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I contenuti con la più alta reputazione dal 10/08/25 in tutte le aree

  1. Dato che mi chiedi (giustamente) da dove discende l'ipotesi che ho esposto al post #23 di questa discussione, ti spiego. L’esperienza mi insegna che le sentenze non riportano mai tutti i fatti che hanno caratterizzato l’iter processuale, ragion per cui molto spesso alcuni passaggi motivazionali, agli occhi del lettore che di quel processo non è stato parte (come il sottoscritto), possano risultare contraddittori o, peggio, illogici. Poiché mi rifiuto di credere che la decisione contenga una contraddizione tanto macroscopica come quella evidenziata da @gioal , mi sforzo di leggere “tra le righe” della motivazione. Ciò premesso, la mia interpretazione non può che fondarsi solo ed esclusivamente sui seguenti dati testuali. Nella parte in “fatto” della pronuncia si legge che: “Deduce ancora la difesa che il privato può rivendicare la proprietà dei beni archeologici, che si presumono di proprietà statale, fornendo la prova che […] c) i reperti siano stati acquisiti in epoca anteriore alla entrata in vigore della legge n. 364 del 1909, ad eccezione del collezionista, per il quale non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato. Pertanto, essendo il ricorrente un collezionista numismatico ed avendo prodotto fatture di acquisto di esemplari numismatici, che ne comprovano l'acquisto attraverso legittimi canali, diversamente da quanto affermato nella ordinanza impugnata, il giudice dell'esecuzione avrebbe dovuto disporre la restituzione al ricorrente di tutte le monete, dal momento che le fatture di acquisto prodotte erano idonee a provare il legittimo possesso da parte del ricorrente di tutti i reperti”. In definitiva, sembrerebbe che una delle argomentazioni spese dalla difesa sia stata la seguente: (i) la presunzione di appartenenza allo Stato non si applica al collezionista; (ii) il ricorrente è un collezionista, qualità che ha comprovato di possedere attraverso la produzione di fatture di acquisto di esemplari numismatici (si badi, non è specificato “degli esemplari di cui si chiede la restituzione”); (iii) quelle fatture, poiché documentano l’acquisto di esemplari numismatici (si, ma di quali, mi domando), sono idonee a provare il legittimo possesso di tutte le monete (e, quindi, devo desumere che si intendesse sostenere, anche di quelle che detta documentazione di acquisto non possedevano). Secondo me, ciò che traspare dalla lettura è che la documentazione di acquisto fornita dalla difesa fosse esclusivamente finalizzata a provare che l’imputato fosse aduso all’acquisto di monete e, quindi, che fosse un collezionista, così da poter legittimare il possesso anche di monete che – pur presenti in collezione – risultavano tuttavia prive di documentazione comprovante l’acquisto (interpretazione che risulterebbe pure coerente con la premessa svolta dalla difesa che, come ricordato sopra, tra le altre cose deduceva che al collezionista “non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato”). Perché altrimenti non enfatizzare espressamente la circostanza (probabilmente dirimente) che la documentazione fornita fosse riferibile proprio alle monete oggetto di sequestro e successiva confisca? E che lo scopo della documentazione fornita dall’imputato fosse, evidentemente, quello di provare la qualità di collezionista piuttosto che di provare l’acquisto delle specifiche monete non restituitegli, lo si evince ulteriormente – a mio avviso – dalla posizione che la Corte prende sul punto, affermando che: “1.3. Neanche è persuasivo il riferimento alla figura del collezionista numismatico, che il ricorrente afferma e documenta di essere”. E’ la stessa Corte, in altri termini, a raccontarci che il ricorrente ha documentato di essere un collezionista ma non anche di aver acquistato legittimamente pure quegli esemplari che, presenti nella sua collezione, sono tuttavia risultati privi di documentazione di provenienza. Magari le mie sono solo elucubrazioni mentali. Una cosa però è certa: la Corte non scrive da nessuna parte che l’acquisto tra privati non vale a conferire legittimità al possesso dei reperti. Non lo dice neanche il Codice dei Beni Culturali, come giustamente qualcuno in questa discussione ha già fatto rilevare. Saluti.
    7 punti
  2. Non so se lo avevo già postato. Se lo fosse, pazienza! Ferdinando II di Borbone (1830-1859) Tornese “UNO E MEZZO” 1838.
    6 punti
  3. Ricordo del Convegno Numismatico di Annecy 2025 .
    6 punti
  4. Salve. Pubblico anche il mio Tornese UNO E MEZZO del 1832. In modo da fargli fare compagnia a quello di Domenico. Pesa gr. 4,53. Saluti.
    5 punti
  5. Sempre più difficile trovare monetine nelle ciotole, se poi sono minuscole e in rame la ricerca diventa più difficoltosa Trovata in una ciotola a 3 pezzi un euro, ho dato 50 cent perchè ho preso solo questa, su per giù piccola quanto un eurocent, Bolivia 1951, un boliviano.
    5 punti
  6. I Conder Tokens (detti anche 18th-century provincial tokens) prendono il nome da James Conder di Ipswich, che nel 1798 pubblicò il primo catalogo sistematico delle emissioni private in rame circolanti nel Regno Unito; la sua nomenclatura rimase il punto di riferimento per i collezionisti fino alle successive classificazioni di Dalton & Hamer. La loro emissione è da ricondursi principalmente a una penuria di moneta divisibile per le piccole transazioni alla fine del XVIII secolo: la zecca reale (Royal Mint) aveva limitato la coniazione in rame e il numero di piccole monete ufficiali era insufficiente rispetto alle esigenze crescenti determinate dalla rivoluzione industriale, dall’aumento demografico e dall’ampliamento degli scambi locali. Di conseguenza, artigiani, imprese e autorità locali fecero coniare gettoni in rame; spesso nominali da half penny e farthing, ma non di rado anche penny, che avevano funzione pratica di resto e, al contempo, pubblicitaria. Gran parte delle coniazioni private di qualità superiore fu commissionata alla Soho Mint di Birmingham, la zecca privata fondata da Matthew Boulton, che introdusse macchine di coniazione azionate a vapore e standardizzò peso, diametro e bordo delle emissioni; per ciò la Soho divenne fornitore sia di gettoni commerciali sia di coniazioni ufficiali per clienti pubblici e coloniali. La svolta formale avvenne quando il governo britannico autorizzò, nel 1797, la produzione contrattata presso la Soho Mint del penny (e del twopence) in rame (il cosiddetto cartwheel penny) con peso e diametro tali da rendere antieconomica la falsificazione e da riportare in corso una moneta di rame riconosciuta dallo Stato. Le monete del 1797 furono infatti battute da Boulton per concessione governativa e segnarono l’inizio della ripresa della coniazione ufficiale in rame. Il cartwheel penny è molto noto in Italia per via dell’influenza che ebbe sulla monetazione napoletana, essendo stato fonte di ispirazione per le piastre da 120 grana di tipo inglese. Occorre distinguere chiaramente fra i Conder Tokens (gettoni privati proviciali inglesi, 1787–c.1802) e le emissioni coniate dalla Soho per conto di amministrazioni coloniali o della East India Company: quest’ultime erano emissioni più propriamente “ufficiali” per l’uso locale (ad es. per le presidenze indiane) e sono documentate già agli inizi del XIX secolo. Quanto all’estensione geografica delle pratiche tokenarie, nelle colonie i problemi di piccolo resto continuarono a generare emissioni locali o l’importazione di gettoni per parecchi decenni; in Australia si registrano, ad esempio, emissioni legate alle imprese locali ed episodi di uso e trasformazione di pezzi (come i «convict love tokens» ricavati spesso da cartwheel penny) tra i primi decenni e la metà del XIX secolo. Negli ultimi mesi ho aggiunto qualche “Conder token” alla mia raccolta numismatica, e in questa discussione ne condividerò qualcuno per mostrare l’ampia varietà di stili e temi riscontrabili su questi gettoni. Alcuni esemplari sono un vero spaccato della rivoluzione industriale britannica, e del frequente smercio di prodotti esotici.
    5 punti
  7. Buongiorno a tutti e buona Domenica, oggi inizio la giornata postando uno dei miei Cavalli Aragonesi, come al solito la riflessione che faccio ogni volta che tengo in mano una moneta è chissà chi e quante altre persone l'avranno tenuta in mano, chissà per quale acquisto sia stata spesa. Immagino che l'ignara massaia di Napoli e dintorni che la stava usando per la spesa, in questa giornata di 533 anni fa non immaginava nemmeno cosa stesse succedendo a migliaia di km di distanza sotto un altro Re di nome Ferdinando II e la sua consorte Isabella. Ebbene se avesse avuto le comodità di oggi avrebbe saputo online che: Fonte web. binews. It OCEANO ATLANTICO OCCIDENTALE – Nelle prime ore del 12 ottobre 1492 (secondo la cronologia di bordo), l’equipaggio della Pinta avvista una lingua di terra. È Rodrigo de Triana a lanciare il grido che attendevano da settimane. Poco dopo, Cristoforo Colombo sbarca dalla Santa María, seguito dalla Niña e dalla stessa Pinta: pone una croce, issa gli stendardi dei Re Cattolici e battezza l’isola “San Salvador”. Per gli abitanti locali, il nome era Guanahani. Cristoforo Colombo era convinto di essere arrivato nelle Indie Occidentali ma solo piu' tardi grazie ad un cartografo tedesco Martin Waldseemüller sulla base degli scritti di Amerigo Vespucci ci si renderà conto che si trattava di un nuovo continente al quale sarà dato proprio il suo nome latinizzato Americus. Ci sarebbero ancora tante cose da scrivere ma non vorrei annoiarvi, se volete sono ben accetti vostri apporti alla discussione. Saluti Alberto Buffone
    5 punti
  8. Un simpatico 4 tarì dell'incoronazione. Qualche difetto di conio (eccessi di metallo), qualche graffio di tondello, ma conservazione sopra la media. All'epoca, nel 2019, passò inosservata in asta. Forse un colpo di fortuna...
    4 punti
  9. Ricordo del Convegno Numismatico di Grenoble 2025 . Esemplare fotografato nel Cudazzo . Ex Collezione dell' amico francese G.G.
    4 punti
  10. @Litra68 come promesso aggiungo il rovescio della piastra.
    4 punti
  11. Mercato di monete e francobolli a Milano, parco Novegro https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/eurofil-5/
    4 punti
  12. Desidero segnalare questa importante iniziativa che domenica 19 ottobre intenderà ricordare il 50° anniversario della fondazione dell’AISNF (Accademia italiana di studi filatelici e numismatici) che nel 1996 diede i natali, bipartendosi, alle 2 Accademie di Studi Numismatici (AISN) e di Filatelia e Storia Postale (AIFSP). Vi saranno relazioni numismatiche e filateliche. Chi può partecipare è benvenuto! Ecco l'articolo su Cronaca Numismatica: A Reggio Emilia si ricorda l’ACCADEMIA ITALIANA di studi filatelici e numismatici
    4 punti
  13. Grazie dei riscontri intanto, Milano Numismatica ha una preparazione di circa un anno, tra Gazzettino, Premi Giovani, relatori vari, workshop, quest’anno e’ stato molto più complesso per avere condiviso con praticamente tutte le sigle associative della numismatica, 5 esattamente e con altre due realtà che hanno inviato loro esponenti a parlare. Sarà una giornata molto ricca di momenti ognuno col suo significato e valore, i riscontri di pubblico presente che ci sara’ sono a ora molto importanti e ci rendono felici. A breve la locandina aggiornata e definitiva.
    4 punti
  14. Come già detto da nikita, la moneta va attribuita a Edoardo III. si legge bene infatti ad inizio legenda del diritto "EDV". Per stabilire però se si tratta di un noble o di un mezzo o di un quarto di noble, bisogna conoscerne il peso. Sembrerebbe originale, ma per essere sicuri di ciò andrebbe vista in mano, e visto che si tratta di una moneta importante molto ambita dagli anglosassoni, fossi in te, la farei periziare.
    4 punti
  15. Un numero eccezionale, anche quest’anno consegnato gratuitamente in una cornice eccezionale sita nel cuore di Milano. Tanta divulgazione, fatta anche da appassionati che con il loro piccolo contributo vogliono dare risalto a temi più o meno importanti o comunque non sempre trattati, monete, banconote, medaglie e altro ancora non sempre al centro degli interessi di tutti, ma che in questa speciale pubblicazione possono essere trattati e visti da tanti, anche esperti del settore. Altra prova del valore divulgativo del Gazzettino.
    4 punti
  16. Salve Signori ,volevo condividere con voi l'ultima arrivata in collezione, di sicuro non in altissima conservazione ma secondo me ancora collezionabile
    4 punti
  17. Finalmente ho trovato una copia originale..un pò rovinata..particolare curioso...hanno strappato la dedica di Mario Lanfranco a qualche personaggio..sicuramente una persona che non gradiva essere accomunata all'ex direttore della zecca
    4 punti
  18. Ciao @Ajax e un bronzo coloniale greco di Dioskurias nella regione della Colchide sul Mar Nero. La prima foto va ruotata di 180°. https://www.wildwinds.com/coins/greece/kolchis/dioskourias/i.html
    3 punti
  19. Scusate ma "Che ci fanno le parole sconce in questo sito?" Ed Aggiungo "Cosa sono questi moralismi ?" Siamo Tutti Collezionisti, ognuno a modo suo, con le proprie idee, etica e comportamenti... Qui non si critica ma si costruisce un rapporto di collaborazione e scambio di idee SENZA USARE VIOLENZA VERBALE. E BASTA CON QUESTI POST AGGRESSIVI, SIATE PACIFICI E DEMOCRATICI... GRAZIE. ( adesso mi risponde qualcuno con aggressione )
    3 punti
  20. @TitusC Ciao,il tuo mezzo carlino è catalogato al numero 85, pagina 131 del Magliocca Viceregno... Al D/: PHILIP.REX.ARA.VTR (oppure VTRI) testa coronata del Re a destra, sotto al collo le sigle MAL del mastro di zecca Marco Antonio de Leo(1591-1593) e Ci del mastro di prova Gaspare Giuno (dal 1591 al 6 Giugno 1609)... Sotto le sigle simbolo ✚... Al R/: SICILIAE.HIERVSA+,al centro del campo globetto attorniato da due acciarini e due fiamme intervallati da quattro fiammelle,sopra gli acciarini è presente un globetto... Il peso medio è di 1,36 grammi,il tuo è più leggero perché tosato ma assolutamente classificabile e quindi collezionabile... Il Magliocca lo classifica raro (R)... (Scusa il ritardo)...
    3 punti
  21. Ciao, è un mezzo carlino di filippo II di Spagna per il Regno di Napoli,sigla MAL Ci...
    3 punti
  22. .... inoltre i libri arredano... (lo dico sempre a mia moglie 😊 quando mi dice ... un altro libro.😲... ?!). ... sono dei calmanti naturali.. altro che pillole per dormire.
    3 punti
  23. Sempre alti livelli👏
    3 punti
  24. Quando la linguella e' tutta attaccata solitamente serve un po' a sviare il problema e un po' a rinforzare qualche deficienza del Francobollo. Sembrerebbe un non viaggiato, quindi possiamo anche supporre che il difetto sia avvenuto in stampa o durante il procedimento di preparazione della carta, quindi che nasca proprio così, non sembrerebbe un assottigliamento ma comunque l' inficio è presente e ne compromette un pochino il valore, ma chissene frega. Ho detto sopra sembrerebbe un non viaggiato, in quanto mi fanno pensare queste due piccole macchie, che potrebbero essere il segno di un annullo che ha sfiorato il francobollo.. ed in questo caso e' lecito pensare anche ad altri scenari. L' esemplare comunque è ben marginato e in collezione ci sta alla GRANDE.. ! Voglio spezzare una lancia anche per quel materiale con qualche piccolo difetto che personalmente e' sempre materiale apprezzabilissimo, non dobbiamo per forza collezionare soltanto prime scelte non ce lo ha ordinato il dottore, in collezione si mette cio' che si vuole e si può, quando capita qualcosa con qualche difetto lo apprezziamo perché anch'esso ci ha fatto imparare qualcosa. Ogni pezzo che acquisisci ha un mondo di approfondimenti e' sempre un arricchimento.
    3 punti
  25. Buonasera a tutti, oggi 12 Ottobre 2025 si festeggia il 533° anniversario della scoperta dell'America da parte del Genovese Cristoforo Colombo. Ho già ricordato l'evento nella sezione Napoli ma mi faceva piacere scrivere anche qui in piazzetta. Voglio rendergli omaggio postando un dittico in argento, una 200 e una 500 lire emesse dal Ministero Del Tesoro Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. 1^Emissione 1989 da me acquistata da De Falco a Napoli il 19/03/1991 ricordo la data perché annotata sulla busta esterna che contiene l'astuccio. Posto anche una mia Cinqvemila lire con Cristoforo Colombo al diritto e le Caravelle al rovescio, per fortuna la misi da parte quando era ancora in corso. Se non ricordo male dovrebbe esistere anche di un altro tipo, magari dopo faccio una ricerca in rete. Avrei voluto fotografare anche le mie 500lire Caravelle ma non le ho con me in questo momento. Se vi fa piacere potreste commentare la discussione e postare voi le 500 lire Caravelle o altre monete commemorative con Cristoforo Colombo. Una piccola riflessione, quanti di noi sanno che grazie a questa scoperta sono cambiate molte cose sulle nostre tavole? Certo non ci fu solo questo cambiamento ma lascio a voi lo spunto per approfondire. Saluti Alberto
    3 punti
  26. Preg.mo Sig. Avv. F.co Dr Fappari Badia Padova 27 agosto 1865 Senza di Lei preg. (???) Essendo pervenute da Rovigo le carte di Prenotazio- ne in confronto agli eredi Gabriele Feres di Frecenta (?), gliele ri- mettiamo qui assieme in uno agli allegati Estratto, copia procura, pregandola dell'esecuzione per quanto occorre. Nient'altro per oggi, e colla massima stima ci p.....(?) Firma che non comprendo. Nota a margine: Atti, prenotazione, estratto, procura.
    3 punti
  27. Buona domenica con una piastra da 120 Grana 1818 comune ma, a parer mio, piacevole.
    3 punti
  28. Allo Ajax,I think it is Mysia,Pergamon 200bc.head of Athena/trophy Athena nikephoros:bringing victory
    3 punti
  29. Allora per la moneta e per come conosco questa monetazione nell'insieme direi un BB ad essere severi un qBB/BB (D/R) chiaramente originale. Per il "resto" , racconto: una volta su questo forum cera un amico di forum/numismatica che correggeva tutti i miei errori di ortografia e ne faccio tanti. Non mi è mai dispiaciuto ansi l'ho presa come un segno d'affetto e mi manca non tanto per l'ortografia quanto per il suo sapere e le sue monete postate 😉 stupende. Ora se l'errore è voluto per un modo di scrivere nessun problema ma anche se fosse stato un vero errore non c'è motivo di prendersela tanto. A 65 anni ho imparato a lasciar correre sia con la ragione sia nel torto, provo a spiegare come la penso e sono un bel capoccione ma senza insistere più di tanto perché, per esperienza, so che è difficile e a volte impossibile almeno a caldo…! ne avevo messi 5 ho corretto
    3 punti
  30. Ciao, il ritratto è quello dell'imperatore Tiberio ed il peso da te indicato fa propendere come nominale per un dupondio. Posto foto di un esemplare della stessa tipologia 🙂 ANTONIO
    3 punti
  31. Sulla cosiddetta ‘patina uovo’ di monete d’argento L’agente responsabile della patina scura caratteristica dell’argento è l’acido solfidrico H2S, un gas incolore con l'odore caratteristico di uova marce che può interagire con il metallo trasformandolo in solfuro Ag2S anche in concentrazioni bassissime, dell’ordine delle parti per milione (ppm). In natura l'acido solfidrico si forma per decomposizione delle proteine contenenti zolfo, e poiché un uovo sui 60 g ne contiene circa il 12%, quando lo si cuoce per renderlo sodo lo zolfo che si libera nell’albume si combina con l’idrogeno presente e genera acido solfidrico. La formazione di questo gas è dimostrata dalla patina grigio verdastra intorno al tuorlo delle uova sode dopo una cottura prolungata, causata dal solfuro ferroso (FeS) prodotto dall’interazione dell’H2S con il ferro presente nel tuorlo. Quindi un uovo sodo ottenuto da una cottura non prolungata si può considerare una fonte di H2S che si libera gradualmente tagliandolo in due parti e può iscurire in breve tempo le facce di una moneta d’argento esposte in un ambiente chiuso. Buonanotte, apollonia
    3 punti
  32. Buongiorno, segnalo: https://colosseo.it/press_kit/commodo/ https://www.rainews.it/video/2025/10/colosseo-aperto-al-pubblico-il-passaggio-di-commodo-usato-dai-imperatori-per-sedersi-in-tribuna-f43ba9b7-497c-4817-9724-51ec4e441097.html
    3 punti
  33. Se c'è puzza di zolfo sta arrivando il demonio! Buona lettura! njk
    3 punti
  34. Evento ormai considerato indispensabile per far incontrare e discutere le varie anime della numismatica, ormai quasi tutte rappresenta in un unica giornata. Ricordiamoci sempre di non dare mai per scontato un evento come questo, ottenuto con anni di lavoro e partecipazione del gruppo del Cordusio, rappresentato da Mario. Nulla nasce per caso e questo evento iniziato qualche anno fa come sempre come Milano Numismatica, e prima ancora altri eventi simili, anche in Ambrosiana, ha portato ai risultati odierni. La partecipazione è indispensabile per mantenere viva questa passione e possibilmente trasmetterla alle nuove generazioni, che devono considerarsi privilegiate e fortunatissime nel poter avere a disposizione una simile occasione, dove i giovani non sono più ai margini del collezionismo, ma primi attori di un futuro che li dovrebbe vedere protagonisti, magari proseguendo proprio la realizzazione di eventi culturali come lo è oggi Milano Numismatica.
    3 punti
  35. Ciao @Atexano , hai postato , forse a tua insaputa , una moneta controversa perche' il nome del personaggio P. CLODIUS (Marcus Fili) richiede dei chiarimenti . Mi spiego meglio : Publio Clodio Pulcro , discendente della aristocratica Gens Claudia , per motivi di interesse politico entro' di propria volonta' nella categoria delle Gens plebee facendosi adottare da una famiglia plebea romana , forse dei Pulcri , a cui trasferi il nuovo gentilizio e modificando il proprio originario Nomen aristocratico , da quello dei Claudi a quello nuovo e plebeo dei Clodi Pulcri Credo che la tua ottima , potenziale , scelta ricada unicamente sullo stato quasi eccezionale in cui si presenta la moneta , uno SPL seguito da + , se non fosse per quella sfasatura del dritto , ma l' ottima centratura del rovescio la compensa tutta . Circa la quotazione del Denario , il Babelon alla sua epoca lo quotava 3 Franchi oro che piu' o meno corrisponde alla rarita' moderna : Non comune . Non conosco il rapporto tra i Franchi oro del XIX secolo e inizi del XX , e l' euro dei nostri giorni , pero' credo che come valore economico e per il suo stato di conservazione considero il suo valore medio , con una forbice tra i 150/200 euro , naturalmente acquistata regolarmente presso professionisti .
    3 punti
  36. In merito all'armetta Primi, sulle monete di Paolo V può presentarsi più o meno elaborata, come descritto nella tabella del MIR che ti allego.
    3 punti
  37. Buongiorno @ilnumismatico, è sempre un piacere conoscere nuovi amici nella sezione Filatelia, io ho frequentato per molti anni la sezione numismatica, per interessi personali e per un aiuto a dei miei soci della mia Associazione, poi scoperto il sito filatelico , il "mio pane quotidiano" mi sono intensificato in questa sezione, sperando di portare qualche cosa della mia esperienza filatelica e come sempre accade nel collezionismo, apprendere qualche cosa di nuovo che non conosco. per quanto riguarda le tue domande posso risponderti: la linguella si applicava ai francobolli nuovi per attaccarli agli album, che primariamente erano dei quadernoni autocostruiti , creando un bordo intorno al francobollo a matita o penna , poi nei primi anni del 900 sono stati creati album sempre senza le attuali taschine , ma con il disegno del francobollo che facilitava il collezionista, poi negli anni si evoluta la cosa e sono nati i classificatori a listelli e poi i classici fogli di aggiornamento con taschine, da allora è terminata la consuetudine di applicare la linguella. La linguella a tutti gli effetti degrada l'integrità della gomma del francobollo che in pratica diventa un nuovo linguellato, che venalmente dimezza e spesso anche di più il valore del catalogo, vi sono anche dei casi in cui le linguelle pesanti venivano applicate da commercianti per coprire dei difetti del francobollo, carta assottigliata piccoli strappi ecc. in questo caso bagnandoli la si elimina e si ruiporta il francobollo allo stato naturale che permette di valutare in pieno la conservazione del francobollo. la linguella che serve per rinforzo dei francobolli stampati su carta fine è poco usata, sicuramente il francobollo doveva essere già linguellato con una finissima linguella, sostituita con una più robusta, altrimenti sarebbe un autogolo rovinare la gomma originale spero averla potuta aiutare e mi asuguro che ci segua ogni tanto, saluti F.P.
    3 punti
  38. Spero di ravvivare questa sezione del forum presentando il mio ultimo acquisto della monetazione dei Camerlenghi. Classificata al CNI 2, Munt.2, è la Quadrupla del Camerlengo Barberini 1655 con l' Esergo senza la scritta ROMA. Proviene dell'asta NOMISMA 22 del Settembre 2002, lotto n° 1009.
    3 punti
  39. Carissimi, Anche se non seguo pedissequamente la sezione, volevo spendere due parole di apprezzamento per ringraziare @PostOffice e @fapetri2001 per la serietà, la dedizione e la professionalità con cui seguono questa sezione, dispensando consigli preziosi ma soprattutto divulgando il fascino di questa scienza che per me è assolutamente sconosciuta. Son sincero, non credo di intraprendere un cammino filatelico (ho fin troppi interessi numismatici e come per i due utenti sopra citati, ne ho fatto una Passione di vita che spero ancora di trasformare in attività lavorativa); ma al contempo riconosco che è un settore estremamente affascinante oltre che culturalmente assai profondo. Di certo continuerò silenziosamente a leggervi di tanto in tanto (silenziosamente perché non avrei nulla da dire di interessante). Una domanda però l’avrei, perché non sono riuscito a capirla, ma preciso, non perché non l’abbiate spiegata (cosa che sicuramente avrete fatto… anche più e più volte) ma sicuramente perchè la mia poca frequentazione della sezione non mi ha permesso di leggere queste spiegazioni. Vi chiedo la pazienza e la bontà di ripetere ancora una volta questa cosa, quando ovviamente avrete tempo e voglia ovviamente La linguella, citata anche poco prima in questo thread, veniva messa solo per “rafforzare” il francobollo o anche per altri motivi? E con cosa veniva attaccata? Poi non ho capito se sia più pregiato un francobollo - con linguella, - uno senza, - oppure un francobollo in cui questa sia stata rimossa. Rileggendo mi è venuta in mente un’altra (banalissima e magari anche stupida) domanda (abbiate pazienza… son ignorante!): ma il francobollo non si rovina nello scriverci dietro? Perdonate le banalità delle domande, capisco sia cosa trita e ritrita per voi. Ringrazio e mi congratulo nuovamente, e ringrazio anche @miza perché trovo i suoi posts in particolare sempre molto interessanti Fabrizio PS. In particolare ho apprezzato le raccomandazioni e i riguardi di @PostOffice verso i libri; è un approccio che seguo anche io nelle sezioni numismatiche. Senza libri non si va da nessuna parte; non solo si rimane nell’ignoranza più assoluta ma si impara nemmeno a riconoscere e coltivare quel rispetto e quel fascino che queste scienze portano con loro. Concludo confermando che i libri non si prestano! Sono come la moglie!
    3 punti
  40. Alcuni esemplari con prezzi di aggiudicazione:
    3 punti
  41. In inglese li chiamano "brockage" Non rari nella monetazione romana, nella veneziana direi molto rari perché queste monete "a metà " difficilmente entravano in circolo se non per disattenzione
    3 punti
  42. Non è una moneta di Ferdinando IV ma credo renda la giusta conclusione al mio intervento: millesimo molto molto molto comune, ma in una qualità utopica. Certamente tra i primissimi esemplari battuti con i nuovi conii… rigatura della corona compresa (se proprio vogliamo trovargli un “difetto” a ogni costo, minime debolezze sulle armette dello stemma), non lavata, fondi lucenti (o come va di moda dire “a specchio”) soave patina di vecchia collezione, lustro brillantezza e satinatura impeccabili… insomma, UTOPICA PS: dimenticavo… anche questa passata ANONIMAMENTE in un’un’asta, senza nemmeno un ingrandimento. Ciò conferma quanto sopra esplicitato
    3 punti
  43. Certificati di Avvenuta Importazione/Spedizione (art. 72 del D.Lgs. 42/2004) È possibile richiedere il rilascio dei Certificati di avvenuta Importazione (da un paese terzo) e di avvenuta Spedizione (da un paese membro dell'Unione Europea), nei seguenti casi: Per i beni che abbiano più di settant’anni e con valore superiore ai 13.500 euro ( articolo 72 del Codice) Per i beni che abbiano più di settant’anni e con valore inferiore ai 13.500 euro/ DVAL (circolare della Direzione Generale Abap n. 25 del 2022) Per i beni che abbiano tra 50 e 70 anni e siano opera di autore non più vivente/ D50, solo nei casi di ingresso temporaneo opportunamente documentato (circolare della Direzione Generale Abap n. 25 del 2022) Hanno validità di cinque anni, rinnovabili su richiesta dell'interessato. Nell'ambito del quinquennio è consentita la riesportazione dell'oggetto, previa verifica dell'Ufficio Esportazione e consegna allo stesso del Certificato di Avvenuta Importazione/Spedizione originale. https://www.soprintendenzaspecialeroma.it/schede/certificati-di-avvenuta-importazione-spedizione-art-72-del-d-lgs-42-2004_3402/
    3 punti
  44. Chissà se anche questa non arriva al BB 😀
    3 punti
  45. Ciao @Ajax dovrebbe essere un decanummo di Maurizio Tiberio zecca di Cyzicus (dovrebbe essere prima officina) https://www.acsearch.info/search.html?id=3296068
    3 punti
  46. Ritornerà uno dei punti fermi del format di Milano Numismatica il workshop ai tavoli coi Professionisti della NIP, Numismatici Italiani Professionisti, si vedranno e commenteranno le monete che si potranno prendere in mano con la supervisione dei tutor Umberto Moruzzi, Fabio Grimoldi, Francesco Cavaliere, Marco Esposito. L’evento sarà una interazione tra tutor e partecipanti rendendo tutti parte attiva della giornata.
    3 punti
  47. Buonasera, Coin of the Spanish Netherlands. Hertogelijke Oord , 1587 , Philips II ref.nr: Gelder Hoc 232 / Pannekeet ANT.8 ( or var) Regards , Ajax
    3 punti
  48. 3 punti
  49. Sotto mano non ne ho da scannerizzare e mostrare, ma voglio dirti i due modi (segreti 😎) principali su come riconoscere i francobolli autentici di Romagna : N1. Il primo è il segno segreto dell' incisore, cioè l’interruzione fra il cerchio centrale e quello angolare in alto a destra, nell’angolo superiore destro del francobollo. N2. Il secondo sono le due L della parola “bollo”, non hanno la stessa altezza, il tratto verticale della seconda L è sempre più basso. Queste le prime due cose da guardare per l' autenticità di questi francobolli. .. probabilmente c'è anche altro ma ora non me lo ricordo, .. poi aggiungerei di controllare la carta, il colore, gli annulli se coevi.
    3 punti
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