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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/04/25 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, quest'oggi ho il piacere di mostrarvi una rarissima prova napoleonica, ovvero il 3 centesimi 1810 di transizione. È la prima volta che questa specifica prova, di cui gli esemplari noti si contano sulle dita di una mano, viene mostrata su questo forum. Purtroppo, troppo spesso mi capita di sentir parlare impropriamente di R5 napoleonici... Ecco allora che ho voluto mostrare a voi tutti un autentico R5 di Napoleone per il Regno d'Italia. L'esemplare in questione proviene dall'asta Varesi 84 del novembre dello scorso anno (se ne ricorderà sicuramente @lucadesign85). Mi auguro che questa prova sia gradita agli appassionati (e non) di monetazione napoleonica. Sulle ragioni storiche che hanno portato alla realizzazione di questa prova (assieme a quella del soldo che ho già mostrato in passato) vi rimando al mio articolo pubblicato nell'ultimo numero del Gazzettino del Cordusio. Da un punto di vista tecnico, la particolarità di queste prove è che presentano il bordo liscio e rialzato, tipico dei nominali in rame del 2° tipo, mentre invece l'effige di Napoleone è diversa (simile ma non del tutto sovrapponibile a quella del 1° tipo).8 punti
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Segnalo la pubblicazione della mia monografia dal titolo "Le monete milanesi di Filippo II – Volume I – Dal 1554 al 1577". L'Opera tratta ed illustra tutte le emissioni di Filippo II di Spagna coniate dalla zecca di Milano, fino al 1577. Seguirà in futuro la pubblicazione di un secondo volume per le emissioni del periodo 1577-1598. I materiali sono ordinati secondo un'inedita impostazione cronologica, creando così una vera e propria narrazione di queste prestigiose emissioni tanto apprezzate sia dai numismatici sia dagli storici dell'arte. Numerose le novità presentate, tra cui spiccano nuove identificazioni (basate su fonti archivistiche d'epoca) e la descrizione di varietà inedite. L'acquisto dell'Opera è possibile unicamente presso il sito dell'Editore, Amazon e le principali librerie online. Titolo: Le monete milanesi di Filippo II – Volume I – Dal 1554 al 1577 Autore: Antonio Rimoldi ISBN 9791224037354 141 pagine Immagini a colori Formato 17x24 cm Copertina rigida Pagine in carta patinata da 130g/m2 Prezzo di copertina: 55,00 € + spedizione7 punti
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Un dollaro per McKinley... anzi, due! A quindici anni dall'assassinio, nel 1916, il Tesoro, per aiutare a finanziare un Memoriale eretto per ricordare McKinley a Niles, Ohio, sua città natale, emise una moneta commemorativa d'oro da 1 dollaro, il cui ricavato sarebbe stato destinato allo scopo. Fu l'ultima moneta creata insieme da Charles Barber (dritto) e George Morgan (rovescio), e purtroppo non si può dire che sia stato il loro capolavoro. Il ritratto disegnato da Barber ha soltanto una vaga rassomiglianza col soggetto, mentre il Memoriale al rovescio anticipa l'opaca frontalità di Monticello sul Jefferson nickel e del Lincoln Memorial sul centesimo. Alla fine, troppe colonne e troppe iscrizioni. Se a questo uniamo il fatto che la tipologia scelta non era certo la preferita dai collezionisti, a causa delle ridottissime dimensioni (15 mm. x 1,672 gr., più piccola di un centesimo di euro), si può capire come la vendita non sia stata un successo. Previste per essere coniate nel 1916 e 1917, per una quantità massima complessiva di 100.000 esemplari, alla fine ne furono prodotte meno di un terzo: 20.026 nel 1916 (i 26 sono esemplari di prova) e 10.014 (i 14 sempre di prova) nel 1917. Vennero messe in vendita a 3 dollari l'una (e nemmeno questo, probabilmente, aiutò, visto che il valore reale del metallo corrispondeva esattamente al nominale), e alla fine ne furono vendute 15.000 nel 1916 e appena 5.000 nel 1917 (quantità stimate). Le restanti, circa 5.000 per ogni anno (sempre stimate), furono rifuse. Dovrà passare quasi un secolo prima che William McKinley torni a comparire su una moneta americana. Avverrà nel 2013, nell'ambito della serie dei Presidential dollars. Una moneta, anche in questo caso, solo per collezionisti, poiché la produzione per la circolazione era cessata nel 2011, dopo aver constatato l'ennesimo fallimento nel voler sostituire il frusciante biglietto da un dollaro con la sonante moneta di pari valore Bello, stavolta, il ritratto frontale realizzato da Phebe Hemphill petronius3 punti
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Ciao, non è né una moneta speciale né un medaglione, ma una provinciale a priori inedita di grosso modulo per Marco Aurelio Cesare, come già scritto da Flavius Domitianus. Purtroppo l’etnico, probabilmente iscritto sotto il tempio, è illeggibile e si possono fare solo supposizioni, procedendo per eliminazione. Si intravede AYPHΛΙ[C?] BHPOC. Per questo modulo largo (più di 37-38 mm), che poche zecche hanno coniato, la qualità del ritratto (magnifico), la legenda BHPOC invece di OYHPOC e il tempio al rovescio farebbero pensare alla zecca di Hierapolis in Frigia come prima ipotesi, Maeonia in Lidia come seconda scelta. Ma è davvero solo per gioco.3 punti
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Fantastico... bella scatola, ..i doppi sono oro colato. Li guardiamo tutti.. hai/abbiamo ore di grande divertimento. Evviva !!!2 punti
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Buonasera a tutti, oggi ho preso come dice simpaticamente @PostOffice un "albumino" con qualche migliaio di francobolli del mondo, mi farebbe piacere il vostro aiuto per identificarne alcuni. Il francobollo che non sono riuscito a identificare è il seguente: La perforazione ha invalidato il francobollo ma vedo una firma e quindi deduco sia un francobollo importante. Grazie per il vostro aiuto...1 punto
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Salve , io non mi intendo di francobolli ma devo dire che questi sono molto belli e interessanti, complimenti!1 punto
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Nessun problema, figurati 🙂. Però permettimi, da neofita come te ma desideroso di capire questa bellissima monetazione, di farti solo un piccolo appunto. Si vede chiaramente dai tuoi interventi che non tolleri il fatto che tra le monete che acquisti e quindi possiedi ci siano monete non autentiche. Purtroppo la realtà, da quanto ho potuto appurare in circa sei anni, è che ce ne sono parecchie, alcune più individuabili ma altrettanto sono quelle ben riprodotte che solo gli esperti di lunga data che hanno maneggiato, studiato e quindi visionate migliaia di monete ( romane ovviamente) sono in grado di poterle individuare. Eppure anche questi non sono infallibili, essendo umani 🙂. Con questo voglio sottolineare ( parlo per me ovviamente, poi ognuno fa quello che vuole) sempre massima ammirazione e rispetto per chi esponendosi in prima persona, soprattutto perché conosciuti, partecipano a discussioni come questa. Sono gli unici da cui apprendere qualcosa percui li ringrazio nuovamente come ho fatto sempre in ogni discussione in cui sono intervenuti. Rappresentano dei fari che ci fanno da guida. Per concludere quindi entra nell'ottica ( perché è così🙂) che anche nella tua collezione come in molte delle nostre ci sono sicuramente monete non autentiche o dubbie. Secondo me ti farà godere più serenamente questa tua, che è poi quella di tutti noi, passione. Buona serata. ANTONIO1 punto
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La mia amica mi ha dato una moneta molto antica E' greca? No italiana, è sempre l'amica di La Spezia1 punto
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Ciao , dalla fattura del conio, a me sembra un falso d'epoca con data di fantasia, attendiamo pareri più autorevoli.1 punto
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Salve Decio,plausibile,anche se personalmente reputo una forzatura KA uguale Katane,ma mancando fonti storiche,che io sappia,può essere di tutto.comunque è bello speculare e non sapevo dell'ipotesi Cagliari1 punto
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Certamente. Io stesso ho fatto presente che non si tratta di un falso d’artista. Come ovviamente non lo sono i 2 Euro falsi da te citati. Però in essi non vi è l’utilizzo di metallo palesemente difforme dall’originale, non ci sta Boccaccio al posto di Dante, non riportano date non confacenti al conio dell’Euro e la giornata di lavoro non corrisponde al facciale di 2 euro. Chissà che il motivo per cui attualmente di pariretiche non ne risultano altre, sia che i falsari medesimi si siano resi conto che erano troppo difformi. Comunicherò al proprietario tutto le caratteristiche che rendono, senza ombra di dubbio, questa moneta un falso. Sicuramente la prenderà sul ridere. A lui spetterà decidere se telerla o, eventualmente, cederla oppure regalarla a chi vorrà. Grazie a tutti per l'apporto dato.1 punto
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@lorluke Fantastico, gran pezzo!!! Complimenti Saluti Gordon1 punto
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Giusto , ma potrebbe essere riferito anche al nome di Cagliari = Karalis in protosardo , infatti anche la Sardegna in epoca romana esportava dalla grande pianura del Campidano grano verso Roma , anche se in quantita' minore rispetto alla Sicilia . D' altra parte anche Catania = Katane in siculo , inizia con Ka , rimane quindi difficile riconoscere con certezza assoluta la zecca di emissione , se di Catania o di Cagliari , anche se si propende ufficialmente con la KA presente , per la zecca di Catania . Personalmente penserei che KA = Catania , quando il KA e' presente nelle monete , mentre quando non presente potrebbe riferirsi alla zecca di Cagliari , oppure viceversa , questo perche' in molti esemplari e' presente solo la spiga di grano ma senza KA dinnanzi la prua , di conseguenza la KA presente identifica una zecca di emissione , molto probabile Catania . Discorso simile , ma non uguale , vale anche per le rare monete in bronzo e in argento che portano la lettera C davanti la prua , alcuni , tra cui il noto numismatico sardo Mariano Sollai che scrisse un bellissimo e completo libro sulle monete romane repubblicane emesse in Sardegna , attribuiscono la C alla zecca sarda di Cagliari = Caralis romana , ad oggi e' l' ipotesi piu' accreditata . Attualmente il simbolo della spiga di grano , con o senza KA , identifica quindi una zecca siciliana come probabile Catania , mentre la lettera C identifica la zecca sarda di Cagliari .1 punto
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Dalla scatola ho già tolto tutti questi: Tantissimi sono i doppi, ma mi divertirò con gli annulli...1 punto
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Io vado contro corrente e come "prova" non mi piace ma come "curiosità" o "variante" abbastanza e sicuramente è una rarità, di che tipo R5 o R10 0 R3 non lo so ma sicuramente in alta o altissima conservazione e Raro. Complimenti per il tipo e l'acquisto chiaramente.👌🏼 ps: grazie per avercelo mostrato.😋 C'è anche il Soldo 1810 sempre Milano di alto spessore e liscio di contorno...... come riportavo nell'altra discussione.1 punto
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Lotto 1044 asta Artemide 72E 6-7/9/2025 Alberto Valla e Marietta Cornara, sposi. Medaglia, seconda metà del XVII secolo, Venezia. D/ ALBERTVS VALA ET MARIETTA CORNARA CONIVGES. I due sposi di fronte, lei a sinistra con lunghi capelli, lui a destra con copricapo. R/ SORS SEMPER AMA[T]... Albero di olivo a cui è attorcigliata una vite. Volt. 1166 (questo esemplare). AE.46.5 g. RRR. 54 x 48 mm. Inconsueta e gradevole fusione coeva. Rarissima. SPL. Esemplare Voltolina 1166. Ex The Serenissima collection II, Asta Arsantiqua 8 novembre 2002, lotto 169; ex Asta Astarte XIX, 2006, lotto 351.1 punto
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Per completezza, riporto anche la discussione sul soldo di tipo transitorio. Siccome del centesimo non risultano (ad oggi) esemplari esistenti, si può dire che ho completato la serie1 punto
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Complimenti @lorluke ! Veramente una soddisfazione poter avere in collezione un tale esemplare, bellissimo e molto raro.1 punto
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Buonasera, Condivido questo antoniniano di Gallieno con al rovescio Minerva. È uno delle emissioni usate per pagare i legionari impegnati contro le tribù germaniche. Ci sono diversi rovesci che, probabilmente, costituiscono il gruppo più interessante e bello tra tutti gli antoniniani di questo imperatore. Certo c'è la serie zoo molto bella anch'essa, ma questi argenti con le legende legionarie sono davvero molto suggestivi. Cercherò di trovarne altri da affiancare a questo ed al Pegaso Leg II . Peso 3.88 g per 21.1 mm Atexano1 punto
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Grazie! Al momento è l’esemplare più prestigioso e raro della mia collezione. Certamente è un qualcosa che non si vede tutti i giorni1 punto
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Complimenti @lorluke Un acquisto di pregio sotto tutti i punti di vista.1 punto
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In effetti ho fatto una foto dettagliata del nome degli incisori ma mi sembra non molto precisa. Grazie a tutti per il prezioso feedback.1 punto
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Perché per uno che si collega con 1 dispositivo ce ne sono 3 che si collegano con 10 dispositivi1 punto
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in bocca al lupo e, soprattutto, non scrivete il numero di coda, ché porta sfiga Edit non mi ha detto benissimo stavolta, dopo il 95 di giugno1 punto
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Ho ricontrollato le firme ma non trovo nulla di simile, l' esemplare è comunque un vittoriano (con perfin), lo Stanley Gibbons del 2018 lo quota £5 (sterline) sicuramente un catalogo 2025 sulle £8/10. I buchi del perfin non inficiano nulla a mio modo di vedere perché la piccola rottura sul lato dx è di origine naturale dovuta al perforatore. Anche questo segna la storia di questo esemplare. Tutti simili mai uguali.1 punto
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E' il nuovo tipo di moneta nata con la riforma monetaria voluta dal papa Giulio II, da cui prese appunto il nome.1 punto
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Tutto ha un valore, dipende dalla richiesta. Nello specifico sono monete commemorative circolanti; per me che faccio raccolta di monete rumene, per esempio un valore (piccolo) lo hanno.1 punto
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Bella anche questa, la ho anche io in collezione ed è una di quelle più curate nell'immagine dell'allunaggio. Questa ad esempio è di Niue https://it.numista.com/25504 ed è in argento1 punto
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PA reggia, re TI, in viola T è = pareggi a reti inviolate. Buona serata!1 punto
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DE GREGE EPICURI L'articolo più dettagliato che ho letto su questo argomento è nel numero speciale della RIN "La Zecca di Milano", 1984, che contiene gli atti del Congresso omonimo, tenutosi nel 1983 a Milano-.1 punto
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Theodore Roosevelt divenne Presidente degli Stati Uniti alle 2.15 del mattino del 14 settembre 1901, l'ora esatta della morte di William McKinley a Buffalo (NY). Aveva 42 anni e 322 giorni, il che fa tuttora di lui il più giovane Presidente degli Stati Uniti (il più giovane eletto direttamente è invece JFK). William McKinley, 25º presidente degli Stati Uniti, il 6 settembre 1901 si trovava all'interno dell'Esposizione panamericana che si stava svolgendo a Buffalo: stava stringendo calorosamente la mano al pubblico presente quando un giovane anarchico di origini polacche, Leon Czolgosz, gli si avvicinò improvvisamente sparandogli a bruciapelo due colpi di pistola, che teneva nascosta avvolta in un fazzoletto: il primo lo sfiorò soltanto, mentre il secondo gli entrò nell'addome, senza che poi i medici riuscissero ad estrarlo. McKinley morì il 14 settembre, a causa della cancrena provocata dalla ferita. Vediamo un disegno che ricostruisce la scena dell'attentato. L'aggressore, dopo aver perduto il proprio impiego durante la crisi economica del 1893, si era convertito all'idea anarchica, convincendosi che fosse proprio dovere di anarchico uccidere McKinley, simbolo, a suo dire, dell'oppressione condotta dal capitalismo contro il proletariato. Leon Czolgosz fu catturato, processato, e condannato alla sedia elettrica: contrariamente a quanto accade oggi, l'esecuzione della sentenza fu pressoché immediata, il 29 ottobre 1901. petronius1 punto
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Non è un fattore di secondaria importanza, se il cofanetto fosse prodotto dalla zecca ci sarebbe una buona probabilità che le monete siano pienamente UNC. Se il cofanetto è stato creato in seguito la conservazione potrebbe anche essere più bassa. Insieme al set c'è una certificazione del loro grado? Ti sembrano tutte perfettamente UNC? resta in ogni caso molto bello complimenti davvero!1 punto
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Esattamente! A farci da guida in questa discussione sarà Theodore Roosevelt, 26° Presidente degli Stati Uniti, uno dei più importanti, ma soprattutto, probabilmente, il più popolare, come hanno ben capito i pubblicitari, che hanno usato la sua immagine per promuovere Bibbie, dischetti per computer, lievito in polvere, liquori e altro ancora. Milioni di bambini hanno giocato, e giocano, con Teddy Bear, il classico orsacchiotto di peluche il cui nome è entrato nell’uso comune della lingua inglese, a lui dedicato perché durante una battuta di caccia il Presidente preferì tornare a casa a mani vuote piuttosto che uccidere un cucciolo d'orso. E poi il cinema, le numerosissime biografie, perfino i fumetti, di cui parleremo nel corso della discussione, che prenderà avvio dalla nomina improvvisa di Roosevelt alla presidenza nel 1901, a seguito dell'assassinio di William McKinley, per arrivare alla fine della Prima Guerra Mondiale e al 1919, anno della sua prematura scomparsa. Un ventennio, il primo del Novecento, che ha visto Roosevelt tra i protagonisti assoluti, non solo da presidente, e non solo in America. Anche, altrimenti non ne parleremmo qui, in ambito numismatico. Si deve principalmente a lui lo "svecchiamento" delle monete americane (che considerava "of atrocious ugliness", di atroce bruttezza) operato da Augustus Saint-Gaudens, e che ha portato alla nascita di due tra le più belle monete, non solo americane, di ogni tempo, i 10 e i 20 dollari d'oro. Dei secondi ci siamo già occupati ampiamente, mentre i primi, nel forum, sono sempre rimasti un po' nell'ombra, sarà l'occasione per conoscerli meglio. E non solo loro, ma anche le altre monete del periodo, non solamente americane. Gli anni della presidenza Roosevelt furono quelli dell'imperialismo americano nascente, che ebbe tra le sue molte conseguenze (arduo elencarle tutte ) anche emissioni monetarie al difuori dei confini, dalla vicina Cuba alle lontane Filippine, nella cui capitale, Manila, venne addirittura aperta una filiale della Zecca degli Stati Uniti, della quale racconteremo la storia. E molto altro ancora, spaziando come al solito dalla numismatica all'economia, alla politica, al costume, e in realtà a qualunque tema mi verrà in mente nello sviluppo della discussione Che ora, giustamente, omaggia chi ha dato lo spunto per il titolo della stessa, l'attore John Alexander, straordinario interprete di Roosevelt nel film del 1944 Arsenico e vecchi merletti, diretto da Frank Capra. petronius1 punto
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Salve,Licinio Lucullo,tu pensi che da buon siciliano di 74 anni,anche se non li dimostro,non sono capace di usare espressioni più colorite,ma l'educazione specie in un dibattito pubblico mi impone dall'astenermi anche perchè non c'è motivo in una discussione numismatica,altra cosa è l'attacco astioso e immotivato che esula dal contesto.se si vuole convivere anche in un club virtuale i modi sono tutto e le parole sono pietre,solo i bambini capricciosi si possono capire non tra adulti vaccinati😀1 punto
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Mi permetto di riportare la posizione di @acraf che, a differenza mia, è uno studioso: “i denari repubblicani suberati sono vere monete antiche e l'opinione del Crawford che fossero in genere dei falsi d'epoca mi sembra piuttosto restrittiva. Sicuramente la maggior parte dei denari suberati fu prodotta fuori della zecca ufficiale, ma dipende molto anche dal tipo di emissione. Ci sono emissioni che hanno pochissimi denari suberati e quelli presenti sono per lo più fatte fuori della zecca ufficiale, ma altre emissioni, in genere quelle prodotte in situazioni di emergenza, presentano un numero non indifferente di suberati. Ho la sensazione che, come nel caso di Cornuficius (RRC 509/1-5), il monetario iniziò con una produzione di denari che sono in buon argento, ma poi, come subentrava una situazione di grave emergenza e penuria di argento, compaiono diversi denari suberati. Serve uno studio molto accurato e con buone basi anche statistiche” Ora, provo a rispondere alle Vostre eccezioni. ___________________________________ Sempre @acraf ha identificato alcuni incorci di conio fra denari suberati e denari in buon argento. Cito di seguito alcuni suoi interventi qui sul forum. “Nel caso della monetazione di Domitius Calvinus (RRC 532/1), che fu comunque prodotta a Osca, in Spagna, in condizioni ambientali favorevoli e senza reale penuria di argento, ho trovato in tutto solo 6 sicuri suberati contro 170 denari in buon argento. Di questi 6, 4 sembrano provenire da conii ufficiali e 2 da conii che non ho trovato con buon argento e che presentabo pure uno stile un pò difforme.” “Un altro esempio di moneta suberata riguarda l'emissione di L. Vinicius (RRC 436/1), che sto studiando. Ho raccolto immagini di quasi una settantina di questi rari denari e uno solo era suberato (CNG ea 238/2010, 340, g. 2,95) … Questo suberato risulta coniato con i miei conii O3/R3 (su un totale provvisorio di 9 conii diritto e 13 conii rovescio, con numerosi incroci di conio). E' noto almeno un altro esemplare con la stessa combinazione dei conii, in buon argento (NAC P/2005, 1781 g. 4,03)” In altri casi ne ha parlato con riferimento ai lavori compiuti per redigere altre sue monografie (quindi, con riferimento ad altre monete). ___________________________________ Queste tue considerazioni sono verissime, ma (secondo me) non dirimenti. ATTENZIONE: non dico che i suberati sarebbero stati accettati lo stesso, se si fosse scoperto che erano tali; dico che era difficile accorgersi che fossero tali sulla sola base del peso. Non si trattava quindi di un "corso forzoso", ma di un imbroglio di Stato (se e quando erano prodotti dello Stato). I saggi dei nummulari dimostrano che la gente voleva sapere se le monete erano in buon argento (e - quindi - concordo con te sul fatto che il valore intrinseco fosse ancora un cardine del sistema monetario), ma dimostrano anche che non bastava il peso a distinguere le monete suberate da quelle in buon argento. Mi spiego: gli aurei pervenuteci presentano pesi molto precisi, i denari pesi abbastanza variabili, i bronzi pesi estremamente variabili. Prendiamo, a titolo di esempio, tre monete coeve: l'aureo RRC 359/1dell'84-83 a.C. varia da 10,65 a 11 g, il denario RRC 364/1 dell'83-82 a.C. da 2,83 a 4,23 g, l'asse RRC 355/1dell'84 a.C. da 7,85 a 17,44 g; nel primo caso la variazione (in più o in meno rispetto alla media aritmetica dei pesi) è dell'1,6%, nel secondo caso del 19,8%, nel terzo del 38,9%. Non si tratta di uno studio scientifico (occorrerebbe estrapolare la media ponderata dei soli esemplari in alta conservazione, per avere dati più significativi) ma rende bene l'idea. Questo fatto, riscontrabile in tutta la monetazione repubblicana, dimostra una cosa molto semplice: quanto meno il metallo valeva, tanto meno il pubblico poneva attenzione al valore intrinseco. In altri termini, la monetazione repubblicana presenta un fenomeno di progressivo disinteresse del pubblico al peso esatto della moneta, che non è ancora un "corso forzoso" ma ci si avvicina; nell'argento, tale migrazione si presenta già a uno stato avanzato, alla fine della Repubblica Quanto sopra implica non che ipotetici "denari in bronzo" fossero bene accetti in un'ottica di corso forzoso, bensì che - in un contesto di estrema variabilità ponderale - nessuno potesse ritenere suberata una moneta, per il solo fatto che pesava leggerissimamente di meno di altre. Si veda la bella collezione di suberati pubblicata da @apollonia in questa discussione: molti di questi suberati pesano più di 3 g, alcuni addirittura più di 4 g; nessuno si sarebbe accorto della suberatura per il solo fatto del peso, a maggior ragione se fossero stati mischiati ad 8 o 9 denari di buon argento. ___________________________________ Immagino che sia una questione tecnica: le temperature di fusione di argento e bronzo sono tali, che e n'è una raggiunta la quale l'argento superficiale aderisce al cuore di bronzo rendendo il prodotto molto più stabile di una mera e banale "argentatura". Inoltre, i pesi specifici sono abbastanza simili, rendendo come visto difficilmente apprezzabili le differenze. ___________________________________ In verità abbiamo un caso lampante di circolazione di monete in argento misto a metallo non nobile, ed è quella dei quadrigati con legenda in rilievo entro cornice (comunemente ritenuti successivi ai quadrigati con legenda in incuso su tavoletta). In quel caso, fu lo Stato che, evidentemente per necessità belliche, aumentò sensibilmente la percentuale di rame nella lega d'argento argento. A me personalmente la suberatura sembra solo un metodo più raffinato, rispetto alla mistura, di compiere la medesima "truffa di Stato": a parità di argento, si aumenta la quantità di monete che possono essere immesse in circolazione aggiungendovi bronzo; con il vantaggio ulteriore che il suberato, a differenza della moneta di mistura, essendo quasi indistinguibile, non innesca il processo inflattivo. ___________________________________ Aggiungo tre considerazioni in chiusura, che secondo me depongono a favore della produzione di suberati "di Stato". Primo: i simboli di controllo sembrano mirati a controllare chi utilizzava determinati conii. Questa esigenza di controllo si può spiegare nel senso che si voleva evitare una produzione sovrabbondante di suberati (che avrebbe permesso al personale della zecca di "fare la cresta" sull'argento utilizzato) rendendo possibile una verifica ex post. IMHO. Secondo: l'editto di Gratidiano era verosimilmente mirato a far ritirare i suberati dal mercato. Il fatto che egli sia stato osannato dal popolo ma odiato dall'aristocrazia dimostra che la sua iniziativa andava contro il volere delle persone (gli aristocratici, appunto) che governavano lo Stato e, quindi, che i suberati fossero bene accetti dalle persone fisiche che incarnavano la volontà dello Stato. Terzo: molte emissioni repubblicane, ossia quelle imperatoriali, erano al contempo "ufficiali" (perché fondate sull'imperium del magistrato emittente) ma anche "private" (perché volute da un singolo per sue esigenze personali). Sembra naturale pensare che un protagonista delle guerre civili, rimasto a corto di buon argento, possa aver fatto ricorso alla suberazione (e, in effetti, molti suberati sono di monete imperatoriali). In questo caso, non avrebbe però senso definirli "falsi d'epoca".1 punto
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