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50 Lire Barbetti Matrice/Decreto - Falso d'epoca


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Ciao a tutti,

Anche se non ne possiedo, per i falsi d'epoca ammetto di avere un debole... e se poi sono della serie Barbetti, e con il contrassegno di stato "decreto ministeriale...", non ho esitato...

Lo stato di conservazione è modesto (fori da piegatura e macchie) , ma mi è piaciuta subito molto proprio per questo, segno tangibile che "ha viaggiato" parecchio (ingannandone tante di persone?) ed anche per la mancanza dell'annullo...domanda: ... segno che è rimasta "attiva" fino all'ultimo?

Chissà se poi l'ultima persona che se l'è ritrovata in mano ha cercato di cambiarla con le nuove emissioni degli anni '50 (venendo così a conoscenza della sua falsità al momento del cambio e rimanendone "alleggerito"?), oppure l'avrà tenuta per ricordo. ignorandone assolutamente  la falsità?

Cosa ne pensate?

Vi piace come falso? Li collezionate? L'avreste comprata? E perché?

scusate il terzo grado, ma spero possa nascerne uno spunto di dialogo e perché no... anche un modo affascinante e curioso per viaggiare con l'immaginazione sulle traversie nascoste dietro il lungo viaggio di questa banconota falsa.

fab

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Modificato da ilnumismatico
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Ciao :) bella banconota, sicuro che sia falsa? :D

Nel corso degli anni non ho mai incontrato una Stringher Accame dei primi del '900 contraffatta, mentre me ne sono capitate parecchie del tipo senza matrice emesse dagli anni '30 in poi. 
Li collezionavo ed al momento ne posseggo solo qualcuna, a dire il vero non mi hanno mai catturato completamente, li reputo molto interessanti questo si, ma se non mi "ammaliano" non mi ci appassiono.

Una volta che le 50 lire matrici sono state stampate sino al 1936, non possiamo dare per scontato che è stata prodotta nel primo decennio del 1900, stando al decreto si, ma negli anni '20/30 i falsari potrebbero aver preso a modello qualsiasi biglietto che si trovava già in circolazione. Ai contraffattori interessa ottenere solo un ottimo effetto d'insieme, la banconota doveva essere visivamente e velocemente accettata per buona, firme, numerazioni e decreti non erano importanti.

Come è arrivata sino a noi? Magari qualcuno che non ha voluto rischiare ed ha interrotto la ruota non reinserendola in circolo. Tutto sta a sapere quando questa ruota si è interrotta. Centodieci anni fa 50 lire era un medio/grosso valore, nel dicembre del 1951 (data ultima per il cambio) era una cifra molto modesta. Praticamente ti potevano dare in cambio dieci pezzi da 5 lire in alluminio, il tipo delfino è uscito proprio quell'anno, non ne valeva la pena.... e forse è stata messa da parte per ricordo. L'anno successivo o buona o falsa era ormai la stessa cosa.

 

Modificato da nikita_
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Grazie per il tuo qualificato parere.

La banconota deve ancora arrivarmi, e l'ho acquistata come falso, cosa questa che mi ha spinto all'acquisto. 

Potrò essere più preciso domani quando (credo e spero) arriverà.

Nel frattempo aspetto altri pareri, grazie ancora molto per il tuo, fab

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Mi sono permesso di ritagliare una piccola porzione per vedere se potrebbe essere un falso Paolo Ciulla, i biglietti li ha prodotti sino al suo arresto avvenuto nel 1922.
Una delle differenze riscontrate a suo tempo rispetto un biglietto originale riguardava la figura femminile posta al tetro.
All'epoca è stata così descritta: "faccia informe mutilata degli occhi, del naso e di tutti i segni caratteristici della faccia stessa".

Qui mi sembra piuttosto ben definita.

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Modificato da nikita_
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Interessantissimo @nikita_ grazie mille per questa preziosa info.
Ancora non ce l'ho in mano... attendiamo!

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Ciao a tutti,  banconota puntualmente arrivata. 

Visivamente la banconota si presenta verosimilmente come autentica.

Comtrollando la filigrana ci si accorge però delle sue fattezze grossolane.

Anche il contrassegno testina risulta approssimativo, nelle fattezze dei dettagli e nel tratto. 

Anche la carta, al tatto, trasmette una strana sensazione di poca consistenza , ma non so quanto questa mia impressione possa essere probante, anche perché la banconota è molto vissuta.

A tal proprio sito vorrei fare una domanda: potrebbe questo essere un'operazione effettuata nel processo produttivo del falso, quello di "invecchiare" la banconota?  (le parti grafiche di per se non destano sospetti, come hai prima evidenziato @nikita_ nel tuo intervento, a proposito dei dettagli del viso della figura femminile) 

Decisamente interessanti @nikita_ le tue osservazioni in merito al periodo del realizzo di questo falso.

Questo potrebbe scartare il falso di Ciulla, e al contempo, avvalora l'ipotesi in merito alla sua produzione avvenuta negli anni 30... Ciò che mi lascia propendere anche a favore di questa tesi è il fatto che questa banconota sia stata accettata con evidente superficialità (bastava un semplice controllo della filigrana), quasi come a significare un potere d'acquisto molto più ridotto. Che ne dite?

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Più era il valore di una banconota e più si era accorti nell'accettarle, ma sempre in teoria naturalmente, non lo siamo attenti il più delle volte nemmeno oggi.
Non doveva essere difficile accettare un biglietto falso per buono, complice anche l'analfabetismo che dilagava in quegli anni.

Nell'arco temporale 1907-fine anni '40 questo biglietto passa da un valore d'acquisto di circa 300 euro ad un valore di appena un kilo di pane, la tua osservazione sul fatto che è stata accettata benevolmente a lungo (e ne porta i segni) dato il suo modesto potere d'acquisto è valida ed interessante, sposterebbe la data dell'utilizzo dal 1930-35 in poi.

Il fatto che la bancononota potrebbe essere stata prodotta negli anni '30 resta comunque una supposizione, magari è del primo o secondo decennio del '900, non era solo il Ciulla che falsificava banconote sino agli anni '20, ma come facciamo ad averne la prova? Purtroppo la data del decreto riportato sulla tua banconota non è una prova inconfutabile riguardo la sua produzione.

Sono sempre stato convinto su di una preventiva stropicciatura, logicamente non accentuata, la carta utilizzata non doveva essere delle migliori e non avrebbe potuto sopportare le stesse vicissitudini di un biglietto genuino, Ciulla stesso utilizzava la stessa carta delle pasticcerie, quella che si metteva tra il piattino ed i gelati.

A tutto questo hai fatto bene a prenderla, solo a parlarne fa ritornare indietro nel tempo.... Aspettiamo altri interventi, giusto per aveve più pareri.

Modificato da nikita_
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Buongiorno a tutti,

condivido anch'io un falso della stessa tipologia (o quasi, cambia il contrassegno di stato) di quello proposto da @ilnumismatico. Anche se l'effetto generale non è cattivo il dettaglio delle figure umane è comunque poco curato. Da notare poi il seriale, che non appartiene a nessuna serie esistente. Interessante anche la filigrana, che è stampata all'interno dell'ovale sul retro della banconota.

Ultimamente mi sono particolarmento appassionato al collezionismo dei falsi d'epoca, trovo infatti che sia un ottimo complemento alla collezione degli originali. Qualche tempo fa la mia ragazza mi diceva che le mie banconote in FDS non le suscitavano alcun interesse, le sembravano finte. Riflettendoci ho pensato anch'io che sarebbe stato interessante avere in collezione anche delle banconote circolate, e così mi sono indirizzato verso i falsi. Trovo particolarmente interessante che queste falsificazioni, ben fatte o meno, siano passate per le mani di decine di persone. Alcune saranno state consapevoli di quello che avevano tra le mani, altre no...e nonostante in lavoro delle forze dell'ordine tanti di questi falsi sono giunti fino a noi, permettendoci di confrontarli e studiarli come stiamo facendo ora!

50 lire Barbetti falso F.jpeg

50 lire Barbetti falso R.jpeg

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Modificato da Clar622
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Bella banconota, il numero seriale non esistente è anche un classico, rientra tra i dettagli non curati dai falsari (numerazione, decreti, firme ecc.), in buona sostanza non se ne accorgeva nessuno, i biglietti non sarebbero sicuramente stati riconosciuti contraffatti per questa diversità. La differenza che passa tra la tua banconota e quella proposta da @ilnumismatico  è che la tua è stata comunque fermata perché riconosciuta falsa, la sua vita tra la gente è finita nel momento in cui è stata ritirata e timbrata.

La banconota oggetto della discussione invece non è stata ritirata, od era più graficamente credibile tanto da circolare più a lungo sino a quando non è stata messa da parte, o non è stata più volutamente utilizzata, od altro naturalmente, lo stato in cui si trova da adito a svariate possibilità.

La tua Azzolini/Cima è matematicamente stata prodotta dal 1933 in poi, impossibile che sia antecedente, non potevano di certo inventarsi un decreto proiettato nel futuro :D mentre la Stringher/Accame è un enigma, le vicissitudini possono essere spalmate su un arco temporale più vasto.

Sono entrambi dei bei pezzi del tempo che fu.

Modificato da nikita_
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Bellissimo!
Grazie dei vostri interventi.
Appena riesco posterò anche io dei dettagli fotografici del contrassegno di stato e della filigrana.

A questo punto, credo proprio che le 500 e 1000 Lire Barbetti matrice le prenderò come falsi d'epoca...
Mi rimarrebbe fuori il 25 lire VEIII... se trovo pure quello (a prezzo umano ovvio), ho "completato" la serie :D 


... tipologica ;) 

P.S. Sarei curioso di sentire gli interventi di @petronius arbiter e @Guysimpsons, ma naturalmente anche di tutti quelli che hanno qualche info o vogliono semplicemente esprimersi

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Inserisco pure la mia ed arricchiamo la discussione in corso.

A quanto pare questa è stata stroncata sul nascere, a parte la ruggine della graffetta, la macchiolina al retro e quel minuscolo triangolino  mancante, il biglietto è praticamente senza la classica piega a croce centrale, non l'avranno pre-stropicciata per benino :D 
In base al decreto, uguale alla banconota proposta da Clar622, in questa la serie (G1470) è stata azzeccata, non è servito di certo a prolungargli la sua missione.

Se notate l'inchiostro del decreto sul fronte ha attraversato la banconota affiorando al retro, sinonimo di carta più sottile e magari dozzinale, possibilmente non è stata preventivamente invecchiata per quest'ultimo motivo, una carta molto scadente non avrebbe sopportato bene il processo di invecchiamento e quindi si dovevano spacciare così, ma potrebbero essere state sequestrate subito dopo le fasi di stampa, le variabili sono tante, magari il decreto è affiorato al retro perché è stato utilizzato un inchiostro molto più grasso.

La "mano" sembrerebbe diversa rispetto la 50 lire Azzolini/Cima postata in precedenza, che ne dite?


Non ne sono proprio appassionato, ma è comunque un biglietto che fa parte della mia collezione.

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Modificato da nikita_
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Il fascio del contrassegno denuncia subito la falsità :D come lo hanno imitato male! :blink:


Inviato

Non sono un appassionato di falsi ma è un bel pezzo di storia.

La tua in particolare è interessante perchè, a differenza delle altre postate in questa chat, è meno "deturpata"  (se così la si può definire) dalla scritta "FALSO".

 

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3 ore fa, ilnumismatico dice:

P.S. Sarei curioso di sentire gli interventi di @petronius arbiter e @Guysimpsons, ma naturalmente anche di tutti quelli che hanno qualche info o vogliono semplicemente esprimersi

Arrivando buon ultimo :D credo di aver poco da aggiungere. Concordo sulla bontà dell'acquisto fatto, anch'io l'avrei presa, convinto come sono che i falsi (d'epoca) abbiano grande importanza storica e meritino a pieno titolo di stare in una collezione. Il fatto poi che, stando alle foto, sembra aver circolato a lungo, aggiunge ancora maggior interesse rispetto a quella, ad esempio, di @nikita_ (non volermene :D) che, al contrario, pare aver avuto vita breve.

Tutti gli esemplari mostrati sono comunque molto interessanti e, ripeto, pienamente degni di figurare in una collezione.

petronius :)

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58 minuti fa, petronius arbiter dice:

 ad esempio, di @nikita_ (non volermene :D) che, al contrario, pare aver avuto vita breve.

L'ho specificato che quasi sicuramente è stata uccisa direttamente nella culla :D e magari quella macchia al retro è di caffè, l'unica cosa che si è tentato di pagare, mano tremolante al bancone del bar, visibile timore nel spacciarla, eccessiva sudorazione e palpitazione durante l'attesa del resto, cosa quest'ultima che non è mai avvenuta perché li hanno pizzicati subito! :lol:

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Bellissima discussione!
Grazie per i Vostri pareri!

Fab

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Il 6/11/2017 alle 16:28, ilnumismatico dice:

A questo punto, credo proprio che le 500 e 1000 Lire Barbetti matrice le prenderò come falsi d'epoca...
Mi rimarrebbe fuori il 25 lire VEIII... se trovo pure quello (a prezzo umano ovvio), ho "completato" la serie :D

Ciao, hai dimenticato a menzionare il 100 lire Barbetti matrice falso oppure ce lo hai già? e se c'è l'hai già, non ce lo mostri? :huh:

_____________________ :D

Modificato da nikita_
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23 minuti fa, nikita_ dice:

Ciao, hai dimenticato a menzionare il 100 lire Barbetti matrice falso oppure ce lo hai già? e se c'è l'hai già, non ce lo mostri? :huh:

_____________________ :D

Ciao, non ce l'ho... Era un discorso limitato alle tipologie costosissime, che spero di avere come falsi d'epoca in buono stato almeno per tappare alla bell'è meglio il buco della tipologia.
Di falso ho solamente questo. Non escludo di acquisirne altri se capiteranno, ma devo sempre avere le stesse peculiarità di questo, ovvero circolate e non annullate, cosa che, mi pare di capire, restringe di parecchio la ricerca.

Invece potrei acquisire un pezzo falso con annullo se provvisto del relativo modulo di denuncia e ritiro. Quello si, mi piacerebbe (però il falso dovrebbe essere in buono stato). Tu @nikita_ hai qualcosa del genere in collezione?

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Avendo avuto solo un interesse piuttosto blando verso i falsi, non mi sono mai preoccupato di possedere delle particolarità simili. Ho visto qualche documento al seguito di certi biglietti falsi con su scritto solo qualche rigo, solitamente banconote degli anni '30 '40 (in maggior parte 50 lire lupa e 50 Barbetti), non li ho saputi apprezzare più di tanto.

Sarebbe interessante una banconota accompagnata da un documento che ne specifica le differenze riscontrate rispetto un biglietto genuino ed altri dati riguardo la sua stampa, non so nemmeno se esistono... quelli del Ciulla erano molto dettagliati perchè si doveva affrontare un processo, ed a tal proposito una nota curiosa, negli anni '20 in quei verbali il contrassegno di stato veniva chiamato anche "sterlina rossa" :lol:


Aspettiamo una tua futura acquisizione allora, e le foto dettagliate della filigrana e del contrassegno di questo tu biglietto da 50 lire, non dimenticarti di postarle :D

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Ciao a tutti, per la serie "meglio tardi che mai", vi allego i dettagli ravvicinati della filigrana, del contrassegno testina, e di qualche altro piccolo dettaglio grafico

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Banconota nel suo insieme. Ha veramente circolato intensamente... 

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Ciao, particolari splendidi, ben fatto!
A parte il viso posto al centro del contrassegno di stato che mi ricorda tanto la vecchietta del preparato per liquori che si usava tanto tempo fa :D (mia mamma utilizzava il preparato per il rosolio).

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noto una certa accuratezza nei dettagli, la mia battuta nel post iniziale "sicuro che sia falsa? " è ben motivata.

Questo fa pensare che il biglietto è stato prodotto in un periodo dove 50 lire erano una gran bella cifretta, maggiore era il potere d'acquisto della banconota falsificata e più cura (in teoria) veniva posta nella sua realizzazione.
Se ci dessero una banconota da 200/500 euro la rigireremmo nelle mani parecchie volte, una da 5, 10 o 20 euro non la guarderemmo nemmeno, il cervello ci dice che il biglietto da 5 euro è di color grigiastro e va bene, mentre quello da 10 è rossiccio e va bene, e quel bluastro del 20 va benissimo.

Credo anch'io che ha circolato parecchio, giusto perché è "ben fatta", è stata lungamente accettata per buona e magari non più utilizzata per via dell'erosione del suo valore nel corso del tempo, dagli anni '40 sino alla fine erano diventati pochi spiccioli, oppure il timore dell'ultimo possessore era così tanto nel ri-spacciarla da nasconderla/conservarla per sempre. E' vero che ad un valore più piccolo si da meno attenzione, ma la pena, se scoperti, eventualmente sarebbe stata la stessa. A guardarla meglio (foto intera post 21) rispetto la foto del post iniziale, avrei qualche ripensamento e la collocherei nel primo ventennio del '900, diciamo pochi anni dopo la data del decreto che è riportato sul biglietto.
Hai messo in collezione veramente un gran bel falso d'epoca.

 

Modificato da nikita_
Corettore grammaticale del cavolo!
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@ilnumismatico

Ciao, ti rompo le scatole :D

quando puoi naturalmente, potresti postare per favore questo particolare del retro della tua banconota?

Di seguito quello della mia 50 lire.

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____________________________________________________________________

Non c'entra non la richiesta, nel post n.11 avevo dimenticato di inserire l'immagine della filigrana del mio biglietto:

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Modificato da nikita_
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5 ore fa, nikita_ dice:

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Ciao nikita, nessun disturbo, solo un grande piacere di aver destato il tuo interesse
Mi spiace che la piega molto forte deturpi il disegno :) 

 

FullSizeRender.jpg

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Perfetto, grazie :good:

E' senza dubbio usura da circolazione, e quel bluastro chiaro è sinonimo di banconota della giusta epoca, una vera Stringher Accame. Riguardo al particolare: per diventare così meno nitido c'era un'altra possibilità, essere più volte lavato, ma gli inchiostri dei falsari quasi sicuramente non erano all'altezza di quelli usati dalla Banca d'Italia, dei lavaggi sarebbero stati piuttosto devastanti, ma è solo quello che penso io, magari aspettiamo l'intervento di qualcun'altro :)

 

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