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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/10/25 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, Riprovo di nuovo a proporvi questa moneta, per capirne un pò di piú nel generale, senza cadere in errore con asserzioni errate e non fondate. Posterò le altre in discussioni diverse per non creare confusione. Capisco che sicuramente le foto possono risultare fuorvianti, soprattutto se fatte con luce artificiale. Queste sono scattate con luce artificiale calda, e rendono la moneta un pò troppo scura rispetto alla realtà. Questa invece é scattata con luce fredda (non ne ho del rovescio, ma le due facce presentano patine simili). Pensavo fosse lavata perché ho letto moltissime volte che l'argento si scurisce molto nel tempo. Se non fosse mai lavata, ho pensato, sarebbe completamente nera, ma evidentemente non é sempre cosí. Qualche ondulatura al bordo é causata dagli incusi che sforano oltre lo spessore del C/. Potreste gentilmente aiutarmi a individuare il grado di conservazione? Sempre disponibile per nuove foto e per fornire informazioni utili alla valutazione. Grazie Saluti... Ronak
    2 punti
  2. salve a tutti, vorrei sapere il valore più o meno di questi due biglietti di stato, grazie!
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  3. Non c'è chi se le compra, sono solo dei balordi che mettono prezzi assurdi ed a casaccio, purtroppo si può fare. Solo 500 euro? pochini... Così vale pure per il 10 lire. Una vendita seria per quelle condizioni? questa: Qualora fosse stata in eccellente stato poteva raggiungere i 5/8 euro, che comunque reputo pure tanti. Conservale Per i francobolli vai in questa sezione e poni tranquillamente le tue domande Filatelia e Storia Postale - Lamoneta.it - Numismatica, monete, collezionismo ps: ho trovato una vendita molto conveniente, solo 16.000 euro per 4 esemplari!! meglio di una sola per 10.000 euro non ti pare? E con la consegna gratuita! un affarone!
    1 punto
  4. Nessuna imprecisione, e' una C con i caratteri dell' epoca. Si in teoria si potrebbe, ma non e' sempre certo che l' emissione del Francobollo coincida con l' emissione della cartolina postale, nel nostro caso il Francobollo fu emesso per la prima volta nel 1883,... .....la cartolina fu emessa nel 1901 per L'inaugurazione del Commonwealth d'Australia che avvenne il 1° gennaio 1901 a Sydney, segnando la nascita della nazione australiana come Dominion federale sotto l'Impero Britannico. L' illustrazione include i ritratti a medaglione della Regina Vittoria (in alto), del Duca di Cornovaglia e York (futuro Re Giorgio V, a sinistra) e di Lord Hopetoun (primo Governatore Generale dell'Australia, a destra). Al centro negli scudi i simboli dei sei stati australiani. La cartolina è conosciuta con l'identificativo filatelico HG:23 e fu prodotta in diversi colori...
    1 punto
  5. Buongiorno, nel realizzare uno studio sull’evoluzione delle monete a partire dall’Aes Rude, fino al denario, mi sono imbattuto nel controverso ‘Aureo del giuramento’ da XXX: (Da Numismatica Ars Classica 83) Nel cercare maggiori informazioni, sono riuscito sì a trovare il suo peso (4.48g), ma da nessuna parte era riportato il diametro, se non qui: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/28 Il diametro qui riportato è di 11mm, ma la cosa non mi convinceva troppo, dato il peso ed il livello di dettagli. Essendo noti solo 4 esemplari (Il NAC, uno al British Museum, uno alla Biblioteca Apostolica Vaticana, ed uno al Museo Nazionale Romano), le informazioni erano alquanto scarse, e nessuna delle fonti online riportava il diametro. Dato che la moneta pare abbia la stessa composizione di RRC 44/2, RRC 44/3 ed RRC 44/4, (che vi mostro) ho deciso di fare un’analisi di regressione. Andando sul CRRO (Coins of the Roman Republic Online qualora qualcuno ancora non lo conoscesse), nelle pagine di queste tre monete, a fondo pagina vi è la possibilità di avere una media di peso e diametro di quel tipo specifico, basato su tutti gli esemplari in database. Una volta ottenuti, immaginando che il peso fosse linearmente proporzionale alla superficie, ho dimezzato il diametro, l’ho elevato al quadrato, e trascurando il pi greco (che apporterebbe una semplice traslazione), ho ottenuto i miei 3 punti: (49.14, 3.86) (43.56, 2.24) (31.47, 1.23) Da lì, la retta di best fit è la seguente: y = 0.13834x - 3.28261 Applicando il peso di 4.48g otteniamo un valore di 56.1. Calcolando la radice quadrata e raddoppiando il raggio, otteniamo un valore del diametro pari a 14,9799mm o semplicemente 14,98mm. Ad arrivare in mio aiuto, inaspettatamente, è stato un utente di un forum in lingua inglese, che casualmente possedeva un catalogo della Haeberlin Collection venduta da Cahn-Hess nel 1933, nel quale è presente uno dei 4 esemplari. Anche lì il diametro non era riportato, ma erano presenti le tavole a grandezza naturale, e misurando la moneta ha detto che era “marginally less than 15mm”, ossia ‘giusto un filo meno di 15mm, corroborando l’ipotesi. Infine, come ultima conferma, su questo sito sono riportati 3 esemplari su 4, e l’unico mancante è quello del Museo Nazionale Romano. L’utente aveva una foto proprio di quell’esemplare, accanto a quello che forse è uno statere da 20mm (RRC 28/1), o un mezzo statere da 15mm (RRC 28/2): Questo sembra definitivamente confermare l’ipotesi, quindi chiederei cortesemente a @legionario di correggere il dato presente qui: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/28 Grazie a tutti per l’attenzione!
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  6. Mentre gli USA sono dei competitor naturali dell'UE a livello economico, la Russia non lo è perché è essenzialmente un Paese che esporta materie prime (con qualche eccellenza industriale relativa allo stadio ed armamenti). Inoltre la popolazione russa è di soli 150/130 milioni con un territorio immenso e ricchissimo di ogni materia prima (gas, petrolio, oro, diamanti, platino, titanio, terre rare...), e la densità è di appena 9 abitanti per km2, quindi hanno realmente necessità di espandersi e di invadere l'Europa ? Ma poi l'economia europea e quella russa erano interdipendenti e sincronizzate: loro ci fornivano materie prime a bassissimo costo ed in cambio noi gli vendevamo prodotti finiti e servizi. Forse questo poteva disturbare qualcuno ? Ma fortunatamente adesso gli Europei pagano le materie prime 3/4 volte in più, inquinando 3/4 volte di più, e assoggettandosi di nuovo a qualcuno, che ci chiama apertamente parassiti/scrocconi (non che i precedenti non lo avessero mai detto, v. quel sant'uomo vincitore del Nobel per la pace di Obama) e vorrebbe magari pure eliminarci perché concorrenti... Il tutto condito con una costante e martellante propaganda che dice ora siamo finalmente liberi e più indipendenti... Osserviamo qualche dato preoccupante che non viene molto sbandierato: Sempre più europei spengono i riscaldamenti: nel 2023 un problema per altri 7 milioni Eurostat: casa insufficientemente calda per 47,5 milioni di europei (+1,3% rispetto al 2022). Il caro bollette un problema anche per 5,6 milioni di italiani, e un dilemma nuovo per mezzo milione rispetto a un anno prima Bruxelles – Il freddo punge, la guerra russo-ucraina con le sue implicazioni energetiche e il caro bollette fanno il resto. Risultato: gli europei vivono sempre di più senza riscaldamenti. Nel 2023, rileva Eurostat nei dati freschi di pubblicazione, il 10,6 per cento della popolazione dell’Unione europea non è stata in grado di mantenere la propria casa adeguatamente calda. Rispetto al 2022 questa quota è aumentata di 1,3 punti percentuali. In numeri assoluti tutto questo si traduce in circa sei milioni in più di persone – da 41,4 milioni a 47,5 milioni – costrette a mettere un maglione in più indosso per il non poter accendere i termosifoni. In questo quadro non fa eccezione l’Italia. Nel 2023 sono stati oltre 5,6 milioni gli italiani incapaci di mantenere la propria casa adeguatamente calda. Si tratta di circa mezzo milione di uomini e donne in più a combattere con il freddo rispetto al 2022. Il tasso di quanti fanno fatica a riscaldare la propria abitazione è aumentato dall’8,8 per cento al 9,5 per cento. Salta agli occhi il dato della Spagna, economia dell’eurozona a cui il governo italiano guarda con preoccupazione in termini di performance. Il Paese che insidia l’Italia nella classifica delle principale economie europee vede un quinto della propria popolazione alle prese con problemi di riscaldamento e l’impossibilità di potersene permettere uno adeguato. Oltre dieci milioni di spagnoli, pari al 20,8 per cento della popolazione nazionale, nel 2023 ha vissuto in case fredde o non calde a sufficienza. https://www.eunews.it/2025/01/23/riscaldamenti-2023-problema-7-milioni/
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  7. Il Gazzettino viene distribuito in alcune occasioni di ritrovo (Milano Numismatica, Veronafil ed altre manifestazioni simili): essendo una rivista senza fini di lucro non può essere né venduta né comprata, ma può essere recuperata gratuitamente su Academia.edu fino al penultimo numero pubblicato. L'ultimo in ordine di pubblicazione viene reso pubblico, sempre su Academia.edu, dopo sei mesi dalla presentazione del cartaceo. Nel frattempo, il futuro Gazzettino #13 riporta già cinque articoli ed una Briciola:
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  8. Precisazione storica. In origine la Blue Starry era la bandiera del Consiglio d'Europa (organizzazione internazionale che non ha nulla a che fare con l'UE) ed era stata pensata per rappresentare i 15 componenti originari di quella. Una delle stelle però rappresentava il Saarland, territorio tedesco con governo autonomo momentaneamente amministrato dalla Francia, quindi i tedeschi erano contrari perchè quella configurazione suggeriva la presenza di un'entità politicamente indipendente. Il compromesso fra chi riteneva che si dovesse scendere a 14, cosa non ben vista dal Saarland stesso, o il 13, che notoriamente in molti Stati porta sfiga, fu trovato a 12 che formalmente rappresentano l'unità.
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  9. Tanto per metterla in battuta, nessuno si offenda, tutto questo mi ha piacevolmente riportato agli anni della fanciullezza, nei quali ci si metteva ogni tanto ad osservare le nuvole, cercando di dare ad ognuna una forma conosciuta.
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  10. A completamento di quanto scritto oggi, inserisco immagine da cui si osserva inequivocabilmente essere del '36 la mia moneta. Saluti
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  11. Non dirlo a me, io non l'avrei fatta scoppiare e sicuramente non avrei ostacolato i vari sforzi per la pace dal 2014. Ma sappiamo perché la Crimea è stata annessa alla Russia ? Si certamente perché vive una comunità russa del 90% circa, ma perché c'è il più grande porto militare di età sovietica (Sebastopoli) anche per i sommergibili nucleari. Dopo la dissoluzione dell'URSS, la Russia e l'Ucraina hanno firmato degli accordi per concedere ai Russi l'uso del porto e basi annesse. Poi ci sarebbe stato un rinnovo del contratto. Gli Americani hanno corteggiato (corrotto) la dirigenza ucraina affinché non rinnovasse il contratto per l'uso del porto e poi hanno addirittura fatto un colpo di stato arancione facendo fuggire il presidente ucraino Januchovic (spero di averlo scritto bene). Quindi i Russi si sono presi la Crimea! Quando qualcuno vuole fare il furbo, queste sono le conseguenze, ma purtroppo nessuno di quelli che hanno orchestrato il tutto hanno i loro figli nei sacchi neri...a differenza della povera gente!
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  12. Metterei sul podio a parimerito la lira 1863 e il centesimo Milano
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  14. Secondo me le foto non sono ancora adeguate. Si intravede una bella moneta, secondo me superiore al BB, potenzialmente in zona SPL, ma servono foto migliori. La perlinatura della corona e le rosette del collare sembrano (con beneficio del dubbio fotografico) molto ben conservate e il dritto ha ottimi fondi e rilievi privi di segni evidenti. Servirebbero foto che permettano di percepire lo stato del metallo. Saluti
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  15. Mi permetto di entrare nella discussione in quanto, catalogando recentemente un esemplare NATOLEONE, non ho riportato la notizia circa la menzione nei Memoriali in quanto nemmeno io sono riuscito a verificarla. Crippa con la sua annotazione riprende quanto detto nel CNI; il Corpus Nummorum Italicorum a sua volta riprende quanto detto nell'opera "Le monete di Milano" dei fratelli Gnecchi del 1884. La nota degli Gnecchi è tutto tranne che accurata, riportando l'ipotesi di un ordine diretto di Pietro Verri (deceduto nel 1797!!!!!) al Manfredini. Ecco la foto della annotazione così come presente nell'opera originale degli Gnecchi:
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  16. Buongiorno a tutti presento oggi questa moneta da 5 kronen (corone) del Liechtenstein, anno 1900, coniata in 5.000 esemplari, millesimo più raro (il Bobba la indicava R2) dopo le 64 monete di prova coniate nel 1898. Il Principato del Liechtenstein adottò gli standard della monetazione Austro-Ungarica fino al 1918, quando adottò come riferimento la monetazione svizzera a causa dell'instabilità monetaria e della svalutazione della corona. La moneta in oggetto risponde quindi ai ponderali austriaci di 36 mm per 24 grammi (questa è di 24,04 grammi). Il successivo 5 franchi del 1924, invece, sarà emesso secondo gli standard UML (25 g per 37mm). Al dritto riporta l'effige di Johann II Furst von Liechtenstein, principe sovrano del tempo, e al rovescio lo stemma del Principato di Liechtenstein, che corrisponde a quello della famiglia dei Principi von und zu Liechtenstein della linea di Gundacker, oltre al valore nominale 5 KR e al millesimo 1900. nel taglio si trova in incuso la scritta * KLAR * UND * FEST * * *. la moneta conserva tutti i rilievi e un discreto lustro, nonostante siano presenti alcuni segnetti da contatto al dritto e dei piccoli colpetti al bordo. inserisco prima le due foto fatte dal venditore e successivamente due foto fatte da me. saluti, Carlo
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  17. Nuntio Vobis: ed il giorno prima, il 12 si terrà la 25a asta MONTENEGRO di Numismatica
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