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Inviato

Con non poca soddisfazione... entra in collezione il pezzo chiave della serie dei colli lunghi, e con questa ho chiuso il giro

Pezzo dall'ultima asta Varesi, ancora fresca con bei fondi lucenti, e secondo me ben sopra la media dei 1856 T che si sono visti

 

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Staff
Inviato

Traguardo importante conseguito con una media decisamente inusuale. Da grande collezione!

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Awards

Inviato

Bravo. Complimenti anche per il prezzo, ancora sopportabile: 2.500,00 più diritti.

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Inviato
1 ora fa, gbellino dice:

Bravo. Complimenti anche per il prezzo, ancora sopportabile: 2.500,00 più diritti.

Ottimo prezzo. Anni fa sarebbe stata pagata il doppio. Bel colpo 

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Inviato
21 ore fa, rickkk dice:

e con questa ho chiuso il giro

Guardo sempre con piacere le monete che condividi. Immagino la soddisfazione per aver chiuso un "capitolo". Le conservi tutte assieme? Magari hai una bella foto d'insieme del giro? Sarebbe una bella visione.

Complimenti.


Inviato
1 ora fa, Cinna74 dice:

Guardo sempre con piacere le monete che condividi. Immagino la soddisfazione per aver chiuso un "capitolo". Le conservi tutte assieme? Magari hai una bella foto d'insieme del giro? Sarebbe una bella visione.

Complimenti.

Grazie
Ho le foto d'archivio dei singoli pezzi,  le conservo in cassetta di sicurezza in banca :(
Avevo fatto anch'io il pensierino al collage fotografico, appena ho un attimo lo preparo
A fini statistici, cercando il bel pezzo senza spendere un capitale dal primo entrato in collezione, ci ho messo 11 anni. Mi ritrovo con 3 doppie (1857 G , 1857 T , 1858 T)

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Inviato

Mi accodo ai complimenti per la moneta.

Qualcuno sa dirmi qual è stato il primo catalogo a segnare le rarità?

Ad esempio il 1856 Torino è R3, pur con un numero non esiguo di esemplari coniati. Quale studioso/ricercatore ha capito per primo che era la più rara dei colli lunghi?


Inviato

Ho riesumato dei vecchi Cataloghi di famiglia per vedere l'evoluzione in particolare della moneta in questione.

Il primo è il Dotti - Rolla del 1927

DOTTI_ROLLA_1927_001.thumb.jpg.6dd63ca4262ecdeb905799ac5c5a5f2c.jpgDOTTI_ROLLA_1927_002.thumb.jpg.02881f551b39eecae3a26ab049f0900c.jpg

Moneta semplicemente considerata R come il 1858 To

Il secondo è il Frisione del 1958

FRISIONE_1958_001.thumb.jpg.e41554bc9de1b7216b3063fdb42c64d8.jpgFRISIONE_1958_002.thumb.jpg.b97b8ee898445923edd634b6b005aaef.jpg

Anche qui considerata R come il 1857 e 1858 To

 

 

 

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Inviato

In tempi più recenti, come citato da Scudo 1901, il Bobba "Supermanuale del Collezionista" dalla 1° Edizione 1966 in avanti lo considera più correttamente R2 ( 1858 To è R ) ed è il più raro della serie (Valutazione 200.000 Lire in FDC e 90.000 Lire in BB ).

Un Catalogo del 1969 ( Cermentini & Toderi ) lo considera R3 e sempre il più raro ( valutazione 160.000 Lire in FDC che penso sia una buona cifra per l'epoca ). Sarebbe interessante sapere ( considerata l'inflazione ed il potere di acquisto) a quanto corrispondono le suddette cifre ai giorni nostri ). 

Ciao a tutti 

CERMENTINI_1969_001.thumb.jpg.ac9a8da941d26188ea0bcc538cf7db97.jpgCERMENTINI_1969_002.thumb.jpg.35f4eee10391a8c28f3a71d1e0d1d441.jpg

 


Inviato
4 minuti fa, Scudo1901 dice:

Ho perso una buona occasione per stare zitto. Vedrò di coglierle più spesso in futuro.

Ma no Massimo. La Numismatica è in continua evoluzione non solo per quanto riguarda le rarità. Ad esempio nelle Prefazioni di questi Cataloghi è interessante capire come lo FDC fosse da considerare "quasi impossibile" e quindi fosse data molto più importanza alle monete circolate. Probabilmente considerazioni che erano figlie dei tempi: pochi collezionisti, pochissimi che avessero disponibilità economica etc. E' Interessante leggere qualche pagina del Cermentini & Toderi: 

CERMENTINI_1969_003.thumb.jpg.360a5314903e74725bb252392054f78e.jpg

 

Sembra quasi che il FDC non esista... poi se uno SPL vale 100 un BB vale la metà ed il MB meno 70% dello SPL 

In 50 anni è cambiato tutto. 

PS: per il Catalogo Frisione del 1958, il 20 L. 1856 To vale 12.000 Lire, un Marengo normale Collo Lungo 7000 Lire!  ?

Ciao Beppe  

 

 


Inviato

Questa moda del fdc sta permettendo al collezionista di poter acquistare a prezzi umani monete rarissime solo perché non in conservazione eccezionale. Approfittiamocene!!!!

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Inviato
9 ore fa, segusium dice:

Questa moda del fdc sta permettendo al collezionista di poter acquistare a prezzi umani monete rarissime solo perché non in conservazione eccezionale.

Le monete da R2 in sù anche se in BB, non sono ancora a "prezzi da saldo". Poi considera che di solito le monete in FDC ( parlo di quelle rare ) sono comperate da una piccola percentuale di collezionisti facoltosi e/o speculatori e di solito in un asta fanno da traino alle altre. Direi piuttosto che il mercato nell'ambito delle conservazioni medie è stato cambiato dal commercio online. Se uno si accontenta di un BB o SPL la possibilità di trovare una moneta e non strapagarla è concreta.

Ciao Beppe 

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Inviato

Purtroppo non ho fatto uno studio approfondito sui gradi di rarità dei colli lunghi. Con quasi 3 milioni di esemplari emessi, reputavo quasi impossibile registrarne i passaggi in asta.

Visto che già nel 1927 (Dotti - Rolla) il '58 To e il '56 To, sono classificati R, a fronte di un numero di esempalri coniati in line con le altre date, ci deve essere stata qualche osservazione antecedente al 1927.

 


Inviato

Non possiedo altri Cataloghi antecedenti al Rolla ( 1927 ). Ho consultato sia il CNI che però non riporta le Rarità, sia il Simonetti Ed. 1968 - ( Vol.II pag.323 - 2/13 ) che riporta solo la Tiratura: 61.485 pezzi senza Rarità. Penso che per molti millesimi ante Regno la tiratura sia solo indicativa, in quanto potrebbero essere stati coniati con i millesimi precedenti. A questo proposito ti invito a considerare che nella monetazione di Carlo Alberto, numerosi millesimi ( io le chiamo "monete fantasma" ) risultano coniati nella data "XXXX", ma non sono mai apparsi nè in collezioni importanti, nè nelle aste. Ritengo pertanto che la rarità della moneta in oggetto, sia spiegabile in questo modo.

Ciao Beppe   


Inviato

Grazie

probabilmente qualcuno prima del 1927 ha studiato i passaggi in asta


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