Classifica
Contenuti più popolari
I contenuti con la più alta reputazione dal 06/27/25 in tutte le aree
-
Buon pomeriggio passeggiatina al Serafico, in cerca di ciotole. Solo pochi banchi ne avevano. Da uno ci stava la ciotola a 1 euro per tre monete, pescato queste:9 punti
-
Anche Venezia ? Si. E Pavia, e Mantova ? Si si. Anche Lucca Pisa Siena Firenze ? Si si si. E Roma ? Anche Roma ... Tutte le coniamo, tutte ...8 punti
-
Tanti anni fa un nonnimo mi insegnò le basi della filatelia. Io ero un ragazzetto e lui un vicino di casa con la passione filatelica. Mi regalò il mio primo catalogo e mi insegnò i concetti base di questo mondo. Aveva anche qualche spicciolo del regno che mi regalò e da lì nacque anche l'altra passione. Quando poi mancò (ormai sono cmq passati molti anni) lasciò la collezione di Repubblica nuova ai figli (all'epoca ci si poteva fare qualche milioncino di lire). Qualche mese prima di morire (era malato e lo sapeva), però, mi chiese di passare da lui e mi regalò tutti gli altri suoi francobolli (circa un migliaio suddivisi tra Germania e Jugoslavia) sapendo che in questo modo sarebbero rimasti nelle mani di una persona che li avrebbe apprezzati. Ancora oggi, quando sfogliando un album trovo un suo francobollo, mi ricordo di lui e del tempo che mi ha dedicato.8 punti
-
Personalmente, da amante della storia, ho sempre apprezzato l'aspetto storico sia dei francobolli che delle monete. Sono sempre stati un modo per toccare con mano il passato vicino o lontano. L'aspetto economico è sempre stato secondario e tutto quello che ho raccolto nel tempo non l'ho acquistato per calcoli economici, ma per il piacere e le sensazioni che mi ha trasmesso. Il tempo che ho passato con questi oggetti è stato ampiamente ripagato dal loro costo. Se vado a vedere uno spettacolo pago il biglietto, analogamente la passione collezionistica ha un costo. E sinceramente la ricerca di pezzi di pregio elevatissimo con conservazioni fdc nelle numismatica o di primissima scelta nella filatelia non sono il mio obiettivo. Anche pezzi di qualità media infatti riescono a trasmettermi quelle sensazioni storiche, culturali e artistiche che sono alla base del mio colezionismo. Tra vent'anni varranno meno? E chi se ne frega. Io ho fatto il mio percorso e ne ho tratto piacere. Io valore non è la molla del vero collezionista; è la molla di un investitore! Buona collezione a tutti (e se i prezzi dei francobolli scendono, meglio perché così potrò permettermi pezzi che in passato avrei ritenuto inavvicinabili)8 punti
-
Amici della filatelia, buon inizio settimana ! Oggi concludo con l'ultimo stato antico, il Regno di Sardegna. Note di storia postale : dopo il Lombardo-Veneto, la Sardegna fu il secondo antico stato italiano che emise francobolli. Il I° Gennaio 1851 furono emessi tre valori, da 5 - 20 e 40 centesimi, corrispondenti alle tariffe più in uso. Il soggetto era il medesimo e si ispirava al Penny Black britannico, con Vittorio Emanuele II° invece della regina Victoria : le scritte necessarie, il valore in cifre ed in lettere e, al centro, il profilo del re, ricavato dalle monete d'oro da 10 e 20 lire allora in corso. I colori scelti furono il nero, l'azzurro ed il rosa. Tra il 1851 ed il 1855 le emissioni di francobolli furono ben 4, di cui 3 in rilievo e tra le più belle, originali ed intriganti, non solo in Italia, ma nel mondo. Un vero record, specie considerando che il francobollo era agli esordi e serviva solo per affrancare. Il francobollo oggi presentato è una prima emissione del 1851, un 20 centesimi azzurro con annullo a rombi rossi, su stampa litografica in colore su carta a macchina bianca, fogli da 50 esemplari. Sul retro le firme dei periti filatelici G. Colla, S. Sorani e G. Bolaffi, ( più un'altra non identificabile ), Sassone 2. Grazie per l'attenzione.7 punti
-
No ... fermati. Approfitta di questa discussione per illustrarci compiutamente il tuo pensiero e le conclusioni che hai tratto dai tuoi studi. Io ho cercato, a seguito di un'altra discussione, di informarmi, di studiare, di ragionare, ... non sono riuscito a capire le tue argomentazioni; probabilmente per la mia ignoranza dell'argomento in discussione ( la zecca di Napoli è ben lontana dai miei interessi e dalle mie conoscenze) o forse per una mia ignoranza più generica. Ma vedo che alri ammettono una simile ignoranza, ed è inevitabile concludere che forse gli errori sono tuoi di conclusione e non nostri di comprensione. Ma siamo tutti appassionati di numismatica e desiderosi di apprendere. Sappiamo che c'è sempre qualcosa in numismatica che attende chi ha la fortuna di trovare, o chi ha la capacità di comprendere, e chi ha la bravura di divulgare. Ripeto, io ammetto la mia ignoranza, vedo che è condivisa da altri ... per cui aiutaci, spiegaci, chiariscici quello che hai scoperto. E' questo il fine di ogni studioso. Quando citi articoli che hai scritto, che non portano però ad una documentazione precisa e consultabile, finiscono per sembrare citazioni autoreferenziali. Mi sembra così e mi scuso con te se non è così. Attualmente chiunque può scrivere un libro o un articolo, autopubblicati o anche in collane che non hanno serie modalità di controllo. Non è lo scrivere che che fa lo studioso, è lo scrivere cose corrette e vere e documentate, ed anche scrivere ciò che può essere compreso e verificato da altri. Può darsi che studiosi della zecca di Napoli, e studiosi delle "monete forestire" battute a Napoli abbiano compreso ed approvato quello che io ed altri per ignoranza non abbiamo capito, ma siamo in un importante Forum di divulgazione numismatica, e siamo interessati a capire; fermati e spiega meglio. Grazie.7 punti
-
7 punti
-
Questo lo appoggio qui. È redatto dal perito che ha certificato gran parte degli artefatti al momento in commercio. Direi che la discussione può considerarsi conclusa. Una grande vittoria per il collezionismo, quello vero. Complimenti a tutti noi.7 punti
-
Beh io sono un neofita in campo filatelico, ho iniziato solamente da quasi 2 mesi ad appassionarmi ai francobolli con l'aiuto ed i consigli in questo Forum di @PostOffice, @fapetri2001 che reputo essere i due maggiori esperti. Inoltre devo dire che con piacere seguo miza, dareios, art, marco1972 e qualcun altro con il quale mi scuso se non lo cito. Tutti questi a mio avviso sono entusiasti collezionisti. Sono interessato solo ad affrancature antiche/antiquarie, prime emissioni ma anche qualche esemplare con particolari varianti. Questi francobolli hanno per me un fascino del tutto particolare, alla pari delle mie monete. Concludo : questi vecchi francobolli non costano poco, in alta qualità ti possono chiedere dei bei soldini. Tuttavia, se un giorno dovessero deprezzarsi, amen, non ho mai pensato ad una collezione che aumenti di valore, io sarò ugualmente contento di averli cercati e di poterli avere, perché questi storici "pezzetti di carta" nella vita mi danno molta soddisfazione.7 punti
-
Io non sarei molto favorevole alla situazione cinese, considerato il tipo di governo, ci mettono zero tempo a isolarti socialmente ed economicamente… resto uno strenuo sostenitore dei pagamenti in contanti e continuo a osteggiare l’uso dei pagamenti elettronici… troppo rischioso: basta un black out o un pulsante spinto da chi decide cosa e come devi pensare per tagliarti fuori dal resto del mondo7 punti
-
Buongiorno a tutti. @Asclepia, @Litra68... In questi tre anni la famigliola dei 9 Cavalli è aumentata . Eccoli in una foto di gruppo, gettati letteralmente sul pavimento 😁 Voi avete aggiunto qualche pezzo alla vostra raccolta?6 punti
-
Amici Filatelisti, Buona giornata. Oggi condivido il penultimo francobollo stati preunitari, del Ducato di Parma-Piacenza. Nota storica introduttiva : con la morte di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena nel Dicembre del 1847 il ducato che comprendeva le province di Parma, Piacenza e della Lunigiana parmense, torna ai Borbone Parma. Carlo II° di Borbone governa fino alla prima guerra d'Indipendenza del 1848 quando abdica in favore del figlio Carlo III° che morirà a Parma in un attentato nel 1854. Tornando su Maria Luigia d'Asburgo-Lorena, credo che meriti di essere menzionata per : essere stata imperatrice consorte dei francesi dal 1810 al 1814 in quanto moglie di Napoleone I° e duchessa regnante di Parma-Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per decisione del congresso di Vienna. Cenno numismatico : nel 1819 Maria Luigia introduce nel ducato la monetazione decimale e sono le prime monete decimali coniate in Italia ( belle e tutte nella zecca di Milano ), dopo il periodo napoleonico. Il francobollo : emesso nel 1852 esemplare rosa da 15 centesimi con annullo ( il colore rosa con l'ingrandimento fotografico si schiarisce verso il bianco ). Al centro giglio borbonico sormontato dalla corona ducale, stampa tipografica in nero su carta a macchina colorata, fogli da 80 esemplari. Sassone 3, sul retro sigla perito filatelico Paolo Vaccari. Grazie per l'attenzione. SEGUIRA' ULTIMO STATO PREUNITARIO, IL REGNO DI SARDEGNA ...6 punti
-
Mio nonno paterno ( Giordano ) era sergente maggiore degli alpini, divisione Julia battaglione Vicenza ( se ne salvò qualche decina e persero anche la bandiera ) Ferito fu fatto prigioniero dei russi ed internato in campo di concentramento dove morì. Lo stato italiano lo ha elargito con la medaglia d'argento al v.m.6 punti
-
Buongiorno a Tutti, tempo fa ho acquistato questo Asse di Marco Aurelio per il quale volevo chiedere a Voi Esperti di questa monetazione, un parere. Il venditore si è enunciato per zecca di Roma, emissione 162-163 d.c. Leggero paludamento sulla spalla sinistra. La moneta pesa grammi 10,60 e misura al D 25,62 millimetri, conservazione splendida. Vi chiedo per cortesia cosa ne pensate ed anche se secondo voi la conservazione potrebbe corrispondere. Grazie.5 punti
-
ERRATA CORRIGE. Nell'indice (ecco perché dobbiamo sempre verificare più volte!) è riportato il titolo dell'articolo di Ballauri-Maio "Le Piastre di Francesco I di Borbone (Studio dei conii)" pubblicato nel Gazzettino #11, mentre qui nel #12 si tratta del nuovo "LA PIASTRA 1838 DI FERDINANDO II". Ringraziamo gli autori per la segnalazione e ci scusiamo per il disguido.5 punti
-
A richiesta degi appassionati, pubblico l'indice del Gazzettino:: La pre-copia in fase di rilettura e correzione:5 punti
-
Mi ero ripromesso di postare qualcosa, ma il 29/06 non avevo avuto modo... per fortuna il topic non si è spento... anzi, quante belle monete sono state proposte, alcune davvero rare ! Approfitto per postare un paio di rappresentazione dei due santi più "particolari" tra quelle che ricordo, ad iniziare da questa piastra di Urbano VIII (vero amante dei due santi, proposti pressochè su qualsiasi taglio emesso durante il pontificato), che presenta i due busti "affacciati al balcone": Per dimensioni, probabilmente sono stati utilizzati punzoni dei santi creati per monete di taglio inferiore (grossi o mezzi grossi degli anni a seguire avranno rappresentazioni simili), e il tanto spazio libero sul tondello è stato in qualche modo occupato da una serie, apparentemente improvvisata, di elementi. Altra "coppia" di santi particolare, su questo quattrino di Benedetto XIV per Gubbio; al contrario della piastra sopra, la scelta dei busti "accollati" è risolutiva per i problemi di spazio, per quanto abbastanza inusuale, e inusuale è anche lo stile dei visi, quasi stilizzato e senz'altro opera di mano meno fine di quella che ha realizzato il conio del diritto: anche questo quattrino merita di stare assieme alle tante monete assai rare postate, trattandosi di un inedito, che accoppia il diritto del Muntoni 521 (stella a 8 punte sulla cimasa dello stemma) al classico rovescio Muntoni 544 😉. Ciao, RCAMIL.5 punti
-
Grazie a tutti! In effetti ho avuto molta fortuna! Eccone altre due: - a sinistra Thailandia: 1 Att / ⅛ Fuang di Rama V del 1883; - a destra Perù: 5 Centavos del 18805 punti
-
Questa cartolina è uno dei pochi oggetti acquistati da me "ad ogni costo" tradotto in strapagata perchè penso che ogni collezionista (che si rispetti 😅) almeno una volta nella vita!!!gli si sia chiusa "la vena" che porta il sangue al cervello e pagato con la pancia e non la razionalità. Squadra italiana ai giochi olimpici 1924 che arrivò solo ai quarti di finale,eliminata 2-1 dalla Svizzera.5 punti
-
Oggi ciotola abbastanza ricca, comincio con questi tre pezzi in ottima conservazione da 2, 5 e 10 centesimi del Congo Belga5 punti
-
come promesso allego alcuni esmpi di 4^ di SARDEGNA per tonalità di colore4 punti
-
Repubblica di Panama, un cuarto di Balboa, anno 1966, zecca di San Francisco, tiratura 7.440.000. Cupronichel. Pagata 30 centesimini😅4 punti
-
Periodo estivo, periodo relativamente "moscio" per la Numismatica e per lamoneta.it. Oggi si celebrano i SS. Pietro e Paolo, Principi degli Apostoli, giornata da sempre di festa per Roma in onore dei suoi due Patroni. Sarebbe bello vivacizzare la sezione con immagini monetarie di questi giganti della Cristianità, e sono molte. Oltre che i 2 busti giugati nello scudino del mio avatar, mostro di seguito un raro Giulio di Giulio II, in ottima conservazione (tra i migliori apparsi) che li presenta come pastore (S. Pietro) e dottore (S. Paolo): Dr. IVLIVS II – PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. PASTOR – DOCTOR S. Pietro e S. Paolo stanti di fronte; in basso, tra i due Santi, segno del Banco Fugger e, all'esergo, ROMA. Muntoni 25, Berman 571, MIR 559/1. ... e auguri a tutti i Piero o Paolo che frequentano il forum!4 punti
-
Eccomi di nuovo qua per avere opinioni su questa cartolina col suo timbro posta da campo,il testo sono le parole di rassicurazione di un figlio alla propria madre ma della storia postale e militare che ci stà dietro mi sà ho bisogno di aiuto...lascio spazio a chi sicuramente ne sà più di me!!!4 punti
-
La prima iconografia di Sede Vacante che vede i due Santi raffigurati è il Giulio del Camerlengo Armellini S.V. 1521 Quella a me più cara è questa rappresentazione dei busti dei due Santi in questo Rarissimo testone della S.V. 16054 punti
-
Ciao, dal peso e diametro da te indicati si tratta di un sesterzio. Molto probabilmente dell'imperatore Adriano ( mi sembra si intraveda la sua caratteristica sagoma sulla moneta, vedi foto) con la personificazione di Nettuno sul rovescio ( le due lettere che hai evidenziato e la sagoma tratteggiata dovrebbe confermarlo). Posto foto di sesterzio stessa tipologia per catalogazione 🙂. ANTONIO4 punti
-
I vetri di Roma imperiale. Gli straordinari reperti dagli scavi di Adria Vetri dal I secolo a.C. al I d.C. dagli scavi archeologici di Adria. Una straordinaria quantità di reperti di altissima qualità, per lo più integri, al museo nazionale. Alcuni dalle collezioni più antiche, valorizzati da una spettacolare parete espositiva, altri scavati nel loro contesto e mostrati scientificamente con il resto del corredo4 punti
-
Vi inserisco qualche esemplare anche io ,saluti4 punti
-
Anche per questo Stato aggiungo qualche esemplare Prima emissione Seconda emissione Segnatasse4 punti
-
Per il collezionismo bisogna mettere via ogni mese un piccolo budget che verrà poi usato quando se ne presenta l' occasione. Se non si hanno velleità di pizzerie e ristoranti ogni fine settimana e non si spendono denari inutili per concerti musicali o biglietti dello stadio, generalmente chi ha uno stipendio puo' avere un giusto budget ogni mese. Qualsiasi collezionista avra' strapagato qualcosa e avra' sottopagato altro.. e' nella natura delle cose.. le spese devono essere ragionate e controllate e non deve essere o diventare una malattia altrimenti non si gode poi appieno di quello che si acquista. Almeno per me funziona così. La cartolina è comunque bella, complimenti.4 punti
-
La Divisione San Marco finisce l' addestramento in Germania nel luglio del 1944 e sempre nel luglio 1944 inizia il trasferimento in Italia. Inizio attività nel 4.8.1944 in Liguria, .. e l' 1.10.1944 in Garfagnana.. quindi alla data della nostra cartolina il milite scriveva si da una zona di operazioni. Confermo quanto correttamente detto da fapetri che la 3° Divisione San Marco ebbe la posta da campo A. Sperando di non annoiare metto una piccola cronistoria della Divisione San Marco: La Divisione venne inizialmente denominata "3^ divisione di fanteria". Nel gennaio 1944 si trasforma in "3^ divisione granatieri" e infine nel marzo 1944 diventa la "3^ divisione di fanteria di marina "San Marco"". E' la prima unità a avere i ranghi al completo e la prima a iniziare l'addestramento. Alcuni reparti vengono addestrati nel campo di Heuberg. In Aprile la Divisione schierava 12.000 uomini, nelle seguenti formazioni: 5° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 6° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 3° Reggimento Artiglieria su 4 Gruppi e 12 Batterie; 3° Gruppo Esploratori su tre Squadroni Pesanti; 3^ Compagnia contro carri; 3° Battaglione Pionieri su tre Compagnie; 3° Battaglione Collegamenti su due Compagnie; 3° Battaglione complementi su 5 Compagnie. IMPIEGO IN ITALIA (dall'agosto 1944 all'aprile 1945) A cominciare dalla terza decade di Luglio 1944 l'unità viene trasferita in Italia. E' la seconda unità a rientrare in Italia. Le viene assegnato il fronte della riviera di Ponente di circa 90 Km Il 7 Agosto entra in linea tra Palazzo Fabiani, Arenzano, fino a S.Remo. Dal 4 Agosto 44 al 30 Marzo 1945 impegnata in operazioni antipartigiane anche se il suo compito principale rimase quello di "tutelare le posizioni nel litorale ligure per difenderlo da un possibile sbarco alleato". Nell'Ottobre 44 due battaglioni vengono inviati sulla linea gotica a rafforzare lo schieramento italo-germanico. Si tratta del II Battaglione del 6° Reggimento e il III Battaglione del 5° Reggimento. Questa formazione, per il periodo dal 16 ottobre 44 al 27 aprile 45, seguì le sorti dei reparti della Monterosa in Garfagnana. Il mattino del 25 Aprile la Divisione ripiega verso il Ticino-Po. Il 30 Aprile 1945 si arrende nella zona Mortara-Vigevano-Pavia. Durante l'impiego in Italia i reparti divisionali continuarono a utilizzare gli annulli con la dicitura "Posta da Campo A". Talvolta si riscontrano lettere con annulli della Feldpost tedesca o con annulli della posta civile italiana. Cartolina importante anche economicamente, in quanto il periodo postale molto particolare fu molto breve, RARA.4 punti
-
Buon afoso pomeriggio Amici Filatelisti, oggi vorrei parlarvi un po' del Ducato di Modena unitamente ad un suo francobollo. Il Congresso di Vienna (1815) restaurò i vincoli dinastici nel Ducato di Modena dopo il periodo napoleonico. Quando vennero emesse le prime affrancature ( 1 Giugno 1852 ), il Ducato comprendeva le province di Modena, Reggio, Massa e Carrara, la Lunigiana, la Garfagnana, Frignano e Guastalla. Nel 1852 è sovrano il Duca Francesco V° d'Austria-Este, in carica dal 1846 al 11 Giugno 1859, data d'inizio del suo esilio. Il 18 Marzo 1860 a seguito del plebiscito tutto il territorio dell'ex Ducato venne annesso al Regno di Sardegna di Vittorio Emanuele II°. Veniamo al francobollo da 5 . centesimi emesso il 1° Giugno 1852 : di colore verde, al centro l'aquila estense sormontata dalla corona ducale, versione con punto dopo la cifra. Senza annullo, stampa tipografica in nero su carta a macchina colorata, fogli da 240 esemplari. A rovescio vistose tracce di gomma screpolata, sigla perito fil. Paolo Vaccari. Sassone 7. Grazie per l'attenzione. SEGUIRA' ALTRO STATO PREUNITARIO ...4 punti
-
Mi sembra che sia opinabile un po' tutto, anche ciò che lei definisce scientificamente centellinato. Scientificamente centellinato, ma da chi? Se solo da lei, pur col massimo rispetto per i suoi studi, mi pare che si possa classificare le monete sulla base di studi attuali, non necessariamente ed esclusivamente solo sui suoi. L'amico Antonino ha riportato correttamente un riferimento al Mir. Ora, si può rivedere e aggiornare tutto ed il contrario di tutto, ma non penso che il riferimento riportato possa essere definito non corretto. Aspettiamo fiduciosi ogni aggiornamento, ogni progresso scientifico, ma mi permetto di ricordare che un riferimento diventa davvero scientifico quando l'esperimento (lo studio in questo caso) diventa replicabile e verificabile anche e soprattutto da persone diverse da chi formula una nuova ipotesi. Non entro invece sul discorso della zecca, quale che sia, perché ne so troppo poco e direi certamente delle cose inesatte e non utili alla discussione. Cordialità.4 punti
-
L'amico caravelle82 ha proposto una A/R del del Regno mod. 23 I (interno) oggetto postale che per affrancatura che per tipo di modello, in alta tiratura è da considerarsi molto comune, ma sia lui che l'amico @PostOffice hanno ben detto che questa collezione è una branchia della Storia Postale Diacronica che riserva, se seguita con molta attenzione, delle gran belle sorprese, e per la quantità differente di moduli e delle affrancature, vi allego un link dove potrete vedere la mia collezione è vi auguro possiate divertirvi nello sgogliarla, un saluto a tutti http://expo.fsfi.it/bergamofil2021/exhibits/41PetriniN2x5aVda.pdf4 punti
-
3 punti
-
Salve a tutti. Ho il piacere di segnalare la recentissima uscita di un mio saggio scientifico dal titolo Aspetti politico-economici della guerra nel Medioevo: il caso di un singolare follaro salernitano, apparso in "Rassegna Storica Salernitana", 83, n. 13 (giugno 2025), pp. 69-103: (2) Raffaele Iula, "Aspetti politico-economici della guerra nel Medioevo: il caso di un singolare follaro salernitano", in "Rassegna Storica Salernitana" 83, n. 13 (giugno 2025), pp. 69-103. Dopo un'approfondita disamina dei meccanismi della guerra nel Medioevo, con particolare attenzione all'ambito dell'Italia meridionale, e dei suoi legami con le ottiche economiche del guadagno e del bottino, mi sono soffermato, nella seconda parte dell'elaborato, sull'iconografia del cavaliere normanno apparsa su di un particolare follaro emesso a Salerno e finora oggetto di numerose attenzioni da parte degli studiosi di settore (si tratta del discusso follaro tipo Travaini 1995, n. 28). A seguito di una minuziosa indagine, condotta dal sottoscritto anche grazie all'ausilio di un nuovo esemplare di tale follaro, che presenta una variante inedita nella legenda di rovescio, si è giunti alla conclusione in merito alla corretta attribuzione di questa moneta, alla sua datazione e al suo inquadramento storico. Si tratta di un periodo centrale per la storia del Mezzogiorno, in cui le ultime imprese italiane di Roberto il Guiscardo (1077-1085) si intrecciarono con i destini storici di papa Gregorio VII (1073-1085) e di Salerno quale capitale del Ducato di Puglia. Spero che questo mio lavoro incontri il vostro interesse: buona lettura!3 punti
-
Propenderei anche io per una R più piccola sulla quale hanno ribattuto una R più grande, ma non trovo riscontro nella lunghezza delle stanghette che si vedono sopra la R grande e su quella dell'ipotetica gambetta obliqua, mi sembrano troppo grandi per una R di dimensioni ridotte, se notate hanno la stessa lunghezza di quella grande. Potrebbe essere, dato che ci sono più pezzi simili in giro, che abbiano messo un carattere per sbaglio e poi resisi conto dell'errore abbiano rimediato con una seconda battitura, i carattteri venivano battuti singolarmente all'epoca, se non sbaglio. oppure potrebbe essere una R normale che si è spezzata nella parte superiore e che sia salita leggermente per poi essere ribattuta in un secondo momento. Un caro saluto.3 punti
-
Grazie mille, il dubbio era nato anche dal prezzo ridicolo che avevo pagato, 20 euro mi sembravano pochini, evidentemente ho fatto l'affare...3 punti
-
È proprio qui che sta il nocciolo della questione. Se io compro un telefonino so benissimo che tra 5 anni varrà meno della metà, lo stesso se compro un'auto. Ma li compro li stesso, li utilizzo e ne traggo utilità e piacere. Lo stesso vale per un pezzo che metto in collezione. Non lo compro per rivenderlo, lo compro perché mi piace, mi fa passare del tempo con una mia passione. Il denaro è l'ultimo pensiero anche perché per rivendere la mia collezione dovrei proprio essere alla fame. Questa fa parte di me! Non compro per rivendere, non compro per fare affari, compro (quello che posso permettermi e senza mai fare follie) per una mia passione!!!3 punti
-
Sulla siliqua e la terminologia monetale nel tardo impero molto utile è questo testo di Filippo Carlà: https://www.academia.edu/197009/Il_sistema_monetario_in_età_tardoantica_spunti_per_una_revisione3 punti
-
In quel 1838 a Dahlonega furono coniate solo half eagles. La produzione delle stesse continuò ininterrottamente fino al 1861, con quantitativi interessanti fino a metà degli anni '50. Il record fu toccato nel 1843, con 98.452 esemplari coniati, ma un paio di volte si superarono, sia pur di poco, i 90.000, e in altrettante occasioni ci si andò vicino, con più di 80.00 pezzi annui. Poi, nel 1856, la produzione scese sotto i 20.000 esemplari, e continuò a scendere, fino a toccare il fondo nel 1861, con appena 1.597 half eagles. Ma su quell'anno, importante per molti versi, ci torneremo. Oltre alle half eagles, a Dahlonega furono coniate le quarter eagles, dal 1839 al 1859 (con l'eccezione del 1858), e i dollari d'oro. Ma anche qui, come a Charlotte, mancarono le monete più prestigiose, eagles e double eagles. Non mancò, invece, quella da 3 dollari, sia pure coniata per un solo anno, il 1854, e con appena 1.120 esemplari. Il che fa di essa una moneta indubbiamente rara, ma non la più rara e ricercata tra quelle della zecca della Georgia, un primato che spetta, ancora una volta, al minuscolo dollaro... ne parleremo La moneta da 3 dollari è quella disegnata da James B. Longacre, che ha al dritto la Lady Liberty nota come Indian Princess Head, probabilmente a causa del suo copricapo di piume, che però non è riconducibile ad alcuno di quelli in uso presso le tribú indiane. L'ispirazione, come per altre monete (e come detto in altra discussione ), va ricercata piuttosto nella statuaria classica (forse un ritratto di Venere), ma anche nell'arte popolare degli anni '50 del XIX secolo. Nel giro compare la scritta UNITED STATES OF AMERICA. Al rovescio, una corona di foglie di cotone, mais, tabacco e frumento, prodotti tipici del Nord e del Sud degli stati Uniti, a simboleggiare l'intreccio tra le due anime della nazione. Al centro compare il valore, e in basso, sotto il fiocco che lega la corona, la D di Dahlonega. (foto da Ira & Larry GoldBerg Auctions) petronius3 punti
-
Non posso che ringraziare l’Autore per aver reso giustizia al maestro delle prove Giuseppe Mannara, caduto nell’oblio per sessant’anni. L’ultimo a far cenno di tale ufficiale di zecca fu Michele Pannuti nel lontano 1964 e grazie a delle ricerche d’archivio ne è stata confermata la sua presenza nell’officina monetaria partenopea. Inoltre, nel Manuale sono state pubblicate per la prima volta i disegni dei progetti dei 5 e 2,5 grana del 1796 descritti – ma non pubblicati – da Carlo Prota su un numero del BCNN. Allego la prima pagina di un documento (ma ve ne sono molti altri) dove è indicato chiaramente il nostro maestro delle prove. Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle finanze, fascio 2141.3 punti
-
Il materiale che posto al 95% l'ho acquistato a mercatini e di quelli stile riuso senza avere aspettative alte ma raramente qualcosa è saltato fuori...A dirla tutta è successo ben più di una volta di arrivare a casa e dover confessare alla moglie di aver esagerato mettendo mano al portafogli...ma sono sopravvissuto anche a lei e non è poco 😅3 punti
-
3 punti
-
Ricordiamoci sempre che il “Padovanino” non è nato così, tanto per fare ….è nato da una richiesta spasmodica da parte dei collezionisti , del pezzo eccezionale o eccezionalmente raro….quindi “ nihil novum….”3 punti
-
Buongiorno, lo catalogherei come Boehringer gruppo II, serie V, 58 (V31/R26). Il gruppo II è quello appena successivo alla serie dei primi tetradrammi con quadriga lenta e testina in incuso, per intenderci. Il conio R26 della testa di Aretusa compare oltre che con il conio V30 (Boehringer 55) anche nella precedente serie IV con il conio V26 (Boehringer 42), dove la nike veste quella fascia che possiamo chiamare tenia. Questi gli esemplari censiti: ES3 punti
-
Aggiungo qualche esemplare. Prima serie (senza punto dopo la cifra) Seconda serie ( con punto dopo le cifre) Segnatasse Governo provvisorio3 punti
-
Buonasera a tutti, appena passato all'asta Sartor questo bellissimo grano del 1637 con solo la data al rovescio... https://www.deamoneta.com/auctions/view/1050/493 punti
-
Cartolina in franchigia militare con scritta "zona di operazioni sprovvista di bolli" con timbro lineare di battaglione/compagnia + timbro di posta militare n.152, questi due timbri garantivano la franchigia alla cartolina e la non tassazione a destino. L' ufficio di posta militare n.152 alla data del 29.4.1942 (data del nostro timbro di P.M.) si trovava in Russia. Piccola cronistoria: Assegnata alla 52° divisione di fanteria autotrasportabile "Torino", nel gennaio febbraio 1942 sostiene combattimenti nella zona di Izium. Nel luglio 1942 si sposta a Voroscilovgrad e poi sul Don. Il 17 dicembre inizia l' attacco russo nel settore. Il 20 dicembre 1942 e' costretta a ripiegare con la Pasubio e la Ravenna. Il 21 dicembre aspri combattimenti sul fiume Tichaja dove e' accerchiata nella conca di Arbusowka. Il 25 dicembre 1942 tenta di aprirsi un varco combattendo. Il 26 dicembre si unisce alle unità dette "blocco nord" che difendono Tschertkowo. Dal 17.12.1942 al 25.12.1942 partecipa alla 2nda battaglia del Don. Nel 1943 la sera del 15 gennaio riesce a rompere l'accerchiamento, i resti della Torino 1.600 uomini il 17 gennaio raggiungono Belovodsk nelle retrovie finalmente in salvo. Rientra in Italia nel marzo 1943. Scrivendo questa breve cronistoria ho sperato sin dall' inizio in un lieto fine, speriamo veramente che Vittorio se la sia cavata. Questo materiale è gia' commovente di suo, gli errori grammaticali lo rendono ancora piu' vero. SEGUE......3 punti
-
Buonasera a tutti, mi sento in dovere di dire la mia in questa discussione perché sono un giovane collezionista di monete. Credo che la carenza di giovani appassionati, specialmente tra i minorenni e i neo-maggiorenni, sia ormai un problema evidente. Secondo me – e parlo per esperienza personale – uno dei motivi principali è che oggi la società spinge i ragazzi a investire soldi ed energie nell’apparenza piuttosto che nella cultura o in passioni meno “alla moda”. Spendere per una moneta antica, invece che per un paio di scarpe firmate, un taglio costoso o per il biglietto di un concerto di un rapper, viene spesso visto come qualcosa da “sfigati”. Il ragazzo medio non si pone neanche il dubbio se iniziare una collezione: punta direttamente a ciò che gli garantisce approvazione sociale. Io ho 16 anni e condivido questa passione con mio fratello gemello. La nostra fortuna è stata incontrare un amico che già collezionava e che ci ha aperto la porta su questo mondo. Da lì ci siamo appassionati, abbiamo studiato, investito tempo, fatto sacrifici, e oggi possiamo dire di avere una collezione che non è comune per la nostra età, vi dirò di più non penso ci siano mai stati così tanti giovani in tutta Italia a possedere collezioni di questo calibro in tutta la storia. Ritornando a prima, non tutti hanno questa possibilità: iniziare da soli, senza punti di riferimento, è estremamente difficile. In rete ci sono tante informazioni, ma spesso sono confuse o frammentarie, e senza una guida si rischia di scoraggiarsi o di fare errori costosi. In più, c’è un altro ostacolo importante: il giudizio degli altri. Molti ragazzi non iniziano nemmeno perché temono di essere derisi o esclusi. Se racconti in giro che collezioni monete, potresti facilmente essere preso in giro, etichettato come strano o noioso. E così anche chi ha una curiosità iniziale si blocca, smette, oppure tiene tutto nascosto. Questo, secondo me, è uno dei motivi principali per cui la passione per la numismatica resta spesso invisibile tra i giovani. Nonostante tutto, io continuo a crederci. Penso che se siamo riusciti ad arrivare dove siamo oggi – io, mio fratello ed il nostro "gruppetto" di collezionisti – è anche grazie all’incontro con persone più esperte che ci hanno saputo dare consigli, orientamenti e anche qualche dritta preziosa per evitare fregature. Questo mi ha fatto capire quanto sarebbe utile, per noi giovani, avere una sorta di “saggio” che ci guidi e che ci insegni questa materia. Non servono grandi cose: anche solo un adulto appassionato che si prende mezz’ora per spiegare, per ascoltare, per dare un consiglio, può fare la differenza. So benissimo che questo sito da la possibilità di fare ciò che ho appena scritto, io soprattutto ultimamente che sono a casa a riposo, per via che sono da poco stato operato, grazie a questo sito ho imparato e sto imparando molte cose nuove, ma capite bene che non è affatto come andare nella numismatica del proprio paese e osservare il perito eseguire delle perizie o catalogare dei lotti... Se solo ci fossero più circoli numismatici sono convinto che ci sarebbero anche più giovani, perchè il circolo numismatico più vicino a me dista 40 minuti di auto, forse sono uscito dall'argomento principale perchè mi sto riferendo alla formazione dei giovani e non più alla nascità di giovani collezionisti, ma entrambi gli argomenti sono di fondamentale importanza. È vero, collezionare monete richiede impegno, studio, e sacrifici. Ma è anche una passione che apre la mente, insegna la storia, e dà soddisfazioni immense. Per questo continuo a pensare che il collezionismo non morirà, finché ci saranno persone, giovani e meno giovani, disposte a sostenerlo e tramandarlo. Ma serve un cambio di mentalità, e serve anche che chi ha più esperienza cominci a coinvolgere attivamente chi si affaccia per la prima volta a questo mondo. Spero che sia gradito il mio messaggio. Giraud R.3 punti
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
