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Le monete dei Malatesta


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Da sempre con la passione della storia Antica, ho incorporato da qualche anno anche la passione per il Medioevo, che ebbi da fanciullo. I Comuni, i piccoli Stati e le famiglie italiani del Basso Medioevo hanno sempre colpito il mio interesse. In modo particolare, in tutto il bailamme medievale di Stati, famiglie , lotte intestine ecc (che poi vi sono in ogni epoca), le vicende della famiglia dei Malatesta di Rimini mi ha sempre affascinato. Dal Mastin Vecchio a Sigismondo Pandolfo Malatesta, grande mecenate (nonché un po' squilibrato secondo me) e condottiero di ventura nostrano, questa famiglie arrivò ad espandere il suo dominio anche nelle terre lombarde e ad Ascoli Piceno, dove Galeotto Malatesta ebbe la podestà nel XIV secolo. 

In campo numismatico le monete dei Malatesta mi hanno sempre colpito -vuoi per il mio interesse verso questa famiglia? Può darsi-.  Vorrei chiedere a chi è più addentrato di me in questo periodo, parlando in chiave numismatica: le monete malatestiane sono ad oggi rare? Introvabili? O vennero coniate dalle zecche di Fano, Rimini e Brescia (penso anche Ancona-sbaglio?-) in gran quantità da risultare di facile reperimento nel settore del collezionismo?

Grazie tante,

Maimonide

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Salve, non credo che in maggior parte siano monete particolarmente rare e collezionate. Dunque può essere difficile trovarle perché poco richieste anche se secondo me si trovano e magari anche a prezzi abbastanza bassi. Poi naturalmente è possibile che nell'insieme delle monete malatestiane ci siano pezzi pure estremamente rari. Certamente qualcuno più esperto di me ti saprà dire meglio, saluti. 

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Buongiorno, io parlo solo per Brescia essendo la mia passione, ci sono monete come il grosso con i 2 santi e la chimera molto rara ed io non sono riuscito a vederlo in asta ultimamente come pure il mezzo grosso Anche lui molto raro e visto forse una volta sola mentre il sesino ed il quattrino sono comunque rari ma ogni tanto si notano. Il denaro con la "mala testa"o "moretto" si vedo più spesso ma comunque in condizioni pietose.

Ultimo il denaro con grande "S" non mi è mai capitato di trovarlo in asta anche se non risulta estremamente raro.

Tiziano

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5 ore fa, tiziano.goffi dice:

Buongiorno, io parlo solo per Brescia essendo la mia passione, ci sono monete come il grosso con i 2 santi e la chimera molto rara ed io non sono riuscito a vederlo in asta ultimamente come pure il mezzo grosso Anche lui molto raro e visto forse una volta sola mentre il sesino ed il quattrino sono comunque rari ma ogni tanto si notano. Il denaro con la "mala testa"o "moretto" si vedo più spesso ma comunque in condizioni pietose.

Ultimo il denaro con grande "S" non mi è mai capitato di trovarlo in asta anche se non risulta estremamente raro.

Tiziano

E il soldino di pandolfo III Malatesta con il suo presunto ritratto idealizzato ? 

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34 minuti fa, numa numa dice:

E il soldino di pandolfo III Malatesta con il suo presunto ritratto idealizzato ? 

Buonasera nel testo in cui io faccio riferimento non parla di soldino, le uniche monete descritte sono quelle che ho elencato io, mentre le uniche che portano ritratti o la "mala testa " sono le 2 denari che ho descritto a grandi linee.

Io però non uso il MIR come testo di riferimento e magari li utilizza nomi  diversi e parliamo della stessa moneta

Tiziano

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54 minuti fa, tiziano.goffi dice:

Buonasera nel testo in cui io faccio riferimento non parla di soldino, le uniche monete descritte sono quelle che ho elencato io, mentre le uniche che portano ritratti o la "mala testa " sono le 2 denari che ho descritto a grandi linee.

Io però non uso il MIR come testo di riferimento e magari li utilizza nomi  diversi e parliamo della stessa moneta

Tiziano

Si tratta di quello che tu descrivi come mezzo grosso il cui dritto il CNI e il MIR descrivono come testa diademata e barbuta e studi più recenti descrivono  come ritratto di Pandolfo III  Malatesta, vedi collegamento:

https://www.academia.edu/4894176/Il_ritratto_nel_soldino_di_Pandolfo_III_Malatesta

https://www.ateneo.brescia.it/controlpanel/uploads/altre-pubblicazioni/A-II-04 Panazza.pdf  (vedi pag 54 e 55)

ciao

Mario

  • Grazie 1
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50 minuti fa, mariov60 dice:

Si tratta di quello che tu descrivi come mezzo grosso il cui dritto il CNI e il MIR descrivono come testa diademata e barbuta e studi più recenti descrivono  come ritratto di Pandolfo III  Malatesta, vedi collegamento:

https://www.academia.edu/4894176/Il_ritratto_nel_soldino_di_Pandolfo_III_Malatesta

https://www.ateneo.brescia.it/controlpanel/uploads/altre-pubblicazioni/A-II-04 Panazza.pdf  (vedi pag 54 e 55)

ciao

Mario

Trovato grazie, effettivamente l'ho sempre considerato come mezzo grosso e non come soldino (ed effettivamente c'era scritto il doppio nome  anche nel mio testo) dove descrive una testa barbuta e laureata e sul retro il santo Apollonio.

Il mio  testo lo classifica R6 su una scala di R8

Posto la foto che ho recuperato perché una foto di un'esemplare mio dovrò aspettare molti anni prima di farla...???

Grazie tantissimo

 

IMG_20200103_233723.jpg

Modificato da tiziano.goffi
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Si credo la definizione di soldino - confortata anche dall’articolo di Mainetti - sia piu corretta. 
e’ una moneta molto ambita sul mercato non solo e non tanto per la sua rarita’ ma perche e’  considerata anche la prima moneta con un ritratto fisiognomico in epoca moderna.

in realtà il ritratto stando alle ultimissime ricerche sembrerebbe essere un ritratto idealizzato di Pandolfo piu’ che fisiognomico.

inoltre in un recente intervento al congresso internazionale di Taormina pubblicato due anni fa sono stati individuati altri prodromi di ritratto come quello su di un grosso del doge antonio Venier  individuato da Stahl, e altri ( non italiani) che precedono il soldino di brescia. 

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Buongiorno, 

Sono Daniele di Riccione. Colleziono totalmente altre monete (V. E. III e Regno) ma ho visto qualche Grosso di Rimini leggendo questa discussione e ho fatto qualche ricerca e penso comincerò a ricercare qualche moneta dei Malatesta... Grazie. 

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  • 1 mese dopo...

Le monete dei Malatesta di Rimini mi hanno sempre affascinato. Sono molto belli, secondo me, i piccioli di Pandolfo III , il picciolo di Sigismondo Pandolfo Malatesta come anche il bolognino di Carlo Malatesta

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