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Inviato

Buonasera a tutti! Chiedevo un Vs. gentile aiuto per identificare la Spezieria alla quale apparteneva questo Tappo di Teriaca. Mi sembra di scorgere la sagoma di un uccello con un lungo becco, ma lascio a Voi i commenti. Grazie!

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Supporter
Inviato

Credo si tratti della spezieria Allo Struzzo (d'oro).

 

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apollonia

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Supporter
Inviato

Qualche notizia su questa importante spezieria.

 

La spezieria Allo Struzzo d’Oro, situata storicamente nei pressi del ponte dei Beretteri – uno dei più attraversati per la sua posizione centrale nel percorso che porta verso Piazza San Marco – assunse un ruolo particolare grazie alla figura dello speziale Giorgio Melichio che ne fu proprietario, verso la fine del XVI secolo. Uomo di vaste conoscenze specialistiche, autore, fra l’altro, del più apprezzato antidotario della fine del XVI secolo, Giorgio Melichio divenne assai famoso anche al di fuori d’Italia per il suo operato: la sua “degnissima Triaca”, fonte di sicuro arricchimento per la città, veniva esportata in quasi tutti i paesi, compreso la lontana Cina. L’Imperatore in persona, essendo venuto a conoscenza della qualità del suo preparato, ne richiese per se stesso, seguendo la tendenza di molti sovrani e personaggi delle corti europee che facevano di tutto per garantirsi una riserva della potente panacea, tanto che Giuseppe Du Chesne “il Quercetano” (1546-1609), medico di Enrico IV di Francia, formulò una sua “Teriaca benedetta” e addirittura una “Teriaca Celeste” destinata espressamente all’uso personale di re e grandi personaggi. La farmacia allo Struzzo d’Oro in Venezia, in virtù della competenza del suo proprietario non fu solo una normale spetiaria come tante altre, ma rappresentò un luogo di incontro, di studio e apprendistato per i giovani che si avvicinavano alla professione dello speziale, operando in collaborazione con il Collegio dei Signori Medici della città di Venezia al fine di rendere sempre più scientifica la preparazione dei futuri speziali, compito che più tardi venne assunto dalle università. Giungevano, infatti, spesso alla sua bottega speziali provenienti da altre città e ospedali importanti, come Camaldoli e Milano, allo scopo di perfezionarsi nelle conoscenze “erboristiche” con colui che veniva riconosciuto come il più competente in assoluto. 

 

 

apollonia

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Inviato

Grazie Apollonia! Non avevo il minimo dubbio che Tu o Pozleo avreste immediatamente risolto il quesito. :-) Ogni volta rimango sbalordito dalla vostra competenza. Possedere un oggetto sapendone la storia e le origini ne accresce il valore. E non mi riferisco certo al valore in euro. Ancora grazie.


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