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I contenuti con la più alta reputazione dal 22/04/2024 in tutte le aree

  1. Salve a tutti. Volevo segnalare la recentissima uscita del mio ultimo saggio storico-numismatico dal titolo «Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo, pubblicato in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. Si tratta di un saggio scientifico che, partendo dalla lettura di un precedente studio sull’argomento, «ha portato ad una nuova e più puntuale interpretazione della documentazione scritta e numismatica della Napoli normanna» (dall’abstract), finendo per fare – per così dire – un po’ d’ordine tra le varie conoscenze, soprattutto di ambito numismatico, di cui attualmente disponiamo e per delineare un più corretto quadro del circolante nel Ducato napoletano in un periodo piuttosto travagliato e di difficile trattazione. Ci troviamo, infatti, a cavallo tra la fine del periodo dell’indipendenza politica di Napoli e la sua contestuale annessione al resto del neonato Regno di Sicilia con Ruggero II (1130-1154). Qui il link: (3) Raffaele Iula, "«Moneta que tunc per ista civitate andaberis»: zecca ed economia monetaria a Napoli nel XII secolo", in «Archivio Storico per le Province Napoletane» CXLII (2024), pp. 7-28. | Raffaele Iula - Academia.edu Buona lettura!
    12 punti
  2. Condivido volentieri questo esemplare entrato in raccolta. Lotto 117 Asta Sima 3 19.4.2024 Collezione @ilnumismatico REGNO D’ITALIA - Vittorio Emanuele III (1900-1943) - 5 Lire 1911 Cinquantenario Roma. Gig. 71, R AG gr. 24,99 Conservazione eccezionale Grading/Stato: FDC ECCEZ
    10 punti
  3. 8 punti
  4. Buonasera, faccio fatica, ma voglio condividere con voi questo ulteriore esemplare entrato in raccolta e proveniente dall’asta Sima 3 del 19 u.s. e precisamente il Lotto 79 (Collezione “ilnumismatico” @ilnumismatico) così descritto in Catalogo con relative foto: NAPOLI Ferdinando IV di Borbone (1759-1816) Piastra da 120 Grana 1795 MIR373 AG 27,48 - Eccezionale! Metallo brillante e rilievi ottimamenti impressi. Di difficile reperibilità in questo stato conservativo. Ex Asta New York Sale XVII (USA) 9.1.2008 lotto 836. Ex PCGS MS63 n.19337609. Grading/Stato: FDC Eccez. Al riguardo, posto anche i riferimenti PCGS e asta New York citati nella descrizione. PCGS https://www.pcgs.com/cert/19337609 THE NEW YORK SALE Buona serata, Domenico
    8 punti
  5. Cari tutti, Come per gli scorsi anni, ho il piacere di condividervi l'ultima edizione del report curato da Deloitte sul mercato dell'arte e dei beni da collezione. All'interno del documento è presente anche un analisi del mercato della numismatica, realizzata dal sottoscritto, oltre ad un interessante intervista ad un collega nonché grande collezionista Sito web: Il mercato dell’arte e dei beni da collezione - Report 2024 | Deloitte Documento in pdf: report-art-finance-2024-deloitte.pdf Spero possiate trovare la lettura interessante, Matteo
    7 punti
  6. Vi ricordate la crisi delle materie prime durante e dopo la Prima Guerra Mondiale, quando il valore del metallo prezioso di una moneta superava il suo valore nominale? Io no, non ero ancora nato. 😁 Quando, durante e soprattutto dopo la Grande Guerra, le materie prime scarseggiarono e i prezzi dei metalli preziosi aumentarono, causando una carenza di spiccioli, i francobolli furono occasionalmente utilizzati come sostituti. Per garantire che il francobollo di circa 20 x 25 mm - che doveva essere nuovo, intonso - non potesse essere scambiato per un francobollo usato dopo due passaggi di mano, venivano talvolta confezionati in contenitori metallici - spesso di alluminio - o plastici e sigillati con una pellicola (tipo le foto nei medaglioni). Qui i miei che ho avuto l'occasione di prendere ad una mini-fiera, entrambi per 30 Euroni Pur non essendoci una data, i francobolli utilizzati da 5 e 10 Pfenning sono stati emessi solo nel 1921. Su quello che possiamo chiamare "retro", la pubblicità di una ditta di liquori della Bassa Sassonia, la Tebbenhoff, qui sotto in una foto dell'epoca. https://stadtstiftung-fuerstenau.de/ortsteil-settrup/ Alla prossima, Njk =================== Chi fosse interessato ad una bella carrellata di altri esemplari con delle interessanti descrizioni può fare un salto su questo sito: http://www.eryx.it/dentelli/encased.htm
    7 punti
  7. Buonasera a tutti, nuovo arrivo in scuderia Litra68. Cavallo Aragonese di Federico. D/FEDERICVS°°°REX° R/*EQVITAS°REGNI° Cavallo gradiente a dx. Sormontato da una stella, in esergo °*L*° Cavallo Mir 110/3 P/R 16b R2 Esemplare con testa piccola, capelli corti. L'ho soprannominato "hannibal" per via di quella strana mancanza di metallo zona bocca. Probabilmente è un cavallo ribattuto ma non ne sono sicuro. Posto foto mie e foto della casa d'Aste. Aspetto vostri commenti. Saluti Alberto
    7 punti
  8. Quelle che per un motivo o per l'altro non furono mai emesse/usate. Un caso interessante sono i biglietti dell'Isola dei Pini, Nuova Caledonia. L'idea fu dell'ex-capitano della marina britannica Robert Towns, che dopo la carriera da marinaio si diede al commercio e nel 1843 fu inviato in Australia come agente del mercante londinese Robert Brooks. All'epoca la Nuova Caledonia non apparteneva ancora formalmente a nessuno ma Towns era convinto che prima o poi gli inglesi avrebbero preso possesso dell'arcipelago, quindi nel 1848 pensò che se avesse creato una valuta locale dell'Isola dei Pini, dove aveva un negozio per il commercio del legno di sandalo, questa sarebbe stata ufficialmente riconosciuta dal futuro governo britannico della Nuova Caledonia. Per realizzare il suo piano contattò Henry Cooper Jervis, un pittore e incisore australiano che aveva disegnato dei francobolli, e gli affidò il compito di produrre una lastra di rame ora conservata in una biblioteca di Sydney. Da quella furono stampati un prototipo e diverse prove su carta comune, alcune esistenti ancora oggi. Robert Towns (1794-1873)
    6 punti
  9. Buonasera a tutti, Condivido anche il mio esemplare di Otto Tornesi 1816 taglio con rigatura. Differenzia da quello di @Chuck per avere il rombo dopo FERDINANDUS Riferimento : Magliocca 435/a R5
    6 punti
  10. Deve essere minuscola.. e' il "segno segreto di riconoscimento" che fu posto dal disegnatore come antifalsificazione. Vedi quante cose si imparano a frequentare le persone giuste che ti danno lezioni di filatelia per il solo fine di fare appassionare a questo hobby piu' persone possibili.
    6 punti
  11. Cari amici buonasera a tutti. Condivido volentieri 🤣 un pezzo entrato in collezione da qualche mese. Si tratta di un 20 lire Littore anno V non proprio da mercatino domenicale ovvero una Prova senza ritocco - Ghiera liscia Luppino PP137 AG (g 14,99) R4 Qualche hairline ma per il resto e’ abbastanza a posto. Grazie della Vostra attenzione e buon ponte del 25 aprile ovunque Voi siate o sarete!
    6 punti
  12. ... s'incontrano al bistrot. No, questa è un'altra storia! Stasera racconto del contenuto della busta che ho postato qualche tempo fa: Nel 1942, e di nuovo nel 1943, le allegorie fino ad allora comuni sulle banconote vessero sostituite da un pescatore in azione e da un giovane pastore per evocare - in modo meno bucolico e più realistico - tutte le attività agricole e di pesca. Inoltre, per ancorare ulteriormente queste innovazioni alla realtà, la maggioranza dei temi acquisì anche una dimensione territoriale fino ad allora insolita al rovescio. Ad esempio il pastore ai Pirenei e il pescatore alla Bretagna, attraverso paesaggi caratteristici e, soprattutto, costumi tradizionali. Alcune di queste evocazioni regionaliste sottolineavano anche i valori della famiglia e religione molto più ostentatamente dei putti usati in altre occasioni. Il 5 franchi Berger / Pastore è una banconota emessa dalla Banque de France nel 1943, creata dall'artista Clément Serveau. Questa banconota fu messa in circolazione durante l'occupazione tedesca della Francia durante il famigerato regime di Vichy. Fu un comune mezzo di pagamento, ma volle anche ricordare la storia della Francia in questo periodo, in altre parole, il ritorno al valore del lavoro e lo sviluppo delle regioni. Formato: 65 x 100 mm. - Giovane pastore dei Pirenei, con berretto, che tiene un bastone nella mano destra. Sullo sfondo un piccolo villaggio con un paesaggio montuoso. - Donna di Agen che indossa abiti tradizionali, un drappo in testa, una sciarpa che le copre le spalle, una collana con una croce e, sullo sfondo, fiori multicolori che formano una cornice. In basso a destra, accanto al valore della banconota, è scritto “Il falsario sarà punito con i lavori forzati a vita” (Parbleu ! 😁) Per oggi è tutto, si continua più avanti! Au revoir, le Njk
    5 punti
  13. Come ulteriore dettaglio riporto l'immagine del segno segreto che l'incisore Giuseppe Masini volle introdurre nella stampa di questi francobolli: come si nota le lettere riportate sui 7 valori compongono il nome dell'incisore. Il problema che si pone in questa tipologia di francobollo è la scelta, forse infelice, del colore rosaceo che ha portato a tonalità con varietà diverse, la carta filigranata non fu mai uniforme nel tempo cambiando di spessore con la distanza dei gigli Borbonici abbastanza ampia per cui, come detto da @PostOffice, non sempre è possibile rinvenire tale filigrana. Inoltre anche la disposizione della filigrana può risultare differente perché i fogli erano disposti a mano sotto il torchio in modo differente. Su alcuni pezzi non è semplice distinguere il segno segreto oppure non è sempre visibile ma molti valori di tale emissione furono falsificati per frodare la posta. Per quanto riguarda il 2 grana postato da @Federr ho alcuni dubbi sullo spessore estero dei margini e sul valore riportato in basso perché esiste un falso con la G senza puntino seguito dal 2 leggermente inclinato a sx...ma c'è bisogna di un'analisi più approfondita. Le foto rimangono foto per cui è sempre consigliabile una perizia accurata ed il mio è un parere da vecchio collezionista ed amante del Regno di Napoli. Comunque è pezzo della filatelia da avere in collezione.
    5 punti
  14. @Stilicho Forse ho scoperto l arcano, il peso non è in grammi ma in grani
    4 punti
  15. “ Domenico Trentacoste era nato a Palermo il 20 Settembre 1859 ed è morto il 18 Marzo 1933 a Firenze. Figlio di un fabbro, ma di famiglia baronale decaduta, studiò dapprima a Palermo, sotto la guida di Delisi e Costantino e, dopo un breve soggiorno a Napoli, si trasferì nel 1878 a Firenze per completare gli studi. Due anni dopo è nuovamente a Palermo per partecipare ai lavori di realizzazione di un arco di trionfo in occasione della visita del re Umberto I, per il quale realizzò una grande statua in gesso di Minerva seduta. Subito dopo si recò a Parigi dove strinse amicizia con lo scultore Lanzirotti e dove ebbe possibilità di esporre sue opere. Chiamato a Londra dal pittore Edwin Long, espose alla Academy con un vivo successo di pubblico l'opera Cecilia. Da questo momento, ormai famoso e consacrato scultore di forme leggiadre di tradizione classica ma, al tempo stesso, capaci di rivelare una non comune forza espressiva, le sue opere vennero accettate alla Prima Biennale di Venezia, all' Esposizione Internazionale di Firenze, all'Esposizione di Torino, alla III Esposizione Triennale di Brera, a Monza ed in altre mostre prestigicse fino agli ultimi anni prima della morte. Per lunghi anni fu insegnante all'Accademia di Belle Arti di Firenze e un anno prima della scomparsa fu nominato Accademico d'Italia. Nel giugno 1905 si riunì per la prima volta la Commissione permanente Tecnico Artistico Mo-netaria, istituita dal Ministero del Tesoro con il compito di vigilare sulla qualità della produzione nazionale di monete metalliche e banconote. Le scelte tipologiche monetali di quegli anni si muovevano ancora nell'ambito della tradizione iconografica tardo ottocentesca, con schemi compositivi che non lasciavano spazio alla libera creatività dell'artista. Vennero chiamati a collaborare con la Commissione artisti già famosi quali Leonardo Bistolfi, Davide Calandra, Pietro Canonica da Torino ed Egidio Boninsegna da Milano. Nel 1911 in occasione delle celebrazioni indette per festeggiare i primi 50 anni di proclamazione del Regno d'Italia, si decise di realizzare una speciale emissione commemorativa la cui progettazione fu affidata a Domenico Trentacoste e l'esecuzione dei coni all'incisore della Zecca, Luigi Giorgi. La composizione proposta ed accettata, che mostrava una Roma seduta con scettro e globo e una prosperosa Italia, risentiva fortemente del gusto liberty di quel momento e permise di inserire questa moneta del Cinquantenario tra le più belle tipologie monetarie di tutta la produzione del Regno d'Italia. Sullo sfondo è una nave (da guerra ornata di festoni e dallo scudo sabaudo nei tagli da 50 lire oro e 5 lire argento oppure una nave mercantile nei tagli da 2 lire argento e da 10 centesimi in rame) che avanza verso destra, probabile diretta allusione alle mire coloniali della giovane Nazione, mentre un aratro fiorito vuole richiamare la tradizione contadina ed agricola del Paese. Anche il modello della testa nuda del Re che caratterizza tutti i rovesci è opera del Trentacoste, incisa nei conii dallo stesso Giorgi.” https://medagliere-firenze.lamoneta.it/docs/DonoTrentacoste1933-2011.pdf
    4 punti
  16. Personalmente per crearmi un gruzzolo di ricchezza ‘dormiente’ preferisco avere le monete perché mi piace possederle e guardarmele.. vuoi mettere avere un bel Marengo di un regnante italiano piuttosto che un lingotto in un blister? Se invece voglio fare una speculazione sull’andamento del metallo, impiegare temporaneamente liquidità, molto più redditizio ed efficiente farlo con ETC.
    4 punti
  17. Stamattina, pescata in ciotola da 1 euro per tre monete:
    4 punti
  18. Oro, BTP, ETC... Ok, ma nulla batte l'investimento in... MIR 😁 (Sembra ironico ma non troppo se si pensa alle quotazioni pazzesche che alcuni volumi hanno raggiunto 😅)
    4 punti
  19. Ulteriore esemplare di recente acquisizione. Lotto 263 Asta Ranieri 17 24.04.2024 così descritto in Catalogo: VENEZIA Nicolò Tron Doge LXVIII, 1471-1474. Lira da 20 soldi di II tipo detta “Lira Tron” o “Trono”, con ramo d’edera. Ag gr. 6,11 Dr. (Foglia d'edera)▾NICOLAVS - (ramo con foglie d'edera) - ▾TRONVS▾DVX. Busto con corno ducale a s. Rv.◂SANCTVS▾ - ▾MARCVS◂. Leone in soldo entro corona. CNI 28; Paolucci 2. Rara varietà. Grading/Stato: Bel BB Note Provenienza: Ex Astarte S. A. Asta XIII del 13 settembre 2003, lotto 1308. Opera dell’orafo e incisore Antonello di Pietro , detto Antonello della Moneta che creò la prima lira italiana, su iniziativa del 68esimo Doge di Venezia Niccolò Tron. Un doge che rimase in carica due soli anni, dal 1471 al 1473 ma che ha lasciato il segno. D’argento, del diametro di 28 millimetri ed equivalente a 240 denari veneziani, fu una grande innovazione verso un percorso di adeguamento dei sistemi monetari in un’Italia divisa in tanti Stati e domini, ciascuno con una propria moneta corrente. Dapprima fu utilizzata solo come pura unità di conto in preventivi e bilanci ma presto il Consiglio dei Dieci decise di farla diventare una moneta a tutti gli effetti con corso legale. Successivamente ebbe una larga diffusione diventando di fatto una sorta di anticipazione dell’euro, circolando anche negli scali commerciali fino in oriente.
    4 punti
  20. @Sabrina142 questo potrebbe essere l'incipit del nuovo libro....... “Papi, come mai stai guardando con la tua lente e con gli occhiali quella monetina piccola, brutta brutta? “È una moneta da due centesimi di Vittorio Emanuele II del 1862... “Ma tu collezioni solo monete russe... Carlotta, ma che tutti chiamano Totta, ha appena compiuto 17 anni e non capisce perché il suo papà tiene chiusa in una scatola foderata di velluto blu quella vecchia monetina consumata dal tempo... “Papi, fra l'altro non mi hai mai detto perché collezioni monete russe! “Hai ragione, Totta. Adesso ti racconto. Tutto nasce a Torino una mattina di dicembre di alcuni anni fa. Mancano due giorni a Natale. In piazza santa Rita, a pochi passi dal Santuario, hanno tirato su da qualche settimana delle casette di legno. Gente con pacchi e pacchetti si ferma a guardarle. I venditori di cibarie hanno piazzato sui banconi piattini colorati con gli assaggi di formaggio, di salame cotto, di pezzetti di pane casereccio con il lardo di Arnad. Ma c'è una casetta diversa dalle altre. Due suorine di un convento bielorusso vendono prodotti dell'artigianato locale. Giovanissime, bellissime. Una mamma con una piccina si avvicina. La piccola, cappottino rosso, bionda, occhi azzurri, guarda incantata la meraviglia di quei colori. Indica alla mamma una bambolina russa da appendere all'albero. Che bella, la bambolina! Ha una abito tutto azzurro e sembra Cenerentola al ballo del principe. Una delle due sorelle incarta il pacchettino. La bambina guarda le matrioske, la suora guarda la bambina. Sorride appena, la suora. Sorride e abbassa gli occhi. Mi avvicino. ' Sorella, avete monete, medaglie? 'No, mi dispiace... Faccio per andarmene, ma la suora mi ferma: 'No, aspetta, prego, aspetta... Dal borsone appare un borsellino. Estrae una moneta. No, anzi, un gettone. È un gettone della metro di San Pietroburgo. 'Grazie sorella, quanto ti devo? 'Niente, niente...regalo... Apro il portafoglio. 'Va bene, allora accetta un'offerta per il tuo monastero... 'Sì, grazie, tanto... 'Sorella, posso chiederti come ti chiami? “Come si chiamava, papi? “Si chiamava Oksana... “Era bellissima? “Sì, ma non era solo questo. Io la ricordo soffusa d'un alone di bontà e di spiritualità che solo gli spiriti sovrani sanno effondere al loro apparire. “Vuoi dire che era un angelo? “Sì, credo di poter dire così. A volte agli umani è dato di conoscere la bellezza di un'anima... “Papi, vicino al paese di quella suora oggi c'è la guerra. Ci sono la violenza, il male e tutto questo è inaccettabile. “Non sono d'accordo, Totta. Io posso accettare il male, perché il bene e il male sono abbracciati, come avvinghiati in ogni essere umano come la vita e la morte. Il bene, il male sono cose dei viventi. Ma quello che non riesco ad accettare è il dolore, lo strazio di una madre che riceve la notizia della morte del figlio, caduto al fronte per una bndiera rossa o per una gialla e azzurra. Il dolore, quello sì è disumano. Ma torniamo ai due centesimi del re galantuomo, come si diceva allora. Dunque, siamo nel 1862. Il ducato di Modena non esiste più, Francesco V è in esilio. Il bisnonno di tuo nonno è stato capitano delle sue guardie e adesso a 47 anni si è ritirato nella sua casa di Castelnuovo Rangone. Il suo primogenito ha otto anni e ha raccolto una monetina caduta chissà come sul pavimento del salotto. È bella, nuova, luccicante. Non ci puoi comprare niente, con due centesimi, forse mezz'etto di pane, forse un dolcetto in panetteria. Ma quella moneta è troppo bella. Il piccolo Domenico va dalla mamma. Ci sarà una scatolina dove conservarla? Sì, c'è, una scatoletta di legno scuro. Sarebbe bello metterci il ritaglio di un velluto, magari blu. Sì, la mamma ha trovato anche quello. “Papi, è vero che il...come si dice...mio quadrisavolo era cavaliere? “Sì Totta era cavaliere di nobiltà ereditaria, titolo conferitogli dal duca di Modena. “E come mai era stato fatto nobile? “É una storia un po' curiosa, a Castelnuovo la chiamavano la nobiltà della scorreggia. “Ma papi! “Sì, ascolta. Il tuo antenato, come capitano delle guardie, era sempre vicino al duca durante gli eventi di corte. Un giorno, durante un pranzo di gala in onere del nuovo ambasciatore di Polonia, il duca molla una scorreggia. Grande imbarazzo dei presenti, ma il suo capitano si inchina verso il duca e a voce alta dice: 'Mi perdoni, altezza! ”Papi, Antonio si era preso la colpa! “Certo, per questo il duca lo fece nobile! Ma torniamo alla monetina, adagiata sul velluto di una scatolina di legno....(continua)
    4 punti
  21. Le banconote francesi di un secolo fa sono molto raffinate, scene complesse e tetta.gli accurati.
    4 punti
  22. Salve. Come già anticipato, condivido le mie monete della Repubblica napoletana 1648. Se non mi sbaglio, senza essermelo prefissato, ho completato questa sezione. Correggetemi se non è così. Si tratta di un tornese, di un grano ( al dritto, per errore, l'ho pubblicato rovesciato ),di due pubbliche ( una con il leoncino e l'altra con la mezza luna ), di un 15 grana GAC/S e di un 15 grana GAC/M. Rilevo che, su questi esemplari della Repubblica napoletana, tolti gli interventi di Domenico e miei ( siamo i due che li abbiamo condivisi! ), non ne risultano altri. Interesse, quindi, pari allo zero o giù di lì. E' la prova che le monete sono lo specchio della società attuale: la bellezza e la perfezione su tutto, anche sulla storia e sulle testimonianze del nostro passato. Con la conseguenza che, oggi come oggi, sbucano fuori FDC come funghi. D'altra parte, si vende a fatica senza la targhetta "fior di conio". Preciso che le mie riflessioni sono a carattere generale e che non vogliono riferirsi a nessuna situazione particolare. Tanto per capirci, le monete di Fabrizio passate all'asta Sisma costituiscono un capitolo a parte ed io stesso ne ho acquistate due. Molto interessanti. Saluti.
    4 punti
  23. A volte mi dispiace scrivere tutto quello che penso e disilludere non mi fa piacere, ma se si parla di valore bisogna spiegare. Di questi francobolli sono in giro una quantità impressionante di falsi, perché furono prodotti come tappabuchi per gli album di chi non poteva permettersi un originale e al giorno d'oggi se ne trovano ancora molti. Il francobollo usato e' quotato oggi sui 130€, ovviamente questa e' la quotazione per degli esemplari perfetti. Mi duole dirti che il tuo francobollo ha molti difetti, ma il difetto maggiore è l'annullo. Infatti l' annullo a punti come nel tuo esemplare non e' normale in quanto usato nel Regno d'Italia, per lo Stato Pontificio mi sarei aspettato un annullo circolare o un annullo con griglia pontificia a losanghe. Ora non voglio dire che il tuo esemplare sia un falso e non pretendo di fare una perizia a schermo che e' aldilà delle mie competenze e conoscenze, ma il tuo esemplare è al quanto strano. Primo non e' appetibile gia' da come e' tagliato, questo gia' lo porta a valere molto poco, questi esemplari gia' di poco valore vennero spesso sacrificati dai falsari tentando di creare plus valore, purtroppo anche per fare il falsario bisogna avere un minimo di cultura filatelica che non sempre questi personaggi possiedono. Generalmente la "furbizia" non è mai sinonimo di intelligenza.
    4 punti
  24. Buonasera a tutti e buona Domenica, posto foto fatte da me del grano 1648, riporto i dati ponderali. Peso 8,66 grammi Diametro 28,5 mm da ore 9 a ore 3 27,5 mm da ore 6 a ore 12. Saluti Alberto
    3 punti
  25. 3 punti
  26. Riporto la "Briciola" comparsa sul Gazzettino di Quelli del Cordusio #5 del giugno 2019 a proposito del 50 Lire "Cinquantenario":
    3 punti
  27. Indipendentemente dal tipo di lavaggio io consiglio vivamente di asciugare la moneta con carta assorbente tamponando e poi passare con il phon con aria tiepida/calda.. Non credo proprio che lasciare la moneta bagnata sia una buona idea,poi è ovvio che ognuno fa come meglio crede...
    3 punti
  28. Se il lingotto è bistrato , certificato e con numero si serie è verificabile anch' esso allo stesso modo e vendibile alla stessa maniera delle monete da investimento
    3 punti
  29. Salve a tutti! Condivido con voi questo 1/4 di euro appena comprato come souvenir di un viaggio a Parigi alla Monnaies de Paris. Non colleziono queste monete, solitamente mi occupo di tutt'altra monetazione ma questa l'ho trovata gradevole. Spero vi piaccia!
    3 punti
  30. Salve, vi segnalo che nell'ambito del suddetto corso, il prossimo giovedì 9 maggio a partire dalle ore 14,30 la Professoressa Lucia Travaini terrà un seminario sugli usi "non economici" e/o devozionali delle monete, come da locandina allegata. Inoltre, nei giorni del 2 maggio (14,30-16,00) e 3 maggio (12,30-14,00) si terranno le esercitazioni di: a) lettura e schedatura di vari tipi di documenti medievali e di prima età moderna che menzionano o trattano di monete; b) schedatura scientifica di monete bassomedievali e di età moderna, con illustrazione delle tecniche di coniazione di età moderna (visto che quelle medievali le abbiamo già affrontate). Al fine di preparare il numero di materiali necessari per gli eventuali partecipanti, si prega di confermare la propria presenza scrivendo a [email protected]. Infatti ricordo che sia il seminario del 9 maggio, che le eserctazioni del 2 e 3 maggio sono aperti a tutti/e gli interessati/le interessate, come ovviamente come il resto delle lezioni (il corso si concludera il 17 maggio p.v.) In attesa di vedervi in questa o nelle prossime occasioni, un caro saluto MB
    3 punti
  31. In perfetta tariffa per l'interno affrancata con 30c "rispetto religioso", decennale della marcia su Roma emesso nel 1932. (Francobollo in tema con la cartolina). L' annullo di partenza del 24.12.32 è un meccanico doppio cerchio con targhetta pubblicitaria "MOSTRA RIVOLUZIONE FASCISTA ROMA Riduzioni ferrov. 70%" Qui si vede meglio.... Annullo di arrivo di Sava, frazionario cerchio grande con lunette vuote del 26.12.32. Bella. Entrambi gli annulli nitidi, il francobollo è quotato. La cartolina e' DELIZIOSA in tutti i sensi, lo scritto dovrebbe insegnare qualcosa, ....""Al mio caro nonno tanti affettuosi auguri e baci "", quando c'era il rispetto per gli anziani e le persone sapevano scrivere sentimenti e concetti. Oggi sento parole come boomers.. 🤔 e non sanno neanche cosa voglia dire veramente. 🧐
    3 punti
  32. Ho il piacere di condividere questo mio ultimo piccolo successo collezionistico… o piccolo miracolo, dal momento che non credevo ci sarei mai riuscito. Al tempo stesso aggiorno l’atlante degli esemplari noti di RIC 84: tre, tutti coniati col medesimo conio di dritto.
    3 punti
  33. Buon giorno a tutti, dopo un po' di mesi di assenza dal forum rieccomi con un bell'antoninano (a parer mio, poi sarete voi a giudicare) di Filippo I. FILIPPO I L'ARABO, 244-249 d.C., ANTONINIANO, Emissione: 246 d.C., Zecca di Roma, Rif. bibl. R.I.C., 3; Cohen, 124; Metallo: AR, gr. 3,90, (MR10979), Diam.: mm. 22,75, SPL Che ne pensate? ringrazio sempre della vostra disponibilità.
    3 punti
  34. Aggiungiamo anche che la lira tron fece da apripista nel coniare una moneta dal valore di una lira, fino ad allora soltanto moneta di conto. Dopo poco tempo anche Milano conierà la sua lira: lira o testone di Galeazzo Maria Sforza nel 1474.
    3 punti
  35. Penso che qui tutti sappiano perchè le monete sono zigrinate, ad ogni modo segnalo questo interessante articoletto de Il Post: https://www.ilpost.it/2024/04/23/monete-zigrinate-oro/?utm_medium=social&utm_source=facebook&utm_campaign=lancio
    3 punti
  36. Buongiorno, Iniziamo la giornata con un Carlino coniato sotto Filippo II a Napoli del tipo "FIDEI DEFENSOR". Nella moltitudine di varianti, anche rarissime (vedasi il DEFENSOR FIDEI), registrate per questa tipologia è apparso recentemente sul web questo esemplare datato 1592 con sigla MAL/CI. Moneta mai apparsa in bibliografia sia per la data presente, sia soprattutto per la presenza delle sigle riportate, pertanto questo carlino ha una rarità massima. Di seguito posto le foto scaricate dal web.
    3 punti
  37. Vi va un cubano? o preferite una cubana?
    3 punti
  38. Sempre dalla Grecia: ed un viaggio anche in Scozia:
    3 punti
  39. In Ungheria nel 1919 era prevista l'emissione di questa banconota da 1000 korona ...chissà perché il progetto non ha avuto esito positivo spero non sia per qualche figura troppo allegorica🤔
    3 punti
  40. 3 punti
  41. A suo tempo l'ho inserita nel museo degli orrori, deve essere li da qualche parte... o nei sotterranei Un angelo 🧚‍♀️ venuto dalle isole Azzorre (possedimento del Portogallo) Senza alcun dubbio è una banconota meravigliosa. E un angelo dal Portogallo
    3 punti
  42. pensavo di avere fatto foto accettabili, ma la luce non aiuta... mix grani 1648, qualche conio rozzo, qualche falso d'epoca... e quello centrale senza sigle mix pubbliche coppia di tornesi e i due san Gennaro GAC/M e GAC/S
    3 punti
  43. Nuovo link: ______________________________________________________________________________________________________________________ Ecco una poco nota quanto interessante testimonianza della guerra fredda : i biglietti "nucleari" di Japtan Island. E' una delle isole dell'atollo di Eniwetok, nelle Mashall, area utilizzata per test atomici dal 1947 al 1962 (*). L'isola di Japtan serviva come luogo di "riposo e recupero" con un bar vicino a una spiaggia. Furono stampati a bordo della AGC-12 USS Estes (una nave-posto di comando per operazioni anfibie) nel 1952 e usati per il commercio coi nativi, che li accettavano in cambio di prodotti disponibili in loco. Erano emessi (se così possiamo dire) dal presidente del "consiglio di ricreazione". Il retro riproduceva un innesco di bomba atomica con due particelle che si scontrano all'interno del detonatore. (*) Fra l'altro il 1º novembre 1952 qui venne provata Ivy Mike, la prima bomba all'idrorgeno. L'esplosione sviluppò un rendimento di 10,4 megaton e fu abbastanza potente da polverizzare l'isola di Elugelab, su cui la bomba era piazzata. USS Estes
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  44. Ciao 😉 Molto particolari. Io ho quello italiano Pirelli con Vittorio Emanuele lll. Addirittura sulle schede Pitotto, si evince che vi sono anche delle varianti. Sono stati usati da diversi paesi. Sono oggetti molto caratteristici e culturalmente ricchi di storia perchè come hai ben esposto, raccontano di carenze di metalli,guerra ed emergenza. Riccardo
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  45. Beh per me questa risulta facile...50 lire moneta patriottica Venezia: in collezione
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  46. Buonasera a tutti!! Provo a dire la mia... 😁 Nel 1720 esistevano almeno 3 tipi di Ducato nella Repubblica di Venezia, Corrente, Effettivo e Da Banco. Il primo era una moneta di conto, utilizzata nella contabilità ed il suo valore era di 6 Lire e 4 Soldi, 6,2 Lire in notazione decimale. Il secondo era una moneta effettiva, d'argento, del valore di 8 Lire Venete. Il terzo era una moneta di conto, utilizzata dal Banco Giro per la redazione della contabilità ed il suo valore era, credo, di 9 Lire e 6 Soldi. Trattandosi di un contratto di lavoro dovrebbe trattarsi di Ducati Correnti, ma se anche fossero effettivi pasta sostituire 6,2 con 8 nei calcoli. 25 Ducati Correnti fanno 155 Lire Venete, o 3100 Soldi. In rete ho recuperato una pubblicazione di Andrea Zannini intitolata " L'economia Veneta nel Seicento ", li leggo che tra il 1710 ed 1714 lo stipendio di un manovale era di 44 Soldi al giorno. Utilizzando questo importo ricavo che lo stipendio mensile dell'ingegnere corrispondeva allo stipendio di 70 giornate lavorative di un manovale, un pò più del doppio.
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  47. Esubero di materiale.
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  48. @lucius LX Ho trovato molto interessante la tua osservazione circa ARAB ADQVIS, cosa su cui non avevo riflettuto e che trovo aderente con la realtà dei fatti storici. Quanto all'animale, sono andato a vedere il RIC. Parla di "camel or ostrich". Quanto a "camel", probabilmente indica "cammello" in senso generico; mi sembra che in inglese la parola possa indicare tutti e due gli animali. Di per sé, infatti, se non erro, quello con una gobba sarebbe il dromedario. Quanto a "ostrich"....ho scoperto essere un "falso amico": e' lo struzzo. Quanto a me....su alcune monete mi sembra vedere di più un velociraptor 😁 Ciao. Stilicho
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  49. L’interessante discussione proposta da @Pxacaesar mi ha indotto ad acquistare il denario che condivido (FIG 1). Il grado di conservazione (MB del venditore) comporta diverse parti non più visibili per consunzione, ma mi permette comunque di aderire a questo interessante suggerimento collezionistico. Denario, gr. 3.07, mm. 1.9 , asse conio 6, conservazione MB, emissione 106-111 d.C., tipo RIC II142. D (IMP TR)AIANO AVG GER DA(C P M TR P) Busto di Traiano laureato, a dx. R COS V PP SPQR O(PTIMO PRI)N(C) Arabia stante verso sx, la mano dx impugna un ramo, nel braccio sx un fascio di canne, preceduta da piccolo dromedario in secondo piano. Riguardo la datazione, come già indicato nel post, il COS V la colloca tra il 103 e il 111; datando l’annessione della regione nabatea al 106 immagino sia plausibile un’emissione tra il 106 e il 111 (per il sesterzio nella discussione viene suggerita una datazione al 106-107). Il venditore propone il 110. Riguardo gli attributi dell’Arabia in alcuni casi trovo una descrizione generica, in altri invece identificazioni molto più specifiche (non so se in base all’aspetto degli elementi figurati o magari da altre informazioni, iconografiche o letterarie). Qualche esempio: “holding branch and bundle of canes” = un ramo e un fascio di canne / “holding myrrh branch and calamus stems” = un ramo di mirra e steli di calamo (il calamo è una pianta acquatica aromatica) / “holding branch of franckincense and carryng a bundle of cinnamon sticks” = un ramo di incenso e un fascio di bastoncini di cannella. Il termine franckincense si riferirebbe alla resina, detta anche olbano, dell’albero di Boswellia, che cresce nella penisola arabica, dove crescono peraltro anche la cannella e la mirra. Non sono in grado di valutare la plausibilità di tali specifiche descrizioni (l’unica osservazione che potrei azzardare è una certa somiglianza delle foglie della mirra con quelle del ramo di alcune monete). Nel denario è assente la dicitura in esergo ARAB ADQ. Il fatto che si definisca l’Arabia adquisita e non capta, e il fatto che Traiano non assunse il titolo di Arabico indicherebbe che non si trattò propriamente di una conquista combattuta. Traiano era del resto impegnato sul fronte dacico quando il governatore di Siria, Aulo Cornelio Palma Frontoniano, procedette all’annessione nel 106. Fu la morte di re Rabbell II Soter a fornire l’occasione di trasformare il regno cliente nabateo in provincia, occupando, secondo una possibile ricostruzione, Petra con la III legione dall'Egitto e Bostra con la VI legione dalla Siria. Allego una moneta di Rabbel II (FIG II) e una mappa dell’Arabia Petraea (FIG 3), nella quale ho inserito anche un’immagine di edifici di epoca romana di Bostra, che fu forse la capitale della regione sotto Traiano, nonchè l’indicazione della via Traiana Nova, che collegava Aelana sul Mar Rosso alla fortezza legionaria di Bostra, per 267 miglia romane. A presto, Lucius Lx
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  50. C'è anche il rovescio. A me insegnarono che la parte più esposta erano i 3 giglietti sulla palla superiore all'interno dello scudo.
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