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Sesterzio Nerone, damnatio o frazionamento?


Rapax

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Volevo chiedervi un'opinione su questo sesterzio di Nerone, caratterizzato al dritto da numerosi tagli che, in ottica meramente commerciale, vengono usualmente ricondotti alla nota pratica della damnatio memoriae.

 

NEROrs.png

 

Ed ecco un poi un sesterzio frazionato e/o "dannato", proveniente da CNG (358, lotto 310), corredato dalla seguente nota dubitativa

"This Nero sestertius was cut almost in half in antiquity, and then defaced with numerous deep scratches. Possibly an example of damnatio memoriae?"

 

 3580310.jpg

 

A prima vista nell'esemplare CNG i tagli parrebbero più che altro tentativi di frazionamento, poi riuscito, ma un dettaglio di non poco conto è rintracciabile nella legenda al dritto, dove il nome dell'imperatore parrebbe essere stato volutamente cancellato, in pieno accordo con la pratica della damnatio.

Nel primo esempio invece mi verrebbe da escludere un'origine dei tagli da impatti in giacitura... detta in altre parole le classiche "zappate", per via dei differenti orientamenti delle linee. Anche un tentativo di frazionamento mi pare poco probabile per via di quei due tagli a destra molto molto esterni. 

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Secondo me il primo esemplare è maggiormente compatibile con un caso di "damnatio memoriae" che riguardava soltanto il ritratto dell'imperatore. Nel secondo caso invece lo sfregio riguarda anche il Rovescio e quindi Roma...sarà un reperto di psicopatia del mondo antico :D

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Per quanto Nerone fosse molto amato dalla maggior parte del popolo, ben più che dal Senato, quei tagli sembrano sfregi ad personam, perché di solito questi riguardano la parte attorno alla tempia e al capo sovente preservando il volto, almeno in diversi casi in cui mi sono imbattuto. Questi comunque si riscontrano anche su figure di imperatori non colpiti da damnatio.

Nel secondo caso i colpi hanno riguardato anche i bordi e il rovescio per ignoti motivi, almeno a me.

Quanto al fatto di tentativi di ottenere una moneta frazionata, pratica meno frequente che in epoca Repubblicana, anzi credo molto inusuale nell'alto impero, non direi perché si sarebbe cercato di non deturparne il resto.

 

 

 

Modificato da vickydog
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@minerva l'ha messa sul ridere, ma quel che dice è verissimo. Se guardiamo altri casi di damnatio (o presunti tali) certe povere monete sembrano davvero essere state oggetto di un raptus estremamente violento, un vero e proprio sfogo.@vickydog non sapevo che gli sfregi su tempie e capo fossero per così dire "tipici", avendo in mente la famosa statua di Aquilia Severa il volto intatto era un elemento che mi lasciava un po' perplesso.

Esistono casi a mio avviso indiscutibili di damnatio sulle monete, ove con perizia si è provveduto alla cancellazione del volto e/o del nome... il Geta o il Domiziano di turno in dritti di bronzi provinciali con doppio ritratto asportati e poi contromarcati suggerendo l'ufficialità della pratica... o il solo nome di Seiano rimosso... ma in altri casi la deturpazione appare molto meno raffinata, tanto da lasciare spazio ad ipotesi come quella suggerita da @Villanoviano. Ammettendo che il primo Nerone possa essere un esempio di damnatio potremmo lecitamente dire che non siamo di fronte ad una pratica eseguita con perizia, verrebbe da pensare all'iniziativa di un singolo, messa però in atto su un imperatore amato dal popolo. Abbiamo altresì casi di monete deturpate che ritraggono imperatori che ufficialmente non hanno subito una "condanna della memoria". Sempre che non sia già stato fatto, sarebbe interessante provare a categorizzare anche sommariamente i differenti casi di deturpazione.

 

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2 ore fa, Rapax dice:

@minerva l'ha messa sul ridere, ma quel che dice è verissimo. Se guardiamo altri casi di damnatio (o presunti tali) certe povere monete sembrano davvero essere state oggetto di un raptus estremamente violento, un vero e proprio sfogo.@vickydog non sapevo che gli sfregi su tempie e capo fossero per così dire "tipici", avendo in mente la famosa statua di Aquilia Severa il volto intatto era un elemento che mi lasciava un po' perplesso.

Esistono casi a mio avviso indiscutibili di damnatio sulle monete, ove con perizia si è provveduto alla cancellazione del volto e/o del nome... il Geta o il Domiziano di turno in dritti di bronzi provinciali con doppio ritratto asportati e poi contromarcati suggerendo l'ufficialità della pratica... o il solo nome di Seiano rimosso... ma in altri casi la deturpazione appare molto meno raffinata, tanto da lasciare spazio ad ipotesi come quella suggerita da @Villanoviano. Ammettendo che il primo Nerone possa essere un esempio di damnatio potremmo lecitamente dire che non siamo di fronte ad una pratica eseguita con perizia, verrebbe da pensare all'iniziativa di un singolo, messa però in atto su un imperatore amato dal popolo. Abbiamo altresì casi di monete deturpate che ritraggono imperatori che ufficialmente non hanno subito una "condanna della memoria". Sempre che non sia già stato fatto, sarebbe interessante provare a categorizzare anche sommariamente i differenti casi di deturpazione.

 

Il piccolo museo della mia città ha un medio bronzo di Adriano con una bella X sopra il ritratto. Tutto farebbe pensare ad una damnatio memoriae. 

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