petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #1 Inviato 21 Marzo Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, il 6 Luglio 1785, una decisione già caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tali emissioni), trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius 16 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #2 Inviato 21 Marzo Le popolazioni che popolavano l'America, sia del nord che del sud, prima dell'arrivo di Colombo, non conoscevano e non usavano la moneta così come questa era intesa e usata in Europa. Questo è uno (solo uno) degli argomenti che hanno portato (e forse portano ancora oggi) molti a considerare "primitive" queste popolazioni rispetto agli europei. Ma i nativi americani, erano semplicemente più pratici degli europei. Le loro "monete" erano radicate nella loro esperienza immediata, nei loro ambienti più prossimi. Mentre gli europei rimanevano attaccati a una particolare forma monetaria, e alcuni di loro trapiantati nel Nuovo Mondo si lamentavano della sua mancanza, le popolazioni native usavano quello che c'era, e lo facevano assai bene E nel farlo, non erano certo più "primitive" della loro controparte europea. Fino all'inizio della Rivoluzione Industriale, nel tardo '700, la percentuale di europei che non poteva assolutamente fare a meno della moneta tradizionale per comprare e vendere, per il pagamento dei salari e la riscossione delle tasse, era relativamente esigua. Perfino in Olanda, che nel XVII secolo rappresentava il miglior esempio di organizzazione e prosperità economica e di sviluppo urbanistico, la maggior parte della popolazione non dipendeva dalle monete per ogni sua transazione. E in larghe porzioni dell'Europa centrale e orientale, dove ancora fino a metà dell'800 era regola la servitù della gleba (pensiamo soprattutto alla Russia), il pagamento in denaro era spesso sostituito dal pagamento in manodopera, e poteva assumere diverse altre forme che non quelle della moneta tradizionale. petronius 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
algente 87 Segnala messaggio #3 Inviato 21 Marzo Altra narrazione di Petronius che leggiamo con molto piacere e interesse! Grazie! 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #4 Inviato 21 Marzo Wampum Wampum è una vecchia parola Algonchina che significa filo di conchiglie bianche. Un altro termine, suckauhock, era usato per indicare un filo di conchiglie violacee, ma i primi mercanti europei tendevano a usare il più breve e facile da ricordare wampum indiscriminatamente, e questo finì per rimanere l'unico, fino a oggi. Il wampum consisteva di perle corte, accuratamente tagliate dai gusci di vongole e conchiglie, levigate contro la pietra e forate a mano usando un trapano in pietra. Alla fine, venivano infilate su una corda fatta intrecciando tendini di cervo o altri animali e fibre vegetali (forse asclepia o canapa). Le popolazioni indigene del nordest hanno usato il wampum per millenni, per celebrare occasioni importanti, iniziare e mantenere alleanze, condurre commerci e come segno del loro rango. Alcune perle sono state datate fino a 4.500 anni fa. Dal nordest l'uso del wampum si estese a larga parte del territorio degli attuali Stati Uniti, fino a raggiungere le tribù Dakota del nordovest, ben prima dell'arrivo degli europei. Un missionario del XVII secolo paragonò il wampum all'argento e all'oro, notando che "risponde a tutte le occasioni". Il wampum era usato come ornamento per i vestiti e per il corpo, come tributo dei vinti ai vincitori, come riscatto per i prigionieri, come premio nei giochi , come risarcimento per un crimine, e anche come parte integrante di una proposta di matrimonio. L'aspirante sposo delegava uno o due anziani a consegnare la sua proposta e un wampum in dono alla famiglia della futura sposa. Se la famiglia prendeva il wampum, la proposta era accettata, se invece lo rifiutava, il giovane doveva cercare altrove Disegni nelle corde, guanti, collane e cinture di wampum servivano per ricordare eventi e leggende. I colori delle perline contenevano anche loro messaggi: le perle bianche significavano energia e luminosità, mentre le viola denotavano solennità o dolore. La cintura Hiawatha (sopra) potrebbe essere la più antica cintura di wampum esistente, e la serietà della sua materia, la formazione della Confederazione delle Cinque Nazioni, è mostrata dallo sfondo viola, mentre l'energia dell'Albero della Pace e di ciascun membro della Confederazione sono mostrate nel disegno bianco. E con questo si è fatta l'ora di cena degli usi più propriamente monetari del wampum parlerò domani. petronius 1 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #5 Inviato 22 Marzo Come abbiamo visto nel post precedente, un wampum poteva avere molteplici usi e significati. Solo gradualmente assunse quelli di dimostrazione di ricchezza e, infine, di unità di misura della ricchezza stessa. Sappiamo che raggiunse questa fase finale, diventando una forma accettata di moneta, prima dell'arrivo degli europei. Arrivo che, per quanto riguarda il territorio degli attuali Stati Uniti, ha una data ben precisa. Il 2 aprile 1513, una spedizione spagnola partita da Porto Rico, composta da tre navi al comando di Juan Ponce de León, sbarcò sul continente, in un luogo che ancora non è stato precisamente identificato, ma che si trova probabilmente sulla costa nordorientale dell'attuale stato della Florida. Ponce de León ribattezzò quel luogo "La Florida" e ne rivendicò il possesso a nome della Spagna. Lo chiamò La Florida, che in spagnolo significa fiorita, forse perché impressionato dal rigoglio della vegetazione, o forse perché il giorno dello sbarco era la domenica di Pasqua, in spagnolo Pascua Florida. La prima testimonianza europea sull'uso del wampum come moneta ci viene dall'esploratore francese Jacques Cartier, che nel 1535 ebbe modo di vederne presso una tribù di Uroni, dalle parti dell'odierna Montreal. Più tardi scrisse che tra gli indiani "avevano lo stesso uso che l'oro e l'argento da noi". Ma perché proprio il wampum? Molto probabilmente perché era piuttosto difficile da produrre: fare un wampum richiedeva un lungo lavoro e una grande abilità, e proprio per questo divenne un'unità di valore. In questo, aveva molto in comune con le famose, gigantesche monete in pietra dell'isola di Yap, il cui valore era dato dal tempo, lo sforzo, il pericolo insiti nel trasportare la materia prima (le pietre) attraverso l'oceano, sulle traballanti canoe a bilanciere usate dagli abitanti delle isole del Pacifico. Entrambi i mezzi di scambio mostrano un grado di sofisticazione assai sorprendente da parte di popolazioni spesso chiamate "primitive" E alla fine il wampum divenne così popolare sulla costa atlantica dei futuri States, da generare vere e proprie "tabelle di conversione" con le monete metalliche tradizionali. Nel 1637, le perline di wampum erano valutate sei centesimi nel Massachusetts, ed erano considerate moneta legale per le piccole transazioni, e tali rimasero fino al 1661, mentre il Connecticut le accettava in pagamento delle tasse al valore di quattro centesimi l'una. Perle di buccina o perline bianche erano meno preziose delle perle di quahog o viola; nel 1640 il Massachusetts dichiarò che le perle viola valevano il doppio delle bianche. Fino al 1693, i passeggeri del traghetto tra New York e Brooklyn potevano scegliere di pagare il biglietto con argento o wampum. L'ultimo uso registrato di wampum come denaro avvenne a New York nel 1701, ma con ogni probabilità continuarono a essere utilizzati in forma non ufficiale ancora per molti anni a seguire. petronius 5 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #6 Inviato 23 Marzo Ma il wampum fu, soprattutto, un simbolo di pace. Come questo Two-Row Wampum, simile a quello che, ai primi del '600, sancì un accordo tra la Confederazione Haudenosaunee, tuttora esistente, e gli olandesi (esistono ancora anche loro ) Le conchiglie bianche simboleggiano la purezza dell'accordo e rappresentano un fiume. Tre file di perle bianche separano le file viola e quelle tre file rappresentano pace, amicizia e rispetto. Le due file viola, che "hanno lo spirito dei tuoi antenati e dei miei", simboleggiano due navi che viaggiano insieme sul fiume, una per il popolo indiano e una per i non nativi. "Ognuno di noi percorrerà il fiume insieme, fianco a fianco, ma nella nostra stessa barca. Nessuno dei due cercherà di guidare la nave dell'altro." Questa invece è conosciuta come "George Washington Belt", cintura di George Washington Spesso identificata con il Trattato di Canandaigua del 1794, fu più probabilmente data alle Sei Nazioni a seguito di un trattato firmato nel 1789. La cintura presenta una casa allungata fiancheggiata da due figure umane più piccole, con 13 figure umane più grandi che si estendono su ciascun lato a rappresentare le 13 colonie originali. Ogni figura umana è collegata alla successiva attraverso una catena di wampum, che rappresenta un'alleanza indistruttibile. E per concludere, prima di passare a un altro argomento, non poteva mancare una cintura di wampum nostrana ben conosciuta dai lettori di TEX. E' quella che il capo navajo Freccia Rossa consegna al ranger nel n. 10 della serie regolare, e che comparirà poi spesso nelle avventure texiane, salvando più volte la vita al nostro eroe, a dimostrazione della sua efficacia come strumento di pace La cintura, inoltre, viene dai Dakota del nordovest, a conferma che, come avevamo scritto in precedenza, dalle coste atlantiche, l'uso del wampum si era esteso fino a quelle lontane regioni. petronius 2 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ART 773 Segnala messaggio #7 Inviato 24 Marzo Molto interessante, in passato avevo sentito parlare delle perle di wampum usate come moneta ma non conoscevo nessun dettaglio in proposito. Ricorda l'antico uso delle conchiglie Cauri come moneta in oriente ed Africa. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #8 Inviato 24 Marzo 17 ore fa, ART dice: Ricorda l'antico uso delle conchiglie Cauri come moneta in oriente ed Africa. Infatti le conchiglie furono utilizzate per millenni come monete da popolazioni lontanissime e diversissime tra loro. E' soltanto una delle molteplici "coincidenze" che legano tra loro popoli che, visti i mezzi di locomozione dell'epoca (ricordo che le popolazioni dell'America, da nord a sud, non conoscevano nemmeno l'uso della ruota), non avrebbero potuto avere alcun contatto tra loro. Forse svilupparono, ognuno in maniera autonoma, gli stessi usi, o forse... petronius Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ART 773 Segnala messaggio #9 Inviato 24 Marzo (modificato) 4 ore fa, petronius arbiter dice: Forse svilupparono, ognuno in maniera autonoma, gli stessi usi, o forse... Credo sia proprio così. Perle e conchiglie sono un materiale particolarmente adatto alla funzione monetaria, perchè sono impossibili da falsificare e non così facili da reperire. Al massimo potevano essere imitate, come nel caso delle Cauri che più raramente si trovavano anche in osso o ceramica. Nelle antiche civiltà precolombiane usavano come moneta i semi di cacao, ma in quel caso qualche genio del male riuscì ad inventare i semi falsi Modificato 24 Marzo da ART 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #10 Inviato 24 Marzo Dal Rio Grande al Rio Amazonas Ovvero, dal Messico al Brasile...passando per le Ande. Ed è proprio da un paese andino che inizia il nostro viaggio alla scoperta delle forme pre-monetarie in uso presso le popolazioni del Sudamerica prima dell'arrivo degli europei. Tra il IX e il X secolo d.C., gli abitanti delle coste dell'Ecuador incominciarono a forgiare piccole teste d'ascia in lega di rame, ma troppo sottili per l'uso pratico (cioè, come asce). Il loro uso, era infatti quello monetario, hachas monedas, come le chiamarono gli spagnoli. Erano impilabili e venivano di solito impacchettate in gruppi di 5, 10 o 20. La misura più grande, la principale, era di 3 pollici (circa 7,60 cm.), vi era poi una misura intermedia e una, piccola, di solo un pollice (2 centimetri e mezzo). Il loro uso è attestato fino a circa il 1400, poi furono abbandonate, ma nel frattempo avevano viaggiato lungo le coste del Pacifico fino ad arrivare, tra il 1200 e il 1300, in Messico, dove furono subito imitate, e utilizzate assai più a lungo, fin dopo l'arrivo degli europei. Nella foto, un gruppo di hachas monedas ecuadoregne. petronius 3 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #11 Inviato 24 Marzo Monete-ascia (ma anche di altre forme) in rame, sono illustrate in diversi codici aztechi del XVI secolo, la loro produzione, iniziata come detto tra il 1200 e il 1300, andò avanti ancora a lungo dopo l'arrivo degli europei, e dovette essere assai cospicua, se si considera che, nei secoli successivi, gli archeologi ritrovarono veri e propri "tesoretti" con centinaia di pezzi. Varie furono le forme e misure di queste "monete", che, originariamente, avevano valore solo se trattate fino a renderle splendenti (gli esemplari giunti fino a noi, purtroppo, sono ormai corrosi dal tempo). Quelle a forma di T (ne vediamo degli esempi nella foto allegata), valevano 250 semi di cacao (un altro mezzo di scambio ampiamente utilizzato), e prima dell'arrivo degli europei con uno dei più grandi (potevano arrivare fino a 14 pollici, più di 35 cm.) si potevano comprare 80 schiavi. Ma dopo lo sbarco degli spagnoli il loro valore diminuì drasticamente, tanto che, una volta che questi si furono insediati stabilmente in Messico, con un'ascia di grandi dimensioni si potevano ormai avere solo due schiavi e mezzo (chissà se si poteva scegliere tra la metà di sopra e quella di sotto o forse te lo tagliavano in verticale ). Anche in questo caso, come più a nord col wampum, gli europei accettarono di buon grado questo tipo di moneta, arrivando a fissare tassi di cambio con quelle tradizionali. Nel 1548, secondo quanto scritto in una lettera da Oaxaca (Messico sudoccidentale), quattro di esse, se nuove, venivano scambiate per 5 reales spagnoli. Se invece erano rovinate, anche leggermente (diciamo qFDC ) venivano svendute a peso di fusione, 10 per 1 real. Questo enorme deprezzamento, forse dipendeva dal fatto che le asce, quando perfettamente lucidate, avevano un colore che le faceva assomigliare all'oro, colore che gli esemplari più o meno danneggiati o ossidati finivano gradualmente per perdere. Il loro uso ebbe termine all'incirca nel 1600, e come al solito ne vediamo alcuni esemplari nell'allegato. petronius 6 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
PriamoB 119 Segnala messaggio #12 Inviato 24 Marzo Di tutto questo scritto, va elogiata, in primis, l’importante attivita’ di studio e di ricerca ( e per importante mi riferisco sia in termini di tempo che di raccolta dati) assolutamente necessaria per poter dare vita ad un testo cosi’ preciso e puntuale. Complimenti. PB 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ART 773 Segnala messaggio #13 Inviato 24 Marzo 1 ora fa, petronius arbiter dice: Tra il IX e il X secolo d.C., gli abitanti delle coste dell'Ecuador incominciarono a forgiare piccole teste d'ascia in lega di rame, ma troppo sottili per l'uso pratico (cioè, come asce). Il loro uso, era infatti quello monetario, hachas monedas, come le chiamarono gli spagnoli. Eccezionale, di queste non ne sapevo niente. La genesi è praticamente la stessa delle pre-monete cinesi a forma di vanga, inizialmente di dimensioni simili a una vera vanga poi via via sempre più piccole e con diverse varianti di forma. 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #14 Inviato 25 Marzo Si è detto del fatto che le monete-ascia messicane erano scambiate, tra l'altro, con semi di cacao. Quest'ultimi, in realtà, erano il pilastro del sistema monetario azteco, e rappresentarono anche uno dei primissimi casi di falsificazione di un mezzo di scambio non-monetario (come accennato anche da @ART), che è stato raccontato dai primi esploratori europei (forse erano loro i destinatari della truffa ). Ma come si fa a falsificare un seme di cacao? Semplice, se si ha presente come è fatto I semi venivano svuotati del loro contenuto (la parte pregiata) che era sostituito con terra. Il guscio era poi accuratamente richiuso, e lo svuotamento non veniva scoperto fino a quando i semi non venivano aperti per altro uso (culinario), o non ne veniva comunque verificato il contenuto. Si può dire che il sistema fosse, concettualmente, lo stesso delle monete suberate: un guscio esterno originale (nel caso delle monete, oro o argento), e un interno che era tutto tranne quello che avrebbe dovuto essere petronius 4 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Cinna74 1012 Segnala messaggio #15 Inviato 25 Marzo Quando ero giovane c'era un esempio simile. L'autoradio suberato. Scatola fuori, mattone all'interno. Tutto il mondo (e ogni epoca) è paese Grazie per l'esposizione Petronius; interessante e avvincente come del resto ci hai abituato. 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
nikita_ 4976 Supporter Segnala messaggio #16 Inviato 25 Marzo (modificato) 30 minuti fa, petronius arbiter dice: Ma come si fa a falsificare un seme di cacao? I semi venivano svuotati del loro contenuto (la parte pregiata) che era sostituito con terra. Non oso immaginare la pena che poteva essere inflitta a quel tempo ai falsificatori che venivano scoperti, abituati com'erano a tagliare, affettare, ecc. se ne ha per caso conoscenza? Passaggi di storia veramente appassionanti Modificato 25 Marzo da nikita_ Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ART 773 Segnala messaggio #17 Inviato 25 Marzo (modificato) Visto che si è trasformato in un'interessantissima discussione sulle forme premonetali suggerirei di cambiare nome al thread da "...e poi lo chiamarono Dollaro" a "...e poi la chiamarono Moneta" e spostarlo nella sezione Altre monete antiche fino al medioevo. Ulteriori forme note erano il già citato uso dei dischi rai a Yap e l'uso del sale o le spezie in Europa, e sicuramente anche l'Africa avrebbe molto da dire. Da ricordare anche l'uso dell'orzo e di lingotti d'argento presso le antiche civiltà mosopotamiche, che avevano un'economia sorprendentemente avanzata come struttura e organizzazione. Di quest'ultimo contesto si parla in un'altra interessante discussione nella sezione citata: Dopo una panoramica mondiale si può dire che il denaro è sempre esistito, anche se in tempi remoti non circolava sotto forma di moneta finchè questa non fu inventata. Il baratto è sempre esistito ma probabilmente da un certo punto della preistoria o della storia antica non è mai stata l'unica forma di commercio, se non in rare eccezioni. Altro esempio, l'attuale valuta croata si chiama Kuna, che in croato indica la martora: infatti anticamente in quella zona le pelli di martora venivano comunemente usate come valuta, cosa visivamente sottolineata anche sulle monete. Modificato 25 Marzo da ART Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
nikita_ 4976 Supporter Segnala messaggio #18 Inviato 25 Marzo "spostarlo nella sezione Altre monete antiche fino al medioevo" Credo che la discussione dovrebbe rimanere nella "nostra" sezione estere contemporanee, del resto l'excursus andrà a finire che.... e poi lo chiamarono "dollaro" Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #19 Inviato 25 Marzo 30 minuti fa, nikita_ dice: Credo che la discussione dovrebbe rimanere nella "nostra" sezione estere contemporanee Tranquilo, mi batterò fino alla morte per mantenerla qui Del resto, queste monete tanto antiche non sono, se è vero che, in molti casi, continuarono a essere utilizzate fino a un paio di secoli fa e, in almeno un caso (che vedremo), ancora nel XX secolo. Avevo seguito l'interessantissima discussione di @Matteo91 ma lì si parla esclusivamente di antiche forme monetarie europee e mediorientali. Se è vero, come abbiamo visto anche qui, che ci sono molte "coincidenze" tra i mezzi pre-monetari usati nei vari continenti, è anche vero che in quella discussione la parola "America" non compare mai Per quanto riguarda invece l'Africa, ci sono già state discussioni in cui si è parlato di due forme pre-monetarie tra le più diffuse, i kissi penny e le manillas Sono soltanto un inizio, le forme pre-monetarie africane sono molte di più, e sarebbe sicuramente interessante sviluppare il discorso, ma è meglio che questa discussione resti limitata alle sole Americhe, che c'è già tanto da dire 1 ora fa, ART dice: l'attuale valuta croata si chiama Kuna, che in croato indica la martora: infatti anticamente in quella zona le pelli di martora venivano comunemente usate come valuta Nel Nordamerica, il ruolo delle martore era svolto dai castori e anche loro furono riprodotti su moneta per questa loro funzione, della quale, certo, avrebbero fatto volentieri a meno petronius 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Brios 551 Segnala messaggio #20 Inviato 25 Marzo Il 21.03.2018 alle 20:49, petronius arbiter dice: E in larghe porzioni dell'Europa centrale e orientale, dove ancora fino a metà dell'800 era regola la servitù della gleba (pensiamo soprattutto alla Russia), il pagamento in denaro era spesso sostituito dal pagamento in manodopera, e poteva assumere diverse altre forme che non quelle della moneta tradizionale. petronius questione controversa Guardate i tesori della Russia (fino 17 secolo) e della Cina. Si noti in Russia è in realtà solo un valore nominale di monete. Questo ci ha permesso di operare su un vasto territorio non utilizzando la banca, usurai, scambio monete. Tanto più pelli di animali da pelliccia (civette) molti secoli sono stati anche un analogo moneta. 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Brios 551 Segnala messaggio #21 Inviato 25 Marzo Tali argomenti non è possibile analizzare senza tener conto della mentalità e dei costumi del paese. Abitante dell'Europa del 16 ° secolo e il russo e il cinese, il 16 ° secolo, è assolutamente diversi del pianeta. Come esempio. A Mantova è stato di circa 15 denominazioni di denaro. L'uomo è arrivato a Mantova dalla Francia può avere fino a 20 titoli. L'uomo cambia soldi, è il protagonista del mercato europeo. Ora di Russia. 1 tipo di denaro . Anche in orda d'oro. Per il commercio, non abbiamo bisogno di intermediari. 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Brios 551 Segnala messaggio #22 Inviato 25 Marzo Hai dimenticato di menzionare il tè soldi. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #23 Inviato 26 Marzo 12 ore fa, Brios dice: Hai dimenticato di menzionare il tè soldi. Non l'ho dimenticato, è che il tè non è un prodotto tipico delle Americhe e di quelle vorrei parlare, anche se ci può stare un accenno alle forme pre-monetarie di altri continenti. Ciao. petronius Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #24 Inviato 26 Marzo Oltre al cacao, anche il mais, pianta autocotona delle Americhe, era un usato e apprezzato mezzo di scambio (nel sudest asiatico la stessa funzione era svolta, oserei dire naturalmente, dal riso). Il suo uso come moneta era diffuso soprattutto in Messico e Guatemala: in quest'ultimo paese una libbra (430 gr.) di mais equivaleva a un peso, e questo rapporto di cambio si è mantenuto fino alla metà del secolo scorso. Ma anche nelle colonie americane il mais era utilizzato come moneta, al punto che il Massachusetts, nel 1640, ne riconobbe il corso legale: un bushel (25,4 kg.) di mais, equivaleva a 4 scellini. Il fatto che fossero utilizzati come moneta gli oggetti più disparati, non deve però far credere che le popolazioni pre-colombiane non conoscessero, e non apprezzassero, i metalli pregiati. Questo è vero soprattutto per l'oro, e per le civiltà che si svilupparono nell'America centro-meridionale. Gli Aztechi lo fondevano in lingotti, ma erano maestri anche nella lavorazione dei gioielli, che gli spagnoli, come è noto, razziarono in quantità. Un altro metallo, meno pregiato, ma assai usato con funzioni monetarie, sempre in Messico, era lo stagno, che veniva tagliato in piccoli pezzi sagomati a forma di T. Altri grandi esperti nell'arte orafa erano gli Incas, i quali, tuttavia, non svilupparono alcuna particolare forma di pre-moneta. L'economia degli Incas era paternalista, in un certo qual modo "socialista", tutto era pianificato al punto che le transazioni commerciali, e di conseguenza la necessità di usare delle monete, di qualunque genere, erano quasi inesistenti. Sembra però che una limitata funzione monetaria, prima della conquista spagnola, fosse svolta dalle foglie di coca. Una notizia, questa, che merita ulteriori riscontri, in quanto l'unica fonte sarebbe un prete spagnolo, Josè de Acosta, che raccontò di questa usanza quando ormai non veniva più praticata da tempo. Quel che invece è certo, è che le grandi (vere o presunte) quantità di oro in possesso di Incas e Aztechi, oltre a essere una delle cause principali del loro genocidio generarono numerose leggende, dall'Eldorado alle Sette Città d'oro di Cibola, raccontate anche in decine di libri, film, e fumetti Le tribù dell'attuale Venezuela, sembra abbiano usato delle file di conchiglie, una forma monetaria simile al wampum, anche se, probabilmente, non ispirata da esso. Lo stesso avveniva in Brasile (ed eccoci dunque giunti al termine del nostro viaggio ), dove molto usate erano anche le punte di freccia. In particolare, alcune tribù del Mato Grosso, usavano gusci di lumaca, anch'essi montati in file simili ai wampum, e questo uso si è protratto fino a ben dentro il XX secolo. Questa longevità è stata molto probabilmente favorita dall'isolamento in cui diverse tribù del Mato Grosso sono vissute, ancora fino a qualche decina di anni fa. petronius 4 1 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
petronius arbiter 2827 Segnala messaggio #25 Inviato 29 Marzo Arrivano i nostri a cavallo di un caval... ...arrivano i nostri con in testa il General Arrivano gli spagnoli, capitanati da Hernan Cortés. E per gli indios non sono i nostri, sono "i loro" Per gli Aztechi, sono dei, rivestiti di ferro e montati su animali mai visti prima, i cavalli, con i quali, a prima impressione, sembrano fare corpo unico. Nel 1519, quando Cortés sbarcò per la prima volta in Messico, era predestinato il ritorno del dio Quetzalcoatl atteso ogni 52 anni, il famoso Serpente Piumato che, dal caos primitivo, aveva creato gli uomini e la Terra e poi si era consumato tra le fiamme, ma era destinato a tornare per redimere il genere umano. L'imperatore Moctezuma II era stato turbato da alcuni segni premonitori, interpretati come presagi dell'arrivo di un disastro: gli era apparsa una cometa, un tempio si era incendiato spontaneamente, la laguna di Mexico si era gonfiata di onde spaventose in assenza di vento e sembrava ribollire. Gli Aztechi tutti erano rimasti sconcertati da questa serie di presagi: quando nel Golfo del Messico comparvero navi "grandi come montagne", che trasportavano "cervi enormi" (i cavalli) con in groppa uomini armati di cui si scorgevano solo i volti, l'impressione che il destino si stesse per compiere fu notevole. Quetzalcoatl era venuto da est, a est era tornato, era bianco e barbuto. Gli Aztechi scorsero negli spagnoli gli dei che tornavano, e il loro capo fu accolto come l'incarnazione stessa di Quetzalcoatl. Si spiega anche con questa sudditanza psicologica, la facilità con cui Cortés, forte di poco più di 500 uomini, e solo 16 cavalli, riuscì a conquistare, in un tempo relativamente breve, un impero allora all'apice della sua potenza e della sua espressione artistica e culturale. Una cultura complessa, caratterizzata da un lato dall'esaltazione della vita, della bellezza, della natura e delle grandi architetture, ma dall'altro segnata da una cupa religiosità, timorosa degli eventi naturali, dominata dall'oroscopo e dai presagi. La loro capitale, Tenochtitlàn, dove Cortés giunse l'8 novembre 1519, era una città di circa 300.000 abitanti, più grande di Londra e Parigi, con strade ampie e pulite, canali percorsi incessantemente da canoe che la rifornivano di tutti i beni dell'Impero. Con Cortés ha inizio il più grande genocidio della storia, lo sterminio delle popolazioni native delle Americhe, da nord a sud, dal Canada alla Terra del Fuoco. Uno sterminio non solo fisico, ma anche culturale. Gli spagnoli (e i portoghesi) a sud, poi gli inglesi più a nord, imposero su quelle terre la loro lingua, la loro religione, le loro tradizioni, fino a far scomparire del tutto quelle indigene, solo in tempi relativamente recenti riscoperte e rivalutate. Non sapremo mai con precisione quanti milioni di persone morirono in questo processo, portato a compimento nell'arco di quattro secoli, dai primi del '500 alla fine dell'800, uno sterminio perpetrato non solo con l'annientamento diretto e violento, ma anche, se non soprattutto, tramite le numerose malattie importate dall'Europa e sconosciute in America, per le quali i nativi non avevano alcuna difesa immunitaria. Tra queste, recentissimi studi avrebbero rivelato nella salmonella la principale responsabile della scomparsa degli Aztechi. Ma gli spagnoli portarono anche qualcos'altro in America, qualcosa fino ad allora altrettanto sconosciuto dei cavalli, qualcosa che ci riguarda da vicino...le monete Di queste, e della loro diffusione nel Nuovo Mondo, incominceremo a parlare dal prossimo post. petronius 5 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti