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I contenuti con la più alta reputazione dal 06/24/25 in Risposte
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Buon pomeriggio passeggiatina al Serafico, in cerca di ciotole. Solo pochi banchi ne avevano. Da uno ci stava la ciotola a 1 euro per tre monete, pescato queste:9 punti
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Personalmente, da amante della storia, ho sempre apprezzato l'aspetto storico sia dei francobolli che delle monete. Sono sempre stati un modo per toccare con mano il passato vicino o lontano. L'aspetto economico è sempre stato secondario e tutto quello che ho raccolto nel tempo non l'ho acquistato per calcoli economici, ma per il piacere e le sensazioni che mi ha trasmesso. Il tempo che ho passato con questi oggetti è stato ampiamente ripagato dal loro costo. Se vado a vedere uno spettacolo pago il biglietto, analogamente la passione collezionistica ha un costo. E sinceramente la ricerca di pezzi di pregio elevatissimo con conservazioni fdc nelle numismatica o di primissima scelta nella filatelia non sono il mio obiettivo. Anche pezzi di qualità media infatti riescono a trasmettermi quelle sensazioni storiche, culturali e artistiche che sono alla base del mio colezionismo. Tra vent'anni varranno meno? E chi se ne frega. Io ho fatto il mio percorso e ne ho tratto piacere. Io valore non è la molla del vero collezionista; è la molla di un investitore! Buona collezione a tutti (e se i prezzi dei francobolli scendono, meglio perché così potrò permettermi pezzi che in passato avrei ritenuto inavvicinabili)8 punti
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Questo lo appoggio qui. È redatto dal perito che ha certificato gran parte degli artefatti al momento in commercio. Direi che la discussione può considerarsi conclusa. Una grande vittoria per il collezionismo, quello vero. Complimenti a tutti noi.7 punti
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Beh io sono un neofita in campo filatelico, ho iniziato solamente da quasi 2 mesi ad appassionarmi ai francobolli con l'aiuto ed i consigli in questo Forum di @PostOffice, @fapetri2001 che reputo essere i due maggiori esperti. Inoltre devo dire che con piacere seguo miza, dareios, art, marco1972 e qualcun altro con il quale mi scuso se non lo cito. Tutti questi a mio avviso sono entusiasti collezionisti. Sono interessato solo ad affrancature antiche/antiquarie, prime emissioni ma anche qualche esemplare con particolari varianti. Questi francobolli hanno per me un fascino del tutto particolare, alla pari delle mie monete. Concludo : questi vecchi francobolli non costano poco, in alta qualità ti possono chiedere dei bei soldini. Tuttavia, se un giorno dovessero deprezzarsi, amen, non ho mai pensato ad una collezione che aumenti di valore, io sarò ugualmente contento di averli cercati e di poterli avere, perché questi storici "pezzetti di carta" nella vita mi danno molta soddisfazione.7 punti
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Io non sarei molto favorevole alla situazione cinese, considerato il tipo di governo, ci mettono zero tempo a isolarti socialmente ed economicamente… resto uno strenuo sostenitore dei pagamenti in contanti e continuo a osteggiare l’uso dei pagamenti elettronici… troppo rischioso: basta un black out o un pulsante spinto da chi decide cosa e come devi pensare per tagliarti fuori dal resto del mondo6 punti
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Amici Filatelisti, Buona giornata. Oggi condivido il penultimo francobollo stati preunitari, del Ducato di Parma-Piacenza. Nota storica introduttiva : con la morte di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena nel Dicembre del 1847 il ducato che comprendeva le province di Parma, Piacenza e della Lunigiana parmense, torna ai Borbone Parma. Carlo II° di Borbone governa fino alla prima guerra d'Indipendenza del 1848 quando abdica in favore del figlio Carlo III° che morirà a Parma in un attentato nel 1854. Tornando su Maria Luigia d'Asburgo-Lorena, credo che meriti di essere menzionata per : essere stata imperatrice consorte dei francesi dal 1810 al 1814 in quanto moglie di Napoleone I° e duchessa regnante di Parma-Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per decisione del congresso di Vienna. Cenno numismatico : nel 1819 Maria Luigia introduce nel ducato la monetazione decimale e sono le prime monete decimali coniate in Italia ( belle e tutte nella zecca di Milano ), dopo il periodo napoleonico. Il francobollo : emesso nel 1852 esemplare rosa da 15 centesimi con annullo ( il colore rosa con l'ingrandimento fotografico si schiarisce verso il bianco ). Al centro giglio borbonico sormontato dalla corona ducale, stampa tipografica in nero su carta a macchina colorata, fogli da 80 esemplari. Sassone 3, sul retro sigla perito filatelico Paolo Vaccari. Grazie per l'attenzione. SEGUIRA' ULTIMO STATO PREUNITARIO, IL REGNO DI SARDEGNA ...6 punti
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Mio nonno paterno ( Giordano ) era sergente maggiore degli alpini, divisione Julia battaglione Vicenza ( se ne salvò qualche decina e persero anche la bandiera ) Ferito fu fatto prigioniero dei russi ed internato in campo di concentramento dove morì. Lo stato italiano lo ha elargito con la medaglia d'argento al v.m.6 punti
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Buongiorno a tutti. @Asclepia, @Litra68... In questi tre anni la famigliola dei 9 Cavalli è aumentata . Eccoli in una foto di gruppo, gettati letteralmente sul pavimento 😁 Voi avete aggiunto qualche pezzo alla vostra raccolta?5 punti
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Questa cartolina è uno dei pochi oggetti acquistati da me "ad ogni costo" tradotto in strapagata perchè penso che ogni collezionista (che si rispetti 😅) almeno una volta nella vita!!!gli si sia chiusa "la vena" che porta il sangue al cervello e pagato con la pancia e non la razionalità. Squadra italiana ai giochi olimpici 1924 che arrivò solo ai quarti di finale,eliminata 2-1 dalla Svizzera.5 punti
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Oggi ciotola abbastanza ricca, comincio con questi tre pezzi in ottima conservazione da 2, 5 e 10 centesimi del Congo Belga5 punti
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Buonasera Genny, @gennydbmoney certamente che si, anche se non credo che servirà a molto. Approfitto del post per citare pure i due curatori della Sezione @sandokan e @borghobaffo e naturalmente tutti coloro i quali possono aiutarmi. Grazie sempre in anticipo, Sergio.5 punti
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Buonasera a tutti, la mia Napoletana di Oggi è uno schieramento di granate di Rame Borbonico. Messi insieme fanno la loro sporca figura, conservazione non proprio il top ma sono comunque il frutto di anni di collezionismo. A me piacciono così come sono, sicuramente avrei potuto comprarne di meno, spendendo gli stessi stessi soldi e avendo dei pezzi migliori. Ormai è andata così, facciamo progetti per il futuro. Vediamoli. Saluti Alberto5 punti
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Buon caldo Pomeriggio Amici della Filatelia, piccola nota storica : tra Bologna e Imola, lungo la via Emilia che dal capoluogo va verso est, scorre il confine storico tra l'Emilia e la Romagna. Prima dell'unità nazionale, invece, il termine Emilia era riservato ai Ducati padani di Parma e Modena, mentre con Romagne si identificava il territorio soggetto allo stato pontificio, che comprendeva quindi anche Bologna. In seguito agli sviluppi della Seconda Guerra d'Indipendenza ( dal 27/4 al 12/7/1859 ), le Romagne riuscirono a liberarsi dal dominio del Papa e formarono un governo provvisorio in attesa di riunirsi al Regno di Vittorio Emanuele II°. Una delle azioni che sancì l'indipendenza di queste provincie fu l'emissione di una serie di francobolli che andavano a sostituire quelli emessi dallo Stato Pontificio : un atto fortemente simbolico in virtù dell'importanza che questi avevano per le comunicazione dell'epoca. Oggi condivido questo francobollo di colore giallo paglia da 2 bajocchi del 01.09.1859 - catalogo Sassone 3, non annullato, siglato sul retro dal perito filatelico Paolo Vaccari, classificato qualità A . Stampa tipografica in nero su carta a macchina colorata, fogli da 120 esemplari. Grazie dell'attenzione. SEGUIRA' PROSSIMO STATO PREUNITARIO ...5 punti
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Buonasera Gapox, di seguito posto la pagina introduttiva della mia collezione di Tessere di Riconoscimento Postale, se poi ti fa piacere a te o a qualche altro amico di vederne qualcuna le posto, sono tante pertanto ad eventuale richiesta, saluti Posto questa tessera che è probabilmente unica,5 punti
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Secondo me bisognerebbe creare una nuova sezione dedicata da aggiugere alle esistenti dove andranno a confluire le discussioni come questa in corso, almeno così ogni tanto si vanno a rileggere per allentare la tensione Una sezione tipo:5 punti
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Ciao, dal peso e diametro da te indicati si tratta di un sesterzio. Molto probabilmente dell'imperatore Adriano ( mi sembra si intraveda la sua caratteristica sagoma sulla moneta, vedi foto) con la personificazione di Nettuno sul rovescio ( le due lettere che hai evidenziato e la sagoma tratteggiata dovrebbe confermarlo). Posto foto di sesterzio stessa tipologia per catalogazione 🙂. ANTONIO4 punti
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I vetri di Roma imperiale. Gli straordinari reperti dagli scavi di Adria Vetri dal I secolo a.C. al I d.C. dagli scavi archeologici di Adria. Una straordinaria quantità di reperti di altissima qualità, per lo più integri, al museo nazionale. Alcuni dalle collezioni più antiche, valorizzati da una spettacolare parete espositiva, altri scavati nel loro contesto e mostrati scientificamente con il resto del corredo4 punti
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Tanti anni fa un nonnimo mi insegnò le basi della filatelia. Io ero un ragazzetto e lui un vicino di casa con la passione filatelica. Mi regalò il mio primo catalogo e mi insegnò i concetti base di questo mondo. Aveva anche qualche spicciolo del regno che mi regalò e da lì nacque anche l'altra passione. Quando poi mancò (ormai sono cmq passati molti anni) lasciò la collezione di Repubblica nuova ai figli (all'epoca ci si poteva fare qualche milioncino di lire). Qualche mese prima di morire (era malato e lo sapeva), però, mi chiese di passare da lui e mi regalò tutti gli altri suoi francobolli (circa un migliaio suddivisi tra Germania e Jugoslavia) sapendo che in questo modo sarebbero rimasti nelle mani di una persona che li avrebbe apprezzati. Ancora oggi, quando sfogliando un album trovo un suo francobollo, mi ricordo di lui e del tempo che mi ha dedicato.4 punti
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Grazie a tutti! In effetti ho avuto molta fortuna! Eccone altre due: - a sinistra Thailandia: 1 Att / ⅛ Fuang di Rama V del 1883; - a destra Perù: 5 Centavos del 18804 punti
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Vi inserisco qualche esemplare anche io ,saluti4 punti
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Anche per questo Stato aggiungo qualche esemplare Prima emissione Seconda emissione Segnatasse4 punti
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Per il collezionismo bisogna mettere via ogni mese un piccolo budget che verrà poi usato quando se ne presenta l' occasione. Se non si hanno velleità di pizzerie e ristoranti ogni fine settimana e non si spendono denari inutili per concerti musicali o biglietti dello stadio, generalmente chi ha uno stipendio puo' avere un giusto budget ogni mese. Qualsiasi collezionista avra' strapagato qualcosa e avra' sottopagato altro.. e' nella natura delle cose.. le spese devono essere ragionate e controllate e non deve essere o diventare una malattia altrimenti non si gode poi appieno di quello che si acquista. Almeno per me funziona così. La cartolina è comunque bella, complimenti.4 punti
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Eccomi di nuovo qua per avere opinioni su questa cartolina col suo timbro posta da campo,il testo sono le parole di rassicurazione di un figlio alla propria madre ma della storia postale e militare che ci stà dietro mi sà ho bisogno di aiuto...lascio spazio a chi sicuramente ne sà più di me!!!4 punti
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La Divisione San Marco finisce l' addestramento in Germania nel luglio del 1944 e sempre nel luglio 1944 inizia il trasferimento in Italia. Inizio attività nel 4.8.1944 in Liguria, .. e l' 1.10.1944 in Garfagnana.. quindi alla data della nostra cartolina il milite scriveva si da una zona di operazioni. Confermo quanto correttamente detto da fapetri che la 3° Divisione San Marco ebbe la posta da campo A. Sperando di non annoiare metto una piccola cronistoria della Divisione San Marco: La Divisione venne inizialmente denominata "3^ divisione di fanteria". Nel gennaio 1944 si trasforma in "3^ divisione granatieri" e infine nel marzo 1944 diventa la "3^ divisione di fanteria di marina "San Marco"". E' la prima unità a avere i ranghi al completo e la prima a iniziare l'addestramento. Alcuni reparti vengono addestrati nel campo di Heuberg. In Aprile la Divisione schierava 12.000 uomini, nelle seguenti formazioni: 5° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 6° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 3° Reggimento Artiglieria su 4 Gruppi e 12 Batterie; 3° Gruppo Esploratori su tre Squadroni Pesanti; 3^ Compagnia contro carri; 3° Battaglione Pionieri su tre Compagnie; 3° Battaglione Collegamenti su due Compagnie; 3° Battaglione complementi su 5 Compagnie. IMPIEGO IN ITALIA (dall'agosto 1944 all'aprile 1945) A cominciare dalla terza decade di Luglio 1944 l'unità viene trasferita in Italia. E' la seconda unità a rientrare in Italia. Le viene assegnato il fronte della riviera di Ponente di circa 90 Km Il 7 Agosto entra in linea tra Palazzo Fabiani, Arenzano, fino a S.Remo. Dal 4 Agosto 44 al 30 Marzo 1945 impegnata in operazioni antipartigiane anche se il suo compito principale rimase quello di "tutelare le posizioni nel litorale ligure per difenderlo da un possibile sbarco alleato". Nell'Ottobre 44 due battaglioni vengono inviati sulla linea gotica a rafforzare lo schieramento italo-germanico. Si tratta del II Battaglione del 6° Reggimento e il III Battaglione del 5° Reggimento. Questa formazione, per il periodo dal 16 ottobre 44 al 27 aprile 45, seguì le sorti dei reparti della Monterosa in Garfagnana. Il mattino del 25 Aprile la Divisione ripiega verso il Ticino-Po. Il 30 Aprile 1945 si arrende nella zona Mortara-Vigevano-Pavia. Durante l'impiego in Italia i reparti divisionali continuarono a utilizzare gli annulli con la dicitura "Posta da Campo A". Talvolta si riscontrano lettere con annulli della Feldpost tedesca o con annulli della posta civile italiana. Cartolina importante anche economicamente, in quanto il periodo postale molto particolare fu molto breve, RARA.4 punti
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Buon afoso pomeriggio Amici Filatelisti, oggi vorrei parlarvi un po' del Ducato di Modena unitamente ad un suo francobollo. Il Congresso di Vienna (1815) restaurò i vincoli dinastici nel Ducato di Modena dopo il periodo napoleonico. Quando vennero emesse le prime affrancature ( 1 Giugno 1852 ), il Ducato comprendeva le province di Modena, Reggio, Massa e Carrara, la Lunigiana, la Garfagnana, Frignano e Guastalla. Nel 1852 è sovrano il Duca Francesco V° d'Austria-Este, in carica dal 1846 al 11 Giugno 1859, data d'inizio del suo esilio. Il 18 Marzo 1860 a seguito del plebiscito tutto il territorio dell'ex Ducato venne annesso al Regno di Sardegna di Vittorio Emanuele II°. Veniamo al francobollo da 5 . centesimi emesso il 1° Giugno 1852 : di colore verde, al centro l'aquila estense sormontata dalla corona ducale, versione con punto dopo la cifra. Senza annullo, stampa tipografica in nero su carta a macchina colorata, fogli da 240 esemplari. A rovescio vistose tracce di gomma screpolata, sigla perito fil. Paolo Vaccari. Sassone 7. Grazie per l'attenzione. SEGUIRA' ALTRO STATO PREUNITARIO ...4 punti
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L'amico caravelle82 ha proposto una A/R del del Regno mod. 23 I (interno) oggetto postale che per affrancatura che per tipo di modello, in alta tiratura è da considerarsi molto comune, ma sia lui che l'amico @PostOffice hanno ben detto che questa collezione è una branchia della Storia Postale Diacronica che riserva, se seguita con molta attenzione, delle gran belle sorprese, e per la quantità differente di moduli e delle affrancature, vi allego un link dove potrete vedere la mia collezione è vi auguro possiate divertirvi nello sgogliarla, un saluto a tutti http://expo.fsfi.it/bergamofil2021/exhibits/41PetriniN2x5aVda.pdf4 punti
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Fu anche per contrastare l'operato di Templeton Reid (e altri), che il governo federale alla fine concesse la costruzione non di una, ma di ben due filiali della Zecca, a non troppa distanza l'una dall'altra. Anche la Zecca di Dahlonega, così come quella di Charlotte, venne autorizzata con il Mint Act del 3 marzo 1835, e anch'essa "for the coinage of gold only". E così come a Charlotte, non furono pochi i problemi e i ritardi nella costruzione, ma finalmente, il 12 febbraio 1838, il Sovrintendente di Dahlonega potè annunciare che "Questo è il giorno in cui incominciano le operazioni della filiale della Zecca." Non fu proprio così. Anche qui come a Charlotte, problemi sia tecnici (la difficoltà di generare una pressione del vapore sufficiente a far funzionare i macchinari), che burocratici, ritardarono l'inizio della produzione, al punto che i depositanti dell'oro, non potendo ancora ricevere in cambio le monete, dovettero, o accettare un certificato riscuotibile in monete a Philadelphia o tornare a Dahlonega dopo che il loro oro era stato testato e coniato, diverse settimane dopo. Perché, sebbene l'oro avesse incominciato ad affluire quasi immediatamente dopo l'apertura ufficiale della Zecca in febbraio, le prime monete furono coniate soltanto il 12 aprile 1838. Quel giorno, uscirono dalle presse 80 half eagles, le prime di complessive 20.583 coniate nel primo anno di produzione. Il Sovrintendente di Dahlonega scrisse al Direttore della Zecca, Patterson: "Potreste forse considerare presuntuoso da parte mia affermare che ritengo la nostra moneta pari a qualsiasi altra realizzata al mondo, sia per la sua bellezza che per la precisione delle sue parti tecniche." Giudicate voi (foto da Heritage Auctions) Il disegno è quello Classic Head di William Kneass, già descritto a proposito di Charlotte, e anche qui, sotto la troncatura del collo della Lady, compare il marchio di Zecca... la D di Dahlonega petronius4 punti
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Buongiorno,girerei la domanda a @nikita_ che è molto ferrato su queste monete e potrebbe essere utile per il suo progetto qui sul sito...4 punti
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in un insolito mercatino del mercoledì mattina, ben 1 euro per 5 monete in totale. 50 e 100 lire 1974, 20 lire 1979, 200 lire 1985 tutte di San Marino e 1 lira 1941, che il Gigante mi dice di essere anche NC (che per 20 centesimi, anche se già la avevo, non la ho lasciata, visto che forse è in condizioni migliori di quella pagata ben 2 euro).4 punti
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La Zecca di Dahlonega La città di Dahlonega è il capoluogo della contea di Lumpkin, nel centro-nord della Georgia, non lontana da Atlanta, capitale dello Stato. Nei primi anni '30 dell'Ottocento, però, Atlanta non esisteva ancora (il primo nucleo cittadino sarà fondato nel 1837), e a Dahlonega c'era a malapena quello che poteva essere descritto come una città. Quello che portò alla costruzione di una Zecca in quel villaggio sonnolento, fu la scoperta dell'oro, grandi quantità d'oro, nel nordest della Georgia. Esistono diverse storie popolari sull'inizio della corsa all'oro in Georgia, ma in realtà nessuno sa con certezza chi abbia fatto la prima scoperta e quando. Secondo un aneddoto, John Witheroods trovò una pepita da tre once lungo il Duke's Creek nella contea di Habersham (oggi contea di White ). Un altro aneddoto narra che Jesse Hogan, un cercatore d'oro della Carolina del Nord, trovò oro a Ward's Creek, vicino Dahlonega. Un altro ancora, racconta di un giovane Benjamin Parks che trova una pietra dall'aspetto insolito mentre è alla ricerca di cervi a ovest del fiume Chestatee, nel 1828. Nonostante la popolarità di questi racconti, non si trovano prove documentate della presenza di oro in Georgia fino al 1° agosto 1829, quando un giornale di Milledgeville , il Georgia Journal , pubblicò il seguente articolo: ORO! Un gentiluomo di primissima reputazione nella contea di Habersham ci scrive in data 22 luglio: "Due miniere d'oro sono state appena scoperte in questa contea e si stanno preparando a mettere a frutto questi tesori nascosti della terra". Sembra quindi che ciò che avevamo a lungo atteso si sia finalmente avverato, ovvero che la regione aurifera della Carolina del Nord e del Sud si sarebbe estesa fino alla Georgia. Verso la fine del 1829, la Georgia settentrionale fu inondata da migliaia di cercatori d'oro. Il Niles' Register riportò nella primavera del 1830 che quattromila minatori lavoravano lungo il solo Yahoola Creek. Così veniva ricordata la scoperta, alla fine del secolo, sull'Atlanta Constitution (15 luglio 1894): "La notizia si diffuse, con un'eccitazione mai vista prima. Nel giro di pochi giorni sembrò che il mondo intero ne avesse sentito parlare, perché uomini arrivarono da ogni stato di cui avessi mai sentito parlare. Arrivarono a piedi, a cavallo e su carri, comportandosi più come pazzi che altro. Per tutta la strada da dove ora sorge Dahlonega fino a Nuckollsville c'erano uomini che setacciavano i torrenti e scavavano buchi nei pendii." petronius4 punti
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Amici della filatelia, buon inizio settimana ! Oggi concludo con l'ultimo stato antico, il Regno di Sardegna. Note di storia postale : dopo il Lombardo-Veneto, la Sardegna fu il secondo antico stato italiano che emise francobolli. Il I° Gennaio 1851 furono emessi tre valori, da 5 - 20 e 40 centesimi, corrispondenti alle tariffe più in uso. Il soggetto era il medesimo e si ispirava al Penny Black britannico, con Vittorio Emanuele II° invece della regina Victoria : le scritte necessarie, il valore in cifre ed in lettere e, al centro, il profilo del re, ricavato dalle monete d'oro da 10 e 20 lire allora in corso. I colori scelti furono il nero, l'azzurro ed il rosa. Tra il 1851 ed il 1855 le emissioni di francobolli furono ben 4, di cui 3 in rilievo e tra le più belle, originali ed intriganti, non solo in Italia, ma nel mondo. Un vero record, specie considerando che il francobollo era agli esordi e serviva solo per affrancare. Il francobollo oggi presentato è una prima emissione del 1851, un 20 centesimi azzurro con annullo a rombi rossi, su stampa litografica in colore su carta a macchina bianca, fogli da 50 esemplari. Sul retro le firme dei periti filatelici G. Colla, S. Sorani e G. Bolaffi, ( più un'altra non identificabile ), Sassone 2. Grazie per l'attenzione.3 punti
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Periodo estivo, periodo relativamente "moscio" per la Numismatica e per lamoneta.it. Oggi si celebrano i SS. Pietro e Paolo, Principi degli Apostoli, giornata da sempre di festa per Roma in onore dei suoi due Patroni. Sarebbe bello vivacizzare la sezione con immagini monetarie di questi giganti della Cristianità, e sono molte. Oltre che i 2 busti giugati nello scudino del mio avatar, mostro di seguito un raro Giulio di Giulio II, in ottima conservazione (tra i migliori apparsi) che li presenta come pastore (S. Pietro) e dottore (S. Paolo): Dr. IVLIVS II – PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. PASTOR – DOCTOR S. Pietro e S. Paolo stanti di fronte; in basso, tra i due Santi, segno del Banco Fugger e, all'esergo, ROMA. Muntoni 25, Berman 571, MIR 559/1. ... e auguri a tutti i Piero o Paolo che frequentano il forum!3 punti
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Sulla siliqua e la terminologia monetale nel tardo impero molto utile è questo testo di Filippo Carlà: https://www.academia.edu/197009/Il_sistema_monetario_in_età_tardoantica_spunti_per_una_revisione3 punti
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Alessandro VIII amava particolarmente i rovesci con i due apostoli patroni di Roma3 punti
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Annoiare? Chi non vuole acculturarsi può passare oltre...non è il mio caso che adoro leggere la storia raccontata attraverso questi ritrovamenti. Grazie3 punti
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E' cambiato il livello culturale, ..oggi si crede solamente al libero mercato ""senza etica"", senza altre valenze culturali. ..siamo una società che tratta gli onesti come dei fessi e i disonesti come persone da rispettare.. cosa pretendiamo. Del valore dei francobolli personalmente mi interessa meno di niente, ci sono francobolli che valgono 2c di catalogo che mi divertono tantissimo. Il gronchi rosa penso che sia anche un brutto francobollo che non ho mai cercato, oggetto di una speculazione tutta italiana. Chi colleziona per investimento in realtà non è un collezionista.. e' uno che fa business e non sa e non ha capito nulla di questo hobby. In Italia in particolare ho notato molto provincialismo, avidità e grettezza nel collezionismo, vi garantisco che all'estero primeggiano altre valenze. Mi fermo qui.3 punti
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Ricordiamoci sempre che il “Padovanino” non è nato così, tanto per fare ….è nato da una richiesta spasmodica da parte dei collezionisti , del pezzo eccezionale o eccezionalmente raro….quindi “ nihil novum….”3 punti
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Buongiorno, lo catalogherei come Boehringer gruppo II, serie V, 58 (V31/R26). Il gruppo II è quello appena successivo alla serie dei primi tetradrammi con quadriga lenta e testina in incuso, per intenderci. Il conio R26 della testa di Aretusa compare oltre che con il conio V30 (Boehringer 55) anche nella precedente serie IV con il conio V26 (Boehringer 42), dove la nike veste quella fascia che possiamo chiamare tenia. Questi gli esemplari censiti: ES3 punti
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Aggiungo qualche esemplare. Prima serie (senza punto dopo la cifra) Seconda serie ( con punto dopo le cifre) Segnatasse Governo provvisorio3 punti
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Mi sembra che sia opinabile un po' tutto, anche ciò che lei definisce scientificamente centellinato. Scientificamente centellinato, ma da chi? Se solo da lei, pur col massimo rispetto per i suoi studi, mi pare che si possa classificare le monete sulla base di studi attuali, non necessariamente ed esclusivamente solo sui suoi. L'amico Antonino ha riportato correttamente un riferimento al Mir. Ora, si può rivedere e aggiornare tutto ed il contrario di tutto, ma non penso che il riferimento riportato possa essere definito non corretto. Aspettiamo fiduciosi ogni aggiornamento, ogni progresso scientifico, ma mi permetto di ricordare che un riferimento diventa davvero scientifico quando l'esperimento (lo studio in questo caso) diventa replicabile e verificabile anche e soprattutto da persone diverse da chi formula una nuova ipotesi. Non entro invece sul discorso della zecca, quale che sia, perché ne so troppo poco e direi certamente delle cose inesatte e non utili alla discussione. Cordialità.3 punti
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Bisogna anche tener conto nella monetazione Medicea, come per altre zecche di tale periodo storico, ma specie in questa che conosco molto bene, che monete che hanno 4/5 secoli, in questo caso del 500, un spl vero è un grado molto alto, non vi sono e non se ne conoscono in fdc..poi oggi vi è anche un abuso del grading a tutti i costi..3 punti
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Non ti serve “quello bravo”. Le differenze con l’originale sono talmente plateali che basta un banalissimo raffronto con un minimo di impegno. Sforzati di capire da te senza appoggiarti a pareri esterni… almeno in casi così platealmente banali3 punti
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Le terre della Georgia in cui era stato scoperto l'oro, appartenevano alla nazione Cherokee, sulla base di un trattato con il governo degli Stati Uniti. I Cherokee naturalmente non gradivano molto queste intrusioni nel loro territorio, e non mancarono di farlo presente: così uno scrittore sul Cherokee Phoenix: "I nostri vicini che non rispettano la legge e non hanno rispetto per le leggi dell'umanità stanno ora mietendo un raccolto abbondante... Siamo un popolo abusato." Ma sembrava che più i Cherokee protestavano, più i minatori arrivavano con entusiasmo: di come andò a finire, abbiamo parlato qui Anche in Georgia, così come in North Carolina, si presentò ben presto il problema di cosa farne dell'oro raccolto. Inviarlo presso la Zecca di Philadelphia era, come abbiamo visto, difficile e rischioso. Così, in attesa delle decisioni del governo federale, un intraprendente artigiano pensò bene di aprire in loco una sua propria Zecca. Si chiamava Templeton Reid, e anche di lui abbiamo già parlato. Qui, possiamo solo aggiungere l'immancabile historical marker , sul luogo in cui sorgeva la Zecca di Templeton Reid. petronius3 punti
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... è un nuovo inizio Sembrava proprio che la gloriosa Zecca di Charlotte fosse avviata a una mesta demolizione, ma per fortuna non tutti erano d'accordo. Tra i più contrari c'era una donna, Mary Myers Dwelle, che aveva sempre desiderato che Charlotte avesse un museo d'arte, e la storica Zecca sembrava l'ideale. Lei e altri tennero discorsi in città per stimolare proteste e azioni concrete, ma i loro progetti di conservazione furono respinti. Tentarono allora un'altra strada. La Dwelle, riunito un comitato composto da dodici suoi amici, mentre gli operai finivano di rimuovere tetto, finestre e porte, si offerse di acquistare mattoni, pietre e altri pezzi: l'obiettivo era quello di ricostruire la Zecca, con i materiali originali, in un altro luogo. L'impresa incaricata della demolizione chiese 1500 dollari per tutti i mattoni e le pietre, a patto che gli acquirenti si occupassero anche del loro trasporto nel nuovo sito scelto. Non erano moltissimi soldi, ma nemmeno pochi, considerando che si era nel pieno della Grande Depressione, e nonostante numerose offerte (nella maggior parte dei casi 5 o 10 dollari) la cifra non fu raggiunta. Fu fatta una controfferta, con i soldi che si era riusciti a raccogliere, 950 dollari... e venne accettata L'architetto Martin E. Boyer offrì i suoi servizi per il restauro dell'edificio su un terreno di tre acri donato da un filantropo. Boyer contrassegnò ogni pietra durante lo smantellamento dell'edificio e ne supervisionò attentamente la ricostruzione. Grazie anche alla concessione di fondi federali per la ricostruzione della zecca come museo, i lavori furono ultimati nel 1936, e finalmente il North Carolina ebbe il suo primo museo d'arte In questa foto di quell'anno, vediamo Mary Myers Dwelle (seduta, con gli occhiali) e tre sue amiche facenti parte del comitato per la salvaguardia della Zecca. E non poteva mancare l'historical marker che segnala come la Zecca sorgesse a pochi piedi a sudovest, venne rasa al suolo nel 1933, e ricostruita come museo d'arte tre miglia a est. Così come non può mancare una foto di quello che oggi è l'ingresso posteriore del museo, ricostruito come appariva nel suo periodo di massimo splendore come filiale della Zecca degli Stati Uniti E per chi, trovandosi da quelle parti, volesse visitarlo: https://www-mintmuseum-org.translate.goog/plan-your-visit/mint-museum-randolph/? petronius3 punti
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Buonasera a tutti, mi sento in dovere di dire la mia in questa discussione perché sono un giovane collezionista di monete. Credo che la carenza di giovani appassionati, specialmente tra i minorenni e i neo-maggiorenni, sia ormai un problema evidente. Secondo me – e parlo per esperienza personale – uno dei motivi principali è che oggi la società spinge i ragazzi a investire soldi ed energie nell’apparenza piuttosto che nella cultura o in passioni meno “alla moda”. Spendere per una moneta antica, invece che per un paio di scarpe firmate, un taglio costoso o per il biglietto di un concerto di un rapper, viene spesso visto come qualcosa da “sfigati”. Il ragazzo medio non si pone neanche il dubbio se iniziare una collezione: punta direttamente a ciò che gli garantisce approvazione sociale. Io ho 16 anni e condivido questa passione con mio fratello gemello. La nostra fortuna è stata incontrare un amico che già collezionava e che ci ha aperto la porta su questo mondo. Da lì ci siamo appassionati, abbiamo studiato, investito tempo, fatto sacrifici, e oggi possiamo dire di avere una collezione che non è comune per la nostra età, vi dirò di più non penso ci siano mai stati così tanti giovani in tutta Italia a possedere collezioni di questo calibro in tutta la storia. Ritornando a prima, non tutti hanno questa possibilità: iniziare da soli, senza punti di riferimento, è estremamente difficile. In rete ci sono tante informazioni, ma spesso sono confuse o frammentarie, e senza una guida si rischia di scoraggiarsi o di fare errori costosi. In più, c’è un altro ostacolo importante: il giudizio degli altri. Molti ragazzi non iniziano nemmeno perché temono di essere derisi o esclusi. Se racconti in giro che collezioni monete, potresti facilmente essere preso in giro, etichettato come strano o noioso. E così anche chi ha una curiosità iniziale si blocca, smette, oppure tiene tutto nascosto. Questo, secondo me, è uno dei motivi principali per cui la passione per la numismatica resta spesso invisibile tra i giovani. Nonostante tutto, io continuo a crederci. Penso che se siamo riusciti ad arrivare dove siamo oggi – io, mio fratello ed il nostro "gruppetto" di collezionisti – è anche grazie all’incontro con persone più esperte che ci hanno saputo dare consigli, orientamenti e anche qualche dritta preziosa per evitare fregature. Questo mi ha fatto capire quanto sarebbe utile, per noi giovani, avere una sorta di “saggio” che ci guidi e che ci insegni questa materia. Non servono grandi cose: anche solo un adulto appassionato che si prende mezz’ora per spiegare, per ascoltare, per dare un consiglio, può fare la differenza. So benissimo che questo sito da la possibilità di fare ciò che ho appena scritto, io soprattutto ultimamente che sono a casa a riposo, per via che sono da poco stato operato, grazie a questo sito ho imparato e sto imparando molte cose nuove, ma capite bene che non è affatto come andare nella numismatica del proprio paese e osservare il perito eseguire delle perizie o catalogare dei lotti... Se solo ci fossero più circoli numismatici sono convinto che ci sarebbero anche più giovani, perchè il circolo numismatico più vicino a me dista 40 minuti di auto, forse sono uscito dall'argomento principale perchè mi sto riferendo alla formazione dei giovani e non più alla nascità di giovani collezionisti, ma entrambi gli argomenti sono di fondamentale importanza. È vero, collezionare monete richiede impegno, studio, e sacrifici. Ma è anche una passione che apre la mente, insegna la storia, e dà soddisfazioni immense. Per questo continuo a pensare che il collezionismo non morirà, finché ci saranno persone, giovani e meno giovani, disposte a sostenerlo e tramandarlo. Ma serve un cambio di mentalità, e serve anche che chi ha più esperienza cominci a coinvolgere attivamente chi si affaccia per la prima volta a questo mondo. Spero che sia gradito il mio messaggio. Giraud R.3 punti
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