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I contenuti con la più alta reputazione dal 11/15/25 in tutte le aree
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Un saluto a tutti gli appassionati della zecca di Napoli! Quest'oggi ho il piacere di mostrarvi il mio ultimo acquisto, proveniente dall'asta Ranieri 20. Si tratta di un bell'esemplare di 2 lire 1813 di Gioacchino Murat. Nonostante in collezione avessi già un altro esemplare della stessa tipologia in alta conservazione, ho voluto comunque puntarla perché sono rimasto impressionato dalla condizione dei rilievi. In particolare, come potete vedere, la basetta è davvero molto forte. Alla fine, non avendo riscontrato una concorrenza particolarmente decisa, sono riuscito ad aggiudicarmela ad una cifra inferiore alle mie aspettative (per una volta! 😅). Mi auguro che piaccia anche a voi. Vi segnalo, inoltre, una piccola particolarità. Il motto in incuso è: DIO PROTEGGL REGNO ❀ Mancano, dunque, la E finale di PROTEGGE e la I di IL.13 punti
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Carissimi Lamonetai è arrivato il momento di lanciare una bomba a grappolo ,si a grappolo perché parliamo di un album formato da monete,francobolli,cartamoneta e un po' di storia postale. Ma prima di tutto vorrei iniziando ringraziando questo meraviglioso forum partendo per ordine cronologico. Parto dal @sandokan che subito mi ha accolto e con lui abbiamo parlato di fatti successi ad El Alamein (mio padre era carrista e fatto prigioniero dagli Inglesi proprio in questa battaglia). Poi passo a @caravelle82 con lui abbiamo diviso storie dei tempi passati,vado da @PostOffice con il suo famoso motto "prima i libri poi il materiale" con lui colonna della filatelia e storia postale abbiamo fatto molte pagine e Ancor oggi lo ringrazio,poi passo al nostro guru della filatelia @fapetri2001 anche a lui un ringraziamento speciale per i suoi insegnamenti,poi voglio ricordare anche la nostra Gabriela sempre pronta e presente per arrivare alla dolcissima Elisabetta Cortini,dico dolcissima perché c'è chi in una donna guarda solo il fisico il viso gli occhi le mani i piedi be...io mi sono innamorato della sua voce ed ogni volta che ci siamo sentiti è sempre stato un piacere,poi passo a @petronius arbiter e @nikita_ a loro va il mio ringraziamento perché mi hanno indicato la persona giusta, cioè Gerardo Vendemmia riconosciuto da tutti come il massimo esperto in carta moneta e titolare di Cartamoneta.com che proprio ieri a Verona fil ho avuto l'onore di conoscerlo personalmente. Bene ora quella bomba a grappolo ( r5) in condizioni tutte tra il superbo ++ a fds è in mano di Gerardo e sono convinto che è in mano giusta per valorizzare questo album. Un ringraziamento a tutti anche a chi non ho citato e grazie a tutto lo staff di esistere,spero solo che anch'io a mia volta possa essere stato utile a qualcuno. Vi aggiungo questo video Con Affetto Jagher. Seguiranno foto https://www.instagram.com/p/DQ9mvTyiNHr/7 punti
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Oggi a Venezia è la Festa della Salute. I fedeli che si recano attraversando il ponte votivo di barche alla Basilica della Salute venerano l’immagine della Madonna posta al centro dell’altare maggiore. Essa è giunta dall’isola di Candia il 26 febbraio 1670 portata dal doge Morosini. Il 21 novembre dello stesso anno essa venne collocata nelle nicchia dell’altare. I candiotti la chiamavano Madonna di san Tito, perché ritenevano che fosse stata dipinta da san Luca che poi l’avrebbe donata al loro primo vescovo. Veniva chiamata anche Mesopanditissa che significa mediatrice di pace perché dinanzi alla sua immagine i veneziani e i candiotti, nel 1264, avevano posti fine alla guerra che li aveva visti coinvolti per un sessantennio.7 punti
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Ho il piacere di comunicare la pubblicazione del nuovo Comunicazione - Bollettino della Società Numismatica Italiana 2025 n. 86, di seguito la copertina e l'indice degli articoli pubblicati. Gianni Graziosi La botanica nascosta nelle monete antiche. Francesco Di Cintio Alcune considerazioni sui denari in argento di Ugo di Provenza e Lotario II per Pavia. Raffaele Iula “Quannu…Guglielmu lu Malu…fici fari li dinari di coriu”. Le presunte emissioni di cuoio di re Guglielmo I d’Altavilla: topos storiografico o mito numismatico? Enrico Lesino L'emergere di elmi e cimieri nella monetazione italiana del XIV secolo: simboli di identità e strumenti di potere. Alessandro Toffanin Due curiosità numismatiche dalla Lombardia del XV secolo. Luca Oddone Il ripostiglio monetale di via Morelli ad Asti (sec. XV-XVI) in alcuni manoscritti inediti del fondo Giuseppe Fantaguzzi. Antonio Rimoldi Prospettiva e spazi nelle medaglie di papa Paolo V (1605–1621). Tiziano Francesco Caronni L’attribuzione delle parpagliole milanesi sotto Filippo IV: una ricerca. La pubblicazione è disponibile per il download al seguente link: https://www.socnumit.org/comunicazione/ Buona lettura7 punti
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Ciao! Ritornando al Morosini, mi permetto di postare alcune foto prese al Museo Correr e già qui postate anni fa. la prima e la seconda rigurdano la "Commissione" che il Doge Francesco Molin ha rilasciato a Francesco Morosini, nominandolo Provveditore dell'armata navale, con la relativa bolla plumbea Successivamente il "Corno" di quando, eletto Doge, veniva portato ordinariamente, differente da quello usato in particolari ricorrenze e della cosidetta "Zoia" (Gioia) che veniva indossata il giorno della elezione di un Doge o portata su un cuscino in alcune processioni. Di fianco il vestito di pelle indossato sotto la corazza, così da proteggere la sua di pelle e nel margine destro potete vedere lo scheletro della sua gatta che fece imbalsamare e mettere in una bacheca. Il suo libro di preghiere che in verità cela una pistola per finire il suo busto bronzeo, forgiato ancora vivente a deroga delle norme repubblicane, denominato il "Peloponnesiaco" a seguito delle numerose vittorie e posto nelle sale dell'armeria di palazzo Ducale. saluti luciano6 punti
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Grazie mille a @dabbene e a tutti i membri di Quelli del Cordusio per le 1000 possibiltà che danno a noi giovani per emergere nel nostro campo divulgativo!5 punti
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Cari amici, cominciamo ad entrare in tema e vi ingolosisco con il magnifico e famoso rovescio dell'osella anno I del doge Marco Antonio Giustinian, correva l'anno di grazia 1684 e la Serenissima si apprestava ad una nuova campagna contro i Turchi sotto il comando di Francesco Morosini. Le galee davanti alla piazza sono pronte a salpare...come scrive Jesurum il motto allusivo alla flotta significa "Con la guida di Dio condotta"...5 punti
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Visto che della numismatica ti interessano solo i valori (cioè la cosa meno interessante e veniale), vai su questo sito, trovi decine di cataloghi d'asta con relativi risultati. Ne hai da leggere per mesi: https://astebolaffi.it/it/department/numismatica?_gl=1*1c86puv*_up*MQ..*_ga*NDc4NzU5NDQ4LjE3NjMyMDQyNDE.*_ga_JZGKPCS69V*czE3NjMyMDQyNDEkbzEkZzAkdDE3NjMyMDQyNDEkajYwJGwwJGgxNDkyMjU1NTE15 punti
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Buonasera a tutti, mi sento in dovere di dire la mia in questa discussione perché sono un giovane collezionista di monete. Credo che la carenza di giovani appassionati, specialmente tra i minorenni e i neo-maggiorenni, sia ormai un problema evidente. Secondo me – e parlo per esperienza personale – uno dei motivi principali è che oggi la società spinge i ragazzi a investire soldi ed energie nell’apparenza piuttosto che nella cultura o in passioni meno “alla moda”. Spendere per una moneta antica, invece che per un paio di scarpe firmate, un taglio costoso o per il biglietto di un concerto di un rapper, viene spesso visto come qualcosa da “sfigati”. Il ragazzo medio non si pone neanche il dubbio se iniziare una collezione: punta direttamente a ciò che gli garantisce approvazione sociale. Io ho 16 anni e condivido questa passione con mio fratello gemello. La nostra fortuna è stata incontrare un amico che già collezionava e che ci ha aperto la porta su questo mondo. Da lì ci siamo appassionati, abbiamo studiato, investito tempo, fatto sacrifici, e oggi possiamo dire di avere una collezione che non è comune per la nostra età, vi dirò di più non penso ci siano mai stati così tanti giovani in tutta Italia a possedere collezioni di questo calibro in tutta la storia. Ritornando a prima, non tutti hanno questa possibilità: iniziare da soli, senza punti di riferimento, è estremamente difficile. In rete ci sono tante informazioni, ma spesso sono confuse o frammentarie, e senza una guida si rischia di scoraggiarsi o di fare errori costosi. In più, c’è un altro ostacolo importante: il giudizio degli altri. Molti ragazzi non iniziano nemmeno perché temono di essere derisi o esclusi. Se racconti in giro che collezioni monete, potresti facilmente essere preso in giro, etichettato come strano o noioso. E così anche chi ha una curiosità iniziale si blocca, smette, oppure tiene tutto nascosto. Questo, secondo me, è uno dei motivi principali per cui la passione per la numismatica resta spesso invisibile tra i giovani. Nonostante tutto, io continuo a crederci. Penso che se siamo riusciti ad arrivare dove siamo oggi – io, mio fratello ed il nostro "gruppetto" di collezionisti – è anche grazie all’incontro con persone più esperte che ci hanno saputo dare consigli, orientamenti e anche qualche dritta preziosa per evitare fregature. Questo mi ha fatto capire quanto sarebbe utile, per noi giovani, avere una sorta di “saggio” che ci guidi e che ci insegni questa materia. Non servono grandi cose: anche solo un adulto appassionato che si prende mezz’ora per spiegare, per ascoltare, per dare un consiglio, può fare la differenza. So benissimo che questo sito da la possibilità di fare ciò che ho appena scritto, io soprattutto ultimamente che sono a casa a riposo, per via che sono da poco stato operato, grazie a questo sito ho imparato e sto imparando molte cose nuove, ma capite bene che non è affatto come andare nella numismatica del proprio paese e osservare il perito eseguire delle perizie o catalogare dei lotti... Se solo ci fossero più circoli numismatici sono convinto che ci sarebbero anche più giovani, perchè il circolo numismatico più vicino a me dista 40 minuti di auto, forse sono uscito dall'argomento principale perchè mi sto riferendo alla formazione dei giovani e non più alla nascità di giovani collezionisti, ma entrambi gli argomenti sono di fondamentale importanza. È vero, collezionare monete richiede impegno, studio, e sacrifici. Ma è anche una passione che apre la mente, insegna la storia, e dà soddisfazioni immense. Per questo continuo a pensare che il collezionismo non morirà, finché ci saranno persone, giovani e meno giovani, disposte a sostenerlo e tramandarlo. Ma serve un cambio di mentalità, e serve anche che chi ha più esperienza cominci a coinvolgere attivamente chi si affaccia per la prima volta a questo mondo. Spero che sia gradito il mio messaggio. Giraud R.5 punti
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Medaglia da rosario delle cinque piaghe di Gesù, con doppio appiccagnolo, bronzo / ottone, del XVIII sec.- D/ Piede DX di Gesù , che rappresenta la seconda piaga (sono cinque).- R/ Il chiodo che ha trafitto i sacro piede di Gesù. Ciao Borgho4 punti
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Buonasera, ho letto con piacere l'arrivo nel forum di un nuovo amico filatelico e che ci ha subito inviato delle belle cose su cui discutere, l'amico PostOffice ha già ampiamente e egregiamente commentato il tutto, l'unico dubbio per il quale mi chiesto un parere e quello del segnatasse tagliato, in origine era logicamente stato apposto intero a sigillare la fascetta che si applicava nel lato delle comunicazioni della cartolina, intenta a non far leggere al destinatario gli scritti, così stappata significa che il destinatario ha pagato la tassa di 60 cent. , il doppio del porto mancante e si è trattenuta la cartolina, allego un esempio in periodo più moderno, ( quello che ora sotto mano) come si vede ha lo stemma Luogotenenziale, nella cartolina di cui stiamo parlando era sicuramente con lo stemma doppio, nel cado che io allego, la cartolina non venne ritirata dal destinatario , non pagata la tassa e la fascetta è rimasta attaccata alla cartolina. faccio i complimenti al nostro nuovo amico, sono delle belle cartoline, ottimo materiale di storia postale militare saluti4 punti
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Medaglia devozionale francescana, bronzo/ottone, con piolini a ore 3,6, 9,prima metà del XVII sec.- D/ San Francesco di Paola con il sole raggiato al cui interno la scritta " CARITAS ( non visibile)", simbolo e attributo del santo, fondatore dei Minimi.- R/La Madonna rappresentata tra due santi di cui uno è un vescovo esclude che sia di Pompei, mi ricorda molto la Madonna odigitria o d' Itri molto venerata in Sicilia e Calabria e in tutto il centro - sud d'Italia, medaglia rara e interessante per il R/, da studiare!- Ciao Borgho4 punti
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@Carlo. Allora,è in lingua araba e su quello non avevo dubbi. L'ho trovata su zeno.ru e due cose sono certe... che è un fals anonimo e che le leggende recano la scritta Al-Sultan e Al-Azam che dovrebbero significare "il piu forte" "il piu potente". Per quanto riguarda il luogo di provenienza è incerto... qualcuno dice Anatolia e uno dice di averla trovata a Qrim in Crimea,quindi potremmo dire che siamo nell area del Mar Nero. Anche per il periodo qualcuno dice 6°-9° secolo e qualcuno 13°-14° secolo. (Non lo sanno manco loro,figurete io😁) Ti lascio il link con i vari esempi 😊 https://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=20539 Ps.. lo vedi che sei un terapista? Hai trovato il mio punto debole... Non rinunciare mai nel cercare e soprattutto di aiutare 😁4 punti
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@santone @Regium L'identificazione è corretta in base alla classificazione del CNI. Mi permetto di aggiungere che una parte consistente delle attribuzioni a Casale di monete gonzaghesche operate dal CNI è oggi considerata arbitraria e sbagliata. Numerosi indizi (studi recenti, caratteristiche dei nominali, zone di ritrovamenti occasionali, presenza nei mercati locali, etc.) hanno portato a rivedere queste assegnazioni e a riattribuire a Mantova numerosi nominali. Questo esemplare è uno di quelli riassegnati alla zecca di Mantova... https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/2 a tal proposito il nostro catalogo online è da considerare sicuramente più aggiornato di pubblicazioni quali: CNI, Bignotti, MIR Lombardia prima edizione, altri... fatene un vostro riferimento... Mario4 punti
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Io ho una bimba di 5 anni, ogni tanto si avvicina e mi chiede di farle vedere le monete ingrandite per vedere i disegni. Quando capita di trovare una monetina per terra mi chiede sempre di fare una fotografia e spiegarle cosa c'è raffigurato. Spero possa essere un modo almeno per incuriosirla.4 punti
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Condivido con piacere l'ultimo scudo arrivato in collezione, Napoleone 5 Lire 1811 Milano Ex Varesi Asta 86 (https://varesi.bidinside.com/it/lot/39863/milano-napoleone-i-1805-1814-5-lire-/) Moneta comune circolata, ma così non è esattamente facile da reperire Le foto del catalogo non le rendono giustizia, in mano è stupenda con fondi speculari e rilievi satinati e una leggera patina Condivido le mie foto, fatte con due illuminazioni differenti. La seconda per mettere in risalto i fondi proof-like4 punti
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Questo libro è il risultato di una ricerca storica sul ritrovamento di un numero imprecisato di monete d'oro (ufficialmente 3196) avvenuto nel 1892 in Val Polcevera a Genova. Affascinante intrigo di atteggiamenti collusivi di parte della popolazione locale con una reticenza degli eredi degli scopritori nel narrare gli eventi al riguardo. Il racconto si sviluppa come un giallo storico.4 punti
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Ci sono stato questa mattina, mi è piaciuto, tanta gente, più o meno gli stessi espositori della passata edizione. 7-8 espositori di numismatica ed il resto filatelia, materiale per collezionismo numismatico/filatelico, un paio di espositori di cataloghi. Unico neo secondo me, l'ambiente troppo buio per valutare le monete. Mi auguro che l'Eurofil cresca di più in futuro. Attiguo all'Eurofil c'era anche il Brocantage, showroom mostra-vendita di antiquariato ed oggettistica.4 punti
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Penso che i dettagli di questa raffigurazione così originale siano stati discussi più volte su questo forum. Vorrei solo ricordare che nella maggior parte dei casi, il soldato afferra il braccio destro del “barbaro”. E su numerosi esemplari provenienti da officine diverse si distingue, a metà del braccio destro teso, una forma perpendicolare talvolta stilizzata ma in alcuni casi perfettamente identificabile come il braccio sinistro ripiegato del personaggio, che porta la mano al volto in un gesto di paura o di sorpresa. È il caso di questa moneta, quindi la “treccia” di capelli non può essere un terzo braccio… Più semplicemente può trattarsi di un lembo di veste, come in questi esemplari da Antiochia:4 punti
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In una calda mattina di luglio, durante lavori su un laghetto al Tetney Golf Club, nel Lincolnshire, emerge così un sarcofago di tronco d’albero, risalente a circa 4.000 anni fa, contenente i resti di un uomo dell’età del Bronzo sepolto con un’ascia. Quel giorno, il terreno rivela molto più di ciò che chi lo calpestava: sotto il limo e la ghiaia si cela una pagina perduta della preistoria. Non un delitto recente, quindi. Poliziotti e archeologi, in conciliabolo, lo confermano. Il laghetto dell’impianto di golf e, a destra, il materiale ligneo della bara dalla forma di barca e di tronco d’albero La delicatezza del legno, ancora imbevuto d’acqua, ha reso la situazione critica: appena esposto all’aria, avrebbe potuto disgregarsi in poche ore. Grazie a un finanziamento di circa £70.000 da Historic England, è stato possibile mettere in sicurezza la bara, conservandola dapprima in cold‑storage, per poi trasferirla al York Archaeological Trust per una conservazione specialistica. Il cofano misura circa 3 metri di lunghezza per 1 metro di larghezza, più o meno le dimensioni di una vecchia cabina telefonica. È stato ricavato da un’unica quercia a crescita rapida, utilizzando una tecnica detta “split‑timber”: il tronco veniva prima diviso longitudinalmente e poi scavato dall’interno. Anche parte del coperchio è sopravvissuta, suggerendo che originariamente la bara potesse essere chiusa quasi ermeticamente. Nel peso, si stima che il cofano arrivasse a circa mezzo tonnellata. Nel sarcofago è stato trovato il corpo di un uomo, dotato di un’ascia con la testa in pietra e un manico di legno ancora ben conservato. Secondo gli archeologi, questo oggetto non era semplicemente uno strumento, ma un simbolo di autorità: solo una dozzina di asce simili sono note in Gran Bretagna con il manico intatto. L’analisi osteologica ha suggerito che l’individuo avesse un’altezza di circa 1,75‑1,76 m, un valore notevole per l’epoca, e mostrava segni di osteoartrite, segno di intense attività fisiche durante la vita. L’accetta-mazzetta. Probabilmente, oltre ad essere un piccolo strumento di difesa-offesa, costituiva, per la sua bellezza, un simbolo di potere, simile a quello di uno scettro Uno degli aspetti più affascinanti della sepoltura è l’uso di materiale vegetale al suo interno. Gli studiosi hanno recuperato muschio, gemme, foglie di tasso o giuniper, nonché nocciole, che potrebbero essere state collocate come offerta alimentare. La presenza di gemme suggerisce che la deposizione sia avvenuta in tardo primavera, poiché molte piante a quell’epoca producono gemme. Il muschio potrebbe aver formato un letto morbido per il corpo, mentre le foglie di tasso o giuniper hanno un forte valore simbolico e rituale. Sebbene il legno provenga da un albero a crescita rapida, che rende difficile l’uso della dendrocronologia per una datazione precisa, gli archeologi stanno lavorando su una combinazione di radiocarbonio (C‑14) e wiggle matching, che confronta variazioni di anelli con le curve radiocarboniche per restringere il momento in cui l’albero fu abbattuto. Inoltre, sono previste analisi isotopiche sui denti dell’individuo, che potrebbero rivelare se proveniva dalla zona o da più lontano, offrendo dati su mobilità, provenienza e identità geografica. Una volta estratto, il legno è stato trasportato in celle frigorifere speciali per rallentare il processo di disidratazione e degradazione. Poi è passato al laboratorio della York Archaeological Trust, dove gli specialisti di conservazione del legno acquoso si attivati per stabilizzarlo con tecniche adatte a materiali estremamente fragili. Il processo è lento e meticoloso: il cofano, per via delle sue dimensioni, richiederà anni per essere completamente trattato. Il sito della sepoltura non è isolato: rientra in un cimitero di tumuli (round barrow cemetery) dell’età del Bronzo, protetto come Scheduled Monument. Il complesso comprende almeno otto barrow, disposti su una cima ghiaiosa presso le sponde marshy della costa del Lincolnshire. Secondo studi di paesaggio, l’area di Tetney non era solo luogo di sepoltura, ma parte di un paesaggio rituale più vasto, collegato ad altre evidenze funerarie dell’epoca. L’importanza di un albero maturo (la quercia usata per la bara) e la laboriosa costruzione del sarcofago indicano che la sua produzione aveva un valore simbolico molto forte: secondo un recente articolo del Proceedings of the Prehistoric Society, i log‑coffin funerari erano un modo per contenere e avvolgere il corpo, ma anche per trasformare l’identità del defunto, collegandolo direttamente alla vita dell’albero. Scavata nella quercia La bara di Tetney è un’evidenza potente di come l’elite del Bronzo esprimesse status, identità e ritualità attraverso la morte. La scelta del tronco di quercia, la costruzione complessa, la presenza dell’ascia ben conservata, il letto vegetale e l’offerta alimentare riflettono una concezione rituale della sepoltura molto raffinata. Non è solo un luogo di riposo: è un monumento vivo, carico di simboli, memoria e potere. https://www.stilearte.it/stupore-e-meraviglia-nel-campo-di-golf-pala-meccanica-draga-il-laghetto-sincaglia-e-un-enorme-tronco-fatto-a-scatola-non-e-un-delitto-appare-un-uomo-di-4mila-fa-con-unascia-cosa-dicono-le/3 punti
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Ultimi 40 giorni per poter inserire gli orrori. Parteciperete all'assegnazione personalizzata della Pigna d'oro 20253 punti
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Buon pomeriggio a tutti! Quest'oggi vorrei presentarvi una delle mie monete asburgiche preferite, un pezzo semplice e piuttosto comune coniato da un Sovrano che, secondo me, meriterebbe maggiori attenzioni dal punto di vista storico e numismatico. La moneta in questione è un 20 Kreuzer battuto nel 1763 presso la Zecca di Vienna durante il regno del Sacro Romano Imperatore Francesco I Stefano di Lorena, a molti noto come "il marito di Maria Teresa". L'Imperatore, dopo essersi sposato nel 1736, salì al potere nel 1745 e morì nel 1765. Ebbe in tutto ben sedici figli. La moneta, dal diametro di 27 millimetri e pesante 6,68 grammi, presenta: al dritto l'effigie laureata del sovrano entro rami di lauro circondata dalle iscrizioni FRANC D G R IMP S A GE HIER REX LO B M H D, Francesco Per Grazia di Dio Imperatore dei Romani Sempre Augusto, Re di Germania e Gerusalemme, Duca di Lorena e Bar, Granduca di Toscana, mentre, al rovescio viene posta su di un cippo contenente il valore "20" l'aquila imperiale coronata brandente spade caricata dello scudetto del Sovrano circondata dal motto latino "IN TE DOMINE SPERAVI", dal millesimo 1763 e dalla Croce di Sant'Andrea. Ai lati del cippo troviamo il marchio di zecca composto dalle lettere W e I. Essendomi già soffermato sull'aspetto biografico di Francesco I Stefano in una passata discussione relativa ad un pezzo da 10 Kreuzer, quest'oggi vorrei presentare alcuni aneddoti sulla sua figura, spesso messa in disparte ed oscurata dalla grande flemma della sua consorte Maria Teresa d'Asburgo. Durante la sanguinosa Guerra di Successione Austriaca (1740-1748) il Sovrano, viste le sue scarse abilità militari, preferì sostenere la consorte amministrando in prima persona le finanze della Casa d'Asburgo, attività da lui svolta in maniera acuta e lungimirante. Una volta eletto Sacro Romano Imperatore nel 1745, Francesco I Stefano fu ben felice di affidare tutto il suo potere a Maria Teresa limitandosi a divenire il suo più fidato consigliere. L'Imperatore, essendo quasi sempre esonerato dalle incombenze di governo, riuscì, grazie alla sua spiccata abilità negli affari, a gettare delle solide basi per il patrimonio personale della nuova Casata degli Asburgo-Lorena separandolo da quello statale e sottoponendolo ad obbilgo fiscale. Questa ingente somma di denaro venne requisita dalla neonata Repubblica Austriaca dopo la Prima Guerra Mondiale. Francesco I Stefano, come già descritto, ebbe molto tempo da dedicare alle proprie passioni. Grazie agli influssi dell'Illuminismo, il Sovrano si interessò molto alle ultime scoperte scientifiche arrivando persino a porre una certa pressione sulla moglie affinchè queste entrassero nella corte di Vienna, portandola al passo con i tempi. Francesco I Stefano si distinse in particolare come uno dei più grandi promotori dello studio dell'astronomia nella Capitale austriaca. Il Sovrano, inoltre, viene ricordato come un abile collezionista dedito alla raccolta di curiosità naturali come conchiglie, minerali ed insetti. Questa passione la condivise con la figlia, l'Arciduchessa Maria Anna, la quale continuò l'opera da lui intrapresa ampliando le varie collezioni e andando a costituire il primo nucleo di quello che attualmente è il Naturhistorisches Museum di Vienna. Per me è molto importante notare come il Sacro Romano Imperatore Francesco I Stefano, studiando l'economia e la finanza, si sia appassionato anche alle monete e alle medaglie antiche, arrivando a costituire un'importante collezione numismatica oggi in parte custodita all'interno del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Un'ulteriore prova che dimostra quanto la sua figura venga ingiustamente messa da parte e raramente presa in considerazione. Grazie per l'attenzione!3 punti
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Buongiorno mi sono iscritto da poco e vorrei cominciare a mostrarvi alcune delle cartoline che ho trovato tra i documenti di famiglia, la prima spedita dal fronte occidentale e le altre due dalla fronte greco. Su due non vi è alcun segno di affrancatura mentre su una vi è un frammento di segnatasse, forse qualcuno in passato ha tolto i francobolli?3 punti
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Grazie Luciano! Di alcuni di questi cimeli ed anche di alcuni aneddoti parlerò durante la mia relazione. Anche il Morosini era un grande collezionista...di Trofei 😉3 punti
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Ricordo che questa è l'ultima conferenza per il 2025 e vedendo le prime anticipazioni non è da perdere assolutamente!! Ho cercato in rete, non conoscendo questa monetazione, le oselle di Francesco Morosini e sono rimasto affascinato dalla loro bellezza, quindi il consiglio che posso dare a tutti e ai cultori della monetazione veneziana di non perdere la conferenza...in presenza sarà ancora più interessante. Da NAC 122 lotto 7103 punti
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Ottima come sovrana e amatissima dal popolo di Parma. Ricordo che durante l’epidemia di colera del 1836 sacrificò parte dei propri oggetti preziosi per sostenere la popolazione. Come moglie di Napoleone, invece, non fu proprio il massimo. Diciamo che non si dimostrò particolarmente dispiaciuta per quanto accadde al marito dalla Russia a Sant’Elena… Condivido questo interessante video di Bolaffi riguardo la storia e la monetazione di questa sovrana3 punti
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Parte oggi Verona, di cui si parla vedo poco, ho letto l’editoriale di Ganganelli su Cronaca Numismatica sull’evento con segni di speranza per il futuro e sull’importanza dei convegni in presenza, in fondo i due recenti a cui ho partecipato , San Marino e Eurofil, mi sembra abbiano risposto nel complesso bene.3 punti
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Da Cronaca Numismatica la bella presentazione della conferenza. https://www.cronacanumismatica.com/al-ccnm-le-oselle-di-francesco-morosini-il-peloponnesiaco/3 punti
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A dire il vero no. Essendo io di Bologna, avevo avuto modo di osservare varie monete (tra cui questa) un paio di settimane prima dell’asta e mi ero già accorto di questa peculiarità. Ovviamente, non si tratta di un qualcosa che incide sul valore collezionistico (almeno a mio modesto parere) ma certamente è una particolarità. Purtroppo, troppo spesso il bordo viene ignorato. Siccome invece la numismatica, oltre ad essere una passione, è anche una disciplina scientifica credo sia giusto valutare la moneta nel suo complesso.3 punti
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Lettera in perfetta tariffa per l'interno con coppia orizzontale 25c verde e verde oliva della "floreale" emissione del 1926. Annullo di partenza frazionario di Montagano (Campobasso) del 19.10. 27... ....annullo di arrivo di Moliterno (Potenza) del 21.10.27 La tariffa è corretta l' ho controllata. Addirittura un anno prima era di 60c. Gli annulli sono si interessanti, primo perché nitidi, ..e poi perché sono di piccole località, Montagano oggi è un paese di poco piu' di 900 abitanti.. e Moliterno 3.500. Belli i francobolli sono le ultime emissioni della floreale con il suo stile liberty o deco', belli gli annulli, lievemente quotata. Sempre un ottimo acquisto. 👍3 punti
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E ancora 1 ör del 1639, della regina Cristina di Svezia. Qui siamo a 52,39 grammi3 punti
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Salve Condivido cartolina per maggiori info grazie.@PostOffice Roma -> Altamura <passando per Taranto> 😁3 punti
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"rispolvero" questa discussione per segnalare il seguente esemplare nella prossima asta Naumann 159 , lotto 32 Ha perso il nasino alla francese....ma l'atelier credo sia lo stesso ★ Attrtactive Ae of Segesta ★ SICILY. Segesta. Ae (Circa 416/5-414/3 BC). Obv: ΣEΓEΣTAION. Head of Aigiste right, wearing band; volute behind. Rev: Hound standing right; pellet above and below. Cf. CNS 11-2; HGC 2, 1195. Rare Condition: Very fine. Weight: 6.55 g. Diameter: 21 mm.3 punti
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L'annosa questione: c'è un futuro per la numismatica dopo di noi ? Io personalmente farei un'altra domanda: abbiamo mai fatto qualcosa per tramandarla ? Mi spiego meglio. Quando diciamo "ci sono pochissimi giovani" che si interessano alla numismatica (ma vale anche per la filatelia o altro), noi abbiamo mai cercato di metterci in contatto con i giovani a spiegare (non annoiare con sermoni) la bellezza di quest'arte ? O abbiamo in qualche modo "contagiato" o "influenzato" figli/nipoti e figli/nipoti di amici e parenti , magari regalando una moneta con una piccola spiegazione ? Ricordo mio nonno che aveva l'abitudine di regalarmi, ogniqualvolta andavo a trovarlo, qualche monetina e poi iniziava a raccontarne storia (da dove proveniva, il periodo storico e relative vicende politiche,...). Ora che sono cresciuto, ho deciso di regalare anch'io qualche monetina ai figli e nipoti (piccoli) di parenti e amici, naturalmente correlati di qualche storia per invogliarli alla numismatica: e devo dire con soddisfazione che ci sono riuscito con molti (poi magari si fermeranno pure tra qualche anno, ma intanto hanno avuto la possibilità di accostarsi alla numismatica e chissà se poi riprenderanno pure). So anche che alcuni circoli numismatici vanno nelle scuole a fare delle lezioni, magari perché non rendere questa attività da saltuaria e sporadica ad un'abitudine fissa di tutti i circoli ? Mi domando poi: perché le associazioni numismatiche non cercano di contattare la tv pubblica per realizzare dei documentari/programmi di approfondimento sulla tematica ? Abbiamo rai3, rai5, rai storia e rai scuola che potrebbero ospitare tranquillamente questo genere di programma culturale. Comunque le iniziative sono molteplici, quindi piuttosto che lamentarsi, bisognerebbe rimboccarsi le maniche e fare qualcosa, invece di paventare la fine del mondo...3 punti
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Qualche altro Gazzettino di Quelli del Cordusio 12 consegnato ieri a Eurofil.3 punti
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A mio giudizio (basandomi sulle foto postate) siamo attorno allo SPL (o poco meno) con un paio di tacche vistose al bordo che ne abbassano un poco la valutazione economica (tuttavia, al momento, per queste monete il valore è appiattito sul valore dell'argento e quindi tacche o colpi non fanno differenza se non sugli esemplari FDC). Qui sotto, per confronto e condivisione, posto un esemplare per la circolazione e quello di prova:3 punti
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Decisamente al di sopra delle mie aspettative. Non dico per i relatori, che sospettavo essere bravi, ma per l'affluenza di pubblico che mi ha decisamente stupito.3 punti
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Personalmente non concordo. È vero che c'è qualche colpetto al bordo. Ad essere conservativo, dico SPL. Non ha mai circolato ed ha il lustro, anche se non è stata conservata ottimamente ed ha una patina non delle più gradevoli (forse dovuta alla plastica delle bustine o dei fogli)3 punti
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Buonasera. Ho ricevuto il Gazzettino n° 12. Ho iniziato a leggerlo con interesse. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura. Grazie a @El Chupacabra per avermelo inviato. Saluti3 punti
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Buonasera il prossimo evento è in programma per venerdì 13 e sabato 14 febbraio 2026, vi aspettiamo in un ambiente accogliente e totalmente familiare. Grazie carissimo Lorenzo, come sempre è un grande piacere rivederti e grazie infinitamente per il grande supporto, alla prossima edizione.3 punti
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Ciao @Ajax è un denario di Giulio Cesare https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/373 punti
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Grande grande pienone oggi all’Eurofil, saluti a qualche amico e qualche Gazzettino di Quelli del Cordusio, gli ultimi che erano rimasti, donato a qualche appassionato del nostro Gruppo.3 punti
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