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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/13/25 in Risposte
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Quando la linguella e' tutta attaccata solitamente serve un po' a sviare il problema e un po' a rinforzare qualche deficienza del Francobollo. Sembrerebbe un non viaggiato, quindi possiamo anche supporre che il difetto sia avvenuto in stampa o durante il procedimento di preparazione della carta, quindi che nasca proprio così, non sembrerebbe un assottigliamento ma comunque l' inficio è presente e ne compromette un pochino il valore, ma chissene frega. Ho detto sopra sembrerebbe un non viaggiato, in quanto mi fanno pensare queste due piccole macchie, che potrebbero essere il segno di un annullo che ha sfiorato il francobollo.. ed in questo caso e' lecito pensare anche ad altri scenari. L' esemplare comunque è ben marginato e in collezione ci sta alla GRANDE.. ! Voglio spezzare una lancia anche per quel materiale con qualche piccolo difetto che personalmente e' sempre materiale apprezzabilissimo, non dobbiamo per forza collezionare soltanto prime scelte non ce lo ha ordinato il dottore, in collezione si mette cio' che si vuole e si può, quando capita qualcosa con qualche difetto lo apprezziamo perché anch'esso ci ha fatto imparare qualcosa. Ogni pezzo che acquisisci ha un mondo di approfondimenti e' sempre un arricchimento.3 punti
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Buonasera a tutti, oggi 12 Ottobre 2025 si festeggia il 533° anniversario della scoperta dell'America da parte del Genovese Cristoforo Colombo. Ho già ricordato l'evento nella sezione Napoli ma mi faceva piacere scrivere anche qui in piazzetta. Voglio rendergli omaggio postando un dittico in argento, una 200 e una 500 lire emesse dal Ministero Del Tesoro Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. 1^Emissione 1989 da me acquistata da De Falco a Napoli il 19/03/1991 ricordo la data perché annotata sulla busta esterna che contiene l'astuccio. Posto anche una mia Cinqvemila lire con Cristoforo Colombo al diritto e le Caravelle al rovescio, per fortuna la misi da parte quando era ancora in corso. Se non ricordo male dovrebbe esistere anche di un altro tipo, magari dopo faccio una ricerca in rete. Avrei voluto fotografare anche le mie 500lire Caravelle ma non le ho con me in questo momento. Se vi fa piacere potreste commentare la discussione e postare voi le 500 lire Caravelle o altre monete commemorative con Cristoforo Colombo. Una piccola riflessione, quanti di noi sanno che grazie a questa scoperta sono cambiate molte cose sulle nostre tavole? Certo non ci fu solo questo cambiamento ma lascio a voi lo spunto per approfondire. Saluti Alberto3 punti
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Sempre più difficile trovare monetine nelle ciotole, se poi sono minuscole e in rame la ricerca diventa più difficoltosa Trovata in una ciotola a 3 pezzi un euro, ho dato 50 cent perchè ho preso solo questa, su per giù piccola quanto un eurocent, Bolivia 1951, un boliviano.3 punti
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Scoperto il relitto della nave naufragata nel 1715, con altre 10 imbarcazioni, mentre dall'America stava raggiungendo la Spagna con il suo prezioso carico proveniente dalle colonie americane Se ne erano perse le tracce per tre lunghi secoli. Ma quella nave affondata durante una tempesta al largo della Florida non era un’imbarcazione qualsiasi: faceva parte della «Flotta del tesoro» (la <«Plate Fleet», dove plata in spagnolo significa argento), naufragata nel 1715 con tutto il suo prezioso carico prezioso poco dopo la partenza dall’America per la Spagna. Individuata l’esatta posizione di un relitto, si è scoperto che si trattava di una delle undici navi spagnole della flotta. E da quello che rimaneva della nave sono state recuperate oltre mille monete d’argento, per un valore di un milione di dollari. Non solo sono stati anche recuperati cinque scudi d’oro (scudos de oro), che oltre ad avere un valore economico non indifferente hanno anche una grande importanza storica. Era stato un uragano a far naufragare le 11 navi dirette in Spagna: la flotta trasportava dal Nuovo Mondo circa 400 milioni di dollari in oro, argento e gioielli. Tutto il prezioso carico andò perso, assieme agli equipaggi. Solo di recente erano state rinvenute nuove tracce della rotta seguita delle imbarcazioni. Così la Corte distrettuale degli Stati Uniti per la Florida, che secondo la legge statunitense è proprietaria dei relitti, quest’estate ha incaricato la Queen's Jewels LLC di svolgere in esclusiva le ricerche del relitto. I sommozzatori hanno individuato un punto in fondo al mare in cui si scorgeva un relitto. È stato così che il capitano Levin Shavers e l'equipaggio della M/V Just Right hanno scoperto il tesoro ed hanno recuperato, una alla volta, tutte le monete. Le monete d'argento, note come Reales , erano state coniate nelle colonie imperiali di Perù, Bolivia e Messico, e il direttore operativo della LLC, Saul Guttuso, ha spiegato che ognuna di esse, in base alla data di conio visibile, al disegno o ai segni di frantumazione, ha una storia da raccontare. Ritrovata la «flotta del tesoro», recuperate dopo oltre tre secoli mille monete d'oro e d'argento | Corriere.it2 punti
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Secondo me è un fenomeno i cui effetti si inizieranno a vedere tra almeno 10 anni. Ora monete in BB come questa 40 lire di Napoleone non le vuole nessuno e valendo l’intrinseco sono destinate a fare questa brutta fine. Forse tra 10 anni ci accorgeremo che per determinati nominali si trovano solo (o quasi) esemplari dallo SPL in su e lì capiremo che danno è stato fatto.2 punti
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Comunque sia , rimane una tra le piu' celebri e controverse monete repubblicane romane ; in questa moneta risiede la fine di un' epoca e l' inizio di un' altra epoca , tutta la storia romana si potrebbe racchiudere in tre distinte epoche di cui la repubblicana fu la piu' lunga e la piu' carica di eventi storici . Lasciando perdere l' aureo di questa moneta , chi emise questa moneta ? dalla legenda del dritto ci dice che fu certamente Lucio Pletorio Cestiano (Bruto IMP) con testa di Bruto a destra , piu' ufficialmente conosciuto dopo l' adozione da parte dello zio materno come : Quinto Servilio Cepione Bruto . Bruto emise questa moneta in argento , di cui certamente non immaginava lontanamente che sarebbe diventata forse la piu' celebre moneta romana della decadente repubblica , emessa per pagare , ed anche da buon psicologo , per incentivare con l' immissione del Pileo simbolo "proletario" della Liberta' civvile dei meno abbienti posto tra due pugnali , lo spirito combattivo dei suoi legionari repubblicani contro i cesariani . Forse il simbolo del Pileo fu scelto da Bruto perche' la battaglia decisiva contro i Cesariani si svolse in Grecia , patria della Democrazia , contro la minaccia monarchica che Cesare incarnava . Fu dopo tutto un normale Denario emesso da probabile zecca itinerante per pagare le truppe , al pari dei Denari legionari emessi pochi anni dopo da Marco Antonio per lo stesso motivo . Oggi , ma da sempre , e' una moneta ricercatissima e costosissima perche' legata ad un fatto omicidiario che cambio' per sempre la storia di Roma .2 punti
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Hai proprio ragione. Nel forum mostriamo solo una parte di noi e spesso capita di farsi idee sbagliate (a volte positive, altre negative). È uno dei più grandi limiti dell'era social. Persone che, magari, sembravano amichevoli ed affidabili su lamoneta si sono rivelate poi dei doppiogiochisti nella vita reale (parlo per esperienza personale). Magari, invece, utenti che sul forum non si sopportano, nella vita reale sarebbero grandi amici (chi può dirlo?).2 punti
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Mi permetto di intervenire per proporre alcune riflessioni su questo esemplare e sulla sua identificazione. La ricerca e la classificazione come denaro tornese proposta da @Ale75 mi sembrano corrette; dubito però che l'esemplare in oggetto possa essere attribuito a Filippo IV, o a chiunque altro, senza ampi margini di dubbio. Perchè non a nome di Filippo IV?: il denaro tornese emesso a nome di Filippo IV era moneta reale con oltre il 300 %o di fino e peso legale di 1,1g - 1,2g. La percentuale di fino contenuta, seppur bassa, conferisce alla moneta un aspetto sempre "argenteo" anche quando molto usurata. Ritengo quindi, ma è un mio parere, decisamente improbabile che da una zecca reale di fine XIII secolo, inizio XIV secolo potesse uscire una moneta con contenuto in fino così basso (qui resta solo il rame) e peso, seppur soggetto ad usura, ridotto a un terzo. L'aspetto della moneta in oggetto è proprio di un esemplare prodotto con conii soggetti ad una precedente collisione "a vuoto", in cui parte dei caratteri del dritto rimangono impressi sul conio del verso, e conseguente riporto sulla moneta successivamente coniata di un verso "mescolato" con porzioni di caratteri del dritto in incuso... A tal proposito va evidenziato che il riferimento riportato nel collegamento proposto, penso reperito con ricerca per immagini, (Duplessy 223) è il riferimento ad una tipologia di moneta normale e non ad un esemplare con tracce in incuso. In definitiva io penso che, come correttamente proposto da Ale75, la moneta in oggetto possa essere identificata come denaro tornese, ma che probabilmente si tratti di imitazione o falso d'epoca (bassissima % di fino e peso scarso), in cui la collisione dei conii è stata al tempo voluta e sfruttata ad arte per confondere le legende e rendere non rintracciabile l'autorità emittente. Sperando, con queste mie riflessioni, di aver dato un contributo utile alla collocazione di questo esemplare... un saluto Mario2 punti
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Ciao, le tipologie con legenda e busto frontale di Tiberio all'interno della ghirlanda ( o cornice) sul rovescio sono due. Quella già postata con la dicitura CLEMENTIA e con la dicitura MODERATIONI ( che posto ora). Purtroppo non possono essere datati con precisione perché non ci sono riferimenti sulle legende ( tipo tribunicia potestas) ma da quanto sostengono numerosi studiosi sicuramente sono stati battuti nei primi anni del suo regno che durò ben 22 anni. Moderazione e clemenza forse era il messaggio che veicolava a tutti su quello che sarebbe stato il suo modo di governare l'impero? Un messaggio di rassicurazione per tutti amici e nemici? Restiamo in attesa di ulteriori interventi in proposito 🙂. ANTONIO2 punti
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Allo Ajax,I think it is Mysia,Pergamon 200bc.head of Athena/trophy Athena nikephoros:bringing victory2 punti
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Ciao, il ritratto è quello dell'imperatore Tiberio ed il peso da te indicato fa propendere come nominale per un dupondio. Posto foto di un esemplare della stessa tipologia 🙂 ANTONIO2 punti
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La carta lucida la trovi nei pontifici (seconda e terza emissione) come ben evidenziato da @fapetri2001. Il tuo francobollo lo trovo molto gradevole e degnissimo di stare in collezione. Si tratta anche di un valore con quotazioni importanti, quindi: complimenti!1 punto
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Ecco la locandina aggiornata e definitiva di Milano Numismatica del 25 ottobre 2025.1 punto
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Direi di no, più probabile che le macchie siano dovute alla "vita vissuta" della moneta, ossia dove è stata conservata e come, tra l'altro son passati più di 2 secoli...1 punto
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Anche se il Regno d'Italia non è per nulla il mio forte: 5 centesimi spiga1 punto
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Salve,qui proverei a chiedere ad @apollonia ,non so se è la sua monetazione oltre il Magno 😊1 punto
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Ben trovati, augurandomi di non essere OT, mi aggancio a quanto da te affermato per condividere la mia esperienza della settimana scorsa: Mi sono recato da un noto numismatico che conosco da anni e dal quale ho acquistato parecchie monete tutte in alta o altissima conservazione per visionare insieme alcuni Marenghi italiani che ho in collezione per comprendere se migliorarli o meno (alcuni non mi convincevano a fondo o perlomeno non al livello degli altri). Effettivamente ne saltano fuori quattro o cinque migliorabili se non altro per difettini più o meno evidenti e qualche cartellino "generoso". Terminato questo lavoro passiamo a visionare una cinquantina di Marenghi prevalentemente italiani e francesi e delle Sterline che nel tempo, quando ne ho avuto la possibilità, ho acquistato al valore del fino per capire insieme se vi fosse qualcosa di meritevole da periziare. Alcune "degne" di attenzione saltano fuori ma quello che mi ha lasciato perplesso è che mi ha consigliato di mandare alla fusione tutte quelle in bassa conservazione (escludendone un paio, a mio modesto parere, non vi è nulla sotto il BB). Ovvio che possedere delle monete che valgono il fino o semplicemente del fino economicamente non cambia nulla ma a me il solo pensiero di fonderle "fa male al cuore"! Sono altresì convinto che, specialmente in questo periodo, siano tante le monete che andranno irrimediabilmente perse. Personalmente preferirei venderle a qualche collezionista che magari non ricerchi chissà quale conservazione piuttosto che vederle trasformate in un lingottino e saperle così ancora "vive" (attenzione, non sto facendo un'inserzione per la vendita). Immagino che in questo particolare periodo di monete in oro ed argento destinate ad essere fuse, aimè, ve ne siano veramente molte, forse troppe... Massimo. PS @lorluke qualora OT sposta dove ritieni più opportuno il mio intervento, mille grazie, Massimo.1 punto
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@miza, è un francobollo da avere in collezione. Comunque gradevole, degli aspetti legati alla conservazione si è già discusso nei precedenti posts, non si possono sempre avere esemplari perfetti ed intonsi. A volte guardo i miei che sono prime, seconde e terze scelte e mi ritengo contento e fortunato per quelli che ho.1 punto
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Stefan Uroš era il nome di diversi re di Serbia… il primo fu Stefan Uroš I, Nemanjić. Seguirono i suoi discendenti (era un casato originale nella scelta dei nomi): - Stefan Uroš II, “Milutin”; - Stefan Uroš III, “Dečanski” - Stefan Uroš IV “Dušan”; - infine, Stefan Uroš V detto “Nejaki” (cioè “il debole”). Uroš è in realtà un secondo nome, appartenevano tutti al casato dei Nemanjić. A partire da Stefan Uroš I, sotto questi re si emisero grossi al tipo dei matapan veneziani, i cosiddetti “grossi di Rascia”, ovviamente con intrinseco inferiore a quelli veneziani, prodotti quindi dai re di “Rascia” (una regione dell’attuale Serbia da cui era partita l’espansione territoriale del casato) per “far cassa” sfruttando la diffusione dei matapan…1 punto
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Buonasera, Denario repubblicano di Clodius M. F. Turrinus con una splendida conservazione. Al dritto, purtroppo decentrato, Apollo laureato con lira mentre nel rovescio troviamo Diana con due torce accese. Vorrei un'opinione riguardo alla moneta, non ho dubbi sulla autenticità, e sul prezzo; quale prezzo sarebbe onesto? Grazie Peso 3.87 g per 17.9 mm Atexano1 punto
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monete con errori se ne vedono da sempre.... ricordo una siliqua di Costantino III con scritto CONSTNTINVS senza A.... su FAC USA c'è una lunghissima sezione di errori anche molto divertenti1 punto
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Ciao, ad occhio potrebbe sembrare la Letizia ma nella mano destra ha un mazzo di spighe e non la ghirlanda ( attributo proprio della Letizia) e c'è un altare o un modio ai piedi della dea. Si tratta quasi certamente di un asse con la personificazione dell'Annona o della Provvidenza sul rovescio 🙂. ANTONIO1 punto
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Grazie per gli ulteriori chiarimenti riguardo al difettuccio del Francobollo napoletano da UN GRANO. @PostOffice dice: "Voglio spezzare una lancia anche per quel materiale con qualche piccolo difetto che personalmente e' sempre materiale apprezzabilissimo, non dobbiamo per forza collezionare soltanto prime scelte non ce lo ha ordinato il dottore, in collezione si mette cio' che si vuole e si può, quando capita qualcosa con qualche difetto lo apprezziamo perché anch'esso ci ha fatto imparare qualcosa. Ogni pezzo che acquisisci ha un mondo di approfondimenti e' sempre un arricchimento". Mi trovi perfettamente d'accordo. La prima scelta è sempre da apprezzare, ma di tanto in tanto devi (almeno secondo me) guardare anche alla spesa e all'aspetto generale di un francobollo o moneta che sia. Questi ultimi due francobolli che ho postato in questa discussione sono a parte i piccoli difetti molto belli da vedere e ognuno acquistato al prezzo di un cappuccino. Ogni tanto faccio a meno di un cappuccino con piacere... alla prossima1 punto
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Ciao! Condivido con voi un acquisto fatto qualche giorno fa a Trieste. Nonostante sia un esemplare comune, assolutamente lontano dalla perfezione (è stimato come qBB) e abbia subito colpi, graffi e capitomboli, sono felice dell'acquisto, per motivi semplici: l'ho acquistata di persona (che è sempre piacevole rispetto a comprarle online), è la prima moneta di Vittorio Emanuele II che acquisto e soprattutto.. è stupenda.1 punto
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Buongiorno, @mariov60 dopo questa magnifica spiegazione non posso che dirti che hai ragione, potrebbe anzi è sicuramente un falso d epoca. Non sono esperto della monetazione ma nel cercarla non l ho trovata in quella ufficiale ( dove ho trovato solo la classica col chatel) e a dire la verità non l ho trovata da nessuna parte ma solo in quel sito. 🙂1 punto
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Se non sta nulla oltre quello e se il bordo integro, sará vicina al fdc, ma non pienamente. Tipo qFDC o FDC/qFDC 🤷1 punto
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Grazie per la risposta. Io abito a nord di Milano. Mio marito ed io collezionismo quarti di dollaro circolati.1 punto
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Wow @nikita_ La moneta è molto ben conservata, ricca di particolari per una piccolissima, sembra un piccolo quadro... Saluti1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 15 ottobre un francobollo celebrativo dell’Ordine Militare d’Italia. Tiratura: duecentomila-venticinque esemplari. Indicazione tariffaria: B. Caratteristiche del francobollo La vignetta riproduce, su un fondino blu, la Croce dell’Ordine Militare d’Italia che spicca, al centro, sul tricolore italiano. Completano il francobollo le legende “210° ORDINE MILITARE D’ITALIA”, “1815 - 2025”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzetto: Federica Dal Forno. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: sei; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq.; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq.; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e stampa: 30 x 40 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio Il foglio contiene quarantacinque esemplari. Sulla cimosa, la riproduzione monocromatica del logo MIMIT.1 punto
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Questa moneta gli porta sfiga, visto che potrebbe rimanere in regola morendo.1 punto
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Alexander III, 336 – 323 and posthumous issues Decadrachm of 5 shekels, Babylon circa 327, AR 35 mm, 38.92 g. Alexander on Boukephalos facing r., spearing at a mahout and his master seated on an Indian elephant retreating r.; the mahout and master look back towards Alexander, the latter grasps the end of Alexander's sarissa with his r. hand, the former brandishes a spear in his r. hand above his head while holding two further spears in his l. hand; above, Ξ. Rev. Alexander standing l. in military attire, wearing plumed Phrygian (?) helmet and holding a thunderbolt in his r. hand and a sarissa in his l.; above, Nike flies r. to crown him. In lower l. field AB ligate. BMC 61 and pl. XXII, 18. Price, Circulation at Babylon in 323 B.C. in Mnemata: Papers in Memory of Nancy M. Waggoner, 9B (this coin). Hollstein, Taxiles' Prägung für Alexander den Grossen, SNR 68 (1989), p. 6, 2 (this coin illustrated). Price, The Poros coinage of Alexander the Great, a Symbol of Concord and Community, in Studia Paolo Naster Oblata, pl. IX, 3. Mitchiner Type 21. Dürr, Neues aus Babylonien, SM 94, May 1974, p. 36, 1. Price pp. 452–453 and pl. CLIX, H. Zhuyuetang 101 (this coin) Exceedingly rare, ten specimens known of which only five are in private hands. An issue of tremendous importance and fascination, of which this is undoubtedly one of the finest specimens known. Areas of weakness, but unusually clear and complete and unusually good metal for the issue. Good very fine Ex Leu 45, 1988, 132 and Leu 54, 1992, 85 sales. Privately purchased from CNG (inventory number 50423) In 327 BC, Alexander the Great and his army entered the Indian subcontinent and waged war on a regional Punjabi king named Porus. At the Battle of the Hydaspes River (327 BC), the Macedonian army faced the Indian forces of Porus and his war elephants - terrifying creatures that no Macedonian or Greek in Alexander's army had ever seen or faced in battle before. However, despite the fear inspired by the elephants and the deadly accuracy of Porus' archers, Alexander's army won the day. Respecting the bravery and fighting spirit of Porus, Alexander appointed him as a local satrap to govern the region on his behalf. Alexander then continued the exploration and attempted conquest of India despite the increasing misgivings of his men. At last, in 325 BC, the army finally mutinied near the Ganges River and forced him to begin the long and gruelling westward march home. This extremely rare coin, one of the so-called "Porus medallions", is thought to have been struck as a form of commemorative donative paid out to the army after the return from India. The apparent use of the shekel weight standard has led to the conclusion that the coinage was produced at Babylon or possibly Susa while the specifically Indian and martial types may have been intended to remind recipients of their former glory in the East at a time when the army was tiring of Alexander's campaigns and desirous of returning home to Macedonia. In 324 BC, the army mutinied again at Opis in Babylonia and demanded that Alexander begin demobilising his loyal and long-serving veterans. The present piece - the largest denomination in the "Porus medallion" series - features remarkable types that are completely new for Greek coinage. The obverse seems to represent a remarkable duel between Alexander, charging right on the back of his famous steed Boukephalos, and Porus riding on the back of an elephant with an attendant. Alexander spears the attendant in the back while Porus turns to attack him. What is most interesting about this type, in addition to the fact that it is one of the earliest numismatic representations of an elephant, is that the duel shown here never seems to have taken place. The type, especially when read in connection with the reverse showing Alexander crowned by Nike, implies a direct victory over Porus in personal combat. However, none of the ancient historians, including Arrian, Curtius, or Plutarch ever suggest that any sort of duel like this ever took place. Instead, they report that Alexander fought alongside his own cavalry, but also watched Porus fight with admiration, frequently sending messengers to ask him to surrender in the hope that the Indian king would not realise his plan to die in battle. In the end, Porus did surrender, but not because he had been defeated personally by the Macedonian king, but because he was conquered by thirst and exhaustion. In short, the type is propaganda for Alexander's greatness. The reverse depicts the full figure image armoured for battle and crowned by Nike. This is the first unequivocal portrait of the famous Macedonian king on a coin (there still remains much doubt as to whether the image of Heracles on his imperial tetradrachms was considered to represent Alexander during his lifetime), but even here he is shown as something more than a mere mortal. He is elevated to the level of Zeus, the supreme god of the Olympian pantheon, by the placement of a thunderbolt in his hand. The type seems to advertise Alexander not only as a world conqueror, but as a conqueror of the universe extending even into the realm of the gods. The type appears to be related to a lost painting of "Alexander wielding a thunderbolt" executed by the court painter Apelles. https://www.numisbids.com/sale/9837/lot/311 punto
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Or rende R a P presagli E = orrende rappresaglie. Buonanotte!1 punto
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L'hanno inglobata in una sorta di card che la protegge, impensabile venderla sciolta.1 punto
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Sono d’accordo, i tipi descritti sono tanti e sinceramente lo “stile trascurato” ed il “bello stile” non so quanto fossero stati una “distinzione calcolata”… Direi che però la presenza o l’assenza dell’anellino, “o”, a fine legenda, mi sembra una cesura indiscutibile… la comparsa di ulteriore punteggiatura la considererei anche un elemento in grado di distinguere emissioni, e mi sembra che i famosi “cunei” si associno in maniera piuttosto biunivoca con uno stile di lettere diverso, a far pensare una consequenzialità temporale… il bisantino in legenda come in questa moneta mi sembra, al pari dei “cunei”, in grado di distinguere un’emissione da un’altra… forse è per questo bisantino che si è voluto identificare questa moneta come esemplare di una tipologia sufficientemente distinta dalle altre da meritare un R10…1 punto
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Grazie ad entrambi per le preziose informazioni. Come ha giustamente visto @fapetri2001 una delle due mazzette "Propaganda" e una delle due "Orazio" erano tenute da elastico, ho iniziato a liberare la prima. Ecco a voi il colpo d'occhio di 57 pezzi: Li ho osservati uno ad uno tutti, a parte alcune decentrature della sovrastampa e/o del bollo, e qualche fascetto non pieno di colore, non mi sembra di aver notato delle varianti. Per quanto riguarda la filigrana, è presente la Corona, che credo sia normale Ed infine, l'altezza della mazzetta una volta ricomposta... Prima erano uguali! Prossimamente farò lo stesso con la seconda mazzetta e con quella dei pacchi postali, vi terrò aggiornati!😉1 punto
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Macché trascrittore di testi antichi... Il fatto è che quando io ho iniziato a scrivere era quello il sistema di scrittura corsiva normale. Io ho iniziato a scrivere con pennino intinto nell'inchiostro. 😄 Credo tu abbia ragione per Trecenta.1 punto
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Buongiorno. Dalle foto che hai mostrato e dai dati "tecnici" (peso e diametro) direi proprio che la moneta è autentica. "Troppo perfetta per essere vera" direi proprio di no. L'esemplare presenta i rilievi molto consumati: i capelli di Napoleone sono appiattiti ed anche il rovescio non brilla. In questa conservazione vale praticamente l'oro di cui è fatta, che di questi tempi (viste le attuali quotazioni) non è comunque poco! Di seguito riporto un'immagine di un 40 lire del 2° tipo in alta conservazione. Osserva i capelli ed i dettagli al rovescio come sono diversi, oltre al lustro (la brillantezza) del metallo.1 punto
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Da quello che sono riuscito a leggere: la 2€ proof: antichi feudi di Baux con tiratura solita di 15000 pz verrà messa in vendita il mese di novembre , il giorno preciso ,almeno per me ,non e’ ancora dato a sapere1 punto
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Come già detto da nikita, la moneta va attribuita a Edoardo III. si legge bene infatti ad inizio legenda del diritto "EDV". Per stabilire però se si tratta di un noble o di un mezzo o di un quarto di noble, bisogna conoscerne il peso. Sembrerebbe originale, ma per essere sicuri di ciò andrebbe vista in mano, e visto che si tratta di una moneta importante molto ambita dagli anglosassoni, fossi in te, la farei periziare.1 punto
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Da Imera di Sicilia, un " very rare " esemplare di tetras in AG di alta epoca, con al diritto testa barbuta ed al rovescio 3 dischetti . Sarà il 12 Ottobre in vendita Naville 98 al n. 158 .1 punto
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Salve a tutti, ritengo che, sul conio, all'inizio fossero state coniate le seguenti lettere in in ordine: H E I R (scambiando le vocali) Dopo essersi accorti dell'errore, hanno cercato di porre rimedio, provando a riempire sul conio le stanghette della E, senza riuscirci pienamente, mantenendo solo l'elemento verticale, cercando di ricavarne una lettera I. Mentre sulla I hanno punzonato una E; infatti sembrano convivere le due lettere in modo un po' pasticciato. Bellissimo esemplare @giuseppe ballauri A presto1 punto
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