Classifica
Contenuti più popolari
I contenuti con la più alta reputazione dal 12/16/25 in tutte le aree
-
11 punti
-
Buongiorno a tutti gli amici del forum. Ormai siamo alle porte del Natale e quest'anno sono riuscito a farmi un bel regalo numismatico. Ho, dunque, il piacere di mostrarvi questo bel soldo del 1808 zecca di Milano, una moneta sulla carta comune ma che in questa conservazione, con questi rilievi, con un rame rosso del genere e senza particolari difetti di conio (debolezze, strappi, ecc.) diventa assai ostica da reperire. Purtroppo presenta qualche lieve segnetto a livello del volto di Napoleone, altrimenti sarebbe stato un esemplare davvero eccezionale. Ad ogni modo, mi auguro che sia di vostro gradimento!9 punti
-
Oggi sono stato al Cordusio con mio figlio, complici le ferie natalizie pochi banchi e pochi visitatori. Ho davvero gustato ritrovare alcuni commercianti e alcuni clienti, scambiare due chiacchiere, curiosare origliando le più divertenti chiacchiere altrui. Abbiamo anche acquistato due monetine! Un bel regalo natalizio!9 punti
-
Con l’ascesa al trono di Ferdinando II di Borbone – avvenuta nel 1830 alla morte del padre Francesco I – fu necessario promulgare il decreto n. 268 del 27 aprile 1831 (Decreto che stabilisce il tipo delle monete di novella coniazione) che abrogò il decreto n. 100 del 21 marzo 1825 (Decreto sulla coniazione delle nuove monete) e modificò la legge n. 1176 del 20 aprile 1818 (Legge che prescrive il sistema monetario del regno) e il decreto n. 633 del 15 aprile 1826 (Decreto che prescrive la coniazione delle dupla di oro). L’unico studioso che abbia affrontato l’argomento sulla variazione dello stemma nelle monete di Ferdinando II è stato Giovanni Bovi. Egli trascrive un documento rintracciato nell’Archivio di Stato di Napoli nel fondo “Amministrazione generale delle monete”, ma che attualmente risulta fuori consultazione. A differenza del dott. Bovi, sono riuscito a esaminare più carte afferenti il solo rovescio per le nuove monete da dodici e sei carlini del Borbone, nonché a visionare (e qui pubblicare) il disegno del progetto. Francesco I morì l’8 novembre del 1830 e già l’11 dello stesso mese Ferdinando II ordinò che “si formino gli abbozzi del novello conio delle monete […] veduti i quali si riserba di dare le difinitive Sovrane risoluzioni.” Un documento assolutamente identico a quello pubblicato dal Bovi è stato da me rintracciato nel fondo del Ministero delle finanze, busta 6514, fascicolo 649, che qui trascrivo in parte: io sarei di avviso che in questa occasione si formasse il rovescio, dov’è impresso lo Stemma Reale, più semplice ed uniforme al disegno che mi do l’onore di acchiuderle. Con ciò si verrebbero a togliere i reali ordini Cavallereschi che attualmente nello stemma sono pendenti, ed anche le foglie di olivo che circondano lo stemma. L’esperienza ha fatto conoscere che questi ornati formano una confusione nell’incisione, e tale che l’impressione non viene così sicura e precisa, come sono quasi tutte le monete straniere, la maggior parte delle quali sono tutte semplici senza ornamenti e decorazioni. Anche nel nostro Regno così si è sempre praticato fino all’anno 1805, né questa semplicità che io propongo si oppone punto alla legge monetaria de’ 20 Aprile 1818, tuttavia in vigore, mentre in essa si prescrive che la moneta debba contenere nel rovescio la semplici Reali Armi, e non altro. Ad ogni modo V. E. si potrà compiacere di rassegnare il tutto alla Maestà del Re nostro Augusto Padrone, acciò degnandogli di uniformarsi a questa mia idea, ed approvando il modello, possa io, per la mia parte, darvi piena esecuzione. Queste parole provengono dalla penna di Prospero de Rosa (direttore dell’Amministrazione generale delle monete) vergate in data 29 novembre 1830 e indirizzate a Giovanni d’Andrea, Ministro Segretario di Stato delle finanze. Il costo delle matrici e dei punzoni dei dritti e di rovesci dei dodici e sei carlini ammontarono a ducati 675: 450 per la matrice e il punzone del dritto e del rovescio dei dodici carlini, 225 per la matrice e il punzone del dritto e del rovescio dei sei carlini. I conti furono trasmessi dal cav. Filippo Rega al de Rosa che li rese noti al Ministro Segretario di Stato delle finanze. In ogni caso, le monete non furono coniate prima del dicembre del 1830, giacché sarebbero stati necessari quattro mesi per la realizzazione del materiale creatore; inoltre venne stabilito che sino a fine anno si sarebbe proceduto con le impronte di Francesco I. Il 22 dicembre 1830, dopo che il re accolse il progetto del rovescio delle nuove monete in argento, il de Rosa informò il ministro d’Andrea dell’approvazione regia e chiese allo stesso un anticipo di ducati duecento per la costruzione dei coni e per altre spese. Ma nell’aprile del 1831 le nuove monete non furono ancora coniate poiché si attendeva l’autorizzazione da parte delo stesso ministro e l’entrata in vigore del decreto del 27 aprile 1831 prescrivente le nuove monete di oro, argento e rame a nome del nuovo re. Bibliografia Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle finanze, busta 6514, fascicolo 649. Bovi, Giovanni, “Notizie sui rovesci delle monete di Ferdinando II e di Francesco II”, in Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano, anno LXI, gennaio-dicembre 1976, pp. 53-56. Collezione delle leggi e de’ decreti reali del Regno delle Due Sicilie, anni 1825, 1826 e 1831. De Majo, Silvio, “Francesco I di Borbone, re delle Due Sicilie”, in Dizionario biografico degli italiani, ed. on line. Maucieri, Danilo, Leggi e decreti monetari del Regno delle Due Sicilie (8 dicembre 1816 - 6 settembre 1860) – Con appendice sugli articoli del codice penale borbonico riguardanti falsi e falsari, Associazione Culturale Italia Numismatica, Nummus et historia, XIII, 2007, s.l. Disegno del progetto dello stemma del rovescio senza alcun ornamento Autografo di Prospero de Rosa, ideatore dello stemma semplificato8 punti
-
Buongiorno a tutti Domenica si ricomincia Abbiamo l’autorizzazione dal Comune Vi aspettiamo utti8 punti
-
Segnalo l'uscita de nel libro oltre a trattare il 400 veneziano è stato inserito in calce un "aggiunte e correzioni" dove trovare esemplari non catalogati, aggiunte di varianti e correzzioni (appunto) ai libri precedenti che compongono la serie: Le monete della Serenissima Alla pagina dell'editore si può trovare un breve estratto con cui potersi fare un'idea di come sia strutturato il lavoro7 punti
-
@Alexio85, il Grano 1790 A.P. non è difficile da trovare in conservazione migliore di quello che hai fatto vedere. Concordo in pieno con @didrachm. Molto raro trovarli in alta conservazione, come questo esemplare che faceva parte della mia raccolta.6 punti
-
Siete pregati di non prendermi troppo in giro per le mie doti artistiche, voglio vedere voi a disegnare sullo schermo del telefono col dito cosa sapete fare…😂😂😂😂6 punti
-
Buonasera. Un tornese 1599 con data e rovescio ben conservato per Filippo II di Spsgna. Postumo dunque. Sul ritratto, il punto per centrare la moneta? Cosa non perfettamente riuscita :)) Moneta che non si vede spesso. Graditi i pareri. Buona serata. Cristiano.6 punti
-
Martedì 13 gennaio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza di Antonio Rimoldi su "Le monete milanesi di Filippo II dal 1554 al 1577". Antonio Rimoldi è uno studioso, collezionista e commerciante numismatico specializzato nella variegata monetazione milanese. Al suo attivo diverse pubblicazioni, sia di carattere scientifico che divulgativo, questa sua ultima pubblicazione è il prosieguo della collana di monografie, il primo volume dedicato alle monete milanesi di Carlo V, dedicata alla monetazione milanese nel periodo spagnolo. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di gennaio.6 punti
-
5 punti
-
Devo dire che questa esperienza mi sta facendo capire meglio quanto tenessi al Cordusio. Nonostante anch'io negli ultimi anni abbia molto approfittato di Internet, il fatto di avere un mercato fisico dove poter osservare dal vero le cose, anche senza comprare, è un elemento di grande importanza. Conosco il mercato da quand'ero ragazzino, da quando il mio lattaio di fiducia del negozietto di alimentari vicino alla mia rimpiantissima vecchia casa dell'epoca me ne parlò e mi svelò la sua posizione. Con lui spesso discutevo di monete e mi teneva da parte quelle "strane" perchè sapeva che mi piacevano. Ebbene, il pensiero che quel luogo dove ho iniziato seriamente la mia carriera di collezionista potesse finire nei ricordi del passato come il lattaio mi ha messo più a disagio di quanto pensassi.5 punti
-
Buonasera. Condivido un mio recente acquisto di dicembre. Si tratta di un 6.400 Reis (anche detta 1 Peca; Reis è il plurale di Real) dell'anno 1780 coniato a Rio de Janeiro quando il Brasile era una colonia del Regno del Portogallo. La moneta pesa 14.34 g, 22 carati, tiratura 343.000 esemplari, presa a poco più del peso dell'oro contenuto. Al dritto troviamo i ritratti, in pieno stile Ancien Régime, della Regina regnante Maria I di Braganza e di suo marito il Re consorte Pietro III: Pietro era lo zio, il fratello del padre di Maria. Maria I salì al trono nel 1777 e verrà soprannominata "a Louca", cioè la pazza, poiché la sua salute mentale andò peggiorando fino ad impedirle di regnare. Al rovescio troviamo lo stemma del Portogallo, con al centro la croce realizzata mediante cinque scudi azzurri contenenti ciascuno cinque bisanti. Pregevole é l'uso di superfici lisce e ruvide (in fotografia purtroppo si vedono poco), come nel velluto della corona o nelle parti in secondo piano, cioè più profonde, dello scudo o anche in alcune pieghe del vestito della Regina. Altre due immagini con una diversa angolazione.5 punti
-
Quest'anno non ho trovato nessuna moneta che mi soddisfacesse per farmi un regalo di Natale e quindi mi sono dato alla filatelia. Un piccolo lotto di antichi stati + 2 lettere che vi posterò prossimamente.5 punti
-
A quanto è dato sapere dagli articoli di stampa, non è stata inibita la società ma il suo legale rappesentante, che sarà già stato sostituito nella carica da altra persona. Per quanto attiene l'asta dei doni "di Stato" ricevuti dalla Presidente Meloni, la stessa è stata sospesa (non annullata) per evidenti e facilmente intuibili ragioni, non essendo "opportuno" - in questo frangente -, che lo Stato affidi la vendita dei suddetti doni ad una Casa d'aste il cui legale rappresentante è stato raggiunto da una misura cautelare interdittiva. Ma, ancora una volta, non conoscendo gli atti dell'indagine, si può solo tirare ad indovinare (per quel che serve). M.5 punti
-
Buonasera @lord_orione, proprio qualche settimana fa ho letto in un libro di numismatica piuttosto recente un capitoletto su questa moneta. Ne condivido copia delle tre paginette a scopo meramente informativo. Ovviamente mi astengo dal dare giudizi e/o smentite in merito. Grazie per l'attenzione.5 punti
-
Sto leggendo i vostri interventi di pulizia sulle monete e sinceramente rimango esterrefatto! Smac, soda caustica, gomma da cancellare e chi più ne ha più ne metta! Vi meravigliate che un'oncia in argento rimane segnata con una gomma, e cos'altro poteva succedere? Le monete, per principio, "non si puliscono"! Se sono sporche, basta sol un po' di sapone di Marsiglia, un bagno in acqua demineralizzata, a volte una goccia di acetone puro o di benzina rettificata, quando non se ne può fare a meno. Ho fatto diversi interventi di restauro conservativo, ma su monete che praticamente erano date per perse, e con le adeguate attrezzature e con molta pazienza hanno ripreso vita, ma senza pretendere che tornassero allo stato zecca. La pulizia rapida, non è amica delle monete. A volte per riportare in vita un pezzo ci vogliono decine di giorni, molte ore al microscopio, imparare ad usare nel giusto modo un bisturi senza lasciare il minimo segno sul metallo.5 punti
-
Buon pomeriggio a tutti! Quest'oggi condivido con voi un mio recente acquisto, si tratta di un Soldo per la Principesca Contea di Gorizia e Gradisca battuto nel 1800 durante il regno dell'ultimo Sacro Romano Imperatore Francesco II d'Asburgo-Lorena presso la Zecca di Gunzburg (H). La moneta in questione, classificata come comune, versa, a mio parere, in condizioni più che buone. Il conio presenta: al dritto, lo stemma coronato della Contea di Gorizia e Gradisca, formato dal leone rampante goriziano e dalle bande di Aquileia entro un ornato. Al rovescio, invece, entro un cartiglio riccamente decorato sono poste, su quattro righe, le scritte 1 SOLDO, il millesimo 1800 ed il marchio di zecca H. Il 1800, millesimo impresso su questa moneta, fu un anno significativo per la monarchia asburgica, una sorta di "crinale storico" in cui le ambizioni del Sacro Romano Impero si scontrarono con l'inarrestabile ascesa del Generale francese Napoleone Bonaparte il quale, rientrato a Parigi dall'Egitto nel 1799, riuscì, con il Colpo di Stato del 18 Brumaio, a farsi nominare Primo Console della Repubblica Francese. In breve tempo, Napoleone Bonaparte organizzò e diresse con successo un audace attraversamento delle Alpi volto a prendere alle spalle l'esercito asburgico intento ad assediare le truppe francesi bloccate a Genova. Il momento di massima tensione, però, si ebbe il 14 Giugno 1800 nella piana di Alessandria con la celebre Battaglia di Marengo. Inizialmente, le truppe del Sacro Romano Impero guidate dal Generale von Melas sembrarono avere la meglio, tanto che il comandante, sicuro dell'esito vittorioso della battaglia, lasciò il campo anzitempo. Fu però il tempestivo arrivo dei rinforzi francesi a trasformare quel successo in una rovinosa disfatta per gli imperiali. Questo scontro non fu una semplice sconfitta militare, ma un cataclisma politico: con la successiva "Convenzione di Alessandria", gli Asburgo furono costretti a rinunciare definitivamente al Ducato di Milano e a ritirare le proprie guarnigioni da gran parte del Nord Italia facendole convergere tutte a Mantova divise in tre colonne. Mentre l'influenza asburgica in Italia vacillava, il colpo di grazia giunse alla fine dell'anno sul fronte tedesco: la sconfitta subita a Hohenlinden nel mese di Dicembre per mano del generale Moreau annientò ogni residua speranza di riscossa, costringendo l'imperatore Francesco II d'Asburgo-Lorena a piegarsi alle dure condizioni della Pace di Lunéville. Quel passaggio segnò l'eclissi definitiva del predominio asburgico in Europa centrale e in Italia, anticipando la crisi che avrebbe portato, di lì a pochi anni, al tramonto formale del millenario Sacro Romano Impero in favore della più modesta, seppur resiliente, dignità imperiale austriaca. Colgo l'occasione per augurare a tutti i lettori un sereno Natale!4 punti
-
Intanto faccio gli auguri agli amici del forum, siamo sotto le feste, che porti un buon anno di belle monete a tutti! Tornando alla moneta, la posto dopo tanto che non mettevo piú nulla, visto che adesso sembrano andare di moda i talleri Medicei e che le conservazioni portano alle stelle anche date meno rare, qui si unisce la raritá del Tondello con una patina tendente al blue e la notevole conservazione (credo tra le piú belle di sempre del 1611). La moneta ha inoltre una particolaritá, qui non ho potuto caricare al max della potenza le foto, ma un idea la rende.. La sua particolaritá è nella legenda, riporta al diritto DU invece di DUX e per ora è il solo esemplare che ho trovato con tale particolare. I coni sono del Tarchiani e con Cosimo II raggiungono a parer mio il max della bellezza sui Talleri dei vari granduchi e dei vari incisori. Per non parlare appunto delle piastre del Cosimo II per Firenze dove l'incisione e il ritratto e dettagli lasciano aprire la bocca.. Come per tutte le monete Medicee, conservate Ve ne sono poche e per alcune date non vi sono. Un saluto Buon Natale FoFo4 punti
-
Tre tipi di cioccolata fusi e decorati con accessori in pasta di zucchero, biscottini allo zenzero, smarties, autrice....... mia moglie! Auguri di un Sereno Natale ed un Prospero 2026!!4 punti
-
Oggi la presenza dei banchetti ha fatto la differenza. Bellissimo ritrovarsi a guardare le monete sui vassoi. Bella mattinata baciata anche dal sole. Da quanto dicono gli espositori non ci dovrebbero essere ulteriori interruzioni. Sono fiducioso e spero che non ci saranno sgradite sorprese. Un augurio di buone feste a tutti gli appassionati ed arrivederci al 28 dicembre.4 punti
-
Vi porto a conoscenza di questa realtà: La storia di Stefano 26 anni, amante viscerale dei libri Se è vero che oggi si legge poco, che i giovani sono spesso descritti come distratti, disincantati e poco inclini alla profondità, allora la storia di Stefano rappresenta una felice eccezione alla regola. Vive a Cosenza ed è un amante viscerale dei libri. Ma soprattutto è uno di quei giovani che ha deciso di portare la cultura fuori dai luoghi chiusi, lontano dagli scaffali silenziosi, per rimetterla al centro della vita quotidiana. Stefano racconta che svolge questo lavoro da circa dieci anni, un percorso iniziato molto presto e che nel tempo si è trasformato in una vera scelta di vita. Stefano lo fa aprendo piccoli mercatini del libro nelle piazze, durante le feste di paese, tra i vicoli e le stradine dei borghi della provincia di Cosenza. Un lavoro itinerante, fatto di spostamenti continui, selezione attenta dei testi e, soprattutto, di relazioni umane. I suoi non sono semplici banchi di vendita. Sono piccole oasi culturali, punti d’incontro dove il libro torna a essere oggetto vivo, da toccare, sfogliare, raccontare. È proprio il contatto con le persone l’aspetto che Stefano considera più appagante del suo lavoro: intrattenere conversazioni, confrontarsi, ascoltare storie. Il libro, più di qualsiasi altro articolo, diventa per lui un mezzo privilegiato per dialogare con persone acculturate e curiose. Stefano non si limita a vendere: ascolta, consiglia, dialoga. Chiede a chi ha davanti cosa ama leggere, che periodo sta attraversando, che tipo di storia sta cercando. Ogni libro diventa così un incontro, ogni acquisto una scelta consapevole. Molti dei volumi che propone li possiede personalmente, altri li seleziona con cura. Non segue le mode del momento, ma un’idea precisa: offrire libri che abbiano ancora qualcosa da dire, che sappiano interrogare, emozionare, aprire spazi di riflessione. Stefano spiega di alternare la lettura tradizionale agli audiolibri, ma di prediligere soprattutto testi di filosofia e saggi, libri capaci di stimolare il pensiero e andare oltre la superficie. Ed è proprio questa filosofia che rende la sua esperienza preziosa in un tempo dominato dalla velocità e dal consumo. Il suo percorso sembra incarnare perfettamente il messaggio de “L’utilità dell’inutile”, il celebre saggio del professore dell’Università della Calabria Nuccio Ordine, che ha difeso con forza il valore di ciò che la società consumistica considera improduttivo: i libri, l’arte, la cultura, la bellezza. Tutto ciò che non genera profitto immediato viene spesso marginalizzato, eppure è proprio lì che si nasconde la sostanza più autentica dell’essere umano. Grazie alla sua attività itinerante, Stefano ha attraversato la Calabria da cima a fondo, dai centri più noti ai paesi più interni. Leggi tutto https://www.lacnews24.it/.../la-storia-di-stefano-il... LaC TV LaC News244 punti
-
Buongiorno a tutti, innanzitutto ringrazio nuovamente i partecipanti a questa discussione per i loro giudizi e commenti. Oggi vi porto l’esito della perizia. Rullo di tamburi…la moneta è falsa. Più nel dettaglio, si tratta di un falso d’epoca ottenuto per fusione, con modifiche apportate successivamente per renderlo più appetibile e simile all’originale. Morale della favola? Dal suono argentino non si scappa in tutti i sensi! 😅4 punti
-
Bella notizia! Domenica peraltro sarò a Milano, anticiperò l’arrivo così da riassaporare il mercatino domenicale! spostarlo altrove non sarebbe la stessa cosa, spero rimanga lì o nelle immediate vicinanze4 punti
-
Moneta tra le più comuni delle emissioni di Sede Vacante se proveniente da montatura o in bassa conservazione, ma incredibilmente rara se ben conservata e senza ritocchi. Recentemente son riuscito ad aggiungere un esemplare molto gradevole in collezione, dopo svariati anni di attesa. M4 punti
-
È un falso serbo ... Con questo rovescio abbinano ogni tanto un dritto di Zenonide e ogni tanto un dritto di Nepote... Orribile.... Originali c'è ne sono a decine... E il monogramma è di lei, non di Zenone Nel mio ultimo libro ho suddiviso anche diverse zecche ... Quelle di Nicomedia e Cizico sono oggi indiscutibili4 punti
-
Vale per tutte, è una questione meccanica…. Lo vedi bene in questa foto, dove c’erano i vuoti deL conio , il secondo colpo, sfasato di 180 gradi, ha lasciato intatto il dettaglio della testa coniata dal primo colpo, perché quei particolari ricadevano nel vuoto rappresentato dalla nuca dell’imperatore , e ha schiacciato quelli che erano corrispondenza dei piani del conio . La “ ribattitura” è una cosa. Queste sono doppie ( o triple) coniazioni indesiderate4 punti
-
Buonasera pontetto, grazie mille 😀 La tua 20 lire d'oro non é da meno... Complimenti anche a te! Grazie mille Ric! Ora tocca cercare la versione stemma😬 ... Quella sì che costa. Magari piú in là. Grazie Alan! Contento che ti piaccia🙂 Grazie SS, proprio bella sí! Grazie mille anche a te! Un saluto da un altro magnogreco👋 Saluti a tutti, Ronak4 punti
-
Non vanno aggiornati i cataloghi,ma i collezionisti...4 punti
-
Buon pomeriggio, dopo oltre vent'anni dalla prima catalogazione (sul Gigante) di questa pseudo variante SIGILIAR, capisco che non sia facile scardinare l'idea. Da collezionista, pensando a quanti hanno già messo in raccolta quella che credevano essere una rara variante di conio di cui andar fieri, comprendo bene che lo scoprire oggi trattarsi di un semplice difetto di conio, non sia poi così facile ed immediato da accettare. Scusate il pragmatismo ma, considerando anche il business che ruota attorno alle tanto ambite varianti di conio... mi vien da pensare, chissà negli anni, quanti periti/commercianti hanno compreso trattarsi di un difetto di conio - ed hanno comunque perpetuato a periziare piastre con variante SIGILIAR, solo perché riportata sui cataloghi. Smettiamola di essere alla mercé del mercato, anche nel nostro poetico collezionare pezzi di Storia, servirebbe un po' di concretezza. Ciao @Fondamentale quello che scrivi è incompleto e fuorviante... Non si è passati come dici tu, dal caos all'ordine, dal pasticcio al riccio... bensì, si è passati da una lettera C ben definita, senza alcuna lesione né esuberi di metallo e si è arrivati ad una lesione biforcuta altrettanto nitida, passando però da tutte le fasi evolutive della rottura di conio... dai grumi di metallo ad una lesione più accentuata a sinistra e finissima a destra, ad esempio. Parliamo di una piastra che presenta SEMPRE la stessa identica coppia di conii... perché non dobbiamo dimenticare che la moneta ha sempre due facce e non possiamo di certo ignorare il conio del rovescio, anzi, proprio attraverso la lesione di conio che si è poi manifestata sul valore nominale (a partire dall'interno del numero zero), possiamo altresì ricostruire - anche con una certa precisione - la cronologia di coniazione di tutti gli esemplari presi in esame. A meno che, non mi veniate a raccontare anche stavolta, che la lesione di conio al rovescio con tanto di esubero di metallo, sia anch'essa una "cosa voluta", una modifica postuma sul conio o qualche strano simbolo di cui purtroppo ignorate il significato. Ora, @Fondamentale convieni con quanto da me riportato a principio del post, o credi ancora che non sia cauto parlare cotanta assoluta certezza? Tu e @motoreavapore, in questa oramai acclarata lesione di conio, ci vedete ancora quel fantomatico "Triscele"? Volete ancora che questa FALSA VARIANTE resti censita nei cataloghi?4 punti
-
Quando capitano non riesco a non prendere i cash cinesi, perché l'identificazione mi diverte molto (oltre ad aprire la porta a una parte di storia da noi poco conosciuta). Questo l'ultimo ritrovamento Dinastia Song Imperatore Shen Zong (1068-85) Coniata tra il 1068 e il 1077 Riferimento catalogo Hartill: 16.171 Diametro 24 mm Peso 4,3 g4 punti
-
Esiste una "curiosa" coincidenza che spinge gli imperi a ergersi, di volta in volta, a paladini della democrazia, difensori delle minoranze o scudi contro il narcotraffico. Il caso vuole, però, che la minaccia provenga sempre e solo da territori ricchi di materie prime o di cruciale rilevanza strategica. Al di là delle tifoserie, la realtà internazionale è molto più semplice di quello che appare. Le superpotenze imperialiste perseguono i propri interessi; non esistono buoni o cattivi, solo agende geopolitiche. Basti pensare che gli attuali negoziati di pace sono gestiti da affaristi e immobiliaristi e non da diplomatici. L'esempio più lampante è l'Africa: per decenni terra di conquista coloniale europea, oggi è spartita tra corporazioni transnazionali, eserciti di mercenari e capitali di Stato. Cambiano gli attori, ma il movente resta identico: il profitto. In questo teatro dell'assurdo e delle mille giustificazioni, vedere Putin inginocchiarsi sulla tomba di Gandhi appare grottesco tanto quanto discutere di un Nobel per la Pace a Trump. Scusate il disincanto.4 punti
-
Salve Condivido alcuni francobolli del titolo che mi sono stati donati anni fa. Il primo celebra il V centenario della nascita di Giorgio Vasari. apollonia3 punti
-
Buongiorno e Auguri a tutti. Mi è arrivato oggi questo nuovo denaro, che per le sue caratteristiche (sono visibili tutte le caratteristiche del volto) è un pezzo da novanta (aimé come il prezzo).3 punti
-
Buon giorno, mi pare che si stia menando inutilmente il can per l'aia. Capisco le preoccupazioni di @viganò. Tuttavia @Tinia Numismatica , @Arka e @bizerba62 e @aemilianus253 mi sembra abbiano detto tutto quello che si poteva dire a riguardo. L'unica ditta che può dare maggiori informazioni è la stessa Bertolami, che nessuno ti vieta di contattare privatamente, se sei un cliente e temi ripercussioni sui tuoi acquisti. Per quel che vale, la casa d'aste è perfettamente attiva. Non vedo in preparazione aste di numismatica, per ragioni facilmente comprensibili, ma gli altri dipartimenti lavorano serenamente. Questo dovrebbe eliminare un pò di preoccupazioni.3 punti
-
Vorrei commentare una moneta esitata in una recente asta. Il titolo di questa discussione non intende criticare una conservazione o fare riferimento a procedure chimico-fisiche atte a migliorare l'aspetto di una moneta, anzi ... Intende solo evidenziare come una moneta possa essere considerata sotto vari punti di vista e giudicata in modo molto diverso da esperti del settore. La moneta in questione è la Lira di Bologna 1712, battuta sotto il pontificato di Clemente XI, e di cui porta le insegne. Si tratta di una tipologia estremamente rara (dire R3 o R4 in questo caso conta poco, dato che gli esemplari comparsi in pubblica asta negli ultimi 50 anni sono solo 2). Il MIR la classifica al nr. 2330/2 e la illustra con la foto dell'esemplare Montenapoleone 4 (collezione Muntoni) del 1984. Nella recente asta di Natale "Nomisma Aste" del 14/12/2025 al nr. 661, è comparsa una di queste monete con la seguente descrizione: "Clemente XI (1700-1721) Bologna - Lira da 20 Bolognini 1712 - Munt. 181 AG (g 6,12) RRR Esemplare di eccezionale qualità con magnifica patina di monetiere. Moneta estremamente rara da reperirsi e indubbiamente il miglior esemplare che sia apparso. Lievi debolezze dovute alla fase di coniazione, ma esemplare assolutamente non circolato. Nell'asta Ranieri 19 del 2024, lotto 52, un esemplare inferiore ha realizzato € 3.300 + diritti. Grading/Status: qFDC-FDC". Si tratta del medesimo esemplare dell'asta Montenapoleone 4, lotto 900, di cui riporto l'immagine (ripresa dal catalogo). In quel caso la moneta era classificata BB.3 punti
-
Buongiorno a tutti Denaro viennese di Savoia II Typo D/ SABAVDIE R/ SABAVDIE CP Zecche : Chambéry C 518 R53 punti
-
Questo non è del tutto vero. Ci sono realtà che funzionano (vedi "Quelli del Cordusio" capitanati da @dabbene, vedi questo Forum) e che sanno "innovare nella tradizione" e dove l'età media non è elevata. Certo che se l'approccio alla Numismatica avviene con i tondelli dell'IPZS è chiaro che uno si disaffeziona alla svelta, dopo che si accorge di aver speso un capitale e, alla lunga, di non avere in mano nulla. Certamente la Numismatica non è (e non credo sia mai stata) un ritrovo di ventenni, così come non lo è qualsiasi disciplina che richieda un minimo d'impegno.3 punti
-
Salve, segnalo: S. Perfetto, Istituzioni di numismatica medievale. Una introduzione, Aracne, Roma 2025. 292 pp., 17 x 24, colori. Il volume si prefigge di avere un profilo prettamente didattico, senza per questo recare un carattere meramente divulgativo. Infatti, è stato realizzato attraverso una selezione di argomenti integrati da fonti inedite o recentemente rivalutate, che hanno posto sotto una luce diversa i medesimi temi trattati in altri manuali. Le istituzioni di numismatica medievale, illustrate a partire dalla loro nozione, sono trattate a livello europeo, mantenendo il costante focus sulla zecca di Napoli e sulla moneta detta augustale, rispettivamente scelte per l’internazionalità delle coniazioni e per la capitale centralità nella monetazione medievale. I temi si sviluppano seguendo la moneta dalla sua origine al suo occultamento, per cui sono ordinati secondo questo naturale iter sullo sfondo del contesto medievale. https://www.academia.edu/145489522/Istituzioni_di_numismatica_medievale_Una_introduzione_Aracne_Roma_2025_292_pp3 punti
-
In rete ho scovato la tesi di dottorato di Christopher Calefati intitolata Aborrito infamato e negletto dei Borboni il nome sarà. In un paragrafo - che qui allego - l'autore racconta di alcuni episodi di protesta nei confronti di Ferdinando II. L'effigie del re veniva dissacrata non solo con l'apporvi le infamanti contromarche, ma anche sfregiandone il volto con tagli sul collo, sul naso o apponendovi le corna. Altre vituperazioni consistevano nel gettare la moneta a terra, calpestare il volto del re e pronunciare parole poco lusinghiere verso il monarca. Calefati_Tesi_Dottorato_DEFINITIVA_FEBBRAIO23(1).PDF3 punti
-
Ce ne facciamo , perchè la numismatica, forse non lo sai, è una passione, non uno strumento di guadagno, almeno per noi collezionisti. E' una passione che accomuna, storia, geografia, economia e metallurgia . Le monete sono pezzi di storia del passato, arrivati fino a noi. Meritano rispetto e attenzione di quello che furono e del perché lo sono state.3 punti
-
Busta affrancata con due 50c nero e ocra di posta aerea ala stilizzata emissione del 1934 per i possedimenti italiani nelle isole dell' Egeo. Annullati da POSTA MILITARE 121 SEZ. E ... (deduco che sia SEZ. E dallo scritto del mittente, anche se questa sezione non è catalogata, sono catalogate solo SEZ. A e B, questo non significa che non sia esistita). Purtroppo l' annullo non è nitido. Il resto è attinente a quanto scritto dal mittente. POSTA MILITARE 121 Assegnato alla 51ª Divisione di fanteria "Siena". Cronistoria Unità La Divisione Siena inquadra: 31º e 32° reggimento fanteria, 51° reggimento artiglieria. 1940. Dislocata in Piemonte all'inizio delle ostilità con compiti di riserva. Nel settembre 40 trasferita in Albania dove dal 28 ottobre è dislocata fra Delvino e Konispoli, nel settore epirota, da dove inizia l'attacco contro la città di Janina. Dall'1 novembre tenta il forzamento del fiume Kalamas e il 6 novembre alcuni reparti lo superano. A fine mese ripiega sotto la spinta offensiva greca. Dal 14 dicembre respinge altri attacchi nel suo settore. Il 19 si ritira sulla linea da Himara a Kallarat. La resistenza agli attacchi greci continua e si stabilizza tra Mali Gramit e pendici nord di Mali Papaia. || 26 dicembre i reparti della "Siena" provati dai combattimenti vengono ritirati dal fronte. 1941. Il 25 gennaio ritorna in linea nella zona di Chiaff e Chiciocut di Monastero. Ancora impegnata nei combattimenti che continuano ininterrotti fino all'8 febbraio quando viene ritirata dalla prima linea e inviata in riordinamento. Prende parte alla controffensiva italiana del 9 marzo e all'offensiva finale dell'aprile. Terminate le operazioni militari le unità della Divisione si raccolgono prima nella valle dell'Osum e poi, in giugno, nel Peloponneso costituendo presidi a Corinto, Nemea, Argos, Nafplion. A fine set-tembre 41 inizia il trasferimento nell'isola di Creta. 1942/3. La Divisione controlla la parte orientale dell'Isola di Creta. Si scioglie a Creta nel settembre 43 in conseguenza dell'armistizio. Quindi il 21 2.42 data del nostro annullo, Michele scrive da Creta. La busta mi piace molto peccato l' annullo non nitido, ECCEZIONALE ESEMPIO DI STORIA POSTALE MILITARE.3 punti
-
DE GREGE EPICURI Un sacco di belle ( e meno belle...) monete da identificare. Molti buoni risultati e anche un po' di dubbi. E poi tante belle monete ben identificate da vedere e commentare. Sono rimasto stupito per il successo delle mie "monete" di Seborga!3 punti
-
Io ho solo doppia di Vittorio Amedeo III e Carlo Emanuele IV Carlo Emanuele III manca Allego una delle due richieste3 punti
-
No, non è vero… si schiacciano solo i pezzi che cadono di nuovo sui pieni del conio e si salvano quelli che ricadono in un vuoto del conio Detto ciò, mi pare che le ribattiture siano tre e non due3 punti
-
Gli Stati Uniti, però, si trovarono ad entrare in guerra completamente impreparati, soprattutto per quanto riguardava le operazioni di terra. L'esercito regolare contava poco meno di 28.000 uomini, sparsi in piccoli distaccamenti in tutto il paese e abituati solo a sedare le rivolte indiane. Furono chiamati in servizio 200.000 volontari, ma il ministero della guerra creò un caos incredibile nel mobilitarli, addestrarli ed equipaggiarli. Le truppe, imbarcate per una spedizione ai tropici in piena estate, erano vestite con pesanti uniformi di lana (vengono in mente i nostri alpini, mandati, invece, nell'inverno russo, con le scarpe risuolate col cartone ), la maggioranza degli uomini disponeva solo di obsoleti fucili a un colpo solo, il cibo era immangiabile. Contro un nemico determinato, gli Stati Uniti non avrebbero potuto evitare il disastro, ma per fortuna trovarono nella Spagna un avversario ancora più impreparato e incompetente di loro e così il ministro degli esteri John Hay potè definire quella che seguì "una splendida piccola guerra", durata appena dieci settimane, e che costò agli americani meno di 400 morti in battaglia (ma altri 5000 furono vittime di malattie e infezioni ). A fare la differenza fu la marina, troppo grande il divario, a favore della prima, tra quella americana e quella spagnola, mentre l'esercito, aiutato da un'incredibile fortuna, trionfò in ogni scontro. Le truppe spagnole a Cuba si arresero il 16 luglio, nel frattempo era stata occupata anche Puerto Rico. Altri scontri erano avvenuti nel Pacifico, dove gli americani avevano conquistato le Filippine. Il 12 agosto venne siglato l'armistizio, mentre con il trattato di pace, firmato a Parigi il 10 dicembre 1898, la Spagna riconosceva l'indipendenza di Cuba, e cedeva agli Stati Uniti le Filippine, Puerto Rico e l'isola di Guam, nel Pacifico. Quest'ultime due isole sono oggi U.S. Territories , Territori degli Stati Uniti, e in quanto tali sono state celebrate nel 2009 con due monete della serie degli State quarters. Queste due monete, come noterete, presentano iscrizioni in lingue diverse dall'inglese. E se sul quarto di dollaro di Puerto Rico la scritta in spagnolo "Isla del Encanto", non ha bisogno di spiegazioni, queste sono senz'altro necessarie per la moneta di Guam, la cui scritta recita "Guahan I Tanó ManChamorro", ovvero "Guam terra dei Chamorro", l'etnia che popola l'isola e nella cui lingua è scritta la frase. petronius3 punti
-
Nonostante una pioggia battente ci siamo trovati un bel numero di presenti, molte monete e gettoni da catalogare e vedere...bellissima serata che la nostra passione ci può dare. Al termine della serata taglio del panettone e brindisi per gli auguri di buone feste3 punti
-
Buonasera a tutti, posto foto di un pesa monete francese " NUMISMETRE " " ETALON " , per controllare i : 20 Fr francesi tipo Turin 10 Fr francesi tipo Turin 5 Fr francesi tipo Lavrillier ( in cupronichel ) 5 Fr francesi tipo Bazor Buona visione3 punti
-
Boh, io noto che ne passano molte. Guarda se ti piacciono queste, saranno esitate il 12 gennaio. E "prova di stampa" Su ha.com trovi le foto in alta risoluzione. Vedi se ti piacciono. Buona caccia3 punti
-
Credo sia inutile , a meno che @Villanoviano non ci dica quali foto sono di pezzi autentici e quali siano i falsi , postare foto di altri Assi fusi ; gia' risulta piuttosto difficile (tranne che per i tecnici di questo tipo di monetazione) riconoscere dal vivo un fuso autentico da uno falso , figuriamoci quanto piu' lo sia giudicare Assi fusi da una foto . Inoltre occorrerebbe inserire anche i pesi oltre alle foto .3 punti
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?