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antonella75 si è registrato sul forum
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Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
che non ho ancora riscontrato in maniera sistematica in monete antecedenti e che mi hanno invece fatto pensare subito a quelle dei “grossi da 6 denari” emessi a Genova nella seconda decade del Duecento… Peso 1,69 g, diametro 20,64 mm Una rapida ricerca, e ho potuto effettivamente appurare che croci del genere, che sarebbe meglio definire, più che “patenti”, come “potenziate”, fanno la loro comparsa, nell’area geografica di nostro interesse, con i denari di Genova di gruppo I/1.IIb secondo Baldassarri, datati al 1170-1190 circa, e con i denari di Asti di gruppo II secondo Oddone, datati al 1173-1200 circa. Da Baldassarri M., Coniazioni ed economia monetaria del Comune di Genova: dalle origini agli inizi del Trecento, Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche, 2016. -
apples62 ha iniziato a seguire Richiesta identificazione moneta
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Richiesta identificazione moneta
apples62 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve, qualcuno può aiutarmi a catalogare questo moneta di Giovanni Primicerio? Grazie. Pesa 1,17 grammi e ha un diametro di 10 mm. Saluti, Gianfranco -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
In ogni caso, sono passato infine a considerare le emissioni di Umberto III successive a quelle prese in considerazione nei post precedenti della discussione, cioè quelle unanimemente considerate “di Umberto III”, con croce patente al diritto e fiore a 6 petali con borchia centrale… In queste mi aspettavo il mantenimento di una “A” con le caratteristiche con cui erano state aperte le emissioni di Umberto III differenziandosi da quelle di Umberto II… be’, anche qui il confronto non è semplice… Dal “quinto tipo” secondo Rovera (ma, in realtà, già dal tipo precedente, il “quarto”) le “A” presentano elementi diversi, con assenza di “stanghetta” orizzontale e “cappelli” non più soltanto orizzontali, ma anche (e più spesso, mi pare) incurvati a concavità verso l’alto o addirittura con prominenti punte “discendenti” (così come per i trattini orizzontali delle lettere “T”)… Potrebbe essere frutto questo di una diversa “cura” nell’incisione, espressione semplicemente di una “mano” diversa…? Magari sì.. e in effetti quel che mi è parso, a prescindere dalle caratteristiche di alcuni elementi della lettera, è che queste “A” mantengano un’impostazione analoga alle precedenti descritte da Rovera per Umberto III, con “bracci” a margini interni paralleli ed un aspetto più regolare e “squadrato” e, allo stesso tempo, decisamente diverso da quello delle “A” delle monete battute ad Acquabella… così come da quelle osservabili sulle monetazioni di XII secolo di Vienne e Lione… ed anche (e in questo torniamo “in topic”) da quelle di Umberto II e - persino, direi - da quelle di Amedeo III… Insomma, effettivamente, la “mano” che ha inciso le “A” nelle diverse monetazioni è per forza diversa, ma mi sembra che ci sia sotto anche una diversa “sensibilità grafica”… Se questo, tutto sommato, potrebbe essere un parere personale, c’è però un elemento nell’iconografia di questi denari i cui elementi distintivi mi sembrano avere una maggior oggettività: le croci. Con questo intendo certamente la grande croce nel campo del diritto: fin dalla classificazione del CNI i denari di Umberto III sono stati attribuiti (oltre che per l’assenza di bisanti tra i 6 petali dei fiori al rovescio) in base alla presenza di una croce patente, in contrapposizione alle croci francamente piane - o, tutt’al più, con bracci appena rastremati verso il centro - dei denari attribuiti invece ad Umberto II. Le croci patenti, come le “A” con “cappello” e “stanghetta” orizzontale, non sono una prerogativa della monetazione di Umberto III: nella monetazione sabauda, si ritrovano già nei denari di Acquabella e nei secusini di Pietro I, così come in quelli attribuiti ad Amedeo II e nei secusini di Amedeo III; tutte patenti sono poi le croci dei denari carolingi e dell’area del Regno di Arles che ho potuto vedere, assieme ad una discreta parte di quelle presenti nelle legende dei denari emessi dalle zecche imperiali del Regnum Italiae (Pavia, Milano, Lucca…) nel X-XI secolo. In tutte queste croci patenti, tuttavia, la morfologia fa pensare a due modalità di incisione: 1. la sovrapposizione - più o meno distale - di un punzone triangolare ad un punzone lineare: 2. l’uso soltanto di punzoni triangolari: Nei denari di Umberto III, la forma della croce patente al diritto mi fa invece pensare che siano stati approntati dei punzoni appositi oppure sia stato ritoccato il contorno a bulino per rendere l’allargamento dei bracci della croce più graduale e le loro linee più “morbide”…: Ancora più degna di nota mi sembra, comunque, la forma delle croci all’inizio delle legende, che nei denari unanimemente attribuiti ad Umberto III presentano estremità dei bracci che si allargano in caratteristici “apici” appuntiti e prolungati… Ranieri asta 11 online, lotto 201 - peso 1,06 g -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Le prime “A” con “stanghetta” e “cappello” nel Regnum Italiae le troviamo a partire dalle emissioni genovesi ed astesi, dalla quinta decade del XII secolo… monetazioni sicuramente diffusesi in Piemonte… Se volessimo considerare come “cosa nuova” la (ri-)comparsa delle “A” con “stanghetta” e “cappello” nella monetazione sabauda (dapprima - in maniera incostante - con Amedeo III e poi con Umberto III), dovremmo considerarla slegata da una tradizione (forse di carolingia memoria?) discretamente diffusa nell’area della valle del Rodano (a cui i conî di Acquabella non potevano essere estranei)… come se invece a Susa, “al di qua delle Alpi”, dovesse dapprima vigere lo stile prevalente del Regnum Italie dalla seconda metà del IX secolo in poi, con un cambiamento dalla quinta decade del XII secolo, in sincronìa con le emissioni astesi e genovesi… Elucubrazioni? magari sì… però… -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
So che non c’entra nulla con il Regnum Italiae, ma se poi consideriamo il denaro pittavino immobilizzato al tipo di Carlo il Grosso (originario della regione di Poitiers ma, come evidenziato in questa vecchia discussione, circolante abbondantemente in Piemonte tra seconda metà del XI secolo e prima metà del XII… Peso 1,24 mm, diametro 21,5 mm) ci rendiamo conto di come, per le maestranze che lavoravano a Susa alla fine dell’XI secolo, le “A” di riferimento sulle monete circolanti erano costituite principalmente da quelle degli ottolini pavesi e dei pittavini… -
stato pontificio?
bastia ha risposto a un topic di bastia inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
GRAZIE MILLE! -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Denari enriciani (emessi sotto Enrico III, IV e V di Franconia - 1039-1105): Pavia: Peso 1,20 g, diametro 16,2x16,4 mm Lucca: Peso 1,00 g, diametro 16 mm -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Ugo di Provenza (regnante 926-947): Milano: Varesi asta 81, lotto 279 - peso 1,50 g Pavia: Varesi asta 81, lotto 279 - peso 1,50 g Pavia: Peso 1,28 g, diametro 17,26 mm Peso 1,42 g, diametro 17,70 mm Lucca: Bertolami Fine Arts e-auction 100, lotto 562 - peso 1,09 g Verona: Cambi & Crippa asta 881, lotto 178 - peso 1,08 g, diametro 20,8 mm -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Curiosamente, la presenza di “cappello” e “stanghetta” sembra venir invece meno, nelle monetazioni del Regnum Italiae, a partire dal X secolo… basta vedere la sequenza: Carlomagno (regnante 768-814): Milano: CNG Mail Bid Sale 78, lotto 1907 - peso 1,60 g Pavia: Leu Numismatik asta 18, lotto 1004 - peso 1,57 g, diametro 21 mm Ludovico il Pio (regnante 814-840): Milano: NAC Auction 109, lotto 1392 - peso 1,74 g Pavia: Ranieri asta 6, lotto 695 - peso 1,70 g Venezia: NAC Auction 60, lotto 524 - peso 1,47 g Berengario I (regnante 888-924): Milano: Varesi asta 65, lotto 427 - peso 1,64 g Pavia: Varesi asta 62, lotto 458 - peso 1,74 g Rodolfo di Borgogna (regnante 922-933): Pavia: Varesi asta 81, lotto 404 - peso 1,63 g - Oggi
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Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Denari di Vienne: tipo datato al 1030-1070 circa (Poey d’Avant 4821): CGB internet auction agosto 2017, lotto 436044 - peso 1,17 g, diametro 19 mm tipo datato alla metà circa del XII secolo (Poey d’Avant 4826): Stephen Album online auction 21, lotto 1785 - peso 1,04 g Denari di Lione: tipo datato alla seconda metà del XI secolo (Poey d’Avant 5029): Jean Elsen asta 112, lotto 608 - peso 0,94 g tipo datato al XII secolo (prima della metà? Poey d’Avant 5031): Tauler & Fau asta 140, lotto 2372 - peso 1,10 g -
Cavalli... che passione!
Oppiano ha risposto a un topic di dareios it inviato in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Dal Sambon: Nel 1477, in occasione del matrimonio di Ferdinando con la cugina Giovanna d’Aragona, fu coniata moneta di rame, per essere gittata al popolo, durante la festività dell’incoronazione. Notar Giacomo e Giuliano Passero descrivono a lungo le sontuose feste ch’ebbero luogo a Napoli, dal 9 al 18 settembre, per la venuta e gli sponsali di Giovanna. Narra il Passero come, addì 16 settembre, dopo la incoronazione, finite tutte le funzioni ecclesiastiche, presso «un catafalco molto degno et bene lavorato fatto denanti la Incoronata» dove sedevano i sovrani « se gettare monete d’argento de più sorte con gran festa et gaudio »[]. Lo Zocchis, ufficiale della Regia Zecca di Napoli, verso il 1555, lasciò scritto un ragguaglio delle monete coniate per lo innanzi a Napoli[] e inquesta distinta, parlando delle monete di Ferdinando I d’Aragona dice « et poi nel anno 1477 se cugnorno carlini, da una banda scolpita la effigie della serenisima Regina sua consorte, li quali debbero servire a buttarli al triumpho nutiale.» Questa notizia avrebbe un riscontro colle parole del Passero e di Notar Giacomo: se gettaro monete d’argento de più sorte. È da avvertire però che lo Zocchis, mercè quella sua lettera, si addimostra persona abbastanza ignorante, e spesso dà prova di non conoscere monete che sono al di d’oggi comunissime. Egli dice, a mo’ d’esempio, che non v’ha ricordo alcuno che Alfonso II abbia mai coniato moneta. Riguardo all’asserzione di Notar Giacomo, farò notare che numerosi esempi addimostrano che queste monete che si gettavano al popolo erano in parte argentate ed in parte dorate; di modo che pareva che, dalla tribuna o dal trofeo, o altro ingegno, donde venivano gettate, cadesse sul popolo una fitta pioggia di oro e argento. Sicché si può congetturare che il cronista dicesse moneta d’argento questa di rame ch’io pubblico, perchè effettivamente aveva allora parvenza di questo metallo, per essere intinta in un bagno d’ argento. Con ciò però non voglio assolutamente negare la notizia data dallo Zocchis, e nel dubbio preferisco nutrire ancora la vaga speranza che sia smentita questa mia ipotesi, trovandosi il grazioso carlino da lui accennato]. Ecco intanto la descrizione della moneta: D/ — • F • • R • Busto a destra, con corona radiata ornata di gemme e trifogli.[ R/ – IOHAN — NA o REGINA • Busto della regina a destra con ricca corona gemmata. Rame, Museo Nazionale di Napoli. -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Ludovico il Pio (regnante 814-840): Melle: CGB internet auction luglio 2024, lotto 912908 - peso 1,70 g, diametro 20 mm -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Inizio considerando il confronto con le monetazioni precedenti. A parte l’alternanza di stili in Amedeo III (forse con la comparsa di “stanghetta” nelle “A” di emissioni successive alle prime…? ma il quarto tipo secondo Rovera sarebbe di nuovo con “A” senza “stanghetta”), le “A” presenterebbero la “stanghetta” ed il “cappello” già nei denari di Acquabella attribuiti ad Oddone ed alla reggenza di Adelaide… Da Rovera et al., Monete e zecche dei conti sabaudi, 2019. (…salvo non potersi dire nulla nelle monete emesse da Pietro I - perché non compaiono “A” in legenda!😅 - e perdersi nelle monete attribuite ad Amedeo II, per quanto si possa confidare in tale attribuzione, sensata ma - mi è parso - non del tutto certa… Da Rovera et al., Monete e zecche dei conti sabaudi, 2019. Da Rovera et al., Monete e zecche dei conti sabaudi, 2019. …. ) A questo punto, ho provato a fare qualche confronto con le monetazioni dei territori circostanti, precedenti o coeve… Le “A con “stanghetta”, talora con un accenno di “cappello” (solitamente piuttosto rozzo) delle monete di Acquabella e di una tipologia di secusini attribuita ad Amedeo II sembrano una caratteristica comune a molte monetazioni dell’area del Regno di Arles, sia precedenti sia coeve, e, ancora prima, già dei primi regnanti carolingi (diffuse, ovviamente, in tutti i territori dell’Impero): Carlomagno (regnante 768-814): iNumis Mail Bid Sale 43, lotto 281 - peso 1,42 g, diametro 20,8 mm CNG Triton XXIII auction, lotto 1026 - peso 1,33 g, diametro 18 mm -
Denaro VMBERTVS II
Ulpianensis ha risposto a un topic di allobroge inviato in Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
Buongiorno a tutti! Mi scuso per la latenza di risposta ma è stato un mese parecchio complicato… e poi avevo meditato diverse cose da dire e ci ho messo un po’ per metterle giù…😅 Capisco quello che dici, ma infatti avevo inteso la valutazione dello “stile” della lettera “A” come valutazione di un “trend” in cui ciò che muta non sarebbe semplicemente la “cura” di preparazione dei conî o la “calligrafia” della mano che li incide… ma proprio una modifica stilistica legata a diversi periodi cronologici - dunque “datante”… pensavo, per intenderci, al concetto espresso in questa discussione: https://www.lamoneta.it/topic/70819-inizio-utilizzo-di-lettere-gotiche-nelle-legende/#comment-751844 (e, in verità, anche ad altri esempi portati in altre discussioni che però non sono riuscito a ritrovare) cioè al fatto che con l’evoluzione storica cambia proprio l’approccio grafico per cui per quanto la “mano” esprima “calligrafie” diverse in realtà alcuni elementi stilistici evolvono e sono riconoscibili a prescindere da chi li incida, come la “chiusura completa” delle “C” e delle “E” che segnerebbe una mutata sensibilità grafica comune. Ho pensato perciò di andare a cercare una possibile evoluzione cronologica nella modalità di scrivere le “A” nella documentazione “monetaria”… se la comparsa di “A” con “cappello” e “stanghetta” costituisse un’evoluzione grafica, allora mi sarei aspettato l’assenza di questi elementi nelle monetazioni precedenti, e la persistenza nelle emissioni successive. In realtà, in quest’ottica, i materiali monetari mi hanno fornito un quadro interessante e che mi ha fatto meditare un po’, perché per me non facilmente interpretabile. -
50 cent 1921 leoni deformato
fatantony ha risposto a un topic di Carlo. inviato in Regno D'Italia: approfondimenti
Il risultato cambia anche di molto in base al metallo del tondello... Una moneta coniata con metallo molto malleabile è probabile risulti illeggibile su entrambi i lati, cosa che è piu difficile che avvenga nel caso di metalli duri o comunque poco malleabili (penso all'acmonital per esempio). Quel che è certo, sempre a mio parere, è l'ovalizzazione del tondello in seguito ad esperimenti del genere 😉 Sono comunque curioso di sentire il parere di utenti più esperti... -
50 cent 1921 leoni deformato
Carlo. ha risposto a un topic di Carlo. inviato in Regno D'Italia: approfondimenti
in parte anche a me: la parte a sinistra del dritto (ore 7-9), in particolare, dove si notano dei segni. tuttavia il segno avviene o da un lato o dall'altro della moneta, difficilmente la ruota potrebbe passare su entrambi i lati, senza trasformare tutta la moneta in pizza. ricordo bene quando si facevano tali esperimenti, fatti con ingenuità tale che il treno sotto cui le si metteva era quello da prendere, quindi con l'impossibilità di recuperare la monetina.. 🤣 -
Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!
caravelle82 ha risposto a un topic di nikita_ inviato in La piazzetta del numismatico
Ah ecco, non si so sprecati manco a quello😁 -
Beata Kornas si è registrato sul forum
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ilnumismatico ha iniziato a seguire Umberto II e la sua monetazione.......esistente o inesistente?
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Umberto II e la sua monetazione.......esistente o inesistente?
ilnumismatico ha risposto a un topic di Artax inviato in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Umberto II non ha coniato moneta. L'unica emissione ufficiale è per la banconota da 500 Lire modello Barbetti, con decreto del 6 Giugno 1946 https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?position=89&banconota=500+lire+Barbetti+Grande+C+Testina+Retro+BI Le 4 monete con la scritta ITALIA sono una rarissima emissione di prova, coniata prima del risultato del referendum del 2 Giugno 1946 -
50 cent 1921 leoni deformato
fatantony ha risposto a un topic di Carlo. inviato in Regno D'Italia: approfondimenti
Ci provo, dal basso della mia esperienza. 🙂 Mi ricorda tanto il frutto di un'esperimento con moneta su rotaia quando passa il treno... -
Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!
Carlo. ha risposto a un topic di nikita_ inviato in La piazzetta del numismatico
no, taglio liscio -
Umberto II e la sua monetazione.......esistente o inesistente?
Pontetto ha risposto a un topic di Artax inviato in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Buongiorno. Se non erro sono postume e realizzate da privati -
Tardo impero
Arka ha risposto a un topic di Pino 66 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
E' un AE 3 con GLORIA ROMANORVM. Se vedi una Q in esergo potrebbe essere della zecca di Aquileia, che fra le emissioni ha anche quella con la stella in campo. Potrebbe essere Valentiniano I e in questo caso RIC IX, 11a XVIII e Paolucci-Zub 641. O Valente e in questo caso RIC IX, 11b XVIII e Paolucci-Zub 682. Esiste anche per Graziano, ma il ritratto di norma è più sottile. Arka # slow numismatics -
Artax ha iniziato a seguire Umberto II e la sua monetazione.......esistente o inesistente?
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Umberto II e la sua monetazione.......esistente o inesistente?
Artax ha aggiunto un nuovo link in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Mi è capitato spesso di imbattermi in monete di Umberto II, salvo poi leggere nell'Attardi - Gaudenzi, che in realtà l'unica "vera" serie fu quella delle lire in italma di PROVA: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITLP/56 E allora, queste come sono da considerare? Medaglie? Prove? https://auctions.aurora.sm/it/lot/13795/umberto-ii-1946-medaglia-in-oro-da-100-/ https://montenegro.bidinside.com/it/lot/644/umberto-ii-1904-1983-umberto-ii-lire-100-/ https://www.marcocasartelli.com/monete.web/Umberto.II.monetazione.htm -
“Cavallo” Ferdinando
odjob ha risposto a un topic di melassa inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
RARISSIMO!!! -
AHMED YOUSSEF si è registrato sul forum
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“Cavallo” Ferdinando
santone ha risposto a un topic di melassa inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Autentico, variante con 4 rosette davanti al cavallo
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