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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/31/25 in tutte le aree

  1. L'ho creata con l'AI, ma quanto sarebbe stata bella? 😍
    5 punti
  2. Cari amici, buon capodanno, ma ........................................... attenzione, non dimenticatevi che: Luciano
    5 punti
  3. (da: ilPOST.it ) La posta pneumatica è un sistema che consente di scambiare lettere o piccoli oggetti attraverso una rete di tubi che collega uno o più edifici: le cose vengono spostate da un punto all’altro sfruttando una corrente d’aria aspirata o compressa prodotta da compressori, con il vantaggio che nessuno deve spostarsi fisicamente per trasportarle. Il sistema fu inventato alla fine del Settecento da William Murdoch, un chimico e ingegnere meccanico scozzese, e inizialmente veniva utilizzato per trasmettere i telegrammi dagli uffici che erano dotati di telegrafi agli edifici circostanti. Poi, a metà Ottocento, un ingegnere elettrico inglese, Josiah Latimer Clark, brevettò un sistema per spedire anche oggetti più grossi. Nel 1880 la rete di tubi pneumatici per spedire lettere e pacchetti a Londra era lunga circa 34 chilometri; nel 1904 quella di Chicago ne misurava oltre 14; il sistema di tubature sotterranee introdotto nel 1913 a Milano e Roma per recapitare la posta arrivò a misurare in totale più di 100 chilometri, scrive TG Poste, il sito di informazione delle Poste Italiane. Ma a Berlino, dove negli anni Quaranta la rete di tubi pneumatici arrivava a 255 chilometri, già da tempo questo sistema era adoperato anche per uno scopo un po’ più frivolo: comunicare con le altre persone nei locali notturni, che erano spesso muniti anche di telefoni. Questo sistema era diffuso in particolare in due locali: il Resi, che era il nomignolo dato al Residenz-Casino, e il Femina. Il Resi era un grande locale con una pista da ballo che poteva ospitare fino a mille persone. Si trovava a poche centinaia di metri da Alexanderplatz, una delle piazze principali di Berlino, c’era la musica dal vivo ed era frequentato sia da persone tedesche che straniere: era stato inaugurato nel 1908, ma divenne un’istituzione soprattutto tra gli anni Venti e i primi anni Trenta. Secondo un articolo del Chicago Tribune del 1968 citato da Atlas Obscura la sua attrazione principale era proprio il sistema di telefoni e tubi pneumatici che permetteva alle persone di flirtare a distanza. Nel periodo di sua massima popolarità, più o meno negli stessi anni, il Femina aveva invece più di 2mila posti a sedere, due grossi bar, tre orchestre e a sua volta una rete di tubi pneumatici. [... continua su: https://www.ilpost.it/2023/08/04/berlino-resi-femina-tubi-pneumatici/?utm_source=ilpost&utm_medium=leggi_anche&utm_campaign=leggi_anche ] Francobollo di Posta pneumatica delle poste italiane.
    4 punti
  4. Quest'anno è pieno di difficoltà, indecisioni e qualche ripensamento. Si sale si scende, è difficile veramente selezionare i podi e far emergere vincitori e l' assoluto. Ci sono sempre più ardui orrori da valutar bene, quindi poi la scampa quello che va oltre, quello che supera tutte le indecisioni e che per i più numerosi e svariati motivi, merita qualcosina in più dell'altro, motivazione per cui lo fa poi emergere😅. Ma che casino signori miei. Vi devo già fare i miei complimenti a tutti e devo rinnovarvi un Grazie per la super partecipazione e lo spirito giusto per questa discussione e " concorso" ❤️
    3 punti
  5. Buongiorno Cari Amici, anche quest'anno abbiamo deciso di confermare gli appuntamenti per la domenica speciale, visto il confortante successo delle edizioni del 2025 con notevole partecipazione ed interesse dimostrato dalle persone. Grazie a tutti i coloro che sono intervenuti e che parteciperanno alla prossima dell' 11 Gennaio 2026. Vi ricordo anche che la nostra Associazione è ospitata da un bar ristorante, quindi, troverete cibi e bevande di qualità, migliorate dalla nuova, recente gestione. Possibilità di fermarsi per un aperitivo al termine della domenica speciale. Inoltre, in questa occasione, come nelle altre che seguiranno, io e il mio amico Riccardo saremo lieti di esaminare, senza impegno, le vostre raccolte, collezioni, eredità, lotti di monete e banconote, che intendete dismettere. Grazie. Vi aspettiamo. Buon Anno a Tutti! Domenica 11 Gennaio 2026 DOMENICA SPECIALE al CIRCOLO AFI Orario: 8,30-13,00 Ingresso e parcheggio gratuiti presso il Circolo Sportivo Thaon di Revel ROMA, Lungotevere Thaon di Revel n.3 (Stadio Olimpico, Piazza Mancini) Vi attendiamo numerosi !
    3 punti
  6. Buongiorno, @Carlo. sono commosso dalla tua quasi identificazione 😉 Dovrebbe essere Valentiniano II , le lettere di zecca dovrebbero essere CONSB https://www.acsearch.info/search.html?id=13364763 https://numismatics.org/ocre/id/ric.9.cnp.86A
    3 punti
  7. Ho iniziato a partecipare attivamente in questo ultimo anno e, devo ammettere, questa è una delle discussioni più piacevoli! Forse perché nasce proprio per auto prendersi in giro con monete orrorifiche, la reputo una delle discussioni più libere del forum! Complimenti a @caravelle82 per la sua ideazione e a tutti i partecipanti per lo spirito goliardico e gli orrori mostrati senza vergogna! un saluto di fine anno e un augurio di un anno ancor migliore!
    2 punti
  8. Come classifichereste questo ducatone di Filippo II sul Crippa vol. III ? grazie per gli eventuali interventi
    2 punti
  9. Grazie a tutti e Buon Anno
    2 punti
  10. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MST/2
    2 punti
  11. Trovato !!! Gaetano Longo Panadia fu un avvocato e una figura di rilievo nella vita politica e sociale di Leonforte (in provincia di Enna) a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Secondo le informazioni storiche locali, è ricordato principalmente per i seguenti aspetti: ricoprì la carica di Sindaco di Leonforte nel periodo intorno al 1890, un'epoca caratterizzata da forti tensioni sociali in Sicilia legate al movimento dei Fasci Siciliani. La sua amministrazione coincise con un momento di trasformazione urbana e amministrativa per il comune ennese. Il cognome composto "Longo Panadia" indica l'appartenenza a una delle famiglie storiche e possidenti del territorio. Questo spiega anche perché riceveva posta da L' ECO giornale finanziario di Messina.
    2 punti
  12. 💣SIGNORI H 18:00 SCADENZA CONCORSO 2025!💣 Tutto ciò che verrà postato dalle 18:01 vale per il concorso 2026. Devo avere tempo di vedere ecc...
    2 punti
  13. Buon Fine Anno 31 Dicembre 2025
    2 punti
  14. Ma Muti non è ancora vivo? Fossi in lui toccherei ferro...
    2 punti
  15. SALVS REIPVBLICAE coniata a Costantinopoli. Non riesco a riconoscere a nome di chi, ma sicuramente qualcuno ne sarà in grado Saluti Preciso, leggo CONSP in esergo, quindi Costantinopoli.
    2 punti
  16. Ciao, denario non autentico ottenuto per fusione di cui si conoscono numerosi cloni.
    2 punti
  17. Buon pomeriggio @sdy82, gli editti in realtà sono 2, datati 18 e 19 giugno 1866. Allegati in pdf, estratti dal volume presente su Google books "Raccolta delle leggi e disposizioni di pubblica amministrazione nello Stato Pontificio" dell'anno 1866. Per la data di fine valore legale delle vecchie monete in scudi, si rimanda ad un successivo apposito editto (che al momento non ho trovato). Ciao, RCAMIL. Raccolta_delle_leggi_e_disposizioni_STATO PONTIFICI_1866_estratto.pdf
    2 punti
  18. Buonasera a tutti, vi presento la moneta che mi permette, nella mia collezione tipologica per regnante, di concludere i sovrani del regno delle due sicilie La trovo molto gradevole, per rilievi vista la tipologia, ma soprattutto per luce del metallo e pulizia dei campi. La moneta è leggermente penalizzata dal metallo leggermente compromesso, con cambio di tonalità verso il rossiccio, nella zona di naso e bocca al dritto. Ipotizzo che possa essere a causa di un conio usurato e compromesso, come si vede dalle importanti fratture di conio. Che ne pensate come conservazione? Allargando leggermente il discorso, leggo sul Gigante 2020 che la variante base della testa grande sarebbe rarità R mentre testa piccola sarebbe C. Tuttavia, sulla base della mia limitata esperienza non sono d'accordo: a me sembra che le occorrenze delle due tipologie sia sostanzialmente uguale, sbaglio? Sempre sul Gigante 2020, leggo che "di questo tipo di moneta esistono due tipi di conii: il primo, più pregiato, presenta i rilievi più alti (conio più definito); il secondo presenta invece rilievi meno alti [...]". Oltre ai rilievi c'è modo di distinguere i due conii? Guardando con attenzione varie monete, ho notato che ci sono due distinte tipologie di rappresentazione sulla base del ciuffo più alto del Re: una versione "aperta", in cui il ciuffo si apre verso l'estero e una versione "chiusa", in cui il ciuffo si richiude su se stesso. Mi sembra che il ciuffo aperto riprenda lo stesso ritratto del 1817 (3 su 3 nel catalogo del forum), e quindi il ciuffo aperto dovrebbe essere "primo tipo", mentre il ciuffo chiuso è un "secondo tipo". E' questa la distinzione tra i due conii? Il secondo tipo sarebbe quello con i rilievi più bassi? Ecco la foto! La mia (ciuffo chiuso): un esempio di ciuffo aperto/primo tipo: Buona conclusione di anno e, soprattutto, buon inizio di anno nuovo!
    1 punto
  19. Quelle poche volte che vediamo in TV i vincitori dei giochi a premio vincere somme considerevoli (mentre la TV vince sempre con i grandi ascolti ed i soldi che prende dalla pubblicità) ma quanto entra effettivamente nelle"tasche"del vincitore? https://quifinanza.it/lifestyle/affari-tuoi-30-dicembre-2025/951660/ Salutoni odjob
    1 punto
  20. È un grosso di Michele Steno. Arka # slow numismatics
    1 punto
  21. https://tg24.sky.it/cronaca/2025/12/30/mangia-troppe-lenticchie-lacera-esofago 😂 Vado OT per rispondere rapidamente alla tua domanda! Intanto, nell'attesa di scoprire gli attesi podi, auguro un buon 2026 a tutti gli orroristi! E mi unisco ai ringraziamenti alle due colonne portanti di questa discussione @caravelle82 @nikita_ 😉
    1 punto
  22. 1 punto
  23. Il mio ultimo dilemma del 2025. Ho preso oggi uno scellino datato 1655 e lo ho confrontato con uno simile che già possedevo, quest'ultimo molto fuori centro a rendere più difficili le cose... Quello di sinistra, sembra più fedele alla tipologia KM#263 di cui allego la pagina di Numista 1 Schilling - Frederick William - State of Brandenburg-Prussia – Numista e presenta la data in alto a sinistra al rovescio e la legenda + SOLIDUS . PR - USSIAE .1655 . Al dritto si legge FRID.WI(LH).MAR.BR.S.R.I.PR.EL Nell'altro esemplare la prima cosa che salta all'occhio è la mancanza della data infatti si legge al rovescio + SOL... CIV ... SSIA. Anche al dritto mi pare di vedere delle differenze perché io leggo FRID.WILH.MAR.BR.S.P.EL. Come classifichereste quest'ultimo? avete un catalogo che può essere d'aiuto? Grazie e buon 2026 a tutti!
    1 punto
  24. new entry, grazie a @GabrieleM95 da notare come anche qui l'immagine in generale sia gradevole, le scritte però siano distorte/irreali njk
    1 punto
  25. Venuta bene, ma come si diceva in una mia altra discussione, i dettagli sono importanti Per fortuna le AI hanno ancora i loro limiti, non si sa solo bene ancora per quanto tempo - speriamo il più a lungo possibile. Comunque si dice che il 2025 è stato l'ultimo anno dove si poteva sgamare ad occhio nudo se un'immagine od un video erano artificiali. Njk
    1 punto
  26. Sembrerebbe che su questo meccanizzato invece delle stellette compaiano queste belle croci, e spesso con la pubblicità di quelle sigarette, interessante.
    1 punto
  27. Se si tratta di lui: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/riepilogo/SW-ANV Buon anno nuovo
    1 punto
  28. @m_77 non è difficile trovare le "big", Generali, RAS, Unipol e via dicendo. Io ero in Assitalia, poi assorbita da Generali. Le polizze per le abitazioni erano modulari e quindi si potevano articolare in base alle esigenze del cliente, implementando le condizioni con apposite clausole. Ora essendo tutto informatizzato non sono in grado di dare una risposta adeguata, l'unica soluzione è chiedere, rivolgendosi all'Agenzia di zona. Come ho già detto, c'è anche l'opzione broker, alcuni dei quali hanno contatti con i Lloyd's di Londra, altamente specializzati per coperture dei valori.
    1 punto
  29. Arcadio, VOT V... forse Siscia come zecca. Arka # slow numismatics
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  30. Ciao @odjob dovrebbe essere un AE4 "VOT V" di Arcadio.Non leggo la zecca. https://www.acsearch.info/search.html?term="Vot+v"++wreath+13mm+arcadius&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&currency=usd&order=0
    1 punto
  31. Ecco le aggiunte:
    1 punto
  32. A mio parere sicuramente la cassetta di sicurezza in banca e' il modo piu' pratico, semplice e sicuro, anche con le sue limitazioni per la lontananza delle monete, e ammesso di averne la comodita' per vicinanza della filiale. Capisco che per molti la matematica sia solo un'opinione, ma in casi come questo puo' diventare utile. I casi censiti di colpi grossi alle cassette di sicurezza in banca in Italia sono due (2). Piu' di 14 milioni di italiani sono stati colpiti da furti in casa almeno una volta (le sole denunce relative all'anno 2024 sono state 155.000). Per quanto riguarda i costi delle assicurazioni per i valori tenuti in casa mi ero informato, ricevendo le risposte che mi aspettavo capendo qualcosa, cioe' premi molto alti ovviamente e con un sacco di clausole (i numeri scritti sopra relativi ai furti parlano chiaro, e le compagnie assicurative non sono enti di beneficienza). Inoltre io terrei parecchio in considerazione l' importante esperienza citata inizialmente, un gran consiglio in grado di salvaguardare capra e cavoli, tanto piu' provenendo da un vero esperto del settore (e non solo sulla scorta di sensazioni e notizie piu' o meno ondivaghe), comunque sempre ammesso di essere in grado di concretizzarlo in modo appropriato.
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  33. Sorprendente. Un “uovo” colmo di monetine d’oro di 2000 anni fa. Indagini sui preziosi nascosti durante l’impresa di Giulio Cesare. 35 fantastiche “coppette degli gnomi”. Perché qualcuno le occultò in quel modo? Perchè monete tutte uguali e della stessa emissione? Gli esperti ci spiegano le piste Gli studiosi tornano sul mistero ripostiglio di Lenham: trentacinque stateri privi di iscrizioni alfabetiche, celati in un nodulo di focaia e sepolti nel terreno, raccontano una Britannia politicamente inquieta di quasi 2000 anni fa, abitata da élite celtiche in bilico tra alleanza e resistenza mentre l’esercito romano avanzava. Cesare era lì, a poche decine di miglia? Le monete sono state portate alla luce da un appassionato di metal detector. Tony Asquith, pensionato con oltre quarantacinque anni di esperienza nel metal detecting, partecipa a un rally nella zona. Sono manifestazioni pubbliche alle quali gli appassionati si iscrivono volentieri, perchè non ci sono problemi burocratici. L’organizzazione si occupa di ottenere l’autorizzazione dal proprietario del terreno – che è quasi sempre un’area arata. – e che tutta la ricerca si svolga regolarmente e ordinatamente. I detectoristi sono sparsi in un ampio campo agricolo,. La mattina,, per Tony, inizia come tante altre: segnali confusi, frammenti metallici senza valore, una cartuccia da fucile. Poi un segnale più netto. Una moneta, in superfici, tra lacerti vegetali e rimasugli di stoppie. E’ uno statere d’oro. Un ritrovamento già notevole, che però diventa straordinario quando lo sguardo si allarga, lì vicino. Sembra un mucchio di gusci metallici di “soldini di cioccolato di Natale” sparsi tra le zolle e, poco sotto, l'”uovo” che conteneva le monete e che era stato colpito dall’aratro. Trentacinque stateri, ancora insieme dopo più di duemila anni. Il deposito monetario viene recuperato secondo l’iter stabilito dal Treasure Act., la legge che si occupa del ritrovamento di tesori o di beni archeologicxi da parte dei cittadini. Nessun ente pubblico si fa inzialmente avanti per acquistare gli stateri. Così i cercatori possono mettere i reperti all’asta. La stima iniziale è prudente, ma l’interesse è altissimo: il lotto viene aggiudicato per oltre centomila sterline, più di cinque volte la valutazione di partenza. Ma il dato economico è quasi secondario. Il Lenham Hoard, oggetto di approfondimenti da parte di numerosi studiosi, racconta una storia più profonda: quella di una comunità celtica del Kent, probabilmente i Cantiaci, legata al mondo franco-belga, posta di fronte all’irruzione della potenza romana. I ricercatori, in questi mesi, hanno cercato di ricostruire il contesto politico, territoriale e simbolico in cui quel deposito fu concepito. Ed è proprio da qui che emerge la novità più significativa: il tesoro sembra inserirsi in una zona di campagna non distante dai movimenti di truppe di Giulio Cesare, Ci sono più dati interessanti, in questa vicenda. Le monete provengono tutte dallo stessa zecca e presentano unifornità realizzative che fanno pensare che siano frutto di una produzione avvenuta in un breve periodo. Le monete peraltro recano scarsi segni di usura o di circolazione. Quando si trovano questi gruppi di monete, omogenee per datazione e valore, senza segni di circolazione significa, normalmente, che sono state nascoste poco dopo essere uscite da una zecca. E che il deposito potrebbe essere stato costituito in seguito ad un pagamento ricevuto da un ufficio statale o da un comandante militare o provento di un furto in una cassa pubblica. Ma c’è un altro dato particolarissimo: il contenitore di pietra., quella sorta di uovo nel quale le monete, prima messe in un sacchetto di tessuno, furono poi collocate. Il blocco era forse originariamente chiuso con un pezzo d’argilla. L’uso di questo uovo come nascondiglio potrebbe far pensare che chi avrebbe nascosto il tesoro lo avesse portato inizialmente con sé, in più di uno spostamento. E’ probabile che nessun ladro o nessun posto di blocco avrebbe contestato la presenza di una pietra focaia, normalmente utilizzate per accendere il fuoco. Poi, forse qualcosa cambiò- Il cosiddetto blocco di focaia utilizzato come contenitore è un nodulo di selce, una concrezione naturale di silice formata milioni di anni fa nei fondali marini e già durissima in epoca preistorica. Non era quindi un materiale morbido come la creta, né poteva essere modellato: la sua cavità interna nasce da fratture naturali o viene aperta per percussione, colpendola con precisione. Nel caso del tesoro di Lenham, la selce non è un contenitore costruito, ma riutilizzato, sfruttando la sua compattezza e la sua impermeabilità. Normalmente la focaia serviva per accendere il fuoco e per produrre utensili, ma aveva anche un valore simbolico, legato alla trasformazione e alla durata nel tempo. Usarla per nascondere l’oro significava mimetizzare il deposito nel paesaggio e proteggerlo fisicamente. Non si esclude però che la scelta avesse anche un significato rituale: affidare le monete a una pietra antichissima, stabile e “eterna”, in un momento di forte instabilità storica. Le analisi convergono su un punto: le monete sono omogenee per stile, peso e cronologia, e indicano un atto di deposizione unico, non una raccolta casuale o progressiva. Questo dato orienta l’interpretazione verso un gesto deliberato, compiuto in un arco di tempo ristretto, probabilmente in risposta a una situazione percepita come instabile. E ora osserviamo il luogo di ritrovamento, anche alla luce si percordi di Giulio Cesare, in Britannia, in quel periodo. Lenham è un villaggio del Kent orientale, sulle North Downs, in una zona centrale e strategica del sud-est britannico già attiva nell’età del Ferro. Dista circa 40 km dal probabile punto di sbarco di Giulio Cesare a Pegwell Bay (Thanet) e circa 60–65 km dall’area del Tamigi, dove si svolsero gli scontri principali contro la coalizione guidata da Cassivellauno. Non fu quindi un luogo direttamente conquistato dai romani – durante le prime, episodice campagne di Cesare, poi perfezionate dagli imperatori, con la conquista della Britannia – ma si trovava a breve distanza dalle rotte militari e politiche romane, in un’area coinvolta nelle tensioni generate dalle spedizioni cesariane. Questa posizione intermedia aiuta a interpretare il tesoro come una occultamento in un momento di instabilità. Un soldato celitico? Un soldato romano che aveva razziato gli stateri e li aveva portati con sé nella sacca con pietra focaia? Gli stateri riportati alla luce – che qualcuno, popolarmente, chiama coppette degli gnomi o dell’arcobaleno perchè, spesso rilucevano sui terreni agricoli arati, in seguito a violenti temporali che dilavavano il terreno- appartengono all’orizzonte gallo-belgico, una tradizione monetale nata nella Gallia settentrionale e diffusasi rapidamente nella Britannia sud-orientale. Non si tratta di una semplice influenza commerciale: le fonti antiche ricordano esplicitamente che molti gruppi della Britannia provenivano dall’area oggi compresa tra Francia settentrionale e Belgio, o ne erano discendenti diretti. Migrazioni avvenute nei secoli precedenti avevano portato oltre la Manica popolazioni che conservarono legami culturali, politici e forse familiari con il continente. Ed è proprio seguendo i Galli (tra amici e nemici di Roma) che giungiamo a Giulio Cesare il quale approda in Britannia nel 55 a.C., al termine della conquista della Gallia, con un’operazione che ha un obiettivo insieme militare, politico e simbolico: colpire le reti di sostegno che le élite britanniche fornivano ai Galli ribelli del continente e dimostrare che Roma poteva spingersi oltre l’oceano allora conosciuto. La prima spedizione è breve e difficile; Cesare rimane sull’isola poche settimane, ostacolato dal mare, dalla logistica e dalla resistenza locale. Torna l’anno successivo, nel 54 a.C., con forze più consistenti, restando complessivamente circa due mesi, senza avviare una conquista stabile. In questa seconda campagna stringe alleanze con alcune comunità del sud-est, in particolare con i Trinovanti, che cercano l’appoggio romano contro rivali interni. Combatte invece contro una coalizione guidata da Cassivellauno, esponente dei Catuvellauni, attivi nell’entroterra e ostili all’ingerenza romana. L’esito non è un’occupazione, ma l’imposizione di ostaggi e tributi, e l’inserimento della Britannia nella sfera di influenza politica ed economica di Roma. E’ un periodo di disordini quindi; di tradimenti; di capitali che si muovono; forse Cesare e i suoi generali versano tangenti e fornisconocoperture ai capi locali affinchè aiutino la romanizzazione. Quindi circolano tanti soldi, in quel periodo. E molti ne bloccano il percorso, “insabbiandoli”. E’ certo che l’uomo non potrà più fare ritorno, in quel punto, per ritirare i propri soldi. Fu ucciso? Fu imprigionato? Nel Kent – area del ritrovamento dell’uovo di selce contenente stateri, la tribù storicamente attestata è quella dei Cantiaci. Cesare li cita come una popolazione strutturata, agricola e guerriera, inserita in reti di potere e scambio. La loro posizione geografica – affacciata sul continente e insieme proiettata verso l’interno dell’isola – li poneva in una condizione delicata. Non erano una tribù marginale, ma un vero e proprio cuscinetto politico tra il mondo gallico, già sconvolto dalla conquista romana, e la Britannia ancora formalmente indipendente. La posizione politica dei Cantiaci appare, alla luce delle fonti e dei dati archeologici, pragmatica e oscillante. Non emergono come nemici irriducibili di Roma, ma neppure come alleati entusiasti. Piuttosto, sembrano aver adottato una strategia di adattamento: mantenere i propri assetti di potere, proteggere le risorse, evitare lo scontro diretto quando possibile. In questo senso, l’oro assume un ruolo cruciale. Non solo ricchezza, ma strumento di negoziazione, simbolo di status, riserva strategica in un momento in cui gli equilibri tradizionali erano messi in discussione dall’arrivo di un attore esterno potentissimo. Le monete di Lenham rafforzano questa lettura. Sono prive di epigrafi, non riportano nomi di re né dichiarazioni di autorità. Parlano un linguaggio simbolico, non testuale. Il cavallo stilizzato al galoppo, accompagnato dal segno del carro, allude a un’aristocrazia guerriera, mobile, dinamica. La forma a coppella, con dritto convesso e rovescio concavo, non è un dettaglio tecnico, ma una scelta culturale che distingue questi stateri dalla monetazione romana contemporanea. Proprio questa ambiguità formale alimenta il dibattito: monete a pieno titolo o oggetti di prestigio e devozione che potevano anche circolare come moneta? La risposta resta volutamente sfumata, come se l’oggetto fosse stato pensato per muoversi su più piani. Il luogo del ritrovamento rafforza ulteriormente il quadro. Lenham si trova nell’entroterra del Kent, a circa 50–60 chilometri dalle aree costiere tradizionalmente associate allo sbarco e ai movimenti iniziali di Cesare, e a una distanza comparabile dalle zone interne attraversate durante le campagne del 55 e 54 a.C. Non è un sito di battaglia, ma neppure un’area remota. È una zona agricola attraversata da percorsi che collegavano la costa ai territori interni, un luogo ideale per nascondere senza allontanarsi dal cuore del territorio controllato dalla tribù. In altre parole: abbastanza lontano dal fronte, ma non fuori dal mondo. Per le comunità dell’età del Ferro, la focaia era un materiale quotidiano: da essa si ricavavano lame, punte, strumenti. Era parte integrante del paesaggio e della vita. Utilizzarla come contenitore per l’oro significava affidare il metallo prezioso a qualcosa che non attirava l’attenzione, soprattutto durante il traporto.. Le analisi suggeriscono che, oltre alla pietra, fosse presente anche un involucro organico deperibile – forse cuoio, tessuto o fibra vegetale – oggi completamente scomparso. Un doppio sistema di protezione, pratico e simbolico insieme. https://www.stilearte.it/tesoro-lenham-monete-selce-cesare-britannia/
    1 punto
  34. Grazie, della conferma. Mi ero insospettito, peró non mi piace molto stroncare di netto una moneta quando non ho potuto vederla in mano e quando le immagini sono così: quindi ho voluto chiedere dei pareri. Grazie ancora.
    1 punto
  35. Asta Zeus Numismatics 3, lot 256 Lot 256. Starting price: 20 GBP. Price realized: 65 GBP. Julia Domna - Phrygia AE of Bruzus (193-217 AD), very rare not in RPC, Hermes, caduceus Obv: Draped bust of Julia Domna to right. Legend: IOVΛIA CEBAC Rev: Hermes standing left, holding purse and caduceus; to his left, uncertain ram standing to left. Legend: BPOYZ-HNΩN Condition: Very Fine Weight: 4.3 gr. Diameter:19 mm. Giulia Domna è stata una nobildonna romana, moglie dell'imperatore Settimio Severo, augusta dell'Impero romano e detentrice di un potere mai ottenuto prima dalle imperatrici romane. È stata una delle prime donne della storia a esercitare un'influenza e un potere eccezionali dietro il trono dell'Impero. Fonte: Wikipedia Il borsellino di Ermes Il "borsellino di Ermes" è uno dei suoi attributi iconografici principali, simbolo del suo ruolo di dio del commercio, dei viaggi, dei guadagni e talvolta dei ladri. Indice di ricchezza, denaro e successo negli affari, è spesso rappresentato accanto ai suoi sandali alati e al caduceo. apollonia
    1 punto
  36. Come avrai controllato la busta è in perfetta tariffa per gli Stati Uniti con il 25 c Umberto I . Annulli di partenza tondo riquadrato di Genova Ferrovia del ??.??.96 Annullo di arrivo di Boston Massachusetts del 10 maggio 1896 nitido che ci dà un periodo postale più preciso. Ottimo acquisto.. di valore. Il numero 20 di Gloucester St. in Boston.
    1 punto
  37. Tranquillo Prima della cartella esattoriale ci sarà un processo di accertamento e lì il contribuente può far valere le proprie ragioni
    1 punto
  38. Giornale del 26 giugno 1962,
    1 punto
  39. Buongiorno grazie davvero di condividere l'esperienza e il punto di vista in materia. Vi sono compagnie assicurative in Italia che negoziano le condizioni di copertura? quello che in genere propongono sono le classiche condizioni standard, se non si devono assicurare svariati milioni di euro non toccano neanche mezza delle condizioni contrattuali standard. La parte modulabile sono solo capitali, franchigie e scoperti (in alcuni casi entro certi limiti)
    1 punto
  40. Salve @nummus74 e benvenuto nel forum. Non è IV secolo ma un po prima.. ΑΥΤΟ ΚΑ ΤΡ ΑΔΡΙΑΝΟС СЄΒΑСΤ. E' un bronzo provinciale di Adriano per Tyana in Cappadocia raffigurante Perseo che tiene in mano la testa di Medusa ed un arpa. https://www.acsearch.info/search.html?term=Hadrian+ae+tyana+perseus&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&currency=usd&order=0
    1 punto
  41. Puoi farci vedere il certificato?? Moruzzi che vende monete sfuse senza neppure una bustina con sigilli. Mahhh
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  42. Buongiorno Vorrei mostrarvi un piccolo regalino che mi sono fatto ultimamente. È una monetina modesta, ma a mio avviso in conservazione decente per l'età, a meno della legenda parzialmente non visibile. Avrei alcune domande al riguardo: L'ho identificato come 2° tipo dal catalogo del forum https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/24, è corretto? Sempre sul catalogo, leggo che in legenda al dritto c'è scritto PHILIBERTUS, ma noto nella mia, come in altre immagini sul catalogo, che la legenda recita PHILIBER. Si tratta di due varianti o di una descrizione errata? Al rovescio, sulla croce e in legenda su ER di Pretorie, è possibile sia una leggera ribattitura/slittamento di conio? Ringrazio chi vorrà intervenire Saluti e auguri di un felice Natale Carlo Ps: ringrazio @valerio82 perché dalle sue aste emergono sempre pezzi interessanti!
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  43. Buongiorno e Auguri a tutti. Mi è arrivato oggi questo nuovo denaro, che per le sue caratteristiche (sono visibili tutte le caratteristiche del volto) è un pezzo da novanta (aimé come il prezzo).
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  44. Ciao a tutti. Tripolitania con francobollo Libia.
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  45. L’orecchino è in tutti quegli esemplari…. Ed è copiato dalle monete greche, così come lo sono tutte o quasi le monete etrusche ….. se fai un giro nei database delle aste o nella bibliografia ne trovi a volontà ….
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  46. Salve condivido recente acquisto e chiedo vostro parere sulla conservazione. Ringrazio in anticipo
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  47. Superati i 150 post, vorrei fare un piccolo bilancio. Tante monete e tante informazioni sono la forza e la bellezza di questa discussione. Quando siamo partiti non pensavo che potesse venire fuori una carrellata così imponente. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno postato queste meraviglie che sono le monete del Triveneto. ? Arka Diligite iustitiam
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  48. Per continuare con la serie di Filippo II andiamo a Messina con questa fantastica moneta.... Zecca : Messina Emittente : Filippo II ( 1556 - 1598 ) Nominale : scudo da 10 tarì Metallo : argento Anno : 1565 Rarità : R2 per MIR Prov : NAC 35 Note : tipo busto / PVBLICAE COMMODITATI su 4 righe entro ghirlanda di spighe
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