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Personalmente non faccio molto caso alle Descrizioni. Se decido di acquistare un esemplare, lo cerco nella bibliografia. non si può collezione un certo periodo senza disporre dei testi di riferimento. Comunque la professionalità di chi vende è anche nel presentare nel modo più corretto quello che vende, certi errori non si dovrebbero fare, ma succede.

Grande!!

Buongiorno, mi accodo pure io per i complimenti 👍

Buongiorno, concordo sul '36.

Cascò colo NI a LE Buona giornata, apollonia

sarebbe già questa un'ottima considerazione da porre in un eventuale contenzioso... anche se poi magari servirebbe fattura d'acquisto con iva ecc ecc

👍

Altra moneta che ho il piacere di far vedere è questo Mezzo Grosso di Carlo Il, catalogato sul MIR come II tipo (405a) e poi sul Cudazzo spostato come I tipo (472a) e segnalato come "di Savoia". Moneta con un importante pedigree, ex collezione Dolivo, venduto nell'asta M&M del 1963 a 500 franchi svizzeri per la prima volta, siccome sino ad allora era una moneta inedita, pubblicata sui volumi del Simonetti (che la segnalava unica), poi sul Biaggi e da Mario Traina sui suoi speciali di CN. In questi sei decenni passati da allora diversi esemplari sono poi stati rintracciati, resta comunque una moneta alquanto rara e mancante in molte collezioni. Battuta nella zecca di Chambéry da Pierre Balligny a seguito dell'ordinanza del 21 ottobre 1508.

qualche moneta, 5 o 6, di questa collezione provenivano da mia ex coll,alcune le avevo fatte pubblicare io sul Biaggi, e mi erano costate molto più di quanto fatto adesso. bisogna dire che in francia ci sono stati diversi ritrovamenti che hanno abbassato la rarità di alcune monete che 40 anni fa erano di estrema rarità.

Il 7 agosto 1943 è la data del decreto che determina l'adozione del nuovo contrassegno al verso, BI anzichè il fascio e si trova in basso al centro della banconota, sin qui tutto normale. Dovresti indicare piuttosto le date che si trovano sul bordo a sinistra. per esempio E soprattutto servono due immagini nitide ed intere della tua banconota.

La letterina che contiene il bigliettino misura circa 10 cm per 6 ed è stata scritta da Paolo, (ricordate la famosa lettera d'amore infinita?), ed è indirizzata sempre alla sua amata Luisa. La lettera inizia cosi: "Mia Preziosa Gemma"

Ho provato ad approfondire ed effettivamente non c'è una definizione certa come per l'oro.. Quindi fino a quando non ci sarà qualche caso pratico o qualche circolare varranno tutte le ipotesi e il loro contrario..compresa la mia.. Attualmente la mia è che, se non citato direttamente nella normativa, l'argento non sia un metallo da investimento in quanto in fase di vendita è già gravato da iva al contrario dell'oro da investimento. Ma pronto a cambiare opinione nel tempo.. E comunque è un bel casino🤣

Vi informo che le copie a me disponibili per la vendita sono terminate. Per l'acquisto vi consiglio di rivolgervi all'Editore: [email protected]

La letterina che contiene il bigliettino misura circa 10 cm per 6 ed è stata scritta da Paolo, (ricordate la famosa lettera d'amore infinita?), ed è indirizzata sempre alla sua amata Luisa.

Assolutamente! studiare è fondamentale. Senza un minimo di approfondimento, oltre al perdersi il piacere della comprensione e dello studio, si rischia di restare “ciechi” sia di fronte alle fregature che alle occasioni (e chissà in che proporzioni si presentino le une rispetto alle altre…). A questo proposito, esiste una letteratura che abbia tentato di stimare la rarità/valore delle diverse varianti catalogate nel Die Münzen von Syrakus di Boehringer? Ad esempio, analisi sul numero di esemplari censiti per singole combinazioni di conii, o stime comparative di rarità tra le varie serie?

Grazie PostOffice, se non fosse per te che sai come valorizzare questi piccoli pezzi di storia, non so come farei. Comunque scherzi a parte, con i tuoi suggerimenti e la tua sensibilità, si impara molto, ed è per questo che noi tutti ti ringrazieremo sempre per la tua disponibilità. Poi tu dici "nelle piccole cose sono nascoste delle vere delizie", è proprio vero. Fra poco (il tempo di fare le foto), vi mostro una piccolissima letterina molto carina che però mancante di timbri e di bolli non credo abbia a che fare con la filatelia, ma voglio farvela vedere lo stesso, solo per il piacere degli occhi.

Servirebbero anche le immagini di dritto e rovescio della moneta intera.

Nelle piccole cose a volte sono nascoste vere delizie. Lettera in perfetta tariffa per l'interno con 20c rosa (Augusto) + 30c seppia (Colombo), emissioni del 1938 della serie "Proclamazione dell' Impero".... ... annullati in partenza da un meccanizzato con linee ondulate di NAPOLI FERR. CORRISPONDENZE del 27 VII 39 XVII a.e.f. bello nitido ... .... annullo di arrivo di POTENZA CORRISPONDENZE ORDINARIE del 28.7.39. Affrancatura di valore, il 20c e' quotato 10/12€ e il 30c 14/16€. OTTIMA SCELTA !!! La lettera di Suor Maria è di una semplicità deliziosa e struggente che commuove, ...solo una religiosa poteva toccare l' animo con tanta semplicità. """ DIO SOLO ! In alto a sx e' il perfetto inizio""". Che il Signore abbia in gloria l' Anima di Suor Maria. Qui per la sensibilità di chi legge c'è quel valore aggiunto che non è in nessun catalogo. Caro @dareios it trovi sempre cose eccezionali !!! VERAMENTE BELLA.

Chiaramente una descrizione errata o anche inaccurata ha ricadute sulla rarità e sul valore. Si possono generare opportunità o al contrario anche delusioni. Una variante piu’ rara non colta dal catalogatore puo’ essere un’opportunità di acquisto per il collezionista accorto . Piu’ difficile da gestire il caso opposto. in generale per il collezionista esperto tali discrepanze ( a discolpa delle case d’asta si deve tenere conto che il materiale transato oggi e’ una potenza tre se non oltre, di quello che passava una volta quando le case d’asta facevano massimo 1-2 vendite all’anno) rappresentano fonte di opportunità di acquisto e anche di studio ( si e’ costretti ad approfondire per bene). 😊

con l'aiuto di un legale tributario, fatture e documenti a supporto negli anni ed una storia credibile da sottoporre alla controparte ed, eventualmente, al Giudice. senza gli elementi di cui sopra, secondo me, a prescindere dagli importi e casistiche, l'AdE procede con la richiesta di riscossione degli importi purtroppo non abbiamo modelli matematici o casistiche riscontrabili se non quelle passate in giudicato, oltretutto essendo entità territoriali procedono come pare a loro senza un'impronta precisa centrale... per dirla in parole povere, ho l'impressione che se uno è bravo a metterli in difficoltà nella ricostruzione desistano anche se c'è da riscuotere molto per non perdere del tempo, se invece uno è inerme e un po' inerte, mettono a bilancio la possibile entrata tutto ciò senza fasciarsi la testa in partenza e senza strafare (vedo molti privati vendere decine di monete accumulate su ebay e mi chiedo se mettono in preventivo queste probabilità....) ps non confondiamo con la plusvalenza sui metalli preziosi, quella è dovuta sempre, potenzialmente anche con la vendita di una sola moneta trovata nel cassetto

Negli ultimi anni è diventato un discreto Convegno

5 lire argento 1927

Tante, troppe monete . Un errore in fase di compilazione, un errore di lettura.. ci può stare .. anche perché vicino al cavallotto largo (che a mio parere sono tutti falsi d'epoca) che era di Torino.. e che è stato venduto ad un prezzo più alto, ma quello era pubblicato.

A me sembra che in molti casi il collezionista puro possa per loro sfociare nello speculatore. Non tutto si può tracciare nel collezionismo, ci sono anche momenti fatti di scambi tra collezionisti che non possono essere tracciati in alcun modo. Ora se io compro una moneta online e poi dal vivo mi delude, posso arrivare a rivenderla dopo poco tempo perché magari nel frattempo ne ho ottenuta una migliore tramite uno scambio. Inoltre non capisco come possano dire che la moneta rivenduta sia proprio quella che ho acquistato poco prima. Ogni transazione dovrebbe essere accompagnata da documenti fotografici, ma appunto se io colleziono monete del regno e ogni tot anni riesco a migliorare la mia collezione perché ne acquisto una migliore e poi rivendo quella peggiore comprata anni fa (che, con i prezzi in discesa degli ultimi tempi, avrò pagato sicuramente di più rispetto alla nuova), diventa impossibile tener traccia di tutte queste operazioni per giustificarle al fisco. Ci sono poi casi in cui si compra un lotto di monete, essendo interessati solo ad alcune monete, poi magari si riesce a rivendere quello che non interessa pian piano nel tempo andando quasi a equiparare i costi di acquisto del lotto iniziale, perché dalla vendita di singole monete si può ricavare qualcosa in più che dal singolo lotto. Per loro tu potresti aver guadagnato qualcosa, ma in realtà hai solo messo in collezione dei pezzi a prezzo quasi nullo. Non capisco sinceramente come ci si possa destreggiare in situazioni simili