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  2. Ulpianensis

    Denaro VMBERTVS II

    Denari di Vienne: tipo datato al 1030-1070 circa (Poey d’Avant 4821): CGB internet auction agosto 2017, lotto 436044 - peso 1,17 g, diametro 19 mm tipo datato alla metà circa del XII secolo (Poey d’Avant 4826): Stephen Album online auction 21, lotto 1785 - peso 1,04 g Denari di Lione: tipo datato alla seconda metà del XI secolo (Poey d’Avant 5029): Jean Elsen asta 112, lotto 608 - peso 0,94 g tipo datato al XII secolo (prima della metà? Poey d’Avant 5031): Tauler & Fau asta 140, lotto 2372 - peso 1,10 g
  3. Dal Sambon: Nel 1477, in occasione del matrimonio di Ferdinando con la cugina Giovanna d’Aragona, fu coniata moneta di rame, per essere gittata al popolo, durante la festività dell’incoronazione. Notar Giacomo e Giuliano Passero descrivono a lungo le sontuose feste ch’ebbero luogo a Napoli, dal 9 al 18 settembre, per la venuta e gli sponsali di Giovanna. Narra il Passero come, addì 16 settembre, dopo la incoronazione, finite tutte le funzioni ecclesiastiche, presso «un catafalco molto degno et bene lavorato fatto denanti la Incoronata» dove sedevano i sovrani « se gettare monete d’argento de più sorte con gran festa et gaudio »[]. Lo Zocchis, ufficiale della Regia Zecca di Napoli, verso il 1555, lasciò scritto un ragguaglio delle monete coniate per lo innanzi a Napoli[] e inquesta distinta, parlando delle monete di Ferdinando I d’Aragona dice « et poi nel anno 1477 se cugnorno carlini, da una banda scolpita la effigie della serenisima Regina sua consorte, li quali debbero servire a buttarli al triumpho nutiale.» Questa notizia avrebbe un riscontro colle parole del Passero e di Notar Giacomo: se gettaro monete d’argento de più sorte. È da avvertire però che lo Zocchis, mercè quella sua lettera, si addimostra persona abbastanza ignorante, e spesso dà prova di non conoscere monete che sono al di d’oggi comunissime. Egli dice, a mo’ d’esempio, che non v’ha ricordo alcuno che Alfonso II abbia mai coniato moneta. Riguardo all’asserzione di Notar Giacomo, farò notare che numerosi esempi addimostrano che queste monete che si gettavano al popolo erano in parte argentate ed in parte dorate; di modo che pareva che, dalla tribuna o dal trofeo, o altro ingegno, donde venivano gettate, cadesse sul popolo una fitta pioggia di oro e argento. Sicché si può congetturare che il cronista dicesse moneta d’argento questa di rame ch’io pubblico, perchè effettivamente aveva allora parvenza di questo metallo, per essere intinta in un bagno d’ argento. Con ciò però non voglio assolutamente negare la notizia data dallo Zocchis, e nel dubbio preferisco nutrire ancora la vaga speranza che sia smentita questa mia ipotesi, trovandosi il grazioso carlino da lui accennato]. Ecco intanto la descrizione della moneta: D/ — • F • • R • Busto a destra, con corona radiata ornata di gemme e trifogli.[ R/ – IOHAN — NA o REGINA • Busto della regina a destra con ricca corona gemmata. Rame, Museo Nazionale di Napoli.
  4. Ulpianensis

    Denaro VMBERTVS II

    Ludovico il Pio (regnante 814-840): Melle: CGB internet auction luglio 2024, lotto 912908 - peso 1,70 g, diametro 20 mm
  5. Ulpianensis

    Denaro VMBERTVS II

    Inizio considerando il confronto con le monetazioni precedenti. A parte l’alternanza di stili in Amedeo III (forse con la comparsa di “stanghetta” nelle “A” di emissioni successive alle prime…? ma il quarto tipo secondo Rovera sarebbe di nuovo con “A” senza “stanghetta”), le “A” presenterebbero la “stanghetta” ed il “cappello” già nei denari di Acquabella attribuiti ad Oddone ed alla reggenza di Adelaide… Da Rovera et al., Monete e zecche dei conti sabaudi, 2019. (…salvo non potersi dire nulla nelle monete emesse da Pietro I - perché non compaiono “A” in legenda!😅 - e perdersi nelle monete attribuite ad Amedeo II, per quanto si possa confidare in tale attribuzione, sensata ma - mi è parso - non del tutto certa… Da Rovera et al., Monete e zecche dei conti sabaudi, 2019. Da Rovera et al., Monete e zecche dei conti sabaudi, 2019. …. ) A questo punto, ho provato a fare qualche confronto con le monetazioni dei territori circostanti, precedenti o coeve… Le “A con “stanghetta”, talora con un accenno di “cappello” (solitamente piuttosto rozzo) delle monete di Acquabella e di una tipologia di secusini attribuita ad Amedeo II sembrano una caratteristica comune a molte monetazioni dell’area del Regno di Arles, sia precedenti sia coeve, e, ancora prima, già dei primi regnanti carolingi (diffuse, ovviamente, in tutti i territori dell’Impero): Carlomagno (regnante 768-814): iNumis Mail Bid Sale 43, lotto 281 - peso 1,42 g, diametro 20,8 mm CNG Triton XXIII auction, lotto 1026 - peso 1,33 g, diametro 18 mm
  6. Ulpianensis

    Denaro VMBERTVS II

    Buongiorno a tutti! Mi scuso per la latenza di risposta ma è stato un mese parecchio complicato… e poi avevo meditato diverse cose da dire e ci ho messo un po’ per metterle giù…😅 Capisco quello che dici, ma infatti avevo inteso la valutazione dello “stile” della lettera “A” come valutazione di un “trend” in cui ciò che muta non sarebbe semplicemente la “cura” di preparazione dei conî o la “calligrafia” della mano che li incide… ma proprio una modifica stilistica legata a diversi periodi cronologici - dunque “datante”… pensavo, per intenderci, al concetto espresso in questa discussione: https://www.lamoneta.it/topic/70819-inizio-utilizzo-di-lettere-gotiche-nelle-legende/#comment-751844 (e, in verità, anche ad altri esempi portati in altre discussioni che però non sono riuscito a ritrovare) cioè al fatto che con l’evoluzione storica cambia proprio l’approccio grafico per cui per quanto la “mano” esprima “calligrafie” diverse in realtà alcuni elementi stilistici evolvono e sono riconoscibili a prescindere da chi li incida, come la “chiusura completa” delle “C” e delle “E” che segnerebbe una mutata sensibilità grafica comune. Ho pensato perciò di andare a cercare una possibile evoluzione cronologica nella modalità di scrivere le “A” nella documentazione “monetaria”… se la comparsa di “A” con “cappello” e “stanghetta” costituisse un’evoluzione grafica, allora mi sarei aspettato l’assenza di questi elementi nelle monetazioni precedenti, e la persistenza nelle emissioni successive. In realtà, in quest’ottica, i materiali monetari mi hanno fornito un quadro interessante e che mi ha fatto meditare un po’, perché per me non facilmente interpretabile.
  7. fatantony

    50 cent 1921 leoni deformato

    Il risultato cambia anche di molto in base al metallo del tondello... Una moneta coniata con metallo molto malleabile è probabile risulti illeggibile su entrambi i lati, cosa che è piu difficile che avvenga nel caso di metalli duri o comunque poco malleabili (penso all'acmonital per esempio). Quel che è certo, sempre a mio parere, è l'ovalizzazione del tondello in seguito ad esperimenti del genere 😉 Sono comunque curioso di sentire il parere di utenti più esperti...
  8. Oggi
  9. Carlo.

    50 cent 1921 leoni deformato

    in parte anche a me: la parte a sinistra del dritto (ore 7-9), in particolare, dove si notano dei segni. tuttavia il segno avviene o da un lato o dall'altro della moneta, difficilmente la ruota potrebbe passare su entrambi i lati, senza trasformare tutta la moneta in pizza. ricordo bene quando si facevano tali esperimenti, fatti con ingenuità tale che il treno sotto cui le si metteva era quello da prendere, quindi con l'impossibilità di recuperare la monetina.. 🤣
  10. caravelle82

    Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!

    Ah ecco, non si so sprecati manco a quello😁
  11. Umberto II non ha coniato moneta. L'unica emissione ufficiale è per la banconota da 500 Lire modello Barbetti, con decreto del 6 Giugno 1946 https://www.cartamonetaitaliana.com/museo/?position=89&banconota=500+lire+Barbetti+Grande+C+Testina+Retro+BI Le 4 monete con la scritta ITALIA sono una rarissima emissione di prova, coniata prima del risultato del referendum del 2 Giugno 1946
  12. fatantony

    50 cent 1921 leoni deformato

    Ci provo, dal basso della mia esperienza. 🙂 Mi ricorda tanto il frutto di un'esperimento con moneta su rotaia quando passa il treno...
  13. Carlo.

    Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!

    no, taglio liscio
  14. Buongiorno. Se non erro sono postume e realizzate da privati
  15. Arka

    Tardo impero

    E' un AE 3 con GLORIA ROMANORVM. Se vedi una Q in esergo potrebbe essere della zecca di Aquileia, che fra le emissioni ha anche quella con la stella in campo. Potrebbe essere Valentiniano I e in questo caso RIC IX, 11a XVIII e Paolucci-Zub 641. O Valente e in questo caso RIC IX, 11b XVIII e Paolucci-Zub 682. Esiste anche per Graziano, ma il ritratto di norma è più sottile. Arka # slow numismatics
  16. Mi è capitato spesso di imbattermi in monete di Umberto II, salvo poi leggere nell'Attardi - Gaudenzi, che in realtà l'unica "vera" serie fu quella delle lire in italma di PROVA: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITLP/56 E allora, queste come sono da considerare? Medaglie? Prove? https://auctions.aurora.sm/it/lot/13795/umberto-ii-1946-medaglia-in-oro-da-100-/ https://montenegro.bidinside.com/it/lot/644/umberto-ii-1904-1983-umberto-ii-lire-100-/ https://www.marcocasartelli.com/monete.web/Umberto.II.monetazione.htm
  17. RARISSIMO!!!
  18. santone

    “Cavallo” Ferdinando

    Autentico, variante con 4 rosette davanti al cavallo
  19. caravelle82

    50 cent 1921 leoni deformato

    Vediamo se ci risponde @andrea78ts😄 grazie
  20. caravelle82

    Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!

    Oro per questa discussione😁 Immagino il taglio sia zigrinato 🙂 Stanno altre versioni con taglio zigrinato fatte meglio. Poi stanno anche falsi d'epoca,ma quello é n'altro discorso.
  21. Buongiorno a tutti, vi chiedo un parere sulla natura della deformazione di questo 50 centesimi leoni del 1921, con contorno rigato. non riesco a capire se la deformazione è postuma o si tratta di un errore del tondello o di conio. cosa ne pensate?
  22. Carlo.

    Ciotole, cosa si compra con un €uro? da gennaio 2018

    pescato ieri in una ciotolina ad 1 euro. alla fine è anche meglio di quello che già avevo (che è bruttino): buono da due lire 1925
  23. Carlo.

    Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!

    però è oro, vero?? 🤣
  24. Alan Sinclair

    Scudo pontificio 1835

    Scudo 2° tipo e rara da cataloghi. Secondo me conservazione BB
  25. caravelle82

    Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!

    É una patacchina ottenuta per fusione😄
  26. Antonino1951

    Aiuto ID

    Salve Ale c'è ne sono tante che si potrebbe trovare una corrispondenza,ma la moneta è quello che è.comunque tu hai una buona vista e ti sarà facile
  27. Carlo.

    Parlando con leggerezza... delle nostre patacche!

    come consigliatomi da @caravelle82, trova un degno luogo di presentazione qui la mia patacca nuova fiammante! un "bel" tallero di Maria Teresa, realizzato in (bronzo? ottone? oro? boh!) con diametro 32 mm e peso 10,04 g l'unico difetto è il residuo di sangue sull'ala dell'aquila, a cui credo abbiano sparato.
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