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IGNORED

Bassissimo impero: quesito riservato ai più bravi!


antvwaIa

Risposte migliori

Pesa 0,93 grammi. Il rovescio lascia molti dubbi, ma anche il dritto non scherza.

2j5kx3o.jpg

Ipotesi a) imitativa di un antoniniano con l'aquila

11jc46o.jpg

Ipotesi b) una ghirlanda mooooooooooooolto decentrata.

2n900w6.jpg

Vi avevo avvisati: è un quesito riservato ai più bravi!

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Se fosse giusta l'ipotesi b) allora sotto la linea orizzoantale, in esrego, forse ci starebbero le lettere NT. Teodosio II per Antiochia?

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però..... :)

In conclusione, Costanzo II, VOTXX / MVLT XXX, ANTS, RIC VIII Antioch 118

Modificato da antvwaIa
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Forse, oltre che discutere sul risultato raggiunto, vale la pena analizzare il processo logico desguito per approssimarsi al riconoscimento di questo nummo.

Premetto che qusto, così come gli altri nummi postati come "bassissimo impero" (o che eventualmente posterò ancora), nonostante la loro bassissima conservazione sono interessanti, in quanto perfettamente contestualizzati: provengono dall'area vandala e circolavano intorno al 500-510, momento nel quale furono ritirati dal parco monetario.

Il primo punto logico fu ipotizzare due diversi orientamenti del rovescio: quello che suggeriva una "consecratio", e quello che proponeva la base di una ghirlanda. In entrambi i casi ci si trovava di fronte a una moneta del IV secolo, se non prima, molto tosata per portarla ad un peso che effettivamente corrisponde a quello del nummo a cavallo tra IV e V secolo.

L'accostamento alla consecratio non reggeva e quindi ci si è orientati a quella della base di una ghirlanda.

A questo punto, orientato correttamente il rovescio, l'unico elemento visibile con relativa certezza erano le due lettere TS in esergo, a destra.

Cercando sulle tavole helvetica, risultano essere pochi gli eserghi terminati in TS. Tra di essi, il VOT XX MVLT XXX di Costanzo secondo per Antiochia.

Osservando meglio la parte alta del rovescio, fu possibile scorgere le due lettere LT, riconoscibili con abbastanza sicurezza.

A questo punto, anche l'esergo può essere rivisitato e in esso, anche se malamente e coincidente con dei grumi, può essere riconosciuta la lettera N prima di TS, e dunque l'esergo terminante in ...NTS.

A questo punto l'ipotesi della votiva di Costanzo II per Antiochia cominciava a prendere corpo e apparve utile il confronto tra il nummo proposto e la suddetta votiva, anche se, purtroppo, non abbiamo trovato l'esemplare con esergo terminati in NTS:

96jkpj.jpg

Il confronto risulta a favore di questa interpretazione, sicché finalmente ricostruzione della lettura del nummo può essere ragionevolmente la seguente:

2hwz0pv.jpg

Ovviamente restiamo sempre nel terreno delle ipotesi ragionevoli e non delle identificazioni certe. A voi criticare l'analisi realizzata, che ovviamente è criticabile e sono proprio le obiezioni fondate al ragionamento seguito ciò che ci fanno crescere tutti come numismatici e non come meri aspiratori di monete.

Antvwala

Modificato da antvwaIa
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Mmm...osservando il nummetto, noto che presenta due codoli di fusione, metodo con cui è stato realizzato il tondello. Se è così, escluderei che si tratti di un bronzetto "ridotto ai minimi termini" ma nato già con queste dimensioni e peso ( poco per un bronzo di IV secolo). Questo mi porta a escludere una coniazione di IV secolo e a rivolgere l'attenzione al V secolo. Concordo sulla presenza di una ghirlanda al rovescio, ma più che X mi pare di leggere V e pensando al quinto secolo potrebbe trattarsi del VOT XV in ghirlanda di Valentiniano III ( tra l'altro lo stile della ghirlanda mi sembra coerente con gli altri VOT XV di questo imperatore). Al dritto, poi, vedrei la legenda più come DN PLA piuttosto che come DN CON. Lo stile delle lettere mi pare anche troppo degradato per essere pertinente a una moneta di IV secolo. Non ho al momento il RIC sotto mano per controllare se a quel rovescio corrisponde la legenda con PLA, ma ad ogni modo la mia ipotesi è che potrebbe essere un VOT XV in ghirlanda di Valentiniano III

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Grazie Le90. Arricchisci la discussione. Con Valentiniano III non quadra l'esergo, Inoltre il nummo con la V (VOT XV, Ric 2140-41), ha legenda DN VALENTINIANO oppure DNVALEN - TINIAV e non DNPLAVALENTINIANVS. Però il VOT XV è un'ipotesi che andrebbe verificata ulteriormente, perché mi pare plausibile.

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Immaginavo non corrispondesse la legenda al dritto...anche se il RIC riporta un esemplare con legenda al dritto corrotta e che spesso questi nummi si presentano di stile e coniazione rozzi.

Posto un nummo passato da CNG ( https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=174258 ) ha il rovescio simile per stile e un peso (0,96 grammi) che l'avvicina all'esemplare postato all'inizio di questo topic.

post-7757-0-66221700-1404248685_thumb.jp

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una ipotesi interessante quella di le90, che stilisticamente ha un suo "perché", ma che non mi sento poi di sposare a causa della presenza innegabile delle lettere __TS di zecca...

per i coli di fusione sempre da lui citati...chiedo, se fosse davvero costanzo II, quindi una moneta più grande e pesantemente tagliata, potrebbero essere il risultato di un tondello tagliato, scaldato e mal stondato di nuovo?

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Questa discussione è molto più estesa e qui ne ho riportato una sintesi: come ho scritto in un post precedente, più che la conclusione, mi pareva interesante sottolineare il metodo di lavoro.

Ma, sempre restando nel metodo di lavoro, non ho condiviso la conclusione poiché un ragionamento così deduttivo e tratto da pochissime tessere di un mosaico può stare in piedi solamente se non vi è nessuna tessera che appaia incongruente.

Nel ragionamento portato avanti da Poemenius e che ho illustrato con immagini che, seppure postate da me, sono di Poemenius, ci trovo due punti deboli.

a) la lettura di AN in esergo mi pare molto forzata e ignora quella linea curva sottostante la N

b) l'assenza di qualunque X dove dovrebbero essercene tre, e qusto è l'aspetto a mio giudizio di maggior peso

Le90 mi pare che lo abbia notato molto bene e che per qusto abbia proposto una lettura VOT XV, riportandolo a un nummo di Valentiniano III (che il Ric da a Roma ma che invece ritengo essere vandalo in nome di Valentiniano III e coniato tra il 444 e il 450, ma qui diventerebbe molto lungo e fuorviante spiegare il perché di questa mia idea). Tuttavia l'esistenza stessa di un esergo no quadra con quel nummo, che ha uno stile del tutto differente,

Ma l'obiezione di Le90, come si può vedere, non è molto diversa dalla mia.

Dunque, nonostante il rigore di tutto il ragionamento che ha portato a concludere per una votiva di Costanzo II, zecca di Antiochia, Ric VII,118, la conclusione a mio vedere va respinta e quindi è necessario riprendere metodologicamente il ragionamento effettuato ma avendo come inizio un diverso tassello del mosaico.

Antvwala

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Ho visto solo ora l'aggiunta di Poemenius. Che si tratti di una moneta molto tosata è lampante. Basta estrapolare l'arco formato dalle poche lettere visibili del dritto per avere un'idea della dimensione della moneta originale.

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Inviato (modificato)

Tornando all'aspetto propiamente metodologico, potrebbe essere utile riprendere un ragionamento con la stesa falsariga ma partendo da un tassello del tutto differente.

Precedentemente si era partiti da un tassello molto evidente, le lettere TS al finale dell'esergo, un finale piuttosto raro, le quali conducevano passo a passo a quella lettura di Costanzo II che sarebbe andata bene se solo fosse visibile almeno una delle X di XXX. Ma così non è.

Proviamo, allora, a partire da un altro particolare ben visibile, le lettera della legenda al dritto, capovolgendo, non solo in senso metaforico, il ragionamento di 180°. Non si tratta di ruotare la fotografia, ma di ruotare la moneta e quindi rifotografarla: la luce del bancone ottico (artificiale) è posizionata nello stesso modo di prima, ma ora incide sulla moneta da una direzione oposta e certi particolari prima ben visibili ora si sono fatti sfumati, mente altri, prima poco visibili, ora sono molto più evidenti (soprattutto per quanto concerne l'esergo).

Si ottiene questo risultato:

wl59p0.jpg

Dunque ora al dritto anziché l'inizio di una legenda, ne vediamo una parte finale che sembra essere ....ONPF...

Da qui in avanti lascio proseguire voi....

Antvwala

Modificato da antvwaIa
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effettivamente sembra vedersi un volto così!!!!!!

a questo punto: esiste qualcosa di Leo I o di Zenone o Zenonide (o altri ON) che abbia una ghirlanda con all'interno qualcosa, e sia coniata a __TS ?

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Bellissima spiegazione antvwaIa,

seguendo quanto detto da Poememius,

posto un nummetto di Zenone preso da acsearch, 0,98 g x 9,1 mm coniata, anche se non si legge a Costantinopoli.

Ruotando il rovescio, ci siamo quasi. Che ne pensate?

22444.m.jpg

Modificato da eliodoro
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Bellissima spiegazione antvwaIa,

seguendo quanto detto da Poememius,

posto un nummetto di Zenone preso da acsearch, 0,98 g x 9,1 mm coniata, anche se non si legge a Costantinopoli.

Ruotando il rovescio, ci siamo quasi. Che ne pensate?

22444.m.jpg

Aggiungo la classificazione: Bronze AE 4, RIC X 961

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Il dritto sì, anche se ci leggo ...ONPF... anziché ...NOY. Il rovescio, invece, mi pare diverso mancando quella lunga base della ghirlanda.

Comunque anche accettando Leone (a questo punto il RIC 683-684, con esergo CON) il rovescio continua a lasciarmi perplesso poiché quel segno \| che dovrebbe essere la parte destra della lettera N appare troppo centrale rispetto alla ghirlanda. Forse il fatto che si tratta di una moneta molto tosata inganna la prospettiva....

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Lo svolgimento dei fatti porta a un'altra riflessione. Pur disponendo di fotografie ad alta definizione, la prima di esse ha mostrato dei dettagli "certi", per esempio le lettere TS al finale dell'esergo oppure LT in alto, che la seconda foto ha dimostrato non essere affatto così "certi".

6fyr5t.jpg

E' bastato rifotografare la moneta capovolgendo il dritto e con una diversa direzione di illuminazione, perché i particolari "certi" diventassero altri e addirittura cambiasse radicalmente l'attribuzione della moneta e persino l'epoca!

Questo con buona pace di quando tutti noi ci mettiamo a discutere appassionatamente sull'autenticità o non autenticità di una moneta sulla base di una fotografia scaricata dal web.

Ora che l'orientamento dell'immagine è quello corretto e che la moneta è stata attribuita a Leone, questa volta con ragionevole certezza, resta tuttavia da capire di quale nummo si tratta.

Insomma, è un monogramma? una moneta votiva di Leone, ovvero un VOT XV assente dal RIC? O ancora una volta siamo fuori strada e non si tratta neppure di Leone? Ma allora di chi?

Mi piacerebbe se tra i foristi ci fosse chi portasse avanti l'analisi di questo piccolissimo bronzetto.

Antvwala

PS) Una curiosità per Le90: nel catalogo, questa moneta è registrata con la sigla Le09! Ovviamente è solo una coincidenza. :)

PPS) Il fatto che si tratat di una moneta presente in un catalogo e registrata dovrebbe farvi drizzare le antenne e farvi intuire che dietro queste monete che vi sto proponendo con il titolo generale di "bassissimo impero" ci sta qualche discorso ben più significativo e che, nonostante l'apparenza, non sono ciofeche.

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il tipo di ghirlanda e la base della stessa appaiono assolutamente pertinenti con il V sec e con Leone.

tuttavia le lettere TS hanno una forma e una tipicità da rendermi quasi incredibile pensare siano "incrostazioni" o simili...

la TS si vede nettamente anche nella 2a fotografia.

una sorta di N monogramma ci starebbe....

la T del mvlt sembra vedersi

eppure il tondello non sembra , guardando la bordatura, un ritaglio di precedente moneta.....

sono davvero perplesso e non so cosa rispondermi......

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