo liscio e marchio FERT. Ho letto post interessanti qui sui falsi/imitazioni, se siano stati usati coni originali o no. Allego foto, grazie in anticipo a chiunque mi possa dare informazioni. Guido
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