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I contenuti con la più alta reputazione dal 12/13/25 in Risposte
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Sto leggendo i vostri interventi di pulizia sulle monete e sinceramente rimango esterrefatto! Smac, soda caustica, gomma da cancellare e chi più ne ha più ne metta! Vi meravigliate che un'oncia in argento rimane segnata con una gomma, e cos'altro poteva succedere? Le monete, per principio, "non si puliscono"! Se sono sporche, basta sol un po' di sapone di Marsiglia, un bagno in acqua demineralizzata, a volte una goccia di acetone puro o di benzina rettificata, quando non se ne può fare a meno. Ho fatto diversi interventi di restauro conservativo, ma su monete che praticamente erano date per perse, e con le adeguate attrezzature e con molta pazienza hanno ripreso vita, ma senza pretendere che tornassero allo stato zecca. La pulizia rapida, non è amica delle monete. A volte per riportare in vita un pezzo ci vogliono decine di giorni, molte ore al microscopio, imparare ad usare nel giusto modo un bisturi senza lasciare il minimo segno sul metallo.10 punti
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Anche se con leggero ritardo celebro i vent'anni di permanenza su lamoneta, che partì con la mia iscrizione l'11 luglio 2005. Dunque, ad essere sincero non so che somma generale tirarne. Ho avuto tanto dal forum, su questo non c'è il minimo dubbio: ho incontrato persone simpatiche e di gran competenza che mi hanno insegnato molto, nell'ambito di una comunità insostituibile se si vogliono ampliare le proprie conoscenze e competenze numismatiche (questo specialmente per gli asociali come me, a cui manco per l'anticamera del cervello passerebbe di entrare a far parte di circoli / raduni numismatici). Io nel mio piccolo qualche contributo l'ho dato, ma spesso ho anche contribuito involontariamente a portare un certo "casino", questo in particolare per la mia dannata tendenza a discutere di politica, che per quanto m'impegni fatico a tenere a freno. Che dire... prima o poi arriverà la fine. La morte mi leverà di mezzo e avrò pure io il titolo di "numismatico per sempre", oppure il mondo finirà e il titolo lo acquisiremo tutti onorario nell'aldilà (ovviamente continueremo a collezionare monete anche nell'aldilà), ma fra inevitabili alti e bassi almeno per me l'esperienza è stata - ed è ancora - ampiamente positiva, perciò non posso che ringraziare tutti. [Allego un piccolo sondaggio anonimo che, se volete, mi aiuterà a capire di più qual è stato il mio impatto sulla comunità]10 punti
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Buongiorno a tutti Domenica si ricomincia Abbiamo l’autorizzazione dal Comune Vi aspettiamo utti8 punti
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Salve, come da titolo, volevo informare i collezionisti di aver rintracciato negli archivi delle aste l'immagine di una piastra 1795 che presenta lo stesso identico conio della variante SIGILIAR. Si tratta di una piastra coniata prima della rottura di conio al D/ che si è poi manifestata come un esubero di metallo biforcuto all'estremità superiore della lettera C di SICILIAR. Jean Elsen & ses Fils, Auction 118, Lot 1224 A questo punto, non credo che sia necessario aggiungere altro - anche perché - per onestà intellettuale, dovrei anche ricordare che negli anni passati ne abbiamo già discusso a lungo, tra favorevoli e contrari... dove io stesso mi collocavo tra i favorevoli, propenso a credere alla tesi di Pierpaolo Irpino, e cioè al punzone di una lettera "G" speculare creato ad hoc per quella specifica piastra. Così oggi, posso affermare con assoluta certezza, che questa specifica piastra 1795 non ha nulla a che fare con l'ipotetico simbolismo massonico e che, questa piastra andrebbe necessariamente rimossa da tutti i cataloghi su cui è riportata come variante "SIGILIAR".7 punti
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Segnalo l'uscita de nel libro oltre a trattare il 400 veneziano è stato inserito in calce un "aggiunte e correzioni" dove trovare esemplari non catalogati, aggiunte di varianti e correzzioni (appunto) ai libri precedenti che compongono la serie: Le monete della Serenissima Alla pagina dell'editore si può trovare un breve estratto con cui potersi fare un'idea di come sia strutturato il lavoro7 punti
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Buongiorno a tutti. Condivido un mio acquisto di pochi giorni fa. Un 20 Lire di Vittorio Emanuele II, Regno di Sardegna, del 1851, zecca di Genova. Moneta comune, con tiratura 295.792 esemplari. La perizia, anno 2004, è di Emilio Tevere (1946-2014). Acquistata praticamente a peso d'oro, giusto qualche Euro in più, diciamo il costo della perizia: sono molto contento che la perizia sia di Tevere. Queste, invece, sono le immagini della casa d’aste:7 punti
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Martedì 13 gennaio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza di Antonio Rimoldi su "Le monete milanesi di Filippo II dal 1554 al 1577". Antonio Rimoldi è uno studioso, collezionista e commerciante numismatico specializzato nella variegata monetazione milanese. Al suo attivo diverse pubblicazioni, sia di carattere scientifico che divulgativo, questa sua ultima pubblicazione è il prosieguo della collana di monografie, il primo volume dedicato alle monete milanesi di Carlo V, dedicata alla monetazione milanese nel periodo spagnolo. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di gennaio.6 punti
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Quest'anno non ho trovato nessuna moneta che mi soddisfacesse per farmi un regalo di Natale e quindi mi sono dato alla filatelia. Un piccolo lotto di antichi stati + 2 lettere che vi posterò prossimamente.5 punti
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A quanto è dato sapere dagli articoli di stampa, non è stata inibita la società ma il suo legale rappesentante, che sarà già stato sostituito nella carica da altra persona. Per quanto attiene l'asta dei doni "di Stato" ricevuti dalla Presidente Meloni, la stessa è stata sospesa (non annullata) per evidenti e facilmente intuibili ragioni, non essendo "opportuno" - in questo frangente -, che lo Stato affidi la vendita dei suddetti doni ad una Casa d'aste il cui legale rappresentante è stato raggiunto da una misura cautelare interdittiva. Ma, ancora una volta, non conoscendo gli atti dell'indagine, si può solo tirare ad indovinare (per quel che serve). M.5 punti
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Buonasera @lord_orione, proprio qualche settimana fa ho letto in un libro di numismatica piuttosto recente un capitoletto su questa moneta. Ne condivido copia delle tre paginette a scopo meramente informativo. Ovviamente mi astengo dal dare giudizi e/o smentite in merito. Grazie per l'attenzione.5 punti
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Buonasera a tutti, Cosa ne pensate di questa? Presa da un venditore privato ad un buon prezzo. Il colore é intenso, il lustro é forte e il cielo é terso😅 Mi piace veramente tanto! Non ha il minimo segnetto ed il lustro é uniforme e forte, anche sotto la patina. Sotto la luce crea giochi di colore sul giallo/arancio. Moneta comune, che dà tanta soddisfazione... Saluti... Ronak5 punti
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A cominciare dal rifiuto di una commissione d'inchiesta neutrale subito proposta dagli spagnoli. Poi, dopo che quanto restava del Maine era stato praticamente dimenticato per anni nel porto de L'Avana, nel 1911 si decise di recuperarlo. Dal 16 giugno 1911, il relitto del Maine fu racchiuso in un bacino provvisorio realizzato a tempo di record dall’US Army Engineers Corp per mezzo di cassoni di fondazione (coffer dams) affiancati, e le operazioni di recupero si conclusero rapidamente entro lo stesso anno. Ma le modalità di recupero non furono tali da permettere un'obiettiva analisi dell’incidente, in quanto il recupero aveva solo lo scopo di riaffermare il potere e il riscatto della US Navy, non certo il chiarimento dei fatti e delle dinamiche. E questo, naturalmente, non mancò di alimentare le teorie complottiste Il relitto del Maine fu poi rimorchiato dal porto de L'Avana, e affondato circa 4 miglia al largo nel canale della Florida, ma alcune parti vennero conservate e musealizzate. L’albero maestro è oggi al centro del Cimitero di Arlington (Virginia), dove riposano anche i resti delle vittime del Maine, l’albero di trinchetto è all’Accademia di Annapolis (Maryland), mentre il timone è ancora conservato sulla piazza d'ingresso del vecchio arsenale de L’Avana. In questa cartolina del 1911 (da collezione privata), vediamo la rimozione delle componenti di prora del Maine danneggiate dall'esplosione. Un soggetto che oggi sarebbe considerato di dubbio gusto, ma all'epoca le sensibilità erano diverse, e così la cartolina non solo fu stampata, ma qualcuno la comprò e la mandò in giro per il mondo. Da L'Avana ad Amburgo (è scritta in tedesco), via New York, spedita da L'Avana il 4 agosto 1911 alle 9 del mattino E' stato possibile seguire la prima parte del suo viaggio, fino a New York. Imbarcata, con ogni probabilità, sul piroscafo Saratoga della Ward Line (New York and Cuba Mail Steamship Company), partito da L'Avana il 5 agosto, e arrivato a New York tre giorni dopo, 8 agosto 1911. Da lì in poi diventa impossibile tracciare il percorso, a causa delle troppe variabili, ma se la cartolina è subito ripartita con una nave che andava direttamente in Germania, è stata con molta probabilità consegnata al destinatario non più tardi di 12-13 giorni dalla partenza da New York, impiegando quindi in tutto, poco più di due settimane. Oggi, probabilmente, ci vorrebbe di più, ma allora le poste funzionavano Dal punto di vista filatelico, la cartolina presenta una particolarità interessante, un'affrancatura fuori tariffa. E' stata affrancata con due francobolli, da 1 e 2 centavos, raffiguranti, rispettivamente, Bartolomé Masó e Máximo Gómez, ma in realtà sarebbe stato sufficiente il secondo. Due centavos era infatti la tariffa corretta per una cartolina diretta all'estero. Molto probabilmente il mittente lo ignorava, o forse avrà pensato che affrancandola con un centavo in più, sarebbe arrivata prima petronius5 punti
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Condivido una mia mezza piastra Sebeto 1734 Neap e con taglio a treccia. Gr. 12,29. Proveniente e periziata da Hatria Numismatica. La particolarità è che, in esergo, riporta : "G: DE GEN:" per esteso e sotto la data: ". 1734". Ad oggi, mi risulta inedita ed unica. La pubblico proprio e principalmente per verificare se sul mercato od in altre collezioni private ne siano presenti altri esemplari . In tal caso, sarei molto grato a chi volesse segnalarmelo. Saluti .5 punti
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Buonasera. Un tornese 1599 con data e rovescio ben conservato per Filippo II di Spsgna. Postumo dunque. Sul ritratto, il punto per centrare la moneta? Cosa non perfettamente riuscita :)) Moneta che non si vede spesso. Graditi i pareri. Buona serata. Cristiano.4 punti
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È un falso serbo ... Con questo rovescio abbinano ogni tanto un dritto di Zenonide e ogni tanto un dritto di Nepote... Orribile.... Originali c'è ne sono a decine... E il monogramma è di lei, non di Zenone Nel mio ultimo libro ho suddiviso anche diverse zecche ... Quelle di Nicomedia e Cizico sono oggi indiscutibili4 punti
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Vale per tutte, è una questione meccanica…. Lo vedi bene in questa foto, dove c’erano i vuoti deL conio , il secondo colpo, sfasato di 180 gradi, ha lasciato intatto il dettaglio della testa coniata dal primo colpo, perché quei particolari ricadevano nel vuoto rappresentato dalla nuca dell’imperatore , e ha schiacciato quelli che erano corrispondenza dei piani del conio . La “ ribattitura” è una cosa. Queste sono doppie ( o triple) coniazioni indesiderate4 punti
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Buonasera pontetto, grazie mille 😀 La tua 20 lire d'oro non é da meno... Complimenti anche a te! Grazie mille Ric! Ora tocca cercare la versione stemma😬 ... Quella sì che costa. Magari piú in là. Grazie Alan! Contento che ti piaccia🙂 Grazie SS, proprio bella sí! Grazie mille anche a te! Un saluto da un altro magnogreco👋 Saluti a tutti, Ronak4 punti
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Non vanno aggiornati i cataloghi,ma i collezionisti...4 punti
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Buon pomeriggio, dopo oltre vent'anni dalla prima catalogazione (sul Gigante) di questa pseudo variante SIGILIAR, capisco che non sia facile scardinare l'idea. Da collezionista, pensando a quanti hanno già messo in raccolta quella che credevano essere una rara variante di conio di cui andar fieri, comprendo bene che lo scoprire oggi trattarsi di un semplice difetto di conio, non sia poi così facile ed immediato da accettare. Scusate il pragmatismo ma, considerando anche il business che ruota attorno alle tanto ambite varianti di conio... mi vien da pensare, chissà negli anni, quanti periti/commercianti hanno compreso trattarsi di un difetto di conio - ed hanno comunque perpetuato a periziare piastre con variante SIGILIAR, solo perché riportata sui cataloghi. Smettiamola di essere alla mercé del mercato, anche nel nostro poetico collezionare pezzi di Storia, servirebbe un po' di concretezza. Ciao @Fondamentale quello che scrivi è incompleto e fuorviante... Non si è passati come dici tu, dal caos all'ordine, dal pasticcio al riccio... bensì, si è passati da una lettera C ben definita, senza alcuna lesione né esuberi di metallo e si è arrivati ad una lesione biforcuta altrettanto nitida, passando però da tutte le fasi evolutive della rottura di conio... dai grumi di metallo ad una lesione più accentuata a sinistra e finissima a destra, ad esempio. Parliamo di una piastra che presenta SEMPRE la stessa identica coppia di conii... perché non dobbiamo dimenticare che la moneta ha sempre due facce e non possiamo di certo ignorare il conio del rovescio, anzi, proprio attraverso la lesione di conio che si è poi manifestata sul valore nominale (a partire dall'interno del numero zero), possiamo altresì ricostruire - anche con una certa precisione - la cronologia di coniazione di tutti gli esemplari presi in esame. A meno che, non mi veniate a raccontare anche stavolta, che la lesione di conio al rovescio con tanto di esubero di metallo, sia anch'essa una "cosa voluta", una modifica postuma sul conio o qualche strano simbolo di cui purtroppo ignorate il significato. Ora, @Fondamentale convieni con quanto da me riportato a principio del post, o credi ancora che non sia cauto parlare cotanta assoluta certezza? Tu e @motoreavapore, in questa oramai acclarata lesione di conio, ci vedete ancora quel fantomatico "Triscele"? Volete ancora che questa FALSA VARIANTE resti censita nei cataloghi?4 punti
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Quando capitano non riesco a non prendere i cash cinesi, perché l'identificazione mi diverte molto (oltre ad aprire la porta a una parte di storia da noi poco conosciuta). Questo l'ultimo ritrovamento Dinastia Song Imperatore Shen Zong (1068-85) Coniata tra il 1068 e il 1077 Riferimento catalogo Hartill: 16.171 Diametro 24 mm Peso 4,3 g4 punti
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Esiste una "curiosa" coincidenza che spinge gli imperi a ergersi, di volta in volta, a paladini della democrazia, difensori delle minoranze o scudi contro il narcotraffico. Il caso vuole, però, che la minaccia provenga sempre e solo da territori ricchi di materie prime o di cruciale rilevanza strategica. Al di là delle tifoserie, la realtà internazionale è molto più semplice di quello che appare. Le superpotenze imperialiste perseguono i propri interessi; non esistono buoni o cattivi, solo agende geopolitiche. Basti pensare che gli attuali negoziati di pace sono gestiti da affaristi e immobiliaristi e non da diplomatici. L'esempio più lampante è l'Africa: per decenni terra di conquista coloniale europea, oggi è spartita tra corporazioni transnazionali, eserciti di mercenari e capitali di Stato. Cambiano gli attori, ma il movente resta identico: il profitto. In questo teatro dell'assurdo e delle mille giustificazioni, vedere Putin inginocchiarsi sulla tomba di Gandhi appare grottesco tanto quanto discutere di un Nobel per la Pace a Trump. Scusate il disincanto.4 punti
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Buonasera a tutti. Per me un altra ipotesi potrebbe essere quella del conio modificato. Mi spiego. Forse in zecca, per un motivo a noi ignoto, abbiano modificato il conio punzonando in un secondo tempo sulla C "incriminata" il prolungamento e il cosiddetto "triscele". D'altronde le lettere in legenda con il triscele su questo tipo di monete è cosa normale. La I la H la F la R vado a memoria sono così. Quindi esisterebbero esemplari coniati prima e esemplari coniati dopo. Io onestamente in tanti anni di "controllo" (perché è una variante che mi manca) su siti on line non ho mai visto un eseplare di "transizione", cioè con fratture o esuberi nella vicinanza della G Che poi le lettere in legenda con il "triscele" all'estremità in questa monetazione sono cosa comune lo sappiamo tutti, e guarda caso il presunto esubero è identico a quelli di serie. Per me resta una bella variante o curiosità (chiamatela come meglio credete) e vorrei che restasse censita nei cataloghi. Saluti, Sergio.4 punti
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Che si debbano acquistare le monete, specialmente se antiche, in modo regolare e da commercianti riconosciuti mi pare una cosa abbastanza ovvia, detta e ridetta e non certamente una "rivelazione" conseguente alle indagini di cui parliamo. Il grosso limite delle discussioni come questa e come quella "gemella" - ammesso e non concesso che di queste indagini se ne possa discutere con qualche utilità e sopratutto a ragion veduta - è rappresentato dal fatto che stiamo parlando di procedimenti ancora in fase di indagine, nei quali anche le misure cautelari adottate (e a quanto è dato leggere dalla stampa, adottate pure nei confronti di "commercianti riconosciuti" o titolari di casa d'asta) non devono essere enfatizzate più di tanto o portare i lettori ad affrettate conclusioni di sconforto. Nella peggiore delle ipotesi, chi avesse acquistato monete da commercianti o da casa d'asta che, con sentenza passata in giudicato, fossero in futuro ritenuti colpevoli di reati legati all'acquisizione di tali monete, e tale acquisto da parte del collezionista fosse avvenuto a suo tempo in modo regolare e documentabile, egli correrà al più il rischio di vedersi sequestrare le monete acquistate, ma non risponderà certamente di alcun reato, attesa la buona fede che caratterizza la sua condotta. Per il resto, opinare in questa fase del procedimento, senza conoscere gli atti e rimettendosi esclusivamente ai riscontri della stampa, è esercizio tanto fine a se stesso quanto inutile. M.4 punti
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Beh, per esempio, che tra i nomi di professionisti numismatici coinvolti , citati nella prima operazione , ce ne erano un paio che poi sono stati cancellati , perché l’imputazione è caduta … è rassicurante perché vuol dire che lavoravano in modo evidentemente corretto, dato che pur avendo, altrettanto evidentemente, avuto contatti con le stesse persone non hanno subito l’applicazione di misure coercitive… in soldoni: se è pur vero che lavorando si può incappare in un conferente che ti dichiara il falso relativamente a quello che ti affida o vende, e ricordiamoci che è proibito per legge cercare di saperne di più parallelamente, e ti vende una moneta di provenienza illecita, è altrettanto vero che , se si lavora seguendo le regole prescritte dalla legge per le attività di numismatica e siamo in possesso dei requisiti documentali necessari, anche questo tipo di inconvenienti, indipendenti dalla volontà del professionista di turno( professionisti veri, non improvvisati e/o prestati alla numismatica) non porta ad alcuna conseguenza legale , se non , per ovvie ragioni, al sequestro della/e moneta/e incriminata/e , che verranno rimborsate al cliente acquirente. Fa una gran bella differenza per chi si affida a professionisti acclarati e chi no…4 punti
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@Lelouch, this is a very interesting observation. Messana, the female figure driving the mule-biga, is described by most of the numismatic scholars as a civic personification of the city (e.g. Imhoof-Blumer, Nymphen und Chariten auf griechischen Münzen), or, by others, as a city-goddess (e.g. "Stadtgöttin" in Roscher’s Ausführliches Lexikon der griechischen und römischen Mythologie). To my knowledge, there is no clear literary or cultic evidence that Messana was regarded as a nymph in the strict sense. However, her association within the nymphic iconographic sphere — notably Pan, a water source, and the nymph Pelorias — may explain why some authors identify her as such. In fact, Messana is explicitly called a nymph by modern numismatists, not only by Hoover, but also by Westermark (the coinage of Akragas, p. 137), who writes: “At Messana the legend MESSANA designates the nymph driving her biga.” This usage seems to reflect an iconographic and functional interpretation, rather than a securely attested mythological or cultic tradition.4 punti
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Allego qui un sesino contromarcato con leoncino rivolto a sinistra. Un tipo già presente in questa discussione. Il peso 1,24 g. La legenda della moneta, molto consunta, è pressoché indecifrabile. Il nome del doge è forse Alvise MocenICO. Il rovescio estremamente consunto...4 punti
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Nota sull’Album AFIS 1950-1960 l’album proviene dal dott. Domenico Timarco, padre di Aldo Timarco, nato a Catania il 20 Maggio 1907 e deceduto il 30 novembre 1990. Il dott. Timarco, era funzionario del Ministero per il Commercio con l’Estero (accorpato al Ministero delle attività produttive nel 2001), e per il suo lavoro viaggiò in molti paesi europei e asiatici, riportando bellissimi oggetti. Per conto del Ministero Scambi e valute, andò nel 1938 in Etiopia, ad Addis Abeba. Successivamente lo raggiunsero nel 1939 a bordo della nave Nazario Sauro, la moglie Dora e i figli Marco di 5 anni e Aldo di 3. Durante la Campagna dell'Africa Orientale Italiana della Seconda Guerra Mondiale, le forze britanniche e del Commonwealth sconfissero l'Africa Orientale Italiana tra il 1940 e il 1941, occupando Etiopia, Eritrea e Somalia e restaurando l'Imperatore Haile Selassie. I funzionari italiani che lavoravano in Africa, vennero fatti prigionieri e mandati nei campi di internamento. Questa sorte toccò anche a Domenico, in un primo momento in un campo in Etiopia, dove la moglie potè andarlo a trovare per fargli conoscere la sua terzogenita Carmelina nata a marzo 1941 ad Addis Abeba. In seguito fu trasferito in un campo di prigionia in Kenia. La moglie, con i 3 bambini fu fatta tornare in Italia sulle famose “navi bianche” organizzate dalla Croce rossa Italiana. Un viaggio lunghissimo, si doveva fare tutta la circumnavigazione dell’Africa, disperato e coraggioso. Sulla nave morirono tantissimi bambini con la dissenteria, ma Dora con la sua forza e il suo amore riuscì a tornare in Italia con i suoi 3 figli. Qui sfollò a Grammichele in Sicilia, dove aveva dei parenti. La prigionia durò fino al 1946! Tornato in Italia ritornò a lavorare al Ministero del Commercio con l’estero. Nel 1950 venne assegnato a Mogadiscio (Somalia) proprio all’inizio della Amministrazione Fiduciaria Italiana in Somalia. Nel 1951 lo raggiunse la sua famiglia sulla nave Tripolitania, con una nuova figlia nata l’anno precedente Rosanna. Vissero degli anni felici, in una bellissima casa con tanti domestici. I figli più grandi fecero il liceo e praticarono diversi sport (boxe, atletica ,nuoto e basket). Domenico e Dora frequentavano gli ambienti eleganti dei vari dirigenti e funzionari e diplomatici, con feste e balli. Carmelina fece la cresima nella cattedrale di Mogadiscio. Domenico era appassionato di caccia e partecipava ai safari organizzati. Torna in Italia nel 1957, ma tornerà di novo in missione a Mogadiscio altre volte, ogni volta accolto con rispetto, amicizia e gratitudine. E in segno di questo profondo senso di riconoscenza, oltre ad altri regali, gli venne regalato l’Album dell’AFIS 1950-1960, che è poi toccato al figlio Aldo dopo la sua dipartita. Per il suo lavoro viaggiò moltissimo, arricchendosi delle esperienze dei paesi visitati e riportandone sempre oggetti bellissimi. Ma l’Africa rimase sempre profondamente nel suo cuore. E anche “nonno Mimì” è rimasto nel cuore dei suoi 5 figli e 10 nipoti, e i suoi oggetti ci parlano della sua vita e della sua vasta conoscenza e dei suoi molteplici interessi. L'ultima nota con i valori della circolazione valori carta moneta l'ho messa per farvi capire quanto sia raro il biglietto da 1 Somalo. Spero vi sia piaciuta la storia di "MIMMI" GRAZIE A TUTTI.4 punti
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Buongiorno a tutti, innanzitutto ringrazio nuovamente i partecipanti a questa discussione per i loro giudizi e commenti. Oggi vi porto l’esito della perizia. Rullo di tamburi…la moneta è falsa. Più nel dettaglio, si tratta di un falso d’epoca ottenuto per fusione, con modifiche apportate successivamente per renderlo più appetibile e simile all’originale. Morale della favola? Dal suono argentino non si scappa in tutti i sensi! 😅3 punti
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Salve, segnalo: S. Perfetto, Istituzioni di numismatica medievale. Una introduzione, Aracne, Roma 2025. 292 pp., 17 x 24, colori. Il volume si prefigge di avere un profilo prettamente didattico, senza per questo recare un carattere meramente divulgativo. Infatti, è stato realizzato attraverso una selezione di argomenti integrati da fonti inedite o recentemente rivalutate, che hanno posto sotto una luce diversa i medesimi temi trattati in altri manuali. Le istituzioni di numismatica medievale, illustrate a partire dalla loro nozione, sono trattate a livello europeo, mantenendo il costante focus sulla zecca di Napoli e sulla moneta detta augustale, rispettivamente scelte per l’internazionalità delle coniazioni e per la capitale centralità nella monetazione medievale. I temi si sviluppano seguendo la moneta dalla sua origine al suo occultamento, per cui sono ordinati secondo questo naturale iter sullo sfondo del contesto medievale. https://www.academia.edu/145489522/Istituzioni_di_numismatica_medievale_Una_introduzione_Aracne_Roma_2025_292_pp3 punti
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In rete ho scovato la tesi di dottorato di Christopher Calefati intitolata Aborrito infamato e negletto dei Borboni il nome sarà. In un paragrafo - che qui allego - l'autore racconta di alcuni episodi di protesta nei confronti di Ferdinando II. L'effigie del re veniva dissacrata non solo con l'apporvi le infamanti contromarche, ma anche sfregiandone il volto con tagli sul collo, sul naso o apponendovi le corna. Altre vituperazioni consistevano nel gettare la moneta a terra, calpestare il volto del re e pronunciare parole poco lusinghiere verso il monarca. Calefati_Tesi_Dottorato_DEFINITIVA_FEBBRAIO23(1).PDF3 punti
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Al più posso esprimermi sul fatto che sia coniata o no…è coniata …. Quanto all’autenticità, con le foto e basta,ho sempre detto che la sicurezza, a meno di casi eclatanti, non c’è.3 punti
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Ce ne facciamo , perchè la numismatica, forse non lo sai, è una passione, non uno strumento di guadagno, almeno per noi collezionisti. E' una passione che accomuna, storia, geografia, economia e metallurgia . Le monete sono pezzi di storia del passato, arrivati fino a noi. Meritano rispetto e attenzione di quello che furono e del perché lo sono state.3 punti
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Si confermato questa mattina da un amico con banchetto...felicissimo di esser stato smentito 😃3 punti
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La Capitana dello Yucatan Quali furono le reazioni nel resto del mondo, e in particolare in Italia, alla rivolta cubana e all'intervento americano nell'isola? Nel nostro paese la maggioranza della stampa e dell'opinione pubblica solidarizzava con la Spagna, in quanto paese colonizzatore (come, negli stessi anni, stava tentando di diventare l'Italia in Africa), o si manteneva neutrale. Ma non mancavano autorevoli voci contrarie. Il filosofo e parlamentare Giovanni Bovio era il presidente di un "Comitato Centrale italiano per la Libertà di Cuba", già attivo nel 1896, cui aderivano personalità come Felice Cavallotti, Edmondo De Amicis, e i fratelli Menotti e Ricciotti Garibaldi, figli di Giuseppe, che se fosse stato ancora vivo, di sicuro sarebbe corso in aiuto dei ribelli Tutti costoro si dichiaravano amici dei cubani in quanto espressione degli ideali repubblicani di Giuseppe Mazzini. Sull'altro fronte, tra gli amici della Spagna, figurava uno scrittore tornato prepotentemente d'attualità proprio in queste settimane... Emilio Salgari. Una presenza per certi versi sorprendente, se si pensa che i suoi eroi più famosi, Sandokan e il Corsaro Nero, si battevano invece per l'indipendenza e la libertà contro le grandi potenze coloniali, Inghilterra e Spagna. Nel 1899, Salgari diede alle stampe La Capitana dello Yucatan (o "del Yucatan" o "dell'Yucatan", la grafia cambia nelle diverse edizioni del romanzo). Protagonista è Donna Dolores del Castillo, una giovane marchesa che alla bellezza andalusa unisce un grande coraggio e un odio inestinguibile verso i Nordamericani, oppressori e invasori. Al comando di un formidabile yacht semisommergibile, lo “Yucatan”, la “Capitana” riesce a superare il blocco al largo di Santiago per rifornire di armi l'esercito spagnolo. Caduta la città, Dolores tenta di salvare la sua nave, forzando di nuovo il blocco dei vincitori. I militari americani, vengono descritti come famelici corsari, e sono criticati per l’utilizzo di una fanteria composta da uomini di colore, i quali sono ritenuti dall’autore dei codardi. Invece, i ribelli cubani sono accusati di preferire la guerriglia alle grandi battaglie campali (ognuno combatte con le armi che ha ) e di preoccuparsi solo di compiere razzie. I cubani sono descritti da Salgari come avidi e totalmente disinteressati "se a Cuba ci sia la bandiera spagnola o repubblicana". E alla fine, "gli Stati Uniti, inesorabili verso la povera Spagna, che aveva cercato di salvare, quantunque povera e dieci volte più debole il proprio onore, si appropriavano di Cuba, di Portorico e delle Isole Filippine, dietro l’irrisorio compenso di cento milioni. Il diritto delle genti fu interamente calpestato dagli affaristi dell’America del Nord". Una curiosa concidenza: Yucatan era anche il nome della nave che portò a Cuba Theodore Roosevelt e i suoi Rough Riders (ne parliamo nel prossimo post): eccoli a bordo, alla partenza da Tampa. Vista la fama conquistata dai "cavalieri" (in realtà la gran parte di loro era appiedata, poiché non era stato possibile imbarcare un numero sufficiente di cavalli ), i giornali italiani avranno sicuramente riportato le loro gesta, e forse anche il particolare del nome della nave, che potrebbe aver ispirato Salgari. petronius3 punti
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Busta affrancata con due 50c nero e ocra di posta aerea ala stilizzata emissione del 1934 per i possedimenti italiani nelle isole dell' Egeo. Annullati da POSTA MILITARE 121 SEZ. E ... (deduco che sia SEZ. E dallo scritto del mittente, anche se questa sezione non è catalogata, sono catalogate solo SEZ. A e B, questo non significa che non sia esistita). Purtroppo l' annullo non è nitido. Il resto è attinente a quanto scritto dal mittente. POSTA MILITARE 121 Assegnato alla 51ª Divisione di fanteria "Siena". Cronistoria Unità La Divisione Siena inquadra: 31º e 32° reggimento fanteria, 51° reggimento artiglieria. 1940. Dislocata in Piemonte all'inizio delle ostilità con compiti di riserva. Nel settembre 40 trasferita in Albania dove dal 28 ottobre è dislocata fra Delvino e Konispoli, nel settore epirota, da dove inizia l'attacco contro la città di Janina. Dall'1 novembre tenta il forzamento del fiume Kalamas e il 6 novembre alcuni reparti lo superano. A fine mese ripiega sotto la spinta offensiva greca. Dal 14 dicembre respinge altri attacchi nel suo settore. Il 19 si ritira sulla linea da Himara a Kallarat. La resistenza agli attacchi greci continua e si stabilizza tra Mali Gramit e pendici nord di Mali Papaia. || 26 dicembre i reparti della "Siena" provati dai combattimenti vengono ritirati dal fronte. 1941. Il 25 gennaio ritorna in linea nella zona di Chiaff e Chiciocut di Monastero. Ancora impegnata nei combattimenti che continuano ininterrotti fino all'8 febbraio quando viene ritirata dalla prima linea e inviata in riordinamento. Prende parte alla controffensiva italiana del 9 marzo e all'offensiva finale dell'aprile. Terminate le operazioni militari le unità della Divisione si raccolgono prima nella valle dell'Osum e poi, in giugno, nel Peloponneso costituendo presidi a Corinto, Nemea, Argos, Nafplion. A fine set-tembre 41 inizia il trasferimento nell'isola di Creta. 1942/3. La Divisione controlla la parte orientale dell'Isola di Creta. Si scioglie a Creta nel settembre 43 in conseguenza dell'armistizio. Quindi il 21 2.42 data del nostro annullo, Michele scrive da Creta. La busta mi piace molto peccato l' annullo non nitido, ECCEZIONALE ESEMPIO DI STORIA POSTALE MILITARE.3 punti
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DE GREGE EPICURI Un sacco di belle ( e meno belle...) monete da identificare. Molti buoni risultati e anche un po' di dubbi. E poi tante belle monete ben identificate da vedere e commentare. Sono rimasto stupito per il successo delle mie "monete" di Seborga!3 punti
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Gli Stati Uniti, però, si trovarono ad entrare in guerra completamente impreparati, soprattutto per quanto riguardava le operazioni di terra. L'esercito regolare contava poco meno di 28.000 uomini, sparsi in piccoli distaccamenti in tutto il paese e abituati solo a sedare le rivolte indiane. Furono chiamati in servizio 200.000 volontari, ma il ministero della guerra creò un caos incredibile nel mobilitarli, addestrarli ed equipaggiarli. Le truppe, imbarcate per una spedizione ai tropici in piena estate, erano vestite con pesanti uniformi di lana (vengono in mente i nostri alpini, mandati, invece, nell'inverno russo, con le scarpe risuolate col cartone ), la maggioranza degli uomini disponeva solo di obsoleti fucili a un colpo solo, il cibo era immangiabile. Contro un nemico determinato, gli Stati Uniti non avrebbero potuto evitare il disastro, ma per fortuna trovarono nella Spagna un avversario ancora più impreparato e incompetente di loro e così il ministro degli esteri John Hay potè definire quella che seguì "una splendida piccola guerra", durata appena dieci settimane, e che costò agli americani meno di 400 morti in battaglia (ma altri 5000 furono vittime di malattie e infezioni ). A fare la differenza fu la marina, troppo grande il divario, a favore della prima, tra quella americana e quella spagnola, mentre l'esercito, aiutato da un'incredibile fortuna, trionfò in ogni scontro. Le truppe spagnole a Cuba si arresero il 16 luglio, nel frattempo era stata occupata anche Puerto Rico. Altri scontri erano avvenuti nel Pacifico, dove gli americani avevano conquistato le Filippine. Il 12 agosto venne siglato l'armistizio, mentre con il trattato di pace, firmato a Parigi il 10 dicembre 1898, la Spagna riconosceva l'indipendenza di Cuba, e cedeva agli Stati Uniti le Filippine, Puerto Rico e l'isola di Guam, nel Pacifico. Quest'ultime due isole sono oggi U.S. Territories , Territori degli Stati Uniti, e in quanto tali sono state celebrate nel 2009 con due monete della serie degli State quarters. Queste due monete, come noterete, presentano iscrizioni in lingue diverse dall'inglese. E se sul quarto di dollaro di Puerto Rico la scritta in spagnolo "Isla del Encanto", non ha bisogno di spiegazioni, queste sono senz'altro necessarie per la moneta di Guam, la cui scritta recita "Guahan I Tanó ManChamorro", ovvero "Guam terra dei Chamorro", l'etnia che popola l'isola e nella cui lingua è scritta la frase. petronius3 punti
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Salve a tutti Oggi al mercatino domenicale ho acquistato questa bella medaglia in bronzo che trovo interessante. Mi ha molto colpito lo stile artistico ancora molto legato a quello delle medaglie del Ventennio che cozza con il tema resistenziale. Ho provato a cercarla qui sul forum ma non ne ho trovato altre attestazioni. Dallo stile la darei anni '40, ma aspetto qualche consiglio, osservazione in merito. Qualcuno ne sa qualcosa in più? Grazie in anticipo per ogni commento e osservazione in merito!3 punti
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Nonostante una pioggia battente ci siamo trovati un bel numero di presenti, molte monete e gettoni da catalogare e vedere...bellissima serata che la nostra passione ci può dare. Al termine della serata taglio del panettone e brindisi per gli auguri di buone feste3 punti
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Buonasera a tutti, posto foto di un pesa monete francese " NUMISMETRE " " ETALON " , per controllare i : 20 Fr francesi tipo Turin 10 Fr francesi tipo Turin 5 Fr francesi tipo Lavrillier ( in cupronichel ) 5 Fr francesi tipo Bazor Buona visione3 punti
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Credo sia inutile , a meno che @Villanoviano non ci dica quali foto sono di pezzi autentici e quali siano i falsi , postare foto di altri Assi fusi ; gia' risulta piuttosto difficile (tranne che per i tecnici di questo tipo di monetazione) riconoscere dal vivo un fuso autentico da uno falso , figuriamoci quanto piu' lo sia giudicare Assi fusi da una foto . Inoltre occorrerebbe inserire anche i pesi oltre alle foto .3 punti
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Salve @Rob€rto forse perche non è un sesterzio ma un asse 😊 http://numismatics.org/ocre/id/ric.4.ph_i.192B https://www.acsearch.info/search.html?id=2472444 O un dupondio (2 assi) se radiato http://numismatics.org/ocre/id/ric.4.ph_i.192C https://www.acsearch.info/search.html?id=7680861 Ma secondo me è un asse in quanto non vedo la capa radiata 😁3 punti
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Salve Meleto, Il tipo non ufficiale di medaglia commemorativa della guerra di liberazione 1943-1945, un’orificienza istituita dalla Repubblica Italiana per rendere omaggio a tutti coloro che hanno combattuto in quegli anni contro le forze di occupazione nazifasciste, è confermato dalla scheda tratta dal testo di Dimitri Bini “Le medaglie ufficiali militari e civili del Regno d’Italia”, C.L.D. Libri s.r.l. 2008. La medaglia è una sorta di prova/prototipo per la versione ufficiale dettagliatamente descritta sul sito https://www.tuttomilitare.it/medaglie-militaria/2432-medaglia--guerra-liberazione-1943-45-0658606574090.html. apollonia3 punti
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Questi nuovi casi ci devono ricordare quanto in molti hanno più volte ricordato e ripetuto su questo forum da ben prima che io mi iscrivessi ormai dieci anni fa: un collezionismo sano e responsabile non può prescindere dallo studio. E questo vale un po’ per tutte le epoche e le aree geografiche. Studiare le monete (ci si protegge dai falsi), studiare la normativa vigente ed il suo contesto di origine (ci si protegge da sé stessi), studiare il mercato ed i suoi attori (ci si protegge da disonesti e incapaci). Poi, come altri hanno ricordato, un brutto evento imprevedibile può comunque capitare.. ahimè3 punti
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Salve a tutti, complimenti a @LOBU per la scoperta. Si tratta di un'ipotesi che, come ogni ipotesi frutto di osservazione e ricerca, merita tutta l'attenzione possibile. Eviterei, per contro, di trattare questa ipotesi come una tesi dai toni definitivi e irreversibili, dato che, ad oggi non siamo a conoscenza di esemplari di transizione, nei quali l'IPOTETICA frattura nella C sia diventata man mano più grande, fino ad arrivare a questo strano Triscele che fa da appendice alla parte sommitale della C. Per cui, cautela. Fino a quando non si troveranno questi esemplari di transizione, sono incline a pensare ad una sovra-punzonatura sul conio di questo strano simbolo o ad una incisione sul conio messo in evidenza da @LOBU. Finalità di questa operazione? Non ne ho una idea precisa. Cordialità Alberto3 punti
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Deo gratia almeno nessuno reclama la chiusura delka discussione meno male se ne possa discutere anche perche le notizie sono state rese pubbliche. D come si vede c’è chi ne e’ atterrito e vuole smettere di collezionare mentre acquistando in modo regolare e da commercianti riconosciuti non si dovrebbero avere problemi . Fondamentale fornire a chi e’ collezionista e si trova disorientato da queste notizie delle rassicurazioni evitando si chiudere discussioni mettendo la testa sotto la sabbia3 punti
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Purtroppo, anche se non sarebbe giusto affermarlo, mi sento di darle ragione. Facendo la stessa riflessione, anni fa, ho deciso di smettere con le classiche proprio per questo motivo (timore), pur convinto di essermi comportato in maniera prudente e corretta (posso essere presuntuoso affermandolo). È triste dirlo, ma basta un contatto, una telefonata con altra persona coinvolta, che magari si è conosciuta superficialmente in qualche convegno, per passare dei guai.3 punti
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Ma come andarono davvero le cose per il Maine? Ci vollero ben 78 anni per giungere a una nuova tesi, che pur essendo oggi quella di fatto accettata dalla US Navy, e riportata nelle pubblicazioni ufficiali, resta la meno accettata dai media. Fu l'ammiraglio Hyman Rickover, nel 1976, a riaprire le indagini, giungendo alla conclusione che l'esplosione si era verificata all'interno della nave, ed era stata del tutto accidentale. Rickover ipotizzò l’innesco di un incendio per autocombustione in un carbonile contiguo a un deposito munizioni. L’autocombustione si verifica quando, con la rottura dei pezzi di carbone, le superfici di rottura vengono a contatto con l’ossigeno dell’aria, e ossidandosi generano calore. Il fenomeno viene esasperato con carbone bagnato o comunque in presenza di elevata umidità in climi come quelli tropicali, come erano esattamente le condizioni a L’Avana. Le modalità di imbarco del carbone, e in particolare la sua caduta nei carbonili, facilitava la rottura dei pezzi di carbone, creando le condizioni di ossidazione delle superfici, ed innescando l’autocombustione. Incidenti simili, ma con conseguenze meno gravi, erano già avvenuti su altre navi da guerra americane. Ma, come detto, furono (e sono) in molti, anche autorevoli a non essere d'accordo. Tra questi la prestigiosa National Geographic, che nei vent'anni successivi alla pubblicazione delle conclusioni di Rickover, condusse una campagna tesa a confutarle per confermare la tesi dell’esplosione esterna, quindi dell’atto di sabotaggio, naturalmente da parte degli spagnoli. E non è mancata anche la tesi opposta, sabotaggio sì, ma ad opera degli stessi americani, che avrebbero fatto saltare in aria di proposito la loro nave per innescare il casus belli necessario per iniziare la guerra. Una tesi, questa, che non ha mai avuto riscontri effettivi, ma che gli stessi americani contribuirono in parte ad alimentare con alcune ambiguità del loro comportamento Continua...3 punti
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Io le monete in rame (o bronzo, che dir si voglia) le conservo all'interno di un cofanetto della Masterphil. Qualcosa del genere, per intenderci: Essendo richiudibile, evito al massimo l'esposizione di queste monete all'aria. Gli altri esemplari (in oro e argento) li lascio, invece, all'interno del mio monetiere in legno.3 punti
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