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I contenuti con la più alta reputazione dal 10/03/25 in tutte le aree

  1. Spero di ravvivare questa sezione del forum presentando il mio ultimo acquisto della monetazione dei Camerlenghi. Classificata al CNI 2, Munt.2, è la Quadrupla del Camerlengo Barberini 1655 con l' Esergo senza la scritta ROMA. Proviene dell'asta NOMISMA 22 del Settembre 2002, lotto n° 1009.
    22 punti
  2. salve, monetiere fai da me in castagno, che ne pensate?
    17 punti
  3. Buongiorno a tutti. Allego alla presente la risposta ricevuta dal Comune di Milano, nella persona del dott. Dragonetti che ringrazio pubblicamente. La risposta è stata trasmessa, oltre che al sottoscritto, anche all'Associazione che gestisce il Mercato e ad alcuni rappresentanti della stessa. Ho solo cancellato per correttezza gli indirizzi personali e quelli non istituzionali. In sostanza, l'Amministrazione comunica il termine dei lavori nella zona Cordusio entro il 30 novembre 2025 e la possibilità di riprendere il Mercato dalla successiva domenica 7 dicembre 2025. Mi sembra una buona notizia, all'esito della quale non resta che vigilare sul corretto e tempestivo adempimento di quanto annunciato dall'Amministrazione. Resto a disposizione per ogni valutazione e saluto tutti cordialmente. Comune Milano Cordusio defintivo.pdf
    10 punti
  4. Non credo di aver vissuto una giornata così di numismatica, un mix di emozioni, sentimenti, valori, tecnica, professionalità, grandi competenze, dialogo, confronto ma anche tanto cuore, questa è’ stata Milano Numismatica con condivisione tra Associazioni, autori, relatori, giovani, Premi, servizio per gli altri, un applauso e un grazie a tutti i partecipanti di questa splendida giornata di numismatica che sicuramente ricorderemo !
    10 punti
  5. Penso che sia doveroso e bello segnalare quando la numismatica balza agli onori della cronaca, specie se senza l'ombra di reati che ne offuscano l'immagine. Il recente articolo pubblicato da Lorenzo Bellesia nel numero di ottobre di Panorama Numismatico, relativo ad un sesino inedito emesso dalla zecca di Novellara, ha avuto infatti una vasta eco sulla stampa locale e nei più importanti giornali online della provincia di Reggio Emilia. La Gazzetta di Reggio ha posto la notizia in prima pagina e alcuni componenti del consiglio comunale di Novellara hanno oggi proposto di organizzare una conferenza presso il museo cittadino sulle recenti scoperte riguardanti la zecca di Novellara. Complimenti a Lorenzo per l'importante scoperta. Mario
    9 punti
  6. Ci tengo davvero a spendere qualche parola a margine di questo Milano Numismatica che si riconferma anno dopo anno un evento cruciale e preziosissimo per la Numismatica italiana che grazie a Mario @dabbene, Marco @El Chupacabra e tutta la squadra di Quelli del Cordusio gode a mio avviso di ottima salute e di una folta nuova generazione di appassionati. Iniziative come il dono della moneta ai giovani e del libro sono a mio avviso veramente speciali, oltre che perché uniche nel loro genere, anche perché destinate a gettare tanti semi da cui verranno altrettante generazioni future di appassionati numismatici. Milano Numismatica però non è solo questo, è anche una comunità viva che si ritrova nel reale a parlare della passione che ci accomuna tutti. Ne approfitto per un saluto ai tanti amici conosciuti in questi anni e in particolare a Luca e Niccolò @nvmisplacentia@jaconico Grazie davvero per tutto quello che avete costruito! Un grande grazie inoltre alla N.I.P che con il premio Giovani Numismatici, che sono stato onorato di ricevere, dimostra un'attenzione speciale per la divulgazione della Numismatica ed il suo futuro tra i più giovani. E qui il motto di Quelli del Cordusio direi che ci sta benissimo! Ad altiora... grazie ancora di tutto!
    9 punti
  7. Buonasera, condivido volentieri questo splendido esemplare così descritto in Catalogo con relative foto: NAPOLEONE I (1804-1814) 1 Centesimo 1808 B, Bologna Pagani 73 Mont. 120 Gig. 234 Cu 2,26 g 19,2 mm proveniente dall'asta Varesi, Auction 84 del 18-19 Nov 2024 - Lotto 1014 e gentilmente cedutomi da un "agguerrito" Lamonetiano cui va la mia stima.
    9 punti
  8. Lotto 1882 - Asta Gadoury - Auction XIX – Monaco 2025 - 4/10/2025 Vittorio Emanuele III 1900-1946 Prove e Progetti 10 Centesimi 1919 PROVA Roma, Ape, Cu 5.44 g. Ref : Pagani Prove n. 350, Luppino n. PP272 Grading : SP 66 RB Conservation : FDC. Rarissime https://www.biddr.com/auctions/gadoury/browse?a=6119&l=7522364 https://www.pcgs.com/cert/57625209
    9 punti
  9. Ciao a tutti! Adesso andiamo ad occuparci di una questione che fino all’anno scorso non si poneva e che quasi nessuno di noi avrebbe mai immaginato. Sono già due volte che, in prima persona, mi capita di assistere a spiacevoli situazioni causate da immagini che – in teoria – dovevano soltanto essere elaborate da un’AI per rimuovere lo sfondo e migliorare la qualità, ma che invece, loro malgrado, hanno fatto un disastro e dato origine a malintesi. La prima volta si trattava di una banconota in vendita: l’elaborazione era talmente stramba da sembrare uscita dal taccuino di schizzi di Picasso. Fortuna che, dopo aver contattato la persona coinvolta, la faccenda si è chiarita subito - complice anche l’intervento di un gruppetto di numismatici, pronti a difendere (sì, ma in modo pacifico e civile) ogni banconota come se fosse l’ultima reliquia del mondo conosciuto. La seconda volta, invece, si trattava di una moneta ed è successo qui sul forum. A parte un paio di soggetti, nessuno ha avuto la minima voglia di chiarire l'accaduto con un briciolo di buona volontà e, come un copione ormai stanco, la discussione è degenerata in accuse ed insulti travestiti da opinioni. In entrambi i casi, è stato poi spiegato che era stato utilizzato un programma per rimuovere/modificare lo sfondo, aggiungere un testo o aumentare la luminosità. A questo punto, ho pensato fosse arrivato il momento di fare chiarezza e tirare le prime somme. Ci sono tre IA di punta che, bene o male, abbiamo a disposizione sui nostri dispositivi: ChatGPT, Gemini e Copilot. Le ho utilizzate per documentare il metodo con la stessa procedura, in modo da garantire la replicabilità dei risultati. Il prompt usato è stato sempre lo stesso "remove background noise and improve image quality" (rimuovi il rumore di fondo e migliora la qualità dell'immagine) in inglese, perché tanto le AI traducono tutto ciò che gli diamo in pasto, e così ho cercato di eliminare possibili fonti di errore. Iniziamo con una moneta che mi hanno dato di resto: qui l'immagine originale, scattata mettendo la moneta su di una bella tovaglietta, come vedo spesso nelle foto postate sul forum per vari motivi. Non commento le foto di Copilot e ChatGPT, sono simili in quanto la base tecnologica è la stessa, ma sembra che abbiano creato una nuova valuta: l'"EurOvo". La foto di Gemini è più interessante: venuta benino, nevvero? Ma se guardiamo i dettagli, ecco che ci sono delle incongruenze. ============================ Parte seconda: Che c'hai mille lire? Copilot e ChatGPT anche qui hanno dato risultati… patetici (come per la banconota citata in apertura che era una catastrofe simile) Gemini anche qui sforna un'immagine migliore e la natura della banconota è rimasta inalterata - con tutti i difetti e le pieghette - ma come prima da non vedere da vicino: Gli ingrandimenti delle firme dell'Azeglio e delle scritte che vengono in parte storpiate o del tutto omesse: 6 OENHAIO 1882 ? Il leone del contrassegno poi guardatelo con calma, cliccando sulle immagini, queste si ingrandiscono. ============================ Concludendo: morale della favola? In un'altra discussione sono state richieste "foto nitide [...] non “artefatte/modificate/elaborate con qualsivoglia programma informatico” (Cit. @oppiano): devo dire che le immagini che io posto da sempre sul forum sono tutte modificate al piccì, come minimo per es. ritagliate. Ed allora come facciamo? I programmi che uso io non hanno (almeno fino ad adesso) funzioni AI e gli strumenti sono meri attrezzi digitali. Ma posso esserne veramente sicuro? Devo confrontare adesso l'immagine pre- e post-produzione per determinare eventuali modifiche indesiderate? Come sempre, bisogna stare al passo con il mondo che cambia: ieri come oggi ci sono trappole ovunque. Conoscerle è l’unico modo per evitarle, ma non tutti hanno la stessa dimestichezza con le nuove tecnologie - e questo non è certo un difetto, ma solo una realtà da accettare. Ricordo per l'occasione il motto “in dubio pro reo”, anche perché vedo che questo è un trend che sta avanzando. Chi non era al corrente di quanto descritto sopra ed ora ha letto il mio post, adesso ha a disposizione una rosa di informazioni ed esempi che spero possano facilitare in futuro sia l'analisi che il giudizio. njk 😁
    8 punti
  10. Ho conosciuto marco 10 anni fa. Mi colpì fin da subito la determinazione, la passione, quel sacro fuoco che ardeva in lui quando parlava di monete. Doti non certo comuni in un ragazzo (allora) di 24 anni. In questi 2 lustri nei quali ho avuto il piacere di crescere numismaticamente e alimentare questa passione comune accanto a marco, ho imparato a conoscerlo meglio e ad apprezzare alcune doti umane ancor meno comuni di quelle professionali. Perché se è vero che la curiosità di marco lo ha portato negli anni a padroneggiare e destreggiarsi in spazii ben più vasti di quelli (già vastissimi) numismatici, non sono mai MAI venute meno da parte sua la gentilezza, la disponibilità, la pacatezza. e, in questo ultimo tremendo periodo, la forza d animo e una incrollabile capacità di sorridere e combattere ogni giorno con tutta la tenacia (tantissima) di cui era provvisto. Quando si spegne una vita così giovane non ci sono parole che possano darci pace. Quello che possiamo fare è alzarci in piedi e ricordarlo per tutto quello che di bello e buono ha seminato nel breve volgere della sua vita. oggi piango un amico. Ciao marco ti voglio bene.
    8 punti
  11. Dato che mi chiedi (giustamente) da dove discende l'ipotesi che ho esposto al post #23 di questa discussione, ti spiego. L’esperienza mi insegna che le sentenze non riportano mai tutti i fatti che hanno caratterizzato l’iter processuale, ragion per cui molto spesso alcuni passaggi motivazionali, agli occhi del lettore che di quel processo non è stato parte (come il sottoscritto), possano risultare contraddittori o, peggio, illogici. Poiché mi rifiuto di credere che la decisione contenga una contraddizione tanto macroscopica come quella evidenziata da @gioal , mi sforzo di leggere “tra le righe” della motivazione. Ciò premesso, la mia interpretazione non può che fondarsi solo ed esclusivamente sui seguenti dati testuali. Nella parte in “fatto” della pronuncia si legge che: “Deduce ancora la difesa che il privato può rivendicare la proprietà dei beni archeologici, che si presumono di proprietà statale, fornendo la prova che […] c) i reperti siano stati acquisiti in epoca anteriore alla entrata in vigore della legge n. 364 del 1909, ad eccezione del collezionista, per il quale non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato. Pertanto, essendo il ricorrente un collezionista numismatico ed avendo prodotto fatture di acquisto di esemplari numismatici, che ne comprovano l'acquisto attraverso legittimi canali, diversamente da quanto affermato nella ordinanza impugnata, il giudice dell'esecuzione avrebbe dovuto disporre la restituzione al ricorrente di tutte le monete, dal momento che le fatture di acquisto prodotte erano idonee a provare il legittimo possesso da parte del ricorrente di tutti i reperti”. In definitiva, sembrerebbe che una delle argomentazioni spese dalla difesa sia stata la seguente: (i) la presunzione di appartenenza allo Stato non si applica al collezionista; (ii) il ricorrente è un collezionista, qualità che ha comprovato di possedere attraverso la produzione di fatture di acquisto di esemplari numismatici (si badi, non è specificato “degli esemplari di cui si chiede la restituzione”); (iii) quelle fatture, poiché documentano l’acquisto di esemplari numismatici (si, ma di quali, mi domando), sono idonee a provare il legittimo possesso di tutte le monete (e, quindi, devo desumere che si intendesse sostenere, anche di quelle che detta documentazione di acquisto non possedevano). Secondo me, ciò che traspare dalla lettura è che la documentazione di acquisto fornita dalla difesa fosse esclusivamente finalizzata a provare che l’imputato fosse aduso all’acquisto di monete e, quindi, che fosse un collezionista, così da poter legittimare il possesso anche di monete che – pur presenti in collezione – risultavano tuttavia prive di documentazione comprovante l’acquisto (interpretazione che risulterebbe pure coerente con la premessa svolta dalla difesa che, come ricordato sopra, tra le altre cose deduceva che al collezionista “non si applica la presunzione di appartenenza allo Stato”). Perché altrimenti non enfatizzare espressamente la circostanza (probabilmente dirimente) che la documentazione fornita fosse riferibile proprio alle monete oggetto di sequestro e successiva confisca? E che lo scopo della documentazione fornita dall’imputato fosse, evidentemente, quello di provare la qualità di collezionista piuttosto che di provare l’acquisto delle specifiche monete non restituitegli, lo si evince ulteriormente – a mio avviso – dalla posizione che la Corte prende sul punto, affermando che: “1.3. Neanche è persuasivo il riferimento alla figura del collezionista numismatico, che il ricorrente afferma e documenta di essere”. E’ la stessa Corte, in altri termini, a raccontarci che il ricorrente ha documentato di essere un collezionista ma non anche di aver acquistato legittimamente pure quegli esemplari che, presenti nella sua collezione, sono tuttavia risultati privi di documentazione di provenienza. Magari le mie sono solo elucubrazioni mentali. Una cosa però è certa: la Corte non scrive da nessuna parte che l’acquisto tra privati non vale a conferire legittimità al possesso dei reperti. Non lo dice neanche il Codice dei Beni Culturali, come giustamente qualcuno in questa discussione ha già fatto rilevare. Saluti.
    8 punti
  12. cari amici volevo condividere con voi questo bel cofanetto ripieno di monete che ho inserito in collezione. che ve ne pare?
    7 punti
  13. Buonasera, condivido volentieri uno degli ultimi esemplari entrati in raccolta. Si tratta di un 10 soldi del 1811 (Venezia), naturalmente in argento (0.900) e dal peso di 2,49 grammi. D/ NAPOLEONE IMPERATORE E RE Testa nuda a destra, in basso 1811 R/ REGNO D'ITALIA Corona ferrea radiata; in basso 10 SOLDI / V Contorno: stellette in incuso. Saluti.
    7 punti
  14. Mercato di monete e francobolli a Milano, parco Novegro https://www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/eurofil-5/
    7 punti
  15. Ecco la risposta da parte del museo Filangieri, speriamo bene...
    7 punti
  16. Regno di Sardegna, i primi francobolli furono emessi l’1 gennaio 1851, tre valori da 5, 20 e 40 centesimi con l’effigie di Vittorio Emanuele II in stampa litografica, senza filigrana. L’assenza di filigrana dette origine a numerose falsificazioni tra le più note furono i falsi di Genova e quelli di Ginevra. Dal punto di vista collezionistico i falsi d’epoca hanno un loro interesse e quindi un certo valore di mercato, il vero problema sono i falsi e le riproduzioni recenti come quelle che si vedono in vendita su ebay con un valore di mercato zero. Qui sotto le quotazioni di catalogo dell' Unificato di qualche anno fa: Vi sembra possibile che su eBay un 5c sia venduto a € 69.94 ....??😳?? .. ovviamente senza nessun certificato peritale. Esemplare in foto sotto: Vi meraviglierete quante persone ci cascano.. il motivo..? Un misto di ingordigia e ingenuità che fa quasi rabbia, ma quello che piu' mi fa arrabbiare e' la spregiudicatezza di chi li vende ben conoscendo le debolezze dell’animo umano e infangando questo hobby. Questa discussione è stata aperta come warning a questa problematica, diffidate delle occasioni troppo occasioni, il materiale che non vale nulla a volte puo' divertire di piu'.
    7 punti
  17. Il 14 gennaio del 1786, Cesare Coppola scrive al re Ferdinando IV sottoponendogli un problema in zecca: Gaetano Basile si duole per la cattiva qualità dell'acciao col quale sono costruiti i coni che spesso si rompono creando ritardi nella coniazione e un'impressione delle monete non soddisfacente. Pertanto, il maestro si zecca chiede al re di autorizzare il Basile a poter scegliere l'acciao - di qualità migliore di quello sinora adoperato - presente nella Regia Dogana. Non è dato sapere se il problema venne risolto o meno e neppure quando ebbe origine. ANSA: Ministero delle finanze, busta 2136 P.S. Un fatto simile accadde nella zecca felsinea del XVIII secolo (se ricordo bene) dove anche qui la qualità dell'acciao dei coni risultava scadente, pertanto i gestori della zecca chiesero di acquistarlo in Francia, sebbene il costo fosse elevato. Chimienti nel libro La zecca di Bologna e le sue macchine lo spiega egregiamente.
    7 punti
  18. Buongiorno, Un raro centenionalis di Vetranio battuto per confermare il suo appoggio a Costanzo II durante la crisi con Magnentius e suo fratello Decentius. La legenda Hoc Signo Victor Eris dimostra appunto la sua lealtà all'imperatore e alla dinastia (quello che ne rimaneva dopo l'eccidio) costantiniana. Una moneta che non potevo mancare, non solo per l'alta conservazione, ma soprattutto per inserirla nel set che ho messo insieme relativo a quel periodo. Volevo chiedere inoltre se Vetranio avesse battuto una moneta con il Chi-Ro, tipo quelle di Magnentius, Decentius e dello stesso Costanzo (quella di Poemenius per intenderci). La moneta pesa 5.72 g per 26 mm Grazie. Atexano
    7 punti
  19. Non so se lo avevo già postato. Se lo fosse, pazienza! Ferdinando II di Borbone (1830-1859) Tornese “UNO E MEZZO” 1838.
    7 punti
  20. Ricordo del Convegno Numismatico di Annecy 2025 .
    7 punti
  21. @Silver70 Caro , buonasera! Su questo argomento hai trovato una persona che ho definito "un collezionista seriale"! Ovvero: IO! Circa un mese fa ho terminato di scrivere un libro che ho intitolato "Confesso: sono un collezionista seriale!! Ciliegie di cultura e di passioni." che molto probabilmente darò alle stampe. Nella mia vita ho sistematicamente cambiato tipi di collezioni, perchè, purtroppo per me, mi è sempre piaciuto il bello, l'interessante, il raro. Sono partito con i francobolli, per poi passare alle stampe antiche, agli orologi, ai soldatini, agli argenti antichi, alle porcellane (complice mia moglie), ai micro mosaici, alle gemme e la numismatica è stato l'ultima. @il numismatico diverso tempo fa mi ha denominato "il nonno tuttologo" (fra 18 giorni sono 78 primavere!). Effettivamente tutti questi cambiamenti sono state una occasione di nuovi studi, di nuove ricerche, entrare in mondi che non conoscevo e che, man mano che li esploravo, mi affascinavo e conquistavano, anzi mi conquistano ancora! Il mio sistema è stato quello di approfondire il più possibile la materia, per poi abbandonarla completamente ed iniziare a studiarne un'altra e così via, e tutto ciò è iniziato che avevo 12 anni! Ti posso assicurare che quando nel 2004, la mia azienda mi ha "scivolato", dopo una settimana ero già impegnato in una delle materie che più mi ha appassionato, la Gemmologia, che mi ha permesso di diventare Perito Gemmologo ed entrare in un mondo di un fascino impressionante. La Numismatica è tata un corollario, stupendo ed affascinate che mi ha permesso di entrare in un mondo che non avevo mai immaginato, e che si è affiancato professionalmente alla Gemmologia, diventando Perito Numismatico (ovviamente nel mio piccolo!). Quasi tutte le raccolte che ho costituito nel tempo, sono state esitate per avviarne altre e oramai sono rimasto senza ad eccezione dell'ultima intrapresa qualche anno fa, quella delle medaglie delle Sedi Vacanti Pontificie, ma che sto meditando di esitare anche lei. Alla fine rimane la CONOSCENZA, il resto è di passaggio, si passa ad altri per fare le stesse esperienze! Complimenti! Hai scelto una materia che ti poterà nel mondo della micro meccanica, del complicato, della moda, del lusso esagerato (dovrai studiare molto!). Personalmente sono arrivato al punto di cimentarmi nello smontaggio e rimontaggio di movimenti semplici, e così mi sono reso conto dell'incredibile manualità dei GRANDI OROLOGIAI! Buon proseguimento!!
    6 punti
  22. Buongiorno a tutti. Questo è il mio esemplare più bello, lo avevo già pubblicato anni fa qui sul forum. Oggi sappiamo che si tratta del 3° Conio: 😀
    6 punti
  23. Ma il momento più toccante e virtuoso di sabato a Milano Numismatica e’ stata l’iniziativa per i giovani di Quelli del Cordusio, iniziativa ripetuta da sempre ogni anno e che quest’anno ha previsto il dono oltre della moneta ai giovani di un libro. Riteniamo che l’abbinata 1 libro, 1 moneta sia quella che possa creare più passioni e più consapevolezza verso il giovane per la storia, la cultura e la numismatica. Se vedrete tutto il video che e’ sui social ci sarà anche il triste ricordo del nostro amico numismatico Marco Boscolo mancato a soli 34 anni. Con l’occasione, grazie all’aiuto di un collezionista amico di Marco, ho potuto dare una medaglietta che doveva essere spedita a lui, a un altro giovane meritevole Lorenzo Palanca in un passaggio di testimone tra giovani veramente da libro cuore, non dimenticheremo Marco !
    6 punti
  24. Discussione che, dopo la cancellazione da parte di @Davide1120 di quasi tutti i suoi post, non ha senso mantenere aperta. Si tratta di un comportamento fortemente scorretto, e nel caso l'utente in questione voglia continuare a frequentarci, lo invito a non ripeterlo in futuro, altrimenti il CdC non potrà esimersi dal prendere provvedimenti.
    6 punti
  25. Tutto risale all'Impero Romano: l'unità di peso base nel sistema romano era la "libra pondo" (o semplicemente libra), che corrispondeva a circa 327 grammi. parola "libra" indicava una bilancia, mentre "Pondo" era invece un avverbio che significava "a peso". Dopo la partenza dei romani dalla Britannia, il sistema monetario e di pesi da loro lasciato influenzò profondamente i regni anglosassoni, e il concetto di "sterlina" (pound sterling) nacque come un'unità di conto, definita come una massa d'argento di alta purezza ("sterling silver") del peso di una libbra; in pratica, la "sterlina" non era una moneta fisica, ma un valore. Quel valore era rappresentato da una libbra d'argento. Questa connessione è resa chiara dalla suddivisione della sterlina: 1 Pound (£1) = 20 Shillings = 240 Pence (questo era il sistema pre-decimale, in vigore fino al 1971). Ma la moneta fisica più comune e importante per secoli fu il penny (plurale: pence). Il penny era una moneta d'argento, e la relazione era questa: per coniare 240 penny (che formavano 1 sterlina), si usava esattamente una libbra d'argento. Quindi: 1 libbra (peso) d'argento = 1 Pound Sterling (valore) = 240 penny (monete fisiche). Il Simbolo "£": Deriva direttamente dalla lettera "L" corsiva, che sta per "Libra". Quindi, quando scriviamo "£", stiamo scrivendo in realtà una "L", l'abbreviazione dell'antica unità di peso romana, e la parola inglese "pound" (che significa sia l'unità di peso che la valuta) deriva dalla seconda parte dell'espressione latina "libra pondo", ovvero "pondo" (a peso); in sostanza, "pound" è l'evoluzione germanica di "pondo". La storica "libbra d'argento" (che dà il nome alla sterlina) e la "Sovrana d'oro" (la sterlina in oro) furono legalmente e deliberatamente ancorate attraverso il rapporto bimetallico del 1816: per legge, il rapporto fu fissato a 1 : 15,066. Ciò significa che 1 grammo d'oro era valutato legalmente come 15,066 grammi d'argento. Una libbra (Tower Pound) equivale a circa 349,9 grammi di argento sterling (a 925/1000 di purezza), e quindi contiene 349,9 * 0,925 = circa 323,7 grammi di argento puro. Per trovare la quantità d'oro che valeva quanto quella libbra d'argento, dividiamo il contenuto d'argento per il rapporto legale: 323,7 grammi d'argento / 15,066 = 21,48 grammi d'oro puro. Una 'Sovrana' piena contiene 7,3224 grammi d'oro puro, e quindi 21,48 grammi (oro equivalente) / 7,3224 grammi (per Sovrana) = 2,93 Sovrane; questo numero (2,93) è praticamente 3; la piccola discrepanza è dovuta all'evoluzione dei tipi di libbra usati (la Tower Pound fu sostituita dalla Troy Pound). Una libbra d'Argento era quindi equivalente a circa 3 Sovrane d'oro. In sintesi, la riforma del 1816 mantenne il nome "Sterlina" e l'unità di conto, ma ne cambiò la base materiale dall'argento all'oro. La Sovrana d'oro divenne la nuova pietra di paragone, e il suo rapporto con l'antica libbra d'argento fu calcolato matematicamente, creando un ponte perfetto tra il vecchio sistema dell'argento e il nuovo sistema dell'oro. Riepilogando: Perché si chiama Sterlina/Sovrana? Per un motivo storico: era la moneta che rappresentava il valore di una sterlina d'oro sotto il Gold Standard; fu coniata per la prima volta nel 1489 sotto il re Enrico VII d'Inghilterra, e il nome "Sovereign" (Sovrano) era un riferimento al ritratto del monarca impresso sulla moneta, simbolo del potere e della stabilità del regno. La "Sterlina Oro" che tutti conosciamo, comunque, fu coniata per la prima volta nel 1817, con il famoso disegno di Benedetto Pistrucci che ritorna San Giorgio e il Drago sul rovescio. Questa è la moneta identica, per peso e contenuto d'oro (7,3224 grammi), a quelle coniate oggi. È una moneta a tutti gli effetti? Sì, è una moneta a corso legale a tutti gli effetti. La mancanza di un valore nominale stampato è un dettaglio formale; il suo valore nominale è stabilito per legge (£1), e il suo status di moneta la distingue da un semplice lingotto, conferendole importanti vantaggi fiscali per gli investitori e i collezionisti. PS: Il controllo che scade ogni tot secondi (uso una VPN) è una rottura di p@lle mostruosa: ho dovuto reinserire tutto il messaggio perchè il sistema mi ha richiesto di confermare che non sono un robot
    6 punti
  26. Ricordiamolo così nell’ ultimo e struggente saluto oggi a Marco in una chiesa gremitissima. Che sia un esempio positivo per i giovani da seguire per i valori che aveva.
    6 punti
  27. Posto i miei ultimi acquisti, due denari di Caracalla, uno da adulto ed uno da fanciullo, ogni parere e’ ben accetto. grazie
    6 punti
  28. Conosciuto più di 10 anni fa, 18 per la precisione. Si era unito al CGN nelle prime ore, era fiero dei suoi pezzi e della collezione del nonno. Ricordo quanto fosse fiero dell’eredità di una medaglia in oro di Vittorio Emanuele III, ma anche di altri pezzi. Ricordo un viaggio con lui, a Roma, alla Banca d’Italia, ospiti di Giovanna. Mi rattrista molto sapere che combatteva da tempo contro un brutto male e che a 34 anni ci ha lasciato. Che la terra ti sia lieve. Un giorno triste. NM
    6 punti
  29. Sempre più difficile trovare monetine nelle ciotole, se poi sono minuscole e in rame la ricerca diventa più difficoltosa Trovata in una ciotola a 3 pezzi un euro, ho dato 50 cent perchè ho preso solo questa, su per giù piccola quanto un eurocent, Bolivia 1951, un boliviano.
    6 punti
  30. Chissà se anche questa non arriva al BB 😀
    6 punti
  31. Salve a tutti, volevo presentarvi l'ultima arrivata in collezione Detto ciò ci metterei un punto o un punto e virgola 😀
    6 punti
  32. Nel corso dei miei quasi 20 anni di frequentazione di questo forum, più di qualche volta mi è successo di imbattermi tra le varie sezioni di Lamoneta in discussioni in cui vari utenti condividevano monete di grande importanza numismatica e che hanno richiesto anche ingenti sforzi economici per i fortunati collezionisti che le hanno sapientemente aggiunte alle loro raccolte. Ma la moneta che qui Daniele ci mostra, per me va collocata in una categoria a parte. La straordinaria eccezionalità di questo pezzo va incasellata sotto svariati aspetti: in primis la sua magnificenza: la quadrupla è per antonomasia il "masterpiece" per ogni collezionista di monete papali e riuscire ad aggiungere questo modulo nella propria raccolta è senza dubbio sinonimo di collezione avanzata e matura. In secondo luogo per la sua esimia rarità: questo pezzo, come già segnalato da @DARECTASAPERE, proviene dall'asta Nomisma del 2002 e in questi 23 anni altri esemplari non se ne sono visti (quella della NAC 104 del 2017 è la variante con la scritta ROMA in esergo, Munt 1), così come possono ritenersi assolutamente sporadiche le apparizioni precedenti; ora sono lontano dai "sacri testi" ma appena riesco proverò a fare una ricerca mirata sugli analoghi esemplari passati in asta in passato. Ed infine, ma certamente non di minore importanza (soprattutto in questo periodo della Numismatica), la sua altissima conservazione: una moneta praticamente intonsa che consente di apprezzare ancora di più tutti i dettagli di questo eccezionale pezzo. Caro Daniele, che dire? Ti confermi ancora una volta "magister" sulle monete con l'ombrellino (come le chiami tu!). Ma in questo caso hai fatto veramente il botto! Complimenti!
    6 punti
  33. Gli amministratori del forum hanno ben altro a cui pensare. Posso assicurare che, salvo casi eccezionali (ad esempio se viene mostrata una moneta rubata), non hanno il benché minimo interesse a sapere dove un utente ha acquistato le proprie monete e da chi… Continuiamo, comunque, ad attendere fiduciosi foto non alterate delle sue monete.
    6 punti
  34. Sigillo doganale ottocentesco del ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. Se ne conoscono con la denominazione delle tre sedi doganali del ducato.... Parma 1 Piacenza 2 Guastalla 3 Mario
    6 punti
  35. Allora, cerchiamo di spiegarci per bene. Il graffio sull’1 si trova su diversi tipi di falsi, anche più pacchiani di questo (come ben dimostra l’esempio linkato da Oppiano che basta vederlo specialmente al dritto per smascherarlo). Di per sé quindi, la presenza di questo particolare (il graffio per l’appunto) non lo trovo fattore dirimente per giudicare l’autenticità (Esempio: se venisse pubblicato, ma con foto poco chiare, un esemplare autentico che presenta un graffio similare proprio in quello stesso punto, cosa facciamo? Lo bolliamo come falso già solo per la presenza del graffio?) Punto due. Diciamo che non è la solita patacca sfacciata: il colore del metallo, l’usura e l’aspetto generale lo rendono in apparenza non così pacchiano, tanto è vero che ha comunque fatto abbassare la guardia a diversi utenti che non sono proprio novizi; Anche il FERT in incuso non è reso in maniera così elementare (basta guardare il confronto che ho inserito con le foto: le rosette sono mal impresse mentre si è cercato di restituire al FERT incuso le grazie del lettering) come invece lo troviamo nelle solite riproduzioni da bancarella, come questa attualmente sulla baia e sempre col graffio (non taglio!) sull’1. https://ebay.us/m/hG1G6s Rimango sempre perplesso invece sul fatto che si possa imputare all’incastonatura il bordo sfuggente e decentrato con gli incusi imprecisi. Lo avevo già espresso nel mio intervento: Men che meno una “fresatura”, che a mio parere avrebbe generato danni molto più evidenti. Poi il contorno è quello che è… il fatto che fosse così sottile e sfuggente poteva essere il vero “campanello d’allarme” per esaminarla con più attenzione. “Eccezionalmente ben fatta” mi pare esagerato, però che non sia il solito falso raffazzonato e pacchiano, questo si, obiettivamente glielo concedo
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  36. Per ora è ancora possibile verificare l'autenticità confrontando i falsi con gli originali. Qui sotto posto un esemplare autentico per confronto e condivisione: è in bassa conservazione, ma accontentiamoci, dopotutto è un R3:
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  37. Salve. Ho pensato di pubblicare questo mio Ducato 1684 di Carlo II. Gr. 28,10. A me non sembra male. Cosa ne pensate? Grazie.
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  38. @modulo_largo L’introduzione del trachy e’ a seguito della grande riforma operata da Alessio I Comneno nel 1092 e determinata dalle eccessive spese militari sostenute dall’imperatore con le sue continue campagne di guerra per difendere l’impero. Alessio nel 1092 si vide costretto a varare un'imponente riforma monetaria, in cui fissava un'equivalenza fra monete d'oro e monete di altre leghe. Venne abolito l'uso del nomisma d'oro puro, introducendo l'hyperpyron (letteralmente, "super-puro"), una moneta che pesava quanto il vecchio nomisma (4.55 grammi), ma era di una lega leggermente inferiore all'oro puro (venti carati e mezzo contro i ventiquattro del nomisma). La vecchia equivalenza 1 nomisma = 12 milaresia, la tradizionale moneta d'argento di due o tre grammi, venne sostituita da quella che legava 1 hyperpyron = 48 aspron trachy, che era una moneta di 4.55 grammi di una lega (biglione) di rame e argento, al 6% di argento. In sostanza si passava da una equivalenza oro/argento 1:8 a una decisamente più bassa, 1:3,3. La vecchia moneta aurea si era quindi svalutata a quasi un terzo del suo valore. il tetarteron invece era una moneta d'oro introdotta dall'imperatore Niceforo II Foca (936-969) con lo scopo di spingere il mercato ad accettare monete di peso inferiore con lo stesso valore del solido di peso pieno, ma l'iniziativa fu un fallimento. Il suo nome deriva dal greco e significa "un quarto", poiché il suo peso era di circa tre quarti di quello del solido (histamenon). La nuova moneta aveva un peso di ca. 4,09 grammi, pari a tre quarti di quello del solido, ed aveva, nelle intenzione dei governanti lo stesso valore del solido dal peso pieno. La moneta venne denominata Tetarteron (greco= "quarto") mentre il solido di peso completo prese il nome di Histamenon. Entrambe le monete conservano lo stesso standard di finezza, e furono emesse nell'ottica programmata di spingere il mercato ad accettare monete di peso minore. Non sorprende che l’esperimento risulto’ un fallimento e il tetarteron scomparve con la riforma operata da Alessio I Comneno. Alessio con la sua riforma introdusse il tetarteron di bronzo che Fu coniata fino al regno di Michele VIII Paleologo. Il follis, moneta in bronzo introdotta con la riforma monetaria di Diocleziano del 294 AD venne abolito con la riforma di Alessio I Comneno. La riforma del 1092 e’ un vero spartiacque nella storia della monetazione bizantina . I testi piu’ importanti per l’approfondimento di questa monetazione sono quello citato di Dumbarton Oaks, a cura di Philip Grierson e altri autori, in 5 volumi. Testo tuttora validissimo e punto di riferimento primario per tutta la monetazione bizantina. per approfondimenti piu’ di economia monetaria che numismatici il miglior trsto e’ quello di Michael Hendy: Studies in the Byzantine Monetary Economy c.300–1450 infine per un testo piu’ divulgativo ma comprensivo di tutta la monetazione bizantina resta molto valido anche se un po’ datato il volume di Philip Grierson: byzantine coinage university of California Press 1982
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  39. Buongiorno a tutti. Ho riso durante la lettura di questa storiella ma, alla fine, ci sono rimasto male: mi da fastidio vedere che persone di grande competenza e disponibilità vengono prese per i fondelli da un personaggio simile. Un saluto a tutti gli utenti "storici"😉
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  40. Pubblico una "seconda edizione" del testo pdf. I contenuti sono sostanzialmente gli stessi, ma ho corretto alcuni errori, spiegato meglio alcuni passaggi che mi sembravano criptici e rivisto l'impaginazione Storia delle monete repubblicane.pdf
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  41. Buonasera, ieri in ciotola da 50 centesimi, 50 cents del 1955 dei Caraibi inglesi. Non messa benissimo.
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  42. Buongiorno, Qualche imprecisione anche nella descrizione del dritto, sia nella prossima vendita di Elsen che in quella Sangiorgi. Elsen legge male la desinenza e dubitativamente parla di testa d’asino (!) nel campo a destra, mentre Sangiorgi identifica correttamente la testa della mitologica creatura marina (pistrice) ma scambia una frattura di conio (?) per un delfino afferrato dalla stessa. Per qualche confronto allego l’immagine di una moneta tratta da una vecchia discussione (post 32), che condivide lo stesso conio di incudine dell’esemplare di questa discussione, senza la frattura.
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  43. Scrivere di Marco mi porta grandissima tristezza, un giovane uomo che aveva tanti valori e una vita di grandi soddisfazioni davanti. Marco Boscolo e’ stato uno dei fondatori del Circolo Giovani Numismatici, tra l’altro nel 2012 premiarono Quelli del Cordusio col Premio Linfa Giovani per la divulgazione della numismatica. Molti della prima ora di Lamoneta lo ricorderanno con tristezza. Seguì’ dalla prima ora tutte le nostre iniziative a cui aderiva e ci spronava nel continuarle, era un testimonial della numismatica tra i giovani. Si era laureato in numismatica, aveva intrapreso la carriera di commerciante, era un giovane uomo che aveva il suo percorso di vita. Mancherà da numismatico, ma soprattutto per i valori che aveva, ci stimavamo molto e c’era molta empatia tra noi. Lo avevo invitato a Milano Numismatica e non aveva risposto come suo solito e questo mi intimoriva. Caro Marco ti ricorderemo tutti insieme sabato prossimo al Convegno, mi mancherai e ci mancherai !
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  44. Buonasera a tutti, condivido il link con l’ultimo mio articolo pubblicato proprio ieri su Cronaca Numismatica. Spero vi piaccia ⬇️ https://www.cronacanumismatica.com/falsi-coevi-dei-baiocchi-cartacei-della-prima-repubblica-romana/
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  45. Scusate ma "Che ci fanno le parole sconce in questo sito?" Ed Aggiungo "Cosa sono questi moralismi ?" Siamo Tutti Collezionisti, ognuno a modo suo, con le proprie idee, etica e comportamenti... Qui non si critica ma si costruisce un rapporto di collaborazione e scambio di idee SENZA USARE VIOLENZA VERBALE. E BASTA CON QUESTI POST AGGRESSIVI, SIATE PACIFICI E DEMOCRATICI... GRAZIE. ( adesso mi risponde qualcuno con aggressione )
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  46. .... inoltre i libri arredano... (lo dico sempre a mia moglie 😊 quando mi dice ... un altro libro.😲... ?!). ... sono dei calmanti naturali.. altro che pillole per dormire.
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  47. Ricordo del Convegno Numismatico di Grenoble 2025 . Esemplare fotografato nel Cudazzo . Ex Collezione dell' amico francese G.G.
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