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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/06/25 in tutte le aree

  1. Serie che ci riporta alla vita agreste dei nostri avi
    3 punti
  2. Cartolina indirizzata alla Marchesa Ippolita Fenaroli Dionisi di Brescia. Dalle mie ricerche (poche accurate per incompetenze tecniche), la Marchesa nel 1913 sposa il Conte Ottavio Dionisi e si stabilisce nella villa di Cornaleto a Saiano. Già questo non corrisponde all'indirizzo della cartolina. Visto che non sono certo di quello che sta scritto sul lato sinistro, chiedo il vostro aiuto. Di sicuro si legge "Villa......" e il secondo rigo dovrebbe essere una data "22 .... 1930?". Mi piacerebbe sapere chi è il mittente e notizie sul bollo. Grazie a tutti e buona domenica.
    2 punti
  3. L'esimia rarità di questa piastra del 1789 (considerata R5 sia dal Magliocca 2025, 246/1 e sia dal Gigante 2025, 52a) risiede nella sigla D•P• del maestro dei coni e nell'orecchio scoperto di Ferdinando, variante rilevata nel Magliocca ma non nel Gigante. La sorella, sempre del 1789, (Magliocca 2025, 247a e Gigante 2025, 52) presenta la sola sigla P• ed ha l'orecchio coperto, variante rilevata solo nel Magliocca. Magliocca la considera R4; Gigante R. Provenienza della moneta: Wannenes, Monete e medaglie, asta 265, Genova 28 novembre 2018, lotto 1172.
    2 punti
  4. denaro tornese di Campobasso https://numismatica-italiana.lamoneta.it/zecca/Campobasso
    1 punto
  5. Buongiorno a tutti Per chi non sa sono stato assente in questa da questa tematica forzatamente... a seguito di una manifestazione locale dove avevo partecipato con i miei due torchi a bilanciere a scopo didattico, mostrando in pubblico il loro funzionamento e nel contempo coniare una medaglietta in rame a ricordo dell'evento sono andati danneggiati da un incendio del magazzino dove erano rimessi...ho ricuperato recentemente il conio e, con una pressa idraulica da officina o fatto un tondello e una prova. Si tratta di oro 999/1000 recuperato chimicamente da contatti elettrici
    1 punto
  6. Salve Ale 75 adesso confrontando la moneta il leggibile corrisponde per il peso il mio era approssimativo non avendo una pesa precisa al grammo Grazie per il tuo interesse e tempo saluti a tutti ( un principiante)
    1 punto
  7. L'Annullo è Villa Lagarina (Trento) 22.12.1930 su Francobollo cent. 20 Imperiale in tariffa perfetta cartolina 5 parole
    1 punto
  8. Ciao, il francobollo è da 20 centesimi con raffigurato Giulio Cesare , serie impero senza il fascio
    1 punto
  9. Salve,un'ulteriore considerazione,assodato che la moneta risale a Gelone,480ac,in quel tempo Siracusa riceveva argento dalla Grecia con le glauxes e un pò con le sue miniere e non aveva bisogno di ribattere,ma dal blocco Decelea,fu costretta a coniare bronzo a causa di mancanza di metallo nobile,principalmente la cosiddetta litra con i delfini.si conoscono invero un tetra di Katane su Selinos ,Messana su Athene qualche altro esempio come riportato dal Mini nell'introduzione del suo libro.spero di avere stimolato qualche altro semplice appassionato che si possa unire alla discussione.Nino
    1 punto
  10. 5 Euro l'una belle ora non più.
    1 punto
  11. La legenda finisce in NOB C quindi dovrebbe essere Costantino II... Arka # slow numismatics
    1 punto
  12. Pia ZZA, di lei ceste R = piazza di Leicester. Buona domenica!
    1 punto
  13. Bella moneta Alain! E grazie Mario! N.
    1 punto
  14. @fabioanz Ti confermo quanto scritto dall'amico Fausto 208a
    1 punto
  15. Ciao @denario69 e grazie per il tuo commento e punti di vista. Noto che le valutazioni degli utenti del Forum per questo asse di Marco Aurelio vanno dal BB allo SPL. Considero tutti i pareri importanti, perché al di là del parere in merito alla conservazione della moneta, ognuno ha aggiunto delle sfumature e dettagli numismatici relativi a questa tipologia.
    1 punto
  16. Mille grazie Mario. Saro un più meno ignorante, questa sera!
    1 punto
  17. mi sembrerebbe radiato di consacrazione di Claudio II con al rovescio altare con fiamme
    1 punto
  18. Penso possa essere sciolto in (omne) DATVM OP(timum) DESVRSVM E(st) traducibile in "Ogni dono migliore viene dall'alto" che potrebbe essere l'abbreviazione del seguente passo tratto dalle Predicazioni Volgari di Bernardino da Siena: disse santo Iacomo "Omne datum optimum, et omne donum perfectum desursum est, descendens a patre luminum..." più o meno traducibile in: Ogni regalo buono e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre della luce. Mario
    1 punto
  19. Una gran bella biblioteca numismatica specializzata, lo stesso tema della Biblioteca McCabe, fonte di ispirazione per tutti noi biblionummofili 🤓 https://andrewmccabe.ancients.info/Library.html
    1 punto
  20. Buon Pomeriggio a Tutti, con la scarsa illuminazione degli uffici postali dell'epoca ed il grigiore dei cieli britannici, però, ben presto ci si rese conto che sul Penny Black l'annullo risultava pressoché invisibile. Ragion per cui il 10 Febbraio 1841, meno di un anno dopo l'emissione del primo francobollo del mondo, si corse ai ripari con il Penny Red, suo omologo di colore rosso, che veniva annullato con inchiostro nero. I primi Penny Red, non erano dentellati, perché, al tempo, i francobolli venivano stampati su fogli interi e poi tagliati a mano con le forbici dagli operatori. Solo a partire dal 1850, grazie all'invenzione della perforatrice, iniziarono ad essere stampati in via sperimentale alcuni esemplari con dentellatura. Il Penny Red quindi, fu il secondo francobollo ad essere utilizzato al mondo e continuò ad essere stampato fino al 1879; con piccoli cambiamenti durante gli anni. Dopo 40 giorni di fermo posta doganale ( !? ), e "lauto pagamento di oneri doganali e tasse postali" 🙄, é riapparso questo Penny Red, proprio quando si pensava di "averlo perso nei meandri della burocrazia"; seppur corredato da dichiarazione doganale CN22. A mio parere è un discreto esemplare, lettere F E, con lievi tracce di annullo nero postale e questo renderebbe più visibile il profilo della Regina Victoria. A rovescio parrebbe esente da tracce di umidità. Difetti : poca presenza del bordino bianco in alto dopo la scritta POSTAGE e mancanza di un nonnulla di angolino della bordura bianca a sinistra. Note : la foto allegata è ingrandita e schiarisce leggermente il colore rosso, che sarebbe un po' più scuro dal vivo. Chiedo per cortesia un commento agli Esperti di filatelia @PostOffice e @fapetri2001 e a @miza in quanto collezionista di questa serie britannica. Grazie.
    1 punto
  21. Entrato in raccolta. C’è sempre da imparare. Anno 1570 compreso a sx da un triscele e a dx da un punto (ben evidenziato). Punto che si ritrova sotto la C di CYPRI. Sfogliando questa interessantissima discussione, ho ritrovato il post #259 di @Bodo78 che postava la seguente foto chiedendo lumi, appunto, sui due punti. Al successivo post #264, @gigetto13 così osservava: ”4) molto più interessante è la presenza del punto divisore al posto del triscele. Però se guardi bene, soprattutto tra REGNI e CYPRI, c'è il triscele in alto (molto consunto) e il punto da te evidenziato in basso. Non ho ancora controllato sui testi "storici" ma presumo che il punto sia stato messo in quanto il triscele era ormai quasi irriconoscibile - e quindi anche in seguito alla data 1570.”
    1 punto
  22. Buonasera a tutti, interessante discussione, la storia dietro queste monete a quel che leggo lo è altrettanto. 40. 000 pezzi misti, non di un solo tipo. Saluti Alberto
    1 punto
  23. Buonasera a tutti, con quella lettera ne ho ( vado a memoria) almeno un esemplare in collezione. Se riesco a fare delle foto le posto. Saluti Alberto
    1 punto
  24. questi miei sono a 400 dp e il colore è naturale
    1 punto
  25. Può darsi e ci avevo pensato anch'io, però essendo un'insieme mi sono chiesto il perché solo lei ha perso circa 5 grammi...
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  26. Secondo me si... nonostante i rilievi bassi al diritto il busto c'è, mentre mancano alcune parti delle legende... idem per il rovescio! Questo mi piacerebbe vederlo meglio... non sono certo che non sia un falso d'epoca? Alcune differenze nelle dimensioni delle lettere in legenda mi fanno pensare ad un interessante e ben fatto falso...
    1 punto
  27. Interessante supposizione merita di essere studiata bene. Da notare la S di Siries che mi sembra cambiare forma nei coni più usurati per poi tornare snella.
    1 punto
  28. ...quoto me stesso.. per questo nuovo arrivo bibliografico. Arrivato il secondo volume trovato anche scontato..
    1 punto
  29. “Capito che, se non avesse preso qualche decisione sui razionamenti e sulle “bocche inutili”, gli avrebbe dato più problemi la fame che non le armi del nemico, il buon Bragadin, fortemente addolorato e in lacrime, diede un ordine difficile ma necessario: le bocche inutili, una volta private di armi, frumento, farina e vettovaglie varie, dovevano abbandonare la città con i rimanenti effetti personali.… In tutto, fra donne, uomini, vecchi e bambini uscirono dalla città cinquemilatrecentosessanta persone.“ https://zweilawyer.com/2016/06/06/marcantonio-bragadin-lassedio-famagosta-1571-parte-iii/ Altro che “fede inviolabile” !!
    1 punto
  30. Continuata la ricerca ...Tutti i tipi di questo obolo in bronzo citati da Vincenzo La Notte nel suo "La monetazione della Daunia" hanno toro e cavallo verso destra. Solo tra le "Varianti di dubbia esistenza" viene citato un obolo (23 c) con questa descrizione : D; toro cozzante a sinistra, R: cavallo al galoppo a sinistra. Nessun cenno ad un eventuale etnico. Per questa variante c'è una nota ( n. 191) : "riportata solo da SICILIANO, Arpi, 74. Purtroppo la mancanza di foto ne rende difficile la completa identificazione"... e qui ho veramente bisogno dell'aiuto di qualche amica/o del forum ... un grazie anticipato a chi vorrà esprimere un parere. Un cordiale saluto. PS) il volumetto "L'Apulia e le sue monete" di Pasquale Battista continua ad essere introvabile e anche su questo una richiesta di aiuto...
    1 punto
  31. Considerando che come valore sono poco più dell'argento, se non hai intenzione di venderle a breve, tieni i folder da parte e allora goditele come meglio credi! Io la penso così! 😁
    1 punto
  32. Nell’ambito del progetto di sistemazione delle varie emissioni che sono state coniate nel corso della Seconda Guerra Punica (o guerra annibalica), che corrisponde anche al momento in cui nacque il denario romano, mi sto occupando anche della monetazione coniata dai Punici in Sicilia in quel periodo. In pratica tale monetazione risulta concentrata nel periodo 213-210 a.C., tra lo sbarco dell’esercito cartaginese di Imilcone ad Eraclea Minoa con 25.000 fanti, 3.000 cavalieri numidi e 12 elefanti, inviato da Cartagine nella tarda primavera del 213 a.C. su suggerimento di Annibale in soccorso di Ippocrate, che era a capo delle forze siracusane filocartaginesi, ammontanti ad almeno 10.000 fanti e 500 cavalieri. Subito dopo lo sbarco in Sicilia, Imilcone si diresse verso Agrigento, che era retta allora da un presidio romano, che fu rapidamente annientato, così che la città passò saldamente in mano punica. Molto probabilmente fu in occasione dell’annientamento del presidio romano che fu sepolto il famoso ripostiglio di 52 aurei marziali (34 di 60 assi anonimi + 2 di 40 assi anonimi + 16 di 20 assi con spiga), rinvenuto nel 1987 nell’area del Bouleuterion, molto vicino al quartiere romano della città e quindi il 213 a.C. constituirebbe un terminus post quem per la coniazione di questi aurei (senza dimenticare che nel ripostiglio erano presenti solo i gruppi A e B degli aurei anonimi da 60 assi e mancava il gruppo C, che appare quasi sicuramente coniato in epoca di poco posteriore e presenta alcune affinità con i successivi aurei da 60 assi con simboli, molto probabilmente coniati nell’Italia meridionale). Serie con Melqart/Elefante Subito dopo avere conquistato Agrigento, Imilcone molto probabilmente fece coniare la prima serie punica, con i tipi Melqart/Elefante e la lettera punica “aleph” (forse la traslitterazione punica dell’iniziale di Agrigento). Questa serie è formata da 4 nominali, con la stessa tipologia e che si distinguono solo per i pesi e diametro: - Shekel (equivalente a un didramma di 6 scrupoli = peso teorico di 6,75 g) - Mezzo di Shekel (o dramma di 3 scrupoli = peso di 3,37 g) - Quarto di Shekel (o emidramma di 1.5 scrupoli = peso di 1,79 g) - Ottavo di Shekel (o triemiobolo di 0,75 scrupoli = peso di 0,84 g) Sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 52 esemplari di Shekel con 7 conii D/ e 6 conii R/, 106 esemplari di 1/2 Shekel con 7 conii D/ e 7 conii R/, 4 esemplari di ¼ Shekel con una sola coppia di conii e infine 2 esemplari di 1/8 Shekel con una sola coppia di conii. Shekel: NAC, 88/2015, 378 g. 7,00 ½ Shekel: Hess & Divo, 325/2013, 176 = New York Sale, 25/2011, 132 g. 3,41 ¼ Shekel: NAC, 10/1997, 196 = MuM 61/1982, 235 g. 1,37 1/8 Shekel: Sternberg, 31/1996, 687 g. 0,91 Si conoscono almeno 5 ripostigli contenenti esemplari di questa serie, 4 in Sicilia (in zone comprese tra Enna e Morgantina, anche se di ignota ubicazione più precisa) e 1 in Spagna (pubblicato dal Villaronga come rinvenuto a Tangeri in nord Africa, ma in realtà trovato in Spagna). Non si può escludere che sia stata una emissione coniata a Cartagine, come indicata da un orientamento dei conii generalmente rivolto alle ore 12 (anche se non mancano esemplari con diverso orientamento), esclusivamente per la spedizione di Imilcone. Tuttavia ritengo più verosimile che sia stato Imilcone a predisporre questa serie poco dopo la conquista di Agrigento, utilizzando maestranze cartaginesi al suo seguito. Questa emissione deve essere durata pochi mesi, verosimilmente fino alla fine 213 a.C. e inizio 212 a.C., seguita da una nuova serie a nome di Agrigento, anche al fine di soddisfare una certa autonomia della città, anche se sotto stretto controllo cartaginese. Serie con Zeus/Aquila In questa serie scompare il nominale di Shekel, ossia del didramma equivalente al quadrigato romano, che evidentemente era nel frattempo uscito dal mercato. Appare interessante constatare che i mezzi e i quarti di Shekel possono essere nettamente suddivisi in due gruppi, con incroci di conio solo all’interno di ogni gruppo. Molto probabilmente il primo gruppo è quello con aquila a sinistra e segni di controllo, mentre il secondo gruppo ha aquila a destra e ancora con segni di valore. Anche per questa serie sono ormai a buon punto sul Corpus, rintracciando 109 esemplari (+ 2 incusi) di 1/2 Shekel con 12 conii D/ e 12 conii R/, 17 esemplari di ¼ Shekel con 4 conii D/ e 6 conii R/ e infine 7 esemplari di 1/8 Shekel con due coppie di conii. ½ Shekel: I gruppo: CNG, 67/2004, 232 g. 3,15 II gruppo: Nomos, 6/2016, 99 g. 3,35 ¼ Shekel: I gruppo: NAC_25/2003, 56 g.1,70 II gruppo: CNG, 57/2001, 75 = Tkalec, 2002, 17 g. 1,68 1/8 Shekel: I gruppo: NAC, 10/1997, 97 = MuM, 61/1982, 37 g. 0,84 II gruppo: Copenhagen SNG 109 g. 0.86 Il controllo punico è rivelato dall’esistenza della lettera punica “het” fra i segni di controllo di alcuni conii del primo gruppo dei quarti di shekel. Ho notato che nel primo gruppo prevale ancora l’orientamento alle ore 12, mentre nel secondo gruppo l’orientamento diventa più casuale…. Molto indicativamente suppongo che il primo gruppo sia stato coniato nel corso del 212 a.C. e il secondo gruppo nell’anno successivo, considerando che Agrigento fu riconquistata dalle truppe romane nel 210 a.C. (anche grazie al tradimento dei Numidi guidati da Muttine). Più complessa è la sistemazione della terza serie, che è ancora in corso: Serie con Trittolemo/Cavallo Anche questa serie è composta da tre nominali ancora in argento, integrati da tre nominali in bronzo. Esiste uno studio di Walker, su un importante ripostiglio contenente molti esemplari di questa serie, trovato vicino Morgantina, con identificazione dei conii. Tuttavia ho constatato una situazione molto più complessa, con un numero nettamente maggiore di conii, per cui è importante riuscire a raccogliere un buon numero di esemplari illustrati. ½ Shekel: Ira & Larry Goldberg, 67/2012, 3088 g. 3,33 ¼ Shekel: NAC, O/2004, 1268 g. 2,16 1/8 Shekel: CNG, 91/2012, 60 g. 1,06 Unità BR (= Calciati 1): CNG, ea 130/2006, 116 g. 6,16 1/2 Unità BR (= Calciati 2): CNG, ea 327/2014, 494 g. 4.11 1/4 Unità BR (inedito): CNG, ea 327/2014, 496 g. 2,28 (un altro esemplare è in Parigi, De Luynes 3968 g. 1,65) Il primo e il terzo nominale in argento, come anche i bronzi, hanno in comune la lettera punica “het” che si ritrova anche sulla precedente serie agrigentina, mentre il quarto shekel ha inoltre le lettera punica “taw”. Queste lettere sono di incerto significato. E’ possibile che la maggior parte di queste monete sia stata coniata ancora ad Agrigento, ma ho notato che gli ultimi conii, con calo ponderale, sono molto più scadenti e forse sono stati coniati al seguito delle truppe cartaginesi. Molto probabilmente queste monetine erano destinate soprattutto ai cavalieri numidi, che imperversavano soprattutto nell’interno della Sicilia e non lontano da Morgantina… Ancora da definire la metrologia dei tre bronzi, che presentano al solito un'ampia escursione ponderale, ma i cui pesi standard dovrebbero essere rispettivamente 8, 4 e 2 grammi. Sono ovviamente graditi commenti su queste serie e in particolare se è possibile segnalarmi immagini e dati di esemplari che non sono reperibili online (in collezioni private o in cataloghi non facilmente reperibili). Le emissioni coniate da Annibale nel sud-Italia, soprattutto nel Bruttium, sono invece oggetto di separato studio di un mio collega.
    1 punto
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