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S. Perfetto, “Avemo libre d’ariento il quale metemo in zecha”: i “charlini” postumi battuti a Napoli al tempo di Giovanna II d’Angiò (1414-1435)


Risposte migliori

Salve segnalo:

https://www.academia.edu/38802292/_Avemo_libre_d_ariento_il_quale_metemo_in_zecha_i_charlini_postumi_battuti_a_Napoli_al_tempo_di_Giovanna_II_d_Angiò_1414-1435_in_Rivista_Italiana_di_Numismatica_e_Scienza_Affini_CXX_2019_pp._227-270

Lo studio ricostruisce a grandi linee i rapporti tra mercanti toscani e ragusei che operavano nel Regno di Napoli e documenta l’ingente coniazione di gigliati postumi nella zecca di Napoli durante il regno di Giovanna II d’Angio`-Durazzo. In base a diversi elementi e confronti preliminari, viene proposto un tipo di robertino quale modello per questo periodo.

The study reconstructs the relationships between Tuscan and Ragusan merchants, who traded in the Kingdom of Naples, and it documents the massive minting of posthumous gigliati in the mint of Naples, during the reign of Giovanna II of Anjou-Durazzo. Based on several elements and preliminary comparisons, a type of robertino is proposed as a model for this period.

L’étude reconstruit grosso modo les relations entre les marchands de la Toscane et de Dubrovnik (Raguse), qui opéraient dans le royaume de Naples, et il documente aussi le considérable monnayage de gillats posthumes, frappe´s dans l’atelier de Naples, pendant le régne de Jeanne II d’Anjou-Durazzo. Suivant plusieurs éléments et comparaisons préliminaires, on propose enfin un type de robertino comme modéle pour cette période.

Aggiungo una breve nota statistica.

Sulla RIN 2018 [S. Perfetto, Gli ultimi tornesi del Regno di Napoli al mismo cuño del antiguo (1536-1542)] e sulla RIN 2019 [S. Perfetto, Avemo libre d’ariento il quale metemo in zecha”: i “charlini” postumi battuti a Napoli al tempo di Giovanna II d’Angiò (1414-1435)] sono stati pubblicati consecutivamente due contributi sulla zecca di Napoli.

Per trovare due articoli consecutivi riguardanti la zecca di Napoli tra gli indici RIN, bisogna tornare indietro al periodo 1891-1893 e per trovarne due firmati dallo stesso autore ci si deve riferire sempre allo stesso periodo.

Mi auguro che questo rilievo possa avvicinare all’atmosfera dei tempi dell’illustre Sambon.

RIN IV 1891

A. G. Sambon, I «Cavalli» di Ferdinando I d’Aragona.

A. G. Sambon, I «Carlini» e la Medaglia trionfale di Ferdinando I d’Aragona.

RIN V 1892

A. G. Sambon, Di alcune monete inedite di Alfonso I e Ferdinando I re di Napoli e di due officine monetarie del Napoletano finora sconosciute:

a) Zecca di Gaeta.

b) La Cella ed il Reale d’Alfonso I coniati ad Aquila.

c) Zecca di Lanciano.

d) Il Coronato di Ferdinando I in oro.

RIN VI 1893

A. G. Sambon, Incisori dei coni della zecca napoletana.

A. G. Sambon, Tre monete inedite di Carlo III di Durazzo.

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Aggiungo il Sommario:

‘‘AVEMO LIBRE D’ARIENTO IL QUALE METEMO IN ZECHA’’:

I ‘‘CHARLINI’’ POSTUMI BATTUTI A NAPOLI

AL TEMPO DI GIOVANNA II D’ANGIO` (1414-1435)

 

Sommario

1.      Il contesto economico intorno alla coniazione dei robertini di Giovanna II

2.      I robertini di Giovanna II nel contesto documentale

3.      I robertini di Giovanna II nel contesto numismatico

4.      Nuove conseguenze sul punto della ricerca

         APPENDICE DOCUMENTARIA

         ABBREVIAZIONI

         BIBLIOGRAFIA

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