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Gettone per un ballo


piergi00

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Supporter

Molto interessante ! peccato non saperne di più sulla balera....non credevo ne esistessero anche in Italia con partners a gettone.

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Ho estrapolato questo testo,da un articolo che parla delle balere itineranti che all'inizio degli anni '50 giravano sagre e feste in Emilia.

Forse col gettone si entrava in balera e si aveva diritto a danzare per il tempo di una canzone?

Saluti Simone.

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Supporter

Ripropongo per comodità di chi legge i miei due gettoni per un ballo in uso ai tempi nella mia zona.

Il primo è un gettone della Società di M(utuo) S(occorso) Operai e Contadini di Pieve del Cairo (comune della provincia di Pavia nella bassa Lomellina, sulla sinistra de Po, ai confini del Piemonte) valido per un ballo, del valore convenzionale di 5 centesimi.

 

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Ottone: 3,659 g, 23 mm.

 

Il secondo, con il 5 rovesciato, è una variante con la stessa funzione.

 

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Ottone: 4,575 g, 25 mm.

 

Entrambi sono catalogati come gettoni sociali e servivano come biglietto di ingresso a una festa da ballo nella sede sociale della SMSO che era utilizzata non solo per conferenze e dibattiti, ma anche come circolo ricreativo e appunto per feste danzanti, in genere in occasione della festa del paese.

 

 

apollonia

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Supporter

La fotografia riportata da NoNmi4PPLICO nel post # 3 è di una cartolina di Pieve (non Piave) San Giacomo con l’ingresso della balera itinerante gestita dalla famiglia Priori. Il comune di Pieve S. Giacomo, comprendente le frazioni di Gazzo e di Ognissanti e varie località, si raggiunge dopo dieci chilometri sul percorso della via Postumia da Cremona in direzione est. La vera animatrice e organizzatrice dell’attività della balera era Maria Priori, che dopo la Liberazione, quando la gente aveva ritrovato anche la voglia di divertirsi, cominciò a girare tutte le fiere e le sagre della provincia, da Spino d'Adda a Rivarolo. Secondo alcuni proprio a Rivarolo mantovano, secondo altri al castello di Torre de' Picenardi, in una calda sera di fine estate del 1958 mise i piedi sul pavimento in legno della balera di Maria Priori una giovane ragazza bruna vestita da maschiaccio al suo esordio come cantante: Mina.

Le balere viaggiavano ininterrottamente da un capo all'altro della provincia, fino a raggiungere le più sperdute località anche tre volte all'anno, in occasione delle fiere di primavera, estate e autunno. E con loro viaggiavano i nomi più famosi del mondo canoro di quegli anni. Ci sono l'immancabile Nilla Pizzi, Achille Togliani, Gino Latilla, Carla Boni, Flo Sandon's la vincitrice del Festival di Sanremo nel 1953.

Maria Priori era particolarmente attenta che tutto filasse liscio nella sua balera. Distribuiva personalmente i gettoni a chi voleva ballare, cinque centesimi per tre giri di danza, seguiva le coppie sul filo della musica, controllando che tutti avessero pagato. Ma interveniva personalmente anche nel mantenere l'ordine tra ballerini troppo focosi.

 

(segue)

 

apollonia

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Supporter

Il figlio Romano, che ha ereditato dalla madre Maria carattere e passione, è riuscito a tessere una tale rete di contatti da portare nelle sue balere il meglio della musica di quegli anni. Sui diciotto metri quadrati del palco di legno si esibisce una sera a Sesto Cremonese Joe Sentieri, l'urlatore che concludeva le proprie esibizioni con il saltino che mandava in visibilio il pubblico. Inoltre nel 1966, anno del Cantagiro, convince i Nomadi a suonare nella sua balera di Stagno Lombardo con un ingaggio di 180.000 lire. Qualche anno prima, nel 1960, aveva fatto la sua apparizione sul palco della balera installata a Bonemerse, un ragazzo di sedici anni che urlava come un'aquila. Si faceva chiamare Fausto Denis, ma il suo vero nome era Fausto Leali, che qualche anno più tardi, nel 1967, sarebbe diventato famoso per la sua voce calda e roca con la canzone “A chi”. Anche Don Backy si è esibito per cinque serate in una balera, e in quella installata nel castello di Torre de' Picenardi si è esibita In quegli anni un'altra stella del momento, l'esotica Lara Saint Paul. Ma c'è un altro castello dove le balere viaggianti di Priori sono di casa: è villa Medici del Vascello di Casteldidone, la nobile dimora di Cecilia Gallerani, la leonardesca Dama dell'Ermellino, dove la contessa, finito di ballare in occasione della festa del melone, invita tutti a cena nelle sale dell'austero palazzo. Ci sono anche Enzo e Terry, che sono del posto, e un ancora sconosciuto Raoul Casadei con l'orchestra dello zio in cui fa le prime prove.

 

(segue)

 

apollonia

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Supporter

E' il 1968 e Bernardo Bertolucci sta girando nella bassa, tra Sabbioneta e Viadana, il film “La strategia del ragno”. Vede la balera di Maria Priori e l'affitta per girare una delle ultime scene, e il ballo all'aperto al ritmo di “Giovinezza” diventa una pagina d'antologia. Il regista si ricorda ancora di quello straordinario personaggio qualche anno dopo, e nel 1974 acquista un'altra delle sue famose balere per il film “Novecento”. Ormai i tempi stanno cambiando, e Romano vende anche l'altra balera al Pci, perchè venga utilizzata alle feste dell'Unità. Con il nipote Aldo si contano tre generazioni di Priori. Oggi gestisce un bar in via Giordano e ha per la nonna uno straordinario amore e venerazione. Ne ha raccolto i ricordi, quando, da piccolo, gli raccontava delle sue balere in viaggio nella pianura. Un grande baule in cantina racchiude le altre testimonianze di quegli anni entrati nel mito, quando per ballare e divertirsi bastavano quattro assi e un telone in mezzo ai campi di granoturco.

 

Maria “La Priura” è morta a 96 anni di età nella casa di riposo di Stagno Lombardo. Anche quando era ormai inferma ha sempre voluto apparire perfettamente abbigliata secondo il suo personalissimo stile, con quelle scarpe dai tacchi altissimi ed ormai purtroppo divenute inutili.

Sempre fedele al suo personaggio. Amava ricordare che non sapeva nemmeno più quanta gente avesse fatto sposare con le sue balere, che un tempo rappresentavano per i giovani l'unico luogo di ritrovo. La sua attività è stata proseguita prima dal figlio Romano con la moglie Maria, poi dal nipote Aldo, che alla memoria della nonna ha voluto dedicare anche una società immobiliare. Le balere viaggianti sono state sostituite dalle discoteche. I Priori hanno realizzato a Piadena la discoteca Odeon e per 27 anni hanno gestito il TamTam di San Giovanni in Croce. Aldo, a sua volta, ha lavorato per anni nel mondo dello spettacolo, collaborando con Ugo Gregoretti, recitando come attore in vari fotoromanzi e. unico italiano, in alcune puntate di Beautiful. 

 

Ho tratto le notizie dall’articolo di Fabrizio Loffi (che ringrazio) del 14 settembre 2013 pubblicato in

 

http://cremonamisteriosa.blogspot.it/2013/09/la-priura-deli-baleeri.html

 

 

apollonia

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Supporter

Abito a Bologna : alla fine della guerra nel 1945 la vita riprese dopo gli ultim, durissimi anni e aprirono anche molte sale da ballo, alcune nei locali più strani : una era ubicata nella palestra del Liceo Minghetti e sui muri figuravano dei mascheroni di suonatori jazz, apriva a fine settimana qundo il Liceo era chiuso. 

 

Non ho notizia di balli a gettone, qui in città : si pagava l'ingresso, la consumazione (spesso dalla seconda in poi) ma non è mai circolato alcun gettone al Garden, al Vallechiara, al Mezzo Dollaro, allo Sporting e ai tanti locali più tardi sostituiti dalle discoteche.

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Supporter

Abito a Bologna : alla fine della guerra nel 1945 la vita riprese dopo gli ultim, durissimi anni e aprirono anche molte sale da ballo, alcune nei locali più strani : una era ubicata nella palestra del Liceo Minghetti e sui muri figuravano dei mascheroni di suonatori jazz, apriva a fine settimana qundo il Liceo era chiuso. 

 

Non ho notizia di balli a gettone, qui in città : si pagava l'ingresso, la consumazione (spesso dalla seconda in poi) ma non è mai circolato alcun gettone al Garden, al Vallechiara, al Mezzo Dollaro, allo Sporting e ai tanti locali più tardi sostituiti dalle discoteche.

 

@@sandokan

 

Ho cominciato a frequentare le sale da ballo della mia città e di Pavia e dell’Oltrepò pavese verso la fine degli anni ’50, e anch’io ricordo che si pagava l’ingresso e la consumazione mentre non circolavano gettoni del genere. Però io parlo (come anche tu) delle sale da ballo e delle balere, diciamo così, ‘fisse’, mentre nelle balere itineranti come quelle della famiglia Priori l’uso del gettone da ballo era la regola. E credo che questo uso fosse esteso anche a feste paesane o ricorrenze in strutture adibite alla danza solo in determinate occasioni, come ad es. la sede sociale della società di operai e contadini di Pieve del Cairo citata ai post # 4 e # 5.

 

apollonia

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In Piemonte giravano di paese in paese i balli a palchetto in occasioni delle feste patronali , i ballerini pagavano un biglietto per entrare mentre il pubblico poteva gustarsi lo spettacolo gratuitamente all'esterno

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Modificato da piergi00
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  • 3 settimane dopo...

Mi collego a questa discussione 

oggi sistemando il forziere delle non monete ho trovato 2 esemplari di gettoni per sale da ballo stranieri

Il primo è olandese 

millesimo 1994 Disco -Dancing Lunenburg    valutato 3E  :shok:

Il secondo,sempre olandese

millesimo 1983 jumbo dancing oldenzaal valutato 0,50/1 

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  • 6 mesi dopo...
Supporter

Struggente !  Il cambiamento del Costume attraverso un gettone....

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Supporter

Questa è una ‘marchetta’ (si chiamava proprio così!) in vendita all’Eldorado di Berlino prima del 1933.

 

Gettone ballo Eldorado di Berlino.JPG

Consegnandola a uno dei gigolos o a una delle gigolettes del locale, che prendevano una percentuale su ogni marchetta riconsegnata, si aveva diritto a un ballo con loro.

C’era anche la ‘variante femminile’ del gettone, per dire che la scelta non era condizionata dal sesso dei componenti della coppia che si formava.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 

 

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  • 4 mesi dopo...
Supporter

Gettone per il ballo del giardino meraviglioso al Casinò di Monte Carlo nel 1925

Gettone ballo Monaco.JPG

Gettone ballo Montecarlo ok ok.jpg

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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  • 1 anno dopo...
Il 16/2/2016 alle 23:54, NoNmi4PPLICO dice:

Ho estrapolato questo testo,da un articolo che parla delle balere itineranti che all'inizio degli anni '50 giravano sagre e feste in Emilia.

Forse col gettone si entrava in balera e si aveva diritto a danzare per il tempo di una canzone?

Saluti Simone.

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Gentilissimo Simone, sono proprio il nipote di Maria Priori de "La Priura de li baleri",    Aldo. Mi ha fatto molto piacere il suo articolo  tratto a spunto dal giornalista di Cremona Fabrizio Loffi. Cordiali saluti.

 

 Aldo Priori 

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  • 10 mesi dopo...
Supporter

Da MA-Shops

combined517872.thumb.jpg.30fdc2704d7f3b605e749e199fbf7ba0.jpg

Conservazione: AU(50-53) | 
Materiale: bronzo
Peso: 3.22 g
Diametro: 25.50 mm
France, Token, Maisons-Alfort, Bal des Sept Arbres, Jean, Bon pour une danse
 
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Supporter
Il 16/2/2016 alle 14:45, piergi00 dice:

questo gettone mi ha sempre incuriosito , ma non conosco la provenienza

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Altro esemplare

5100D.jpg.b53a0928b5f8e899502844a2b3102ac5.jpg

Gettone in Ae. d/ BUONO PER UN BALLO  E S. r/ Anepigrafe Liscio.  Grammi 4,96. Millimetri 26,50

E S potrebbero essere le iniziali del proprietario della balera in cui era in uso.

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Modificato da apollonia
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  • 3 anni dopo...

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