Premesso che ciascuno è libero di spendere i suoi soldi come meglio crede (e anche di buttarli via se proprio lo desidera), personalmente ritengo che la Zecca italiana soffra di bulimia da coniazione. Ormai da molti anni vengono prodotte troppe monete, di qualità talvolta non eccelsa, non destinate alla effettiva circolazione.
Dal punto di vista strettamente numismatico tutte queste coniazioni non hanno molto senso.
Se parliamo degli aspetti finanziari, temo che chi pensa di acquistare qualcosa che sia destinato ad aumentare di valore nel tempo rimarrà profondamente deluso. Basta vedere cosa è successo con gli argenti in lire emessi solo per i collezionisti alla fine del secolo scorso. Dopo tanti anni il valore reale corrisponde sostanzialmente a quello del contenuto d'argento.
Malgrado tutto, le nuove coniazioni si susseguono senza tregua. Evidentemente il mercato c'è, anche se l'idea di mettere queste monete nella mia collezione non mi attrae. Sono oggetti più simili a medaglie che hanno perso il loro originale motivo d'esistere.