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Il Giornale della Numismatica non è più in stampa


odjob

Risposte migliori

Salute

si era già discusso sul fatto che la rivista acquistabile in edicola o mediante abbonamento"Il Giornale della Numismatica"non fosse più in stampa per decisione dell'editore,ma da settembre 2014 solo su internet.

Alcuni utenti ritengono oppurtuno continuare a discutere del fatto che la rivista non vada più in stampa ma si trovi soltanto su internet da settembre 2014.

Apro questa discussione riportando quanto scritto precedentemente

Si è resa"indispensabile"l'apertura di questa discussione perchè dove si era iniziato a discutere di tale argomento non era pertinente ed inoltre aprire una nuova discussione nel settore "riviste di numismatica"toglieva l'opportunità ad altri utenti ,a cui non interessa stare ancora a parlare di cosa abbia spinto l'editore de Il Giornale della Numismatica a non stampare più il cartaceo ma a pubblicare solo tramite internet, di poter commentare quanto si legge sulle riviste.

I post futuri in "lamentele e compiacenze"circa questo argomento verranno spostate in questa discussione.

--Grazie

-odjob

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il 24 luglio 4mori scrive:

"Mi domandavo, se mai verra colmato il vuto che ormai ha lascito il Giornale della Numismatica o se in Italia rimarremo sempre senza una rivisti di genere, possibile che con tutti gli editori si pubblichino riviste di ogni genere caccia, pesca, cani, giardinaggio e non parliamo del gossip sulle note riviste, allora perchè una di numismatica non potrebbe sopravvivere, è davvero una materia cosi elittaria che appassiona solo pochissimi in tutto il nostro paese, dalla partecipazione al forum non sembrerebbe...........................

Speriamo nel nuovo anno ed in qualche illuminato imprenditore del settore che investa in questa bellisssima materia."

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il 25 luglio 2014 bizerba62 risponde a 4mori

"Ciao 4mori

"Mi domandavo, se mai verra colmato il vuto che ormai ha lascito il Giornale della Numismatica o se in Italia rimarremo sempre senza una rivisti di genere, possibile che con tutti gli editori si pubblichino riviste di ogni genere caccia, pesca, cani, giardinaggio e non parliamo del gossip sulle note riviste.."

Non credo che il problema sia la mancaza di Editori quanto piuttosto quella di Lettori (paganti).

"....allora perchè una di numismatica non potrebbe sopravvivere, è davvero una materia cosi elittaria che appassiona solo pochissimi in tutto il nostro paese, dalla partecipazione al forum non sembrerebbe.....".

La partecipazione al Forum non costa nulla......comprare una Rivista invece costa.

"Speriamo nel nuovo anno ed in qualche illuminato imprenditore del settore che investa in questa bellisssima materia."

Finchè non ci saranno lettori (paganti) a sufficienza, non vedo come potrebbero esserci "illuminati imprenditori"...

L'imprenditore, per definizione, è uno che prima di investire i suoi soldi valuta la convenienza dell'investimento che è intenzionato a fare.

Se poi invece quello che si cerca non è un imprenditore ma uno che è disposto a buttare via i suoi soldi per fare contenti noi numismatici...allora questo è un altro discorso .

Hai detto bene...ci sono riviste di caccia, pesca, cucito, cucina, ecc.....

Vorremo anche noi una Rivista di numismatica però ....non siamo disposti a pagarla.

Chissà....ricchi stravaganti in giro ce ne sono tanti....magari ce ne uno con la passione per la numismatica......disposto a pubblicare una Rivista in perdita....hai visto mai.....

Speriamo nel nuovo anno.....tanto....... sperare non costa nulla...! :pleasantry:

Saluti.

Michele"

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il 25 luglio io scrivo

"Di questo se n'è già discusso abbondantemente

Ho sempre cercato di portare i lettori a commentare ed a creare dibattiti costruttivi su ciò che leggono.Le mie aspettative sono state disattese ed anche e soprattutto da ciò è scaturito un poco interesse all'acquisto della e delle riviste in generale.

Ci sono molti scrittori e pochi lettori

Continuo ad invitarvi a commentare ciò che leggete affinché le altre riviste cartacee superstiti restino ancora nei loro propositi,e a non perdere tempo nel chiedersi i ma ed i perché che già ci siamo chiesti ma ,in pratica,la risposta è che mancano i lettori

--oltretutto questa non è neanche la discussione opportuna per discutere su i problemi che affliggono la numismatica e la letteratura numismatica.

se proprio ne avete voglia,aprite una discussione in agorà e vedrete che durerà finchè gli animi non s'innaspriscono e non si finisce per litigare,discutendo poi di cose dia cui non se ne viene a capo

leggete,leggete,leggete,leggete,leggete.................................................

Salutoni

-odjob"

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il 25 liglio bizerba62 scrive

"Ciao.

"... a non perdere tempo nel chiedersi i ma ed i perché che già ci siamo chiesti ma ,in pratica,la risposta è che mancano i lettori".

Francamento non capisco perchè sarebbe una "perdita di tempo" interrogarsi sulla chiusura dell'unica Rivista italiana di numismatica che si poteva acquistare anche in edicola.

Fra l'altro, proprio in questa discussione (dal titolo "Lamentele/Compiacenze sul ricevimento delle riviste") neppure si chiede ai Lettori di parlare di numismatica, ma solo di segnalare il ricevimento, tardivo o tempestivo, delle Riviste alle quali sono abbonati (ed è forse proprio per questo motivo che ci sono così tanti interventi....).

Ci si può "lamentare" (meglio sarebbe dire "dispiacere"..) in questa discussione del fatto che la più importante Rivista italiana di numismatica non la riceveremo più?

O è un argomento tabù?

"...in pratica,la risposta è che mancano i lettori".

Appunto. Forse sarebbe anche il caso di interrogarsi su questo aspetto, anzichè mettere la testa sotto la sabbia e sperare che cada la manna (anzi...la Rivista...) dal cielo.

Saluti.

M."

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il 25 agosto 4mori risponde a bizerba62

"Rispondendo, volevo dire che parlare della chiusura della rivista è lecito, infatti tutti noi siamo degli appassionati che spendono tempo e denaro per la numismatica, se viene a mancare, quello che io considero un tassello importante della mia cultura in materia, credo di potermi dispiacere ed esporre le mie impressioni su ciò che è avvenuto.

Poi sul discorso imprenditoriale, tutti sappiamo che non esistono imprenditori che fanno beneficenza ma persone che investono i loro capitali per averne un profitto, il mio discorso è piuttosto su chi possa in futuro avere l'ardore di lanciarsi in una pubblicazione specifica come quella numismatica, per primo credo che solo un grande editore posssa fare ciò, infatti solo chi ha le spalle coperte da altre pubblicazioni molto più proficue può tentare di partire con una pubblicazione che inizialmente sarà in perdita, ma che magari nel tempo riuscira ad accaparrarsi gli appassionati del settore.

Lo sbaglio che io ritengo sia stato fatto con il GdN è stato propio il fatto che una ditta che commercia nel settore abbia voluto intraprendere questa avventura e quindi non avere le spalle coperte e purtroppo doverci rimettere, quindi chiudendo la rivista.

Piccolo quesito, ma le pubblicazioni non vengono sovvenzionate dallo stato?"

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il 25 agosto 2014 bizerba62 interviene rispondendo a 4mori

"Ciao.

"Lo sbaglio che io ritengo sia stato fatto con il GdN è stato propio il fatto che una ditta che commercia nel settore abbia voluto intraprendere questa avventura e quindi non avere le spalle coperte e purtroppo doverci rimettere, quindi chiudendo la rivista."

Sarà. Anche se l'editore del GdN è tutt'altro che un operatore sprovveduto o alle prime armi o con pochi mezzi.

Francamente, non vedo però il motivo per il quale una testata in perdita dovrebbe essere sostenuta dall'attivo di altre testate dello stesso editore che invece vanno bene.

In buona sostanza, occorrerebbe capire se ci sono i numeri per sostenere, in autonomia, una Rivista del nostro settore, senza sperare che lo facciano altre riviste di uno stesso gruppo, che trattano di uncinetto piuttosto che di pesca sportiva o di gossip; ultimamente, la perdita di circa 2/3 dei lettori paganti del GdN sembrerebbe dimostrare che i numeri non ci sono, e bene ha fatto l'Editore, che non si capisce per quale motivo dovrebbe lavorare in perdita o perchè dovrebbe sovvenzionare la Rivista con i profitti provenenti da altri settori, a chiudere la testata cartacea.

Se poi la Rivista, così come veniva pubblicata, non piace più o non interessa più, se ne discuta e si propongano dei correttivi, che siano però realizzabili, sostenibili e compatibili con un prodotto editoriale di mercato, e non si propongano correttivi (tipo ad esempio la spedizione dei fascicoli con corriere o con raccomandata agli abbonati), che la porrebbero inevitabilmente al di fuori di abituali logiche di prezzo e di mercato.

Apportate le eventuali correzioni ritenute utii, bisognerà però poi comprarla questa benedetta Rivista.

Altrimenti possiamo anche essere dispiaciuti che non ci sia più (è ovvio che sia lecito dispiacersi...), ma la situazione non potrà cambiare, perchè nessun imprenditore avvia un progetto editoriale per perderci o con l'intento di ripianare i debiti che accumula con questa iniziativa attingendo alle risorse che gli provengono da altri assets.

Una modalità gestionale sifatta mi pare evidente che non sia "sana" e che, in breve, sarebbe destinata alla chiusura.

Quanto ai contributi pubblici all'editoria, non credo che questa tipologia di periodici goda di sovvenzioni.

Per quanto, anche solo pensare che una Rivista di numismatica debba sostentarsi con i contributi pubblici, dovrebbe come minimo provocare un certo "imbarazzo" a noi lettori.

Per concludere, la mia sensazione è che se mai rivedremo una Rivista cartacea nazionale, ciò dipenderà esclusivamente dal numero di lettori disposti a pagare per abbonarsi o per acquistarla in edicola.

Finchè questo numero non sarà sufficente a remunerare l'investimento, non si capisce perchè dovrebbe esserci qualcuno tanto pazzo da rimetterci, per permettere a pochi di noi appassionati di numismatica (e disposti a pagare), di leggere una Rivista di settore.

Saluti.

M."

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il 25 agosto 2014 liutprand risponde a bizerba62

"Ciao Michele

secondo te..1) tutte le riviste numismatiche del passato erano in attivo? (credo di no), 2) secondo te tutti gli editori di quelle riviste erano pazzi furiosi che buttavano capitali al vento? (secondo me no). Se la logica del profitto fosse l'unica dominante....sarebbe da diperarsi."

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il 25 agosto 2014 bizerba62 risponde

"Ciao Bernardino. :hi:

"Ciao Michele

secondo te..1) tutte le riviste numismatiche del passato erano in attivo? (credo di no), 2) secondo te tutti gli editori di quelle riviste erano pazzi furiosi che buttavano capitali al vento? (secondo me no). Se la logica del profitto fosse l'unica dominante....sarebbe da diperarsi."

Non conosco la situazione delle precedenti Riviste se non quella di Cronaca Numismatica che, fino a quando il Gruppo editoriale che la pubblicava non è divenuto insolvente, aveva i propri conti in attivo.

Non so poi se si possano confrontare le vecchie Riviste, che non si acquistavano in Edicola, ma venivano al più distribuite in abbonamento, con una moderna pubblicazione mensile che risponde ai canoni editoriali attuali (carta speciale, foto a colori, distribuzione capillare nelle Edicole, costi di marketing, ecc).

E' chiaro che i costi di queste ultime sono molti onerosi e difficilmente compatibili con le produzioni (semi-artigianali) di un tempo, che avevano spesso un marcato carattere volontaristico.

Non dimenticherei anche il fatto che la numismatica, fino a 50 fa, era una disciplina di nicchia nelle mani di una ristretta elite culturale ed economica, che poteva anche giustificare iniziative editoriali con elevati gradi di personalismi che potevano forse anche prescindere dalla redditività dell'iniziativa.

Ma negli ultimi decenni le cose sono molto cambiate; la numismatica, pur mantenendosi una disciplina "di nicchia" rispetto ad altre più popolari, ha un pubblico di appassionati molto più eterogeneo di quello di un tempo e inevitabilmente deve adeguarsi alle logiche di mercato anche nell'editoria di settore.

Detto questo, vorrei però anche capire perchè mai noi dovremmo essere alla ricerca affannosa di un mecenate benefattore che, rimettendoci di tasca sistematicamente, ci scodelli una Rivista per farci contenti.

Considerato che la recente storia (vedi C.N.) dimostra come noi appassionati siamo stati in grado di sostenere economicamente ed a prezzi di mercato una Rivista numismatica, mi domando per quale motivo ciò oggi non sarebbe più possibile...

Anzichè sperare nell'arrivo di improbabili mecenati o di contributi pubblici o che scenda la manna dal cielo, non sarebbe più utile capire quale sia il problema del calo delle vendite e degli abbonamenti, ricercando delle soluzioni che rimettano in pista una Rivista?

Capire dove si è sbagliato e proporre accorgimenti efficaci (e realizzabili...non soluzioni commercialmene impossibili da attuare) che possano "salvare" la Rivista, non dimentichiamo anche i posti di lavoro e l'indotto ad essa connessi?

Se poi invece non c'è speranza, nel senso che è venuto meno l'interesse ed i numeri non ci sono più...allora pazienza....vorrà dire che a differenza della pesca d'altura e del lavoro a maglia, la numismatica non ha abbastanza lettori disposti a pagare 5 euro al mese per una Rivista.

Facciamocene una ragione.

M."

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il 25 agosto heineken79 interviene

"Michele in Economia Aziendale esiste la diversificazione del prodotto.

Un imprenditore per far quadrare i conti, minimizzando i costi con processi produttivi comuni, può benissimo aiutare un prodotto con un altro.

Guarda per esempio la Hyundai o la Samsung che con prodotti apparentemente diversi fra loro (automobili, snartphone e tablet, piccoli e grandi elettrodomestici, condizionatori, ecc.) sfruttano tecnologie comuni per coprire più settori merceologici.

Non ci trovo nulla di strano che un Editore tiri più riviste di diversi interessi culturali-relativi al tempo libero-gossippari.

Se poi parliamo di riviste scientifiche di elevato livello posso anche essere d'accordo nel non mischiare pere e mele per una questione di prestigio e di credibilità.

Ma in questo caso non parlerei di imprenditore editoriale.

Ps: se guardi i bilanci di una catena di librerie i soldi si fanno con i dvd, gli articoli da regalo,... mica con i libri che ahimè non compra quasi più nessuno."

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il 25 agosto bizerba62 risponde:

"Ciao Andrea.

"Non ci trovo nulla di strano che un Editore tiri più riviste di diversi interessi culturali-relativi al tempo libero-gossippari."

Ma ci mancherebbe, non ho detto che un editore "gossipparo" non può pubblicare anche una Rivista di Numismatica.

Ho solo scritto che non vedo il motivo per il quale il suddetto Editore "gossipparo" dovrebbe utilizzare gli utili prodotti dalla Rivista di gossip (che si vende) per ripianare le perdite della Rivista di Numismatica (che invece non si vende..).

Come certo ricorderai, il Gruppo Editoriale Olympia, che pubblicava C.N., annoverava fra le sue testate, oltre la Numismatica, la caccia, gli aerei, la pesca, le armi ed altri settori ancora.....e questo non era certamente un problema, visto che C.N. è stata pubblicata per oltre 20 anni.

"Ps: se guardi i bilanci di una catena di librerie i soldi si fanno con i dvd, gli articoli da regalo,... mica con i libri che ahimè non compra quasi più nessuno."

Non lo discuto. Però, intanto, esistono ancora sul mercato (e non solo in Italia) Riviste cartacee che trattano le discipline più disparate.

E converrai che se c'è un settore che farà fatica a liberarsi delle pubblicazioni su carta, quello è proprio il nostro, attaccati come siamo ai supporti cartacei.

M."

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il 25 agosto intervengo con:

"Signori questa non è la sezione apposita per questi ultimi pareri

Qui si effettuano lamentele o compiacenze a riguardo delle riviste del settore.

Cortesemente aprite una discussione apposita in agorà e discutete sul fatto che il GdN non pubblica più il cartaceo.

Oltretutto sarebbe scorretto parlare solo di una rivista che,tra l'altro,fra pochi giorni sarà solo on line ,non dando adeguata importanza alle altre che continuano ad essere ancora stampate sul cartaceo.

--Confido in una vostra comprensione e ringrazio

-odjob"

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il 25 agosto 2014 heineken79 interviene:

"È possibile da parte di un curatore estrarre gli interventi non pertinenti e creare una nuova discussione?

L'argomento mi sembra sembra una ferita ancora aperta."

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oggi 26 agosto io rispondo ad heineken79:

"le situazioni sono 2
1.si vuol continuare a parlare di un qualcosa di cui ne va preso atto e di cui non si può fare nulla
2.aprendo un'altra discussione in questa sezione si oscurano discussioni che non meritano di passare in secondo piano rispetto ad una discussione che non ha nulla di culturale

ed inoltre si fa torto ad altre riviste del settore che meriterebbero commenti su quanto pubblicato soprattutto per ciò che riguarda la numismatica e la storia ed invece si continua a parlare di un argomento che avrebbe dovuto farvi comprendere che se non si assimila intellettivamente quanto si legge,e non lo si commenta,non si genera alcuna crescita numismatico/culturale del singolo lettore con la conseguenza che le riviste numismatiche non crescono nelle vendite.

augurandomi una vostra comprensione vi invito se proprio vi va di continuare a parlare della chiusura al cartaceo da parte dell'editore de Il Giornale della Numismatica,ad aprire una discussione in altra sezione"

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oggi heineken79 mi risponde:

"Io intendevo proprio questo, una discussione in Agorà o Piazzetta andrà benissimo a cui aggiungere i 2-3 interventi di questa discussione che, effettivamente, tratta di tutt'altro."

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oggi bizerba62 interviene scrivendo:

Ciao odjob.

"2. aprendo un'altra discussione in questa sezione si oscurano discussioni che non meritano di passare in secondo piano rispetto ad una discussione che non ha nulla di culturale".

Scusa, ma forse che questa discussione, che si intitola "LAMENTELE/COMPIACENZE su ricevimento delle riviste" ha qualcosa di culturale?

Capisco che l'argomento sulla chiusura del GdN possa non essere esattamente "on topic", per quanto mi chiedo che cosa si dovrebbe scrivere in questa discussione per essere in tema:

forse gli Utenti che intervengono qui dovrebbero solo e soltanto scrivere se sono dispiaciuti o contenti in relazione alla consegna della Rivista cui sono abbonati?

Alla faccia della discussione culturale!

Non sei però neppure d'accordo ad aprire un'altra discussione qui perchè:

"si oscurano discussioni che non meritano di passare in secondo piano rispetto ad una discussione che mom ha nulla di culturale".

A parte il fatto che si sta comunque parlando di un Rivista numismatica che ha chiuso la sua vesta cartacea ma che continua online, non capisco francamente perchè non si dovrebbe dare spazio in questa sezione ad un dibattito sui motivi che possono aver determinato la perdita dei lettori e, perchè noi, sui possibili rimedi per farla rivivere.

Insomma: non se ne può parlare in questa discussione perchè si è fuori tema, in quanto qui si deve svolgere il colto dibattito sulla soddisfazione o sull'insoddisfazione nella tempistica di ricezione delle Riviste;

non si può neppure aprire qui un'altra discussione perchè, a differenze dell'altra, non è colto parlare ed analizzare i motivi che hanno portato alla chiusura della Rivista.

Vabbè. Continueremo a leggere i sommari delle Riviste che ci posti.....tanto come ben sai, le Riviste ormai le leggono solo coloro che le comprano, i quali non hanno certo bisogno di leggere i sommari sul Forum.

Sullo sviluppo di dibattiti occasionati in questa sezione dalla lettura degli articoli pubblicati dalle Riviste, basta vedere i topic per rendersi conto che sono pressochè inesistenti.

Hai ragione: lasciamo perdere questa discuusione sulla chiusura del GdN....non sia mai che possa oscurare la fondamentale notizia che un'altra Rivista è stata consegnata a casa dell'abbonato con ben due settimane di ritardo e che l'abbonato è molto contrariato.

saluti.

Michele"

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@@bizerba62 riprendo da qua...

"Ciao Andrea.

"Non ci trovo nulla di strano che un Editore tiri più riviste di diversi interessi culturali-relativi al tempo libero-gossippari."

Ma ci mancherebbe, non ho detto che un editore "gossipparo" non può pubblicare anche una Rivista di Numismatica.

Ho solo scritto che non vedo il motivo per il quale il suddetto Editore "gossipparo" dovrebbe utilizzare gli utili prodotti dalla Rivista di gossip (che si vende) per ripianare le perdite della Rivista di Numismatica (che invece non si vende..).

Come certo ricorderai, il Gruppo Editoriale Olympia, che pubblicava C.N., annoverava fra le sue testate, oltre la Numismatica, la caccia, gli aerei, la pesca, le armi ed altri settori ancora.....e questo non era certamente un problema, visto che C.N. è stata pubblicata per oltre 20 anni.

Premesso che in un bilancio i ricavi sono ricavi indipendentemente da dove vengano, quando Olimpia ha chiuso per fallimento l'unico comparto in attivo era CN: in pratica la numismatica ha permesso ad aerei, caccia, pesca, armi, libri esoterici,... di tirare a campare, :pleasantry: cioè nè più nè meno ciò che sto dicendo io con l'esempio contrario.

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"Premesso che in un bilancio i ricavi sono ricavi indipendentemente da dove vengano, quando Olimpia ha chiuso per fallimento l'unico comparto in attivo era CN: in pratica la numismatica ha permesso ad aerei, caccia, pesca, armi, libri esoterici,... di tirare a campare, :pleasantry: cioè nè più nè meno ciò che sto dicendo io con l'esempio contrario".

Non sarebbe vero neppure questo, almeno da quanto qualcuno molto vicino al Gruppo editoriale mi raccontò a suo tempo (2011)..

A quanto sembra, il motivo del dissesto sarebbe stato causato non dalle scarse vendite delle altre testate, ma una gestione non oculata del Gruppo.

Si. I ricavi sono ricavi...ma se un'azienda commerciale ha dei "rami secchi" improduttivi ed altri invece che vanno bene, mi pare evidente che l'imprenditore possa anche procedere a delle ristrutturazioni finalizzate a eliminare le perdite.

Questo almeno è ciò che avviene in un'ottica imprenditoriale; se parliamo di società pubbliche, onlus, fatebenefratelli ecc., è possibile che invece l'ottica possa non essere quella dell'imprenditore privato.

Ma, se non sbaglio e fino a prova contraria, l'editore di una rivista numismatica è un imprenditore privato e non un filantropo come il Dott. Albert Schweitzer, che peraltro era impegnato in cause un pò più importanti della nostra.

Ma è inutile che ci giriamo intorno: il senso del mio discorso è che una Rivista di numismatica, acquistabile anche in Edicola o in abbonamento, è esistita in Italia per oltre 20 anni, si manteneva da sola grazie ad un bacino di utenza sufficiente a sostentarla e ha perso, strada facendo, circa due terzi dei propri lettori.

Forse sarebbe il caso di farsi qualche domanda, di capire il motivo del progressivo disimpegno dei Lettori e di proporre, se esistono, delle soluzioni attuabili per provare a ripartire.

Sempre, naturalmente, che lo si voglia davvero.

Mi pare inutile ipotizzare soluzioni che vorrebbero coinvolgere in un'analoga iniziativa editoriale un imprenditore che non dovrebbe aspettarsi ritorni da essa e che anzi, per la nostra bella faccia e per la nostra "sete di cultura", ovvero per la sua gloria personale, sarebbe chiamato a sostenerla con altri ricavi delle proprie attività o magari, perchè no, con soldi propri.

Perchè questo, mi pare di capire, sarebbe la soluzione auspicata da Qualcuno.

Forse tale soluzione poteva auspicarsi e realizzarsi mezzo secolo fa.....oggi la vedo molto dura.

E, detto francamente, mi pare oggi come oggi un'aspettativa alquanto illusoria.

M.

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Sul senso del tuo discorso sono perfettamente in linea, evidentemente il trend di non-lettori italiani in genere è stato seguito anche da quelli prettamente numismatici.

Che questo trend si sia acuito con lo sviluppo e la crescita di internet, che di fatto parrebbe aver ammazzato entrambe le riviste (es. la posta del lettore su carta oggi secondo me è una rubrica anacronistica, apri internet e hai le risposte, così come un eventuale servizio novità, il telematico supera il cartaceo di gran lunga)?

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