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IGNORED

Trova il Particolare in questo antoniniano!!


centurioneamico

Risposte migliori

Guardate questo antoniniano di Treboniano Gallo.

Ci sono alcuni particolari inconsueti, sapete dirmi quali sono e secondo voi che origine hanno?

Per ora non voglio dire altro...

122zvbc.jpg

Vista1:

122zwcx.jpg

Vista2:

122zwjl.jpg

Vista3:

122zyb9.jpg

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Molto interessante,

Ci sono diversi errori di conio:

Sul dritto invece che IMP CC VIB TREB GALLVS P F AVG sembra scritto

VMP CC VIB TRED GALLVS P V AVG

e sul rovescio PVDIDITIA AVG, e le A sono incomplete.

Errori fortuiti?

Questo non saprei dirlo...

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gli occhi e la bocca sembrano bulinati, è possibile che gli abbiano affibbiato una smorfia apposta? una specie di sfregio, tipo il "re bomba" sulle piastre napoletane?

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Gli errori elencati da Caiogregorio sono corretti, sebbene la prima B di VIB vista dal vivo è un misto tra una D ed una B, molto più evidente la seconda B di TREB che è una D.

C'è però un altro particolare che potrebbe aiutare a considerare correttamente gli errori evidenti; questo particolare si trova sotto al busto al Dritto e condìsiderando che la moneta è classificabile solo: Ric.88 zecca Antiochia, officina 4° noterete la stranezza.

Anche lo stile del ritratto, come notato da Caius, è strano e questo probabilmente sarebbe giustificabile da una teoria che mi sono fatto guardandone i particolari.

Forse gli errori visibili in legenda non sono dovuti ad un incisore analfabeta poco attento ma conseguenti ad una necessità di fronte alla quale l'autore della moneta si è trovato...

Qualcuno ha in mente qualche cosa? :)

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Ci sono altri elementi che possono essere considerati in questo ambito.

immagine0eh.jpg

Questi "esuberi" lungo la legenda, inoltre la corona, che verso il basso, si unisce formando una coronatura continua, probabilmente, questo "difetto" si è esteso anche nel rovescio, la lettera G di AVG, è molto grande, l'orecchio, è inverosilime, sebbene, sia stato già notato, un difetto generale sulle caratteristiche somatiche, la scritta IMP, sembra stesa (corsivo) e dà l'impressione di leggere IIMIP, tutti questi errori, sebbene io non sia un professionista, mi farebbero dubitare molto sull'autenticità, vi sono anche delle linee trasversali sul campo.

E' molto strana

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no Reboldi la moneta è autentica ed oltretutto non è rara, quelle sbavature, l'orecchio molto grande, ecc, sono invece frutto di qualcos'altro....nessuno ha notato il particolare sotto al busto?

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Ha dovuto ricavare il profilo, da quello di un imperatore precedente?

Ha dovuto battere le legende, con le lettere previste per quel precedente Imperatore?

Altro non saprei, ci ho provato due volte :P (vale lo stesso)?

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Il particolare a cui facevo riferimento sono quei pallini presenti sotto al busto dell'imperatore al D; tali pallini sono indicativi della zecca di provenienza e per l'esattezza, questa moneta dovrebbe essere Antiochia Officina 4° e quindi 4 pallini, mentre qui se ne vedono solo 2.

Guardando la moneta al microscopio si vede bene che le lettere della legenda si sovrappongono ad altre differenti. Dunque ritengo, da quanto visibile, che la moneta è frutto di un conio modificato, probabilmente ribulinato per essere reimpiegato usando un conio stanco oppure il conio di un'altra moneta con differente legenda.

Nella seconda delle ipotesi potrebbe essere stato impiegato un conio della 4° officina per coniare monete della 2° ad esempio dando origine ad una moneta inedita (è un'ipotesi), oppure semplicemente un conio stanco della 4° officina è stato "rinfrescato" di bulino e riutilizzato sempre nella 4° officina....

Da escludere è l'ipotesi di una ribattitura, visto che la sovrapposizione fra le legende è perfetta e non frutto di ribattitura (con legenda sottostante "appiattita" rispetto a quella sovrastante).

In base a quanto scritto, quale è la vostra opinione? :)

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Sono congetture molto interessanti,ma per me troppo complesse.

mi basta il fatto che è una bella moneta,originale per gli errori di conio,e forse unica.

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questo però non spiega i due particolari messi in luce da Reboldi, cosa sono quelle due T al bordo della moneta? Non è che sono particolari di una moneta diversa su cui è stata ribattuta questa?

Il ritratto è stato ben poco ritoccato, la bocca sembra rifatta dopo la battitura, con un bulino a moneta finita.

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questo però non spiega i due particolari messi in luce da Reboldi, cosa sono quelle due T al bordo della moneta? Non è che sono particolari di una moneta diversa su cui è stata ribattuta questa?

Il ritratto è stato ben poco ritoccato, la bocca sembra rifatta dopo la battitura,  con un bulino a moneta finita.

131380[/snapback]

Che sia stata ribettuta su un'altra moneta?

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Quelle due T di cui parlate sembrerebbero in realtà le tracce usate dall'incisore per mantenere i corretti spazi fra legenda e ritratto e perlinatura esterna, come quelle linee che si vedono bene fra le lettere, sempre della legenda, al D, ad esempio nella parte a sx del ritratto.

Io credo che l'incisore abbia in realtà riscolpito un conio stanco cercando di rimanere sul vecchio tracciato della legenda sottostante, cercando di dare un minimo di incisività anche al ritratto ma senza scolpirlo più di tanto; è come se si fosse concentrato sulla legenda più che sul ritratto; e quella che tu individui come bulinatura sulla moneta credo sia invece frutto di una minima bulinatura sul conio dove magari la bocca era ormai troppo evanescente...

Ovviamente le mie sono solo ipotesi, ma da quello che si vede al microscopio e, avendo visto diverse monete ribattute, mi sento di dire che in questo caso la moneta ribattuta non è, e quello che si vede è frutto di una modifica apportata direttamente al conio.

Cercherò di fare una foto del particolare delle lettere in legenda per spiegarmi meglio. Credo che il conio possa essere stato riscolpito in tutta fretta per una serie di monete di emergenza, ecco forse il perchè delle tracce di misura (2 T) lasciate li e la bulinatura rapida del ritratto....

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Quelle due T di cui parlate sembrerebbero in realtà le tracce usate dall'incisore per mantenere i corretti spazi fra legenda e ritratto e perlinatura esterna, come quelle linee che si vedono bene fra le lettere, sempre della legenda, al D, ad esempio nella parte a sx del ritratto.

....

131384[/snapback]

interessante, ma come mai sono rimaste quelle tracce, cioè, un separatore non dovrebbe lasciare traccia sul conio... ti risulta qualche altro esempio di T tra leggenda e perlinatura ??

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Per farti un esempio, guarda questa moneta:

Z3665LG.jpg

E' in vendita su Vcoins e il venditore aggiunge:

Note: The celator had to recut the IMP CA in the obverse legend over something else as evidenced by the height of the letters. Also, the legend guide circle engraved on the die to assist the celator in keeping the bottoms of the letters in proper space is evident.

Notare la O di GORDIANVS, sopra ha un cordoncino di metallo simile alle nostre "T" e poi ben in evidenza al R un tratto di circonferenza usata per tracciare la legenda. Anche questa moneta è frutto di una modifica del conio.

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OK, questo non lo sapevo. Buono a sapersi. Ma è possibile che questo tipo di separatori compaia solo nelle leggende ri iscritte?

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No talvolta si vedono anche su monete da conii non modificati, sebbene molto meno evidenti, ma probabilmente su questo tipo di conii (modificati) gli incisori non andavano molto per il sottile visto che dovevano sopperire ad una condizione di emergenza; almeno credo che questa sia la spiegazione più plausibile.

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Scusa se sembro duro di comprendonio, ma questa separazione come avveniva? veniva stampigliata la distanza con uno strumentino adatto? ma allora dovrebbe risultare anche in tutte le altre monete con leggenda.

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Credo dipendesse molto dalla finezza ed abilità dell'incisore, infatti se ci fai caso potrai intravedere il cerchio in tante monete come quelle che inserisco qua sotto prese casualmente sul web.

In questa, al R guarda la legenda "DIANA" alla sua base

14illdh.jpg

In questa al D guarda la parte di legenda a ore 10 circa.

14illi0.jpg

In entrambe si intravede un cerchio alla base della legenda. Penso che l'incisore tracciasse delle righe di costruzione un' po' come oggi fanno i disegnatori, delle linee molto sottili che poi vengono cancellate a disegno completato.

Probabilmente la dove l'incisore era meno pratico e fine o dove i tempi erano strettissimi, tali linee di costruzione erano più profonde e quindi più visibili, e a fine lavoro dovevano necessariamente essere lasciate insieme al resto dell'incisione.

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  • 5 anni dopo...

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