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Vaticano 2024
Oppiano ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Capisco. Se si sente effettivamente preso per il [#] forse è il caso di eventualmente valutare l’ipotesi di esercitare il diritto di recesso come da Condizioni Generali di Vendita da lei accettate. Per alternative soluzioni, doveroso evidenziare che: 15. Legge applicabile e foro competente §1. Il contratto di vendita tra il Cliente e la CFN è regolato esclusivamente dalla normativa vigente nello Stato della Città del Vaticano. §2. Ogni controversia che dovesse insorgere in ordine alla esecuzione, interpretazione, validità, efficacia od esecuzione del contratto di vendita tra il Cliente e la CFN sarà devoluta esclusivamente al Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. Speriamo che il tutto si risolva nel migliore dei modi. -
Vaticano 2024
Oppiano ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Ma questa pare essere una regola che viene applicata nella sostanza da tutti. -
Ferdinando IV-Tari' 1798, "S" rovesciate.
Oppiano ha risposto a un topic di Rocco68 inviato in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Condivido in toto il pensiero di @Rocco68 . Sul vicereale oramai è da tempo che si registra una sorta di “mano invisibile” non-smithiana sul mercato. Ma, come sempre accade, prima o poi terminerà. -
news e informazioni filateliche Notizie da Unificato & Vaccari.
PostOffice ha risposto a un topic di PostOffice inviato in Filatelia e Storia Postale
Talvolta capita. Delle “soprastampe «misteriose»”. Così le definiscono dall’Associazione filatelia italiana specializzata. La nota nel numero 123 del periodico interno, “La ruota alata” Talvolta capita di trovare materiali “inspiegabili” o “sconosciuti” e poi, magari, di scoprire che si tratta di un fatto episodico o addirittura di uno scherzo. Per ora la redazione de “La ruota alata”, testata riservata agli iscritti dell’Associazione filatelia italiana specializzata, ha adottato un approccio pragmatico, ponendo il punto di domanda: chi ne sa qualcosa? La breve nota compare nel numero 123 della pubblicazione ed è intitolata “Soprastampe «misteriose»…”. “Un collezionista -ecco il testo- ci ha inviato le immagini di questi due esemplari del 25 lire della «Siracusana», sovrastampati con una stella a cinque punte, rispettivamente in nero e in rosso. Da un primo esame, è emerso che gli annulli sono stati impressi sopra la stella a dimostrazione che la soprastampa è stata applicata prima che i due francobolli venissero utilizzati, ma altro non ci è dato di sapere. Forse qualcuno dei nostri lettori può aiutarci a risolvere il mistero?”. Si può aggiungere un dettaglio: l’annullo meccanico presente sul secondo esemplare è stato impiegato nel 1958. I due francobolli con le curiose stelle, segnalati dal periodico. -
littleEvil ha iniziato a seguire Quando manca tutto, anche lo scotch.
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Quando manca tutto, anche lo scotch.
littleEvil ha aggiunto un nuovo link in Cartamoneta e Scripofilia
Ciao a tutti! Oggi vi presento un bel biglietto da 5 Mark, che faceva parte dei Darlehenskassenscheine - “biglietti della cassa di prestito”, emessi dalla Reichsschuldenverwaltung (Amministrazione del Debito del Reich) durante la Prima Guerra Mondiale. Queste banconote entrarono in circolazione nel 1914-1917, a seconda del taglio e della serie per sostituire le monete d’argento, che erano state accumulate per lo sforzo bellico. Nel caso specifico di questo 5 Mark, l’emissione avvenne nel 1917, come indica la data impressa sul biglietto stesso. Non avevano corso legale, ma tutte le casse pubbliche erano obbligate ad accettarle ed il loro valore era garantito da prestiti su beni industriali e agricoli. Durante la Prima guerra mondiale e nei primi anni della Repubblica di Weimar circolarono ampiamente come valuta parallela al marco d’oro, fino alla fine della valuta nel 1923, poco prima dell’iperinflazione. 5 marchi? Erano la paga giornaliera di un manovale e si potevano comprare circa 4–5 kg di pane di segale. Poi arrivò l'inflazione... Dati stimati sul potere d'acquisto del Goldmark (1913-1923), valori indicativi 1.00, # 1913 0.95, # 1914 - primi effetti guerra 0.90, # 1915 0.85, # 1916 0.80, # 1917 0.70, # 1918 0.55, # 1919 0.40, # 1920 0.25, # 1921 0.10, # 1922 0.01 # 1923 - iperinflazione comunque qualcuno all'epoca si presa la briga di ripararlo e - probabilmente non avendo nulla di meglio sottomano - ha usato due buoni sconto da un pfennig (!) che sicuramente non avevano più alcun valore. Da buon collezionista di numisaltra, io apprezzo più questa variante che non un esemplare intonso e slabbato, l'unica pecca e che non sono riuscito a risalire all'origine delle marche "Fritz Bock", vabbè sarà per la prossima volta. Njk -
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naga ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Come se fosse antani -
Auguri di Fragosto.
fabioanz ha risposto a un topic di ACERBONI GABRIELLA inviato in La piazzetta del numismatico
Mi unisco. Buon Ferragosto a tutti. Fabio -
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MERCURIO691 ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Ognuno la pensa come vuole io mi sono stancato di essere preso per il culo -
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Oppiano ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Mi sembra esagerato: -
Ferdinando IV-Tari' 1798, "S" rovesciate.
Rocco68 ha risposto a un topic di Rocco68 inviato in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Da una nota di pagina 191 de il "Manuale delle monete di Napoli 1647-1860" edito dalla Nomisma s.p.a., L'autore Magliocca Pietro scrive: ... è una fabbricazione non conforme alla regolare monetazione dei Tarì dal valore di 20 Grana...il peso calante è giustificato da un tondello prodotto su lamina sottile in maniera tale da ottenere un risparmio sull'argento della Zecca. Quindi alla fine è stato ufficialmente considerato una coniazione di Zecca? E su che basi ? Su documenti forse che noi poveri mortali non possiamo conoscere? Gli è stato poi arbitrariamente assegnato un grado di rarità di ben 4 R! Che secondo me non è reale. Così si illudono i collezionisti secondo me, perché acquistano pezzi riportati molto Rari su un testo importante quale il Nomisma senza avere in futuro la certezza che il pezzo manterrà il suo valore. R4! Al pari della Piastra 1793 gigli invertiti... 🤣 -
Il testone della Resurrezione
Oppiano ha risposto a un topic di Giov60 inviato in Monete e Medaglie Pontificie
Speriamo che rimanga in Italia e non faccia il giro delle sette chiese…. -
Vaticano 2024
MERCURIO691 ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Buono!! quindi alla scadenza dei 10 giorni e non oltre i 20 potrei fare appello per il rimborso; ma… non c’e’ scritto se lavorativi o compreso festivi inoltre leggo al capitolo 9.2 paragrafo 1 che gli oneri doganali per i Paesi nella lista, vengono calcolati automaticamente e quindi inclusi nel totale del chekout dell’ordine ma bene bene bene!!! QUESTI SONO DA MANDARE AD ALCATRAZ!!!!!! Sono d’accordo!!! con mazze e bastoni Levitico 24.19-20 -
Vaticano 2024
ART ha risposto a un topic di naga inviato in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
LA LINEA ROSSA E' STATA SUPERATA, E' ORA DI INVADERE IL VATICANO! - Oggi
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Piccola romana da identificare
Poemenius ha risposto a un topic di EmilianoPaolozzi inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
No e non è baffuto ... Sembra il tratto delle labbra ma non è -
Lire austriache
kingmasu ha risposto a un topic di Paolino67 inviato in Monetazione degli Stati Preunitari (1800-1860)
A me ha preso il Lombardo Veneto dopo che sono arrivato a un punto morto del regno d’Italia. Faccio solo zecche italiani quindi Milano e Venezia. Ci sono alcune tipologie che non si vedono proprio. Lire austriache anni 50 senza contare quelle anni 40 -
Sabato 13 e Domenica 14 Settembre 2025 - CALABRIA COLLEZIONA - Hotel San Francesco di Rende CS
tempolibero ha risposto a un topic di ferdinandoII inviato in Segnalazione mostre, convegni, incontri e altro
OSPITE D'ONORE A CALABRIA COLLEZIONA! Siamo immensamente orgogliosi di annunciare la partecipazione di un vero gigante della cultura calabrese: Salvatore Rubino! La sua presenza al nostro convegno non è solo quella di un relatore, ma è il simbolo vivente di come la cultura possa e debba unire le generazioni, creando un ponte tra i maestri di ieri e gli studiosi di oggi. Insieme al nostro Direttore Culturale, Nicolò Giaquinta, @jaconico ci guiderà in un viaggio affascinante dal titolo: “Cartamoneta: il potere delle immagini” Un'occasione imperdibile per scoprire i messaggi, i valori e i simboli nascosti nelle banconote che hanno fatto la storia d'Italia! Questa collaborazione speciale lancia un messaggio potente: "Non esistono barriere quando si parla di conoscenza, ma solo la voglia di fare squadra per divulgare la passione!" Come ha detto Nicolò, "La presenza di un maestro come Salvatore è la prova che la lingua della cultura è universale e senza tempo." Non mancate a questo incontro eccezionale, che arricchirà tutti noi! Vi aspettiamo a Rende! 13 e 14 Settembre 2025. Hotel San Francesco - Rende (Cosenza). INGRESSO GRATUITO. Perché anche in Calabria, collezionare è CULTURA! -
Piccola romana da identificare
EmilianoPaolozzi ha risposto a un topic di EmilianoPaolozzi inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Non saprei.... A me da questa impressione... -
6 tornesi 1801 contorno limato
Apeiron ha risposto a un topic di Apeiron inviato in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Non saprei nemmeno io, mi rimetto nelle mani di chi è più navigato di me, colleziono borboniche da qualche anno e ramini di Ferdinando IV da ancor meno e, noto questa cosa per la prima volta. Personalmente, per qual che vale, sono d'accordo con te, anche se pensando a quanto difformi sono queste monete, sia nel diametro che nel peso, sembrerebbe quasi un'accortezza singolare. Grazie comunque. -
Piccola romana da identificare
Antonino1951 ha risposto a un topic di EmilianoPaolozzi inviato in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve, ci sono altri esempi di ritratto baffuto per Honorio? -
Polonia: a Kociewie ritrovato un bracciale in bronzo
ARES III ha aggiunto un nuovo link in Rassegna Stampa
Nel bosco. Scavano per 20 centimetri e scoprono bracciale dell’Età del Bronzo. Perchè era lì? Che significato poteva avere? Perché c’erano due fibule? Rispondono gli esperti E’ un design astratto. Perfetto. Forse, inizialmente – nella tradizione arcaica – indicava una corda annodata (simbolo di unione e di forza) e probabilmente si raccordava ai due serpenti, uniti intorno al collo dai capi tribù o dalle persone coraggiose. Il bracciale parla di unione, coraggio, potere. Il bracciale di bronzo nel luogo del ritrovamento. A destra, vediamo il raffronto dimensionale con una mano che ci permette di comprendere la monumentalità del gioiello Cinque fine settimana di ricerche attente e pazienti, con metal detector puntati sul terreno della foresta di Kociewie, hanno portato a una scoperta che ha sorpreso persino i suoi artefici, i membri dell’Associazione Kociewskie Poszukiwacze. Una piccola buca scavata con cura ha svelato un braccialetto massiccio, dal peso imponente di 267 grammi, trovato a soli 20 centimetri di profondità. Il portavoce del Conservatore dei Monumenti del Voivodato della Pomerania, Marcin Tymiński, ha ufficializzato la notizia nelle ore scorse, precisando che il reperto risale alla tarda età polacca del bronzo, ovvero all’VIII-IX secolo a.C. Cezary Modrzejewski, responsabile delle ricerche, ha raccontato come il braccialetto, leggermente appiattito e circolare, si presenti in condizioni di straordinaria conservazione, testimone silenzioso di una storia che attende di essere svelata. Il giorno successivo alla scoperta, altri gioielli sono venuti alla luce, tra cui due fibule, arricchendo il quadro di un contesto archeologico di grande interesse. Una forma e un decoro che parlano di maestria Dalla freddezza del metallo emerge un racconto fatto di precisione, stile e possibile distinzione sociale. Un’analisi preliminare, condotta da archeologi esperti sulla base delle fotografie del reperto, permette di immergersi nella qualità tecnica del manufatto. Il braccialetto mostra pareti spesse e una sezione trasversale ovale, con nervature orizzontali e parallele che creano un effetto di rilievo. La superficie esterna è avvolta da una patina bruno-verdastra dovuta all’ossidazione del rame, segno di un lungo contatto con il suolo, mentre l’interno è liscio, pensato evidentemente per il comfort di chi lo portava. La mancanza di danni importanti fa supporre che il bracciale sia stato sepolto intatto, forse come parte di un deposito rituale o di un corredo funerario. La presenza di due fibule, nei pressi del punto di ritrovamento, potrebbe indurre a pensare che si trattasse di un oggetto parte del corredo personale di un defunto, anche se la sepoltura non è stata trovata. Ma come ben sappiamo essistono casi in cui, per lavori boschivi o erosioni con dilavamenti, gli oggetti possono essere trascinati in punto diverso dal quale furono collocati originariamente. Il bracciale come simbolo di rango e identità culturale Oltre la funzione ornamentale, un segno di potere e appartenenza in una società antica. Il bracciale, posto su una carta dimensionale, visto di lato. Da questo punto di vista l’idea, espressa dagli studiosi di iconografia e iconologia di Stile arte, che si tratti dell’unione di due serpenti – forse colubri -acquista un’ulteriore spessore. I colubri, in molte culture, erano animali sacri che vivevano nei pressi delle abitazioni e che, dall’esterno, difendevano gli spazi della casa da topi, insetti e da altri serpenti. Essi divennero centrali anche nella cultura romana, come protettori del focolare. Si collegavano, ai lari e ai Penati, spiriti del luogo e anime degli antenati. Il bracciale si colloca temporalmente a culture pre-celtiche. Per i celti, i serpenti erano animali sacri, come i cervi Nell’età del bronzo, oggetti metallici come questo braccialetto erano più di semplici gioielli. Erano indicatori visibili di status sociale, potere e identità, indossati da chi deteneva posizioni di prestigio o aveva accesso a risorse esclusive. L’ampiezza e la complessità della decorazione possono suggerire l’appartenenza a un élite locale, una comunità o un clan che utilizzava tali oggetti per affermare il proprio ruolo all’interno della società. L’assenza di elementi aggiuntivi come pendenti o ganci evidenzia la funzione autonoma del braccialetto, non semplicemente un accessorio ma un simbolo in sé compiuto. Ancora, il contesto di ritrovamento – una zona boschiva autorizzata per ricerche archeologiche – lascia aperta la domanda se si tratti di un deposito rituale, di un nascondiglio temporaneo o di un corredo funerario, ogni ipotesi ricca di implicazioni culturali e sociali. Tra archeologia e legislazione: tutela e valorizzazione dei tesori nascosti Il ruolo dei Cercatori di Kociew e la nuova legge che premia la passione per il patrimonio storico. La scoperta non è soltanto un fatto archeologico, ma anche un esempio virtuoso di collaborazione tra appassionati e istituzioni. L’Associazione Kociewskie Poszukiwacze ha lavorato con tutte le autorizzazioni necessarie, segnalando immediatamente il ritrovamento al Conservatore dei Monumenti. Questo iter rappresenta un modello di rispetto e tutela del patrimonio culturale, un aspetto fondamentale per evitare il traffico illecito di reperti e per garantire un’indagine scientifica approfondita. Il portavoce Tymiński ha ricordato come dal 2027 entreranno in vigore nuove normative che prevedono premi in denaro per chi, con passione e competenza, contribuisce a scoprire e salvaguardare testimonianze storiche. Inoltre, i ritrovamenti spettano allo Stato, che provvede a conservarli e valorizzarli, in questo caso affidandolo al Museo Archeologico di Danzica, importante custode della memoria della regione. Il contesto culturale di Kociewie nella tarda età del bronzo Un territorio ricco di storie che ancora attendono di essere raccontate con rigore e fascino. La zona di Kociewie, nel Voivodato della Pomerania, è da tempo oggetto di studi archeologici che hanno già restituito al presente preziose testimonianze, tra cui piccoli bracciali “renali”, chiamati così per la loro forma particolare. Il recente rinvenimento si distingue per dimensioni e qualità, indicando forse una funzione e un significato diversi. L’area era presumibilmente interessata da culture antiche come quella della Lusazia, note per la loro ricca tradizione metallurgica e per l’uso di oggetti di prestigio come simboli di potere e di appartenenza tribale. Studi approfonditi sull’analisi chimica della lega di bronzo e sul contesto stratigrafico del ritrovamento potranno chiarire i contorni di questo complesso mosaico culturale, aprendo nuove piste per la conoscenza della tarda età del bronzo nell’Europa centrale. La strada davanti a noi: ricerche, ipotesi e il fascino del mistero Ogni scoperta apre nuovi interrogativi, e ogni interrogativo è una porta su un mondo perduto che aspetta di essere ri-scoperto. Questo braccialetto in bronzo, portatore di un passato ancora in gran parte misterioso, ci invita a riflettere su come l’uomo antico abbia plasmato la materia e il simbolo per raccontare se stesso. L’oggetto non è soltanto un segno tangibile di abilità tecnica, ma anche un messaggero silenzioso di storie di potere, identità e connessioni culturali, custodito per millenni dalla terra di Kociewie. Mentre gli specialisti si preparano a nuove analisi, il Museo Archeologico di Danzica si appresta a diventare la nuova casa di questo prezioso testimone, affinché tutti possiamo continuare a scoprire il profumo intenso del passato, in un abbraccio tra storia e bellezza che non smette mai di affascinare. https://stilearte.it/nel-bosco-scavano-per-20-centimetri-e-scoprono-bracciale-delleta-del-bronzo-perche-era-li-che-significato-poteva-avere-perche-cerano-due-fibule-rispondono-gli-esperti/ -
Lire austriache
Alan Sinclair ha risposto a un topic di Paolino67 inviato in Monetazione degli Stati Preunitari (1800-1860)
Ecco questo mi trova d'accordo @sdy82. Io cercavo degli heller austriaci e gli ho trovati in Polonia. Addirittura tutta la serie da 1 a 20 heller. Ma spesso vedo in vendita queste monetazioni in Germania e Francia. -
Nuove scoperte nell’Anfiteatro e nella domus a peristilio del sito archeologico di Amiternum, in Abruzzo Presentati i primi risultati della prima campagna di scavo condotta dal MuNDA - Museo Nazionale d’Abruzzo nell’Anfiteatro e nella cosiddetta “domus a peristilio” del sito archeologico di Amiternum, in Abruzzo. Sono stati presentati i primi risultati della prima campagna di scavo condotta dal MuNDA - Museo Nazionale d’Abruzzo nell’Anfiteatro e nella cosiddetta “domus a peristilio” del sito archeologico di Amiternum. L’intervento, avviato lo scorso luglio e protrattosi per circa un mese, rientra in un più ampio progetto di valorizzazione del Parco archeologico e ha permesso di esplorare zone mai indagate in precedenza. Grazie a un finanziamento della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, sono stati effettuati due saggi di scavo stratigrafico sia nell’anfiteatro dell’antica città romana sia nella “domus a peristilio”. Attualmente proseguono le operazioni di documentazione e rilievo, il lavaggio e la siglatura dei reperti, oltre alla loro prima catalogazione. Tra le scoperte più significative si segnalano tre ambienti della domus, due dei quali conservano tracce di intonaco dipinto e pavimenti a mosaico in bianco e nero, i muri di fondazione sia della domus sia dell’anfiteatro, e una piccola sepoltura infantile protetta da un coppo in terracotta. Le indagini hanno inoltre confermato che la domus fu realizzata in un’epoca precedente alla costruzione dell’anfiteatro, aprendo nuove prospettive sulla storia dell’antica città romana. “Altre future campagne di scavo ci permetteranno di avere un quadro completo dei monumenti”, ha dichiarato la direttrice Federica Zalabra, “estendendo le indagini e offrendo ai visitatori del Parco l’opportunità di vedere da vicino le scoperte”. Foto degli scavi e ricostruzioni 3D delle aree indagate. Ph. Credit MuNDA Scavi Scavi Parco Archeologico di Amiternum Scavi Ricostruzione in 3D https://www.finestresullarte.info/archeologia/nuove-scoperte-parco-archeologico-di-amiternum-abruzzo
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Ad Amiternum sono emersi la tomba di un neonato, un mosaico e muri di fondazione Nell’antica città sabina, che diede i natali a Sallustio, le ultime ricerche si sono concentrate sull’anfiteatro e sulla «domus a peristilio» Nel corso della prima campagna di scavo promossa dal Museo Nazionale d'Abruzzo dell'Aquila (Munda) al parco archeologico di Amiternum, situato presso San Vittorino e Preturo, frazioni del capoluogo regionale abruzzese, è stata rinvenuta una tomba con resti scheletrici di un neonato, oltre a frammenti di un pavimento a mosaico e alcune parti di muro di fondazione di edifici. L’antica città di Amiternum precedette di molto l’epoca romana: era uno dei principali centri dei Sabini, importante snodo commerciale tra il Tirreno e l’Adriatico. Venne conquistata dai Romani nel 290 a.C., e nel 268 a.C. acquisì lo «status» di «praefectura», e crebbe fino a contare decine di migliaia di abitanti. Nota anche per aver dato i natali allo storico Sallustio, fu sede di diocesi insieme con le città di Forcona e Pitinum. Dal V secolo d.C. in poi, andò incontro a un declino irreversibile, per poi scomparire nel XIII secolo. Le ricerche, effettuate grazie a un fondo della Direzione generale Musei del ministero della Cultura, si sono concentrate sull’anfiteatro dell’antica città romana e sulla cosiddetta «domus a peristilio», con l’obiettivo di ottenere una maggiore comprensione della storia e funzionalità di due monumenti importanti ma ancora poco conosciuti. Sono stati compiuti due saggi di scavo stratigrafico e attività di documentazione e rilievo, lavaggio, siglatura e pre-catalogazione dei reperti. Nella «domus a peristilio» sono stati individuati tre ambienti, due dei quali con pavimenti a mosaico. L'edificio, strutturato intorno a un’ampia corte rettangolare, presenta ambienti di varie dimensioni, decorati con mosaici e intonaci policromi. Nello spazio tra l’anfiteatro (datato dagli studiosi alla seconda metà del I secolo d.C.) e la domus sono emersi i muri di fondazione di entrambi gli edifici. In questa zona è poi stata rinvenuta la tomba di un neonato. I risultati dello scavo sono stati presentati in una conferenza stampa al Parco archeologico. «I dati acquisiti, ha detto nella circostanza Federica Zalabra, direttrice del Munda, ci permettono di comprendere meglio la cronologia, i rapporti e le dinamiche tra i due monumenti e ci confortano sul fatto che altre future campagne di scavo consentiranno di avere un quadro completo dei monumenti, estendendo gli scavi e offrendo ai visitatori del Parco la possibilità di vedere quanto scoperto dagli archeologi». https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/Ad-Amiternum-sono-emersi-la-tomba-di-un-neonato-un-mosaico-e-muri-di-fondazione
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10 centesimi V.E.III° cinquantenario 1911 "parzialmente rosso"
Carlo. ha risposto a un topic di Alan Sinclair inviato in Regno D'Italia: approfondimenti
Pazienza, si vede che non era destinata a me -
10 centesimi V.E.III° cinquantenario 1911 "parzialmente rosso"
Alan Sinclair ha risposto a un topic di Alan Sinclair inviato in Regno D'Italia: approfondimenti
Mi spiace, tutto da rifare quindi 🫤
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