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I contenuti con la più alta reputazione dal 09/27/25 in tutte le aree

  1. Spero di ravvivare questa sezione del forum presentando il mio ultimo acquisto della monetazione dei Camerlenghi. Classificata al CNI 2, Munt.2, è la Quadrupla del Camerlengo Barberini 1655 con l' Esergo senza la scritta ROMA. Proviene dell'asta NOMISMA 22 del Settembre 2002, lotto n° 1009.
    21 punti
  2. Ciao a tutti! Adesso andiamo ad occuparci di una questione che fino all’anno scorso non si poneva e che quasi nessuno di noi avrebbe mai immaginato. Sono già due volte che, in prima persona, mi capita di assistere a spiacevoli situazioni causate da immagini che – in teoria – dovevano soltanto essere elaborate da un’AI per rimuovere lo sfondo e migliorare la qualità, ma che invece, loro malgrado, hanno fatto un disastro e dato origine a malintesi. La prima volta si trattava di una banconota in vendita: l’elaborazione era talmente stramba da sembrare uscita dal taccuino di schizzi di Picasso. Fortuna che, dopo aver contattato la persona coinvolta, la faccenda si è chiarita subito - complice anche l’intervento di un gruppetto di numismatici, pronti a difendere (sì, ma in modo pacifico e civile) ogni banconota come se fosse l’ultima reliquia del mondo conosciuto. La seconda volta, invece, si trattava di una moneta ed è successo qui sul forum. A parte un paio di soggetti, nessuno ha avuto la minima voglia di chiarire l'accaduto con un briciolo di buona volontà e, come un copione ormai stanco, la discussione è degenerata in accuse ed insulti travestiti da opinioni. In entrambi i casi, è stato poi spiegato che era stato utilizzato un programma per rimuovere/modificare lo sfondo, aggiungere un testo o aumentare la luminosità. A questo punto, ho pensato fosse arrivato il momento di fare chiarezza e tirare le prime somme. Ci sono tre IA di punta che, bene o male, abbiamo a disposizione sui nostri dispositivi: ChatGPT, Gemini e Copilot. Le ho utilizzate per documentare il metodo con la stessa procedura, in modo da garantire la replicabilità dei risultati. Il prompt usato è stato sempre lo stesso "remove background noise and improve image quality" (rimuovi il rumore di fondo e migliora la qualità dell'immagine) in inglese, perché tanto le AI traducono tutto ciò che gli diamo in pasto, e così ho cercato di eliminare possibili fonti di errore. Iniziamo con una moneta che mi hanno dato di resto: qui l'immagine originale, scattata mettendo la moneta su di una bella tovaglietta, come vedo spesso nelle foto postate sul forum per vari motivi. Non commento le foto di Copilot e ChatGPT, sono simili in quanto la base tecnologica è la stessa, ma sembra che abbiano creato una nuova valuta: l'"EurOvo". La foto di Gemini è più interessante: venuta benino, nevvero? Ma se guardiamo i dettagli, ecco che ci sono delle incongruenze. ============================ Parte seconda: Che c'hai mille lire? Copilot e ChatGPT anche qui hanno dato risultati… patetici (come per la banconota citata in apertura che era una catastrofe simile) Gemini anche qui sforna un'immagine migliore e la natura della banconota è rimasta inalterata - con tutti i difetti e le pieghette - ma come prima da non vedere da vicino: Gli ingrandimenti delle firme dell'Azeglio e delle scritte che vengono in parte storpiate o del tutto omesse: 6 OENHAIO 1882 ? Il leone del contrassegno poi guardatelo con calma, cliccando sulle immagini, queste si ingrandiscono. ============================ Concludendo: morale della favola? In un'altra discussione sono state richieste "foto nitide [...] non “artefatte/modificate/elaborate con qualsivoglia programma informatico” (Cit. @oppiano): devo dire che le immagini che io posto da sempre sul forum sono tutte modificate al piccì, come minimo per es. ritagliate. Ed allora come facciamo? I programmi che uso io non hanno (almeno fino ad adesso) funzioni AI e gli strumenti sono meri attrezzi digitali. Ma posso esserne veramente sicuro? Devo confrontare adesso l'immagine pre- e post-produzione per determinare eventuali modifiche indesiderate? Come sempre, bisogna stare al passo con il mondo che cambia: ieri come oggi ci sono trappole ovunque. Conoscerle è l’unico modo per evitarle, ma non tutti hanno la stessa dimestichezza con le nuove tecnologie - e questo non è certo un difetto, ma solo una realtà da accettare. Ricordo per l'occasione il motto “in dubio pro reo”, anche perché vedo che questo è un trend che sta avanzando. Chi non era al corrente di quanto descritto sopra ed ora ha letto il mio post, adesso ha a disposizione una rosa di informazioni ed esempi che spero possano facilitare in futuro sia l'analisi che il giudizio. njk 😁
    16 punti
  3. Buongiorno, sperando di fare cosa gradita, allego una recentissima decisione della Corte di Cassazione Penale (n. 32166 depositata il 29 settembre 2025) sul tema del legittimo possesso dei beni di interesse numismatico. Al di là del richiamo di principi già noti e a più riprese affermati dalla giurisprudenza, la decisione pare offrire un interessante spunto di riflessione laddove statuisce che: "Invero, questa Corte (Sez. 3, n. 45983 del 12/11/2021, De Falco, cit.) ha chiarito che, con riferimento ai beni provenienti dalle collezioni numismatiche, non può non tenersi conto del fatto che il codice Urbani conferma implicitamente la possibilità che i beni di interesse culturale siano posseduti da soggetti privati, in particolare qualora il Ministero competente non abbia dichiarato di interesse culturale le cose, in quanto aventi caratteristiche di eccezionalità. In questi casi devono considerarsi incluse le collezioni numismatiche, delle quali risulta lecito il possesso se acquistate presso rivenditori commerciali od altri collezionisti, [...]. Nel caso in esame, tuttavia, il giudice dell'esecuzione ha spiegato che le monete riferibili all'area di circolazione italiana, delle quali si chiedeva la restituzione, fossero prive di documentazione tale da comprovarne l'acquisizione attraverso canali commerciali regolari secondo la vigente normativa (tramite commercianti dotati di registri di carico e scarico per il commercio di cose antiche)". In buona sostanza la Corte, pur confermando il provvedimento di confisca che aveva attinto l'imputato, ha precisato che se quest'ultimo fosse risuscito a dimostrare di aver acquistato le monete attraverso canali di vendita regolari (e, dunque, fosse stato in possesso della relativa documentazione) avrebbe potuto (verosimilmente) ottenere la restituzione delle stesse. Buona lettura. Cass. pen. sez. III 29 settembre 2025 n. 32166.pdf
    12 punti
  4. Non credo di aver vissuto una giornata così di numismatica, un mix di emozioni, sentimenti, valori, tecnica, professionalità, grandi competenze, dialogo, confronto ma anche tanto cuore, questa è’ stata Milano Numismatica con condivisione tra Associazioni, autori, relatori, giovani, Premi, servizio per gli altri, un applauso e un grazie a tutti i partecipanti di questa splendida giornata di numismatica che sicuramente ricorderemo !
    10 punti
  5. oggi mi sono regalato queste opere..e con queste sono a 970 volumi...
    10 punti
  6. Buonasera, condivido volentieri questo splendido esemplare così descritto in Catalogo con relative foto: NAPOLEONE I (1804-1814) 1 Centesimo 1808 B, Bologna Pagani 73 Mont. 120 Gig. 234 Cu 2,26 g 19,2 mm proveniente dall'asta Varesi, Auction 84 del 18-19 Nov 2024 - Lotto 1014 e gentilmente cedutomi da un "agguerrito" Lamonetiano cui va la mia stima.
    9 punti
  7. Lotto 1882 - Asta Gadoury - Auction XIX – Monaco 2025 - 4/10/2025 Vittorio Emanuele III 1900-1946 Prove e Progetti 10 Centesimi 1919 PROVA Roma, Ape, Cu 5.44 g. Ref : Pagani Prove n. 350, Luppino n. PP272 Grading : SP 66 RB Conservation : FDC. Rarissime https://www.biddr.com/auctions/gadoury/browse?a=6119&l=7522364 https://www.pcgs.com/cert/57625209
    9 punti
  8. Cari amici, il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio vuole presentare ed invitarvi all'evento MILANO NUMISMATICA 2025, evento che quest'anno abbiamo fortemente voluto condividere con ben 4 altre importanti realtà associative ( NIP, ANIT, CNI e col Patrocinio di FICN ) col fine di creare il 25 ottobre 2025 un momento di confronto, dialogo e condivisione con chi ama la nostra comune passione che è la numismatica. L'evento si terrà come al solito all'Hotel Sina de la Ville, Via Ulrico Hoepli 6, Milano, Sala Duomo, 1° piano. Milano Numismatica sarà condivisione ma anche come sempre un evento contenitore divulgativo/culturale per collezionisti, studiosi e appassionati di numismatica. Un service a favore della numismatica, del collezionismo numismatico, della cultura, dei valori, dei giovani con ben due Premi per loro, col Gazzettino di Quelli del Cordusio n.12 che verrà presentato dagli autori e che verrà consegnato ai presenti interessati in modo gratuito quel giorno come consuetudine del Gruppo Numismatico di Quelli del Cordusio. Numerosi e autorevoli relatori provenienti da altri ambiti associativi ci accompagneranno durante la giornata numismatica. Seguirà il Workshop sui tavoli tematici condotti da Professionisti esperti della NIP sulla conservazione e qualità delle monete. Essendo i posti limitati si prega prenotare in modo sollecito per essere sicuri di poter partecipare all'evento. Vi allego la locandina di MILANO NUMISMATICA 2025 con programma e info nell'attesa di potervi vedere e salutare quel giorno. Mario Limido Responsabile Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio
    8 punti
  9. Dato che mi chiedi (giustamente) da dove discende l'ipotesi che ho esposto al post #23 di questa discussione, ti spiego. L’esperienza mi insegna che le sentenze non riportano mai tutti i fatti che hanno caratterizzato l’iter processuale, ragion per cui molto spesso alcuni passaggi motivazionali, agli occhi del lettore che di quel processo non è stato parte (come il sottoscritto), possano risultare contraddittori o, peggio, illogici. Poiché mi rifiuto di credere che la decisione contenga una contraddizione tanto macroscopica come quella evidenziata da @gioal , mi sforzo di leggere “tra le righe” della motivazione. Ciò premesso, la mia interpretazione non può che fondarsi solo ed esclusivamente sui seguenti dati testuali. Nella parte in “fatto” della pronuncia si legge che: “Deduce ancora la difesa che il privato può rivendicare la proprietà dei beni archeologici, che si presumono di proprietà statale, fornendo la prova che […] c) i reperti siano stati acquisiti in epoca anteriore alla entrata in vigore della legge n. 364 del 1909, ad eccezione del collezionista, per il quale non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato. Pertanto, essendo il ricorrente un collezionista numismatico ed avendo prodotto fatture di acquisto di esemplari numismatici, che ne comprovano l'acquisto attraverso legittimi canali, diversamente da quanto affermato nella ordinanza impugnata, il giudice dell'esecuzione avrebbe dovuto disporre la restituzione al ricorrente di tutte le monete, dal momento che le fatture di acquisto prodotte erano idonee a provare il legittimo possesso da parte del ricorrente di tutti i reperti”. In definitiva, sembrerebbe che una delle argomentazioni spese dalla difesa sia stata la seguente: (i) la presunzione di appartenenza allo Stato non si applica al collezionista; (ii) il ricorrente è un collezionista, qualità che ha comprovato di possedere attraverso la produzione di fatture di acquisto di esemplari numismatici (si badi, non è specificato “degli esemplari di cui si chiede la restituzione”); (iii) quelle fatture, poiché documentano l’acquisto di esemplari numismatici (si, ma di quali, mi domando), sono idonee a provare il legittimo possesso di tutte le monete (e, quindi, devo desumere che si intendesse sostenere, anche di quelle che detta documentazione di acquisto non possedevano). Secondo me, ciò che traspare dalla lettura è che la documentazione di acquisto fornita dalla difesa fosse esclusivamente finalizzata a provare che l’imputato fosse aduso all’acquisto di monete e, quindi, che fosse un collezionista, così da poter legittimare il possesso anche di monete che – pur presenti in collezione – risultavano tuttavia prive di documentazione comprovante l’acquisto (interpretazione che risulterebbe pure coerente con la premessa svolta dalla difesa che, come ricordato sopra, tra le altre cose deduceva che al collezionista “non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato”). Perché altrimenti non enfatizzare espressamente la circostanza (probabilmente dirimente) che la documentazione fornita fosse riferibile proprio alle monete oggetto di sequestro e successiva confisca? E che lo scopo della documentazione fornita dall’imputato fosse, evidentemente, quello di provare la qualità di collezionista piuttosto che di provare l’acquisto delle specifiche monete non restituitegli, lo si evince ulteriormente – a mio avviso – dalla posizione che la Corte prende sul punto, affermando che: “1.3. Neanche è persuasivo il riferimento alla figura del collezionista numismatico, che il ricorrente afferma e documenta di essere”. E’ la stessa Corte, in altri termini, a raccontarci che il ricorrente ha documentato di essere un collezionista ma non anche di aver acquistato legittimamente pure quegli esemplari che, presenti nella sua collezione, sono tuttavia risultati privi di documentazione di provenienza. Magari le mie sono solo elucubrazioni mentali. Una cosa però è certa: la Corte non scrive da nessuna parte che l’acquisto tra privati non vale a conferire legittimità al possesso dei reperti. Non lo dice neanche il Codice dei Beni Culturali, come giustamente qualcuno in questa discussione ha già fatto rilevare. Saluti.
    8 punti
  10. Buona domenica, condivido volentieri uno degli ultimi acquisti entrati in raccolta. Trattasi di una Doppia del 1767 di Carlo Emanuele III esitato in asta Nomisma Spa 74 del 5-6/9/2025 con il Lotto 1748 così descritto in Catalogo: Carlo Emanuele III (1755-1773) Doppia 1767 - Nomisma 123 (indicato R/5 senza alcuna valutazione per ogni conservazione!) AU (g 9,63) RRRRR Col 1761 ed il 1768, il millesimo 1767 risulta il più raro di tutta la serie delle doppie che va dal 1755 (probabilmente l'anno più comune) al 1772. Anche se non sono note le tirature dei singoli anni sicuramente ne vennero battuti pochissimi esemplari di cui questo rappresenta sicuramente il migliore apparso. Grading/Stato: SPL. Ex Nomisma Aste Srl n. 6 4/5/2024, lotto 552. Ex Nomisma Spa n. 68 2/9/2023, lotto 1181. Ex Gadoury 15/10/2022, lotto 719: Carlo Emanuele III Secondo Periodo 1755-1773. Doppia Nuova, Torino, 1767, AU 9.65 g. Ref : Cud. 1053l (R10), MIR 943, Biaggi 808i, Fr. 1105. Conservation : NGC AU 55. Rarissime. Top Pop: le plus bel exemplaire connu.
    8 punti
  11. Salve. Ho pensato di pubblicare questo mio Ducato 1684 di Carlo II. Gr. 28,10. A me non sembra male. Cosa ne pensate? Grazie.
    8 punti
  12. Regno di Sardegna, i primi francobolli furono emessi l’1 gennaio 1851, tre valori da 5, 20 e 40 centesimi con l’effigie di Vittorio Emanuele II in stampa litografica, senza filigrana. L’assenza di filigrana dette origine a numerose falsificazioni tra le più note furono i falsi di Genova e quelli di Ginevra. Dal punto di vista collezionistico i falsi d’epoca hanno un loro interesse e quindi un certo valore di mercato, il vero problema sono i falsi e le riproduzioni recenti come quelle che si vedono in vendita su ebay con un valore di mercato zero. Qui sotto le quotazioni di catalogo dell' Unificato di qualche anno fa: Vi sembra possibile che su eBay un 5c sia venduto a € 69.94 ....??😳?? .. ovviamente senza nessun certificato peritale. Esemplare in foto sotto: Vi meraviglierete quante persone ci cascano.. il motivo..? Un misto di ingordigia e ingenuità che fa quasi rabbia, ma quello che piu' mi fa arrabbiare e' la spregiudicatezza di chi li vende ben conoscendo le debolezze dell’animo umano e infangando questo hobby. Questa discussione è stata aperta come warning a questa problematica, diffidate delle occasioni troppo occasioni, il materiale che non vale nulla a volte puo' divertire di piu'.
    7 punti
  13. Buonasera, condivido volentieri uno degli ultimi esemplari entrati in raccolta. Si tratta di un 10 soldi del 1811 (Venezia), naturalmente in argento (0.900) e dal peso di 2,49 grammi. D/ NAPOLEONE IMPERATORE E RE Testa nuda a destra, in basso 1811 R/ REGNO D'ITALIA Corona ferrea radiata; in basso 10 SOLDI / V Contorno: stellette in incuso. Saluti.
    7 punti
  14. Il 14 gennaio del 1786, Cesare Coppola scrive al re Ferdinando IV sottoponendogli un problema in zecca: Gaetano Basile si duole per la cattiva qualità dell'acciao col quale sono costruiti i coni che spesso si rompono creando ritardi nella coniazione e un'impressione delle monete non soddisfacente. Pertanto, il maestro si zecca chiede al re di autorizzare il Basile a poter scegliere l'acciao - di qualità migliore di quello sinora adoperato - presente nella Regia Dogana. Non è dato sapere se il problema venne risolto o meno e neppure quando ebbe origine. ANSA: Ministero delle finanze, busta 2136 P.S. Un fatto simile accadde nella zecca felsinea del XVIII secolo (se ricordo bene) dove anche qui la qualità dell'acciao dei coni risultava scadente, pertanto i gestori della zecca chiesero di acquistarlo in Francia, sebbene il costo fosse elevato. Chimienti nel libro La zecca di Bologna e le sue macchine lo spiega egregiamente.
    7 punti
  15. Buongiorno, Un raro centenionalis di Vetranio battuto per confermare il suo appoggio a Costanzo II durante la crisi con Magnentius e suo fratello Decentius. La legenda Hoc Signo Victor Eris dimostra appunto la sua lealtà all'imperatore e alla dinastia (quello che ne rimaneva dopo l'eccidio) costantiniana. Una moneta che non potevo mancare, non solo per l'alta conservazione, ma soprattutto per inserirla nel set che ho messo insieme relativo a quel periodo. Volevo chiedere inoltre se Vetranio avesse battuto una moneta con il Chi-Ro, tipo quelle di Magnentius, Decentius e dello stesso Costanzo (quella di Poemenius per intenderci). La moneta pesa 5.72 g per 26 mm Grazie. Atexano
    7 punti
  16. Ho conosciuto marco 10 anni fa. Mi colpì fin da subito la determinazione, la passione, quel sacro fuoco che ardeva in lui quando parlava di monete. Doti non certo comuni in un ragazzo (allora) di 24 anni. In questi 2 lustri nei quali ho avuto il piacere di crescere numismaticamente e alimentare questa passione comune accanto a marco, ho imparato a conoscerlo meglio e ad apprezzare alcune doti umane ancor meno comuni di quelle professionali. Perché se è vero che la curiosità di marco lo ha portato negli anni a padroneggiare e destreggiarsi in spazii ben più vasti di quelli (già vastissimi) numismatici, non sono mai MAI venute meno da parte sua la gentilezza, la disponibilità, la pacatezza. e, in questo ultimo tremendo periodo, la forza d animo e una incrollabile capacità di sorridere e combattere ogni giorno con tutta la tenacia (tantissima) di cui era provvisto. Quando si spegne una vita così giovane non ci sono parole che possano darci pace. Quello che possiamo fare è alzarci in piedi e ricordarlo per tutto quello che di bello e buono ha seminato nel breve volgere della sua vita. oggi piango un amico. Ciao marco ti voglio bene.
    7 punti
  17. Non so se lo avevo già postato. Se lo fosse, pazienza! Ferdinando II di Borbone (1830-1859) Tornese “UNO E MEZZO” 1838.
    7 punti
  18. Mercato di monete e francobolli a Milano, parco Novegro https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/eurofil-5/
    7 punti
  19. Ricordo del Convegno Numismatico di Annecy 2025 .
    7 punti
  20. Egregi "la monetiani". Anche quest'anno vi presento la manifestazione VENEZIA NUMISMATICA in qualità di referente, giunta alla sua X^ edizione, che si terrà il giorno 11 ottobre 2025, dalle 9.00 alle 17.00, sempre presso il Novotel, sito in Via Ceccherini 21, immediatamente adiacente all’uscita Castellana della Tangenziale di Mestre.. La formula è la medesima che è sempre apprezzata dal mercato: sicurezza e qualità. Quest'anno abbiamo ricevuto anche il patrocinio della NIP, che ha inserito la manifestazione Venezia Numismatica tra quelle consigliate, richiamate nella pagina FB dell'Associazione a cui mi fregio di appartenere ormai da 15 anni https://www.facebook.com/peritinip Saranno presenti anche le autorità del Comune di Venezia per l’inaugurazione, Comune che ha concesso anche il patrocinio alla manifestazione. L'appuntamento, che si rinnova dal 2016, è diventato un appuntamento apprezzato per : - la signorilità dell'ambiente; - la qualità dei commercianti presenti; - la possibilità di potersi godere la visione delle monete senza la preoccupazione e la concitazione presente nelle altre manifestazioni. A tal proposito alcune considerazioni. La SICUREZZA per noi è il VALORE ASSOLUTO. Gli episodi che hanno toccato tanti commercianti, me compreso, mi hanno spinto, due anni fa, ad adottare una procedura di registrazione all'evento, oltre a potenziare la presenza della Vigilanza armata. Questa procedura, a parte qualche naturale diffidenza, è stata non solo compresa (perché fatta a tutela di tutti coloro che accedono alla manifestazione), ma anche appoggiata. A titolo informativo due anni fa tutto questo insieme di iniziative e di procedure ha permesso di individuare e monitorare due soggetti sospetti che sono stati controllati dalle Forze dell'Ordine presenti, e che si sono allontanati senza ulteriori problematiche. Mentre l’anno scorso un soggetto, straniero, che non ha voluto fornire le sue generalità, non è stato fatto entrare. Il sito di appoggio per la registrazione è numismaticaitalia.com, dove ci sarà un'apposita sezione dedicata e dove sono annotate le indicazioni logistiche per poter arrivare al sito nella maniera più consona. Ringraziamo Imago7, https://imago7.it con la sua titolare Antonella Bruno, azienda specializzata nell'organizzazione di eventi con molti famosi brand a livello nazionale ed internazionale che ci supporta per la parte comunicazione e social. Ci sarà anche una sezione culturale, seguita dal Sig. Giuseppe Magnabosco, con due memorie, della quale inserirò il programma e che si terrà sempre nell’adiacente Sala Firenze. Sempre a disposizione e tenetevi in contatto!!! Stefano Palma – alias Sivis
    7 punti
  21. Su questo forum si è molto discusso se le monete napoletane in rame fossero di rame puro o di bronzo. In questo caso le carte sono rivelatrici. Cesare Coppola, maestro della zecca di Napoli, il 20 febbraio 1785 descrive l'impellente bisogno della "rifazione della moneta di rame" poiché circola sfigurata e logora ed è causa di risse. Nel lungo documento, il Coppola nell'argomentare la richiesta - tra le altre cose - riporta un elemento a noi importante risultante dalla proposta del colonnello di artiglieria Michele Castagna di utilizzare, per la coniazione della nuova moneta, i cannoni in bronzo in disuso presso la Regia darsena. Questo lo stralcio di documento. ASNA, Ministero delle finanze, busta 2136.
    7 punti
  22. Nuovo arrivo in collezione, nonostante i 106€ al grammo 😰
    7 punti
  23. Ciao @Gallienus, A me lascia molte perplessità. Bordo irregolarissimo, impreciso e assente. Gli incusi sono fatti molto male, imprecisi, deboli e poco impressi. Il modellato mi pare approssimativo e questo a prescindere dalla bassa conservazione; osserva la base della legenda al D/, dovrebbe essere dritta, netta, invece è approssimativa e incerta (il bordo poi al D/ è imbarazzante, guardala bene, da sx c'è [ma è davvero minimo] fino a scomparire e fondersi con la dentellatura proprio nella zona D'ITALIA). Se fosse incastonata, non dovrebbe avere compromesso gli incusi, tanto meno il bordo. dettaglio della legenda al D/. Guarda la base della A finale
    7 punti
  24. Ecco la risposta da parte del museo Filangieri, speriamo bene...
    6 punti
  25. Ci tengo davvero a spendere qualche parola a margine di questo Milano Numismatica che si riconferma anno dopo anno un evento cruciale e preziosissimo per la Numismatica italiana che grazie a Mario @dabbene, Marco @El Chupacabra e tutta la squadra di Quelli del Cordusio gode a mio avviso di ottima salute e di una folta nuova generazione di appassionati. Iniziative come il dono della moneta ai giovani e del libro sono a mio avviso veramente speciali, oltre che perché uniche nel loro genere, anche perché destinate a gettare tanti semi da cui verranno altrettante generazioni future di appassionati numismatici. Milano Numismatica però non è solo questo, è anche una comunità viva che si ritrova nel reale a parlare della passione che ci accomuna tutti. Ne approfitto per un saluto ai tanti amici conosciuti in questi anni e in particolare a Luca e Niccolò @nvmisplacentia@jaconico Grazie davvero per tutto quello che avete costruito! Un grande grazie inoltre alla N.I.P che con il premio Giovani Numismatici, che sono stato onorato di ricevere, dimostra un'attenzione speciale per la divulgazione della Numismatica ed il suo futuro tra i più giovani. E qui il motto di Quelli del Cordusio direi che ci sta benissimo! Ad altiora... grazie ancora di tutto!
    6 punti
  26. Discussione che, dopo la cancellazione da parte di @Davide1120 di quasi tutti i suoi post, non ha senso mantenere aperta. Si tratta di un comportamento fortemente scorretto, e nel caso l'utente in questione voglia continuare a frequentarci, lo invito a non ripeterlo in futuro, altrimenti il CdC non potrà esimersi dal prendere provvedimenti.
    6 punti
  27. Tutto risale all'Impero Romano: l'unità di peso base nel sistema romano era la "libra pondo" (o semplicemente libra), che corrispondeva a circa 327 grammi. parola "libra" indicava una bilancia, mentre "Pondo" era invece un avverbio che significava "a peso". Dopo la partenza dei romani dalla Britannia, il sistema monetario e di pesi da loro lasciato influenzò profondamente i regni anglosassoni, e il concetto di "sterlina" (pound sterling) nacque come un'unità di conto, definita come una massa d'argento di alta purezza ("sterling silver") del peso di una libbra; in pratica, la "sterlina" non era una moneta fisica, ma un valore. Quel valore era rappresentato da una libbra d'argento. Questa connessione è resa chiara dalla suddivisione della sterlina: 1 Pound (£1) = 20 Shillings = 240 Pence (questo era il sistema pre-decimale, in vigore fino al 1971). Ma la moneta fisica più comune e importante per secoli fu il penny (plurale: pence). Il penny era una moneta d'argento, e la relazione era questa: per coniare 240 penny (che formavano 1 sterlina), si usava esattamente una libbra d'argento. Quindi: 1 libbra (peso) d'argento = 1 Pound Sterling (valore) = 240 penny (monete fisiche). Il Simbolo "£": Deriva direttamente dalla lettera "L" corsiva, che sta per "Libra". Quindi, quando scriviamo "£", stiamo scrivendo in realtà una "L", l'abbreviazione dell'antica unità di peso romana, e la parola inglese "pound" (che significa sia l'unità di peso che la valuta) deriva dalla seconda parte dell'espressione latina "libra pondo", ovvero "pondo" (a peso); in sostanza, "pound" è l'evoluzione germanica di "pondo". La storica "libbra d'argento" (che dà il nome alla sterlina) e la "Sovrana d'oro" (la sterlina in oro) furono legalmente e deliberatamente ancorate attraverso il rapporto bimetallico del 1816: per legge, il rapporto fu fissato a 1 : 15,066. Ciò significa che 1 grammo d'oro era valutato legalmente come 15,066 grammi d'argento. Una libbra (Tower Pound) equivale a circa 349,9 grammi di argento sterling (a 925/1000 di purezza), e quindi contiene 349,9 * 0,925 = circa 323,7 grammi di argento puro. Per trovare la quantità d'oro che valeva quanto quella libbra d'argento, dividiamo il contenuto d'argento per il rapporto legale: 323,7 grammi d'argento / 15,066 = 21,48 grammi d'oro puro. Una 'Sovrana' piena contiene 7,3224 grammi d'oro puro, e quindi 21,48 grammi (oro equivalente) / 7,3224 grammi (per Sovrana) = 2,93 Sovrane; questo numero (2,93) è praticamente 3; la piccola discrepanza è dovuta all'evoluzione dei tipi di libbra usati (la Tower Pound fu sostituita dalla Troy Pound). Una libbra d'Argento era quindi equivalente a circa 3 Sovrane d'oro. In sintesi, la riforma del 1816 mantenne il nome "Sterlina" e l'unità di conto, ma ne cambiò la base materiale dall'argento all'oro. La Sovrana d'oro divenne la nuova pietra di paragone, e il suo rapporto con l'antica libbra d'argento fu calcolato matematicamente, creando un ponte perfetto tra il vecchio sistema dell'argento e il nuovo sistema dell'oro. Riepilogando: Perché si chiama Sterlina/Sovrana? Per un motivo storico: era la moneta che rappresentava il valore di una sterlina d'oro sotto il Gold Standard; fu coniata per la prima volta nel 1489 sotto il re Enrico VII d'Inghilterra, e il nome "Sovereign" (Sovrano) era un riferimento al ritratto del monarca impresso sulla moneta, simbolo del potere e della stabilità del regno. La "Sterlina Oro" che tutti conosciamo, comunque, fu coniata per la prima volta nel 1817, con il famoso disegno di Benedetto Pistrucci che ritorna San Giorgio e il Drago sul rovescio. Questa è la moneta identica, per peso e contenuto d'oro (7,3224 grammi), a quelle coniate oggi. È una moneta a tutti gli effetti? Sì, è una moneta a corso legale a tutti gli effetti. La mancanza di un valore nominale stampato è un dettaglio formale; il suo valore nominale è stabilito per legge (£1), e il suo status di moneta la distingue da un semplice lingotto, conferendole importanti vantaggi fiscali per gli investitori e i collezionisti. PS: Il controllo che scade ogni tot secondi (uso una VPN) è una rottura di p@lle mostruosa: ho dovuto reinserire tutto il messaggio perchè il sistema mi ha richiesto di confermare che non sono un robot
    6 punti
  28. Ricordiamolo così nell’ ultimo e struggente saluto oggi a Marco in una chiesa gremitissima. Che sia un esempio positivo per i giovani da seguire per i valori che aveva.
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  29. Posto i miei ultimi acquisti, due denari di Caracalla, uno da adulto ed uno da fanciullo, ogni parere e’ ben accetto. grazie
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  30. Buongiorno Monetiani, in questa giornata uggiosa cosa fare di meglio se non visitare un convegno. Sono stato al BergamoFil a Chiuduno in provincia di Bergamo. È sicuramente più incentrato sui francobolli , ma qualche banchetto numismatico c'è. Convegno da quello che ho visto organizzato bene e con bei spazi espositivi. Purtroppo come mi hanno fatto notare i commercianti stessi , l' affluenza di pubblico, è stata abbastanza scarsa. Volevo condividere cmq il mio acquisto un 10 centesimi Birmingham in rame del 1894 per fare l' accoppiata con quello del 93 preso qualche tempo fa. Spero vi piaccia. Buon sabato a tutte e tutti.
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  31. Conosciuto più di 10 anni fa, 18 per la precisione. Si era unito al CGN nelle prime ore, era fiero dei suoi pezzi e della collezione del nonno. Ricordo quanto fosse fiero dell’eredità di una medaglia in oro di Vittorio Emanuele III, ma anche di altri pezzi. Ricordo un viaggio con lui, a Roma, alla Banca d’Italia, ospiti di Giovanna. Mi rattrista molto sapere che combatteva da tempo contro un brutto male e che a 34 anni ci ha lasciato. Che la terra ti sia lieve. Un giorno triste. NM
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  32. Sempre più difficile trovare monetine nelle ciotole, se poi sono minuscole e in rame la ricerca diventa più difficoltosa Trovata in una ciotola a 3 pezzi un euro, ho dato 50 cent perchè ho preso solo questa, su per giù piccola quanto un eurocent, Bolivia 1951, un boliviano.
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  33. Chissà se anche questa non arriva al BB 😀
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  34. Salve a tutti, volevo presentarvi l'ultima arrivata in collezione Detto ciò ci metterei un punto o un punto e virgola 😀
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  35. Nel corso dei miei quasi 20 anni di frequentazione di questo forum, più di qualche volta mi è successo di imbattermi tra le varie sezioni di Lamoneta in discussioni in cui vari utenti condividevano monete di grande importanza numismatica e che hanno richiesto anche ingenti sforzi economici per i fortunati collezionisti che le hanno sapientemente aggiunte alle loro raccolte. Ma la moneta che qui Daniele ci mostra, per me va collocata in una categoria a parte. La straordinaria eccezionalità di questo pezzo va incasellata sotto svariati aspetti: in primis la sua magnificenza: la quadrupla è per antonomasia il "masterpiece" per ogni collezionista di monete papali e riuscire ad aggiungere questo modulo nella propria raccolta è senza dubbio sinonimo di collezione avanzata e matura. In secondo luogo per la sua esimia rarità: questo pezzo, come già segnalato da @DARECTASAPERE, proviene dall'asta Nomisma del 2002 e in questi 23 anni altri esemplari non se ne sono visti (quella della NAC 104 del 2017 è la variante con la scritta ROMA in esergo, Munt 1), così come possono ritenersi assolutamente sporadiche le apparizioni precedenti; ora sono lontano dai "sacri testi" ma appena riesco proverò a fare una ricerca mirata sugli analoghi esemplari passati in asta in passato. Ed infine, ma certamente non di minore importanza (soprattutto in questo periodo della Numismatica), la sua altissima conservazione: una moneta praticamente intonsa che consente di apprezzare ancora di più tutti i dettagli di questo eccezionale pezzo. Caro Daniele, che dire? Ti confermi ancora una volta "magister" sulle monete con l'ombrellino (come le chiami tu!). Ma in questo caso hai fatto veramente il botto! Complimenti!
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  36. Gli amministratori del forum hanno ben altro a cui pensare. Posso assicurare che, salvo casi eccezionali (ad esempio se viene mostrata una moneta rubata), non hanno il benché minimo interesse a sapere dove un utente ha acquistato le proprie monete e da chi… Continuiamo, comunque, ad attendere fiduciosi foto non alterate delle sue monete.
    6 punti
  37. Sigillo doganale ottocentesco del ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. Se ne conoscono con la denominazione delle tre sedi doganali del ducato.... Parma 1 Piacenza 2 Guastalla 3 Mario
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  38. Allora, cerchiamo di spiegarci per bene. Il graffio sull’1 si trova su diversi tipi di falsi, anche più pacchiani di questo (come ben dimostra l’esempio linkato da Oppiano che basta vederlo specialmente al dritto per smascherarlo). Di per sé quindi, la presenza di questo particolare (il graffio per l’appunto) non lo trovo fattore dirimente per giudicare l’autenticità (Esempio: se venisse pubblicato, ma con foto poco chiare, un esemplare autentico che presenta un graffio similare proprio in quello stesso punto, cosa facciamo? Lo bolliamo come falso già solo per la presenza del graffio?) Punto due. Diciamo che non è la solita patacca sfacciata: il colore del metallo, l’usura e l’aspetto generale lo rendono in apparenza non così pacchiano, tanto è vero che ha comunque fatto abbassare la guardia a diversi utenti che non sono proprio novizi; Anche il FERT in incuso non è reso in maniera così elementare (basta guardare il confronto che ho inserito con le foto: le rosette sono mal impresse mentre si è cercato di restituire al FERT incuso le grazie del lettering) come invece lo troviamo nelle solite riproduzioni da bancarella, come questa attualmente sulla baia e sempre col graffio (non taglio!) sull’1. https://ebay.us/m/hG1G6s Rimango sempre perplesso invece sul fatto che si possa imputare all’incastonatura il bordo sfuggente e decentrato con gli incusi imprecisi. Lo avevo già espresso nel mio intervento: Men che meno una “fresatura”, che a mio parere avrebbe generato danni molto più evidenti. Poi il contorno è quello che è… il fatto che fosse così sottile e sfuggente poteva essere il vero “campanello d’allarme” per esaminarla con più attenzione. “Eccezionalmente ben fatta” mi pare esagerato, però che non sia il solito falso raffazzonato e pacchiano, questo si, obiettivamente glielo concedo
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  39. Per ora è ancora possibile verificare l'autenticità confrontando i falsi con gli originali. Qui sotto posto un esemplare autentico per confronto e condivisione: è in bassa conservazione, ma accontentiamoci, dopotutto è un R3:
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  40. Per me curiosità, altrimenti le piastre sarebbero tutte varianti, in una raccolta di sole piastre avere anche le curiosità va bene per capire come funzionava la zecca, questa piastra insegna che si sono presi cura di correggere e allineare la data e come questa tante altre sono testimonianza dell'attenzione degli operatori.
    6 punti
  41. Buongiorno, Le suggerisco, prima di dare dei "fenomeni" a coloro i quali hanno commentato le foto da Lei stesso postate, di pubblicare delle foto che non siano artefatte/modificate/elaborate con qualsivoglia programma informatico. Solo per completezza informativa, aspettiamo la foto anche degli slab e i dettagli ai quali Lei ha fatto cenno: il prezzo non c'interessa (è affar suo) ma "dettagli, foto e info sul commerciante" possono arricchire la discussione e possono consentire di giungere a un responso diverso rispetto a quello che Le è stato fornito. Un saluto e a presto.
    6 punti
  42. È tragico che se ne sia andato portando seco una simile rarità: stanotte non chiuderò occhio. Un personaggio così umile e ben disposto: che perdita!
    5 punti
  43. Pubblico una "seconda edizione" del testo pdf. I contenuti sono sostanzialmente gli stessi, ma ho corretto alcuni errori, spiegato meglio alcuni passaggi che mi sembravano criptici e rivisto l'impaginazione Storia delle monete repubblicane.pdf
    5 punti
  44. Buongiorno @Carlo., scusa il ritardo nel riscontrarti. Se può essere utile: "Se dopo l’operazione di tornitura della punta del conio vergine, lo stesso non viene lucidato a regola d’arte sulla sua superficie rimarranno delle tracce dei cerchi concentrici lasciati dal tornio che saranno poi trasferiti alle monete" Un caro saluto.
    5 punti
  45. Una coppia di gradevoli 40 e 20 lire napoleonici saluta il forum
    5 punti
  46. Oggi ai funerali è stata forte la presenza di molti amici e persone legate da questa nostra passione. Il Don nell' omelia l 'ha definito "un Angelo ancor prima di salire al Padre".. Ci mancherà. Roberto
    5 punti
  47. Salve. Pubblico anche il mio Tornese UNO E MEZZO del 1832. In modo da fargli fare compagnia a quello di Domenico. Pesa gr. 4,53. Saluti.
    5 punti
  48. Buongiorno a tutti e buona Domenica, oggi inizio la giornata postando uno dei miei Cavalli Aragonesi, come al solito la riflessione che faccio ogni volta che tengo in mano una moneta è chissà chi e quante altre persone l'avranno tenuta in mano, chissà per quale acquisto sia stata spesa. Immagino che l'ignara massaia di Napoli e dintorni che la stava usando per la spesa, in questa giornata di 533 anni fa non immaginava nemmeno cosa stesse succedendo a migliaia di km di distanza sotto un altro Re di nome Ferdinando II e la sua consorte Isabella. Ebbene se avesse avuto le comodità di oggi avrebbe saputo online che: Fonte web. binews. It OCEANO ATLANTICO OCCIDENTALE – Nelle prime ore del 12 ottobre 1492 (secondo la cronologia di bordo), l’equipaggio della Pinta avvista una lingua di terra. È Rodrigo de Triana a lanciare il grido che attendevano da settimane. Poco dopo, Cristoforo Colombo sbarca dalla Santa María, seguito dalla Niña e dalla stessa Pinta: pone una croce, issa gli stendardi dei Re Cattolici e battezza l’isola “San Salvador”. Per gli abitanti locali, il nome era Guanahani. Cristoforo Colombo era convinto di essere arrivato nelle Indie Occidentali ma solo piu' tardi grazie ad un cartografo tedesco Martin Waldseemüller sulla base degli scritti di Amerigo Vespucci ci si renderà conto che si trattava di un nuovo continente al quale sarà dato proprio il suo nome latinizzato Americus. Ci sarebbero ancora tante cose da scrivere ma non vorrei annoiarvi, se volete sono ben accetti vostri apporti alla discussione. Saluti Alberto Buffone
    5 punti
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