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I contenuti con la più alta reputazione dal 10/22/25 in tutte le aree
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Un saluto a tutti gli appassionati della zecca di Napoli! Quest'oggi ho il piacere di mostrarvi il mio ultimo acquisto, proveniente dall'asta Ranieri 20. Si tratta di un bell'esemplare di 2 lire 1813 di Gioacchino Murat. Nonostante in collezione avessi già un altro esemplare della stessa tipologia in alta conservazione, ho voluto comunque puntarla perché sono rimasto impressionato dalla condizione dei rilievi. In particolare, come potete vedere, la basetta è davvero molto forte. Alla fine, non avendo riscontrato una concorrenza particolarmente decisa, sono riuscito ad aggiudicarmela ad una cifra inferiore alle mie aspettative (per una volta! 😅). Mi auguro che piaccia anche a voi. Vi segnalo, inoltre, una piccola particolarità. Il motto in incuso è: DIO PROTEGGL REGNO ❀ Mancano, dunque, la E finale di PROTEGGE e la I di IL.13 punti
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Buongiorno a tutti, quest'oggi ho il piacere di mostrarvi una rarissima prova napoleonica, ovvero il 3 centesimi 1810 di transizione. È la prima volta che questa specifica prova, di cui gli esemplari noti si contano sulle dita di una mano, viene mostrata su questo forum. Purtroppo, troppo spesso mi capita di sentir parlare impropriamente di R5 napoleonici... Ecco allora che ho voluto mostrare a voi tutti un autentico R5 di Napoleone per il Regno d'Italia. L'esemplare in questione proviene dall'asta Varesi 84 del novembre dello scorso anno (se ne ricorderà sicuramente @lucadesign85). Mi auguro che questa prova sia gradita agli appassionati (e non) di monetazione napoleonica. Sulle ragioni storiche che hanno portato alla realizzazione di questa prova (assieme a quella del soldo che ho già mostrato in passato) vi rimando al mio articolo pubblicato nell'ultimo numero del Gazzettino del Cordusio. Da un punto di vista tecnico, la particolarità di queste prove è che presentano il bordo liscio e rialzato, tipico dei nominali in rame del 2° tipo, mentre invece l'effige di Napoleone è diversa (simile ma non del tutto sovrapponibile a quella del 1° tipo).12 punti
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Buon Pomeriggio, oggi vorrei condividere con voi questo buono/gettone in bronzo da 20 centesimi coniato nello stabilimento privato della Johnson a Milano per l'esposizione di Milano del 1906 ( peso gr. 9,14 - diametro 28,71 mm. ). Seppur va riconosciuto che non si tratti di una moneta, ma di un buono token, lo trovo adatto ad entrare in collezione soprattutto per la bellezza della coniazione in rilievo in stile Liberty. All'interno del Forum si è già discusso di questo argomento, ma vorrei aggiungere che fu Napoleone ad introdurre in Italia raduni, mostre e fiere. Così durante l'esposizione milanese del 1906 nella zona di Parco Sempione, dedicata ai trasporti ed al traforo del Sempione del 1905, oltre agli innumerevoli gadgets; furono coniati questi buoni gettone - valore facciale 20 centesimi - da spendersi all'interno della fiera. L'iniziativa ebbe gran successo, tanto che dopo la manifestazione questi gettoni furono "trasformati in monete" che circolarono e furono spesi per molti anni in Italia e collezionati da molte persone. Allego foto del venditore ed alcune scattate da me del buono che è in media conservazione e sicuramente più modesto rispetto ad esemplari migliori. Grazie per l'attenzione.10 punti
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Buongiorno a tutti. Allego alla presente la risposta ricevuta dal Comune di Milano, nella persona del dott. Dragonetti che ringrazio pubblicamente. La risposta è stata trasmessa, oltre che al sottoscritto, anche all'Associazione che gestisce il Mercato e ad alcuni rappresentanti della stessa. Ho solo cancellato per correttezza gli indirizzi personali e quelli non istituzionali. In sostanza, l'Amministrazione comunica il termine dei lavori nella zona Cordusio entro il 30 novembre 2025 e la possibilità di riprendere il Mercato dalla successiva domenica 7 dicembre 2025. Mi sembra una buona notizia, all'esito della quale non resta che vigilare sul corretto e tempestivo adempimento di quanto annunciato dall'Amministrazione. Resto a disposizione per ogni valutazione e saluto tutti cordialmente. Comune Milano Cordusio defintivo.pdf10 punti
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Penso che sia doveroso e bello segnalare quando la numismatica balza agli onori della cronaca, specie se senza l'ombra di reati che ne offuscano l'immagine. Il recente articolo pubblicato da Lorenzo Bellesia nel numero di ottobre di Panorama Numismatico, relativo ad un sesino inedito emesso dalla zecca di Novellara, ha avuto infatti una vasta eco sulla stampa locale e nei più importanti giornali online della provincia di Reggio Emilia. La Gazzetta di Reggio ha posto la notizia in prima pagina e alcuni componenti del consiglio comunale di Novellara hanno oggi proposto di organizzare una conferenza presso il museo cittadino sulle recenti scoperte riguardanti la zecca di Novellara. Complimenti a Lorenzo per l'importante scoperta. Mario10 punti
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Non credo di aver vissuto una giornata così di numismatica, un mix di emozioni, sentimenti, valori, tecnica, professionalità, grandi competenze, dialogo, confronto ma anche tanto cuore, questa è’ stata Milano Numismatica con condivisione tra Associazioni, autori, relatori, giovani, Premi, servizio per gli altri, un applauso e un grazie a tutti i partecipanti di questa splendida giornata di numismatica che sicuramente ricorderemo !10 punti
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Segnalo la pubblicazione della mia monografia dal titolo "Le monete milanesi di Filippo II – Volume I – Dal 1554 al 1577". L'Opera tratta ed illustra tutte le emissioni di Filippo II di Spagna coniate dalla zecca di Milano, fino al 1577. Seguirà in futuro la pubblicazione di un secondo volume per le emissioni del periodo 1577-1598. I materiali sono ordinati secondo un'inedita impostazione cronologica, creando così una vera e propria narrazione di queste prestigiose emissioni tanto apprezzate sia dai numismatici sia dagli storici dell'arte. Numerose le novità presentate, tra cui spiccano nuove identificazioni (basate su fonti archivistiche d'epoca) e la descrizione di varietà inedite. L'acquisto dell'Opera è possibile unicamente presso il sito dell'Editore, Amazon e le principali librerie online. Titolo: Le monete milanesi di Filippo II – Volume I – Dal 1554 al 1577 Autore: Antonio Rimoldi ISBN 9791224037354 141 pagine Immagini a colori Formato 17x24 cm Copertina rigida Pagine in carta patinata da 130g/m2 Prezzo di copertina: 55,00 € + spedizione9 punti
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Ma il momento più toccante e virtuoso di sabato a Milano Numismatica e’ stata l’iniziativa per i giovani di Quelli del Cordusio, iniziativa ripetuta da sempre ogni anno e che quest’anno ha previsto il dono oltre della moneta ai giovani di un libro. Riteniamo che l’abbinata 1 libro, 1 moneta sia quella che possa creare più passioni e più consapevolezza verso il giovane per la storia, la cultura e la numismatica. Se vedrete tutto il video che e’ sui social ci sarà anche il triste ricordo del nostro amico numismatico Marco Boscolo mancato a soli 34 anni. Con l’occasione, grazie all’aiuto di un collezionista amico di Marco, ho potuto dare una medaglietta che doveva essere spedita a lui, a un altro giovane meritevole Lorenzo Palanca in un passaggio di testimone tra giovani veramente da libro cuore, non dimenticheremo Marco !9 punti
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Ci tengo davvero a spendere qualche parola a margine di questo Milano Numismatica che si riconferma anno dopo anno un evento cruciale e preziosissimo per la Numismatica italiana che grazie a Mario @dabbene, Marco @El Chupacabra e tutta la squadra di Quelli del Cordusio gode a mio avviso di ottima salute e di una folta nuova generazione di appassionati. Iniziative come il dono della moneta ai giovani e del libro sono a mio avviso veramente speciali, oltre che perché uniche nel loro genere, anche perché destinate a gettare tanti semi da cui verranno altrettante generazioni future di appassionati numismatici. Milano Numismatica però non è solo questo, è anche una comunità viva che si ritrova nel reale a parlare della passione che ci accomuna tutti. Ne approfitto per un saluto ai tanti amici conosciuti in questi anni e in particolare a Luca e Niccolò @nvmisplacentia@jaconico Grazie davvero per tutto quello che avete costruito! Un grande grazie inoltre alla N.I.P che con il premio Giovani Numismatici, che sono stato onorato di ricevere, dimostra un'attenzione speciale per la divulgazione della Numismatica ed il suo futuro tra i più giovani. E qui il motto di Quelli del Cordusio direi che ci sta benissimo! Ad altiora... grazie ancora di tutto!9 punti
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Carissimi Lamonetai è arrivato il momento di lanciare una bomba a grappolo ,si a grappolo perché parliamo di un album formato da monete,francobolli,cartamoneta e un po' di storia postale. Ma prima di tutto vorrei iniziando ringraziando questo meraviglioso forum partendo per ordine cronologico. Parto dal @sandokan che subito mi ha accolto e con lui abbiamo parlato di fatti successi ad El Alamein (mio padre era carrista e fatto prigioniero dagli Inglesi proprio in questa battaglia). Poi passo a @caravelle82 con lui abbiamo diviso storie dei tempi passati,vado da @PostOffice con il suo famoso motto "prima i libri poi il materiale" con lui colonna della filatelia e storia postale abbiamo fatto molte pagine e Ancor oggi lo ringrazio,poi passo al nostro guru della filatelia @fapetri2001 anche a lui un ringraziamento speciale per i suoi insegnamenti,poi voglio ricordare anche la nostra Gabriela sempre pronta e presente per arrivare alla dolcissima Elisabetta Cortini,dico dolcissima perché c'è chi in una donna guarda solo il fisico il viso gli occhi le mani i piedi be...io mi sono innamorato della sua voce ed ogni volta che ci siamo sentiti è sempre stato un piacere,poi passo a @petronius arbiter e @nikita_ a loro va il mio ringraziamento perché mi hanno indicato la persona giusta, cioè Gerardo Vendemmia riconosciuto da tutti come il massimo esperto in carta moneta e titolare di Cartamoneta.com che proprio ieri a Verona fil ho avuto l'onore di conoscerlo personalmente. Bene ora quella bomba a grappolo ( r5) in condizioni tutte tra il superbo ++ a fds è in mano di Gerardo e sono convinto che è in mano giusta per valorizzare questo album. Un ringraziamento a tutti anche a chi non ho citato e grazie a tutto lo staff di esistere,spero solo che anch'io a mia volta possa essere stato utile a qualcuno. Vi aggiungo questo video Con Affetto Jagher. Seguiranno foto https://www.instagram.com/p/DQ9mvTyiNHr/7 punti
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Martedì 25 novembre dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Le oselle del doge Francesco Morosini il Peloponnesiaco" tenuta da Andrea Costantini. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati il mercoledì prima della conferenza.7 punti
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Oggi a Venezia è la Festa della Salute. I fedeli che si recano attraversando il ponte votivo di barche alla Basilica della Salute venerano l’immagine della Madonna posta al centro dell’altare maggiore. Essa è giunta dall’isola di Candia il 26 febbraio 1670 portata dal doge Morosini. Il 21 novembre dello stesso anno essa venne collocata nelle nicchia dell’altare. I candiotti la chiamavano Madonna di san Tito, perché ritenevano che fosse stata dipinta da san Luca che poi l’avrebbe donata al loro primo vescovo. Veniva chiamata anche Mesopanditissa che significa mediatrice di pace perché dinanzi alla sua immagine i veneziani e i candiotti, nel 1264, avevano posti fine alla guerra che li aveva visti coinvolti per un sessantennio.7 punti
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Ho il piacere di comunicare la pubblicazione del nuovo Comunicazione - Bollettino della Società Numismatica Italiana 2025 n. 86, di seguito la copertina e l'indice degli articoli pubblicati. Gianni Graziosi La botanica nascosta nelle monete antiche. Francesco Di Cintio Alcune considerazioni sui denari in argento di Ugo di Provenza e Lotario II per Pavia. Raffaele Iula “Quannu…Guglielmu lu Malu…fici fari li dinari di coriu”. Le presunte emissioni di cuoio di re Guglielmo I d’Altavilla: topos storiografico o mito numismatico? Enrico Lesino L'emergere di elmi e cimieri nella monetazione italiana del XIV secolo: simboli di identità e strumenti di potere. Alessandro Toffanin Due curiosità numismatiche dalla Lombardia del XV secolo. Luca Oddone Il ripostiglio monetale di via Morelli ad Asti (sec. XV-XVI) in alcuni manoscritti inediti del fondo Giuseppe Fantaguzzi. Antonio Rimoldi Prospettiva e spazi nelle medaglie di papa Paolo V (1605–1621). Tiziano Francesco Caronni L’attribuzione delle parpagliole milanesi sotto Filippo IV: una ricerca. La pubblicazione è disponibile per il download al seguente link: https://www.socnumit.org/comunicazione/ Buona lettura7 punti
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@santone @SS-12 Fuochino... Anche in questo caso ci si è girato attorno... ma senza arrivare al centro del bersaglio... e in definitiva la moneta imitativa ha svolto perfettamente la propria funzione... ovvero confondere e sviare i tentativi di risalire alla reale fonte di questa imitazione. Ritengo che l'identificazione vada corretta in baiocchella di Castiglione delle Stiviere emessa sotto Rodolfo Gonzaga, vedi collegamento: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RODG/11 Mario7 punti
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cari amici volevo condividere con voi questo bel cofanetto ripieno di monete che ho inserito in collezione. che ve ne pare?7 punti
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Dopo quasi novant’anni, la credenza lignea proveniente dall’appartamento V,18 sul Decumano Massimo di Ercolano torna finalmente visibile al pubblico. Il reperto, uno dei più straordinari esempi di arredo domestico dell’antichità, è stato trasferito dall’area archeologica all’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano, dove trova posto nel nuovo spazio espositivo dedicato ai legni antichi. Si conclude così un lungo percorso di tutela, studio e restauro che ha restituito vita e leggibilità a un oggetto unico nel panorama archeologico mondiale. La credenza, rinvenuta nel 1937 accanto alla Casa del Bicentenario, è un armadietto in legno carbonizzato straordinariamente conservato, ritrovato insieme al suo contenuto originale: coppe, bicchieri, brocche e pentole, testimonianza preziosa della quotidianità domestica ercolanese. Il rinvenimento, documentato con cura nei Diari di scavo, offrì già all’epoca un’istantanea eccezionale della vita privata di una famiglia del I secolo d.C., sopravvissuta nei dettagli al dramma dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Dopo la scoperta, il soprintendente Amedeo Maiuri, ideatore del progetto di “città-museo”, volle che il mobile restasse in esposizione nel suo contesto originario. Collocato al piano terra della bottega sottostante l’appartamento e protetto da una teca di vetro, divenne uno dei simboli del suo ambizioso programma di restituzione della vita quotidiana attraverso la musealizzazione in situ. Quell’allestimento, tuttavia, durò poco. Per motivi di tutela e conservazione, la credenza venne successivamente rimossa e sigillata in una cassa lignea, dove rimase per decenni, lontano dallo sguardo dei visitatori e degli studiosi. Solo nel 2022, con la riapertura della cassa, è iniziata una nuova fase della sua storia. L’operazione ha dato avvio a un articolato progetto di studio e restauro, realizzato grazie alla collaborazione tra il Parco Archeologico di Ercolano e il Drents Museum di Assen, istituzione olandese da anni impegnata nella valorizzazione dei materiali organici antichi. Il lavoro di restauro, concluso nel 2023, ha permesso di consolidare la struttura del mobile e di renderlo idoneo al trasporto e alla nuova esposizione, restituendogli stabilità e leggibilità senza alterarne la natura di reperto fragile e irripetibile. Il trasferimento della credenza dall’area archeologica all’Antiquarium è stato un momento complesso e delicato. A causa della fragilità del legno carbonizzato, l’operazione ha richiesto la partecipazione coordinata di restauratori, archeologi, tecnici e operatori specializzati. Per un’intera giornata le squadre hanno lavorato con estrema cautela, garantendo la sicurezza del reperto in ogni fase del movimento. Il trasporto, realizzato con supporti appositamente progettati e sistemi di ammortizzazione, ha rappresentato una sfida logistica e scientifica di grande rilievo. Oggi la credenza è collocata al piano ammezzato dell’Antiquarium, nel cuore del nuovo spazio espositivo che accoglie i legni antichi provenienti da Ercolano. L’allestimento è stato concepito per restituire al visitatore l’atmosfera originale dell’esposizione voluta da Maiuri negli anni Trenta, con un’attenzione particolare alla disposizione dei reperti e alla loro relazione con il contesto abitativo di provenienza. Grazie alla documentazione fotografica e scritta degli scavi del 1937, è stato possibile ricomporre fedelmente l’aspetto originario del mobile, riposizionando sulle sue superfici le stoviglie e gli oggetti domestici rinvenuti al suo interno. Il risultato è un’immagine viva e autentica della vita domestica di duemila anni fa, restituita nella sua dimensione più intima. Accanto alla credenza sono esposti una culla, simbolo della dimensione familiare, e il larario rinvenuto nello stesso vano dell’appartamento V,18, restaurato nel 2021 grazie alla XIX edizione di Restituzioni, il programma di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico promosso da Banca Intesa Sanpaolo. Il Parco Archeologico di Ercolano ha previsto anche un programma di visite serali per permettere al pubblico di ammirare il reperto in una cornice suggestiva. Nell’ambito dell’iniziativa Una Notte al Museo, ogni martedì e giovedì, dalle 20:30 alle 23:30 (ultimo ingresso alle 22:30), sarà possibile accedere con biglietto ridotto al Padiglione della Barca, alla mostra dei legni e a quella degli ori. Durante queste serate speciali i visitatori potranno incontrare archeologi, restauratori e architetti del Parco, che racconteranno le fasi del restauro, gli interventi conservativi e i dettagli dell’allestimento, offrendo uno sguardo diretto sul lavoro quotidiano di tutela e ricerca che anima il sito. Fonte: https://www.finestresullarte.info/archeologia/restaurata-credenza-di-ercolano-dopo-90-anni-di-silenzio Nota mia: l'incredibile reperto provenie dall’appartamento V 18 sul Decumano Massimo7 punti
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@Silver70 Caro , buonasera! Su questo argomento hai trovato una persona che ho definito "un collezionista seriale"! Ovvero: IO! Circa un mese fa ho terminato di scrivere un libro che ho intitolato "Confesso: sono un collezionista seriale!! Ciliegie di cultura e di passioni." che molto probabilmente darò alle stampe. Nella mia vita ho sistematicamente cambiato tipi di collezioni, perchè, purtroppo per me, mi è sempre piaciuto il bello, l'interessante, il raro. Sono partito con i francobolli, per poi passare alle stampe antiche, agli orologi, ai soldatini, agli argenti antichi, alle porcellane (complice mia moglie), ai micro mosaici, alle gemme e la numismatica è stato l'ultima. @il numismatico diverso tempo fa mi ha denominato "il nonno tuttologo" (fra 18 giorni sono 78 primavere!). Effettivamente tutti questi cambiamenti sono state una occasione di nuovi studi, di nuove ricerche, entrare in mondi che non conoscevo e che, man mano che li esploravo, mi affascinavo e conquistavano, anzi mi conquistano ancora! Il mio sistema è stato quello di approfondire il più possibile la materia, per poi abbandonarla completamente ed iniziare a studiarne un'altra e così via, e tutto ciò è iniziato che avevo 12 anni! Ti posso assicurare che quando nel 2004, la mia azienda mi ha "scivolato", dopo una settimana ero già impegnato in una delle materie che più mi ha appassionato, la Gemmologia, che mi ha permesso di diventare Perito Gemmologo ed entrare in un mondo di un fascino impressionante. La Numismatica è tata un corollario, stupendo ed affascinate che mi ha permesso di entrare in un mondo che non avevo mai immaginato, e che si è affiancato professionalmente alla Gemmologia, diventando Perito Numismatico (ovviamente nel mio piccolo!). Quasi tutte le raccolte che ho costituito nel tempo, sono state esitate per avviarne altre e oramai sono rimasto senza ad eccezione dell'ultima intrapresa qualche anno fa, quella delle medaglie delle Sedi Vacanti Pontificie, ma che sto meditando di esitare anche lei. Alla fine rimane la CONOSCENZA, il resto è di passaggio, si passa ad altri per fare le stesse esperienze! Complimenti! Hai scelto una materia che ti poterà nel mondo della micro meccanica, del complicato, della moda, del lusso esagerato (dovrai studiare molto!). Personalmente sono arrivato al punto di cimentarmi nello smontaggio e rimontaggio di movimenti semplici, e così mi sono reso conto dell'incredibile manualità dei GRANDI OROLOGIAI! Buon proseguimento!!7 punti
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Discussione che, dopo la cancellazione da parte di @Davide1120 di quasi tutti i suoi post, non ha senso mantenere aperta. Si tratta di un comportamento fortemente scorretto, e nel caso l'utente in questione voglia continuare a frequentarci, lo invito a non ripeterlo in futuro, altrimenti il CdC non potrà esimersi dal prendere provvedimenti.7 punti
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Regno di Sardegna, i primi francobolli furono emessi l’1 gennaio 1851, tre valori da 5, 20 e 40 centesimi con l’effigie di Vittorio Emanuele II in stampa litografica, senza filigrana. L’assenza di filigrana dette origine a numerose falsificazioni tra le più note furono i falsi di Genova e quelli di Ginevra. Dal punto di vista collezionistico i falsi d’epoca hanno un loro interesse e quindi un certo valore di mercato, il vero problema sono i falsi e le riproduzioni recenti come quelle che si vedono in vendita su ebay con un valore di mercato zero. Qui sotto le quotazioni di catalogo dell' Unificato di qualche anno fa: Vi sembra possibile che su eBay un 5c sia venduto a € 69.94 ....??😳?? .. ovviamente senza nessun certificato peritale. Esemplare in foto sotto: Vi meraviglierete quante persone ci cascano.. il motivo..? Un misto di ingordigia e ingenuità che fa quasi rabbia, ma quello che piu' mi fa arrabbiare e' la spregiudicatezza di chi li vende ben conoscendo le debolezze dell’animo umano e infangando questo hobby. Questa discussione è stata aperta come warning a questa problematica, diffidate delle occasioni troppo occasioni, il materiale che non vale nulla a volte puo' divertire di piu'.7 punti
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Ciao! Ritornando al Morosini, mi permetto di postare alcune foto prese al Museo Correr e già qui postate anni fa. la prima e la seconda rigurdano la "Commissione" che il Doge Francesco Molin ha rilasciato a Francesco Morosini, nominandolo Provveditore dell'armata navale, con la relativa bolla plumbea Successivamente il "Corno" di quando, eletto Doge, veniva portato ordinariamente, differente da quello usato in particolari ricorrenze e della cosidetta "Zoia" (Gioia) che veniva indossata il giorno della elezione di un Doge o portata su un cuscino in alcune processioni. Di fianco il vestito di pelle indossato sotto la corazza, così da proteggere la sua di pelle e nel margine destro potete vedere lo scheletro della sua gatta che fece imbalsamare e mettere in una bacheca. Il suo libro di preghiere che in verità cela una pistola per finire il suo busto bronzeo, forgiato ancora vivente a deroga delle norme repubblicane, denominato il "Peloponnesiaco" a seguito delle numerose vittorie e posto nelle sale dell'armeria di palazzo Ducale. saluti luciano6 punti
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Questa bella cartolina partita da Monaco per Roma, mostra Ranieri III e Grace Kelly nel giorno del loro matrimonio. Dalla parte della coppia, c'è un francobollo da un franco annullato il 19 aprile, mentre sul lato degli indirizzi c'è un francobollo di 6 franchi.6 punti
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Sul canale YouTube di Quelli del Cordusio caricati ora tutti e 20 i principali interventi di Milano Numismatica, molti anche di amici qui presenti e sono tutte relazioni importanti, 9 di ambito Associativo e 11 di autori del Gazzettino di Quelli del Cordusio. Potrete sbizzarrivi nel vederli e ascoltarli, cito qualcuno anche qui presente ma e’ difficile ricordare i vari nick @4mori @lorluke @nvmisplacentia @jaconico… Per il campo associazionistico potrete ascoltare Moruzzi per la Nip, D’Andrea per Accademia Numismatica Italiana, Sanavia per i Circoli Numismatici, Motta per CNI e SNI, Longo per la Scuola dell’Arte e Medaglia…buona visione a tutti ! https://youtube.com/@quellidelcordusiogrupponum2306?si=trlamn-9rwy3rqb46 punti
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Sono alcuni anni che non partecipo più al forum, anche per un "bisticcio" che ne decretò, da parte mia l'abbandono, però tale "abbandono" fu giustificato anche da altro, e veniamo al tema di questa discussione. Nel 2017 vendetti tutta la mia collezione che fu esitata nell'asta nr 70 di Varesi. La totalità delle monete in oro ed argento papali fino a Paolo III facevano parte della mia collezione, compreso la quasi totalità delle piastre e mezze piastre, più una selezione di denari romani comuni ma di buona conservazione. Perché vendetti? Semplicemente perché di quel dato periodo rimanevano da acquistare "solo" tipologie di monete ( papali) con esborsi superiori ai 10K euro, cosa che non volevo fare, anche in considerazione di quello che avevo già investito. La vendita all'asta con Varesi andò in modo più che soddisfacente ( tutti qui conoscono la professionalità, la correttezza la competenza del Sig.Varesi). Avevo impegnato nella collezione, iniziata i primi anni '90, una cifra che per me era considerevole, (180K) quando vendetti avevo fatto due conti, se invece d'investire negli ori papali, avessi acquistato delle "misere" sterline d'oro, o dei "vituperati" marenghi comuni, l'oro negli anni '90 e primi del 2000 veleggiava tranquillamente sotto i 10K il kg, nel 2017 avrei ricavato il triplo, quotando tranquillamente oltre i 30K il kg. Anche se la vendita era andata bene, però tra andamento del mercato, commissioni, recuperai il capitale investito, mi rimaneva il piacere d'aver collezionato, ricercato, studiato un affascinante periodo della Storia papale. Però nel 2017, con la liquidità non mi riaffidai alla Numismatica, né iniziai una nuova tipologia, ma realizzai quello che non feci nei precedenti vent'anni, acquistai sterline, marenghi ecc ecc , con massima mia soddisfazione ( solo economica e non numismatica) viste le quotazioni odierne dell'oro. Questo mio breve intervento, non è per scoraggiare chi sta per entrare in questo magnifico settore del collezionismo, che è la Numismatica, ma solamente per consigliare di entrarvi con i piedi di piombo, ponderando bene le somme investite, poiché acquistare si fa molto velocemente, però nell'eventualità di uno smobilizzo, la via potrebbe presentarsi molto erta. saluti TIBERIVS6 punti
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Buongiorno a tutti. Questo è il mio esemplare più bello, lo avevo già pubblicato anni fa qui sul forum. Oggi sappiamo che si tratta del 3° Conio: 😀6 punti
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L’obiettivo prefissato per questa edizione era di riuscire a condividere la giornata con le tutte le realtà associative presenti oggi in Italia, obiettivo molto difficile ma ora possiamo dire felicemente raggiunto. Tutti erano presenti con i Presidenti o loro autorevoli rappresentanti e hanno potuto raccontare scopi e programmi associativi e parlare del futuro della numismatica. Non sono mancati comunque i soliti asset e le consuete finalità di Milano Numismatica, divulgazione col Gazzettino, Premi per i giovani, relatori e autori e servizio per la collettività col workshop sulle monete. Pubblico presente incredibile, molto seguito dai social in diretta e nei commenti, una edizione da record e da ricordare nel tempo.6 punti
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Medaglia da rosario delle cinque piaghe di Gesù, con doppio appiccagnolo, bronzo / ottone, del XVIII sec.- D/ Piede DX di Gesù , che rappresenta la seconda piaga (sono cinque).- R/ Il chiodo che ha trafitto i sacro piede di Gesù. Ciao Borgho5 punti
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Grazie mille a @dabbene e a tutti i membri di Quelli del Cordusio per le 1000 possibiltà che danno a noi giovani per emergere nel nostro campo divulgativo!5 punti
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Cari amici, cominciamo ad entrare in tema e vi ingolosisco con il magnifico e famoso rovescio dell'osella anno I del doge Marco Antonio Giustinian, correva l'anno di grazia 1684 e la Serenissima si apprestava ad una nuova campagna contro i Turchi sotto il comando di Francesco Morosini. Le galee davanti alla piazza sono pronte a salpare...come scrive Jesurum il motto allusivo alla flotta significa "Con la guida di Dio condotta"...5 punti
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https://www.parcoesposizioninovegro.it/wp-content/uploads/2025/03/Elenco-espositori-Eurofil-15-16-novembre-2025.pdf5 punti
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La storia dellaBanca d'Albania inizia con la sua fondazione nel 1925 come Banca Nazionale d'Albania (Banka e Shqipërisë). L'istituzione fu creata per stabilizzare il sistema bancario del paese, ma le sue attività furono fortemente influenzate dalla politica e dall'economia italiana (ed anche la monetazione fu opera di Romagnoli e Motti che a mio avviso sono anche le più belle monete Albanesi). Durante l'occupazione italiana del 1939 la banca fu profondamente influenzata dalle decisioni di Mussolini. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Albania divenne uno Stato comunista, e l'istituzione bancaria subì una completa ristrutturazione in linea con il modello socialista. Con la caduta del comunismo, la Banca d'Albania si è trasformata nella banca centrale odierna, responsabile della valuta (il lek albanese) e della politica monetaria. La sua sede principale è a Tirana, con filiali in altre cinque città. Per festeggiare il centesimo anniversario della costituzione è stata emessa una moneta commemorativa (senza corso legale) da 100 lekë. Dati tecnici: Valore: 100 lekë Composizione: Argento 924/1000 Diametro: 40mm Peso: 30g Da un lato ci sono le figure riportate sulla prima banconota da 5 franga ari (ritratto di un bambino in costume nazionale) e il ritratto di Asdreni (compositore Albanese) che attualmente è riportato sulla banconota da 10,000 lekë (il taglio più grande). L’altro lato al centro c’è scritto 100 anni Banca d’Albania 1925-2025, con tutto attorno una serie di date importanti riguardo la banca d’Albania. Mentre al bordo c’è scritto “100 anni Banca d’Albania” (in albanese e inglese). Tutto sommato è una bella moneta, ma mi sarebbe piaciuto un richiamo alle prime monete (1/4 o 1/2 leke) e non alla banconota da 5 franchi. Voi cosa ne pensate?5 punti
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Saint-Gaudens apre uno studio nei giardini di Palazzo Barberini e inizia a lavorare alla sua prima scultura a figura intera, Hiawatha, una statua di nativo americano ispirato agli scritti di Henry Wadsworth Longfellow (The Song of Hiawatha, poema epico del 1855). Questo marmo mostra fino a che punto Saint-Gaudens sia stato temporaneamente influenzato dalla tradizione neoclassica che ha incontrato a Roma, ma egli deriva una maggiore ispirazione a lungo termine dai maestri italiani del XV secolo, Pisanello, Ghiberti, Verrocchio e, soprattutto, Donatello. (fonte: Metropolitan Museum - New York) Nel 1873-74 è di nuovo a Roma e, dal 1877, a Parigi, dove porta con sé l’importante commissione per il monumento all’Ammiraglio David Farragut (1881, Madison Square Park, New York), progettato in collaborazione con Stanford White. Il successo del monumento fa sì che la collaborazione tra l’architetto e lo scultore prosegua, Saint-Gaudens realizza altre statue per ambienti progettati da Stanford White. Nel 1892, Saint-Gaudens inizia a lavorare a quello che sarà il suo monumento pubblico più importante, dedicato al Generale William Tecumseh Sherman, ultimato nel 1903 (New York, Grand Army Plaza) e in cui il generale a cavallo viene condotto da una vittoria alata, che fornirà lo spunto per la “doppia aquila”. (fonte: Centralparknyk.org) Nel 1900, mentre si trova di nuovo a Parigi, gli viene diagnosticato un tumore. La notizia sprofonda l’artista in una grave depressione, che lo porta fino a meditare il suicidio. Così, secondo le parole del suo assistente, James Earle Fraser (che nel 1913 disegnerà il Buffalo nickel), Saint-Gaudens inizia a girare per le vie della città “deciso a porre fine al suo strazio con un salto nella Senna, conscio di vedere su ogni edificio una sola cosa: la parola Morte.” Ma, quando raggiunge il ponte da dove aveva pensato di gettarsi, ha una rivelazione: “forse fu la luce sul fiume. O il Louvre, che non gli era mai sembrato così splendido.” Saint-Gaudens decide di vivere: “Ogni cosa intorno a me era incredibilmente bella. Il carico di disperazione scivolò via, ed io ero felice. Mi sentii fischiettare.” Lo scultore a questo punto decide di seguire il consiglio dei medici francesi, torna in America e si sottopone a un intervento chirurgico presso il Massachusetts General Hospital di Boston. Intervento riuscito ma, dicono i medici a sua moglie Augusta, l’artista soffre di un cancro al retto, ed essi prevedono la necessità di un nuovo intervento entro i prossimi cinque anni. Sono, purtroppo, facili profeti. Nella primavera del 1906 Saint-Gaudens ha una grave ricaduta del suo male, e incomincia a fare un uso sempre più massiccio di morfina. In estate torna in ospedale, ma stavolta l’esito delle cure non è quello sperato. Il cancro progredisce sempre più, e lo scultore è costretto a lasciare al suo assistente, Henry Hering, le modifiche ai modelli delle monete. Alla fine di luglio del 1907 Augustus Saint-Gaudens, reso ormai irriconoscibile dalla malattia, entra in coma. Muore il 3 agosto nella sua casa di Cornish, New Hampshire, oggi monumento storico nazionale. petronius5 punti
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Come tradizione alla interessantissima conferenza, allego qualche foto...5 punti
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Qualcuno anzi qualcuna, zita, zita, lo aveva portato all'estero... https://www.corriere.it/esteri/25_novembre_06/tesoro-asburgo-gioielli-diamante-florentiner-corona-sissi-4e6ed78b-864c-4a4f-82eb-1f3ca9057xlk.shtml5 punti
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Un dollaro per McKinley... anzi, due! A quindici anni dall'assassinio, nel 1916, il Tesoro, per aiutare a finanziare un Memoriale eretto per ricordare McKinley a Niles, Ohio, sua città natale, emise una moneta commemorativa d'oro da 1 dollaro, il cui ricavato sarebbe stato destinato allo scopo. Fu l'ultima moneta creata insieme da Charles Barber (dritto) e George Morgan (rovescio), e purtroppo non si può dire che sia stato il loro capolavoro. Il ritratto disegnato da Barber ha soltanto una vaga rassomiglianza col soggetto, mentre il Memoriale al rovescio anticipa l'opaca frontalità di Monticello sul Jefferson nickel e del Lincoln Memorial sul centesimo. Alla fine, troppe colonne e troppe iscrizioni. Se a questo uniamo il fatto che la tipologia scelta non era certo la preferita dai collezionisti, a causa delle ridottissime dimensioni (15 mm. x 1,672 gr., più piccola di un centesimo di euro), si può capire come la vendita non sia stata un successo. Previste per essere coniate nel 1916 e 1917, per una quantità massima complessiva di 100.000 esemplari, alla fine ne furono prodotte meno di un terzo: 20.026 nel 1916 (i 26 sono esemplari di prova) e 10.014 (i 14 sempre di prova) nel 1917. Vennero messe in vendita a 3 dollari l'una (e nemmeno questo, probabilmente, aiutò, visto che il valore reale del metallo corrispondeva esattamente al nominale), e alla fine ne furono vendute 15.000 nel 1916 e appena 5.000 nel 1917 (quantità stimate). Le restanti, circa 5.000 per ogni anno (sempre stimate), furono rifuse. Dovrà passare quasi un secolo prima che William McKinley torni a comparire su una moneta americana. Avverrà nel 2013, nell'ambito della serie dei Presidential dollars. Una moneta, anche in questo caso, solo per collezionisti, poiché la produzione per la circolazione era cessata nel 2011, dopo aver constatato l'ennesimo fallimento nel voler sostituire il frusciante biglietto da un dollaro con la sonante moneta di pari valore Bello, stavolta, il ritratto frontale realizzato da Phebe Hemphill petronius5 punti
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Se i segni che intendi sono come questi rappresentati nei dettagli che allego, sono causati dalle spazzole metalliche all'atto della pulitura del conio. A seguito di questa procedura il conio subisce delle rigature (in negativo) che lasciano dei segni in positivo all'atto della coniazione. E' più facile scorgerli nelle monete di ampio modulo, specie, ovviamente, su quelle in alta conservazione5 punti
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I riscontri da parte del mondo numismatico e associazionistico sono stati tutti entusiastici e positivi, riporto qui quello dalla Pagina Facebook dell’autorevole NIP.5 punti
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Medaglia devozionale agostiniana, bronzo/ottone, del XVIII sec. (prima metà) , probabile produzione romana. - D/ San Agostino di Tagaste (Algeria), Padre e Dottore della Chiesa cattolica, qui raffigurato mentre osserva Gesù Bambino che raccoglie l'acqua dal mare con un cucchiaio, allusione a quanto diceva sant'Agostino che era più facile togliere l'acqua del mare e versarla dentro una buca o secchiello che spiegare il mistero della SS. Trinità. R/ San Nicola da Tolentino dell'Ordine degli Eremitani di S. Agostino, davanti a lui un piattino contenente due uccelli arrostiti che lui rifiutò di mangiare, essendo malato e questi miracolosamente presero il volo, medaglia rara. Ciao Borgho5 punti
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Buongiorno e Buona domenica a tutti, posto una delle mie ultime Pubbliche, rimpatriata qualche mese dalla penisola Iberica. Diametro 34mm Peso 14,70 gr. Foto non propio eccezionali, moneta complessivamente leggibile e a mio avviso collezionabile. Saluti Alberto5 punti
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Eccola qui, estremamente rara (R4 nomisma 927b) la variate con la A al posto della V in VTR sulla piastra del 1834. Devo accontentarmi purtroppo abbastanza circolata con vari danni sopratutto nel taglio h11 del rv una bella ammaccatura da caduta. Sarebbe interessante capire quanti conii si conoscono di questa piastra, chiedo a @Raff82 che lui è particolarmente dedicato alle 1834 e che mi auguro abbia in collezione di controllare se i conii dr/rv sono uguali alla sua. Sono graditi vostri commenti. Grazie5 punti
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Buongiorno a tutti. Ho riso durante la lettura di questa storiella ma, alla fine, ci sono rimasto male: mi da fastidio vedere che persone di grande competenza e disponibilità vengono prese per i fondelli da un personaggio simile. Un saluto a tutti gli utenti "storici"😉5 punti
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È tragico che se ne sia andato portando seco una simile rarità: stanotte non chiuderò occhio. Un personaggio così umile e ben disposto: che perdita!5 punti
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