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Supporter
Inviato
2 ore fa, Rocco68 dice:

Buonasera a tutti, scusate se interrompo i post riguardanti il 9 Cavalli "busto corto".

È apparso sul recente Listino della Felsinea il 5° esemplare di Pubblica 1788 SICILI

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Perdonami Rocco, ma come fai a capire che è una 1788? Io leggo 17 e forse poi 8, ma dopo...

Screenshot-20251006-215122-Foxit-PDF-Edi


Inviato
37 minuti fa, demonetis dice:

Perdonami Rocco, ma come fai a capire che è una 1788? Io leggo 17 e forse poi 8, ma dopo...

Screenshot-20251006-215122-Foxit-PDF-Edi

 

In negativo si vede qualcosa…

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Inviato
52 minuti fa, demonetis dice:

Perdonami Rocco, ma come fai a capire che è una 1788? Io leggo 17 e forse poi 8, ma dopo...

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Ciao @demonetis, perché l'ho confrontata nel rovescio con il mio esemplare e corrisponde in tutto...e poi anche i compilatori del Listino l'hanno descritta con millesimo 1788.


Inviato

L'ho avuta in mano e a me non è sembrata dell' 88...

Ma ammetto che l' illuminazione al convegno era praticamente assente e non avevo con me la lente con luce, quindi potrei sbagliarmi...


Supporter
Inviato

Sinora l'unica pubblica con legenda SICILI ET HIE è del 1788, almeno così riportano i manuali/cataloghi; ma quello esitato dalla Felsinea potrebbe trattarsi anche del 1789 o forse 1790 e quindi ci troveremo di fronte a una nuova scoperta.

Nel Magliocca 2025 è riportata l'immagine di un esemplare dove si fa molta fatica a leggere il millesimo.

Una osservazione: il Magliocca 2025 la considera R5, mentre il Gigante 2026 R2.


Inviato

Vero,mi era venuto il dubbio e sono andato a controllare...


Inviato

Buongiorno a tutti, mi sono fatto mandare foto migliori dal mio Amico Simone che ringrazio per la sua disponibilità e cortesia.

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Inviato
Il 23/09/2025 alle 21:35, Oppiano dice:

Mi sembra che in questa discussione non se ne sia parlato, e, quindi, approfitto per postare questa “chicca”.

Lotto 408 Asta Scuotto 4 del 20 settembre u.s.:

Regno delle Due Sicilie. Ferdinando IV di Borbone (1759-1816). 4 Cavalli 1788 (senza valore nominale). Moneta di prova. Cu. Magliocca 337a. RRRRR. Estremamente rara. Con slab NGC n. 6894101-012 sigillata MS 65 BN. (miglior esemplare conosciuto).
Grading/Stato: MS 65 BN
 
Note:

Un esemplare simile (sigillato MS 64) nell'asta HeritAge 3029 del 2014 (lotto 30776) ha realizzato 16.450$ + diritti.

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Ex Lotto 792 Asta Cambi 

9/11/2023 (terza tornata) Asta Numismatica I

Busto di Ferdinando a d. R/ Grappolo d'uva; sotto, 1788. Gig. 164 (R/5). MIR 406/1 (R/5). Pannuti-Riccio 136. Della massima rarità. g. 2,15. Diam. 19,02. Rame. q.FDC

 

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Vi segnalo il seguente link dove si può apprezzare anche un video dell’esemplare:

https://www.biddr.com/auctions/cambi/browse?a=3953&l=4667998

0792.mov

Ex Lotto 

Lotto 1993 Asta Sincona World Coins and Medals SINCONA Bullion Auction Coins, Medals and Banknotes from Switzerland - Auction 94 22-23 October 2024 Zurich

IMG_9175.jpeg

 

 

 

L’esemplare Heritage richiamato e’ il seguente:

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cosi descritto:

Naples & Sicily. Ferdinando IV copper Pattern 4 Cavalli 1788-P, MIR-406/1, MS64 Red Brown NGC. Beautifully struck on a broad flan with substantial mint red remaining, this extreme rarity is listed in MIR as R5. This pattern is identified by the lack of a denomination on the reverse. As with the 10 Tornesi listed below, no examples of this type could be found having sold at auction. Considering the fact that early patterns are so prized by collectors, a rarity such as this will demand a premium bid from the serious Neapolitan specialist.
 

SOLD ON JAN 15, 2014 FOR:  $16,450.00
 

Il Pannuti-Riccio fa riferimento proprio a questo ultimo esemplare (Heritage) al n. 136 con riferimento al lotto n. 2727 della famosa asta di M. Othon Leonardos:

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Riportato dal MIR al n. 406/1 (con riferimento al P/R 136) con rarità R5 e senza alcun tipo di valore.

Interessante iniziativa di un’azienda del Casertano che ha fatto riconiare i 4 cavalli di prova del 1788 per impreziosire un vino amato già da Ferdinando IV

 

Prova, senza indicazione di valore, dei 4 cavalli di Ferdinando IV del 1788: qui l'esemplare passato in asta Heritage nel 2014
Prova, senza indicazione di valore, dei 4 cavalli di Ferdinando IV del 1788: qui l’esemplare passato in asta Heritage nel 2014

di Antonio Castellani | Come gli appassionati di numismatica meridionale sanno, nel 1788 la zecca di Napoli realizzò un progetto per la nuova moneta da 4 cavalli in rame che avrebbe dovuto raffigurare sua maestà Ferdinando IV di Borbone, per sostituire le vecchie monete precedenti con lo stesso valore.

Questo progetto in rame (mm 18 per g 2,1, gigante 164), di estrema rarità, manca al rovescio del valore e raffigura un grappolo d’uva, simbolo di fecondità ed emblema della coesione del Regno sotto l’egida dei Borbone, affiancato da due pampini e accantonato dalla data 1788 ai lati. Emblematico il profilo del grappolo, che ricorda la forma di un cuore.

Attorno al ritratto sovrano sul dritto, per mancanza di spazio, la titolatura è quella di SICIL[iarum] REX e il ritratto si caratterizza per i lunghi capelli fluenti e il profilo verista, che nulla nasconde della fisionomia di re Ferdinando.

La moneta di serie, molto simile ma con l’indicazione del valore C. 4 (CAVALLI 4) ai lati del grappolo, fu battuta dal 1788 al 1792 e anche nel 1804.

Oggi quel progetto di moneta, grazie a un’idea dell’azienda campana Vinum Fabulas, è tornato d’attualità dal momento che una versione in argento della prova da 4 cavalli 1788 – fatta coniare dal laboratorio presso il laboratorio della Fondazione Antica Zecca di Lucca – è andata a impreziosire una tiratura limitata di bottiglie di vino bianco e rosso Pallagrello, quello che era chiamato – non a caso – “il vino del re”.

Le bottiglie della collezione "Vinum Fabulas" portano all'esterno la riproduzione in argebnto dei 4 cavalli 1788 realizzata in collaborazione con la Fondazione Antica Zecca di Lucca
Le bottiglie della collezione “Vinum Fabulas” portano all’esterno la riproduzione in argebnto dei 4 cavalli 1788 realizzata in collaborazione con la Fondazione Antica Zecca di Lucca

Vitigno preferito da Ferdinando IV, il Pallagrello è un antica varietà citata già in una lapide celebrativa fatta installare nel 1775 per volere del sovrano a Piedimonte Matese, nel Casertano, in località Monticello. A questa fece seguito un decreto emanato dallo stesso Ferdinando IV che vietava a tutti il transito nelle zone adibite alla coltivazione del vitigno destinato alla produzione del Pallagrello (all’epoca chiamato “Piedimonte”).

Moneta di normale circolazione del Regno delle Due Sicilie, valore 4 cavalli, anno 1788: il valore, C. 4, è sul rovescio ai lati del grappolo d'uva
Moneta di normale circolazione del Regno delle Due Sicilie, valore 4 cavalli, anno 1788: il valore, C. 4, è sul rovescio ai lati del grappolo d’uva

Simbolo ricorrente anche nella monetazione classica, presente ad esempio su magnifiche monete antiche di Naxos, Iguvium, della stessa Neapolis, il grappolo d’uva si impone per il suo valore iconico di comunicazione, legato com’è al vino, uno dei pilastri, assieme al pane e all’olio, dell’alimentazione dei popoli mediterranei.

Fa piacere dunque che in un settore così importante per l’economia italiana – il settore vitivinicolo, noto in tutto il mondo – anche la moneta, per una volta, possa fare da testimonial impreziosendo un prodotto da collezione e, al tempo stesso, rivelandosi a tanti “profani” in tutto il suo fascino di documento storico.

https://www.cronacanumismatica.com/la-prova-dei-4-cavalli-del-1788-diventa-dargento-sul-vino-del-re/

 

https://zeccadilucca.it/?p=470

https://vinumfabulas.it/ferdinando-iv/

 

 Voi la lascereste inscatolata? 


Inviato

 

7 minuti fa, Oppiano dice:

 Voi la lascereste inscatolata? 

🔨 🔨 


Inviato
14 minuti fa, Oppiano dice:

 Voi la lascereste inscatolata? 

 

Questa si

  • Grazie 1

Inviato

Fosse mia starebbe sul velluto, altro che plastica...


Supporter
Inviato

Salve. Pongo un quesito di carattere generale. Io non sono riuscito a darmi una risposta, ma sarei grato a chi mi esprimesse una sua opinione. 
Allora, nei nostri interventi ci capita spesso di mettere in rilievo il numero di esemplari conosciuti della moneta che stiamo considerando. In quanto, giustamente, più esemplari sono presenti sul mercato, più si abbassa il grado di rarità della stessa, insieme al suo stesso valore commerciale. Chiedo: per quanto riguarda l’alta conservazione (SPL+/qFDC/FDC) non si tiene nessuna contabilità del numero di esemplari della medesima moneta apparsi sul mercato? Se ne sono apparsi 3, oppure 10, 100 o più  non cambia nulla? L’alta conservazione è assestante e non risente di nessuna altra variabile? Ma, forse, sono io che faccio fatica a defenestrare la rarità nella valutazione di una moneta. Ringrazio.
 


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