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Emilitra di Agrigento


Risposte migliori

Ammetto la mia ignoranza, ma sono curioso lo stesso!

Nella prossima asta Gerhard Hirsch Nachfolger (13 febbraio), in due lotti consecutivi (1545-46) compaiono due emilitre di Agrigento. Nulla di particolare se non fosse che, proprio per la loro vicinanza salta immediatamente all'occhio che presentano apparentemente uno stesso conio di dritto e coni di R diversi. Credo che la probabilità che questo si verifichi per questi nominali ad altissima tiratura sia quasi trascurabile ma proprio per tale motivo, prima di considerare ipotesi alternative, mi piacerebbe sentire qualche commento esperto!

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Ringrazio per l'interessante e pertinente osservazione.

In effetti al diritto sembra esserci un medesimo conio, anche se pare che la foglia che sta sulla destra presenti dettagli differenti, come se il maestro incisore (di ottimo livello artistico) abbia corretto a livello di matrice....

Sono gradite osservazioni su questo punto.

La produzione di emilitre di Akragas fu assai abbondante e compressa in un arco di tempo abbastanza limitato, meno di una ventina di anni al massimo (dal 425 al 406 a.C.).

In attesa del tanto auspicato Corpus di Ulla Westermark sulla monetazione di Akragas (ci sta lavorando da 35 anni...), un suo articolo intitolato The bronze hemilitra of Akragas, pubblicato su Quaderni Ticinesi del 1984 (p. 71-84) aveva già rilevato l'esistenza di numerosi incroci di conio tra le varie emissioni di emilitre, caratterizzate dai diversi simboli riportati sotto il granchio (Tritone - Polipo - Foglia - Gambero - Ippocampo).

Ho scansionato una sua tabella che mostra appunto i vari incroci di conio:

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Per comprendere meglio tali incroci di conio, riporto le tre tavole dell'articolo di Westermark, avvisando che è comunque un lavoro di 30 anni fa e ancora incompleto.

Poi la Westermark ha richiamato l'attenzione sull'esistenza di un buon numero di esemplari riconiati....

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Talle tavole di Westermark si vede chiaramente che non sono stati presi in considerazione altri conii, come appunto quelli postati da Giov60.

La monetazione di Akragas, sia in argento sia in bronzo, prima della sua parziale distruzione del 406 a.C ad opera dei Cartaginesi, è fra le più complesse e articolate nel mondo greco e posso comprendere le difficoltà della Westermark a compilare un serio Corpus. Mi immagino mille e mille ripensamenti.....

La Westermark aveva iniziato questo immane lavoro in quanto aveva avuto l'incarico di esaminare una vastissima raccolta di calchi di monete di Akragas, ma non mi ricordo chi aveva assemblato simile materiale.....

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Ho ritrovato nel mio computer alcuni miei vecchi appunti, che cercavano di dare un minimo di sistemata al mare magnum delle emilitre di Akragas, distinguendo prima due grandi gruppi: "con aquila a testa bassa" e con "aquila a testa alta".

Mi fa piacere condividere questi miei scarni appunti, nella speranza che qualcuno voglia poi approfondire.....

Purtroppo non avevo poi raccolto le relative immagini (troppo impegnativo!).

Serie “aquila a testa bassa”

1 Emilitron AE g. 31.26-12.11; Æ 31-26 mm

Obv. Aquila a destra a testa bassa e ad ali aperte con lepre negli artigli, con o senza foglia davanti; intorno

AKRA o AKRAGANTINON variamente disposto.

Rev. Granchio con o senza foglia o pécten tra le chele o serpe in una chela; sotto, gambero a destra o a sin.,

oppure Ippocampo a destra con pecten o a sin. o con con capo retrospicente, oppure polpo e conchiglia; intorno,

sei globetti variamente disposti.

a Ob. Aquila con lepre - Rv. Gambero a sinistra Calc. 10

a.1 Ob. “ - Rv. Con foglia tra le chele Calc. 11

a.2 Ob. “ - Rv. Granchio con pécten tra le chele Calc. -. Conio di Rv. inedito

b Ob. “ - Rv. Gambero a destra Calc. 15

b.1 Ob. “ - Rv. Con foglia tra le chele Calc. 14

c Ob. “ - Rv. Ippocampo a destra Calc. 19

c.1 Ob. “ - Rv. Con capo retrospicente Calc. 21

c.2 Ob. “ - Rv. Con pécten davanti Calc. -. (cfr. Rv. del 17A-18OS)

d Ob. “ - Rv. Ippocampo a sinistra Calc. 22

e Ob. “ - Rv. Polpo e conchiglia Calc. -. ; BMC 88; CNG June 1991, n°332.

f Ob. Aquila con lepre e foglia davanti - Rv. Ippocampo a destra Calc. 17A

f.1 Ob. “ - Rv. Granchio con serpe nella chela sin. Calc. -. (stesso conio di

dritto del n°17A). Conio Rv. inedito.

f.2 Ob. “ - Rv. Ippocampo a d. con pécten Calc. 18OS

g Ob. “ - Rv. Polpo e conchiglia Calc. 17; McClean , pl. 66, 4

Circa la variante con foglia davanti l’aquila (d – d3) è da rilevare che da una attenta osservazione di esmeplari in alta conservazione e provenienti dallo stesso conio di dritto, appare evidente che la preda tra gli artigli dell’aquila è sempre una lepre, e non una tartaruga come erroneamente percepito dal Calciati, e nemmeno un porcellino d’India come ipotizzato da altri autori

Questa intera prima emissione di emilitron presenta sia una grande varietà di stili e di conii, così come una notevole escursione ponderale, elementi questi che fanno presumere una coniazione protratta a lungo nel tempo ed anche una o più successive leggere riduzioni del piede teorico ponderale di riferimento.

2 Emilitron AE g. 25,32-11.18; Æ 29-25 mm

Obv. Aquila a sinistra a testa bassa e ad ali aperte con lepre negli artigli; intorno AKRA variamente disposto.

Rev. Granchio con o senza foglia ; sotto, gambero a destra o a sin., con o senza conchiglia e mollusco; intorno,

sei globetti variamente disposti.

a Ob. Aquila con lepre - Rv. Gambero a destra Calc. 24, SNG ANS 1028.

a.1 Ob. “ -Rv. Granchio con foglia tra le chele Calc. 23

a.2 Ob. “ -Rv. Gambero a sinistra Calc. 26

a.3 Ob. “ -Rv. Gambero con conchiglia (o “Spirografus Spallanzanii”) e mollusco anelliforme

Calc. 26A

b Ob. “ -Rv. Ippocampo a sinistra Calc. 10; BMC 94.

b.1 Ob. “ -Rv. Ippocampo a destra Calc. -

Dalla media ponderale e dal diametro medio del tondello, questa seconda emissione con aquila a sinistra , appare essere leggermente successiva alla precedente, anche se non mancano incroci di conii con quest’ultima.

3 Emilitron AE g. 22.02-18.15; Æ 32-30 mm

Obv. Aquila ad ali aperte in volo orizzontale a destra, con serpe negli artigli; nel campo a sin., AKRA.

Rev. Granchio ; sotto, gambero a sinistra.; intorno, sei globetti variamente disposti.

Calc. 29; Bank Leu 6/1976 n°62; Gabrici 15; Hunter 49, XI, 18.

(Obv. dies = 1; Rev. dies = 2) 8 esemplari noti.

Questa emissione con serpe tra gli artigli dell’aquila è la più rara tra tutte le emilitre bronzee di Akragas,

Sono noti un prototipo di emissione di Olimpia ed una gemma conservata al British Museum con lo stesso soggetto, quest’ultima segnalata da Ulla Westermark.

In conclusione questa intera prima serie di emilitre bronzee di Akragas con aquila a testa bassa , in genere presenta un tondello piuttosto largo e leggermente piatto ed in ciò si distingue dalla successiva serie con aquila a testa alta, che ha caratteristiche morfologiche diverse.

Serie “aquila a testa alta”

4 Emilitron AE g. 23.85-17.68; Æ 29-28 mm

Obv. Aquila stante a destra a testa alta con lepre negli artigli, con mosca davanti; intorno, AKRAGANTINON

retrogrado.

Rev. Granchio; sotto, gambero a destra, oppure Tritone a destra con bùccina, oppure polpo e conchiglia, oppure

Ippocampo a sinistra; intorno, sei globetti variamente disposti.

a Ob. Aquila con mosca - Rv. Gambero a destra Calc. 31; Arslan 55

b Ob. “ -Rv. Tritone a destra con bùccina Calc. 32; SNG Coop 71; SNG Munchen 117-

118; BMC 89. Rizzo, tav. III, 13.

c Ob. “ -Rv. Polpo e conchiglia Calc. 33; SNG ANS 1030.

d Ob. “ -Rv. Kètos a sinisrra Calc. 34

E’ da notare che in questa seconda serie di emilitre compare per la prima volta quale soggetto sotto il granchio, il Tritone con bùccina, che, dopo il tipo dell’aquila con serpe tra gi artigli, è il soggetto più raro raffigurato nelle emilitre akragantine. Che il soggetto sia un Tritone e non il mostro Scylla, come in un primo moneto ipotizzato in analogia con i coevi tetradrammi, lo si deduce dalla conchiglia a spirale che la deità tiene in mano ed entro cui soffia per placare le agitate acque marine.

5 Emilitron AE g. 23,45-20,46; Æ 29-28 mm

Obv. Aquila stante a sinistra a testa alta con lepre negli artigli, con senza mosca davanti; intorno,

AKRAGANTINON retrogrado.o destrorso

Rev. Granchio; sotto, Tritone a destra con bùccina o gambero a sinistra; intorno, sei globetti variamente disposti.

a Ob. Aquila con mosca davanti - Rv. Tritone a destra con bùccina; Calc. 49; Giesecke, pl. 11, 2.; Virzì tav.

19;n°583; McClean 2056,tav.66,2; BMC

90; SNG Lloyd 838.

b Ob. Aquila senza mosca davanti - Rv. Gambero a sinistra; Calc. 44. Arslan 61.

Questa variante con aquila a sinistra appare essere la più rara all’interno delle serie con aquila a testa alta e lepre negli artigli.

6 Emilitron AE g.26.70-17.10; Æ 29-27mm

Obv. Aquila stante a destra a testa alta con grosso pesce negli artigli.; intorno, AKRAGANTINON

retrogrado.o destrorso

Rev. Granchio; sotto, gambero a destra o a sin. o con foglia tra le chele oppure Tritone a destra con bùccina, oppure

polpo e conchiglia, oppure Ippocampo a destra, oppure protome di granchio e chela orizzontale; intorno, sei

globetti variamente disposti.

a Ob. Aquila con pesce - Rv. Gambero a destra Calc. 36

a.1 Ob. “ -Rv. Gambero a sinistra Calc. 38

a.2 Ob. “ -Rv. Granchio con foglia tra le chele Calc. 37

b Ob. “ -Rv. Tritone a destra con bùccina Calc. 39; SNG Munchen 119.

c Ob. “ -Rv. Polpo e conchiglia Calc. -. (cfr n°40, assenza di serpe non distinta dal Calciati)

c.1 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela sinistra Calc. - Conio di Rv. inedito

c.2 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela destra Calc. 40

d Ob. “ -Rv. Ippocampo a destra Calc. 41

e Ob. “ -Rv. Sotto il granchio con serpe nella chela sin., protome di granchio e chela

di granchio orizzontale. Calc. 42; SNG Munchen 114.

7 Emilitron AE g. 23.40-18.45; Æ 30-27 mm

Obv. Aquila stante a sinistra a testa alta con grosso pesce negli artigli.; intorno, AKRAGANTINON

retrogrado.o destrorso

Rev. Granchio; sotto, gambero a destra o a sin. o con granchio foglia tra le chele oppure Tritone a destra con

bùccina, oppure polpo e conchiglia, oppure Ippocampo a destra, oppure protome di granchio e chela orizzontale;

intorno, sei globetti variamente disposti.

a Ob. Aquila con pesce - Rv. Gambero a destra Calc. 45

a.1 Ob. “ -Rv. Gambero a sinistra Calc. 46

b Ob. “ -Rv. Tritone a destra con bùccina Calc. 48

c Ob. “ -Rv. Polpo e conchiglia Calc. 47

c.1 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela destra. Calc -. (n°43 var.) Conio Rv inedito.

c.2 Ob. “ -Rv. Granchio con serpe nella chela sinistra. Calc 43. Virzì, pl. 8, 579

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Dal confronto tra le immagini in post #1 e il mio primissimo "catalogo" emerge che le due monete corrisponderebebro ai miei nn. 1g e 1f, rispettivamente.....

Per ora mi fermo.

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@@acraf

Interessantissimo; Alberto sei una miniera di utili informazioni come sempre! Grazie.

Comunque, a mio avviso, il problema rimane, reso maggiormente evidente da una rotazione di 8° della seconda emilitra: i coni di D non sono solo "molto simili", sono lo "stesso conio" ed anche la foglia è la medesima (salvo alcune debolezze). E ciò mi pare assai strano. (sotto un particolare)

Ancora due domande: puoi meglio specificare "... Poi la Westermark ha richiamato l'attenzione su un buon numero di esemplari riconiati ..."? e ancora: credi possibile che dopo 35 anni sia ancora da attendere il "parto" di un Corpus (o non è per caso un'Opera ormai "abortita")?

:rolleyes:

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Modificato da Giov60
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Perche' abortita? L'opera che io sappia e' ancora viva e vegeta e in gestazione

D'altra parte nominatemi un altra opera sulla monetazione di Agrigento ?

Semplicemente non ce n'e'..

Pare incredibile che una zecca cosi importante non anbia non dico un corpus , ma almeno una monografia , uno straccio di punblicazione.

Caso unico tra le grandi zecche.

Meglio quindi aspettate un po di piu ma almeno colmare un vuotio...

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Perche' abortita? L'opera che io sappia e' ancora viva e vegeta e in gestazione

D'altra parte nominatemi un altra opera sulla monetazione di Agrigento ?

Semplicemente non ce n'e'..

Pare incredibile che una zecca cosi importante non anbia non dico un corpus , ma almeno una monografia , uno straccio di punblicazione.

Caso unico tra le grandi zecche.

Meglio quindi aspettate un po di piu ma almeno colmare un vuotio...

Abortita era una domanda (non conosco l'autrice nè il suo lavoro) ed un gioco-di-parole contrapposto a "parto".

D'altronde dopo 35 anni, fatti i debiti scongiuri, può succedere di tutto e "En attendant Godot" può dimostrarsi frustrante per quanto desiderabile!

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Veramente era stata annunciata, seppure sommessamente, la stampa del Corpus a Upsala almeno dal 2008, ma ancora non si sa nulla. Tra alcuni studiosi accademici gira una copia dattiloscritta, che però non sono ancora riuscito a vedere....

Sospetto che si voglia attendere il grande palcoscenico del 15° Congresso Internazionale di Numismatica, che si terrà a Taormina a settembre 2015.

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Proverò a chiedere in giro ulteriori informazioni su questo Corpus.

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