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I contenuti con la più alta reputazione dal 12/01/25 in tutte le aree

  1. Per chi volesse approfondire le monete infamanti di Ferdinando II, propongo la lettura del mio libriccino edito dall'Associazione Culturale Italia Numismatica per la collana Nummus et Historia XLIII. Dal risvolto di copertina: L’esegesi delle inedite carte conservate nell’Archivio di Stato di Napoli e lo studio dei periodici panormiti, hanno permesso all’autore di poter descrivere nel dettaglio le monete contromarcate di Ferdinando II di Borbone. Il Re bomba fu talmente odiato dai siciliani che non esitarono a sfregiarlo con parole ingiuriose sulle sue stesse monete. I documenti raccontano di indagini, perquisizioni, sequestri e arresti condotti dalla polizia borbonica e, con l’attento studio delle fonti documentarie e monetarie, è stato possibile poter distinguere le contromarche autentiche da quelle contraffatte. Inoltre, per catalogare le ventisette monete – tutte illustrate e alcune delle quali inedite – la ricerca è stata estesa a collezioni private e pubbliche rintracciando, per le sole monete risultanti uniche, passaggi di vendita e di proprietà. Per acquisti potere rivolgervi al sottoscritto o all'editore.
    12 punti
  2. Eccolo. Si tratta di un Coronato di Ferdinando I d'Aragona con "C" gotica sotto la croce e dietro il busto. Gr. 3,89. Saluti.
    6 punti
  3. Ad un mese esatto dalla chiusura del Giubileo 2025, che avverrà il prossimo 6 gennaio 2026 con la solenne cerimonia di chiusura della Porta Santa di San Pietro che segna la fine ufficiale dell'Anno Santo, questa sera vi presento una moneta coniata esattamente 500 anni fa ed emessa proprio per commemorare la chiusura del giubileo 1525, quando al soglio di Pietro regnava papa Clemente VII, al secolo Giulio de Medici. Clemente VII (1523-1534), Roma, Quarto di Ducato. Munt 27, CNI 13, MIR 794/1. D/ Busto a sinistra imberbe, con piviale fiorato e fibbia ovale. . CLEMENS . VII . PONTIFEX . MAX . R/ . IVBI // LAEVM // . VII . // CLVSIT . in corona d'alloro a mazzetti di tre foglie e due bacche, saliente ai lati e legata in alto e in basso Peso: 9.43 g. Traccia di foro abilmente otturato. Si tratta di una moneta a mio avviso di grande fascino, pur presentando una iconografia piuttosto modesta sia nella composizione che nella qualità dell'incisione. Senza ombra di dubbio, questo quarto di ducato è da considerare moneta di esimia rarità. Questo esemplare infatti ha un glorioso pedigree alle sue spalle, che ho ricostruito quando è nuovamente apparso sul mercato, nell'asta NAC 147 del giugno 2024 (lotto 416). Proviene infatti dall'asta Finarte del 1970, lotto 119 e successivamente dalla vendita Montenapoleone 1 del 1982, lotto 142 (due delle aste "storiche" per le monete papali). È ricomparso poi molti anni dopo nell'asta Varesi 52, lotto 1009. Si tratta pertanto sempre del medesimo esemplare e dalle mie ricerche non mi risulta nessun altro passaggio sul mercato né che un altro esemplare sia annoverato tra le più importanti collezioni di monete papali. Si tratta tra le altre cose proprio dell'esemplare illustrato sia sul Muntoni che sul MIR. Questa moneta presenta una curiosa particolarità. Al rovescio viene infatti indicato IUBILAEUM VII CLUSIT, cioè "Chiuse il VII Giubileo". L'incisore dei coni, tuttavia, è caduto in un inspiegabile errore indicando nella legenda il Giubileo del 1525 come il settimo, a partire dal primo indetto da Bonifacio VIII nell'anno 1300, quando invece si trattava dell'ottavo. Chissà se Clemente VII, in questi stessi giorni di 500 anni fa, nel pieno delle celebrazioni di uno degli eventi più importanti della cristianità, avrebbe mai immaginato che solo due anni dopo, sempre negli stessi giorni di quel dicembre 1527, sarebbe stato costretto a fuggire da Roma attraversando il "Passetto" travestito da mendicante per mettersi in salvo dalla furia distruttrice dei Lanzichenecchi in quello che passò alla storia come il "Sacco di Roma". Michele
    6 punti
  4. Buongiorno a tutti. Sono finalmente arrivate le mie aggiudicazioni della splendida asta Cambi/Crippa di Novembre di quest'anno. Asta importante per i collezionisti sabaudi e che rimarrà per molto tempo nella nostra memoria, visto che si trattava di una collezione importante di un conosciuto collezionista torinese, tante monete erano fotografate sui volumi di riferimento e molte avevano un importante pedigree. Sono riuscito a portare a casa un paio di "monetine" anche se sarebbe stata l'occasione di acquistare molti più esemplari, purtroppo la mia disponibilità finanziaria non è senza limiti e alcuni pezzi erano fuori budget ed altri non ho voluto neanche mettermi in fila nell'acquisizione. Resta di fatto che questo Cavallotto Stretto sono riuscito a portalo a casa, era una tipologia che inseguivo da tempo e questa volta non mi è scappato, anzi, è rimasto ad un prezzo molto conveniente il che mi rende ancora più soddisfatto. Presentato al lotto n. 188 era indicato come 1587 T, mentre era invece prodotto nella zecca di Nizza (anche meno reperibile rispetto Torino), era segnalato anche erroneamente che fosse pubblicato dal Biaggi, ma questo esemplare invece non è presente. Pensavo di vedere pubblicate qui sul forum più monete di quell'asta, invece sono rimasto deluso, ma le mie le voglio condividere e spero di avere dei commenti, positivi o negativi!
    6 punti
  5. Alessandro Giaccardi Le monete infamanti di Ferdinando II di Borbone. Collana ‘Nummus et Historia’ XLIII – Associazione Culturale Italia Numismatica. Ed. 2025. Pagine 48, illustrazioni a colori, f.to 17x24cm. € 10,00 (gratuito ai Soci ACIN iscritti nel 2022) Dall’Indice: Introduzione. Il Re Bomba Nessuna moneta rivoluzionaria per la Sicilia Le contromarche L’intendente, il sottintendente e l’ispettore I periodici dell’epoca I documenti dell’epoca Catalogo Tabelle Collezioni e vendite esaminate Bibliografia Salutoni odjob
    6 punti
  6. Nelle piccole cose a volte sono nascoste vere delizie. Lettera in perfetta tariffa per l'interno con 20c rosa (Augusto) + 30c seppia (Colombo), emissioni del 1938 della serie "Proclamazione dell' Impero".... ... annullati in partenza da un meccanizzato con linee ondulate di NAPOLI FERR. CORRISPONDENZE del 27 VII 39 XVII a.e.f. bello nitido ... .... annullo di arrivo di POTENZA CORRISPONDENZE ORDINARIE del 28.7.39. Affrancatura di valore, il 20c e' quotato 10/12€ e il 30c 14/16€. OTTIMA SCELTA !!! La lettera di Suor Maria è di una semplicità deliziosa e struggente che commuove, ...solo una religiosa poteva toccare l' animo con tanta semplicità. """ DIO SOLO ! In alto a sx e' il perfetto inizio""". Che il Signore abbia in gloria l' Anima di Suor Maria. Qui per la sensibilità di chi legge c'è quel valore aggiunto che non è in nessun catalogo. Caro @dareios it trovi sempre cose eccezionali !!! VERAMENTE BELLA.
    6 punti
  7. Buongiorno a tutti presento oggi questa moneta da 5 kronen (corone) del Liechtenstein, anno 1900, coniata in 5.000 esemplari, millesimo più raro (il Bobba la indicava R2) dopo le 64 monete di prova coniate nel 1898. Il Principato del Liechtenstein adottò gli standard della monetazione Austro-Ungarica fino al 1918, quando adottò come riferimento la monetazione svizzera a causa dell'instabilità monetaria e della svalutazione della corona. La moneta in oggetto risponde quindi ai ponderali austriaci di 36 mm per 24 grammi (questa è di 24,04 grammi). Il successivo 5 franchi del 1924, invece, sarà emesso secondo gli standard UML (25 g per 37mm). Al dritto riporta l'effige di Johann II Furst von Liechtenstein, principe sovrano del tempo, e al rovescio lo stemma del Principato di Liechtenstein, che corrisponde a quello della famiglia dei Principi von und zu Liechtenstein della linea di Gundacker, oltre al valore nominale 5 KR e al millesimo 1900. nel taglio si trova in incuso la scritta * KLAR * UND * FEST * * *. la moneta conserva tutti i rilievi e un discreto lustro, nonostante siano presenti alcuni segnetti da contatto al dritto e dei piccoli colpetti al bordo. inserisco prima le due foto fatte dal venditore e successivamente due foto fatte da me. saluti, Carlo
    5 punti
  8. Segnalo la pubblicazione nel n°21 del Notiziario del Portale Numismatico dello Stato dedicato al medagliere del palazzo ducale di Mantova. Il medagliere oggetto di questa pubblicazione è composto da più di 11000 monete e medaglie conservate nelle raccolte di proprietà del comune di Mantova e affidate per la conservazione al museo di palazzo ducale (una parte consistente delle collezioni comunali è conservata ed esposta nella sezione gonzaghesca di Palazzo Te). I cataloghi dei materiali sono suddivisi in: monete classiche (A. Biasion); monete medievali e moderne (M. Bazzini); medaglie e placchette (S. Pennestrì). Nei cataloghi viene presentata e descritta una selezione dei materiali presenti nelle collezioni di palazzo ducale. Il n°21 del Notiziario è liberamente scaricabile dal sito in collegamento https://www.medaglieri.numismaticadellostato.it/static/notiziario/Notiziario_21_2025.pdf Mario Mario
    5 punti
  9. Come ho già detto: uno scambio di punzecchiature ha trasceso in un più pesante j’accuse…. Con minacce varie… in ogni caso, era solo uno scambio di punzecchiature inizialmente e solo I limiti intrinseci al mezzo di comunicazione , la scrittura, lo ha trasformato in quello che è diventato, perché non permette la percezione dei toni del parlato. adesso , a meno che non ci siano ruggini vecchie o volontà di arroccamento, io direi di seppellire l’ascia e lasciare che lo spirito natalizio neutralizzi questo contrasto , in modo da tornare amichevolmente a parlare di monete. Quanto al 10 assi, ho avuto modo di vederne dal vivo esemplari musealizzati, esemplari privati ed esemplari falsi. Se alcuni tra quelli visti non fossero stati musealizzati e me li avessero proposti in vendita non li avrei comprati ….immaginati se avrei comprato quelli privati….alla fine erano quasi più attraenti quelli dichiaratamente falsi….
    5 punti
  10. L'autrice dell'articolo avrà visto cose che noi umani non potremmo mai immaginare: banconote in fiamme al largo dei bastioni di Orione, ha visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.... ma prima andate a cambiare le banconote a 10 euro in monete.
    5 punti
  11. Moneta in conservazione piacevole con usura uniforme e contorno con spigoli consunti. Come spesso capita il R/ è meglio conservato del D/. Posto il mio esemplare per confronto e condivisione (già fatto diverse volte su questo forum) con rosetta al contorno sovrapposta alla T di FERT:
    5 punti
  12. ma che domande sono? nel manuale del collezionista c'è scritto il valore minimo delle monete da mettere in collezione? anche 1 centesimo di euro che mi manca e mi ritrovo di resto lo metto in collezione, e vale 1 centesimo! e se lo trovo per terra, lo raccolgo pure!
    5 punti
  13. Altra moneta che ho il piacere di far vedere è questo Mezzo Grosso di Carlo Il, catalogato sul MIR come II tipo (405a) e poi sul Cudazzo spostato come I tipo (472a) e segnalato come "di Savoia". Moneta con un importante pedigree, ex collezione Dolivo, venduto nell'asta M&M del 1963 a 500 franchi svizzeri per la prima volta, siccome sino ad allora era una moneta inedita, pubblicata sui volumi del Simonetti (che la segnalava unica), poi sul Biaggi e da Mario Traina sui suoi speciali di CN. In questi sei decenni passati da allora diversi esemplari sono poi stati rintracciati, resta comunque una moneta alquanto rara e mancante in molte collezioni. Battuta nella zecca di Chambéry da Pierre Balligny a seguito dell'ordinanza del 21 ottobre 1508.
    5 punti
  14. Buonasera, chiedo gentilmente agli esperti se possibile la classificazione di questa moneta con riferimenti Mat. oro dia. mm 20 gr. 3,49
    4 punti
  15. Penso che la politica poco possa se ci sono ancora transenne e fori su strade e marciapiedi. Le istituzioni debbono anche garantire la sicurezza della gente. Lo dice uno che ci sperava tanto nella riapertura. Prima o poi dovrà riaprire
    4 punti
  16. AE4 SPES REIPVBLICE di Costanzo II o Giuliano II. Ci vuole la foto del dritto e possibilmente un po di educazione...
    4 punti
  17. Io ho scritto una email alla redazione del Regionale della Lombardia Ho fatto riferimento al servizio di stamane ed ho chiesto se domen7ca ripartirà il Mercatino del Cordusio Al venerdì illustrano le iniziative del fine settimana. Chissà se si informeremo in tal senso. Poi vedo di cercare gli indirizzi email delle redazione di quotidiani online locali e scriverò anche a loro. Sperem
    4 punti
  18. Buona sera, questa lettera è scritta da Suor Maria, una novizia delle Suore di Carità al Regina Coeli di Napoli. È indirizzata alla futura cognata Luisa (si è la stessa Luisa di quella lunghissima lettera d'amore pubblicata qualche giorno fa). La Suora quindi è la sorella di Paolo futuro marito di Luisa. Ho preso questa lettera perché mi piacevano i due francobolli attaccati a questa busta piccolina e la scrittura molto ordinata e chiara di facile lettura. Aspetto i vostri commenti e contributi. Grazie. Di seguito il contenuto della missiva.
    4 punti
  19. Altro Coronato con busto maturo nella variante senza segno di zecchiere. Tondello non tosato ma con peso calante.
    3 punti
  20. Salve @modulo_largo , forse potresti aver gia' letto la Storia Augusta nel passo che tratta di Macriano padre nel capitolo delle Vite dei 30 tiranni , nel qual caso riporto le pagine del testo antico a conoscenza di chi non possiede la Storia Augusta ; questo passo non risponde a favore o contro la tua richiesta , pero' lo considero utile per meglio inquadrare il periodo storico subito dopo la sconfitta di Valeriano , spero si legga decentemente bene . Saluti P.S. Macriano padre , essendo stato stato eletto Imperatore dai soldati insieme ai suoi due figli , che poi divennero Augusti , e' probabile , ma non dimostrato , che qualche zecca orientale in questo frangente abbia emesso qualche rara moneta a nome di Macriano padre , ma che per svariati motivi non sia giunta fino a noi .
    3 punti
  21. Buon pomeriggio ritorno dal Serafico con le due banconote della DDR, che tanto ho cercato: 20 marchi e 50 marchi 1964. La 20 marchi con Goethe e quella da 50 marchi con Engels
    3 punti
  22. Buon Pomeriggio a Tutti, condivido questa moneta di Vittorio Emanuele II° da due lire italiane del 1860 - zecca di Firenze, aggiudicazione d'asta di poco tempo fa. La sua conservazione è modesta, ma per cortesia vorrei conoscere anche il vostro parere. In allegato le prime due foto sono quelle della casa d'asta. Grazie per l'attenzione.
    3 punti
  23. Il denier viennois, denaro di Vienne, si era diffuso enormemente nella regione a cavallo delle Alpi Occidentali nel XII-XIII secolo al punto di influenzare le monetazioni circostanti al Viennois che avevano assunto, come “piede” di riferimento, proprio il denier viennois (la moneta lionese, ad esempio, con la riforma di XIII secolo - vado a memoria - era stata adeguata al viennese equiparando il proprio denaro al doppio del viennese ed il proprio obolo al viennese); gli stati sabaudi non sono stati da meno, e alla fine - se ricordo bene da ciò che ho spigolato qua e là, con la sua progressiva svalutazione il vecchio secusino si era trovato sotto Amedeo IV ad avere il valore proprio del viennese del tempo; alla fine, se ricordo bene nel XIV secolo, negli stati sabaudi si è finito per emettere proprio un denaro “viennese” come base della monetazione piccola, con - come multipli - il forte (due viennesi), il quarto di grosso (quattro viennesi) ed il grosso (16 viennesi). Chiedo scusa per imprecisioni e vaghezza, ora non ho a portata di mano i “sacri testi” per essere più specifico!😅
    3 punti
  24. Lo scavo archeologico di un grande mausoleo romano tra le colline moreniche del Garda, a Monzambano (Mantova) si inserisce nell'ambito della recente scoperta di altri edifici simili nelle vicinanze, a Goito (MN) e a Calvatone (CR). un interessante oggetto di studio per l'archeologia romana in Italia settentrionale
    3 punti
  25. L'amico Davide @Orodicarta racconta la loro storia in questi articoli. https://www.orodicarta.it/mobile/curiosita/cedolepontificie1.html https://www.orodicarta.it/mobile/curiosita/cedolepontificie2.html https://www.orodicarta.it/mobile/curiosita/cedolecampione1787.html Buona lettura.
    3 punti
  26. il testo è ancora in elaborazione (se non muoio prima) sarà pronto, così nei programmi alla metà del prossimo anno sia la pagina precedente che la copertina e la quarta di copertina non sono definitive
    3 punti
  27. Bottone con corona prussiana dei soldati imperiali tedeschi della prima guerra mondiale.
    3 punti
  28. Wow, che fortuna. Quando un soldino antico dell'”economista pazzo” ti cambia la vita. Lo vede brillare nella terra umida. E’ rarissimo. Lo sai quanto ha guadagnato chi lo ha trovato? Con chi ha dovuto dividere il guadagno? Che fine ha fatto il reperto? A quando risale? Redazione4 Dicembre 2025 Nella terra bruna, brilla un oggetto che riflette il sole. E’ giallo, d’un giallo pregiato, intenso, che accresce la potenza delle proprie vibrazioni, grazie al contrasto con il fondo nero delle zolle, ricco di humus e di umidità. Un padre, i suoi figli e un piccolo disco dorato: la scoperta ha mostrato come il passato possa assumere un valore concreto e trasformativo nel presente. Ma voi italiani, no. Astenetevi. Non cercate. Da voi, tutto è proibito. Forse dovete ridiscutere – in chiave liberale – il ruolo del cittadino con lo Stato. Le possibilità di collaborazione e di interazione. Il reciproco rispetto. Be’, molti italiani dicono che gli inglesi distruggono gli strati archeologici, cercando nei campi. Gli inglesi rispondono: noi non distruggiamo nulla, perchè gli aratri hanno già sconvolto il sottosuolo. Piuttosto recuperiamo un reperto, destinato ad essere distrutto dal trattore. Ricerca sì, ricerca no? Statalismo degli ultimi decenni o Stato davvero liberale? Spetta a voi decidere. Michael Leigh-Mallory, ex ecologo e appassionato di storia, decide di riprendere in mano il suo metal detector, strumento rimasto inattivo per oltre dieci anni. Il luogo scelto per la passeggiata familiare è Hemyock, villaggio del Devon, Inghilterra sud-occidentale, caratterizzato da campagne ondulate e insediamenti rurali di lunga memoria storica; la località dista circa 50 km da Exeter, città di radici romane e medievali, facilmente identificabile per la sua imponente cattedrale e il ruolo strategico nei traffici e nelle campagne militari del Medioevo. Durante l’uscita, un segnale tenue a pochi centimetri dal suolo rivela un penny d’oro perfettamente conservato, simile a un’atttuale monetra britannica da 20 pence o a 10 centesimi di euro. Leigh-Mallory reupera l’oggetto, prende le coordinate del punto di ritrovamento, scatta una foto e la condivide in un gruppo Facebook di appassionati, parte della rete britannica di detectoristi, tra cui spicca il The Metal Detectives Group, noto per coordinare ritrovamenti, effettuare identificazioni precise e fornire supporto numismatico altamente specializzato. Pochi minuti dopo, Gregory Edmund, senior specialist di Spink & Son, riconosce immediatamente il reperto: si tratta di un penny d’oro di Enrico III, coniato nel 1257, uno dei rari esperimenti inglesi di moneta aurea “moderna”. La moneta è stata realizzata dal maestro William of Gloucester utilizzando oro proveniente dal Nord Africa, un dettaglio che testimonia la rete di scambi e la circolazione di metalli preziosi nel XIII secolo. Sul recto campeggia l’immagine del re sul trono, barba piena e corona alta, con la leggenda HENRICVS REX III, mentre sul verso una lunga croce, completata da stelle e fleurs-de-lis (gigli), indica il valore nominale di venti denari d’argento. L’uso dell’oro, superiore al valore legale della moneta – alla gente conveniva fonderle e venederle queste monete come oro perchè guadagnavano di più così, come materia prima che cambiare la moneta o utilizzarla per acquisti – rendeva però l’esperimento fallimentare: molte di queste monete furono fuse o ritirate e solo otto esemplari erano giunti fino ai nostri giorni prima della scoperta di Hemyock. Era un’operazione da economista pazzo. Che voleva cantare il proprio Re, non tenendo conto dell’avidità umana. Molto concrete sono, invece,le regole attuali per chi trova tesori Secondo il Treasure Act 1996, normativa britannica di riferimento per il rinvenimento di oggetti antichi, qualsiasi scoperta definita “treasure” deve essere notificata immediatamente alle autorità competenti; la legge stabilisce criteri di valutazione, divisione del ricavato e possibilità di acquisizione da parte dei musei. Nel caso del penny, il museo locale ha declinato l’acquisizione per mancanza di spazio espositivo e la moneta è stata quindi “disclaimata”, consentendo a Leigh-Mallory e al proprietario del terreno di condividere l’intero ricavato dell’asta. L’asta presso Spink, Londra ha batuto l’offerta finale a 648.000 sterline (circa 740.000 €), cifra record per una moneta medievale inglese. Parte del ricavato è stata trasformata in NFT destinati a iniziative di ricerca oncologica, creando un ponte sorprendente tra un reperto del XIII secolo e la tecnologia contemporanea. Leigh-Mallory ha destinato il suo guadagno ai fondi universitari dei figli, Emily e Harry, già appassionati di archeologia e storia. Il ritrovamento del raro penny, con il suo record di valore, è uno dei pochi esempi in cui un singolo ritrovamento amatoriale possa incidere concretamente sulla vita di una famiglia e dimostra come la conoscenza, la pazienza e la curiosità possano trasformarsi in ricchezza storica ed economica. Al confronto con altri grandi ritrovamenti mondiali con metal detector, il penny di Hemyock occupa comunque un posto di rilievo: la pepita australiana “Hand of Faith” del 1980, 875 once troy d’oro, venduta per circa 1,3 milioni di dollari australiani; il tesoro anglosassone di Lenborough del 2014, oltre 5.000 monete d’oro e argento per un valore stimato superiore a 3 milioni di sterline; il tesoro romano di Hoxne del 1992, con centinaia di monete e oggetti di lusso valutati circa 1,7 milioni di sterline; e varie scoperte romane o medievali in Scandinavia e negli Stati Uniti, ciascuna con valori variabili da decine a centinaia di migliaia di euro. Questo confronto dimostra come, pur essendo un singolo oggetto, il penny di Hemyock si collochi ai vertici della classifica dei ritrovamenti più redditizi, rappresentando un caso raro in cui la passione per il metal detecting produce un impatto concreto sia storico che economico. Il ritrovamento, pur casuale nella forma, illumina aspetti complessi della storia medievale: le emissioni auree di Enrico III, la gestione economica di metalli preziosi, i traffici mediterranei di oro, le campagne militari gallesi e la sperimentazione monetaria che spesso sfuggiva alle logiche immediate del mercato. In definitiva, il metal detecting si conferma come pratica in grado di rivelare la stratificazione del tempo, di aprire finestre su secoli di storia, combinando serendipità, conoscenza scientifica e consapevolezza culturale. A Hemyock, sotto pochi centimetri di terra, il tempo ha atteso un padre con un detector e i suoi figli curiosi, pronto a svelare un piccolo miracolo dorato e a ricordarci che il passato può cambiare il futuro in modi straordinari e concreti. https://www.stilearte.it/penny-trovato-henrico-iii/
    3 punti
  29. Che dire sono d' accordo in toto. Mi piace anche il buono da 1 lira. Ape è stata la prima moneta che ho trovato per caso da piccolo nei pressi della chiesetta dove abitavano i nonni. Ovviamente in pessima conservazione. Cmq ha ragione sono una più bella dell' altra. Grazie gentile.
    3 punti
  30. Buonasera a tutti, Vi mostro l'ultima chicca entrata in collezione di Vittorio Emanuele III. Conservazione superiore alla media guardando la moneta anche se a mio avviso è un MS62 tirato
    3 punti
  31. Ciao @Desiré Fulchino, della rappresentazione del rovescio si era discusso sul forum in questa discussione: https://www.lamoneta.it/topic/169012-gregorio-xiii-testone-signa-infidelibus/ Il tuo esemplare è molto bello, classificabile come Muntoni 68, stola del pontefice con la figura di San Pietro. Buona la conservazione per la tipologia, che consente di apprezzare ancora molti dettagli. Unico neo il già citato salto di conio del rovescio, per fortuna abbastanza al margine. Quanto alla rarità, penso che R3 (che sta per "RARISSIMO") sia esagerato. Più probabilmente per le diverse tipologie siamo più su R / R2 😉. Ciao, RCAMIL.
    3 punti
  32. Buongiorno, vi presento l'ultima arrivata nella mia raccolta di monete romene: 1 Leu 1914, argento 835, conforme allo standard dell' Unione Latina. Al dritto Re Carol I° che proprio nel 1914, morì dopo 48 anni di regno. Al rovescio: donna andante verso destra, che tiene in mano un fuso e fila con la conocchia; nella cintura ha una falce (richiama la "Seminatrice" delle monete francesi)
    3 punti
  33. Preciso che non ho intenzione di incentivare o giustificare l'evasione, ma se a livello generale sono convinto che le tasse vadano pagate, sono altrettanto convinto che quando la tassazione arriva a quello che è arrivato oggi, è giusto e moralmente corretto mantenendosi nella legalità provare tutti gli strumenti e le strategie che mi alleggeriscono la pressione fiscale, detto questo vi dico quello che penso che a molti penso sfugga. trovo tutta la discussione molto interessante, ma nessuno ha pensato alla diavoleria peggiore che ci può essere dietro questa che viene descritta come un'"agevolazione", o per chi è un pò più malizioso come un ennesimo tentativo per rastrellare qualche miliardo in finanziaria per coprire qualche buco di bilancio. Mi riferisco al fatto che oggi l'oro fisico da investimento, è l'unico strumento finanziario di cui oltre ad averne il possesso fisico, non prevede la dichiarazione del possesso e di cui non è possibile tracciarne il possesso. Le conseguenze di questa cosa sono molte: 1- non si paga una tassazione sul possesso. (per chi pensa sia impossibile pensate a come è finita con le crypto). 2- il fisco non può sapere quanto oro da investimento possiede un cittadino (per assurdo io posso avere un ISEE a zero e contemporaneamente detenere 1 milione di euro in oro fisico da investimento) 3- Non è aggredibile da eventuali creditori, e mi riferisco sopratutto ad ADER che oramai usa metodi che definirli dei "ricatti" non si ci va molto lontano. Se ci pensate con le crypto hanno fatto la stessa cosa, in 3 anni, tre leggi consecutive che a guardarle con il senno del dopo, si vede benissimo che erano tutte unite da un'unico disegno, potrei farvi anche l'esempio di chi ha investito nel business delle sigarette elettroniche,15 anni, uno legge per ogni fino a spremere il settore fino all'ultimo centesimo, con leggi che vengono giustificate con motivazioni che superano il ridicolo. Potrei dilungarmi ancora sul discorso del perchè non convenga aderire a questa "agevolazione" sull'oro, ma non vorrei fornire dettagli più specifici che potrebbero essere di spunto per chi evade le tasse di professione.
    3 punti
  34. Buongiorno, sul peso non vi sono dubbi, rilevato con bilancia elettronica al decimo di grammo, il diametro invece potrebbe essere anche leggermente superiore, lo hanno misurato con un metro da muratore... 🙂 Comunque siete stati tutti preziosissimi, mille grazie per i vostri interventi. @santone, @Ale75, @ImmensaF
    3 punti
  35. Guarda quanta robina porta con sé il tuo materiale.... ... leggendo sembra che sia stata assorbita dalla Pirelli negli anni 30.. per quei tempi non era mica cosa da poco.. e' materiale storico. Ad Ernesto Lancellotti, si deve la prima lottizzazione in Italia, che interessava l’urbanizzazione della collina di Posillipo. Era il 1928 e l’allora presidente della società Speme fu così l’artefice della realizzazione della funicolare di Mergellina, uno degli impianti di risalita più ripidi del mondo. I lavori furono terminati nel 1931, tre anni dopo, come ricorda una targa nella stazione. A Lancellotti fanno riferimento anche le realizzazioni di intere strade e costruzioni sul versante di via Orazio, di ville e di un locale — il Giardino degli Aranci — per un periodo noto in tutta Europa. L’industriale era a capo di una azienda di cavi di gomma che fu poi acquistata da Pirelli, che considerava l’ingegnmere un temibile concorrente.
    3 punti
  36. Vuoi un consiglio ? ora prenditi un periodo di riposo prima di proporre altre monete .
    3 punti
  37. Martedì 16 dicembre alle ore 20:45 al CCNM (Via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU') si terrà un incontro dove Soci del Centro saranno a disposizione per catalogare le monete cui non siete riusciti a dare un'attribuzione certa, inoltre si potranno effettuare scambi di monete e banconote. All'incontro, per la tipologia della serata, possono partecipare tutti. Questo sarà l'ultimo incontro del 2025 e brinderemo con Soci ed Amici che parteciperanno alla serata per gli Auguri di fine anno.
    3 punti
  38. Personalmente, credo che la meta sudans (la cui più antica attestazione archeologica, rinvenuta e studiata dalla d.ssa Panella, è di età augustea, non anteriore) sia posteriore alle metae dei circhi: per quel poco che vale, lo deduco dal nome: siccome la prima è caratterizzata da un participio presente (sudans), logica vuole che si colloccasse in rapporto di specie a genere rispetto alle "semplici" metae. Questo significa che l'essere la moneta antica non costituisce un indizio a favore dell'identificazione, nel disegno, di una meta sudans, piuttosto che di una meta [perdonatemi: uso "piuttosto" nel suo reale significato, non secondo la barbara prassi odierna di inserirlo nelle frasi al posto di "oppure"], per il fatto che quando cominciò a esistere una meta sudans, già dovevano esistere anche le metae. Insomma, sarà anche una fontana (non dico di no), ma non è l'età della moneta a costituire un indizio nel senso. Tanto premesso, secondo me è proprio una meta, e non una fontana, per quattro considerazioni: primo, il fatto che i sedili in pietra del Circo Massimo siano stati fatti approntare da Cesare non esclude che altre strutture fossero precedenti e, fra tutte le strutture di un circo adibito alle corse, il segnale che significa "gira qui" è di gran lunga il più importante e quindi, verosimilmente, il primo a essere apposto; secondo, se nel 221 fu realizzato un secondo circo (di qualunque cosa si trattasse), mi sembra verosimile che il primo, di ben tre secoli più antico, avesse cominciato a trovare un minimo di sistemazione stabile; terzo, l'ipotesi @Rufilius di metae smontabili (lignee?) che abbiano preceduto quelle stabili, in muratura, non è affatto peregrina, considerato che per nel caso dei teatri sino alla metà del I secolo a.C. era proprio tutta la struttura e venir smontata e rimontata ogni volta; quarto, la meta aveva sicuramente anche un valore simbolico, forse addirittura un significato magico, considerato che - come appunto abbiamo accennato - Augusto ne mutuò la forma per la fontana che segnava il punto centrale della sua riorganizzazione amministrativa dell'Urbe. Certo, nessuna di queste argomentazioni è risolutiva
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  39. I plan on doing Tudeer as well 😉
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  40. Ciao @Ajax Non è mai facile identificare questi bronzi, comunque a me pare questo Alessandro Severo per Edessa. https://www.acsearch.info/search.html?id=9690917
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  41. Due piccoli indiani Un titolo che fa il verso a quello della discussione sul Buffalo nickel https://www.lamoneta.it/topic/85347-cinque-piccoli-indiani/ a sua volta ispirato al capolavoro di Agatha Christie. Ma gli indiani "sospettati" di aver fatto da modello per le monete di Bela Lyon Pratt, non furono cinque, come per il nickel, e nemmeno i dieci della Christie, ma soltanto due Il primo, era il capo Hollow Horn Bear, dei Lakotà Brulè, che prestò il suo volto (sebbene fosse già morto da nove anni ), anche a un francobollo da 14 centesimi del 1922, e a un military payment certificate da 10 dollari del 1970. Il secondo, e forse più probabile (alcuni testi citano solo lui), è il capo Thundercloud, un Blackfoot, ritratto anche da famosi pittori come Remington e Sargent e per anni modello presso la Art Students League. Scegliete il vostro preferito petronius
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  42. La serie che mi ha fatto innamorare delle monete del Regno. Buona serata monetiani.
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  43. Credo possibile che la letterina sia stata recapitata attraverso altra persona.. forse quella Lucrezia menzionata, ecco il perché della minuziosità della busta, forse la mini bustina fu spedita all' interno di una missiva più grande..??... proprio alla suddetta Lucrezia..?? Non ha prezzo un inizio di questo tipo. E' proprio vero ... quello che si ha nella bocca e negli occhi si ha nel cuore. 💓 Ce la facciamo entrare lo stesso nella Filatelia... la letterina a Luisa in qualche modo e' arrivata, .. quindi un servizio postale c'è stato anche se non quello ufficiale. "Lucrezia Poste Segrete". 🧐
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  44. Nota preliminare : tutto il discorso che segue si basa sulle conoscenze attuali di storia e archeologia relative ai due Circhi nominati : il Massimo e il Flaminio , di conseguenza tutti i verbi utilizzati sono al condizionale non essendoci nel post certezze , solo ipotesi . Come probabilmente avrete capito mi piace studiare e informarmi su alcune simbologie che compaiono nulle monete repubblicane romane , in particolare studiare quei simboli che si prestano a piu' di una interpretazione e trarne delle ipotesi con le quali discutere con Voi , spero . Alcuni non comuni Assi della Repubblica romana portano nel rovescio , sopra la prua di nave , un simbolo che viene attribuito ad una Meta (probabilmente con riferimento a quella di Circo) . La Meta era in pratica una specie di colonna posta all'interno di ciascuna curva e sistemate alle estremità della spina centrale dell' arena , chiamate appunto mete , intorno alle quali gli aurighi dovevano girare , a tal proposito indimenticabili le corse di quadrighe del film Ben Hur . La distanza tra le due mete era tipicamente di uno stadio (circa 200 metri) ma nei circhi più grandi poteva essere maggiore . Fatta questa breve descrizione della Meta , sorgerebbe un problema con il simbolo della moneta , sempre se questa fosse dedicata ad una Meta di Circo . Se il simbolo impresso nella moneta si riferisca proprio ad una Meta , il problema sarebbe dovuto alla differenza di tempo tra la costruzione a Roma di un Circo stabile e l' emissione della moneta con Meta , stimata tra il 206 a.C. e il 195 a.C. Gli unici due Circhi esistenti a Roma in epoca repubblicana erano il Massimo e il Flaminio . Il piu' antico Circo a Roma era il Circo Massimo , circo che sembra essere stato costruito come prima fondazione dal re Tarquinio Prisco nella valle Murcia , che divide il Palatino dall' Aventino , in quell' epoca remota il Circo aveva strutture in legno che risalirebbero appunto all' epoca di Tarquinio Prisco , nella prima metà del VI secolo a.C. Il Circo venne costruito per festeggiare i Ludi Romani organizzati per la vittoria sulla città di Apiolae , un oppidum Latinorum o antica citta' del Lazio che dovrebbe corrispondere all' attuale al borgo di Castel Savello , circa a meta' strada tra i centri di Pavona e Albano Laziale . Difficile quindi immaginare che in quella lontana epoca il Circo di Tarquinio Prisco avesse la forma e la struttura di un Circo di eta' posteriore con tanto di Mete e di Spina centrale , si penserebbe piu' ad uno spazio libero da costruzioni adatto per celebrare cerimonie e festivita' , un po' come avviene nei tempi attuali , in questo luogo si sarebbe svolto infatti il famoso “ratto delle Sabine” avvenuto durante la festivita' dei Consualia . Le prime strutture in muratura , soprattutto legate alle attrezzature per le gare con cavalli , si ebbero probabilmente solo nel I secolo a.C. e fu Giulio Cesare a costruire i primi sedili in muratura e a dare la forma definitiva alla struttura a partire dal 46 a.C. Forse fu in questo periodo che il Circo Massimo ottenne anche tutti gli accessori per ospitare le corse delle bighe e quadrighe , Spina e Mete comprese , mentre per l' obelisco della spina si dovette attendere fino ad Augusto . In base a questi fatti relativo al Circo Massimo , quel simbolo che viene raffigurato nella moneta tra il 205 e il 195 a.C. , non dovrebbe essere una Meta di circo , ma probabilmente rappresentare qualcos' altro . Dopo il Circo Massimo venne costruito a Roma il Circo Flaminio nella parte sud del Campo Marzio . Tutta questa area venne sistemata dal censore Gaio Flaminio Nepote (lo stesso che fece costruire la Via Flaminia e venne sconitto al Trasimeno da Annibale ) nel 221 a.C. Nei suoi primi anni di esistenza il circo era lungo 500 metri e occupava gran parte dei possedimenti dei Flaminii sui quali possedimenti era stato edificato . Nel II secolo a.C. lo spazio andò sempre piu' riducendosi per via della costruzione di edifici e monumenti sino a quando , circa alla fine del I secolo a.C. in epoca augustea , del circo non rimaneva che una piazza lunga 300 metri in cui venivano svolti i Ludi (giochi pubblici) Tutta l'area venne infine abbandonata verso la fine del IV secolo d.C., insieme agli edifici che nel corso dei secoli erano sorti nella zona . Del Circo Flaminio e' poco o nulla conosciuto circa il suo scopo , infatti Strabone quando descrive il Circo non cita mai che in esso si svolgessero corse di cavalli , mentre Valerio Massimo afferma che al suo interno venivano tenuti i Ludi Plebeii (giochi della plebe) ma altre fonti negano tale testimonianza . Tito Livio e Marco Terenzio Varrone ricordano tuttavia che alcuni giochi venivano tenuti all' interno del circo , riferendosi in special modo ai Ludii Tauri , tenuti in onore degli dei dell 'oltretomba . Questi giochi misteriosi venivano tenuti unicamente nel Circo Flaminio , suggerendo che erano simbolicamente legati all' area e che non potevano essere spostati in un altro edificio . Ai Ludii Tauri correvano cavalli con un' unico fantino , ma non correvano carri di bighe o di quadrighe, come avveniva nelle normali corse che si tenevano nei Circhi , di conseguenza si potrebbe supporre che nel circo flaminio non fosse presente la spina centrale con le relative Mete , anche per il motivo che questo circo ebbe vita breve , sostituito verso la fine del I secolo a.C. da teatri , templi e portici . A fronte di quanto sappiamo sul Circo Flaminio e se tutto questo corrispondesse al vero , cosa sarebbe effettivamente quel simbolo chiamato Meta impresso su monete tra la fine del III secolo , inizi del II , a.C. ? Potrebbe essere invece rappresentata una fontana pubblica di forma conica del tipo la successiva Meta Sudans del Colosseo ? Sappiamo che gia' Augusto fece costruire , o forse solo ristrutturare una ancor piu' antica fontana di epoca repubblicana ? nel luogo stesso dove poi sorse la fontana chiamata Meta Sudans dai Flavi ? Osservando con attenzione la Meta impressa nella moneta si notano ai lati del cono delle protuberanze forse ad indicare dei punti nei quali usciva l' acqua ? Un mio esemplare di Asse con la Meta , foto ripresa con luce radente per meglio fare risaltare il simbolo , piu' un altro esemplare preso dalla rete e meglio conservato nel quale la Meta appare in migliore stato di conservazione , entrambi : Cr. 124/3
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  45. Invece, a differenza del Dio Denaro Onnipotente che mi ignora da tempo, la Dea della Sfortuna insieme al Dio delle Beffe non si dimenticano mai di me… e ogni tanto mi fanno pure dei “regali”. Allego foto del loro ulteriore regalo 😂 😂 😂 Il loro calcolo si è rivelato corretto – ovviamente, il pezzo staccatosi dal globo l’ho subito scambiato per un raro difetto di conio! 🤦🏼‍♀️🤭
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  46. Ti ringrazio per la citazione ma non collezionandole le banconote in euro non sono il mio forte. Però so spenderle
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  47. Mi dispiace di questo tuo post e mi dispiace che parli di violenza perché non porta mai a niente di buono e te lo dice uno che ormai è al crepuscolo della sua vita. Personalmente, ho sempre insegnato ai miei figli ed adesso lo sto facendo con i miei nipoti il rispetto verso il prossimo che è fondamentale nei rapporti ad personam. Però,devi capire che in un forum pubblico si trova di tutto e di conseguenza bisogna accettarne le regole. Io erano anni che non scrivevo sul forum ma, ho deciso di intervenire nelle tue discussioni per aiutarti perché ho notato una disarmante ingenuità da inesperienza. Di tutte le monete che hai postato le autentiche " forse " si contano sulle dita di una mano ed a lungo andare devi capire che diventa stancante il dimostrare il perché ed il per come sia falsa oppure autentica soprattutto ad utenti che la pensano in maniera diversa, per cui non devi demoralizzarti se alcuni non intervengano più perché umanamente è comprensibile vedrai che interverranno altri. Purtroppo, sei partito con il piede sbagliato perché eri convinto credo in buona fede che avevi in mano monete autentiche, di valore e questo ti ha portato a scontrarti con esperti che volevano solo aiutarti. Quindi fai un reset mentale e poi magari riparti con calma dopo esserti fatta un po' di esperienza.
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