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IGNORED

il classico tallero 1780,ma sarà buono?


Miglior Risposta Inviata da nando12,

Risposte migliori

Inviato

salve ragazzi,oggi rovistando nel classico "tesoro" del nonno è saltato fuori questa moneta,premetto subito che non me ne intendo di questa monetizzazione quindi chiedo a voi se è buona o no : )

il peso è 28,01 g (pesetta cinese)

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Inviato

Ciao,

 

secondo me è autentica ma aspetta altri pareri

 

Luigi Filippo


  • MIGLIOR RISPOSTA
Inviato (modificato)

@@fabietto83,

Autentica sicuramente, in buona conservazione, ed è anche un bel conio romano, complimenti.

 

 

 

Il tallero di Maria Teresa è stata una moneta molto utilizzata nei commerci mondiali in passato e che ha considerabilmente esteso la fama dell'Imperatrice Maria Teresa, che ha regnato in Austria, Ungheria e Boemia dal 1740 al 1780. Nel 1753 l'Austria firmò un trattato con il Ducato di Baviera che regolamentava il contenuto di argento fino dei talleri. Le monete prodotte successivamente portano una X dopo la data e si definiscono talleri di convenzione (Konventionstaler). Molti altri stati germanici e anche la Repubblica di Venezia si adeguarono a questa convenzione determinando il riconoscimento internazionale e il successo di questa moneta.

Dal 1780 in poi, anno di morte dell'Imperatrice, la moneta è stata sempre emessa con la stessa data del 1780 ed è stata coniata dalle seguenti zecche: Birmingham, Bombay, Londra, Parigi, Roma e Utrecht, oltre che dalla zecche Asburgiche di Bruxelles, Hall, Günzburg, Karlsburg, Kremnitz, Milano, Praga e Vienna.

Tra il 1751 ed il 2000 sono stati coniati circa 389 milioni di pezzi. Dal 1946, la zecca di Vienna ne ha emessi più di 49 milioni e viene tuttora prodotta.

All'inizio del Novecento è stata la moneta ufficiale dell'Etiopia e nello stesso periodo la banca dell'Abissinia emetteva in Talleri anche le banconote. È stata una delle prime monete usate negli Stati Uniti ed ha probabilmente contribuito (accanto all'8 Reales Spagnolo) alla scelta degli Stati Uniti di usare il dollaro come unità monetaria. Il tallero di Maria Teresa è stata anche la moneta di Muscat e Oman dove le monete venivano contraddistinte dalle originali attraverso speciali annulli con timbri in arabo.

La moneta è anche attualmente popolare in Africa e nel Medio Oriente. È una bella moneta d'argento con il ritratto dell'Imperatrice sul dritto e l'aquila bicefala Austro-Ungarica al rovescio. Si dice che l'ampia scollatura dell'Imperatrice abbia accresciuto la popolarità della moneta.

La moneta prodotta dalla zecca di Vienna ha un diametro di 39,5 mm uno spessore di 2,5mm, pesa 28,0668 grammi di cui 23,3795 d'argento fino. È pura a 833/1000. Differenze nelle dimensioni, titolo, peso e alcuni dettagli del conio si possono ritrovare nelle monete prodotte da altre zecche su concessione della zecca di Vienna per permettere il riconoscimento della zecca produttrice. 

 

Il Nuovo Conio

Questa moneta venne coniata dalla zecca di Roma per 25 anni, grazie all'accordo stipulato tra il governo italiano e quello austriaco il 9 luglio 1935. Questi talleri vennero coniati dal Regno d'Italia per la Colonia Eritrea in sostituzione del cosiddetto Tallero d'Italia. Nel 1961 l'Italia restituì una copia dei coni alla zecca di Vienna, mentre una seconda copia venne donata al Museo della Zecca a Roma. La tiratura indicata in questo periodo fu di 19.446.729 pezzi. Questi pezzi sono definiti "Nuovo Conio" per distinguerli dagli originali. I talleri coniati a Roma hanno le seguenti caratteristiche: titolo 835/..; diametro di 40 mm; la leggenda, sul contorno, maggiormente corposa ed in rilievo; bordo sfuggente e quindi senza orlo. La zecca italiana ha inoltre differenziato il nuovo conio apportando una differenza d'immagine, aggiungendo due piccoli fili sotto le grandi piume dell'aquila asburgica sul retro delle monete.

Il Vecchio Conio

Con il termine "Vecchio Conio" si indicano invece le monete coniate all'epoca di Maria Teresa d'Austria. Talvolta questo termine è utilizzato anche per indicare quei coni che furono realizzati successivamente, ma comunque prima dell'accordo Italia-Austria del 1935. Infatti, dato l'alto gradimento riscontrato fra le popolazioni del Levante, il Tallero di Maria Teresa fu ripetutamente coniato in diverse zecche occidentali: Firenze lo coniò nel 1814 e nel 1828, Venezia dal 1815 al 1835 e durante il Governo Provvisorio (1848-1849). I talleri del "Vecchio Conio" presentano le seguenti caratteristiche: titolo 833/.. e diametro variabile tra i 40,80 e i 42,50 mm.

Modificato da nando12
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Inviato

grazie mille nando risposta super....son contento che sia buona.

:good:


Inviato

grazie mille nando risposta super....son contento che sia buona.

:good:

@@fabietto83

di niente, grazie a te per aver condiviso con noi la tua moneta. ;)

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