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  1. Ultima ora
  2. benedetta1973

    Banconota 5 euro anno 2002

    Grazie mille
  3. Eppure oggi si è tenuta un asta di militari e poi ce ne sono in programma altre. 🤔
  4. ART

    Banconota 5 euro anno 2002

    Molto interessante, è una delle prime banconote euro stampate (addirittura una prima lastra, quindi nel 1999), emessa in Italia (lettera S del numero di serie). Purtroppo in questo stato di conservazione non vale più di 5 euro, e ovviamente può essere ancora spesa.
  5. FICN

    Brescia - Brixia Numifil

    fino a
    Mostra mercato di francobolli, monete cartoline ecc. Ingresso e parcheggio gratuiti. Per info: [email protected] Emissione speciale di una banconota da 0 € per la manifestazione
  6. Robertoinno

    Doppie e mezzedoppie savoia

  7. Oggi
  8. Siete off-topic, create una discussione a parte. Grazie!
  9. ...che fastidio darebbe il simboletto di una freccetta up/down?!?!? Un catalogo lo consulta anche un non collezionista per avvicinarsi alla materia, per capire, per curiosità, per investimenti... io lo vedo come un valore aggiunto al catalogo.
  10. esperanto

    Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica

    Da "tasto ricarica" L cola TA = data storica ricalcolata. Buonanotte!
  11. Vetta! Senza se e senza ma.
  12. Vetta!!!
  13. benedetta1973

    Banconota 5 euro anno 2002

    Buonasera, ho trovato questa banconota in un vecchio salvadanaio. Ha per caso un valore superiore ai 5 euro? Posso usarla come qualsiasi altra banconota del medesimo valore? Grazie a chiunque mi risponderà
  14. È più bella l'aratrice o la vetta? A voi l'ardua sentenza
  15. ART

    Europa - UE

    E' ovvio che sarebbero dei coglioni totali a cercare di farlo adesso. L'idea è di lavorare prima sull'indebolimento dell'UE con la guerra ibrida e sperare in risultati favorevoli alle presidenziali in Francia nel 2027, oltre che allo spazientire Trump. In ogni caso le decisioni saranno prese dopo la conclusione dell' "operazione speciale" d'invasione dell'Ucraina, perchè aprire due fronti sarebbe troppo pericoloso. Il problema è che nel frattempo la macchina militare e logistica europea è partita: ora non ha più senso minacciare olocausti e sfracelli nucleari vari, come infatti non avviene più, ma bisogna insistere sul fatto che mai la russia si sognerebbe azioni armate contro l'UE o parte di essa (in modo da tentare di farla collassare, che è l'unico obiettivo realistico, non certo invaderla tutta). La guardia europea deve restare più bassa possibile in vista delle decisioni sul da farsi nel dopo-Ucraina. Proprio "alla leggera" no, ma tanto pensavano che bastasse. Non bisognava occupare tutto il paese ma solo arrivare il più in fretta possibile a Kiev. Le situazioni erano differenti ma la motivazione generale la stessa. Non si può permettere che che "quel che è mio" faccia quel che vuole. Converrebbe a noi ma non alla russia finchè riesce ad avanzare e a prendere il tempo che serve. Ci sono sudditi in abbondanza da mandare a morire ammazzati per qualche kmq di Ucraina ogni tanto.
  16. segusium

    Doppie e mezzedoppie savoia

    Ciao! Di che sovrano? Le doppie Sabaude partono da Emanuele Filiberto fino ad arrivare a Vittorio Emanuele I !
  17. @Carlo. buona sera. Non vi ritengo pazzi, ma il mio intervento aveva proprio lo scopo di ottenere una risposta come la tua. Sono pienamente concorde sul far esperimenti casalinghi, anche io ho iniziato così, rovinando tante monete (di nessun valore) ma soprattutto di mettere in guardia sull'uso facile di sostanze. Ho sempre evitato l'impiego di prodotti chimici ( anche se alle superiori, una vita fa, me la cavavo niente male in chimica), perchè ritengo che una reazione chimica si sa come inizia ma non è sempre controllabile, tranne che si abbiano le conoscenze adeguate (e a volte non basta), mentre il bisturi c'è l'ho sempre sotto controllo. Quindi continua ed amplia le tue prove, ti assicuro che la soddisfazione che si ha a riportare in vita questi tondelli è veramente notevole. Cordialmente.
  18. lord_orione

    5 lire quadriga briosa, ma perché è difficile trovarla?

    Tiratura iniziale: 272.000 esemplari (1914) │ ▼ Circolazione breve (uso quotidiano, commercio locale) │ ┌───────┴────────┐ │ │ Tesaurizzazione privata Fusione / perdita bellica (famiglie, commercianti, (Tesoro, industria, notai, collezionisti) guerra) │ │ ▼ ▼ Conservazione FDC Circolazione / distruzione (sacchetti, caveau) (consumo, abrasioni, perdite) │ ▼ Passaggio intergenerazionale (eredi, collezioni, vendite) │ ▼ Sopravvivenza attuale ┌───────────────┐ │ │ FDC privati Monete circolate / BB-SPL (500–1.000) (10.000–50.000 circa) Posto ciò, per mio interesse personale di conoscere la storia di questa moneta, aiutandomi con un ricerca veloce fatta interpellando l'IA, per rispondere alle mie domande. Lo condivido con voi con la speranza che possa servirvi di aiuto. Quindi dopo tutto ciò, mi metto l'anima in pace su questa moneta e sarà quel che sarà... Pazienza 😞
  19. Ciao, non sono esperto, ma dico la mia opinione. Dalle foto che hai messo anche a me non fa una bella impressione, soprattutto il bordo, ma anche l’ossidazione. Inoltre in questo stato di conservazione dovrebbe essere piena di segni di coniazione, mentre fatico a vederli. L’unico dubbio me lo fa venire la frattura. Prova a guardarla meglio dal vivo, se è “riempita”, non va bene.
  20. lord_orione

    5 lire quadriga briosa, ma perché è difficile trovarla?

    È possibile che parte di questi 272000 esemplari risultano tessaurizzati dalla BCI o da qualche altra banca commerciale e che non siano mai stati immessi sul mercato? Sì, è teoricamente possibile, ma va precisato con attenzione perché entra nel terreno della probabilità storica, non della documentazione certa. Vediamo punto per punto. --- 1. La BCI e il contante in argento nel 1914–1918 Contesto: La Banca Commerciale Italiana era una banca commerciale, non una banca centrale. Il suo compito principale era: finanziare imprese, gestire depositi, regolare crediti e debiti commerciali. Argento e monete d’oro/argento: La BCI riceveva monete metalliche dai clienti e le girava quasi sempre al sistema bancario centrale (Banca d’Italia) o in circolazione. Non era politica della banca accantonare monete per tesaurizzazione o collezione: queste erano attività private, non bancarie. --- 2. Possibile tesaurizzazione bancaria Nonostante quanto sopra, alcune condizioni rendono teoricamente possibile che parti della tiratura non siano state immediatamente immesse sul mercato: 1. Depositi dei clienti Clienti ricchi o imprese potrebbero aver depositato sacchetti di 5 lire 1914 alla BCI come forma di riserva. La banca non li avrebbe necessariamente rimessi subito in circolazione, specialmente all’inizio della guerra (1915). 2. Rimanenze di zecca trasferite alla banca Alcune monete potrebbero essere rimaste in filiali o caveau prima dell’uscita in circolazione, non per scelta della banca, ma per logistica. 3. Temporanea sospensione della circolazione Con la guerra, molti argenti venivano tesaurizzati per sicurezza, anche nei caveau bancari. Questi esemplari non vennero immediatamente spesi, ma alla lunga vennero quasi tutti immessi o fusi. --- 3. Perché la probabilità è comunque bassa Le banche commerciali NON collezionavano monete FDC. La BCI aveva bisogno di liquidità, quindi ogni moneta conservata “ferma” era un costo opportunità. Durante la guerra, l’argento veniva spesso fuso o girato al Tesoro, quindi la permanenza intatta nel caveau sarebbe stata eccezionale. --- 4. Altre banche commerciali Stesso discorso vale per altre banche italiane di rilievo: Credito Italiano, Banco di Roma, ecc.: ricevevano monete dai clienti, ma le non tenevano come collezioni. Qualche deposito in FDC poteva esistere temporaneamente, ma la quasi totalità fu immessa in circolazione o fusa entro pochi anni. --- 5. Conclusione Teoricamente possibile che alcune 5 lire 1914 Quadriga briosa siano state temporaneamente “tesaurizzate” nei caveau della BCI o di altre banche commerciali, mai immesse immediatamente in circolazione. Praticamente improbabile che una quantità significativa sia sopravvissuta lì fino ad oggi. Gli FDC esistenti derivano quasi sicuramente da tesaurizzazioni private (famiglie borghesi, commercianti, notai), non da archivi bancari. --- Se vuoi, nel passo successivo posso fare una stima storica ragionata di quanti esemplari potrebbero essere sopravvissuti in totale, tenendo conto della guerra, delle fusioni e delle possibili tesaurizzazioni bancarie. Perfetto, facciamo una stima storica ragionata per chiudere il discorso della 5 lire 1914 Quadriga briosa. --- 1. Base numerica Tiratura iniziale: ~272.000 esemplari. Anno: 1914, immediatamente prima della guerra. --- 2. Fattori di dispersione Fattore Effetto sulla sopravvivenza Circolazione ordinaria Molte monete si consumano e si perdono Tesaurizzazione privata Monete conservate, spesso in ottimo stato Guerra (1915–1918) Parte fusa per argento, altre perse o nascoste Crisi bancaria e post-guerra Ulteriore fusione o dispersione Passaggi intergenerazionali Alcune sopravvivono quasi intatte fino a oggi --- 3. Stima ragionata Immediata tesaurizzazione privata: 30–40% → ~80.000–110.000 Fusione per necessità di guerra o Tesoro: 50–60% → ~135.000–160.000 Perdite varie (circolazione, smarrimenti, danneggiamento): 5–10% → ~13.000–27.000 Quindi, alla fine del primo dopoguerra, le monete sopravvissute erano probabilmente tra 50.000 e 70.000, ma la maggioranza non in FDC. --- 4. Sopravvivenza in alta conservazione (FDC) Solo chi le tesaurizzava intatte, lontano dalla circolazione, le mantiene FDC. Stima realistica: pochi migliaia di pezzi, forse 500–1.000 in condizioni eccellenti oggi. La maggior parte è circolata o ha subito abrasioni, anche minima. --- 5. Ruolo bancario È plausibile che alcune monete siano passate temporaneamente per caveau bancari, ma: Non come tesaurizzazione intenzionale della banca Non per pagamenti o debiti La sopravvivenza FDC deriva quasi esclusivamente dalla tesaurizzazione privata. --- 6. Conclusione finale La 5 lire 1914 Quadriga briosa è: Una moneta prebellica rara, tiratura bassa rispetto al normale. Scomparsa quasi subito dalla circolazione per tesaurizzazione e fusioni belliche. FDC rarissimi, perlopiù salvati da privati. La BCI e altre banche commerciali hanno avuto un ruolo indiretto, ma non hanno conservato intenzionalmente la moneta. Sintesi storica: > La Quadriga briosa nasce come moneta simbolo di modernità e fiducia, viene subito travolta dalla guerra e dalla crisi economica, e oggi sopravvive quasi esclusivamente come testimonianza di tesaurizzazione privata e non di archivi bancari. ---
  21. Chiudo chiedendo se a questo punto un collezionista normale, come ce ne sono tanti, ha le idee più chiare o meno chiare. Non si capisce più niente. Ognuno spara la sua, senza pensare a quali potrebbero essere le conseguenze. A me viene la voglia di mandare tutto all’aria. Ma non lo farò. Mi dispiace per qualcuno.
  22. NoNmi4PPLICO

    5 lire quadriga briosa, ma perché è difficile trovarla?

    Per questa moneta esiste un post ufficiale in approfondimenti delle monete Regno d' Italia, magari conviene scrivere li o unire le discussioni, per non disperdere gli interventi. @cdc
  23. ARES III

    Europa - UE

    Devo essere sincero: moltissimo!!! Ma sempre in senso buono, si intende. 1) questo è quello che abbiamo detto noi non i Russi, perché sapevamo benissimo che non poteva essere così, in quanto: a) dal 2014 che abbiamo armato ed addestrato pesantemente gli ucraini per questa eventualità b) dal 2014 che abbiamo creato delle linee di difesa fortificate (trincee e similari), una specie di linea Maginot sul territorio del Donbass, per evitare che i Russi dilagassero da lì (infatti è stata l'unica linea del fronte della guerra che ha retto fino a qualche mese fa, più o meno) c) i Russi nella prima ondata avevano inviato solo 160.000 soldati, praticamente erano la metà dell'esercito ucraino, equipaggiati alla leggera 2) La Georgia non l'hanno presa, hanno solo occupato due regioni autonome confinanti e per di più sono due territori piccolissimi (in paragone al Donbass e alla Crimea) Mah... per me sono pericolosi solo perché hanno 5600 testate nucleari e un territorio sconfinato che non puoi fisicamente occupare militarmente... è troppo grande... Per non parlare del generale inverno... Comunque non credo proprio che abbiano voglia e risorse economiche sufficienti per la conquista dell'Europa e neppure dei Paesi NATO... ancora non hanno sfondato (ciò non toglie che lo possano fare fra non molto). Quindi converrebbe più agli Ucraini e agli Europei fermare la guerra prima che le linee del Donbass crollino e l'esercizio russo possa dilagare (non ci sono rilievi o altre linee di difesa efficaci che possano arginare l'invasione). Certamente grazie a quel grandissimo testa di Kruscev, ucraino (quindi comprenderai l'avversione per gli Ucraini dalle mie parti). I casi di Ungheria e Cecoslovacchia invasi dall'armata rossa sono un po' differenti dall'ipotesi di attacco a Paesi sì ex-sovietici (vedi Baltici) oggi NATO perché questi oggi hanno uno scudo ed appartengono all'alleanza occidentale, mentre Ungheria e Cecoslovacchia appartenevano in quell'epoca all'area socialista (e nessuno è intervenuto ad aiutare, come si è visto). Quindi non mettiamo sullo stesso piano due situazioni differenti. Certamente che no, ma neppure tu poi pensare che gli USA permetterebbero che il Messico avesse delle basi militari cinesi e russe... Ti ricordi cosa è successo con Cuba! Le grandi potenze ragionano per interessi egoistici, quindi sta a noi evitare di fare provocazioni e cercare invece di vivere in modo pacifico (la Russia nella NATO avrebbe risolto questo problema, ma con i se non si fa la storia). Ma dai, ci ricordiamo di certi giornaloni italiani che hanno fatto delle liste di proscrizione per tutti coloro che non volevano mettersi l'elmetto per combattere contro la Russia ? La propaganda è sempre esistita da ambo le parti, anzi ci sono tracce anche in epoca antica (ad esempio i Greci e i Romani erano avvezzi a demonizzare gli avversari. Un approfondimento: i Greci e i Romani accusavano gli Etruschi di essere lussuriosi ed immorali, ma questo si è scoperto che non era vero, anzi potremmo dirlo invece sugli imperatori romani).
  24. lord_orione

    5 lire quadriga briosa, ma perché è difficile trovarla?

    Perfetto. Allora entriamo nel significato politico prebellico della Quadriga briosa (1914) e nel suo legame indiretto ma reale con una banca commerciale, in particolare la Banca Commerciale Italiana. Qui il punto chiave è capire che la moneta non nasce isolata, ma dentro un ecosistema Stato–finanza–industria. --- 1. La Quadriga briosa come messaggio politico (1914) La Quadriga briosa non è solo una scelta artistica: è propaganda di Stato raffinata. Nel 1914 l’Italia è: formalmente neutrale, economicamente in crescita, ma attraversata da: nazionalismo, interventismo, competizione tra grandi potenze. Cosa comunica la Quadriga briosa Velocità, slancio, energia Un’Italia attiva, non difensiva Un’idea di vittoria futura, non celebrativa del passato 👉 È un linguaggio moderno, più vicino alla borghesia industriale che alla tradizione dinastica. Non a caso: sparisce lo stemma sabaudo, resta il Re solo al dritto, la dinastia si ritira nel bordo (FERT), quasi in secondo piano. --- 2. Perché questa moneta nasce proprio nel 1914 Nel 1914 lo Stato italiano ha bisogno di: fiducia interna, credito, capitale. La moneta d’argento: circola tra commercianti, viene usata come riserva, è vista come denaro serio, non carta. 👉 La Quadriga briosa serve a dire: > “Questo Stato è solido, moderno, vincente. Investire in Italia ha senso.” --- 3. Il ruolo della Banca Commerciale Italiana (BCI) Qui entra in gioco la banca commerciale, non come emittente, ma come motore finanziario dell’Italia liberale. Cos’era la BCI nel 1914 La più potente banca privata italiana Banca mista: credito commerciale investimenti industriali Fortissimi legami con: siderurgia, elettricità, cantieristica, meccanica pesante La BCI finanzia: Ansaldo, Breda, Terni, Ilva, cioè settori che diventeranno bellici. --- 4. Connessione reale tra Quadriga briosa e BCI ⚠️ Importante: non esiste un legame diretto formale (la BCI non “decide” la moneta). Ma esiste un allineamento politico-culturale molto forte. Punti di connessione a) Ideologia condivisa La Quadriga briosa rappresenta: crescita, dinamismo, fiducia nel futuro. È la stessa narrativa che la BCI usa: per attirare capitali, per giustificare investimenti rischiosi, per sostenere l’industrializzazione rapida. b) Pubblico di riferimento La 5 lire: circola tra commercianti, imprenditori, risparmiatori benestanti. 👉 Esattamente il pubblico della BCI. c) Economia prebellica La BCI spinge l’Italia verso: grandi impianti, debito industriale, produzione strategica. Lo Stato risponde con: una moneta che trasmette forza e modernità. È una convergenza, non una coincidenza. --- 5. La moneta come “collaterale psicologico” Nel 1914: l’argento è ancora percepito come valore reale, la carta moneta inizia a crescere, il debito pubblico sta per esplodere. 👉 La Quadriga briosa funziona come: ancora di fiducia, garanzia simbolica, strumento per rendere accettabile l’espansione del credito. Questo è fondamentale per banche come la BCI: più fiducia nello Stato = più credito possibile, più credito = più industria, più industria = preparazione bellica. --- 6. Dopo il 1914: la prova dei fatti Cosa succede subito dopo: guerra, inflazione, ritiro dell’argento, crollo della fiducia nel denaro metallico. La BCI: cresce enormemente durante la guerra, ma accumula squilibri, che esploderanno nel primo dopoguerra. 👉 La Quadriga briosa resta come l’ultima immagine di equilibrio prima della tempesta. --- 7. Conclusione netta La 5 lire 1914 Quadriga briosa è: una moneta politica, non dinastica, il simbolo di un’Italia lanciata in avanti, perfettamente coerente con: la visione industriale, la strategia creditizia, l’azione della Banca Commerciale Italiana. Non c’è una firma bancaria sulla moneta, ma c’è la stessa idea di Paese. Se vuoi, nel prossimo passo possiamo: confrontarla con monete coeve di Francia o Germania, oppure vedere come la BCI usò la guerra per consolidare il suo potere, o ancora analizzare perché questa moneta è così amata dai collezionisti oggi. Quindi nel 1914 viene coniata il 5 lire quadriga briosa in circa 272000 esemplari, nel 1915 scoppia la guerra, cosa succede a questa moneta in questo contesto storico? Che fine fanno tutti gli esemplari coniati? Domanda centrale – ed è qui che la Quadriga briosa smette di essere solo una moneta e diventa un documento storico vivo. Parliamo solo del destino reale dei circa 272.000 esemplari coniati nel 1914, dentro il trauma del 1915–1918. --- 1. 1914: nascita in un mondo che sta per finire Quando la 5 lire Quadriga briosa viene coniata: l’argento circola normalmente, il pubblico si fida della moneta metallica, la carta è ancora vista come secondaria. 👉 Questi esemplari entrano subito in circolazione, non sono emissioni commemorative né accantonate dallo Stato. --- 2. 1915: la guerra cambia tutto (bruscamente) Con l’entrata in guerra dell’Italia (maggio 1915): a) Sospensione della convertibilità la convertibilità in oro (e di fatto anche in argento) viene sospesa, la moneta metallica forte diventa improvvisamente più preziosa della carta. b) Tesaurizzazione immediata La popolazione: ritira le 5 lire dalla circolazione, le conserva in casa, le usa come: riserva di valore, “assicurazione” contro inflazione e incertezza. 👉 La Quadriga briosa scompare quasi subito dal mercato. --- 3. Il ruolo dello Stato: fusione e requisizioni (parziali) Qui è il punto più delicato e meno noto. Lo Stato NON ritira ufficialmente tutte le 5 lire non c’è un decreto di ritiro totale, ma c’è una pressione sistemica sulla moneta d’argento. Cosa succede realmente 1. Una parte degli esemplari: rientra in banca, viene fusa per recuperare argento, destinata: a riserve, a spese di guerra, a pagamenti internazionali. 2. Una parte maggiore: resta nelle mani private, nascosta, trasmessa per generazioni. 👉 La dispersione è non documentata, ma massiccia. --- 4. Inflazione e “cattiva moneta che scaccia la buona” Tra 1916 e 1918: la carta moneta aumenta enormemente, il potere d’acquisto crolla, l’argento sparisce. Legge di Gresham in azione: > la moneta “cattiva” (carta) scaccia la “buona” (argento). La Quadriga briosa: non circola più, non si consuma, si conserva in alta qualità se sopravvive. Questo spiega perché: molti esemplari sono BB–SPL, ma pochissimi FDC (quasi nessuno circolato davvero). --- 5. Dopoguerra: il colpo finale Dopo il 1918: l’argento non rientra in circolazione, nuove politiche monetarie, debito enorme, necessità di liquidità. Negli anni immediatamente successivi: ulteriore fusione di monete d’argento, soprattutto quelle: poco circolate, conservate in massa, con titolo noto. 👉 La Quadriga briosa diventa vittima silenziosa del dopoguerra. --- 6. Quanti esemplari sopravvivono davvero? Qui dobbiamo essere onesti: non esiste una cifra ufficiale. Ma sulla base di: frequenza sul mercato, archivi numismatici, collezioni pubbliche e private, 👉 probabilmente sopravvive oggi una percentuale molto bassa dei 272.000: pochi migliaia in totale, pochissime centinaia in conservazioni alte, rarissimi in FDC autentico. È per questo che: è classificata R2, ha una domanda costante, nonostante non sia antica, è quasi sempre assente dal circolante. --- 7. Il paradosso storico La Quadriga briosa è: coniata come moneta di forza e fiducia, subito travolta dalla guerra, nascosta, fusa, dispersa, oggi simbolo della fine dell’Italia liberale. 👉 È una moneta nata già fuori dal suo tempo. --- 8. Conclusione netta Che fine fanno i 272.000 esemplari? Destinazione Esito Circolazione brevissima Tesaurizzazione massiccia Fusione bellica significativa Sopravvivenza molto limitata Rientro postbellico quasi nullo La maggior parte non è arrivata fino a noi. Colleghiamo tutto alla crisi bancaria del primo dopoguerra ma solo esclusivamente alla BCI. È possibile che alcune 5 lire del 1914 sono conservate alla BCI in stato fdc per pagamenti o debiti relativi a quel contesto storico? Domanda molto raffinata. Rispondo in modo storicamente rigoroso, distinguendo ciò che è documentabile, ciò che è plausibile, e ciò che è improbabile. Risposta breve 👉 No: non esistono prove storiche che la Banca Commerciale Italiana (BCI) abbia conservato 5 lire 1914 Quadriga briosa in stato FDC come strumenti di pagamento o regolazione debitoria nel primo dopoguerra. 👉 È teoricamente possibile che singoli esemplari siano transitati dalla BCI, ma non che siano stati conservati intenzionalmente in FDC per quel fine. Ora spieghiamo perché, collegando tutto solo ed esclusivamente alla BCI. --- 1. La BCI nel primo dopoguerra (1919–1923) La Banca Commerciale Italiana esce dalla guerra: enormemente esposta verso l’industria pesante, con crediti illiquidi, dipendente dalla fiducia del sistema e dall’appoggio della Banca d’Italia. La sua priorità è una sola: > sopravvivere alla crisi di liquidità e di fiducia. In questo contesto: l’argento NON è un asset strategico per la BCI, conta il credito, non il metallo. --- 2. Come gestiva il contante una banca come la BCI Qui è il punto decisivo. La BCI: non era una banca di tesaurizzazione metallica, non faceva collezionismo, non conservava monete “belle” o “nuove”. Il contante metallico: entrava ed usciva continuamente, veniva girato alla Banca d’Italia, oppure riconsegnato per fusione quando richiesto. 👉 Una 5 lire FDC per la BCI non aveva alcun valore diverso da una usurata. --- 3. Pagamenti e debiti: come avvenivano davvero Durante e dopo la guerra: i pagamenti rilevanti avvenivano: tramite scritture contabili, anticipazioni, titoli, carta moneta, compensazioni interbancarie. NON con sacchetti di monete d’argento. Le 5 lire: erano troppo piccole per grandi regolazioni, troppo “materiali” per una banca moderna, e troppo preziose per essere immobilizzate. 👉 Nessun debito industriale o bancario veniva regolato “conservando” monete d’argento. --- 4. La crisi della BCI (1921–1923) e l’argento Durante la crisi: la BCI aveva bisogno di liquidità immediata, non di metallo da tenere fermo, né di monete non circolanti. Se monete d’argento rientravano: venivano girate al sistema, o cedute, o fuse indirettamente tramite la banca centrale. 👉 Conservare 5 lire FDC sarebbe stato economicamente irrazionale. --- 5. Ma è possibile che qualche esemplare sia “passato” dalla BCI? Sì, questo è possibile — ed è l’unico punto concedibile. Alcune 5 lire 1914: potrebbero essere entrate in filiali BCI, provenienti da clienti che le avevano tesaurizzate, magari ancora in ottima conservazione. Ma: sarebbero state trattate come contante qualsiasi, rimesse in circolo o girate, non selezionate, non conservate, non identificate. 👉 Se oggi ne esistono in FDC, NON lo devono alla BCI, ma: a privati, a collezionisti precoci, o a eredi che non le hanno mai spese. --- 6. Dove nascono davvero gli FDC della Quadriga briosa Storicamente, gli FDC sopravvissuti provengono da: 1. tesaurizzazione privata immediata (1914–1915) – famiglie borghesi, commercianti, notai 2. accantonamenti numismatici precoci – pochissimi, ma esistenti 3. rimanenze di zecca non rifuse subito – evento raro, ma più plausibile di una banca 👉 Non da una banca commerciale in crisi. --- 7. Conclusione netta (senza ambiguità) ❌ Nessuna evidenza storica di conservazione intenzionale da parte della BCI ❌ Nessuna logica bancaria che giustifichi FDC in tesoreria ✔️ Possibile transito casuale, non conservazione ✔️ Gli FDC sopravvissuti sono quasi certamente privati In sintesi: > La BCI ha contribuito indirettamente alla fine del mondo che aveva prodotto la Quadriga briosa, ma non alla sua conservazione.
  25. Scusa,e a che serve? Il collezionista che segue una determinata monetazione sa bene cosa è aumentato e cosa no, a limite sarebbe più utile aggiungere le rarità per le conservazioni,ma è dura la partita...
  26. ermy

    CONVEGNO DI MODENA 2026

    O.k. grazie Flavio . Allora opterò per andarci in macchina , anche se è più impegnativo.
  27. Alan Sinclair

    5 lire quadriga briosa, ma perché è difficile trovarla?

    Infatti dopo aver letto il tuo post mi è venuto in mente questo capitoletto e l'ho condiviso.
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