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IGNORED

Geografia antica


Cesare Augusto

Risposte migliori

Buona serata al forum; certamente la maggior parte di coloro che seguono gli spostamenti dei popoli; la loro storia e la numismatica nel buon tempo antico ha ben chiara l'ubicazione dei vari siti; pure tuttavia la variazione nelle denominazioni ci lascia, a volte, in una qualche perplessità.

sperando di far cosa gradita posto la traduzione ( moolto libera), dall'opera del canonico, prof. George Rawlinson, di cui nel 2015 ricorre il centenario della nascita

HISTORY OF THE ANCIENT ASIATIC STATES FROM THE EARLIEST TIMES TO THE FOUNDATION OF THE PERSIA MONARCHY BY CYRUS THE GREAT

( George Rawlinson)

L’Asia è la regione più vasta dell’emisfero orientale; il Mar Rosso e l’istmo di Suez la dividono dall’Africa; i Monti Urali, il Mar Nero, il Caspio e la Catena del Caucaso dall’Europa.

La sua superficie è valutabile in ca. 17,5 Ml di miglia quadrate contro i

ca 12 Ml dell’Africa ed i 3,8 Ml dell’Europa.

Rispetto al clima, è quella delle tre che offre una maggiore escursione estendendosi dal 78 ° di latitudine Nord sino ad un centinaio di miglia dall’equatore; vero è che la maggior parte del paese è compresa nella zona temperata, tuttavia vi sono proiezioni di territorio che giungono sino ad 11° entro il Circolo Polare Artico, per contro verso Sud, l’Asia si estende in un’ampia, lunga penisola, sino nella regione dei tropici.

Il territorio è sostanzialmente costituito da un altopiano centrale che si estende da Est verso Ovest, dalla Cina Nord – Occidentale sino all’Egeo; i bassipiani che circondano l’altopiano centrale costituiscono la parte più fertile ed irrigata del paese mentre le catene montuose corrono parallele alla linea longitudinale dell’altipiano, inizialmente secondo la latitudine e solo in un secondo momento danno origine ad altri rilievi che corrono nella direzione opposta, ossia longitudinalmente.

I fiumi dell’Asia sono classificabili in due distinte categorie; quelli dell’altopiano centrale hanno carattere continentale ovvero iniziano e terminano senza raggiungere il mare giacchè confluiscono di solito in laghi o pozze d’acqua dove, per effetto dell’evaporazione, l’acqua acquista notevole salinità oppure si disperdono gradualmente,man, mano che si infiltrano nelle sabbie del deserto; alla seconda categoria appartengono i corsi d’acqua che hanno carattere oceanico e riversano il loro contenuto al mare.

L’Asia, per convenzione, viene suddivisa in: Nord, Centro e Regioni del Sud, quest’ultime a loro volta si è soliti suddividerle in: Occidentali ed Orientali; giova rilevare che il percorso storico dei popoli che vissero in queste terre coinvolge quasi esclusivamente la regione Sud – Occidentale.

  • L’Asia del Nord, ovvero il territorio che si estende dalla parte settentrionale del Mar Casio: il Jaxartes e la catena montagnosa dell’Altai è costituito, per lo più da un territorio ricco di erbe e quasi pianeggiante, privo tuttavia di alberi giacchè lo strato ubertoso è molto sottile e non consente la crescita arborea.

Più a Nord il territorio si trasforma in una vasta, gelida, incolta pianura

capace di assicurare la sopravvivenza alimentare ad una società

costituita da pochi cacciatori.

Ad Ovest le uniche catene montane sono: Gli Urali e l’Altai mentre nell’Est si trova il Jablonnoi e la sua diramazione: il Tukulan.

I fiumi sono numerosi e ricchi di pesce; la catena degli Urali e l’Altai sono montagne ricche in minerali preziosi:Oro, Argento, Platino, Rame e Ferro.

Questa regione, nell’antichità, era quasi sconosciuta e veniva chiamata: Scytia ed una qualche scarna notizia sul territorio ci deriva da Herodoto.

  • L’Asia Centrale è la regione che confina a Nord con l’Altai; ad Occidente con il Casio mentre a Sud ha contatti con l’Elburz, il Kush Indiano e l’Himalaia; ad Oriente confina con lo Yunling ed altri territori cinesi.

A parte il territorio più ad Occidente, l’Asia Centrale è costituita da un vasto altopiano che a Sud raggiunge i 10.000 piedi, sul livello del mare, mentre verso Nord l’altezza varia da 4.000 a 2.600 piedi.

Due grandi catene montuose intersecano l’altopiano: Il Thianchan ed il Kuen – Lün in cui si trovano le cime montane più elevate.

Solo verso Nord il suolo consente la pasturazione ed anche se ad Ovest ed a Sud sono presenti vallate e pianure fertili; il territorio è per la maggior parte costituito da un grande deserto di sabbia.

Oltre il confine Occidentale dell’altopiano formato dal Balor e dalle altre catene longitudinali, segue la depressione della steppa siberiana che è anch’essa costituita, se si fa eccezione delle zone vicine alle rive dei fiumi, da deserto sabbioso.

Agli antichi era nota solo la piccola parte di territorio dell’Asia Centrale che si estende verso Ovest e parte di quella rivolta a Sud – Est

Nella regione più in basso, tra l’Elburz e la steppa siberiana, lungo il corso dei due grandi fiumi che scendono dall’altopiano, si trovano tre siti di grande importanza che sono rispettivamente:

  • Chorasmia: all’estremità occidentale, tra il Caspio ed il basso Oxus; regione desolata eccetto che lungo gli argini, oggi nota come Kharesm e che costituisce parte del Kanato di Shiva.
  • Sogdiana: tra il basso Oxus ed il basso Jaxartes; nella parte Occidentale ha una qualche somiglianza con la Chorasmia; ma verso Sud è attraversata dai contrafforti del Balor e dalla catena montuosa del Thian, che la irrigano con numerosi rivi che da essi discendono; la parte più importante del territorio era all’epoca: il Polytimetus così detto dai Greci, con capitale Maracanda (Samarcanda).
  • Bactria: Situata sull’Oxus superiore, tra la Sogdiana ed il Paropamisus

( Kush Indiano); montagnosa, fertile e ben irrigata verso Est; ma degradante ad Ovest nel deserto; le sue città principali erano Bactra (Balkh) la capitale, posta poco a sud dell’Oxus e Margus (Merv) sul fiume che sperde le sue acque nel deserto dell’Ovest.

  • L’Asia meridionale, secondo la suddivisione che abbiamo ipotizzato, comprende tutti i territori che si trovano a Nord del Mar Nero: Il Caucaso,il Caspio, l’Elburz, il Kush indiano e l’Himalaia ed assieme a quelli che si trovano ad Est del Yun – Ling, dell’ Ala – Chan e del Khingam raggiunge il confine orientale dell’altipiano centrale.

Se si traccia una linea lungo il 92° meridiano (Est di Greenwich) il

territorio viene a suddividersi in una regione Orientale ed una Occidentale; alla prima appartengono: La Manciuria, la Cina e la penisola Siamese – Burmese mentre a quella Occidentale: L’Hindustan, Afganistan, Belucistan, Persia e le province trans caucasiche della Russia, la Turchia asiatica e l’Arabia.

Il questo scritto non tratteremo delle regioni Orientali giacchè nel tempo antico non erano note e la storia appartiene a ciò che si conosce e non a ciò che non ci è noto, le regioni Occidentali per contro erano già conosciute nell’antichità ed è pertanto fondamentale parlare della civiltà che in queste zone è andata sviluppandosi.

L’Asia Sud – Occidentale per sua natura è tale da far individuare quattro distinti comprensori:

  • Asia Minore: o penisola dell’Anatolia con l’attiguo altopiano, ovvero il territorio che si trova tra l’Asia Minore e la valle dell’Indo oltre alla pianura a Sud di questo altopiano che si allunga dalla base delle montagne alle sponde dell’Oceano Indiano ed alla Penisola Indiana.

L’Asia Minore è costituita da un altopiano moderatamente elevato che giace tra

due catene montuose parallele: Il Tauro e l’Olimpo e da tre linee costiere poste

rispettivamente: a Nord, Ovest ed a Sud dell’altipiano.

I fiumi principali sono: l’Iris (Yechil Irmak); l’Halys (Kazil Irmak) ed il

Sangario (Sakkariyeh) che confluiscono tutti nell’Euxine.

La montagna più elevata è l’Argeus, vicino a Cesarea (Kaisariyeh) che

raggiunge i 13.000 piedi di altezza.

Nella parte più elevata del pianoro, che si trova verso Sud, adiacente al Taurus,

sono presenti alcuni laghi salati, in cui si riversano i fiumi di questa regione, il

più vasto dei quali è il Palus Tatteus (Touz Ghieul) che si estende per circa 45

miglia, nel senso della sua maggiore lunghezza.

Nel tempo anteriore alla dominazione di Ciro l’Asia Minore comprendeva:

  • Sul pianoro: Phrigia e Cappadocia e con esse confinante, l’Halys
  • Nel tratto costiero occidentale: la Mysia, la Lydia e la Caria paesi per lo più abitati dai Greci Eoli, Ioni e Dori.
  • Nel tratto costiero orientale: Lycia; Pamphilia e Cilicia.

Le città di maggiore importanza erano: Sardis, capitale della Lydia; Dasyleium,

capitale della Bithynia; Gordium, capitale della Phrygia; Xanthus, della Lycia;

Tarso, della Cilicia e Mazaca, ovvero Cesarea, capitale della Cappadocia.

Gli insediamenti greci occidentali erano: Mileto; Phocaea, Epheso; Smirne;

Halicarnassus e Cnido e quelli orientali di: Cyzico; Heraclaea; Sinope; Amiso;

Cerasus e Trapezusa Nord.

Le isole litoranee di pertinenza asiatica, erano numerose ed all’epoca, le principali furono Proconnessus, nella Propontide; Tenedos; Lesbo (Capitale

della Mytilene); Chios; Samo e nell’Egeo: Rodi oltre a Cipro nel Mediterraneo

Orientale e che fu culla di importanti insediamenti: Salamis; Citium e Paphos,

sulla costa mentre nell’interno segnaliamo: Idalium

  • Il vasto territorio che si estende dall’Asia Minore, nell’Ovest, sino alle montagne che limitano ad Est la valle dell’Indo comprende ben diciassette paesi:Armenia; Iberia o Saperia; Colchis; Matiene; Media; Persia; Mycia; Sagartia; Cardusia; Hicarnia; Parthia; Aria; Arachrosia; Sattagydia; Gandaria; Sarangia e Gedrosia od Etiopia Orientale e poiché tutti questi furono importanti e di ragguardevole dimensione ne faremo breve presentazione.
  • Armenia: Si trova ad Est della Cappadocia, è una regione montagnosa costituita quasi interamente di rilievi che è stata in passato definita come “La Svizzera dell’Asia Occidentale” Il sistema montuoso trova il suo culmine nel monte Aarat ( dove si crede si sia posata la biblica arca di Noè) che si innalza per 17.000 piedi e da cui prendono origine tutti i grandi fiumi dell’Asia: Il Tigri; l’Eufrate; l’Halys; l’Araxes ed il Cyrus.

Nella parte più elevata della regione si trovano due grandi laghi: l’Urumiyeh ed il Lago Vav, ciascuno dei quali ha un proprio e separato bacino imbrifero.

La sola città all’epoca importante era quella di Van sita sulla sponda Est dell’omonimo lago.

  • Iberia o Saperia: Confina a Nord Est con l’Armenia ed occupa per intero l’attuale territorio della Georgia oltre ad alcune parti dell’Armenia Turca e Russa come la regione attorno a Kars, Ispir ed Akhaltsik.

I fiumi che la irrigano sono: Il Cyrus (Kur) e l’Araxes (Aras) che si gettano entrambe nel Mar Caspio.

Nella regione posta a Nord Est del monte Ararat si trova uno specchio lacustre: il Lago Gontcha o Sivan

  • Colchis: Ovvero la valle del Phasis che si estende tra il Caucaso e l’Iberia Occidentale e corrisponde agi attuali distretti di Imeritia, Mingrelia e Guriel.

L’importanza primaria di questo sito era dovuta al fatto che controllava una delle più importanti e frequentate arterie del commercio dell’epoca che passando dall’Oxus, Caspian, Aras e Phasis si portava sino all’Euxine (Connesso con la spedizione degli argonauti).

La città più importante era Phasis che era un insediamento greco, allo sbocco del fiume Rion.

I nativi di colore della Colchis si crede siano di origine egizia.

  • Matiene: Era una striscia di terreno montagnoso che corre da Saperia, verso Sud e separa l’Assiria dalla Grande Media; inizialmente non aveva una denominazione propria ed era considerata congiunta all’uno od all’altro dei paesi confinanti.
  • Media: E’ uno fra i territori più vasti ed importanti tra le regioni che appartengono a questo raggruppamento; si estende da Araxes, al Nord, sino al deserto, a Sud oltre Isfahan; ad Est raggiunge la porta del Caspio mentre verso Ovest confina con Matiene e quando Matiene scomparve, come entità politica, inglobata appunto nella Media, i suoi confini raggiunsero l’Armenia e l’Assiria.

I più importanti corsi d’acqua del paese sono: l’Araxes od Aras ed il

Mardus ( Kizil Uzen o Sefid Rud).

La Media è costituita da due comprensori: La Media del Nord o Media

Atropatene (Azerbijan) e la Media del Sud o Grande Media.

L’intero territorio è montagnoso eccetto verso Sud dove sconfina nel

deserto Sagartiano; il suolo è per lo più sterile anche se in tanta desolazione

si trovano territori discretamente ed eccezionalmente molto produttivi.

Le città di maggiore importanza sono: Ecbactana e Rhages.

  • Persia: Si trova a Sud ed a Sud Est della Media e dalla frontiera con questa si diffonde, attraverso la catena dello Zagros, sino al golfo che porta il suo stesso nome, sterile ed infruttifera sia a Nord che ad Est, dove si disperde nel deserto Sagartiano, è moderatamente fertile nella regione centrale, nelle zone di territorio sabbiose ed anche lungo la costa.

Il suolo della Persia è irrigato da pochi corsi d’acqua oltretutto di piccola entità; due in particolare sono i più interessanti: l’Oroatis (Tab) ed il Granis (Khisht) che scorrono entrambe verso Sud e confluiscono al mare nel Golfo Persico; altro fiume di particolare interesse è l’Araxes (Bendamir) che è tributario del Cyrus (Pulwar); scorre verso Est e termina la sua corsa in un lago salato: Neyriz o Bakhtigan.

Le città più importanti sono: Persepoli; Pasargade e Carmana, quest’ultima fu la capitale del distretto chiamato: Carmania.

  • Mycia: E’ un piccolo appezzamento di territorio a Sud Est della Persia, sulle sponde del Golfo Persico, di fronte all’isola di Kism ed il promontorio di Ras Mussendum che ultimamente è stato inglobato nella Persia.
  • Sagartia: La più vasta e popolata regione del pianoro; comprende in toto il grande deserto Iraniano che dal Kashan o Koum, ad Occidente di Sarawan, raggiunge Quettah, verso Est coprendo una distanza di 900 miglia.

A Nord confina con la Media, la Partia e l’Aria mentre ad Est con la Sagargia e la Sattagydia; a Sud con la Mycia e l’Etiopia Orientale, ad Ovest con la Media e la Persia.

Questo paese, ab antiquo non aveva città di grande importanza anche a causa della naturale nomadicità dei suoi abitanti le cui greggi erano alla continua ricerca di pastura nelle zone meno sterili del grande altopiano.

Cadusia: Ovvero il paese dei Cadusiani, era una stretta fascia di territorio che si estendeva lungo le sponde Sud – Est e Sud del Mar Caspio, corrispondente più o meno all’attuale Ghilan e Mazanderan.

A ben vedere appartiene poco al grande pianoro dell’altopiano giacchè si espande oltre l’Elburz; dalle pendici Nord della catena montuosa al Caspio

Non aveva città partiolarmente iportanti; ma la zona era fertile, piena di boschi e ben irrigata tanto da poter essere di sostegno ad una numerosa popolazione.

  • Hicarnia: Si trova ad Est di Cordusia, sulla punta Sud Est del Caspio ed il suo nome ancora si perpetua nell’attuale: Gurgan.

La catena dell’Elburz si allarga in questo punto sin quasi a 200 miglia e dà origine ad una regione fertile, con ricche vallate, ampi pascoli montani ed ampie pianure.

La città di maggiore importanza è: Zadracarta.

  • Partia: Si pone a Sud e Sud – Est dell’Hicarnia e comprende i fianchi soleggiati della catena dell’Elburz e la parte bassa alla sua base sino all’estremità Nord del deserto, dove confina con la Sagartia.

Il territorio è ristretto; ma fertile, bagnato dai numerosi corsi d’acqua che discendono dalla montagna.

  • Aria: Si trova sull’attuale territorio di Herat; si congiunge ad Est con la Partia ed è costituita da una piccola; ma fertile striscia di terreno sulle rive del fiume Ario ( Heri – Rud).

La capitale si chiama Aria od Artacoana, oggi Herat.

  • Arachosia: Giace ad Est dell’Aria e comprende la maggior parte dell’attuale Afganistan Centrale ed Occidentale.

E’ bagnata dall’Etymandrus (Helmend) e l’Arachotus ( Arghand – ab).

La capitale era Arachotus oggi Kandahar.

Il paese è esteso, montagnoso e generalmente sterile; ma possiede anche dei bei pascoli e qualche fertile vallata.

  • Sattagydia: Confina ad Est con l’Arachosia e corrisponde all’attuale Afganistan Sud Orientale, nel tratto tra Kandahar e la valle dell’Indo.

Presenta caratteristiche simili a quelle dell’Arachosia; ma è più selvaggia ed accidentata.

  • Gandaria: Si trova ad Est della Sattagydia e comprende l’attuale Kabul e Kaferistan.

La regione è costituita da una massa aggrovigliata di catene montuose tra le quali si trovano fertili vallate poste tuttavia in gole ristrette raggiungibili con difficoltà.

Il fiume che la irriga è il Cophen o “Fiume di Kabul” che è un affluente dell’Indo; la capitale era Caspatyrus, oggi appunto Kabul.

  • Sarangia: o Zarangia era il territorio situato vicino al lago salato: Hamoon nel quale termina il fiume Etymandrus (Helmend).

Il paese è pianeggiante e per lo più desertico se si fa eccezione della fascia che costeggia i molti rivi che confluiscono, sia da Nord che da Est, nell’Hamoon.

  • Gedrosia: Corrisponde all’attuale Beluchistan e si pone a Sud di Sarangia, Arachosia e Sattagydia e ad Est di Sagarthia e Mycia mentre ad Est il confine è delimitato dalla valle dell’Indo ed a Sud è bagnata dall’Oceano Indiano.

Nella regione si alternano rocce e sale, scarsamente irrigata è quasi completamente priva di alberi.

La città più importante è Pura che deve con ogni probabilità individuarsi nell’attuale Bunpoor.

  • Il bassopiano a Sud, o meglio a Sud – Ovest del grande pianoro Asiatico Occidentale comprende a sua volta cinque paesi ovvero; Syria; Arabia, Assiria; Susis o Susiana e Babilonia, ciascuno dei quali merita una sia pur breve accenno:

  • Syria: Confina a Nord con la Cilicia, a Nord est con L’Eufrate, a Sud e Sud Est con il desero Arabico.

Dal Levante, ad Ovest comprende le seguenti regioni:

  1. La Siria Classica, ovvero il territorio compreso tra Amanus, sino ad Hermon e Palmira.

Città importanti nel periodo precedente a Ciro erano: Carchemish; Hamath; Damasco; Baalbek e Tadmor o Palmira.

Il fiume principale che bagna il territorio è l’Oronte.

Tra le montagne spiccano: il Casius; Barylus; il Libano e l’Antilibano.

  1. Fenicia: Ovvero il territorio costiero dal 35° al 33° parallelo, separata dalla Syria Classica dalle montagne del Libano.

Città importanti: Tyro; Sidone; Beritus; Biblo; Tripoli ed Arado.

  1. Palestina: Comprende la Galilea; la Samaria; la Giudea e la Philistea o Palestina Classica; le città più importanti sono: Gerusalemme; Samaria; Azotus od Ashdod; Ascalona e Gaza o Cadytis.

Le montagne di maggior rilievo sono: L’Hemon e Carmell; il fiume più rimarchevole:Il Giordano.

Il Nord e l’Ovest della Syria sono montagnosi; ma generalmente fertili mentre all’Est giace un arido deserto intervallato solo da poche, rare oasi la più importante delle quali è. Palmyrene.

  • Arabia: Si trova a Sud e Sud – Est della Syria, era un paese di dimensione enorme il cui territorio era stimato in milioni di miglia quadrate, più di quattro volte la superficie dell’Europa, tuttavia costituito principalmente da un deserto di sabbia e rocce.

La popolazione è sempre stata scarsa come del resto scarsa era la produttività e nel tempo antico non fu mai di grande importanza data anche la nomadicità della sua gente per cui solo le tribù poste ai margini del territorio aveva sporadici contatti con i la popolazione confinante.

Il solo sito di una qualche importanza era, nell’Est: Gerrha , un grande centro commerciale, mentre ad occidente le città di maggior rilievo erano: Petra ed Elath.

  • Assiria: Si trova tra la Syria e la Media mentre a Nord confina con la nevosa catena del Niphates che la separa dall’Armenia e ad Est con il limite esterno dello Zagros; verso occidente il confine è segnato dall’Eufrate mentre ad Oriente è congiunta con la Babilonia e la Susiana.

Sia Nord che ad Est il territorio è montagnoso; ma in generale il paese è un grande piano ondulato con rilievi non molto pronunciati, scarsamente irrigato verso Ovest, dove l’Eufrate ha pochi affluenti; ma ben fornito di acqua nella parte Orientale dove dalla catena dello Zagros si riversano importanti corsi d’acqua che confluiscono poi nel Tigri.

Le città più importanti erano: Ninus o Ninive; Calah ed Assur sul Tigri, Arbela nella regione compresa tra il Tigri ed lo Zagros, Nisibis; Amida, Harran o Carrhae e Circesium nella zona compresa tra i grandi fiumi.

Oltre al Tigri ed all’Eufrate altri fiumi meritano di essere ricordati: Il Balichus o Belik ed il Chaboras (Khabour Occidentale) entrambe effluenti dell’Eufrate; il Centrites (Bitlis Chai); il Khabour Orientale; lo Zabatus o Zab-Ala; il Caprus o Zab.Asfal ed il Gyudes o Physcus (Biyaleh), tutti tributari del Tigri.

A Nord si trova anche la zona montagnosa del Masius (Jebel Tur e Karajah Dagh).

I principali distretti sono: l’Aturia ovvero l’Assiria Classica; la zona attorno a Ninive; l’Adiabene il paese cioè compreso tra lo Zab superiore e l’inferiore; Cholonitis che è la regione a Sud del basso Zab e Gozan o Mygdonia nel Khabour Occidentale, ai piedi del Monte Masio.

I Greci indicavano l’intera zona tra i due fiumi con il termine: Mesopotamia.

  • Susis: o Susiana ovvero Cissia, giace a Sud – Est dell’Assiria ed è costituita da un bassopiano che si estende dallo Zagros al Tigri; ma che comprende anche una parte montagnosa.

I fiumi più importanti del paese sono. Il Choaspes (Kerkheh) ed il Pasitigris (Kuran) oltre all’Euleo un ramo del quale scorre dal Choaspes al Pasitrigris ed all’Hedypnus (Jerrahi).

La capitale è Susa e si trova tra i fiumi Choaspes ed Euleo.

  • Babilonia: Si pone a Sud dell’Assiria con la quale viene spesso confusa essendo la linea di demarcazione tra questi paesi costituita dal limite dell’alluvium; Babilonia confina ad Est con la Susiana e ad Ovest con l’Arabia mentre è bagnata a Sud dal Golfo Persico.

E’ una pianura alluvionale di grande estensione e straordinaria fertilità, oltre a Babilonia, che giace sull’Eufrate, le città più importanti sono: Uu oggi Mugev; Erech ( Warka); Calneh (Niffer) Cutha (Ibrahim); Suppara o Sepharvaim (Mosaib) e Borsippa ( Birs-Nimrud).

La parte Sud di babilonia che confina con l’Arabia ed il Golfo Persico è nota come: Chaldea.

  • L’ultima delle quattro partizioni dell’Asia Sud occidentale è L’Hindustan che si estende per circa 1.250.000 miglia quadrate ed è a sua volta suddivisa in tre distinte regioni: La regione a Nord Ovest comprende il bacino imbrifero dell’Indo; quella rivolta ad Est è formata dal bacino imbrifero del Gange e quella a Sud è la penisola Classica.

Delle tre quella che più interessa la storia dei tempi antichi è la regione posta a Nord – Ovest che è chiamata India dal fiume omonimo che la percorre ed è separata dal resto dell’Hindustan da una ampia zona desertica.

L’india a sua volta si è soliti dividerla in due grandi comprensori, il primo è noto come Punjab e fa capo direttamente alla catena dell’Himalaia per estendersi poi per circa 50.000 miglia quadrate.

Si tratta di una vasta pianura con forma vagamente triangolare, intersecata da cinque grandi fiumi da cui il nome: Punj-ab ovvero Cinque fiumi e che sono, nello specifico: l’Indo; l’Hydaspes (Jelum); l’Acesines (Chenab); l’Hidroates (Ravee) e l’Hyphasis (Sutley).

La pianura è fertile lungo il corso dei fiumi; ma sterile nel resto del territorio.

Il secondo comprensorio è noto come Scinde o Valle dell’Indo oltre il Punjab, ha più o meno la medesima estensione di quest’ultimo e comprende la ricca pianura del Cutchi Gandava che si trova sulla sponda Occidentale del fiume e verso Sud, l’esteso delta dell’Indo.

Capitale della regione più a Nord è: Taxila (Attok) mentre nella parte inferiore il centro più importante è : Pattala (Tatta)

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segue:

Libro 2° - Geografia dell’Africa antica.

Il continente Africano, rispetto all’Asia si presenta con caratteristiche molto diverse, mentre quest’ultima si estende su tre zone climatiche: Torrida, fredda e temperata ed è ovviamente più densamente popolata in questa, date le condizioni climatiche di miglior favore, l’Africa è quasi interamente situata in zona torrida e solo al Nord ed al Sud, vicino ai tropici, presenta le caratteristiche della zona temperata.

Le coste dell’Asia sono fortemente frastagliate con numerose baie e golfi; non è così per l’Africa che ha praticamente un solo grande golfo: il Golfo di Guinea, sulla costa occidentale.

Frequenti ed elevate sono le catene montuose che attraversano l’Asia, da cui sgorgano sorgenti che danno origine a fiumi di grande ampiezza; in Africa solo due sono i fiumi di primaria importanza: il Niger ed il Nilo e rare sono le catene montuose che presentano rilievi elevati.

L’Asia è costellata da numerose isole litorali anche di notevole dimensione, mentre prospiciente all’Africa si pone una sola isola di grandi dimensioni: Il Madagascar mentre le isolette prospicienti la costa sono veramente pochine.

Posizionata a cavallo dell’Equatore, con un profilo altimetrico piuttosto pianeggiante e la mancanza di una rete di fiumi che la irrighi su tutto il territorio, rendono l’Africa il più caldo, il più secco ed il meno fertile dei quattro continenti.

Nel Nord del paese, un mare di sabbia, noto come deserto del Sahara, occupa ca. 1/5 dell’intera superficie del continente e lo attraversa per intero, da Est ad Ovest, dalla Costa Atlantica al Mar Rosso.

Al Sud sono un po’ meno le zone di territorio che presentano le stesse caratteristiche di aridità.

La maggior parte del territorio interno è ricoperto da una giungla umida e fatale alla vita dell’uomo.

Queste caratteristiche rendono il continente particolarmente inadatto alla civilizzazione od alla crescita di stati di grande importanza anche se in alcune, rare zone, la Natura presenta un aspetto più benigno ed offre condizioni di vita più favorevoli al progresso umano; questi siti si trovano soprattutto al Nord ed a Nord – Est, in prossimità delle coste del Mediterraneo e del Mar Rosso.

Gli antichi conoscevano solo l’Africa settentrionale o quella con cui erano a diretto contatto.

In questa parte dell’Africa i lineamenti sono marcati e stridenti; ad una fascia costiera limitata, di terreno generalmente fertile ed irrigato da brevi corsi d’acqua che si immettono poi nel Mediterraneo, fa riscontro una catena di montagne rocciose, poco adatte alla residenza dell’uomo anche se in qualche parte l’abbondante produzione di datteri ne consentirebbe l’esistenza; segue poi il Grande Deserto, intervallato nel gran mare di sabbia e da oasi,lussureggianti di verde, caratterizzate da sorgenti d’acqua.

Oltre il Sahara che fa da barriera, i contatti con le popolazioni del Nord sono saltuari, dovuti alle carovane che per motivi di scambio e di commercio attraversano il deserto oltre il quale si trova una seconda zona fertile; un paese ricco di fiumi e di laghi dove le città sono grandi e popolose.

La zona Orientale del Nord Africa si diversifica nettamente da quella occidentale.

Verso Est la zona costiera del territorio è più ristretta ed irrigata da pochi, insignificanti corsi d’acqua che sgorgano dalla continuazione dell’Atlante che ha qui minore spessore sì che il Grande Deserto si porta spesso a breve distanza dalla costa.

Più ad Occidente la catena dell’Atlante si trova a maggiore distanza dalla costa (ca .200 miglia) e consente fertilità ad un’ampia fascia di territorio posta tra le sue cime ed il mare.

Questo territorio è ricco di piante d’alto fusto ed è irrigato da un numero maggiore di corsi d’acqua di maggior consistenza; è qui che sono presenti insediamenti di una qualche importanza, date le notevoli risorse che il territorio offre, sia perché il suolo è fertile, sia per il fatto che il clima non è insalubre.

Da 10° di longitudine Est sino a 30° di log. Est non c’è pezzo di terra che possa supportare la presenza continuativa anche del più piccolo insediamento umano.

La descrizione del Nord Africa che abbiamo qui reso giunge sino al 30° di longitudine Est, da questo punto ha inizio un'altra regione, completamente diversa.

Dall’altopiano dell’Abissinia ed il grande lago che fa da serbatoio, vicino all’Equatore, il Nilo fa scorrere il suo grande corpo d’acqua con un corso che scorre più o meno da Sud a Nord, incontra il deserto e lo attraversa con una cospicua massa d’acqua che rende quest’angolo di terra il più ricco ed il più prezioso di tutto il continente africano.

La valle del Nilo si estende per circa 3.000 miglia ed il suo corso superiore non si sa bene quanto possa essere esteso; quando entra nel deserto, a 16° di latitudine, la sua larghezza si restringe e dalla 6° cateratta sino al Cairo, la fascia media del terreno coltivabile non supera le 15 miglia; ma questi è della migliore qualità possibile ed il possesso dell’una e dell’altra sponda del fiume nonché del tratto finale, alla sua foce noto come: Delta del Nilo” dà allo Stato che lo possiede un potere politico senza eguali nel paese.

La vicinanza di questa parte dell’Africa all’Asia Occidentale ed all’Europa oltre al clima relativamente temperato e salubre, favorì, in questa regione, lo sviluppo di una della prima civiltà e la formazione di una monarchia che giocò un ruolo fondamentale nella storia del mondo antico.

Oltre il punto ove il Nilo si spinge nel deserto, sulla destra o banco Est del fiume, si trova altra facies territoriale che incise profondamente, sia sullo sviluppo politico dei popoli che l’abitarono che sulla fisiologia del territorio è infatti qui che s’interpone, tra il fiume Nilo ed il Mar Rosso un altipiano che raggiunge gli 8.000 piedi sul livello del mare, circondato ed intersecato da catene montuose le cui vette raggiungono i 15.000 piedi.

Queste cime così elevate attraggono e condensano i vapori che risalgono dal vicino mare ed il territorio va soggetto, durante il periodo estivo, a violenti piogge che si riversano sul corso del fiume, lo ingrossano e sono la causa del suo periodico straripamento che apporta ricchezza e fertilità all’Egitto.

L’abbondanza di acqua rende produttiva la fascia di terreno che può essere valutata in 200.000 – 250.000 miglia quadrate, in grado di nutrire e sostenere una popolazione di ampia entità.

Le nazioni che abitarono il Nord Africa, nel periodo antecedente Ciro furono, secondo i Greci, sostanzialmente cinque e precisamente: Egiziani, Etiopi, Greci, Fenici e Libici.

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Arisegue:

Libro 3° - Geografia della Grecia, dai primordi sino al tempo di Alessandro 3° il Grande

L’Ellade, o Grecia classica è una penisola non eccessivamente grande, limitata a Nord dal Monte Olimpo, dalle montagne Combuniane e tracciando una ipotetica linea, verso Ovest, dal Promontorio Acrocerauniano; ad Ovest dal mare Adriatico o Golfo Ionico; a Sud dal Mediterraneo e ad Est dal Mare Egeo

La lunghezza massima, da Nord a Sud, tra le montagne Combuniane e capo Tenaro è di ca. 250 miglia, mentre la massima larghezza, tra il promontorio Acrocerauniano e la montagna del Peneus, o meglio tra la costa della Acarnania e Maratona nell’Attica è di circa 180 miglia.

La superficie del paese è stata stimata in 35.000 miglia quadrate che rappresenta poco meno della superficie occupata dal Portogallo.

La caratteristiche geografiche che contraddistinguono la penisola Ellenica sono: la presenza di numerose montagne e l’esteso sviluppo delle sue coste.

Numerose baie incidono profondamente la costa mentre lunghi e stretti promontori si proiettano ovunque nel mare dando origine ad una quantità di costa tale che non ha riscontro in nessun altro paese del Sud Europa.

Molti sono i porti eccellenti ed il mare non presenta soverchi pericoli, oltretutto appena oltre la costa si trovano numerose isole, molto fertili e di inaudita bellezza; la natura a fatto di tutto perché la gente di qui scegliesse la via del mare e coltivasse le arti proprie della navigazione.

La comunicazione tra le varie parti del paese è più breve e più facile per via mare che non attraverso la terra emersa che è qui ricca di catene montagnose che si intersecano tra loro in tutte le direzioni e che sono per lo più elevate e scoscese, superabili solo attraverso pochi passi spesso in inverno bloccati per la neve.

Il sistema montagnoso della Grecia lo si può considerare come una ramificazione della grande catena delle Alpi Europee, poco ad Occidente del 21° di latitudine Est da Greenwich le alpi Albanesi proiettano uno sperone che sotto i nomi di: Scardus, Pindus, Corax, Taphiannus, Panachäicus, Lampoea, Pholoë, Parrhasius e Täygetus corrono in direzione appena ad Est del 42° parallelo Sud, verso il promontorio del Taenarum.

Da questa grande catena longitudinale si dipartono, a breve intervallo e dalla parte opposta, tutta una serie di ramificazioni laterali che seguono la latitudine generale, da cui ancora si dipartono altre derivazioni trasversali che seguono il corso della catena principale, o spinale della regione e che punta verso Sud Est.

Le catene latitudinali vanno a costituire importanti suddivisioni del territorio tra il Pindus e l’Egeo e da qui si dipartono in successione:

  • il Cambuniano e l’Olimpo che costituiscono il limite Nord della Grecia Classica
  • L’allinemento dell’Othris che separa la Tessaglia da Malis e Doris
  • L’allinemento del Parnaso, Helion, Cithaeron e Parnes che partendo da Delphi terminano nel promontorio Rhamnusiano, opposto all’Eubea e che costituiscono la parte orientale dell’aspra barriera tra Beozia ed Attica.

Carattere simile presentano, dalla parte opposta il monte Lingus, nel Nord dell’Epiro che si staglia verso Ovest dal Pindus, in un punto esattamente opposto al Cambuniano, assieme al Monte Tymphrestus nel Nord ed il Monte Bonius, nel centro dell’Etolia.

Nel Peloponneso, la catena principale che ad Occidente corre da Rhium a Taenearum vede il Monte Scollis dividere l’Achea dall’Elide ed il Monte Elaenon separare l’Elide dalla Messenia; ad Oriente invece le ramificazioni laterali, in particolare quella che comprende i rilievi dell’ Erymantus, Aroania e Cylene divide l’Achea dall’Arcadia e prolungandosi poi sino al promontorio Scylleano, nell’Argolide dove il Monte Parthenion separa la stessa Argolide dalla Laconia.

Tra le catene longitudinali secondarie, quelle che meritano menzione sono quelle di Pelion e di Ossa che terminano ad Est, nella Tessaglia mentre quella che comprende: Pentelico, Hymettus ed Anhydrus ha fine in Attica e quella di Parnon, nel Peloponneso, si estende da Tegaea a Malea.

Nella Grecia le catene montuose occupano tanta gran parte dell’area che ben poco spazio rimane per le pianure ed il terreno pianeggiante acquista pregio ancor maggiore proprio in virtù della sua scarsità.

La maggior parte della Tessaglia è una vasta pianura, circondata dalle montagne e bagnata da un unico corso d’acqua: Il Pineus; nella Beotia si trovano due vaste pianure una delle quali è paludosa: la Palude del Cephissus la maggior parte della quale è occupata dal lago Copaïs e l’altra è la piana di Aropus al limite della quale si trovano: Thebe, Thespiae e Platea.

L’Attica di pianure può vantarne tre: Quella di Eleusi, che prende nome dalla città, quella di Atene, anch’essa deve il suo nome alla celebre città e quella di Maratona.

Nell’Ovest e nel Sud del Peloponneso si trovano, dalla parte opposta del fiume Pesseus,il bassopiano di Cava Elis; vicino al monte Pamisus quello di Macaria ed all’imbocco dell’Eurotas, quello di Helos mentre nella regione centrale si trova l’altipiano che comprende: Tegea, Mantinea, Pheneus ed Orchomene.

Il Peloponneso Orientale vanta la fertile pianura alluvionale di Argos, bagnata dai fiumi: Chimarrhus,Erasimus, Phrixus, Charadrus ed Inachus.

In Grecia si trovano numerosi fiumi tuttavia con esigua portata d’acqua tanto che la maggior parte di essi, in inverno, può essere considerata poco più di un torrente ed in estate non è raro che il flusso d’acqua si interrompa completamente.

I soli corsi d’acqua di un certo rilievo sono: l’Acheolo, che scorre in Epiro e divide l’Aetolia dall’Acarniana; al Nord il Peneus che irriga la maggior parte della piana della Tessaglia e l’Alphaeus le cui acque bagnano Olimpia.

Tra i corsi d’acqua di minore importanza ricordiamo: Thyamis, Oropus ed Arachthus nell’Epiro; L’Evenus ed il Daphnus in Aetolia; lo Spercheius nel Malis; il Cephissus e l’Asopus in Beotia; il Peneus, Pamisus, Eurotas e l’Inachus nel Peloponneso.

Caratteristica peculiare dei fiumi della Grecia è quella di scomparire in passaggi sotterranei; le rocce calcaree sono piene di caverne e nel piano si trovano spesso bacini chiusi che non presentano emissario tuttavia le acque defluiscono al mare attraverso canali sotterranei: a volte individuabili, spesso presunti.

Esempi di vie d’uscita individuabili sono quelle lasciate dal Cephissus, in uscita dal lago Copïas, nella Beotia e quelli da cui le acque in eccesso fuoriescono dalla maggior parte dei laghi del Peloponneso.

Canali non individuabili si crede siano quelli che operano lo scarico alle acque dei laghi: Helice e Trephia, sempre nella Beotia.

La Grecia è ricca anche di specchi lacustri, non molto grandi invero, il maggiore è quello di Copïas la cui superficie è stata stimata in 41 miglia quadrate; il secondo in ordine di grandezza è probabilmente il Boebis che si trova nella Tessaglia e si forma per effetto delle acque in eccesso del fiume Peneus; a questi si deve aggiungere il lago Pambotis, nell’Epirpo, sulla cui sponda meridionale sorge l’oracolo di Dodona; i laghi Trichonis e Conopé, in Aetolia, tra l’Evenus e l’Acheolus; il lago Nessonis, vicino al lago Boetis, sempre in Tessagia; i piccoli laghetti di Hylice e Trephia ed i laghi dell’Arcadia: Pheneus, Stymphalus, Orchomenus, Mantinaea e Tegea.

Le isole al largo della Grecia sono numerose ed importanti, la principale è l’Eubea che forma una grande barriera frangiflutti naturale che interessa l’intera costa orientale dell’Attica, della Beotia e della Locride estendendosi per oltre 100 miglia e con una profondità media di 15 miglia.

Di gran lunga inferiore come dimensioni; ma non meno importante è Corcyra che si colloca all’estremità opposta della penisola e che ha una lunghezza di circa 40 miglia per una profondità variabile tra le 5 e le 15 miglia.

Oltre queste, di fronte alla costa occidentale troviamo: Paxos; Leucas o Leucadia; Ithaca; Cephallenia o Zacyntus ( oggi Zante) mentre a Meridione si collocano: Cenussae e Cythera e ad Oriente: Tiparenus; Hydria; Calauria; Aegina; Salamis; Cytnus; Ceos; Helene; Andros; Scyros; Peparetus; Halonnesus e Sciathus.

A Sud Est delle coste dell’Eubea e dell’Attica si trovano le Cicladi e le Sporadi che si estendono in una serie continua, simili alle pietre di un guado, attraverso il Mare Egeo sino all’Asia.

Dalla parte opposta, da Corcyra e dal Promontorio Acrocerauniano è possibile vedere, nelle giornate serene, le coste dell’Italia.

Per consuetudine il territorio della Grecia viene diviso in: Nord; Centro e Sud.

La Grecia del Nord si estende dall’estremità settentrionale sino al punto ove le coste Orientali ed Occidentali trovano i Golfi di: Malis ed Ambracia o Actium, rispettivamente.

La Grecia Centrale ha inizio da questo punto e si spinge sino all’Istmo di Corinto mentre la Grecia Meridionale si identifica con il Peloponneso.

La Grecia del Nord, ab antiquo, era composta da due paesi più importanti: Tessaglia ed Epiro, separati tra loro dalla catena del Pindo.

Oltre questi si trovavano, nella parte Orientale della barriera montana: Magnesia ed Achea Phthiotis e nella parte montagnosa, a metà strada tra i due golfi (Malis ed Ambracia) c’era Dolopia o paese dei Dolopi.

La Tessaglia è il paese più vasto e più fertile di tutta la Grecia e si identifica con il bacino del Peneus; ha forma grosso modo circolare con un diametro di circa 70 miglia ed è circondata dalle montagne che le fanno corona e da esse discendono numerosi rivoli d’acqua che la irrigano e vanno poi a confluire nel Peneus che dopo averle raccolte le porta al mare passando da una singola gola che si dice, sia stata originata da un grande terremoto.

La Tessaglia a sua volta è divisa in quattro province:

  1. Perrhaebia che si trova a Nord lungo le pendici dell’Olimpo e del Cambuniano
  2. Histiaeotis, posto verso Occidente, si adagia lungo i fianchi del Pindus e lungo il corso superiore del Peneus.
  3. Thessaliotis è a Sud, al confine con l’Achea Phthiotis e Delopia
  4. Palasgiotis è ad Oriente tra l’Enipeus e Magnesia.

Nella Perrhaebia le città più importanti erano: Gonni e Phalanna; nella Histiaeotis: Gomphi e Tricca; Cierum e Pharsalo nella Tessaliotis mentre nella Palasgiotis si distinguevano: Larissa e Pherae.

L’altro importante territorio: l’Epiro era più vasto della Tessaglia e la sua forma somigliava ad un quadrato oblungo; da Nord a Sud misurava circa 70 miglia per una larghezza di circa 55 miglia.

L’Epiro è zona montagnosa, con rilievi elevati intervallati da strette valli solcate dal corso di numerosi fiumi.

Anche questo territorio era suddiviso ad Oriente dalla provincia di Molossis le cui città di maggior rilievo erano: Dodona ed Ambracia; a Nord Ovest si trovava la provincia Chaonica con le tre importanti città di: Phoenice, Butrotum e Cestia; a Sud Ovest la Thesprotia con i siti di Paudosia, Cassope e nell’ultimo periodo, anche Nicopolis.

Durante il periodo storico l’Epiro era in realtà da considerarsi più illirico che Greco.

Magnesia ed Achaea Phthiotis sono spesso riportate come parte della Tessaglia; ma in tempi recenti, a buon diritto, costituiscono distretti a sé stanti.

Magnesia era il tratto costiero tra il monte Pesseus ed il Golfo di Pagasean e comprendeva le due connesse derivazioni di Ossa e Pelion con il territorio immediatamente alla loro base; lunga ca. 75 miglia era larga da 10 a 15 miglia.

Le città più importanti, poste sulla costa Orientale erano: Mirae; Meliboea; Casthanaea, nel golfo di Pagasaan si trovava Iolcus e nell’interno, vicino al lago Boebeü, c’era Boebe.

Achaea Phthiotis era il territorio che si trovava immediatamente a Sud della Tessaglia e che si estendeva tra il golfo di Pagasean nell’Est sino alla parte del Pindus abitata dai Dolopi.

La regione aveva forma pressochè quadrata ogni lato a misura di circa 30 miglia ed era costituita dal monte Othris con il territorio che si estende alla sua base.

Le città più rimarchevoli erano: Halos, Thebae, Phthiontide, Itonus, Melitaea, Lamia e Xiniae sulle sponde dell’omonimo lago.

Delopia, o paese dei Delopi, comprendeva parte di una derivazione del Pindus, assieme alla parte più Occidentale dell’Othrys e le vallate superiori solcate da corsi d’acqua che poi confluiscono nell’Acheolo; nella fattispecie si trattava di un corridoio, molto accidentato e montagnoso, lungo non più di 40 miglia e stretto 15 miglia.

Nella Grecia centrale, ovvero nel territorio compreso tra la Grecia del Nord ed il Peloponneso si trovavano all’epoca ben undici paesi: Acarnania; Aetolia; Locride Occidentale; Aeniania; Doris; Malis; Locride Orientale; Phocis, Boeotia, Attica e Megaris.

  • Acarniana: è il territorio più ad Occidente, ha forma triangolare ed è limitato a Nord dal Golfo Ambraciano, ad Est dall’Acheolus ed a Sud Ovest dal Mare Adriatico; i lati del triangolo misurano rispettivamente: 50; 35 e 30 miglia; le città più importanti erano: Anaetorium, Solium, Astacus e Cenidae.
  • Aetolia: Confina ad Est con l’Acarniana e si estende verso Oriente sino all’Aeniana e Doris; a Nord il suo confine è segnato dalla Dolipia ed a Sud dal Golfo di Corinto; come dimensione era circa il doppio dell’Acarniana e la sua area era di gran lunga superiore ad ogni altro paese sito in quest’area dell’Ellade.

Di struttura prevalentemente montagnosa, pure tuttavia conteneva una zona piana ed una paludosa tra lo sbocco al mare dell’Evenus e quello dell’Acheolus, possedeva inoltre, al Nord una vasta zona pianeggiante ove si trovavano due grandi laghi: il Conopè ed il Trichonus.

Tra le città di maggior rilievo giova ricordare: Pleuron; Calydon e Thermon.

  • Locride Occidentale, ovvero il paese dei Locri Ozolae si trovava sulla costa del Golfo di Corinto, appena ad Est dell’Aetolia e si estendeva, lungo la costa per ca. 37 miglia mentre penetrava all’interno per una profondità variabile da due a 23 miglia; tra le città più rimarchevoli annoveriamo: Naupactus, sulla costa ed Amphissa all’interno.
  • Aeniana od Aetea, come veniva a volte chiamata, si trova anch’essa ad Oriente dell’Aetolia; ma un po’ più a Nord, dove raggiunge il confine meridionale della Locride; l’Aeniana era separata dall’Aetolia dalla continuazione, verso Sud, del Pindus ed era confinante a Nord con l’Otrys ed a Sud con il Ceta venendo così a trovarsi sul corso superiore del fiume Spercheius. Il paese ha forma ovale con il lato lungo di ca. 26 miglia e quello corto di ca. 12 miglia; la città di maggior risalto era Hypata.
  • Doris si trova tra l’Aeniana e la Locride Occidentale; è questo un piccolo ed accidentato distretto inserito tra i monti del Parnassus e del Collidromus sul corso superiore del fiume Pindus, un tributario del beotico Cephissus; è lungo circa 17 miglia per una ampiezza di 10 miglia e vanta quattro importanti città: Pindus; Erineus; Boeum e Cytinium e proprio per questo era più nota come: Tetrapolis Doriana.
  • Malis si trova a Nord di Doris, a Sud di Achaea Phtiotis e ad Est dell’Aeniania; è ancor più piccola di Doris, cui somiglia nella forma.

In lunghezza misura circa 15 miglia mentre la larghezza si assesta sulle otto miglia; le città più note all’epoca erano: Anticyra e Trachis e nell’ultimo periodo anche Heraclea. All’estremità occidentale di Malis, tra le montagne ed il mare si trova il passo delle Termopili.

  • La Locride Orientale si pone dopo Malis, lungo la costa dell’Epiro o canale dell’Eubea; il paese era politicamente diviso in due parti: Epicnemidia ed Opuntia che nellultimo periodo risultavano separate da una piccola striscia di terra nota come: prolungamento al Phocis. Epicnemidia si estende per circa 17 miglia dalla vicina Thermopylae sino a Daphnus e la sua larghezza media è di ca. otto miglia; la città principe era Cnemides. Opuntia si allunga da Alope ad oltre il monte di Cephissus, una distanza di circa 26 miglia e la sua larghezza era più o meno eguale a quella di Epicnemidia. Il nome del compartimento deriva dalla sua più importante città: Opus.
  • Phocis: Si estendeva dalla Locride Orientale: a Nord, sino al Golfo di Corinto: a Sud; ad Occidente era confinante con la Doris e la Locride Occidentale mentre ad Est era in contatto con la Beotia; la sua forma era pressochè quadrata con il lato più lungo valutato in ca. 25 miglia e quello più breve in ca. 20 miglia. La parte centrale della regione e quella meridionale sono montagnose; ma lungo il corso del Cephissus e dei suoi affluenti si trovano parecchie fertili pianure.

La capitale era Delphi, sita nella piana a Sud del monte Parnassus; altre città importanti erano: Eletaea; Parapotamii; Panoppaeus; Abae, famosa per il suo tempio ed Hyampolis

  • La Beotia era oltre tre volte più estesa della Phocis; lunga ca. 50 miglia era larga mediamente 23 miglia ed il suo territorio era per lo più pianeggiante e ricco di acquitrini anche se conteneva, a Sud la catena montuosa dell’Helicon e nella parte più orientale del paese, le colline note come: Ptoüs; Messapius; Nypatus e Teumessus. Il lago Copaïs copriva un’area di ca. 41 miglia quadrate ovvero 1/13° dell’intera area; ci sono, nel paese altri due piccoli laghi tra il Copaïs ed il mare prospiciente l’Eubea chiamati rispettivamente: Hylice e Trespia. I fiumi più importanti della Beotia sono, oltre il Cephissus che entra dalla Phocis, l’Asopus, il Termessus, il Thespius e l’Oёroё. La Beotia era nell’antichità nota per il numero e la grandezza delle sue città, Thebe tra tutte; ma di non secondaria importanza: Orchomenus; Thespiae; Tanagra; Coronaea; Lebadeia; Haliartus; Cheronea; Leuctra e Copae.
  • L’Attica si identificava con il promontorio, o penisola che si proietta dalla Beotia verso Sud Est, la sua lunghezza, misurata da Cithaeron a Sunium era di 70 miglia e la sua maggiore larghezza, da Munychia a Ramnus, di ca. 30 miglia. L’area dell’Attica è stata valutata in 720 miglia quadrate ovvero 14 circa meno della Beotia. La caratteristica dell’Attica è quella di una regione montagnosa e poco fertile, al Nord le catene montuose di Cithaeron; Parnes e Phelleus formano una linea continua che corre da Est ad Ovest e da questa sequenza discendono tre speroni uno dei quali, noto come Kerata divide l’Attica dal Magarit; un altro, chiamato Aegaleos, separa l’Eleisian dalla piana di Atene ed il terzo, chiamato nel Nord: Pentelicus, corre dal Parnes, attraverso Delecea e Maratona, sino a Capo Zoster, al centro si trova Hymettus ed a Sud, nella costa. Anhydrus. A parte Atene non sembra che le rimanenti città dell’Attica abbiano goduto di una qualche rinomanza; i fiumi che solcano il territorio: i due Cephissuses, l’Ilissus, l’Erasimus ed il Charadus sono da considerarsi poco più che torrenti.
  • Megaris si congiunge all’Attica da Ovest ed occupa la parte Nord dell’Istmus andando ad unire la Grecia Centrale con il Peloponneso; tra tutti i paesi della Grecia centrale è il più piccolo, fatta eccezione di Doris e Malis; la sua lunghezza è di 14 miglia contro le 11 miglia di larghezza con una superficie inferiore a 150 miglia quadrate; una sola città è di una qualche importanza: Megara, per i suoi due porti: Nisaea e Pegae.

La Grecia del Sud o Peloponneso ha anch’essa undici province, vale a dire: Corinto; Sicyon; Achaea; Elis; Arcadia; Messena; Laconia; Argolis; Epidauria; Troezenia ed Hermionis.

  • Il territorio di Corinto è adiacente a Megaris ed include nel suo territorio larghe parti dell’Isthmus assieme a fasce, spesso di larga ampiezza, del Peloponneso; la lunghezza è di ca. 25 miglia mentre è larga poco più di 23 miglia; di forma estremamente irregolare la sua area viene valutata in non più di 230 miglia quadrate e la sola città che riveste una certa importanza è Corinto, la capitale che si affaccia, con un porto: Lechaeum sul Golfo di Corinto e con l’altro: Cenchreae; sul Golfo di Saronicco.
  • Sicyon o Sicyonia è adiacente a Corinto, verso Occidente; giace lungo la costa del Golfo di Corinto per circa 15 miglia e si estende all’interno per altre 12 o 13 miglia; una sola città è di una qualche importanza: Sicyon.
  • Achaea: si trova vicino a Sicyonia e larga circa 15 miglia, s’allunga sulla costa per circa 65 miglia, l’area è valutata in ca. 650 miglia quadrate; nel territorio si contano ben 12 importanti città tra cui primeggiano: Dymé; Petrae, oggi Petras e Pellene.
  • Elide: situata sulla costa Occidentale del Peloponneso si estende dalla foce del Laurisus a quella del Neda per una distanza di 57 miglia ed all’interno raggiunge, dopo 25 miglia, le pendici dell’Erymantus, Tra i paesi della Grecia è quello che presenta minori asperità contenendo larghi tratti pianeggianti lungo la costa e qualche estesa vallata lungo il corso del Peneus, dell’Alpheus e del fiume Neda. Le città più importanti erano: Elis, sul Peneus; Cyllene con il suo porto, sul golfo omonimo; Olimpia e Pisa sull’Alpheus ed in ultimo: Lepreum nel sud dell’Elis o Triphyla.
  • Arcadia: Era il paese montagnoso situato nel centro: la Svizzera del Peloponneso e si estendeva dalle catene montagnose dell’Erimantus, Aroania e Cyllene, nel Nord sino alle sorgenti dell’Alpheus verso Sud; una distanza di circa 60 miglia per una larghezza media di 40 miglia;

L’area era valutabile in 1.700 miglia quadrate. Il paese è per lo più interessato da un altopiano i cui fiumi, eccetto verso Ovest e Sud Ovest, sono assorbiti dal terreno e non presentano uno sbocco apparente verso la marina. Alti pianori e piccoli laghi sono numerosi; ma la maggior parte dell’area è occupata dalle montagne e da strette; ma fertili pianure. Le città di maggior rilievo erano: Mantinea; Tegea; Orcomenus; Pheneus; Heraea; Psophis e nell’ultimo periodo: Megalopolis.

  • Messenia era a Sud di Elis e ad Ovest dell’Arcadia ed occupava il più occidentale dei tre promontori in cui è diviso il Peloponneso e da questo circondava il golfo sino al promontorio centrale ed alla foce del Choerius. La sua lunghezza, da Neda al promontorio di Acritas era di 55 miglia mentre la larghezza massima, tra la Laconia e la costa Occidentale era di 37 miglia per una superficie totale di 1.160 miglia quadrate. La maggior parte del paese è montagnosa; ma lungo il corso del Pamisus si trovano vaste pianure e l’intero territorio è fertile. Inizialmente la capitale era Stenyclarus, di poi fu Messene che si trova sul fianco Occidentale del monte Ithome; altre città di una certa importanza furono:Eira, nella Neda superiore; Pylus, oggi Navarino, e Methone, oggi Modon, a Sud di Pylus.
  • La Laconia è situata sugli altri due promontori del Peloponneso ed occupa anche una considerevole fascia di terra a Nord; la sua maggiore estensione, tra l’Argolide ed il promontorio di Malea è più o meno di 80 miglia mentre la larghezza è valutabile in 50 miglia e la superficie raggiunge le 1.900 miglia quadrate. Il paese è essenzialmente costituito da un’unica vallata, piuttosto stretta: la valle dell’Eurotas, racchiusa tra due alte catene montuose: la catena del Parnon e quella del Taїgetus, da qui nasce l’espressione: “Incavata Lacedemonia” Sparta era la capitale del paese e si trovava nell’interno, a ca. 20 miglia dal mare; altre città della stessa importanza non ce n’erano; ma ci piace ricordare: Gythium e Thyrea sulla costa e Sellasia, nella valle dell’Aenus.
  • Argolide: è il termine solitamente dato al territorio che si proietta verso Est dall’ Achaea e dall’Arcadia con l’eccezione del piccolo territorio di Corinto, tuttavia il termine viene qui usato in senso lato. L’Argolide classica confinava con la Sicyonia e la Corinthia a Nord: con Epidaurus ad Est; con la Cynuria, parte della Lacinia, a Sud e con l’Arcadia ad Ovest. La distanza maggiore, da Nord a Sud, era di ca. 30 miglia e da Est ad Ovest di ca. 31 miglia e l’intera area non superava le 700 miglia quadrate. Come il resto del Peloponneso, il paese era prevalentemente montagnoso anche se al suo interno aveva ampia e ricca pianura in testa al Golfo dell’Argolide. La capitale in un primo tempo fu Miycenae, poi Argos con il suo porto Nauplia; altre città importanti erano: Phius, Cleonae; Tiryns.
  • Epidauria si trovava ad Est dell’Argolide ed a Sud della Corinthia; la sua lunghezza, da Nord a Sud era di 23 miglia per un profondità di ca. 8 miglia. Una sola città era degna di nota: Epidauro che era anche la capitale
  • La Troezenia era adiacente all’Epidauria, nel Sud Est e comprendeva la metà Nord Orientale del promontorio dell’Argolide assieme alla rocciosa penisola di Methana; lunga 19 miglia aveva una profondità di ca. 9 miglia; sul suo territorio insistevano due importanti città: Troezen e Methana.
  • Hermionis giaceva a fianco dell’Epidauria, dalla parte Nord e della Troezenia da Est; costituiva la punta più occidentale della penisola dell’Argolide; come dimensione era più o meno simile alla Troezenia; ma al contrario aveva una sola città degna di nota: Hermione.

Oltre le isole litoranee della Grecia, di cui già ho parlato, va detto che ve ne sono altre che punteggiano l’Egeo e più in particolare :

  1. Nell’Egeo Settentrinale si trovano: Lemnos, Imbrus; Thasos e Samotracia.
  2. Nell’Egeo Centrale: Andros; Ceos e Cythnus che possono dirsi litoranee; Thenus; Syros, Gyarus; Delos; Miconus; Naxos; Piros; Siphnus; Melos; Thera; Amorgus ecc…
  3. Nell’Egeo Meridionale si trova infine: Creta, questa isola, di notevole dimensione rispetto alle altre, si estende da Ovest verso Oriente per circa 150 miglia ed è larga circa 15 miglia; l’intera area supera le 2.000 miglia quadrate: Le città più importanti erano all’epoca: Cydonia e Gnossus sulla costa Nord e Gortyna nell’interno; l’intera isola è montagnosa; ma fertile.

Con la segreta speranza che quanto sopra possa giovare ad una maggiore conoscenza nonno cesare vi augura una buona serata

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Nel ringraziare Nonno Cesare, novello Strabone del forum(e non sto davvero prendendo in giro nessuno: mi piace il tono, la garbata descrizione e l'attenta ricostruzione)chiedo a viva voce (ma la richiesta, se viva, è comunque rispettosa) una o più cartine geografiche.

Rinnovo i miei complimenti.

Polemarco

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Buon giorno al forum ed a te Polemarco, ti ringrazio per il placet; le cartine sono estremamente chiarificatrici, al di là delle parole; ma nonno cesare è decisamente inibito...direi proprio da Cottolengo, con il computer pure tuttavia, con l'aiuto di chi ne sa più di me cercherò nel fine settimana di inviartene due; relativa all Grecia la prima, all'Asia la seconda.

Sarebbe cosa ben fatta e lodevole se, sulla base della descrizione, dove fra l'altro sono riportati gli estremi di: longitudie e latitudine, oltre che con l'aiuto delle cartine che invierò...sarebbe bello dicevo e l'idea m'era venuta solo che non avessi la consapevolezza dei vistosi limiti che ho, di riproporre la geografia dell'epoca attraverso Google heart...se te la senti, con buona pace del Sig. Strabone, potrebbe essere utile e bello per tutti i componenti del forum; un caro saluto ed a presto da nonno cesare

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Polemarco, buona sera a te ed al forum; come promesso ti ho inviato due cartine relative rispettivamente ad Asia e Grecia; non sono riuscito a postarle per il forum e mi scuso pe questo, se puoi fallo tu e vale sempre l'invito a documentare attraverso Google eart quanto scritto circa la geografia del buon tempo antico; se entri in quest'ottica contattami, potrebbe scaturirne un buon lavoretto; buon fine settimana a tutti

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