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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/02/25 in tutte le aree

  1. La prima iconografia di Sede Vacante che vede i due Santi raffigurati è il Giulio del Camerlengo Armellini S.V. 1521 Quella a me più cara è questa rappresentazione dei busti dei due Santi in questo Rarissimo testone della S.V. 1605
    3 punti
  2. Mi ero ripromesso di postare qualcosa, ma il 29/06 non avevo avuto modo... per fortuna il topic non si è spento... anzi, quante belle monete sono state proposte, alcune davvero rare ! Approfitto per postare un paio di rappresentazione dei due santi più "particolari" tra quelle che ricordo, ad iniziare da questa piastra di Urbano VIII (vero amante dei due santi, proposti pressochè su qualsiasi taglio emesso durante il pontificato), che presenta i due busti "affacciati al balcone": Per dimensioni, probabilmente sono stati utilizzati punzoni dei santi creati per monete di taglio inferiore (grossi o mezzi grossi degli anni a seguire avranno rappresentazioni simili), e il tanto spazio libero sul tondello è stato in qualche modo occupato da una serie, apparentemente improvvisata, di elementi. Altra "coppia" di santi particolare, su questo quattrino di Benedetto XIV per Gubbio; al contrario della piastra sopra, la scelta dei busti "accollati" è risolutiva per i problemi di spazio, per quanto abbastanza inusuale, e inusuale è anche lo stile dei visi, quasi stilizzato e senz'altro opera di mano meno fine di quella che ha realizzato il conio del diritto: anche questo quattrino merita di stare assieme alle tante monete assai rare postate, trattandosi di un inedito, che accoppia il diritto del Muntoni 521 (stella a 8 punte sulla cimasa dello stemma) al classico rovescio Muntoni 544 😉. Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  3. Si periziano le monete del Regno non le greche antiche
    2 punti
  4. AE 4 con SALVS REIPVBLICE di sicuro, ma per l'mperatore direi Arcadio, anche se non a fuoco... Arka # slow numismatics
    2 punti
  5. Grazie mille! Cerchiamo di dare il meglio per questo piccolo convegno! Giacomo era KO con la schiena ma è venuto a trovarci come visitatore. Altri big saranno presenti a luglio, al 3° Convegno Estivo delle Terre Verdiane in data 26 luglio! La aspettiamo nuovamente!
    2 punti
  6. Cartolina postale n. 22C con frasi di propaganda sopra il tassello con esagoni emessa nel 2.1941 stampa in rotocalco. Annullata con meccanizzato con linee ondulate di Catanzaro il 10 XII 41 anno E.F.XX. + timbro in blu 12° Divisione Costiera che autorizzava la franchigia + timbro blu Censura 26. Il campo di concentramento militare di Rezzanello situato vicino a Piacenza fu sede nel 1941 di un campo di prigionia militare, utilizzato dall'Italia durante la Seconda Guerra Mondiale per internare prigionieri di guerra, principalmente soldati nemici catturati durante le operazioni militari. Bibliograficamente cartolina abbastanza comune, storicamente UNICA ed irripetibile anche postalmente.
    2 punti
  7. Non riesco a individuare con certezza la presenza di una doppia stanghetta del numerale regale "II" di Ferdinando II. In ogni caso, non potrebbe trattarsi del numerale "I", poiché questo non compare sui talleri di Ferdinando I: il numerale "I" per il nome di un regnante viene infatti adottato solo retroattivamente, una volta che un successore con lo stesso nome sale al trono. A mio avviso, quella che a prima vista potrebbe sembrare una doppia stanghetta "II" è in realtà la prima "N" di "FERDINANDVS", sulla quale è stata ribattuta la seconda "S" di "COSMVS"? Resta il mistero sull’anno di emissione, poiché presumibilmente anche per i talleri di Pisa si seguiva il calendario fiorentino, considerando che venivano ormai da anni coniati a Firenze. È possibile che, all'inizio del 1621 secondo lo stile fiorentino, i conii per i talleri di Ferdinando II non fossero ancora pronti e si sia quindi deciso di continuare a utilizzare quelli precedenti di Cosimo II?
    2 punti
  8. Tanti anni fa un nonnimo mi insegnò le basi della filatelia. Io ero un ragazzetto e lui un vicino di casa con la passione filatelica. Mi regalò il mio primo catalogo e mi insegnò i concetti base di questo mondo. Aveva anche qualche spicciolo del regno che mi regalò e da lì nacque anche l'altra passione. Quando poi mancò (ormai sono cmq passati molti anni) lasciò la collezione di Repubblica nuova ai figli (all'epoca ci si poteva fare qualche milioncino di lire). Qualche mese prima di morire (era malato e lo sapeva), però, mi chiese di passare da lui e mi regalò tutti gli altri suoi francobolli (circa un migliaio suddivisi tra Germania e Jugoslavia) sapendo che in questo modo sarebbero rimasti nelle mani di una persona che li avrebbe apprezzati. Ancora oggi, quando sfogliando un album trovo un suo francobollo, mi ricordo di lui e del tempo che mi ha dedicato.
    2 punti
  9. Buonasera a tutti, per me il diritto appartiene a due coni diversi, osservando i due ritratti vedo due espressioni marcatamente diverse. Ovviamente sto giudicando da foto ed è il mio modesto parere. Saluti Alberto
    1 punto
  10. Moneta molto bella , complimenti !!!
    1 punto
  11. In un asta è difficile stabilire un prezzo adeguato . il prezzo lo stabilisce chi compra, desiderando l esemplare. sta a lei fermarsi se non reputa il prezzo congruo …
    1 punto
  12. E già! Dopo anni sono riuscito a metterlo finalmente in Collezione .
    1 punto
  13. Ciao Ale,la prima foto andrebbe ruotata di 90,il rovescio non so se aquila,non riesco a vedere bene,tieni presente che Martino,Ferdinando,Alfonso sono simili.interpelliamo Azaad
    1 punto
  14. Half e Quarter Eagles A Dahlonega le quarter eagles furono coniate dal 1839 al 1859 (con l'eccezione del 1858). Per il primo anno, il modello fu quello Classic Head di William Kneass, del quale vennero prodotti 13.674 esemplari. Il marchio di zecca, come già per le half eagles, compare al dritto, sotto la troncatura del collo della Lady. (foto da Ira & Larry GoldBerg Auctions) A partire dal 1840, subentrò il modello Liberty Head di Christian Gobrecht. In questo modello il marchio di zecca viene spostato al rovescio, tra il valore e gli artigli dell'aquila. La quantità di quarter eagles coniate fu generalmente piccola, soprattutto se paragonata a quella di Philadelphia, che in alcuni anni superò il milione di esemplari. Per Dahlonega, invece, il record di produzione venne toccato, nel 1843, con 36.209 monete. Ma fu un'eccezione, negli altri anni non si raggiunsero mai i 20.000 pezzi, spesso nemmeno i 10.000, fino a toccare il fondo nel 1856 con appena 874 esemplari, una quantità talmente bassa che ancora oggi ci si chiede quale fosse il senso di una simile emissione. (foto da Heritage Auctions) Non andò meglio alle half eagles. Ne furono coniate di più, perché maggiore era la richiesta, ma sempre pochissime in rapporto alla produzione di Philadelphia: i numeri pù significativi li abbiamo visti nel post precedente. E anche per le half eagles, a partire dal 1839, il disegno adottato fu quello di Gobrecht. In questo caso, però, il marchio di zecca comparve al rovescio solo a partire dal 1840, nel 1839 venne mantenuto al dritto. Il record negativo di produzione, 1.597 esemplari, fu toccato proprio nell'ultimo anno, il 1861, dal quale arriva questa moneta (foto da Ira & Larry GoldBerg Auctions) In aggiunta a quarter e half eagles (e all'unica moneta da 3 dollari vista in precedenza), la Zecca di Dahlonega coniò anche monete d'oro da 1 dollaro, a partire dal 1849 e fino al 1861: ce ne occuperemo in uno dei prossimi post petronius
    1 punto
  15. Salve a me sembrano uguali,vedo anche una stessa tacca sulla perlinatura sopra la M,ma avendola tu in mano puoi dire la parola definitiva
    1 punto
  16. Se non fosse per il peso, sembrerebbe un follis di Massenzio con AETERNITAS AVG e i Dioscuri per la zecca di Ostia... AE 4 si riferisce a monete con diametro 12-15 mm... Arka # slow numismatics
    1 punto
  17. Grazie @Ale75 sei un cecchino.
    1 punto
  18. Questa cartolina mi ha colpito per la sua particolarità della buca delle lettere che raffigura quello che io reputo un fauno. Siamo nel 1900 e Umberto godeva ancora di buona salute. Che ne pensate? Buona giornata a tutti.
    1 punto
  19. Maria Saccardo, la destinataria di questa cartolina, era proprio la figlia del famoso botanico patavino Pier Andrea. Maria sposerà Alessandro Trotter che si era laureato all'università di Padova con una tesi di botanica con il prof Pier Paolo Saccardo che quindi diventerà suo suocero. Dopo aver avuto degli incarichi di primo assistente e poi aiuto all'università di Padova, il Trotter nel 1902 vince la cattedra di scienze naturali presso la scuola speciale di viticoltura ed enologia di Avellino. E quando nel 1914 Padova venne bombardata, il prof Saccardo si trasferisce ad Avellino a casa della figlia Maria per un breve periodo. Non ho trovato notizie sulla data del matrimonio di Maria Saccardo con Alessandro Trotter ma possiamo dire che quando questa cartolina datata 1900 è stata recapitata, sicuramente era ancora nubile, visto che era a Padova, mentre era già sposata nel 1914 quando risulta abitare ad Avellino dove aveva seguito il marito. Non è difficile che Maria si sia sposata nel 1902 o poco dopo, visto che il futuro marito aveva vinto la cattedra ad Avellino in quell'anno.
    1 punto
  20. Difficile a dirsi cosa sia effettivamente successo... A mio avviso potrebbe essere anche un maldestro tentativo di "aggiustare un conio con un problema" poi stampo un po' di monete (quante???) vedo che non vanno e sostituisco il conio.... boooo.... Di seguito ti posto un interessante articolo e le mie considerazioni, appena posso cerco un'altra discussione su questo argomento e la giro Nelle prime righe dell'articolo, molto interessante, si afferma non vi siano Marenghi di Vittorio Emanuele II che presentano ribattiture ma questo non è corretto. Rimanendo solo sulle ribattiture del millesimo vi sono queste due a me note in quanto le ho in collezione: 20 Lire VEII 1877 con primo 7 ribattuto su 7 (qFDC R3) 20 Lire VEII 1878 con 1 ribattuto su 1 capovolto (SPL/FDC R2) e poi passando al segno di zecca c'è ovviamente il 20 Lire VEII 1861 T su F e c'è da aggiungere quella appena segnalata da te. Di Umberto I mi permetto di aggiungere alcune ribattiture non citate nell'articolo ma presenti nella mia collezione: 20 Lire Umberto I 1882 con 2 ribattuto su 2 (qFDC R3) 20 Lire Umberto I 1883 con 3 ribattuto su 2 (SPL/FDC R2) No codina bensì molto evidente e poi un 20 Lire Umberto I 1882 con 2 molto distante dall'8 (qFDC R?) Grazie a tutti per l'attenzione, Massimo.
    1 punto
  21. Ciao e grazie a tutti: DN VAL si legge abbastanza bene.
    1 punto
  22. Lo slab per le antiche non garantisce l'autenticità.
    1 punto
  23. Dalle orecchie a punta, direi proprio che dovrebbe essere un fauno. Ho anch'io una cartolina di quel periodo, ma del 1904 con il francobollo della serie con l'aquila sabauda. Bellissimi questi ricordi di scambi di saluti fatti al mattino tra innamorati, semplicemente spedendo o lasciando di persona una cartolina nella buca delle lettere. Ne ho un paio della stessa coppia, in realtà, la prima spedita, la seconda inserita a mano nella buca, con un breve saluto scritto a penna, la data e la firma. Quando non c'erano i telefoni, era un modo per sentirsi vicini o farsi la corte
    1 punto
  24. Ciao Nino,guardandola bene potrebbe anche essere Valentiniano II. Le foto sono sfuocate ma magari Pino puo' vedere se c'è scritto DN ARC o DN VAL. Comunque sempre una SALVS REIPVBLICAE rimane. 🙂
    1 punto
  25. Una gran bella moneta anche a parer mio, da questa nuova foto del bordo monetale, mi sento di escludere una qualsiasi operazione di pressofusione. Complimenti @gioal.
    1 punto
  26. Salve Condivido questa busta per maggiori info. Grazie
    1 punto
  27. E ora prepariamoci a questo bellissimo evento! 😄
    1 punto
  28. Ultimo quiz prima della pausa estiva.... Se ne riparlerà a settembre. Questo quiz riuscirò a seguirlo ed aggiornarlo per una quindicina di giorni, quindi risolvetelo prima!
    1 punto
  29. La prima è una A/R presumibilmente del 1928 /29 avendo il doppio stemma a sx , la tiratura non è ben leggibile ma di norma queste erano sotto il milione, tirature alte, ma erano molto usate, affrancata in perfetta tartiffa cent. 50 con un francobollo Imperiale + timbro RR La seconda è una A/R per atti Giudiziari del tipo privata mod. 101 P/st ( Polizia Stradale) usata al posto del modello 23 L, regolarmente non affrancata e recanre il tagliando della Raccomandata, anno di produzione 1947 , tiratura 400.000 pezzi la terza è anche essa un A/R Atti Giudiziari, questa è un modello 23 L ufficiale delle poste anno 1970, recante il nuovo logo della posta con il corno, tiratura molto alta 3.000.000, ma come si sa le contravenzioni circolano molto, recante il tagliando di raccomandata rosa di servizio e non affrancatata regolarmente
    1 punto
  30. Scusate se ritorno sulle cose ma vorrei aggiungere un piccolo e magari insignificante approfondimento: la posta da campo n.85978 fu Assegnata il 20.3.1944 al II° Gruppo del 3° Reggimento artiglieria Divisione San Marco.
    1 punto
  31. Eh ma non mi pare che sia S.Marino a speculare se veramente vende la moneta ai negozianti a 27€, quanto i negozianti stessi. Ricordiamoci che noi da consumatori abbiamo in mano la più grande arma che esiste: non comprare se riteniamo che il prezzo sia troppo alto. Se l'obiezione è "eh ma poi la collezione non sarebbe completa", allora abbiamo già perso in partenza e non ci si può lamentare. Se voi doveste vendere un pezzo della vostra collezione pagato 20 e che il mercato valuta 500, lo vendereste a 50? No, perché finché c'è chi lo compra a 500, si vende a 500. Lo stesso vale per questa moneta. Morale: per me che resti pure dov'è. Infine, capiamoci, perché non mi pare ci sia poi molta differenza fra i negozianti in questione ed il privato che si compra la ciambella della Vespucci o il Cielo o quello che vuoi per rivenderle poi al triplo o quadruplo o anche di più. Chi è senza peccato...
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  32. ... Buongiorno a tutti... A mio personalissimo avviso direi che questa ipotesi non può essere corretta... anche dove si parla di ribattiture il risultato che si vede sulla moneta è frutto di un intervento sul conio ma la moneta è stata battuta una volta soltanto... Sarebbe impossibile battere due volte la stessa moneta senza che questa risultasse totalmente "sfuocata"... Basterebbero pochi centesimi di disallineamento tra le due battiture... Inoltre, per esempio se effettuo una prima battitura ed "appiattisco" quegli spazi che diventeranno i fondi, con una seconda battitura come potrei far riemergere del materiale per ottenere i rilievi? (Discorso valido per tutte le ribattiture, ma stiamo parlando di Marenghi...). Che il conio dei marenghi potesse essere "componibile" e quindi adattabile per vari millesimi ne sono quasi sicuro ma dubito fortemente che lo fosse stato per la singola lettera della legenda... a cosa sarebbe servito? Lo capisco per la data ma non per il resto. In ultimo, sempre a mio parere, la moneta veniva coniata in una sola battitura e non una lettera per volta... Ovviamente mie personali considerazioni, cordialmente, Max.
    1 punto
  33. V I van dai numi DO = vivanda in umido. Buona giornata!
    1 punto
  34. si canioriccardo, anche io ho già scritto numerose email all'DFN SM ed ho richiesto il ritorno del saldo di abbonamento, ho deciso di interrompere subito la mia collezione di San Marino, inutile correre dietro alle speculazioni se vogliono loro stessi creare delle speculazioni a ns danno. BASTA! solo per dire... la moneta da 2 euro PP di Belgio e Finlandia tirati in 4000 esemplari si acquistano al prezzo di emissione.... se San Marino non avesse voluto speculare, non ci sarebbe stata tutta questa barare.....
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  35. Sicuramente non è la conservazione ideale ma rimane un pezzo molto raro e abbastanza ricercato tra gli appassionati
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  36. Anche del rarissimo Giulio S.V.1523 abbiamo una variante contraddistinta da un segno nel campo tra i due Santi ( ex. B.LEU 36, 2° esemplare noto.....) La prima iconografia di Sede Vacante che vede i due Santi raffigurati è il Giulio del Camerlengo Armellini S.V. 1521
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  37. Anche durante la Sede Vacante sono state coniate monete con i due Santi rappresentanti insieme.....in particolare in questo Testone S.V. 1605 abbiamo 2 varianti utilizzate anche nei testoni "papali". Notare S.Paolo che guarda S.Pietro con la spada nella mano destra e il libro sotto il braccio sinistro mentre nell'altro tipo sguardo frontale con spada nella mano sinistra e libro a destra.
    1 punto
  38. Buonasera a tutti Bella moneta @italpen viene da wannenes giusto? Se non sbaglio l'hai presa anche ad un ottimo prezzo. Sul discorso della ribattitura, ci rifletto da un paio di giorni. Difficile motivare quello che hanno fatto in zecca, di sicuro è una caratteristica di molti dei talleri di Cosimo con questo millesimo. Conosco almeno un altro caso, questa volta su una piastra di Ferdinando I, dove si è scelto di coniare la moneta su un tondello riadattato cancellando l'impronta precedente. Un collezionista esperto mi diceva che tecnicamente la procedura consisteva nel riscaldare il tondello fino quasi alla fusione per poi cancellare il vecchio conio, non ne so abbastanza di metallurgia per poter spiegare meglio. La procedura avrebbe potuto storpiare la legenda da FERD II a FEROU II? Comunque sarebbe stato comprensibile se i vecchi coni fossero stati di Ferdinando I ma in questo sembra proprio che sia rimasta una delle stanghette I di Ferdinando II. Chissà perché.. Dicevo che è una caratteristica di molti di questi talleri, ho trovato alcune immagini che presentano questa ribattitura. Su quello di Negrini era citata anche nella descrizione. Per esaminarli bene andrebbero visti in mano, le aste dalle quali provengono sono: Kunker 2006, Negrini 2022 Inasta 2020.
    1 punto
  39. numero dei collezionisti davvero impossibile da determinare e anche solo da stimare
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  40. un tempo si diceva: ma chi sono io? Babbo Natale?
    1 punto
  41. Complimenti! è una bellissima moneta settecentesca in condizioni veramente notevoli, non ho nessuna speranza di trovarla senza montatura a spilla in ciotola vero?
    1 punto
  42. Purtroppo, a distanza di parecchio tempo, non ho ricevuto risposta da Eupremio Montenegro. Non so se però gli spunti che gli ho dato possano fungere da stimolo a dare maggiori informazioni su questa moneta nella prossima versione del catalogo. Saluti!
    1 punto
  43. Ciao Federico, come ti è già stato suggerito, il primo passo fondamentale prima di iniziare ad acquistare monete è procurarti un buon catalogo di riferimento: Il Gigante va benissimo per cominciare. Il secondo passo è vedere dal vivo il maggior numero possibile di monete, così da abituarti a riconoscerne la conservazione e sviluppare “l’occhio” necessario. Tieni presente che molte monete del Regno sono state falsificate: alcune in modo grossolano, altre in maniera così subdola che persino collezionisti esperti possono essere ingannati. Il terzo aspetto fondamentale è comprendere il loro valore di mercato, per imparare a riconoscere il giusto prezzo in fase di acquisto. Per le monete rare e in alta conservazione, ti consiglio di seguire le principali aste numismatiche italiane (come Varesi, NAC, Nomisma, Bolaffi, ecc.): salva immagini e prezzi di aggiudicazione per farti un'idea chiara. Per monete più comuni o in bassa conservazione, invece, può essere utile esplorare eBay, i mercatini e i convegni, che ti daranno un buon orientamento. Alla fine, tutto dipende da quanto vuoi investire in questa passione. Spero davvero che per te sia l’inizio di un lungo viaggio fatto di passione, storia, arte, bellezza ed emozione. Non farti guidare troppo dall’aspetto economico o dal valore d’investimento: questa è una passione che ti ripagherà soprattutto in soddisfazione personale e piacere autentico. Buona strada!
    1 punto
  44. Buona la prima! ⅔ di Thaler sassone = 1⁄20 (XX) di Marco di Colonia Faccio notare che la moneta è orientata correttamente, l'orso è così ritratto che sembra salire il muro di cinta. Il ducato di Anhalt‑Bernburg sparì nel 1863, in quanto tutta la famiglia ereditò dalla madre seri disturbi psichici e non ebbero discendenti. njk
    1 punto
  45. Io non sarei molto favorevole alla situazione cinese, considerato il tipo di governo, ci mettono zero tempo a isolarti socialmente ed economicamente… resto uno strenuo sostenitore dei pagamenti in contanti e continuo a osteggiare l’uso dei pagamenti elettronici… troppo rischioso: basta un black out o un pulsante spinto da chi decide cosa e come devi pensare per tagliarti fuori dal resto del mondo
    1 punto
  46. La cordonatrice qui descritta era in uso a metà Ottocento nella zecca di Parigi ed era in grado di contornare cento monete in tre minuti. La macchina è sorretta dalla piastra di metallo NN dove è appoggiata la piastra AB - sulla quale è fissato il conio fisso E - e PD con il conio mobile D. Fissati con due viti, E e D sono curvi e realizzati in acciaio temperato con impressa la legenda che andrà ad imprimersi sul contorno della moneta: ogni guancialetto presenta metà iscrizione al rovescio e la distanza tra essi è la medesima del diametro della moneta. La macchina è azionata a mano spingendo la leva P che, con il braccio E (che presenta un piccolo scavo circolare) raccoglie la moneta nel tubo a (fissato con la vite m alla piastra AB) per farla scorrere in K, ovvero tra i coni, sino a raggiungere l'apertura b cadendo in un cassettino sottostante. La molla fissata al centro di C e appoggiata in E contro una cavicchia, riconduce PD nella posizione iniziale. Il movimento di PD è regolato dai quattro spuntoni indicati dalla F. Fonte: Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri e della economia industriale e commerciante, tomo V, Venezia, 1834, pp. 57-59 e tomo II, tavola XIV, fig. 8.
    1 punto
  47. Grazie @albatroz per l' informazione e, dunque, i miei auguri di buon successo per entrambi gli eventi . Una buona serata
    1 punto
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