Vai al contenuto

Classifica

  1. PostOffice

    PostOffice

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      4822


  2. fapetri2001

    fapetri2001

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      2568


  3. Carlo.

    Carlo.

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      4995


  4. Orodicarta

    Orodicarta

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      1555


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/12/25 in tutte le aree

  1. La dichiarazione del venditore mi sembra molto chiara, e' un falso creato per l' alto valore di catalogo che avrebbe generato il 5 lire. La busta e' correttamente affrancata con il 45c + il 20c come raccomandata 2° porto per l' interno.... il 5 lire viene completamente a sconvolgere la tariffa. Quindi in questi casi sempre controllare la tariffa. Tra l'altro chi ha creato questo falso postale e' un bell'ignorantone che ha guardato solo al valore di catalogo del 5 lire creando una tariffa a dir poco assurda..in quegli anni un porto era di 20c ogni 20g, quindi quanti porti poteva avere una raccomandata per l' interno, quanto avrebbe dovuto pesare per essere affrancata per 5,65 lire..??? Questa è la dimostrazione che la furbizia non è MAI sinonimo di intelligenza. In questo caso il furbone ha sacrificato un 5 lire molto decentrato, cosa non rara per queste emissioni, creando questo falsone di storia postale. Altro indizio lampante sono gli annulli, in quegli anni gli impiegati postali annullavano con MOLTA attenzione i francobolli, in quanto una disattenzione sarebbe costata sanzioni se non il posto di lavoro, non come oggi che non annullano quasi piu' nulla, figuriamoci poi su un Francobollo con l' alto valore facciale di 5 lire, ..... guardate come gli annulli genuini sono ben centrati sul 20c e sul 45c, ....e invece sul 5 lire e' appena colpito nell' angolo, .... ovviamente veniva più difficile creare un falso annullo completo. Conclusione, la busta secondo il mio umile parere non merita l' acquisto, all' infuori che non venga venduta ad un prezzo molto basso, nel caso di acquisto anche ad un prezzo molto basso deve essere lasciata così com'è, a riprova che si e' creato un falso di storia Postale POCO INTELLIGENTE !!!
    6 punti
  2. Buongiorno, vedendo la totalità della busta, ma anche il frammento dava dubbi, ma la busta era correttamente affrancata per 65 cent. il 5 lire avrebbe dovuto coprite tantissimi porti di peso e di almeno di Assicurata, la busta è di piccolo formato (un doppio porto) e non è Assicurata, sopra il 5 dovrebbe esserci una stelletta che non cè, personalmente la ritengo contraffatta e male saluti
    6 punti
  3. Buonasera @claudioc47, grazie per il suo intervento, molto interessante: lo strumento da lei indicato è proprio quello che serve per queste prove. Non so che liquido abbia usato lei per il test che ha fatto, ma è ovviamente corrosivo, avendo eliminato o quasi i microsolchi; fortunatamente, nella prova che si accingerà a fare, questo non dovrebbe essere vero. Preparazione: Una ciotola di plastica (io ho usato una piccola terrina per la verdura) Un foglio di alluminio (il classico Domopak) che copra l'interno della ciotola Mezzo litro di acqua bollente; io ho usato acqua di rubinetto, che però contiene cloro ed altro che può essere dannoso per le monete, quindi credo sia consigliabile acqua demineralizzata. C'è però da dire che è necessario che lo strato di ossido che passiva il foglio di alluminio venga almeno in parte 'attaccato' chimicamente all'inizio, per far partire la reazione; quindi, se la reazione non dovesse partire con l'acqua demineralizzata, provare con quella di rubinetto, ma non credo sarà necessario Un cucchiaino da caffè di bicarbonato di sodio. La quantità non è assolutamente critica Esecuzione: Mettere il foglio di alluminio all'interno della ciotola, ricoprendone l'interno Versare l'acqua bollente nella ciotola Aggiungere il bicarbonato (se l'acqua è sufficientemente calda si svilupperanno delle bollicine) Immergere la moneta nella soluzione (nel mio caso attorno ai 70/80°C) lasciandola possibilmente a contatto con il foglio di alluminio, o molto vicina ad esso; in pratica, basta lasciare cadere la moneta nella ciotola. Aspettare qualche secondo; se tutto va bene, il colore nerastro sparirà in pochi secondi e si potrà sentire nell'aria il classico odore di uova marce, dovuto all'acido solfidrico sviluppato (3Ag2S + 2Al => 6Ag + Al2S3, dopodichè Al2S3 + 6H2O => 2Al(OH)3 + 3H2S). Tutto qua. Il tempo di permanenza non dovrebbe essere assolutamente critico: essendo l'argento un metallo meno elettronegativo dell'idrogeno, potrebbe stare in ammollo nella soluzione acquosa per giorni senza subire alcun cambiamento; inoltre, le altre sostanze in gioco, ovvero bicarbonato di sodio e idrossido di alluminio (derivante dalla scomposizione pressochè immediata del solfuro di alluminio prodotto in acqua) non intaccano assolutamente il bianco metallo, quindi non si faccia scrupoli a tenere la moneta per tutto il tempo che le serve. ATTENZIONE: QUESTO VALE SOLO PER LE MONETE IN ARGENTO PURO. Per le monete in lega, gli altri componenti della lega potrebbero essere più 'delicati', anche se non è detto. Cosa mi aspetto? Che ad alti ingrandimenti, la superficie appaia leggermente meno compatta, ovvero più rugosa. O, nel caso più fortunato, quasi nessun cambiamento (oltre al colore, ovviamente). Tutto qui. Ovviamente, se la patina è impermeabile, lo strato di solfuro di argento non è raggiungibile e il trucchetto non funziona. Le auguro buon lavoro, attendo con curiosità il risultato delle sue fatiche
    2 punti
  4. Se d'interesse, mi permetto di aggiungere qualche elemento ancillare, una delle parti che a me diverte maggiormente: la ricerca dei soggetti coinvolti nelle missive. Nella busta in oggetto, l'intestazione è a nome di Flaminio Dello Strologo, il luogo di partenza Livorno. Il cognome non è particolarmente comune, pertanto è abbastanza facile trovare connessioni. A Livorno esiste una Villa Dello Strologo, della quale esiste anche una pagina wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Dello_Strologo, fatta costruire da Aristide Dello Strologo (presumibilmente figlio di Flaminio - nel 1902 Aristide era già Avvocato, avendo trovato su ebay sua missiva in carta intestata di quell'anno). Qui mi manca un passaggio generazionale (perdonatemi ma da cellulare e velocemente non è facile ricostruire tutto), ma sicuramente Aristide visse almeno fino al '35 quando fece iniziare la costruzione della villa e sicuramente ebbe un figlio maschio, per tramandare il cognome. La famiglia attraversò il nord Italia per rifugiarsi in Svizzera, essendo di fede ebraica, e fu completata dal nipotino di Aristide, di nome Piero. Piero lo ritroviamo a Genova dopo la fine della guerra e fu per credo 30 presidente della comunità ebraica. Anche Piero ebbe almeno un figlio maschio, di nome Ariel (L'intelligenza artificiale di google mi dice che in realtà si chiama Aristide, ma ho qualche dubbio sulla IA), avvocato anche lui ed ultimamente politico, nonché candidato a Sindaco alle penultime elezioni genovesi. Scusate la digressione, ma mi diverte molto, come @dareios it sa!
    2 punti
  5. La moneta è falsa, si vede chiaramente da questo particolare; la corona esterna in nickel scolorita, si vede l'ottone di cui è fatta tutta la moneta.
    1 punto
  6. Buongiorno, Credo che l'Union Club fosse un circolo, a Genova, ora chiuso. Nulla a che vedere con la squadra di calcio. Saluti
    1 punto
  7. Buongiorno numismatici! Ho una collezione di 55 cedole, fra cui la fantomatica cedola da 1000 scudi che non ho mai visto su internet... il manuale che lista le cedole con i loro valori, di ormai dieci anni fa, aveva dato un valore anche a questa. Per voi, senza volervi tediare, quanto potrebbe valere?
    1 punto
  8. You are right Lelouch the old catalogues and repertoire references quoted above refer to either Messana’ as such or eventually ( De Luynes) “ deesse Messana” … however no ‘nymph’ mention as such which is possible a misquote that has been subsequently repeated by later authors reiterating a conceptual typo as is often the case in numismatic scholars and authors who simply copy/paste old references without taking the pain to fact-check them good catch anyway 👍
    1 punto
  9. Penso di aver trovato un'altra identità di conio, venduto per 3000 euro da Cgb.. ma per monete rare le possibilità di trovare identità di conio, non sono così remote immagino:
    1 punto
  10. Medaglia devozionale lauretana, bronzo/ottone, del XVII sec. ( seconda metà dopo il 1671), Loreto?- D/ La Santa Casa, con sopra la Madonna e Gesù Bambino, tra due lampade votive.- R/ Sono rappresentati cinque Santi sovrastati dalla Colomba (Spirito Santo), sono: S. Francesco Borgia, S. Luigi Beltràn , S. Filippo Benizi, S. Gaetano da Thiene, Santa Rosa da Lima, canonizzati da papa Clemente X nel 1671, non comune è di stile rozzo e primitivo, insolito!!- Ciao Borgho
    1 punto
  11. @NeroCupo per effettuare la prova, ho bisogno di saper la quantità di bicarbonato da utilizzare, la quantità di acqua ed il tempo minimo di immersione. Ho reperito una corona inglese che ha una certa ossidazione, e proverò ad analizzare gli effetti del lavaggio da lei indicato. Attendo sue indicazioni, grazie.
    1 punto
  12. For sake of precision I checked how these tetradrachms had been described in the past in older collections and found out - for example - that in the De Luynes collection the reverse was described as: Bige des mules conduit par la deesse eponyme Messana In the Locker Lampson (1923) the auriga was described as a “female figure (Messana?)” with the question mark providing at least the benefit of the doubt. from these quick references it must at least recognized that the Messana nymph identification of the auriga has not been altogether invented by subsequent dealers
    1 punto
  13. Ad un mese esatto dalla chiusura del Giubileo 2025, che avverrà il prossimo 6 gennaio 2026 con la solenne cerimonia di chiusura della Porta Santa di San Pietro che segna la fine ufficiale dell'Anno Santo, questa sera vi presento una moneta coniata esattamente 500 anni fa ed emessa proprio per commemorare la chiusura del giubileo 1525, quando al soglio di Pietro regnava papa Clemente VII, al secolo Giulio de Medici. Clemente VII (1523-1534), Roma, Quarto di Ducato. Munt 27, CNI 13, MIR 794/1. D/ Busto a sinistra imberbe, con piviale fiorato e fibbia ovale. . CLEMENS . VII . PONTIFEX . MAX . R/ . IVBI // LAEVM // . VII . // CLVSIT . in corona d'alloro a mazzetti di tre foglie e due bacche, saliente ai lati e legata in alto e in basso Peso: 9.43 g. Traccia di foro abilmente otturato. Si tratta di una moneta a mio avviso di grande fascino, pur presentando una iconografia piuttosto modesta sia nella composizione che nella qualità dell'incisione. Senza ombra di dubbio, questo quarto di ducato è da considerare moneta di esimia rarità. Questo esemplare infatti ha un glorioso pedigree alle sue spalle, che ho ricostruito quando è nuovamente apparso sul mercato, nell'asta NAC 147 del giugno 2024 (lotto 416). Proviene infatti dall'asta Finarte del 1970, lotto 119 e successivamente dalla vendita Montenapoleone 1 del 1982, lotto 142 (due delle aste "storiche" per le monete papali). È ricomparso poi molti anni dopo nell'asta Varesi 52, lotto 1009. Si tratta pertanto sempre del medesimo esemplare e dalle mie ricerche non mi risulta nessun altro passaggio sul mercato né che un altro esemplare sia annoverato tra le più importanti collezioni di monete papali. Si tratta tra le altre cose proprio dell'esemplare illustrato sia sul Muntoni che sul MIR. Questa moneta presenta una curiosa particolarità. Al rovescio viene infatti indicato IUBILAEUM VII CLUSIT, cioè "Chiuse il VII Giubileo". L'incisore dei coni, tuttavia, è caduto in un inspiegabile errore indicando nella legenda il Giubileo del 1525 come il settimo, a partire dal primo indetto da Bonifacio VIII nell'anno 1300, quando invece si trattava dell'ottavo. Chissà se Clemente VII, in questi stessi giorni di 500 anni fa, nel pieno delle celebrazioni di uno degli eventi più importanti della cristianità, avrebbe mai immaginato che solo due anni dopo, sempre negli stessi giorni di quel dicembre 1527, sarebbe stato costretto a fuggire da Roma attraversando il "Passetto" travestito da mendicante per mettersi in salvo dalla furia distruttrice dei Lanzichenecchi in quello che passò alla storia come il "Sacco di Roma". Michele
    1 punto
  14. Buona sera @NeroCupo. Dedicandomi al restauro delle monete, ho fatto degli accertamenti con il microscopio metallografico, sulle conseguenze dei bagni con il famoso liquido dell'argento sulla superfice delle monete. Tali prove hanno portato ad evidenziare che dopo 4 secondi di immersione, la superfice del metallo cambia leggermente struttura e peggiora se il tempo di immersione si prolunga. I suo sistema non l'ho mai provato, e per verificare se è dannoso per le monete, è necessario eseguire lo stesso tipo di esame. Allego le foto dei confronti tra originale e post trattamento, su una oncia canadese.
    1 punto
  15. Ok, grazie! Sono un po' arrugginito in chimica! 😁 Il risultato apparentemente è wow!
    1 punto
  16. 1 punto
  17. Vignetta inserita in piazzetta.
    1 punto
  18. Suona un po' di scusa tirare in ballo presunti errori altrui per giustificare scelte che sarebbe stato opportuno meditare meglio. Come a dire 'ci siamo fidati' .. ma un approccio scientifico presuppone un'analisi rigorosa delle fonti, un controllo a priori. Errori se ne commettono continuamente negli studi scientifici e fior di ipotesi - all'epoca della pubblicazione anche plausibili (molto piu' di quelle addotte pretestuosamente dal Perfetto) - sono state in seguito smentite, smontate, rinnegate. L' importante è non nascondersi pero' una volta accorti dell'infondatezza di una tesi, o mettere in guardia sulla sua plausibilità, assumendosi le proprie responsabilità e non scaricandole su eventuali altrui spalle. Che ogni tesi, poi, per quanto strampalata abbia diritto a pubblicazione è quantomeno discutibile come principio ispiratore di una rivista scientifica. Per restare su un tema oggi molto popolare, se qualcuno proponesse a Nature un articolo sulla validità del terrapiattismo si puo' pensare che venga ospitato per tema che possa - un domani - rivelarsi un lavoro veramente innovativo' ? e proviamo a lasciare in pace i poveri Galileo e Keplero che si staranno facendo una sonora risata se magari avranno l'opportunità di seguire la querelle in questione 😁😉
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.