Tutte le attività
Questo elenco si aggiorna automaticamente
- Ultima ora
-
Salve La Mitologia è stata il filo conduttore delle mie offerte sui denari della Repubblica Romana nell’asta Varesi 86. Denario della Claudia CLAUDIA - P. Clodius M.f. Turrinus (41 a.C.) Denario. B. 15 Syd. 1117 Cr. 494/23 A.V. 187 D/ Testa di Apollo; dietro una lira R/ Diana Lucifera con due lunghe torce. Ag 3,64 g 19 mm q.BB P. Clodio Turrino faceva parte del quadrunvirato, un gruppo di quattro monetieri nominati dal Secondo Triunvirato (Antonio, Ottaviano e Lepido) per supervisionare la regolare produzione di monete d'oro presso la zecca di Roma. Di lui si sa poco, a parte le monete coniate a suo nome che in genere raffiguravano Apollo e Diana Lucifera come in questo denario. Diana è una divinità di origine italica e romana il cui nome è associato da Varrone e Cicerone a “dies“, cioè “giorno”, rendendolo simile a “Splendente” o “Luminosa”. Da qui deriverebbe anche uno dei suoi epiteti, Lucifera (“portatrice di luce”), e uno dei suoi attributi, la fiaccola. Diana era venerata soprattutto come assistente per le partorienti, come Giunone, ed era considerata protettrice delle donne. La sua principale caratteristica era quella di regnare nell’ambiente silvestre e di soprintendere alla vita degli animali. Da qui i boschi come luoghi prescelti per il suo culto. Nel Lazio la sua venerazione aveva luogo nel santuario del Bosco d’Ariccia, presso il lago di Nemi, intitolato a “Diana Aricina”, dove secondo Ovidio (Fasti, III, 397), le donne si avviavano la vigilia delle feste da Roma ad Aricia munite di fiaccole (marcia fatta di notte per arrivare all'alba). apollonia
-
Ci possono essere visioni discordanti, ma conflitto di interesse, no. Come detto nn sono monete in mio possesso e chiedevo pareri.
-
Identificazione
borghobaffo ha risposto a un topic di TitusC inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Medaglia da rosario delle cinque piaghe di Gesù, con doppio appiccagnolo, bronzo / ottone, del XVIII sec.- D/ Piede DX di Gesù , che rappresenta la seconda piaga (sono cinque).- R/ Il chiodo che ha trafitto i sacro piede di Gesù. Ciao Borgho -
Bonaparte_Danilo ha iniziato a seguire Martedì 25/11/2025 alle ore 20:45 - Al CCNM Milano: Conferenza di Andrea Costantini "Le oselle del doge Francesco Morosini il Peloponnesiaco"
-
Martedì 25/11/2025 alle ore 20:45 - Al CCNM Milano: Conferenza di Andrea Costantini "Le oselle del doge Francesco Morosini il Peloponnesiaco"
Bonaparte_Danilo ha risposto a un topic di Parpajola inviato in Segnalazione mostre, convegni, incontri e altro
Mi piace molto il conio veneziano, partorito dal grande zelo di questa repubblica! -
Con tutto il rispetto, ma certe castronerie non riesco neanche a sentirle... Premesso che, come dire, ci possa essere "un conflitto di interessi" (visto che ho chiesto all'utente di acquistare i pezzi, perchè faccio la raccolta di monete pio VI e punto a finirla tutta anche con esemplari in conservazione mediocre) le valutazioni da lei proposte sono fuori da ogni logica. I testoni (monete 1,3,4,6) sono dell' annata più comune e in condizioni pietose. Ho un esemplare (che tra l'altro è una variante) comprato in BB a 25 euro, per intenderci. Le monete 2 e 9 sono con tracce di appiccagnolo e gli esemplari 5 e 8 sono forati e questo già riduce notevolmente il valore. Per non parlare del fatto che alcuni degli esemplari proposti hanno un lato quasi totalmente illeggibile non riuscendo a capire le date. Quindi come già è stato detto da pareri precedenti mi sento di dire che valgono soltanto il valore dell'argento contenuto e non 30/40 a pezzo. 😅 Ci può stare che magari la mia possa essere vista e considerata come una valutazione a ribasso ma se vuole l'utente potrà benissimo mettere in asta i pezzi su ebay e vedere il prezzo che raggiungono: la valutazione non sarà sicuramente distante dal mio parere. E in tutto ciò non sono delle mezze piastre gli esemplari 2,7 e 8 ma dei mezzi scudi perchè la piastra, moneta pontificia per eccellenza, è stata smessa di coniare sotto il pontificato di Benedetto XIV con questo esemplare di cui allego la foto.
-
silvia123 si è registrato sul forum
-
Quadrante di vespasiano judea capta
Pxacaesar ha risposto a un topic di cla84 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Ciao, questo nominale fa parte di una serie di monete che l'imperatore Vespasiano fece coniare nel 71 d.C. per celebrare la vittoria in Giudea e la resa della città di Gerusalemme. A Roma fu organizzata sempre nel 71 una grande festa dove il figlio Tito ( che sarebbe diventato imperatore alla morte di Vespasiano) ottimo stratega e condottiero ed artefice principale della positiva campagna militare fu accolto e festeggiato in grande stile dal popolo romano. Non so cosa ti interessa sapere in particolare ma qualche spunto per ulteriori approfondimenti che puoi fare dal punto di vista storico li ho accennati 🙂 . Posto foto di quadrante della stessa tipologia per catalogazione. ANTONIO -
VENEZIA Monete di conto nella Venezia del XVI Secolo
silvia123 ha risposto a un topic di 417sonia inviato in Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
Buongiorno a tutti. Vi scrivo per chiedere un aiuto, precisando che sono digiuna di questi argomenti. In un lascito testamentario del 1509 (Tregnago, provincia di Verona), trovo scritto che il testatore lascia, a due fratelli e alla loro madre, "10 ducati, dei grossi 31 per ciascuno". Non riesco a far quadrare il calcolo. Riuscite ad aiutarmi? Grazie!- 13 commenti
-
- Lira di Banco
- Ducato di Banco
-
(e altri 1 tag)
Taggato come:
-
Riproduzione della Litra di Siracusa Apollo/Tripode. La moneta autentica è di elettro e pesa ca. 3,5-3,7 g v. https://www.lamoneta.it/topic/126807-50-litrai-siracusa-vostro-parere/#comment-1443413 apollonia
-
Tallero d'Italia 1918 VEIII° - Colonia Eritrea
Alan Sinclair ha risposto a un topic di Alan Sinclair inviato in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Ciao @miza, ti ringrazio per le tue puntualizzazioni ed indicazioni. Per me sono ottime notizie, le conferme della conservazione all'incirca in BB forse BB+ ( come avevo ipotizzato anch'io ) e la schiacciatura ad ore 12 che è spesso tipica in questa tipologia di talleri. Come dici tu, speriamo possa assumere almeno un po' di patina attraente. Un saluto. -
Cartoline dal fronte
PostOffice ha risposto a un topic di AngeloCF inviato in Filatelia e Storia Postale
Hai perfettamente ragione..la fascetta copri scritto.. non ci avevo pensato.. quindi se fu applicato un segnatasse da 60c la tariffa era 30. Fantastico. -
Mezzo ducato Filippo II
Releo ha risposto a un topic di Acqvavitus inviato in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Come al solito, ho dimenticato il peso. Gr. 14,80. -
CARTOLINE REGIA NAVE ANDREA DORIA
PostOffice ha risposto a un topic di Gordonacci inviato in Filatelia e Storia Postale
La colla dovrebbe essere bella secca.. quindi sollevando un po' dovrebbe andare.. con cautela.. -
Tallero d'Italia 1918 VEIII° - Colonia Eritrea
miza ha risposto a un topic di Alan Sinclair inviato in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Ciao @Alan Sinclair Complimenti per la nuova entrata. Molto bello l'intervento di @El Chupacabra e la Briciola poi spiega tante cose utili su questa moneta. A me questa moneta piace molto. Pensa che la prima che presi è un falso che ho già pubblicato qui sul Forum e a cui tengo molto. Come già detto, non è insolito che sia leggermente ellissoidale. Se noti, anche quella postata qui sopra al post 14 è leggermente schiacciata a ore 12. Anche quella mia lo è. Per quanto riguarda la conservazione, direi che BB+ è giusto, forse anche un po generoso. Se noti, molti particolari sono quasi spariti, i boccoli dei capelli, la spilla sui capelli è molto schiacciata e le perle della corona... Inoltre è stata spatinata ben bene. Fra qualche tempo quando si riformerà la patina sarà certamente molto gradevole. Positivo è il fatto ché l'usura sia molto omogenea e non ci sono difetti particolari. Complimenti, è sempre un piacere averne una in collezione... Saluti -
Francesco I Stefano di Lorena - 20 Kreuzer 1763 WI
Alan Sinclair ha risposto a un topic di Dott_20Kreuzer inviato in Zecche Straniere
Bella moneta @Dott_20Kreuzer ! Visto che sei appassionato di Francesco I° posto una foto di questo Sovrano che ho scattato mesi fa durante una visita di un castello austriaco. - Oggi
-
Un sarcofago dell'età del Bronzo ?
ARES III ha risposto a un topic di ARES III inviato in Rassegna Stampa
-
In una calda mattina di luglio, durante lavori su un laghetto al Tetney Golf Club, nel Lincolnshire, emerge così un sarcofago di tronco d’albero, risalente a circa 4.000 anni fa, contenente i resti di un uomo dell’età del Bronzo sepolto con un’ascia. Quel giorno, il terreno rivela molto più di ciò che chi lo calpestava: sotto il limo e la ghiaia si cela una pagina perduta della preistoria. Non un delitto recente, quindi. Poliziotti e archeologi, in conciliabolo, lo confermano. Il laghetto dell’impianto di golf e, a destra, il materiale ligneo della bara dalla forma di barca e di tronco d’albero La delicatezza del legno, ancora imbevuto d’acqua, ha reso la situazione critica: appena esposto all’aria, avrebbe potuto disgregarsi in poche ore. Grazie a un finanziamento di circa £70.000 da Historic England, è stato possibile mettere in sicurezza la bara, conservandola dapprima in cold‑storage, per poi trasferirla al York Archaeological Trust per una conservazione specialistica. Il cofano misura circa 3 metri di lunghezza per 1 metro di larghezza, più o meno le dimensioni di una vecchia cabina telefonica. È stato ricavato da un’unica quercia a crescita rapida, utilizzando una tecnica detta “split‑timber”: il tronco veniva prima diviso longitudinalmente e poi scavato dall’interno. Anche parte del coperchio è sopravvissuta, suggerendo che originariamente la bara potesse essere chiusa quasi ermeticamente. Nel peso, si stima che il cofano arrivasse a circa mezzo tonnellata. Nel sarcofago è stato trovato il corpo di un uomo, dotato di un’ascia con la testa in pietra e un manico di legno ancora ben conservato. Secondo gli archeologi, questo oggetto non era semplicemente uno strumento, ma un simbolo di autorità: solo una dozzina di asce simili sono note in Gran Bretagna con il manico intatto. L’analisi osteologica ha suggerito che l’individuo avesse un’altezza di circa 1,75‑1,76 m, un valore notevole per l’epoca, e mostrava segni di osteoartrite, segno di intense attività fisiche durante la vita. L’accetta-mazzetta. Probabilmente, oltre ad essere un piccolo strumento di difesa-offesa, costituiva, per la sua bellezza, un simbolo di potere, simile a quello di uno scettro Uno degli aspetti più affascinanti della sepoltura è l’uso di materiale vegetale al suo interno. Gli studiosi hanno recuperato muschio, gemme, foglie di tasso o giuniper, nonché nocciole, che potrebbero essere state collocate come offerta alimentare. La presenza di gemme suggerisce che la deposizione sia avvenuta in tardo primavera, poiché molte piante a quell’epoca producono gemme. Il muschio potrebbe aver formato un letto morbido per il corpo, mentre le foglie di tasso o giuniper hanno un forte valore simbolico e rituale. Sebbene il legno provenga da un albero a crescita rapida, che rende difficile l’uso della dendrocronologia per una datazione precisa, gli archeologi stanno lavorando su una combinazione di radiocarbonio (C‑14) e wiggle matching, che confronta variazioni di anelli con le curve radiocarboniche per restringere il momento in cui l’albero fu abbattuto. Inoltre, sono previste analisi isotopiche sui denti dell’individuo, che potrebbero rivelare se proveniva dalla zona o da più lontano, offrendo dati su mobilità, provenienza e identità geografica. Una volta estratto, il legno è stato trasportato in celle frigorifere speciali per rallentare il processo di disidratazione e degradazione. Poi è passato al laboratorio della York Archaeological Trust, dove gli specialisti di conservazione del legno acquoso si attivati per stabilizzarlo con tecniche adatte a materiali estremamente fragili. Il processo è lento e meticoloso: il cofano, per via delle sue dimensioni, richiederà anni per essere completamente trattato. Il sito della sepoltura non è isolato: rientra in un cimitero di tumuli (round barrow cemetery) dell’età del Bronzo, protetto come Scheduled Monument. Il complesso comprende almeno otto barrow, disposti su una cima ghiaiosa presso le sponde marshy della costa del Lincolnshire. Secondo studi di paesaggio, l’area di Tetney non era solo luogo di sepoltura, ma parte di un paesaggio rituale più vasto, collegato ad altre evidenze funerarie dell’epoca. L’importanza di un albero maturo (la quercia usata per la bara) e la laboriosa costruzione del sarcofago indicano che la sua produzione aveva un valore simbolico molto forte: secondo un recente articolo del Proceedings of the Prehistoric Society, i log‑coffin funerari erano un modo per contenere e avvolgere il corpo, ma anche per trasformare l’identità del defunto, collegandolo direttamente alla vita dell’albero. Scavata nella quercia La bara di Tetney è un’evidenza potente di come l’elite del Bronzo esprimesse status, identità e ritualità attraverso la morte. La scelta del tronco di quercia, la costruzione complessa, la presenza dell’ascia ben conservata, il letto vegetale e l’offerta alimentare riflettono una concezione rituale della sepoltura molto raffinata. Non è solo un luogo di riposo: è un monumento vivo, carico di simboli, memoria e potere. https://www.stilearte.it/stupore-e-meraviglia-nel-campo-di-golf-pala-meccanica-draga-il-laghetto-sincaglia-e-un-enorme-tronco-fatto-a-scatola-non-e-un-delitto-appare-un-uomo-di-4mila-fa-con-unascia-cosa-dicono-le/
-
caravelle82 ha iniziato a seguire Ringraziamento
-
Grazie perché praticamente non ho parecchi social😁. Detto ciò, ti ringrazio di cuore. Ricordo bene i nostri discorsi😀. Mi fa molto piacere della conoscenza che hai fatto😃 Dai, non vedo l'ora di veder le foto. G R A Z I E a te!
-
Quadrante di vespasiano judea capta
cla84 ha risposto a un topic di cla84 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Si, buona sera, chiedo scusa. Pesa circa 2,4 g. e misura circa 1,5 nel punto largo e qualche millimetro in meno nel punto più stretto L'ho acquista tramite una piattaforma di aste,proviene dalla spagna ho la fattura ovviamente -
Egitto, a Tanis ritrovamento di oltre duecento ushabti
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Gli ushabti, ancora parzialmente ricoperti di terra, rinvenuti a Tanis dagli archeologi della missione francese diretta da Frédéric Payraudeau Egitto, a Tanis eccezionale ritrovamento di oltre duecento ushabti Le figurine funerarie riportate alla luce da una missione francese sembrerebbero ricondurre al sovrano Sheshonq III, cui si devono importanti costruzioni nell’area. La località era stata scelta dai sovrani di origine libica della XXI e XXII dinastia come capitale del loro regno Il Ministero per il Turismo e le Antichità egiziano ha annunciato un’eccezionale scoperta nel sito di Tanis nel Delta orientale del Nilo. La località era stata scelta dai sovrani di origine libica della XXI (circa 1075-945 a.C.) e XXII dinastia (circa 945-718 a.C.) come capitale del loro regno. Qui, nel 1939, l'archeologo francese Pierre Montet aveva riportato alla luce le tombe di alcuni sovrani. In una delle camere sussidiarie del sepolcro di Osorcon II sono state appena ritrovate 225 figurine funerarie (ushabti) a nome di Sheshonq III. Nel medesimo ambiente era stato in precedenza rinvenuto un sarcofago in pietra privo di corpo. Gli archeologi francesi diretti da Frédéric Payraudeau che continuano a scavare sul sito ritengono perciò plausibile che tale sepoltura appartenesse al sovrano cui si devono importanti opere costruttive proprio a Tanis. in una conferenza a Parigi lo stesso Payraudeau ha affermato che sono necessarie ulteriori verifiche. Notevole è la coincidenza tra il ritrovamento e la mostra «Tesori dei Faraoni» da poco inaugurata a Roma dove sono esposti alcuni dei tesori ritrovati a Tanis, tra i quali la splendida maschera funeraria di Amenemope. Alcuni degli ushabti rinvenuti a Tanis https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Egitto-a-Tanis-eccezionale-ritrovamento-di-oltre-duecento-ushabti -
Quadrante di vespasiano judea capta
Pino 66 ha risposto a un topic di cla84 inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Buona sera @cla84 potrebbe postare anche l' altro lato e i dati ponderali? -
Restauro e valorizzazione per il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei santi Marcellino e Pietro a Roma
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Restauro e valorizzazione per il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei santi Marcellino e Pietro a Roma Il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei santi Marcellino e Pietro a Roma ampliano le possibilità di visita grazie a un importante progetto di restauro e valorizzazione che comprende anche la riapertura dell’antico passaggio sotterraneo che li collega. Il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei santi Marcellino e Pietro a Roma ampliano le possibilità di visita grazie a un importante progetto di restauro e valorizzazione che comprende anche la riapertura dell’antico passaggio sotterraneo che unisce i due complessi. L’intervento è stato curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, nell’ambito del PNRR Caput Mundi, in collaborazione con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, responsabile delle catacombe cristiane di Roma e d’Italia. Per quanto riguarda il Mausoleo di Sant’Elena, la Soprintendenza ha migliorato l’accesso all’area attraverso opere di manutenzione, interventi conservativi e misure di messa in sicurezza. Particolare attenzione è stata dedicata all’accessibilità: sono stati installati pannelli tattili per non vedenti che illustrano la storia del complesso e che fungono da guida all’interno dell’antiquarium, già concepito con soluzioni specifiche per persone ipovedenti. Sono state inoltre predisposte video guide in LIS e IS, insieme a una ricostruzione dell’edificio visibile tramite visori 3D. Il superamento delle barriere architettoniche è stato garantito da nuove rampe e da un montascale per raggiungere i livelli superiori, mentre la cartellonistica, ripensata negli spazi esterni e nelle prossimità del complesso, è stata progettata tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità. Per quanto riguarda la tutela, è stato introdotto un nuovo sistema di valutazione antisismica, accompagnato da interventi di consolidamento del Mausoleo e dal restauro del portale monumentale. Mausoleo di Sant’Elena Antiquarium del Mausoleo di Sant’Elena Parallelamente, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra ha curato lavori rilevanti per migliorare l’accessibilità delle catacombe dei santi Marcellino e Pietro. Una delle novità più significative è la realizzazione di una passerella sopraelevata in vetro all’interno della cripta attribuita ai Quaranta Martiri di Sebaste, riportata alla luce grazie a recenti indagini archeologiche. Questa struttura consente di osservare l’articolato sistema di sepolture privilegiate presenti nel suo piano pavimentale. Per agevolare i percorsi di visita e regolare meglio i flussi di accesso è stato inoltre riaperto l’antico passaggio, risalente al 1769, che collega l’attuale Antiquarium del Mausoleo con le catacombe sottostanti, restituendo un unico itinerario con ingresso e uscita separati e migliorando così la sicurezza dei visitatori. La demolizione della parete che occludeva il passaggio è stata accompagnata dalla realizzazione di un collegamento verticale in acciaio, necessario per superare la differenza di quota tra i due ambienti. Il nuovo accesso, caratterizzato da un’illuminazione indiretta, permette ai visitatori di ambientare gradualmente la vista alle tonalità più attenuate delle gallerie ipogee. Lungo il nuovo tratto sono stati collocati alcuni reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi più recenti nella catacomba, tra cui lapidi appartenenti agli equites singulares Augusti. Anche il sistema di illuminazione delle aree circostanti è stato rivisto, mentre nel cubicolo vicino alla discesa è stato predisposto uno spazio utile alla gestione dei flussi dei visitatori e all’attività divulgativa delle guide. Cripta attribuita ai Quaranta Martiri di Sebaste Nuovo percorso catacombe Il passaggio che collega i due complessi “Il Mausoleo di Sant’Elena”, spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, “è un luogo simbolo del V Municipio e del quartiere di Tor Pignattara, oltre a essere meta di pellegrinaggio religioso. Con questo intervento lo rendiamo più fruibile a tutti i romani e ai visitatori italiani e stranieri. Inoltre, sono stati potenziati i sistemi di sicurezza per valutare la stabilità dell’edificio dove venne sepolta la madre dell’imperatore Costantino, probabilmente la vera ispiratrice dell’editto di Milano del 313 che garantiva la libertà di culto ai cristiani”. “Con i suoi oltre 87 ambienti affrescati, la Catacomba dei SS. Marcellino e Pietro”, afferma Mons. Pasquale Iacobone, Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, “costituisce uno dei più preziosi depositi di arte paleocristiana. La Pontificia Commissione, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma, da molti anni si è impegnata a fondo per restaurare e valorizzare questo patrimonio archeologico, riuscendo ad attuare nel 2014 l’apertura al pubblico della Catacomba e, successivamente, un polo monumentale che comprende anche il Mausoleo. Un fiore all’occhiello per una realtà periferica quale Tor Pignattara, che con i recenti lavori, è pronto ad accogliere i tanti pellegrini giunti a Roma nell’anno giubilare”. https://www.finestresullarte.info/archeologia/restauro-e-valorizzazione-mausoleo-sant-elena-e-catacombe-marcellino-e-pietro-roma -
40 lire Maria Luigia
Alan Sinclair ha risposto a un topic di iracondo inviato in Monetazione degli Stati Preunitari (1800-1860)
Video molto interessante ed istruttivo. -
CARTOLINE REGIA NAVE ANDREA DORIA
Gordonacci ha risposto a un topic di Gordonacci inviato in Filatelia e Storia Postale
Ci provo. Le pagine sono cartoncini Bristol belli porosi e la colla pare di quella bella potente rilasciata a punti nei quattro angoli. Solo lama o anche altri accorgimenti? Saluti Gordon -
Dott_20Kreuzer ha iniziato a seguire Francesco I Stefano di Lorena - 20 Kreuzer 1763 WI
-
Francesco I Stefano di Lorena - 20 Kreuzer 1763 WI
Dott_20Kreuzer ha aggiunto un nuovo link in Zecche Straniere
Buon pomeriggio a tutti! Quest'oggi vorrei presentarvi una delle mie monete asburgiche preferite, un pezzo semplice e piuttosto comune coniato da un Sovrano che, secondo me, meriterebbe maggiori attenzioni dal punto di vista storico e numismatico. La moneta in questione è un 20 Kreuzer battuto nel 1763 presso la Zecca di Vienna durante il regno del Sacro Romano Imperatore Francesco I Stefano di Lorena, a molti noto come "il marito di Maria Teresa". L'Imperatore, dopo essersi sposato nel 1736, salì al potere nel 1745 e morì nel 1765. Ebbe in tutto ben sedici figli. La moneta, dal diametro di 27 millimetri e pesante 6,68 grammi, presenta: al dritto l'effigie laureata del sovrano entro rami di lauro circondata dalle iscrizioni FRANC D G R IMP S A GE HIER REX LO B M H D, Francesco Per Grazia di Dio Imperatore dei Romani Sempre Augusto, Re di Germania e Gerusalemme, Duca di Lorena e Bar, Granduca di Toscana, mentre, al rovescio viene posta su di un cippo contenente il valore "20" l'aquila imperiale coronata brandente spade caricata dello scudetto del Sovrano circondata dal motto latino "IN TE DOMINE SPERAVI", dal millesimo 1763 e dalla Croce di Sant'Andrea. Ai lati del cippo troviamo il marchio di zecca composto dalle lettere W e I. Essendomi già soffermato sull'aspetto biografico di Francesco I Stefano in una passata discussione relativa ad un pezzo da 10 Kreuzer, quest'oggi vorrei presentare alcuni aneddoti sulla sua figura, spesso messa in disparte ed oscurata dalla grande flemma della sua consorte Maria Teresa d'Asburgo. Durante la sanguinosa Guerra di Successione Austriaca (1740-1748) il Sovrano, viste le sue scarse abilità militari, preferì sostenere la consorte amministrando in prima persona le finanze della Casa d'Asburgo, attività da lui svolta in maniera acuta e lungimirante. Una volta eletto Sacro Romano Imperatore nel 1745, Francesco I Stefano fu ben felice di affidare tutto il suo potere a Maria Teresa limitandosi a divenire il suo più fidato consigliere. L'Imperatore, essendo quasi sempre esonerato dalle incombenze di governo, riuscì, grazie alla sua spiccata abilità negli affari, a gettare delle solide basi per il patrimonio personale della nuova Casata degli Asburgo-Lorena separandolo da quello statale e sottoponendolo ad obbilgo fiscale. Questa ingente somma di denaro venne requisita dalla neonata Repubblica Austriaca dopo la Prima Guerra Mondiale. Francesco I Stefano, come già descritto, ebbe molto tempo da dedicare alle proprie passioni. Grazie agli influssi dell'Illuminismo, il Sovrano si interessò molto alle ultime scoperte scientifiche arrivando persino a porre una certa pressione sulla moglie affinchè queste entrassero nella corte di Vienna, portandola al passo con i tempi. Francesco I Stefano si distinse in particolare come uno dei più grandi promotori dello studio dell'astronomia nella Capitale austriaca. Il Sovrano, inoltre, viene ricordato come un abile collezionista dedito alla raccolta di curiosità naturali come conchiglie, minerali ed insetti. Questa passione la condivise con la figlia, l'Arciduchessa Maria Anna, la quale continuò l'opera da lui intrapresa ampliando le varie collezioni e andando a costituire il primo nucleo di quello che attualmente è il Naturhistorisches Museum di Vienna. Per me è molto importante notare come il Sacro Romano Imperatore Francesco I Stefano, studiando l'economia e la finanza, si sia appassionato anche alle monete e alle medaglie antiche, arrivando a costituire un'importante collezione numismatica oggi in parte custodita all'interno del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Un'ulteriore prova che dimostra quanto la sua figura venga ingiustamente messa da parte e raramente presa in considerazione. Grazie per l'attenzione! -
10 centesimi 1911 Croce Rossa Italiana
Kastor ha risposto a un topic di viganò inviato in Regno D'Italia: approfondimenti
Grazie per averci arricchito con questa perla di storia numismatica.
Lamoneta.it
Il network
Hai bisogno di aiuto?