Vai al contenuto
IGNORED

Collezioni private in asta nel periodo 1981-2000


Risposte migliori

Questa discussione vuole essere un aggiornamento virtuale del volume di John Spring, "Ancient coin auction catalogues 1880-1980", edito nel 2009.

Consiste nell'inserire le più importanti collezioni numismatiche esitate nel mondo nel periodo 1981-2000.

La scheda da compilare, sul modello di quelle del volume su citato è molto semplice.

Area/Periodo delle monete: magnogreche, sicilia, romano-repubblicana, imperiale ecc. ecc.

Casa d'aste, eventuale numero d'asta e giorno/i di esitazione.

Nome e cognome collezionista.

Se si vuole si può aggiungere alcuni dettagli, fra i quali, se le monete sono tutte illustrate, b/n o colori, numero di tavole ecc. ecc.

Saluti.

Link al commento
Condividi su altri siti


http://www.fitzmuseum.cam.ac.uk/coins/library/salescatalogue/

Ciao a questo indirizzo dovrebbero esserci un po di riferimenti

Ciao

Skuby

Ho dato un'occhiata al sito segnalato, che appare molto interessante.

Pur tuttavia, avevo in mente qualcosa di diverso. Porre al centro il collezionista e la sua collezione e quindi dar spazio a quelle più importanti esitate nel periodo 1981-2000. Evitando un semplice elenco di aste.

Faccio un esempio.

Area: Monetazione Romano-Repubblicana.

Casa d'aste: Lanz 88.

Giorno esitazione: Novembre 1998.

Collezionista: Benz L.

Link al commento
Condividi su altri siti


Area: Monetazione greca

Casa d'aste: NAC 13

Data: 1998

Collezionista: A. Moretti

Area: Monetazione greca e romana

Casa d'aste: Sotheby's (4 cataloghi)

Data: 19 Giugno 1990 (I e II), Dicembre 1990 (III) e Giugno 1991 (IV)

Collezionista: N.B. Hunt

Area: Monetazione greca

Casa d'aste: Vinchon

Data: 13 aprile 1985

Collezionista: R. Pflieger

Area: Monetazione greca

Casa d'aste: M&M 89

Data: 2000

Collezionista: Dr. P.M. Suter

Area: Monetazione greca

Casa d'aste: Sternberg XX

Data: 1988

Collezionista: R. Capelli

Area: Monetazione greca

Casa d'aste: Sotheby's

Data: Aprile 1991

Collezionista: Viscomte Wimburne

Area: Monetazione greca e romana

Casa d'aste: LEU-NFA

Data: 1984

Collezionista: J. W. Garrett

Arka

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Per la Hunt varrebbe la pena aggiungere le due vendite riguardanti le monete bizantine (la loro vera passione) di cui la prima e' veramente eccezionale.

Per la Sternberg XX il collezionista era Romolo Cappelli ?

Infine per la Garrett ( coll venduta dalla Johns Hopkins university di Baltimora titolare del legato Garrett) erano tre i cataloghi

Considererei poi i numerosi cataloghi Leu e Nac che dagli ultimi anni '90 in poi hanno ospitato diverse collezioni (lcune di materiale sceltissimo - come ad es la Abecassis) anche se non sempre e' dato conoscere o pubblicizzare il collezionista

Link al commento
Condividi su altri siti


La vendita Abecassis è del 2001, quindi oltre il limite temporale chiesto da Vincenzo.

Le monete bizantine sono monete medievali, quindi oltre il limite di questa sezione.

Sulla Sternberg XX ho segnato il nome R. Capelli.

Aggiungerei anche il fondamentale per l'Asia minore e le prime emissioni:

Area: Monetazione greca

Casa d'aste: M&M 72

Data: 1987

Collezionista: Rosen

Arka

Modificato da Arka
Link al commento
Condividi su altri siti


La vendita Abecassis è del 2001, quindi oltre il limite temporale chiesto da Vincenzo.

Le monete bizantine sono monete medievali, quindi oltre il limite di questa sezione.

Sulla Sternberg XX ho segnato il nome R. Capelli.

Aggiungerei anche il fondamentale per l'Asia minore e le prime emissioni:

Area: Monetazione greca

Casa d'aste: M&M 72

Data: 1987

Collezionista: Rosen

Arka

Confermo, la collezione in Sternberg XX era di Remo Cappelli, anche non credo sia citato esplicitamente sul catalogo.

Purtroppo in alcune importanti aste non è citato il nome del collezionista o al massimo una semplice sigla, come BDC, dietro il quale solo alcuni addetti ai lavori sanno il nome per esteso.

Non credo che diversi collezionisti, specialmente se ancora viventi, siano felici di venire identificati per esteso.

Di contro, rispetto agli anni anteguerra, le aste dopo il 1980 riportano molto più saltuariamente il nome del proprietario della collezione ivi dispersa.....

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie Alberto

Remo Cappelli (non Capelli) era un collezionista dal fiuto e gusto eccezionali. Mise in piedi numerose collezioni sempre eccellebtibper approfondimento storico r qualita' dei materiali.

Fu anche autore di una monografia della zecca di Salerno , sua grandissima passione ( non ricirdo in quale vendita Nac ? Venne esitata)

Vorrei suggerire a Vincenzo si ampliare l'arco temporale includendo le aste fino almeno al 2008/2012 infatti e dopo il 2000 che molte importanti raccolte sono state esitate e delle quali tra l'altro si hanno a disposizione i Pdf ( molto piu rari pre 2000) .

Inoltre varrebbe la pena includere le vendite importanti di bizantine , non sono tantissime e completano bene la serie delle antiche (eventualmente includendo anche le barbariche)

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie a tutti per la partecipazione.

Spero che continui.

Ho una curiosità.

Quale è il nome proprio del collezionista Goodman. Ma soprattutto Goodman è un nome reale o uno pseudonimo, cioè un'apposizione corrispondente all'italiano "buon uomo"?

Sarà perchè il sottoscritto non è inserito nel mondo collezionistico, ne conosce pochi di grande livello, ma faccio gran fatica per lo scioglimento delle varie abbreviazioni e sigle. Tipo B.D.C. o R.B.W.
E poi sinceramente non capisco.

Si vuole rimanere anonimi? Bene! Non si inserisca nulla.

Non lo si vuole rimanere? Si ponga il nome e cognome per esteso.

Inserire l'acronimo che senso ha!?

Rinnovo i ringraziamenti.

Saluti e buon anno.

Link al commento
Condividi su altri siti


La questione dei nomi dei collezionisti (o assenza degli stessi) riportati nei cataloghi di vendita va avanti da sempre e non segue regole precise.

Abbiamo vendite nominative importantissime già a metà /fine Ottocento come le collezioni Montagu, De Quelen e Ponton d'Amécourt , tra le piu' importanti di aurei romani.

E abbiamo collezioni con pseudonimo, ma identificabili, negli stessi anni. Fra le italiane vigeva la nominalità e cosi abbiamo innumerevoli vendite importanti e importantissime nella prima metà del 1900 (Borghesi, Martinori, Gnecchi, De' Calboli, Strozzi, etc. etc.), ma abbiamo anche la collezione delle "Nobile Famiglia" esitata da Baranowski nel 1930 che oggi sappiamo tutti a quale famiglia si riferisce.

Cosi come non è piu' un mistero che la celeberrima "Kunstfreund" si riferisse alla parte migliore dell'estesissima collezione Gillet (quello delle lamette ). E nessuno nell'ambiente ignora chi si celi dietro a sigla BCD (che non diro' perche il collezionista è vivo e vegeto ed è giusto rispettare la sua privacy).

Altre collezioni sono andate invece completamente anonime pur sapendosi anche li che fossero degli insieme unitari formati da un singolo collezionista e molto spesso consoscendosi anche il mn^nome del collezionista (ricordo una piccola ma eccezionale raccolta di monete tardo-bizantine - uno dei settori collezionsitici piu' specialistici e difficili - che venne venduta dalla Leu dove non si fece alcun nome ma che chiaramente rifletteva il lavoro del migliore collezionista , e studioso, di quel periodo).

La scelta se pubblicizzare o meno la fatica del proprio lavoro e studio dipende da tantissimi fattori non ultimo elementi di natura economica, fiscale, ereditari etc.

Non vi sono regole precise e direi che non sono nemmeno tanto rilevanti. Rileva invece che questi insiemi siano ben descritti, documentati fotografati e, quando possibile, ricercati, perche sono i dati e le foto che ci interessano veramente sotto il profilo degli studi.

Ottima iniziativa Vincenzo.

Link al commento
Condividi su altri siti


A questo punto mi chiedo cosa serva conoscere esattamente il nome del collezionista, quando sconosciuto almeno a livello ufficiale oppure dietro semplici sigle oppure pseudonimi.

Ossia, se supponiamo che hai trovato un didramma di Arpi su un'asta recente, senza nome del proprietario, e magari sei riuscito a ricostruire un pedigree non riportato in quell'asta, risalendo per dire fino a un'asta Naville o Jacob Hirsch, con nome dell'originario proprietario, è sufficiente riportare nella scheda gli estremi delle varie aste, specificando anche il nome del proprietario solo quando presente.

Così ad esempio per una rara quincuncia di Ariminum, sono riuscito a riportare le seguenti notizie:

1.6 DM2/RM2 182,50 58-64 12 Forlì, MC [= Ercolani Cocchi 1972, p. 11, n. 1 [= coll. Piancastelli = Ars Classica, 16, 3.vii.1933, n. 1502 = Naville 8, 25-18.vi.1924, n. 25, coll. Bement = Cahn, 5.iv.1911, n. 254, coll. Baldinger (g. 193, sic!)]

ossia è il sesto esemplare noto (in ordine di peso) del primo nominale (1), prodotto con il secondo tipo delle matrici di fusione (per la quincuncia apparentemente sono state usate 5 diverse matrici di fusione), del peso di 182,50 g, diametro da 58 a 64 g (la forma non era molto regolare, per la presenza di una rottura del cordolo di fusione), orientamento alle ore 12, seguito dal suo pedigree. E' un pezzo che sta nella collezione Piancastelli del Museo Civico di Forlì (ancora non ho il suo esatto numero di inventario, essendo il medagliere ancora chiuso per un crollo del soffitto), il quale l'aveva evidentemente acquistato dall'asta Ars Classica 16 del 1933 (che comprendeva monete di diversi collezionisti, citati col nome sulla copertina del catalogo, ma dei quali non è possibile riconoscere l'esatta appartenenza dei singoli lotti), a sua volta proveneiente dall'asta Naville 8 del 1924 (con la collezione Bement) e prima ancora dall'asta Cahn del 1911 (con la collezione Baldinger, ove però è riportato un peso più alto, come generalmente in questa specifica asta).

Di più non credo sia possibile definire....

Link al commento
Condividi su altri siti


A questo punto mi chiedo cosa serva conoscere esattamente il nome del collezionista, quando sconosciuto almeno a livello ufficiale oppure dietro semplici sigle oppure pseudonimi.

Ossia, se supponiamo che hai trovato un didramma di Arpi su un'asta recente, senza nome del proprietario, e magari sei riuscito a ricostruire un pedigree non riportato in quell'asta, risalendo per dire fino a un'asta Naville o Jacob Hirsch, con nome dell'originario proprietario, è sufficiente riportare nella scheda gli estremi delle varie aste, specificando anche il nome del proprietario solo quando presente.

Acraf si chiede...ma citando Arpi...mi chiede a cosa serve citare il nome del collezionista.

Innanzitutto la scheda da egli mostrata è molto simile a quella utilizzata da me per i corpora che sto redigendo.

Non ho niente da eccepire! Ma l'esempio fatto sull'esemplare di Rimini non è pertinente, in quanto in esso non vi sono casi "strani".

Poniamo quest'esempio.

1 esemplare di Luceria della collezione R.B.W..

Va citata quest'ultima?

Teoricamente no. Non è possibile in questa formula. Bisogna obbligatoriamente farlo per esteso.

Quindi si rinuncia.

E' una grave mancanza? E' solo speculazione intellettiva(che per le scienze archeologiche ha un preciso significato già spiegato in altro post) come il riconoscimento dei conii e/o delle matrici o l'orientamento dei conii?

No. Perchè? Perchè moltiplichiamo l'esemplare in questione per migliaia(quanti nella preziosa collezione citata)le informazioni mancanti diventano moltissime. E considerando l'uniformità di alcuni pezzi, potrebbe significare una comune provenienza ecc. ecc.. Quindi questa mancata informazione sarebbe significativa e lesiva, se assente, per gli studi futuri.

Ecco la risposta per acraf.

Ora io attendo la sua a questa.

Che senso ha inserire un acronimo al posto del nome esteso?

Logica suggerisce che se si vuole rimanere anonimi non si inserisce niente; se si vuole dichiarare il proprio contributo alla Scienza numismatica(nel senso su indicato) si inserisce il proprio nome per esteso.

O trattasi della solita "lobby di classe" in cui se sei amico dell'amico sai il nome del collezionistica o altrimenti devi sbattere la testa su altre fonti non facilmente reperibili?!

Una spiegazione razionale. Grazie.

P.S. Qualcuno può dirmi se Goodman è uno pseudonimo oppure il nome proprio di tale prestigioso collezionista. Grazie.

Modificato da Vincenzo
Link al commento
Condividi su altri siti


Goodman non lo conosco. Per quanto riguarda BCD, se ben ricordo fece una introduzione ad una delle aste della sua collezione firmandola per intero (forse CNG). Concordo che andrebbe il nome completo oppure nulla.

Arka

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Rispondo io alla domanda di Vincenzo :

E' la stessa differenz che passa tra l'autore di un romanzo che pubblica come "Anonimo" (ormai pochissimo utilizzato) e un autore che pubblica sotto pseudonimo (che ha fatto la fortuna di moltissimi autori)

Infine non considerare che tutto ol mondo si muova, o debba muoversi, nell interesse degli studi numismatici. Sarebbe bello ma e' presunzione presumerlo. Possiamo considerare molte altre motivazioni e interessi per la scelta di sigle e pseudonimi.

Infine conunque non vedo difficolta' dovendo citare una provenienza a mettere il riferimento della vendita (asta, lotto, tavola etc) e poi tra parentesi mettere Coll BCD oppure RBW.

Mentre ad esempio nel caso della Comery o Oliver Hardyi troverei in difficolta' e mi verrebbe un po' da ridere...

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Volendo sottilizzare, mi troverei più d'accordo con Numa.

Non vedo nulla di male inserire la sigla RBW per indicare il collezionista (che guarda caso conosco personalmente e si tratta di un influente collezionista statunitense e consigliere dell'ANS e la sigla indica esattamente le iniziali del suo nome). Chi intende intenderà e sinceramente non vedo grande differenza tra RBW e il suo nome per esteso (sempre meglio di un nome completamente di fantasia)....

Magari vuoi fare il "purista" e puoi non mettere affatto il nome se non correttamente indicato per esteso.

Ma non ti dimenticare che in molti corpora il collezionista privato è indicato addirittura come "collector X"... Ad esempio molti pezzi che erano nel Corpus delle monete siculo-puniche del Jenkins appartenevano al noto collezionista Athos Moretti, che però allora era indicato in forma anonima, con una lettera dell'alfabeto (non ricordo quale), evidentemente per rispetto per il collezionista che era allora ancora vivente e non le aveva ancora messo in asta (ma questo è altro discorso).....

Link al commento
Condividi su altri siti


Volendo sottilizzare, mi troverei più d'accordo con Numa.

Non vedo nulla di male inserire la sigla RBW per indicare il collezionista (che guarda caso conosco personalmente e si tratta di un influente collezionista statunitense e consigliere dell'ANS e la sigla indica esattamente le iniziali del suo nome). Chi intende intenderà e sinceramente non vedo grande differenza tra RBW e il suo nome per esteso (sempre meglio di un nome completamente di fantasia)....

Magari vuoi fare il "purista" e puoi non mettere affatto il nome se non correttamente indicato per esteso.

Ma non ti dimenticare che in molti corpora il collezionista privato è indicato addirittura come "collector X"... Ad esempio molti pezzi che erano nel Corpus delle monete siculo-puniche del Jenkins appartenevano al noto collezionista Athos Moretti, che però allora era indicato in forma anonima, con una lettera dell'alfabeto (non ricordo quale), evidentemente per rispetto per il collezionista che era allora ancora vivente e non le aveva ancora messo in asta (ma questo è altro discorso).....

E qui casca l'asino!(che in questo caso è colui che ignora la realtà complessiva della faccenda. Forse sono io o forse no...).

Di collezionisti con R.B.W. iniziali ve ne sono due.

Il primo è Ri.Be.Whi******, più conosciuto agli studiosi(ma per i collezionisti potrebbe essere diverso!), in quanto ha scritto qualche articolo di numismatica; il secondo R.B.Web***(meno conosciuto, in quanto solo collezionista). A quale corrisponde la famosa collezione NAC?

Scrivere le iniziali, quindi, è una mania da puristi o il problema è reale?

Penso che la risposta sia ovvia, come è ovvio il motivo per cui si deve citare per ogni collezione il cognome reale e per esteso e almeno la iniziale del nome proprio.

Modificato da Vincenzo
Link al commento
Condividi su altri siti


In realtà RBW è, come avevo accennato, una persona molto nota e ha dato importanti contributi organizzativi all'ANS e ha scritto anche articoli, come sui cistofori Fimbria su American Journal of Numismatics 16-17 e uno importante sui segni di sequenza dei conii sulle monete repubblicane sulla Revue Belge de Numismatique, vol. 158 (2012), p. 63-84.

Link al commento
Condividi su altri siti


In realtà RBW è, come avevo accennato, una persona molto nota e ha dato importanti contributi organizzativi all'ANS e ha scritto anche articoli, come sui cistofori Fimbria su American Journal of Numismatics 16-17 e uno importante sui segni di sequenza dei conii sulle monete repubblicane sulla Revue Belge de Numismatique, vol. 158 (2012), p. 63-84.

Ovviamente ringrazio acraf per le ulteriori informazioni.

Ovviamente sono andato subito a verificare chi potesse essere costui.

Ovviamente siamo al limite del paradosso, in quanto i collezionisti R. B. W. sono addirittura TRE!

Procediamo con ordine.

Il primo, non essendo legato alla collezione NAC, posso citarlo per esteso.

1)R.B.W.=Richard Bertram Whitehead. Noto studioso di moneta greca orientale. Ha pubblicato interessanti articoli(alcuni fui costretto a studiarli per un esame universitario.) E' legato anch'egli alla A.N.S..

2)R.B.W.=R. B.(non so i nomi propri) Web***. E' un collezionista anglosassone(non sono certo se inglese o americano).

3)R.B.W.=Ri.B. Whits******, quello indicato da acraf.

Ovviamente mi sembra imbarazzante questa estenuante tiritela a cui ciascuno dovrebbe sottoporsi, risparmiata solo a chi ha conoscenze personali dell'individuo.

Ovviamente mi pare un parere personale, ma condivisibile. No?

Ovviamente è inutile che spieghi cosa potrebbe creare la confusione fra i tre collezionisti, essendo persa la notizia su eventuali fonti "di approviggionamento principale" per formare le collezioni medesime.

Ovviamente aspetto ancora che qualcuno mi spieghi un solo motivo razionale per porre le iniziali, se si vuole restare anonimi, o solo le iniziali se invece ci si vuole dichiarare.

Ovviamente, dopo aver svelato questo mio personalissimo arcano, invito tutti a riprendere questa interessante e utilissima discussione.

E ultimo ovviamente, se qualche good man vollesse dirmi se Goodman è uno pseudonimo o un cognome reale e in questo caso dirmi il nome proprio, gliene sarei grato.

Unito a qualche indizio preciso per svelare chi sia BDC.

Voglio sperare, infine, che le collezioni Tony Hardy e Nicolas corrispondano ad esseri reali e non frutto di fantasia di qualche buon tempone.

Grazie.

Modificato da Vincenzo
Link al commento
Condividi su altri siti


..

Ovviamente aspetto ancora che qualcuno mi spieghi un solo motivo razionale per porre le iniziali, se si vuole restare anonimi, o solo le iniziali se invece ci si vuole dichiarare.

Ovviamente, dopo aver svelato questo mio personalissimo arcano, invito tutti a riprendere questa interessante e utilissima discussione.

E ultimo ovviamente, se qualche good man vollesse dirmi se Goodman è uno pseudonimo o un cognome reale e in questo caso dirmi il nome proprio, gliene sarei grato.

Unito a qualche indizio preciso per svelare chi sia BDC.

Voglio sperare, infine, che le collezioni Tony Hardy e Nicolas corrispondano ad esseri reali e non frutto di fantasia di qualche buon tempone.

Grazie.

Considera le iniziali scelte dal collezionista come un'opzione per rappresentare la propria collezione alla stregua di un "nickname" identificativo della propria collezione. Non sempre si deve necessariamente essere per forza razionali (lo concederai questo ..)

Su Goodman non so risponderti

Per la BCD (non BDC) ho provato a vedere sul web se il nome sia stato pubblicato da qualche parte, non avendo trovato riferimenti (ma chi ne trovasse lo prego di comunicarlo) non mi sento di rilasciare il nome del collezionista che comunque tengo a precisare ha non solo messo insieme una delle piu' vaste raccolte private di monete greche (dispersa in 8 cataloghi di vendita) ma soprattutto ha sempre messo a disposizione degli studiosi le sue raccolte e infine , studioso lui stesso, ha inserito nei vari cataloghi preziosissime note, dati e informazioni che costituiscono una formidabile fonte di informazioni sul vastissimo insieme di monete (Grecia continentale e isole) da lui raccolte e studiate.

Toni Hardy e Nicolas sono pseudonimi di esseri reali

Invece per la Comery dubito corrisponda ad un collezionista

Infine concordo con Acraf che mi sembra tutto sommato irrilevante conoscere/menzionare il nome completo del collezionista (magari non cosi conosciuto nel mondo numismatico ma piuttosto piu' noto attraverso la sigla o pseudonimo prescelto). Una volta identificata precisamente la vendita/catalogo cui la moneta appartiene penso citare il nome/pseudonimo o non citarlo sia tutto sommato non cosi determinante.

Modificato da numa numa
Link al commento
Condividi su altri siti


Purtroppo non conosco BCD e non trovo neppure io appigli per rendere noto il suo nome.

Essendo di nazionalità greca, credo che sia molto più riservato, anche per questioni fiscali.

Quello che non sono mai riuscito a capire è se abbia allargato la sua collezione anche alla Magna Grecia e alla Sicilia (come ho sentito talvolta). In caso affermativo mi sarebbe piaciuto tentare di mettermi in contatto con lui per avere informazioni.

Link al commento
Condividi su altri siti


Non mi risulta ma chiedero' comunque conferma

So che la sua raccolta e' stata venduta in varie aste ( lanz; nac; cng) in 8 cataloghi di cui la parte relativa alla Tessaglia ( Triton Xii o XIII) e' l'ultima

Straordinario ho trovato il fatto che pur materiale a volte ripetitivo e superspecializzato ha realizzato il 100 % di venduto e a realizzi ottimi rispetto alle stime. Evidentemente unA vendita nominativa ed estramente ben ricercata e dettagliata trova i migliori apprezzamenti da parte del mercato

Link al commento
Condividi su altri siti


Non mi risulta ma chiedero' comunque conferma

So che la sua raccolta e' stata venduta in varie aste ( lanz; nac; cng) in 8 cataloghi di cui la parte relativa alla Tessaglia ( Triton Xii o XIII) e' l'ultima

Straordinario ho trovato il fatto che pur materiale a volte ripetitivo e superspecializzato ha realizzato il 100 % di venduto e a realizzi ottimi rispetto alle stime. Evidentemente unA vendita nominativa ed estramente ben ricercata e dettagliata trova i migliori apprezzamenti da parte del mercato

Confermo che le vendite non hanno mai trattato l area italiana o siciliana.

È vero, collezione impressionante, fatta nel modo che secondo me andrebbe fatta. Non privilegiando maniacalmente l alta conservazione, ma cercando di collezionare i pezzi circolanti al tempo.

Link al commento
Condividi su altri siti


a questo indirizzo una panoramica dei cataloghi CNG:

http://www.cngcoins.com/Catalogs+and+Subscriptions.aspx

Relativamente alla BCD collection, queste dovrebbero tutte le vendite (piu sostanziose), se ho tralasciato dei riferimenti ditemelo..

Lanz 105 (26 Nov. 2001) Corinth

Lanz 111 (25 Nov. 2002) Euboia
Leu 90 (10 Maggio2004) Olympia
Leu 96 (8-9 Maggio 2006) Peloponnesos

CNG 72 (14 Giugno 2006) Boiotia, part II
CNG 73 (13 Settembre 2006) Selezione BCD Collection
Triton X (9-10 Gennaio 2007) Selezione Boiotia
CNG 75 (23 Maggio 2007) Selezione Boeotia

Munzen & Medaillen 23 (18 Ottobre 2007) Akarnanien, Aetolien

CNG 81/2 (20 Maggio 2009) Peloponnesos

NAC 55 (8 ottobre 2010) Lokris, Phokis

NOMOS 4 (10 Maggio 2011) Thessaly

Triton IX (10 Gennaio 2006) Boeotia

Triton XV (3 Gennaio, 2012) Thessaly

skuby

Link al commento
Condividi su altri siti


a questo indirizzo una panoramica dei cataloghi CNG:

http://www.cngcoins.com/Catalogs+and+Subscriptions.aspx

Relativamente alla BCD collection, queste dovrebbero tutte le vendite (piu sostanziose), se ho tralasciato dei riferimenti ditemelo..

Lanz 105 (26 Nov. 2001) Corinth

Lanz 111 (25 Nov. 2002) Euboia

Leu 90 (10 Maggio2004) Olympia

Leu 96 (8-9 Maggio 2006) Peloponnesos

CNG 72 (14 Giugno 2006) Boiotia, part II

CNG 73 (13 Settembre 2006) Selezione BCD Collection

Triton X (9-10 Gennaio 2007) Selezione Boiotia

CNG 75 (23 Maggio 2007) Selezione Boeotia

Munzen & Medaillen 23 (18 Ottobre 2007) Akarnanien, Aetolien

CNG 81/2 (20 Maggio 2009) Peloponnesos

NAC 55 (8 ottobre 2010) Lokris, Phokis

NOMOS 4 (10 Maggio 2011) Thessaly

Triton IX (10 Gennaio 2006) Boeotia

Triton XV (3 Gennaio, 2012) Thessaly

skuby

Bene, bene, bene! Almeno per me! Niente monete di Magna Grecia e Sicilia.

Qualche altra collezione importante nel periodo indicato?

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.