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Contenuti più popolari

I contenuti con la più alta reputazione dal 11/13/25 in tutte le aree

  1. Un saluto a tutti gli appassionati della zecca di Napoli! Quest'oggi ho il piacere di mostrarvi il mio ultimo acquisto, proveniente dall'asta Ranieri 20. Si tratta di un bell'esemplare di 2 lire 1813 di Gioacchino Murat. Nonostante in collezione avessi già un altro esemplare della stessa tipologia in alta conservazione, ho voluto comunque puntarla perché sono rimasto impressionato dalla condizione dei rilievi. In particolare, come potete vedere, la basetta è davvero molto forte. Alla fine, non avendo riscontrato una concorrenza particolarmente decisa, sono riuscito ad aggiudicarmela ad una cifra inferiore alle mie aspettative (per una volta! 😅). Mi auguro che piaccia anche a voi. Vi segnalo, inoltre, una piccola particolarità. Il motto in incuso è: DIO PROTEGGL REGNO ❀ Mancano, dunque, la E finale di PROTEGGE e la I di IL.
    13 punti
  2. La nuova arrivata saluta il forum
    7 punti
  3. Ho il piacere di comunicare la pubblicazione del nuovo Comunicazione - Bollettino della Società Numismatica Italiana 2025 n. 86, di seguito la copertina e l'indice degli articoli pubblicati. Gianni Graziosi La botanica nascosta nelle monete antiche. Francesco Di Cintio Alcune considerazioni sui denari in argento di Ugo di Provenza e Lotario II per Pavia. Raffaele Iula “Quannu…Guglielmu lu Malu…fici fari li dinari di coriu”. Le presunte emissioni di cuoio di re Guglielmo I d’Altavilla: topos storiografico o mito numismatico? Enrico Lesino L'emergere di elmi e cimieri nella monetazione italiana del XIV secolo: simboli di identità e strumenti di potere. Alessandro Toffanin Due curiosità numismatiche dalla Lombardia del XV secolo. Luca Oddone Il ripostiglio monetale di via Morelli ad Asti (sec. XV-XVI) in alcuni manoscritti inediti del fondo Giuseppe Fantaguzzi. Antonio Rimoldi Prospettiva e spazi nelle medaglie di papa Paolo V (1605–1621). Tiziano Francesco Caronni L’attribuzione delle parpagliole milanesi sotto Filippo IV: una ricerca. La pubblicazione è disponibile per il download al seguente link: https://www.socnumit.org/comunicazione/ Buona lettura
    6 punti
  4. Visto che della numismatica ti interessano solo i valori (cioè la cosa meno interessante e veniale), vai su questo sito, trovi decine di cataloghi d'asta con relativi risultati. Ne hai da leggere per mesi: https://astebolaffi.it/it/department/numismatica?_gl=1*1c86puv*_up*MQ..*_ga*NDc4NzU5NDQ4LjE3NjMyMDQyNDE.*_ga_JZGKPCS69V*czE3NjMyMDQyNDEkbzEkZzAkdDE3NjMyMDQyNDEkajYwJGwwJGgxNDkyMjU1NTE1
    5 punti
  5. Buon Pomeriggio a Tutti, oggi vorrei condividere una moneta new entry in collezione, si tratta di un fiorino d'argento della Regina Victoria del 1849, spesso soprannominato "Godless" - "SenzaDio" in quanto mancante in leggenda delle lettere D.G. o Dei Gratia. Grammi 11,31 - diametro mm. 28. A diritto ritratto di una giovane Regina Victoria che sedette sul trono più importante del XIX secolo con corona imperiale ed abito ricamato. Particolare la treccia dei capelli che spesso segnala l'usura della moneta, in questo caso la treccia è abbastanza in buono stato. A rovescio scudo d'armi cruciforme coronato intorno alla rosa Tudor centrale. Grazie per l'attenzione.
    5 punti
  6. https://www.parcoesposizioninovegro.it/wp-content/uploads/2025/03/Elenco-espositori-Eurofil-15-16-novembre-2025.pdf
    5 punti
  7. La storia dellaBanca d'Albania inizia con la sua fondazione nel 1925 come Banca Nazionale d'Albania (Banka e Shqipërisë). L'istituzione fu creata per stabilizzare il sistema bancario del paese, ma le sue attività furono fortemente influenzate dalla politica e dall'economia italiana (ed anche la monetazione fu opera di Romagnoli e Motti che a mio avviso sono anche le più belle monete Albanesi). Durante l'occupazione italiana del 1939 la banca fu profondamente influenzata dalle decisioni di Mussolini. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Albania divenne uno Stato comunista, e l'istituzione bancaria subì una completa ristrutturazione in linea con il modello socialista. Con la caduta del comunismo, la Banca d'Albania si è trasformata nella banca centrale odierna, responsabile della valuta (il lek albanese) e della politica monetaria. La sua sede principale è a Tirana, con filiali in altre cinque città. Per festeggiare il centesimo anniversario della costituzione è stata emessa una moneta commemorativa (senza corso legale) da 100 lekë. Dati tecnici: Valore: 100 lekë Composizione: Argento 924/1000 Diametro: 40mm Peso: 30g Da un lato ci sono le figure riportate sulla prima banconota da 5 franga ari (ritratto di un bambino in costume nazionale) e il ritratto di Asdreni (compositore Albanese) che attualmente è riportato sulla banconota da 10,000 lekë (il taglio più grande). L’altro lato al centro c’è scritto 100 anni Banca d’Albania 1925-2025, con tutto attorno una serie di date importanti riguardo la banca d’Albania. Mentre al bordo c’è scritto “100 anni Banca d’Albania” (in albanese e inglese). Tutto sommato è una bella moneta, ma mi sarebbe piaciuto un richiamo alle prime monete (1/4 o 1/2 leke) e non alla banconota da 5 franchi. Voi cosa ne pensate?
    5 punti
  8. Una inconsueta raffigurazione, molto bella. All'inizio sembrava anche a me potesse trattarsi di una treccia, anche perché la raffigurazione consueta vede il rapito di profilo. Poi però, guardando meglio, ho iniziato a vedere il piede destro rivolto verso di noi. In effetti in qualche esemplare di questa tipologia il barbaro/ragazzo(?)- sembra non essere di profilo. Ha cominciato a farsi strada l'ipotesi che il personaggio tratto dal soldato sia rivolto con il petto verso chi guarda, quindi il collo, quindi gli occhi. Da qui la maggiore convinzione che quella che pare una lunga treccia sia in realtà il braccio e la mano destra.
    5 punti
  9. Ciao @EmilianoPaolozzi per me ufficiale. Dovrebbe essere una Salvs Reipvblicae di Valentiniano II https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b475/b475.html
    5 punti
  10. @Carlo. Allora,è in lingua araba e su quello non avevo dubbi. L'ho trovata su zeno.ru e due cose sono certe... che è un fals anonimo e che le leggende recano la scritta Al-Sultan e Al-Azam che dovrebbero significare "il piu forte" "il piu potente". Per quanto riguarda il luogo di provenienza è incerto... qualcuno dice Anatolia e uno dice di averla trovata a Qrim in Crimea,quindi potremmo dire che siamo nell area del Mar Nero. Anche per il periodo qualcuno dice 6°-9° secolo e qualcuno 13°-14° secolo. (Non lo sanno manco loro,figurete io😁) Ti lascio il link con i vari esempi 😊 https://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=20539 Ps.. lo vedi che sei un terapista? Hai trovato il mio punto debole... Non rinunciare mai nel cercare e soprattutto di aiutare 😁
    4 punti
  11. @santone @Regium L'identificazione è corretta in base alla classificazione del CNI. Mi permetto di aggiungere che una parte consistente delle attribuzioni a Casale di monete gonzaghesche operate dal CNI è oggi considerata arbitraria e sbagliata. Numerosi indizi (studi recenti, caratteristiche dei nominali, zone di ritrovamenti occasionali, presenza nei mercati locali, etc.) hanno portato a rivedere queste assegnazioni e a riattribuire a Mantova numerosi nominali. Questo esemplare è uno di quelli riassegnati alla zecca di Mantova... https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/2 a tal proposito il nostro catalogo online è da considerare sicuramente più aggiornato di pubblicazioni quali: CNI, Bignotti, MIR Lombardia prima edizione, altri... fatene un vostro riferimento... Mario
    4 punti
  12. Martedì 25 novembre dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Le oselle del doge Francesco Morosini il Peloponnesiaco" tenuta da Andrea Costantini. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati il mercoledì prima della conferenza.
    4 punti
  13. Cari amici, cominciamo ad entrare in tema e vi ingolosisco con il magnifico e famoso rovescio dell'osella anno I del doge Marco Antonio Giustinian, correva l'anno di grazia 1684 e la Serenissima si apprestava ad una nuova campagna contro i Turchi sotto il comando di Francesco Morosini. Le galee davanti alla piazza sono pronte a salpare...come scrive Jesurum il motto allusivo alla flotta significa "Con la guida di Dio condotta"...
    4 punti
  14. Io ho una bimba di 5 anni, ogni tanto si avvicina e mi chiede di farle vedere le monete ingrandite per vedere i disegni. Quando capita di trovare una monetina per terra mi chiede sempre di fare una fotografia e spiegarle cosa c'è raffigurato. Spero possa essere un modo almeno per incuriosirla.
    4 punti
  15. Condivido con piacere l'ultimo scudo arrivato in collezione, Napoleone 5 Lire 1811 Milano Ex Varesi Asta 86 (https://varesi.bidinside.com/it/lot/39863/milano-napoleone-i-1805-1814-5-lire-/) Moneta comune circolata, ma così non è esattamente facile da reperire Le foto del catalogo non le rendono giustizia, in mano è stupenda con fondi speculari e rilievi satinati e una leggera patina Condivido le mie foto, fatte con due illuminazioni differenti. La seconda per mettere in risalto i fondi proof-like
    4 punti
  16. Questo libro è il risultato di una ricerca storica sul ritrovamento di un numero imprecisato di monete d'oro (ufficialmente 3196) avvenuto nel 1892 in Val Polcevera a Genova. Affascinante intrigo di atteggiamenti collusivi di parte della popolazione locale con una reticenza degli eredi degli scopritori nel narrare gli eventi al riguardo. Il racconto si sviluppa come un giallo storico.
    4 punti
  17. Ci sono stato questa mattina, mi è piaciuto, tanta gente, più o meno gli stessi espositori della passata edizione. 7-8 espositori di numismatica ed il resto filatelia, materiale per collezionismo numismatico/filatelico, un paio di espositori di cataloghi. Unico neo secondo me, l'ambiente troppo buio per valutare le monete. Mi auguro che l'Eurofil cresca di più in futuro. Attiguo all'Eurofil c'era anche il Brocantage, showroom mostra-vendita di antiquariato ed oggettistica.
    4 punti
  18. No,lo fa per perdere tempo... Ma che domanda è?...
    4 punti
  19. Penso che i dettagli di questa raffigurazione così originale siano stati discussi più volte su questo forum. Vorrei solo ricordare che nella maggior parte dei casi, il soldato afferra il braccio destro del “barbaro”. E su numerosi esemplari provenienti da officine diverse si distingue, a metà del braccio destro teso, una forma perpendicolare talvolta stilizzata ma in alcuni casi perfettamente identificabile come il braccio sinistro ripiegato del personaggio, che porta la mano al volto in un gesto di paura o di sorpresa. È il caso di questa moneta, quindi la “treccia” di capelli non può essere un terzo braccio… Più semplicemente può trattarsi di un lembo di veste, come in questi esemplari da Antiochia:
    4 punti
  20. La stavo ricercando da un po’. Pasquale Cicogna Doge LXXXVIII, 1585-1595. Palmanova, Scudo-Medaglia 1593. Ag gr. 27,77 Dr. ✿PASCALE CICONIA DVCE VENETIAR•ET C•AN• - DNI•1593. Leone alato con spada, poggia le zampe posteriori sul mare e l'anteriore su rocce alla cui sommità vi è una piccola croce. Rv. +FORI IVLII•ITALIÆ•ET CHRIS•FIDEI PROPVGNACVLVM*. Grande Croce sulla fortezza di Palmanova, nel cui interno la scritta PALMA; sopra, IN HOC SIGNO TVTA•. Paol. 751; Voltolina 691. Rarissimo. Buon BB Questa medaglia viene da taluni riportata come moneta con la denominazione di scudo della Santa Giustina da 124 soldi per equiparazione di peso (vedasi il CNI vol. VI, pag. 207, nn. 1-3) La fortezza di Palmanova fu un esempio di eccelsa costruzione di architettura militare affidata prevalentemente a Giulio Savorgnan. L’esecuzione del piano venne affidata a cinque Senatori, con il titolo di Provveditori Generali: Marcantonio Barbaro, al quale si deve la scelta del nome della fortezza, Palma, simbolo di vittoria, Jacopo e Zaccaria Contarini, Marino Grimani e Leonardo Donà (entrambi futuri Dogi). La cerimonia di inizio lavori venne fissata per il 7 ottobre 1593, XXII anniversario della vittoria di Lepanto. Opera impontente, Palma venne costruita in modo che bastioni, casematte, cortine e caserme fossero tutte disposte in modo da formare un poligono regolare con diciotto lati ad angoli sporgenti e rientranti, simile a una stella a nove punte, corrispondenti ad altrettanti baluardi. Il 3 marzo 1797 Palma fu occupata dagli Austriaci che violarono così la neutralità di Venezia; appena quindici giorni dopo però essi furono sostituiti dalle truppe francesi, vincitrici sul Tagliamento. Napoleone fissò a Palma il proprio Quartier Generale e da qui, il 3 maggio 1797, pubblicò il Manifesto di Guerra contro Venezia. Il Trattato di Campoformio segnò il ritorno degli Austriaci a Palma; qui essi rimasero per sette anni, fino a quando cioè un forte contigente italo-francese, comandato dal Generale Massena, occupò la fortezza. Era il 1805: da questo momento Palma, entrata a far parte del territorio del Regno Italico, assunse il nome di Palmanova. Il 21 Luglio del 1960, Palmanova venne proclamata “città monumento nazionale” con decreto del Presidente della Repubblica. Asta Numismatica Ranieri n. 20 9/11/1025 Lotto 738 Ringrazio pubblicamente la Ranieri.
    4 punti
  21. Aquileia: scoperte rare monete d’oro, antichi mercati e un porto fluviale dimenticato Tre monete imperiali, strade acciottolate e magazzini sepolti raccontano la vita quotidiana e i segreti di una città tra IV secolo e antico porto romano. Un piccolo tesoro emerge dal cuore di Aquileia: tre monete d’oro, strade acciottolate, magazzini e anfore dimenticate restituiscono un ritratto inedito della città romana, fra pericoli, feste imperiali e traffico di merci lungo il fiume Natissa. Ogni reperto racconta storie di commerci, cibi e abitanti che animavano il mercato, testimoniando come anche l’area meridionale della città fosse centrale nel sistema economico di Aquileia. Una delle monete d’oro delle tre monete d’oro portate alla luce con gli scavi del 2025: solido di Valente (367-375 d.C.), coniato nella zecca di Costantinopoli. Credit: Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia Un tesoro sotto il portico – Monete d’oro tra storia e mistero Il ritrovamento che parla di imperatori e tesaurizzazioni La Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia ha reso nota la scoperta. Le tre monete d’oro rinvenute appartengono a Valente, Magno Massimo e Arcadio, imperatori della fine del IV secolo d.C. Il fatto che siano nominali diversi e rari suggerisce che probabilmente non erano destinate alla circolazione quotidiana, ma erano doni imperiali, forse celebrativi di eventi ufficiali o ricorrenze della corte. La loro collocazione sotto il pavimento del portico lascia pensare che possano essere state tesaurizzate durante un periodo di grave pericolo, come guerre o incursioni barbariche, e mai più recuperate. Ogni moneta, oltre al valore materiale, porta con sé una storia di tensioni politiche e ritualità di potere, offrendo uno spaccato unico sul rapporto tra imperatori e cittadini privilegiati. La vita quotidiana del mercato romano – Strade e solchi di ruote Come si muovevano merci e persone nell’antica città La strada acciottolata scoperta tra due edifici mercantili restituisce una scena vivida della vita urbana: carri carichi di cereali, frutta e verdure, uomini e donne che percorrevano i decumani per commerciare, piazzare merci o incontrare conoscenti. I solchi delle ruote lasciati sul pavimento acciottolato raccontano in modo tangibile il passaggio dei mezzi di trasporto e confermano la presenza di un mercato organizzato e frequentato. Questa strada, collegata al decumano principale, era arteria vitale del complesso commerciale, e insieme alle strutture mercantili restituisce una dimensione quasi cinematografica della quotidianità romana. Il porto nascosto di Aquileia – Anfore e magazzini dimenticati Scoperte che riscrivono la geografia fluviale della città L’area meridionale della città rivela ora un porto fluviale più esteso di quanto noto in precedenza. Il ritrovamento di 19 nuove anfore, oltre alle precedenti 23, suggerisce un sistema di stoccaggio funzionale al commercio e alla gestione dell’acqua. Le strutture recuperate indicano magazzini probabilmente collegati a una banchina fluviale che consentiva il trasbordo di merci provenienti dal mare lungo il fiume Natissa. In passato, il fiume era più ampio e navigabile, rendendo questa zona un polo commerciale strategico. Queste evidenze ridefiniscono il concetto di porto urbano, mostrando come Aquileia avesse un sistema logistico complesso e articolato, in grado di sostenere la sua fama di città commerciale di rilievo nell’Italia romana. Cibo e cultura materiale – Cosa mangiavano gli antichi aquileiesi Cariossidi bruciate e alimentazione romana Uno degli aspetti più affascinanti degli scavi riguarda l’alimentazione. Dal crollo del portico occidentale sono emerse numerose cariossidi di cereali bruciate, insieme a frammenti di alimenti carbonizzati, che offrono preziose informazioni sui prodotti consumati e sulle tecniche di conservazione. Le cariossidi rappresentano tracce di cereali come farro, orzo e grano, principali alimenti della dieta romana, spesso trasformati in pane o farina. Alcune erano probabilmente parte di scorte alimentari dei magazzini, mentre altre testimoniano episodi di cottura o incendio accidentale. Questi reperti permettono di ricostruire non solo cosa mangiassero gli antichi, ma anche le modalità di gestione del cibo: il commercio e lo stoccaggio erano strettamente legati al controllo delle risorse, alla prevenzione della carenza alimentare e alla pianificazione di feste e banchetti. Analisi future potrebbero anche chiarire se le varietà coltivate fossero locali o importate, aprendo uno spiraglio sulla rete commerciale mediterranea e sul ruolo di Aquileia come centro di scambio. Dopo il mercato – Continuità di vita e misteri delle sepolture Abitazioni, focolari e tombe senza corredo Anche dopo l’abbandono del grande complesso mercantile, l’area rimase frequentata. Sono stati individuati vanì abitativi con focolari, laboratori e una strada più tarda che seguiva il tracciato precedente, confermando la continuità di vita urbana. Alcune sepolture di inumati, prive di corredo, rappresentano un mistero: chi erano questi abitanti? Come vivevano? Le analisi al C14 in corso potrebbero collocarle temporalmente e fornire ulteriori dettagli sulla popolazione post-romana e sulle trasformazioni urbane successive. Oltre al valore scientifico, gli scavi hanno avuto un impatto culturale importante grazie all’apertura quotidiana al pubblico e alle visite guidate degli studenti. I due open day organizzati dalla Fondazione Aquileia hanno permesso a cittadini e appassionati di vivere in prima persona la scoperta archeologica, consolidando il concetto di archeologia partecipata: la storia non resta più confinata nei laboratori, ma diventa esperienza condivisa. Il gruppo di lavoro 2025 dell’Università di Verona, con la funzionaria della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia-Giulia Serena Di Tonto, il presidente Roberto Corciulo e il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi. https://www.stilearte.it/splendore-romano-ad-aquileia-scoperte-rare-monete-doro-antichi-mercati-e-un-porto-fluviale-dimenticato/
    4 punti
  22. Diciamo così,sorella o parente,nonostante si cambia il fattore,il risultato non cambia. Pluriennale esperienza,come sempre,senza offese,va data a Tinia,per la sua profonda conoscenza sulle italiche,che come sempre si espone per primo e ci mette la faccia, nonostante tutto,a Cesare quel che e’ di Cesare.
    4 punti
  23. Questo è sempre il mio intervento a Milano Numismatica caricato su Youtube nel Gruppo di Quelli del Cordusio. https://www.youtube.com/watch?v=2cNuMoRp-y8 Ringrazio ancora una volta il Gruppo numismatico di Quelli del Cordusio.
    4 punti
  24. Buonasera a tutti, mi sento in dovere di dire la mia in questa discussione perché sono un giovane collezionista di monete. Credo che la carenza di giovani appassionati, specialmente tra i minorenni e i neo-maggiorenni, sia ormai un problema evidente. Secondo me – e parlo per esperienza personale – uno dei motivi principali è che oggi la società spinge i ragazzi a investire soldi ed energie nell’apparenza piuttosto che nella cultura o in passioni meno “alla moda”. Spendere per una moneta antica, invece che per un paio di scarpe firmate, un taglio costoso o per il biglietto di un concerto di un rapper, viene spesso visto come qualcosa da “sfigati”. Il ragazzo medio non si pone neanche il dubbio se iniziare una collezione: punta direttamente a ciò che gli garantisce approvazione sociale. Io ho 16 anni e condivido questa passione con mio fratello gemello. La nostra fortuna è stata incontrare un amico che già collezionava e che ci ha aperto la porta su questo mondo. Da lì ci siamo appassionati, abbiamo studiato, investito tempo, fatto sacrifici, e oggi possiamo dire di avere una collezione che non è comune per la nostra età, vi dirò di più non penso ci siano mai stati così tanti giovani in tutta Italia a possedere collezioni di questo calibro in tutta la storia. Ritornando a prima, non tutti hanno questa possibilità: iniziare da soli, senza punti di riferimento, è estremamente difficile. In rete ci sono tante informazioni, ma spesso sono confuse o frammentarie, e senza una guida si rischia di scoraggiarsi o di fare errori costosi. In più, c’è un altro ostacolo importante: il giudizio degli altri. Molti ragazzi non iniziano nemmeno perché temono di essere derisi o esclusi. Se racconti in giro che collezioni monete, potresti facilmente essere preso in giro, etichettato come strano o noioso. E così anche chi ha una curiosità iniziale si blocca, smette, oppure tiene tutto nascosto. Questo, secondo me, è uno dei motivi principali per cui la passione per la numismatica resta spesso invisibile tra i giovani. Nonostante tutto, io continuo a crederci. Penso che se siamo riusciti ad arrivare dove siamo oggi – io, mio fratello ed il nostro "gruppetto" di collezionisti – è anche grazie all’incontro con persone più esperte che ci hanno saputo dare consigli, orientamenti e anche qualche dritta preziosa per evitare fregature. Questo mi ha fatto capire quanto sarebbe utile, per noi giovani, avere una sorta di “saggio” che ci guidi e che ci insegni questa materia. Non servono grandi cose: anche solo un adulto appassionato che si prende mezz’ora per spiegare, per ascoltare, per dare un consiglio, può fare la differenza. So benissimo che questo sito da la possibilità di fare ciò che ho appena scritto, io soprattutto ultimamente che sono a casa a riposo, per via che sono da poco stato operato, grazie a questo sito ho imparato e sto imparando molte cose nuove, ma capite bene che non è affatto come andare nella numismatica del proprio paese e osservare il perito eseguire delle perizie o catalogare dei lotti... Se solo ci fossero più circoli numismatici sono convinto che ci sarebbero anche più giovani, perchè il circolo numismatico più vicino a me dista 40 minuti di auto, forse sono uscito dall'argomento principale perchè mi sto riferendo alla formazione dei giovani e non più alla nascità di giovani collezionisti, ma entrambi gli argomenti sono di fondamentale importanza. È vero, collezionare monete richiede impegno, studio, e sacrifici. Ma è anche una passione che apre la mente, insegna la storia, e dà soddisfazioni immense. Per questo continuo a pensare che il collezionismo non morirà, finché ci saranno persone, giovani e meno giovani, disposte a sostenerlo e tramandarlo. Ma serve un cambio di mentalità, e serve anche che chi ha più esperienza cominci a coinvolgere attivamente chi si affaccia per la prima volta a questo mondo. Spero che sia gradito il mio messaggio. Giraud R.
    4 punti
  25. A dire il vero no. Essendo io di Bologna, avevo avuto modo di osservare varie monete (tra cui questa) un paio di settimane prima dell’asta e mi ero già accorto di questa peculiarità. Ovviamente, non si tratta di un qualcosa che incide sul valore collezionistico (almeno a mio modesto parere) ma certamente è una particolarità. Purtroppo, troppo spesso il bordo viene ignorato. Siccome invece la numismatica, oltre ad essere una passione, è anche una disciplina scientifica credo sia giusto valutare la moneta nel suo complesso.
    3 punti
  26. Lettera in perfetta tariffa per l'interno con coppia orizzontale 25c verde e verde oliva della "floreale" emissione del 1926. Annullo di partenza frazionario di Montagano (Campobasso) del 19.10. 27... ....annullo di arrivo di Moliterno (Potenza) del 21.10.27 La tariffa è corretta l' ho controllata. Addirittura un anno prima era di 60c. Gli annulli sono si interessanti, primo perché nitidi, ..e poi perché sono di piccole località, Montagano oggi è un paese di poco piu' di 900 abitanti.. e Moliterno 3.500. Belli i francobolli sono le ultime emissioni della floreale con il suo stile liberty o deco', belli gli annulli, lievemente quotata. Sempre un ottimo acquisto. 👍
    3 punti
  27. E ancora 1 ör del 1639, della regina Cristina di Svezia. Qui siamo a 52,39 grammi
    3 punti
  28. Salve Condivido cartolina per maggiori info grazie.@PostOffice Roma -> Altamura <passando per Taranto> 😁
    3 punti
  29. Follis di Costante, victoria dd aug ... , Tessalonica
    3 punti
  30. L'annosa questione: c'è un futuro per la numismatica dopo di noi ? Io personalmente farei un'altra domanda: abbiamo mai fatto qualcosa per tramandarla ? Mi spiego meglio. Quando diciamo "ci sono pochissimi giovani" che si interessano alla numismatica (ma vale anche per la filatelia o altro), noi abbiamo mai cercato di metterci in contatto con i giovani a spiegare (non annoiare con sermoni) la bellezza di quest'arte ? O abbiamo in qualche modo "contagiato" o "influenzato" figli/nipoti e figli/nipoti di amici e parenti , magari regalando una moneta con una piccola spiegazione ? Ricordo mio nonno che aveva l'abitudine di regalarmi, ogniqualvolta andavo a trovarlo, qualche monetina e poi iniziava a raccontarne storia (da dove proveniva, il periodo storico e relative vicende politiche,...). Ora che sono cresciuto, ho deciso di regalare anch'io qualche monetina ai figli e nipoti (piccoli) di parenti e amici, naturalmente correlati di qualche storia per invogliarli alla numismatica: e devo dire con soddisfazione che ci sono riuscito con molti (poi magari si fermeranno pure tra qualche anno, ma intanto hanno avuto la possibilità di accostarsi alla numismatica e chissà se poi riprenderanno pure). So anche che alcuni circoli numismatici vanno nelle scuole a fare delle lezioni, magari perché non rendere questa attività da saltuaria e sporadica ad un'abitudine fissa di tutti i circoli ? Mi domando poi: perché le associazioni numismatiche non cercano di contattare la tv pubblica per realizzare dei documentari/programmi di approfondimento sulla tematica ? Abbiamo rai3, rai5, rai storia e rai scuola che potrebbero ospitare tranquillamente questo genere di programma culturale. Comunque le iniziative sono molteplici, quindi piuttosto che lamentarsi, bisognerebbe rimboccarsi le maniche e fare qualcosa, invece di paventare la fine del mondo...
    3 punti
  31. Qualche altro Gazzettino di Quelli del Cordusio 12 consegnato ieri a Eurofil.
    3 punti
  32. A mio giudizio (basandomi sulle foto postate) siamo attorno allo SPL (o poco meno) con un paio di tacche vistose al bordo che ne abbassano un poco la valutazione economica (tuttavia, al momento, per queste monete il valore è appiattito sul valore dell'argento e quindi tacche o colpi non fanno differenza se non sugli esemplari FDC). Qui sotto, per confronto e condivisione, posto un esemplare per la circolazione e quello di prova:
    3 punti
  33. Decisamente al di sopra delle mie aspettative. Non dico per i relatori, che sospettavo essere bravi, ma per l'affluenza di pubblico che mi ha decisamente stupito.
    3 punti
  34. Personalmente non concordo. È vero che c'è qualche colpetto al bordo. Ad essere conservativo, dico SPL. Non ha mai circolato ed ha il lustro, anche se non è stata conservata ottimamente ed ha una patina non delle più gradevoli (forse dovuta alla plastica delle bustine o dei fogli)
    3 punti
  35. Buon Pomeriggio, oggi vorrei condividere con voi questo buono/gettone in bronzo da 20 centesimi coniato nello stabilimento privato della Johnson a Milano per l'esposizione di Milano del 1906 ( peso gr. 9,14 - diametro 28,71 mm. ). Seppur va riconosciuto che non si tratti di una moneta, ma di un buono token, lo trovo adatto ad entrare in collezione soprattutto per la bellezza della coniazione in rilievo in stile Liberty. All'interno del Forum si è già discusso di questo argomento, ma vorrei aggiungere che fu Napoleone ad introdurre in Italia raduni, mostre e fiere. Così durante l'esposizione milanese del 1906 nella zona di Parco Sempione, dedicata ai trasporti ed al traforo del Sempione del 1905, oltre agli innumerevoli gadgets; furono coniati questi buoni gettone - valore facciale 20 centesimi - da spendersi all'interno della fiera. L'iniziativa ebbe gran successo, tanto che dopo la manifestazione questi gettoni furono "trasformati in monete" che circolarono e furono spesi per molti anni in Italia e collezionati da molte persone. Allego foto del venditore ed alcune scattate da me del buono che è in media conservazione e sicuramente più modesto rispetto ad esemplari migliori. Grazie per l'attenzione.
    3 punti
  36. Buonasera. Ho ricevuto il Gazzettino n° 12. Ho iniziato a leggerlo con interesse. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura. Grazie a @El Chupacabra per avermelo inviato. Saluti
    3 punti
  37. Buonasera il prossimo evento è in programma per venerdì 13 e sabato 14 febbraio 2026, vi aspettiamo in un ambiente accogliente e totalmente familiare. Grazie carissimo Lorenzo, come sempre è un grande piacere rivederti e grazie infinitamente per il grande supporto, alla prossima edizione.
    3 punti
  38. Ciao @Ajax è un denario di Giulio Cesare https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/37
    3 punti
  39. Grande grande pienone oggi all’Eurofil, saluti a qualche amico e qualche Gazzettino di Quelli del Cordusio, gli ultimi che erano rimasti, donato a qualche appassionato del nostro Gruppo.
    3 punti
  40. Buonasera, complimenti per l'acquisto. Nella seconda edizione del MIR Milano, questo grosso è classificato al n. 121/4. Viene chiamato "pegione", termine citato dalla documentazione coeva, con differenti interpretazioni rispetto alla sua origine. Inizialmente questa tipologia di grosso aveva un valore di due soldi, poi svalutato ad un soldo e mezzo per motivi legati al minor contenuto di argento rispetto alle emissioni precedenti ed anche per sopravvenute variazioni del rapporto di valore tra oro ed argento. Il MIR Milano attribuisce le emissioni di questo tipo di moneta al periodo 1378/85, coniata con diverse varianti sia nella legenda che nei segni di zecca (la presenza o meno di anelli nel campo, anche a trifoglio). A causa di questi problemi, per le emissioni successive fino al 1402 (sempre con la stessa percentuale di fino) venne mutata l'iconografia del diritto del "pegione", riprendendo la croce fogliata già riportata sui grossi da due soldi dei predecessori Azzone, Luchino e Giovanni Visconti in sostituzione della biscia viscontea affiancata dalle lettere G Z. Per un confronto, è possibile consultare anche "Materiali n. 24 - dicembre 2014 - collezione di Vittorio Emanuele III - La zecca di Milano. Bernabò Visconti (1354-1385) e Gian Galeazzo Visconti (1378-1402) di Luca Gianazza e Alessandro Toffanin", quest'ultimo autore del MIR MIlano. Il pdf è liberamente scaricabile dal sito www.bollettinodinumismatica.it. Saluti Federico
    3 punti
  41. Sinceramente faccio molta fatica a credere ad una cosa del genere,per realizzare una lega diversa occorrevano procedure diverse, inoltre bisognava che tutto il personale della zecca fosse d'accordo,e certi nomi che davano lustro alla zecca di Napoli non credo si sporcassero la reputazione per qualche piastra di lega d'argento più bassa... GABINETTO D'INCISIONE... DIRETTORI: Filippo Rega ,dal 26 luglio 1824 al dicembre 1833... Vincenzo Catenacci , da dicembre 1833 a marzo 1855... Tommaso Arnaud ,dal 1855 al 1860... MASTRI DO CONIO: Michele Arnaud,dal 1804 al 1834... Vincenzo Catenacci,dal 1814 al1833... Achille Arnaud,dal 1815 al 1837... Francesco D'Andrea,dal 1825 al 1844... Michele Laudicina,dal 1830 al 1839... Andrea Cariello,dal 1830 al 1870... Scipione Catenacci,dal 1832 al 1857... Tommaso Vernucci,dal 1834 al 1855... Raffaele Vernucci,dal 1842 al 1850... Luigi Arnaud,dal 1834 al 1875... Da: "Manuale delle monete di Napoli 1674-1860"... di Pietro Magliocca...
    3 punti
  42. "Ora è deciso!" Dopo aver visto il pattern Testa d'Indiano, Saint-Gaudens insistette per settimane affinché venisse adottato sulla moneta da 20 dollari, ma poi cambiò idea e affermò che la Libertà in cammino era, dopotutto, migliore. A quel punto, Roosevelt era stanco dei ritardi causati dalla malattia di Saint-Gaudens e l'incertezza dell'artista innescò una decisione immediata e, forse, affrettata. Il 25 maggio, nel tentativo di soddisfare se stesso e anche di placare Saint-Gaudens, il Presidente comunicò al Direttore della Zecca George Roberts "che i disegni per la Doppia Aquila [20 dollari] avrebbero rappresentato la figura intera della Libertà e l'aquila in volo, e il disegno per l'Aquila [10 dollari] avrebbe avuto la testa piumata di Indiano con l'aquila in piedi". "Ora è deciso!", dichiarò il Presidente esasperato. L' "aquila in piedi" citata nella direttiva di Roosevelt era uno dei due disegni alternativi creati da Saint-Gaudens per un possibile utilizzo sulla doppia aquila. Una raffigurazione, la stessa vista sulla medaglia inaugurale, che ha ottenuto grandi consensi per il suo valore artistico, il che rende ironico il fatto che fosse stata un po' un ripensamento quando il Presidente la scelse Nel luglio del 1907, il Direttore della Zecca suggerì di replicare il disegno della moneta da 10 dollari sulle due monete d'oro più piccole, la mezza aquila e il quarto d'aquila (5 e 2,5 dollari). Si presumeva che anche queste sarebbero state realizzate da Saint-Gaudens, ma lo scultore morì il 3 agosto, non vivendo abbastanza a lungo per vedere le sue monete immesse in circolazione Di queste, nel prosieguo della discussione, ci occuperemo solamente dei 10 dollari, avendo già raccontato ampiamente la storia della moneta da 20 https://www.lamoneta.it/topic/72198-laquila-di-san-gaudenzio/ Della quale, però, è giusto mostrare almeno un'immagine, e non può essere che quella della moneta Ultra High Relief del 1907 petronius
    3 punti
  43. anche io farò sicuramente un giro. numismatica felsinea ci sarà ha inviato mail
    3 punti
  44. Un sincero grazie ad Enrico Lesino, @Testone68, per l'interessante argomento che ha come al solito ben illustrato, un grazie alle persone intervenute di persona e da remoto che sono anche intervenute al termine della conferenza. @Sergio Gr grazie per l'apprezzamento sulle monete, questo è un quid del CCNM dove al termine delle conferenze si possono visionare monete, documenti e libri inerenti alla conferenza; il partecipare in presenza ha questo valore aggiunto. Altre immagini della serata da parte di Giancarlo
    3 punti
  45. Complimenti veramente bella 😍. Aggiungo anche io una messicana del 79. Anche se le mie preferite rimangono i 🐼 🐼 cinesi
    3 punti
  46. Sei un mostro! Nel senso buono però...
    2 punti
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